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Parti
Parte 1 - Cos’è il copywriting 1
Manuali
Manuale 0 - Fasi di scrittura di un copy 41
Manuale 1 - Attenzione 51
Manuale 2 - Problema 61
Manuale 3 - Soluzione 71
Manuale 4 - Obiezioni 76
Manuale 5 - CTA 89
Manuale 6 - Target 92
Manuale 7 - Funnel 96
Cos'è il copywriting?
Copywriting: scrivere per vendere.
Esempio
Immagina di essere il titolare di Wiko, un’azienda che crea e vende
smartphone. Sul mercato la concorrenza è feroce (Apple, Samsung, Xiaomi,
Huawei), quindi hai bisogno di una strategia che ti aiuti a diventare più
rilevante e acquisire nuovi clienti.
Certamente, puoi creare prodotti più economici, migliori, più belli… Ma c’è un
limite alle cose che puoi fare al tuo prodotto per far sì che le persone lo
comprino. Non puoi ridurre il prezzo oltre un certo limite altrimenti andrai in
perdita; non puoi creare telefoni migliori di quelli che stai già creando
perché altre aziende con più risorse ne hanno creati di migliori; non puoi
creare telefoni più belli perché hai già un buon design insuperabile.
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Parte 1 - Cos'è il copywriting
Beh, non puoi farlo tu, non sai vendere e comunque non avresti tempo di
imparare a scrivere copy. Non può farlo il tuo designer: lui fa design, non
vendita… Ti serve un copywriter: una persona che nella vita fa solo copy.
Una settimana dopo le tue vendite salgono alle stelle e i tuoi profitti
aumentano… E non hai dovuto apportare alcuna modifica al tuo prodotto.
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Parte 2
Perché questo libro è
importante
Questo libro esiste per un semplice motivo: è il primo nel suo genere.
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Parte 3
Come usare questo
libro
"Usare" il libro?
Sì, ho detto “usare”. Questo non è un libro da leggere e dimenticare, è un
libro che devi studiare ed utilizzare. C’è metodo in tutto ciò, e voglio
condividerlo con te prima che ti butti a capofitto nel valore immisurabile
che questo libro contiene.
Adesso voglio che tu immagini una grossa libreria con 5 scaffali. Ogni
scaffale, dall’alto verso il basso, rappresenta uno step della strategia APSOC.
A
P
S
O
C
Per usare questo libro in maniera efficace ti consiglio di leggerlo tutto e poi
di tenerlo a portata di mano mentre scrivi copy. Potrai consultarlo per avere
idee strategiche, formule oppure per controllare di aver usato tutti gli
strumenti a tua disposizione.
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Parte 3 - Come usare questo libro
L’espressione che ho appena usato (“farebbe più bene che male”) è molto
importante. Nel copywriting c’è bisogno di pensiero critico e strategico.
Certe volte vanno prese decisioni di vendita che potrebbero precludere altre
tecniche, ed è possibile farlo se quella decisione porta più vantaggi rispetto
alla tecnica che preclude.
Per spiegarmi in un altro modo, immagina una bilancia. Da una parte della
bilancia sta la strategia, dall’altra una decisione. Se la decisione è più
pesante della strategia, prendi quella decisione. Se la strategia è più
pesante della decisione, scegli la strategia. Il “peso” sulla bilancia viene
definito dal valore di vendita attribuito all’elemento sulla bilancia. Il valore di
vendita, invece, viene definito da quanto è probabile che quel determinato
elemento aiuti a generare la vendita. In altre parole: più un elemento aiuta
a vendere, più è pesante sulla bilancia.
Voglio farti un esempio pratico. Una delle regole del copywriting è di non
fare ripetizioni, perché un copy più corto vende meglio di un copy più lungo
(salvo eccezioni per motivi strategici). Un’eccezione, ad esempio, si presenta
se la ripetizione viene fatta per stampare bene in testa un concetto a chi
legge. Se il copywriter ritiene che una ripetizione (letterale oppure attraverso
sinonimi) porta vantaggi di vendita, dovrebbe lasciar stare la regola.
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Parte 4
Perché le persone
comprano
Introduzione
Le persone comprano perché hanno un problema da risolvere. Da adesso in
poi in questo libro useremo il termine “prodotto” per indicare sia prodotti
che servizi, salvo eccezioni.
Nel mondo del marketing molti (erroneamente) usano altri termini per
indicare il problema, come “pain point”, in italiano “punto di dolore”. Usare
pain point come sinonimo di problema è errato: un buon copywriter
conosce la differenza e mo te la spiego.
L’esempio più facile per capire questa dinamica è la rottura del ginocchio.
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Parte 4 - Perché le persone comprano
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Parte 5
La struttura base del
copywriting (APSOC)
Introduzione
5 elementi vitali
I 5 elementi descritti sopra sono elementi vitali per la creazione di un copy
persuasivo. Oltre a seguire con massima accuratezza il processo di pensiero
della maggior parte dei lettori, è stato provato come funzionante da una
miriade di campagne di marketing in passato.
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Parte 5 - APSOC: struttura base del copywriting
Attenzione
Immagina di essere in piazza e di voler vendere cetrioli a tutti. Sei con la tua
bancarella in mezzo alla gente, nessuno ti guarda e nessuno sta
comprando da te. Come fai a far sì che le persone comprino da te?
Se non hai l’attenzione dei tuoi lettori non puoi vendere. Prima devono
considerare la tua esistenza, dopo di che puoi cominciare a parlarci.
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Parte 5 - APSOC: struttura base del copywriting
Problema
Soluzione
Questa parte è semplice. Un buon copywriter inizia il suo copy con in mente
chiaro al 100% come arriverà a questa parte del copy in maniera naturale.
Nella parte soluzione di APSOC descrivi come e perché il tuo prodotto vuole
risolvere il problema. Questa parte aiuta il lettore a capire che il suo
problema, nonostante gli stia generando un dolore, è risolvibile grazie al tuo
prodotto. Il tuo prodotto è un aiuto per il lettore, non una cosa a caso come
tante persone pensano.
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Parte 5 - APSOC: struttura base del copywriting
Obiezioni
L’obiettivo del copywriting è vendere, fino a qui ci siamo (spero per te). Ma
anche se hai mostrato al lettore come il prodotto funziona e come potrebbe
aiutarlo… Potrebbe non acquistare comunque.
Esempi di obiezioni:
Il cliente potrebbe pensare: “Eh ma non so se questo prodotto funziona
veramente”
Il cliente potrebbe pensare: “Non è che se costa così poco è di bassa
qualità?”
Il cliente potrebbe pensare: “Non mi fido di questa azienda perché non
la conosco”
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Parte 5 - APSOC: struttura base del copywriting
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Parte 5 - APSOC: struttura base del copywriting
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Parte 6
Tipi di copywriting
Ciao :)
Parte 6 - Tipi di copywriting
Ads
“Ads”, in inglese, è il plurale di “ad”. “Ad” è l’abbreviazione di
“advertisement”. “Advertisement” in italiano significa pubblicità. Si
usa anche il termine “advert”, "inserzione", “sponsorizzata” e simili.
Facebook
Instagram
Google
TikTok
LinkedIn
Pinterest
Twitter
Snapchat
YouTube
Il copywriter, nelle ads, si occupa del testo che finisce nella grafica, del
copione che diventerà un video e/o della descrizione dell’ad (quel testo
piccolo che finisce sotto o sopra l’ad: la didascalia).
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Sales page
Una sales page è una pagina online lunga (almeno 1000 parole, per alcuni
anche tra 2500 e 5000 parole). Le sales pages (pagine di vendita) sono
letteralmente pagine su siti web. Queste pagine contengono foto, testi di
varie dimensioni, video, timer, pop-up e qualsiasi altra cosa possa
aumentare le vendite.
Opt-in page
Un'opt-in page (chiamata anche squeeze page) è una pagina che
chiede al lettore di lasciare informazioni di contatto in cambio di una
ricompensa.
Le opt-in page non sono l’unico strumento per ottenere le info di contatto:
si possono usare anche pop-up, si possono dedicare alcune sezioni di una
sales page all’iscrizione alla mailing list o qualsiasi altra cosa.
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Popup
I popup sono elementi grafici che compaiono sullo schermo durante la
navigazione sul web. Sei mai stato su un sito per leggere qualcosa ma poi
a caso ti è apparso qualcosa sullo schermo? Quello è un pop-up.
I popup possono essere considerati ads quando compaiono su siti che non
sono dell’azienda che vende il prodotto in questione, ma generalmente
funzionano molto poco (salvo casi in cui il prodotto è particolarmente
rilevante con ciò che viene detto sul sito in cui il popup compare).
I popup possono essere usati anche per ottenere iscrizioni a mailing list
(presenti in qualsiasi parte nel sito, comunemente usati nelle sales page,
homepage e articoli blog), per consegnare sconti o qualsiasi altra cosa.
I popup hanno un “trigger” ovvero una causa che fa sì che il popup appaia.
Esempi di trigger:
Il popup appare quando l’utente ha scrollato (esplorato) fino a metà
della pagina
Il popup appare quando sono passati 30 secondi da quando l’utente è
arrivato sulla pagina
Il popup appare quando l’utente sta per chiudere la pagina
Il popup appare quando l’utente clicca o “appoggia” il mouse su un
elemento del sito
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Email marketing
L’email marketing consiste in un copy scritto nell'email e consegnato nella
casella postale digitale dell’utente. Le email devono essere richieste e
approvate dall’utente, altrimenti finiranno nella casella spam. Email non
sollecitate inviate con un CRM sono illegali in determinati contesti.
I servizi più comuni per creare mailing list, gestire i contatti e creare
campagne di email marketing sono:
MailChimp
ActiveCampaign
Hubspot
Moosend
Drip
MailerLite
Sendinblue
L’email marketing è uno dei metodi più comuni usati nelle strategie di
marketing di successo.
Le email contengono:
Oggetto: l’oggetto della mail è la prima linea di testo che appare dopo il
nome del mittente
Preview text: è una sezione di testo corta che appare solamente nella inbox
(quindi non appare una volta aperta la mail) e può essere impostata
solamente da un CRM
Email body: il testo della mail, quello che appare una volta aperta
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Email automation
Esempio di automation:
Aspettare 5 minuti…
Aspettare 24 ore…
Fine.
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Landing page
Una landing page è una pagina dove si arriva dopo aver cliccato un
pulsante. Landing page, in italiano, significa “pagina d’atterraggio” (termine
comunemente usato in Italia).
Esempio: vedo la tua Facebook ad, clicco sul pulsante e arrivo su una Sales
Page. Quella sales page adesso è anche una Landing Page.
Esempio 2: vedo la tua email e clicco sul pulsante che mi porta sul tuo
profilo Instagram. Il tuo profilo Instagram in questo caso è una landing
page.
Product page
Una product page è una sales page più corta oppure una pagina che, al
posto di voler vendere il prodotto direttamente, vuole semplicemente
presentare il prodotto e i suoi vantaggi. E’ molto comunemente usata per
prodotti che sono in beta, che sono particolarmente innovativi o che sono
appena usciti sul mercato.
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Product description
La product description è una semplice descrizione del prodotto.
Generalmente ha un mood più freddo (oggettivo) e puramente
informativo. Qualsiasi prodotto su amazon ha una product description.
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Website copy
Questo è il copy che finisce sul sito del cliente. Non importa se si tratta della
homepage, la pagina contatti, la pagina “chi siamo” o qualsiasi altra cosa.
Se un sito ha un copy (e non è una sales page o uno degli altri tipi di copy) è
considerabile website copy.
Message copy
Il message copy è il copy dei messaggi che hanno l’obiettivo di vendere.
Questi potrebbero essere inviati nei DM di Instagram, su Facebook, su
Whatsapp o su qualsiasi altra piattaforma. I copy dei messaggi sono difficili
da scrivere e generalmente sono composti da più messaggi, non da un
singolo messaggio o da un singolo gruppo di messaggi inviati insieme.
Questi messaggi possono anche variare in base alle risposte ricevute.
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Il social media copy, chiaramente, esclude i post sui social che vengono
sponsorizzati, in quel caso si parla di ads.
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Copy classico
Il copy è ovunque, letteralmente. Ci sono alcuni tipi di copy classici, che
esistono da centinaia o decine di anni, tecnologia permettendo. Eccoti altri
esempi di copy, per darti prospettiva sull’immensità di questa industria.
Volantinaggio
Cartellone pubblicitario
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Penne
Sto parlando delle penne che vengono consegnate a gratis in, ad esempio,
negozi, luoghi di lavoro e scuole. Aziende farmaceutiche, che vendono
attrezzatura per uffici o simili sono molto comuni. Tutti hanno visto la
professoressa che al posto di avere la bic aveva la penna di qualche
azienda a caso, enorme e scomoda da usare.
Come strategia di marketing è stato molto comune negli anni passati usare
i sottobicchieri dei bar e dei locali. Sul sottobicchiere viene stampato il
brand in questione. Generalmente questi copy non contengono offerte, sono
semplicemente il logo dell’azienda (spesso vendono di alcolici) e un design
attraente.
Camion
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Radio e podcast
TV
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Parte 6 - Tipi di copywriting
Infomercial
Tipologie di copy:
Riassunto
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Parte 7
Componente emotiva
nel copywriting
Proprio perché questo è una specie di simbolo del relax, del benessere e
della pausa con persone care, tante aziende che vendono birre
promuovono i loro prodotti in TV mostrando scene di amici che si divertono
durante una grigliata.
Queste pubblicità non puntano sulle caratteristiche del prodotto, bensì sul
desiderio umano di stare bene e di passare una giornata tranquilla. Non è
raro vedere brand di birra che passano messaggi come “la nostra birra è il
requisito per una grigliata perfetta”. Funziona.
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Parte 7 - Componente emotiva nel copywriting
A questo punto decidi di puntare sulle emozioni. Prima di poterlo fare hai
bisogno di identificare un problema, perché senza problema non esiste
componente emotiva.
Cominci a fargli delle domande, tra cui la seguente: “Dimmi, Marco, tu hai
una famiglia?”. Lui ti risponde di sì, ti dice che ha una moglie e due figli. Hai
appena identificato un elemento emotivo facile da sfruttare.
Ora, tu sai benissimo che nonostante lui abbia due figli e una moglie la sua
situazione economica non è al top. Quindi cominci a dirgli…
E bam, hai appena fatto leva sulla parte emotiva del tuo potenziale cliente.
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Parte 7 - Componente emotiva nel copywriting
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Parte 7 - Componente emotiva nel copywriting
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Parte 7 - Componente emotiva nel copywriting
Nel caso non fosse ancora chiaro: le persone comprano con le emozioni e
giustificano con la logica.
Comunque sia esistono rare eccezioni, ad esempio quando si vende a
soggetti particolarmente razionali con il loro decision making. Anche in quei
casi, però, la parte razionale del copy viene comunque complementata da
una parte emotiva.
Immagina se, al posto di usare la frase “Quando vidi mia madre piangere
capì, per la prima volta, l’importanza dei soldi” avessi scritto “questo stock,
con solo il 10% di investimenti svantaggiosi negli ultimi 5 anni, ha un
potenziale di crescita di 3% più alto rispetto alla maggior parte dei fondi
comuni d’investimento americani”.
Sei al centro commerciale con la tua ragazza, e ad un certo punto lei ti dice
“amore, mi passi la carta? Faccio un salto in quel negozio che ho visto una
cosa carina”. Con un po’ di rammarico le passi la tua carta di credito e le
dici “non troppo, mi raccomando”. Lei annuisce e se na va.
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Parte 7 - Componente emotiva nel copywriting
Dopo 10 minuti torna con una borsa in pelle. Lei, sorridendo, ti ringrazia e ti
restituisce la carta. Le chiedi quanto ha speso e lei ti dice che ha speso 350
euro.
Tutte queste sono motivazioni emotive, ma lei non ti ha detto questo. Lei ti
ha esposto ragioni apparentemente razionali per cui il suo acquisto ha
senso.
E questo concetto della componente emotiva vale per tutto: borse, palle da
calcio, animali, investimenti, case, servizi delle pulizie, consulenze, iscrizioni a
Spotify premium… Tutto.
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Parte 7 - Componente emotiva nel copywriting
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Manuale 0
Fasi di scrittura di
un copy
Manuale 0 - Fasi di scrittura di un copy
Fasi di scrittura
Questi sono gli step che compongono la scrittura di un copy di successo.
Non sono particolarmente rigidi, puoi spostarli, riadattarli e cambiarli in
base alle tue analisi. Più il tuo livello di expertise nel copywriting è avanzato
più libertà puoi prenderti nella modifica di questi step.
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Manuale 0 - Fasi di scrittura di un copy
Certe volte il briefing non può essere completo al 100%. Più vai avanti nella
tua carriera più dovrai dare importanza alla completezza del briefing.
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Manuale 0 - Fasi di scrittura di un copy
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Manuale 0 - Fasi di scrittura di un copy
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Manuale 0 - Fasi di scrittura di un copy
E’ importante che, durante la tua ricerca, ti concentri non solo sulla raccolta
oggettiva di informazioni ma anche sul pensiero critico e l’analisi di ciò che
stai leggendo. Non devi consumare le informazioni che trovi come se fossi
un animale affamato o un tredicenne che si guarda il suo primo porno. Devi
processare le informazioni. Raccogli quello che trovi in un documento e
organizza il documento per categorie a tua discrezione.
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Manuale 0 - Fasi di scrittura di un copy
Se stai cercando nel modo sbagliato… Significa che stai commettendo vari
errori nella tua ricerca, di vario tipo. Il consiglio migliore che ti posso dare è
di fartela semplice, di non disperarti e di permettere al tuo cervello di
viaggiare su internet. Non essere troppo rigido con te stesso quando fai
ricerca. Si chiama ricerca: suggerisce che devi esplorare, e se non esplori
non trovi l’oro.
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Manuale 0 - Fasi di scrittura di un copy
Sviluppo copy
Lo sviluppo del copy sembra la parte più difficile, ma non lo è. La parte più
difficile non è lo sviluppo dell’idea, bensì l’idea stessa. Per ottenere quell’idea
si usa la ricerca.
Per scrivere copy, come già saprai, si utilizza APSOC, se ancora non lo
conosci leggi la parte 5 di questo libro. Il copy, per riassumere, viene
generalmente diviso in:
1. Attenzione: attirare l’attenzione del lettore e convincerlo a leggere
2. Problema: spiegare al lettore che problema stiamo per affrontare,
perché tu capisci meglio di chiunque il suo problema e che puoi aiutarlo
3. Soluzione: porre il prodotto, insieme al suo USP, come unica logica
soluzione al problema descritto precedentemente
4. Obiezioni: gestire i dubbi del lettore che potrebbero compromettere la
vendita
5. CTA: call to action, dire al lettore come procedere all’azione (iscrizione,
acquisto, prossimo step nel funnel…)
Ci sono alcune regole extra che devi seguire quando scrivi copy:
Scrivi il copy in una botta se è corto. Non dividere in sessioni, altrimenti
sacrificherai la qualità dell’elaborato. Chiaramente fanno eccezione i
copy di migliaia di parole
Scrivi da ubriaco e correggi da sobrio: non permettere alle tue
insicurezze di rovinare il tuo lavoro. Spesso le persone, quando scrivono,
correggono i propri errori subito, provando a tirar fuori già dalla prima
bozza un’opera d’arte. Non succederà, perfezione < progresso. Prima
scrivi, così come viene, poi periodicamente dai un’occhiata a quello che
hai scritto ed effettua le correzioni.
No distrazioni: la scrittura è un lavoro mentale complesso. Interrompere
una persona mentre scrive è come far cadere un pezzo di un domino
mentre lo stai ancora finendo: cade tutto e devi ricominciare da capo.
Mentre scrivi nella tua testa cominciano a costruirsi idee e strategie,
anche contemporaneamente. Se qualcuno ti distrae mentre scrivi tutte
queste idee spariranno, e dovrai ricominciare da capo.
Scrivi e basta: avere un copy è meglio di non avere un copy. Tutti hanno
un pizzico di creatività dentro. Il motivo per cui la maggior parte delle
persone non riescono a tirar fuori idee e rimangono incastrate di fronte a
un foglio bianco non è perché sono stupide. E’ perché impediscono a se
stessi di andare avanti, perché il loro cervello filtra automaticamente le
idee categorizzandole tutte come “non abbastanza”. Se ti trovi mai in
questa situazione… Scrivi e basta.
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Manuale 0 - Fasi di scrittura di un copy
Se sei fermo, stai fermo. “Il blocco dello scrittore” non esiste, sei
semplicemente troppo debole. Se le idee non ti scattano magicamente
in testa come a me (spoiler: non ti succederà) non metterti a scrollare su
TikTok sperando che l’idea venga fuori dal nulla. Stai di fronte allo
schermo e pensa. Forse resterai lì mezz’ora, ma dopo un po’ qualcosa
verrà fuori.
Quando scrivi la tua persona non esiste. Stai vendendo un prodotto ad
altre persone, non a te stesso. Non devi MAI fare ciò che funzionerebbe
per te, devi fare ciò che funzionerebbe per il target (indipendentemente
da quanto ti dispiaccia). Il copy non lo devi leggere tu e se a qualcuno
non piace non importa, tanto sono persone che non appartengono alla
tua potenziale clientela. Dimenticati di chi sei tu quando scrivi copy. Fingi
di essere il tuo target: pensa, scrivi, parla e agisci come il tuo target.
Il resto delle strategie per lo sviluppo del copy le trovi in questo libro (si
chiama Manuale del copywriter apposta, non so se l’avevi capito).
Revisione copy
Hai scritto il tuo copy: fa cagare. Immagina la scrittura del copy come la
costruzione di una casa. Prima costruisci le fondamenta, fai i muri, metti lo
stucco… Ma ancora nessuno è interessato ad abitarci. Mancano le sedie, i
mobili, un giardino curato, elettricità. La revisione del copy è come mettere
tutte queste cose in casa affinché sia abitabile.
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Manuale 0 - Fasi di scrittura di un copy
Una volta finita la revisione devi prenderti una pausa, se possibile. Questa
pausa è importante perché separa le fasi di scrittura e revisione dalla
lettura finale, anche se non sempre le scadenze permettono il lusso di una
pausa.
Questa pausa viene fatta perché, quando rileggi il tuo copy, vuoi farlo con
occhio nuovo. Vuoi leggerlo quasi come se fossi tu a dover comprare il
prodotto in questione, pertanto vuoi percepire il tuo lavoro così come lo
percepirebbe un vero potenziale cliente.
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Manuale 1
Attenzione
Manuale 1 - Attenzione
Introduzione
La parte attenzione del copy è importante perché “vende” al lettore la
lettura del tuo copy. Mi spiego meglio: in un contesto caotico come internet,
tutti quanti vogliono ottenere l’attenzione delle persone. C’è chi prova a farlo
con popup fastidiosi sui siti, c’è chi prova ad ingannarti con metodi da due
soldi, c’è chi fa video in cui urla provando a rubarti quei preziosi 30 secondi…
Un famoso dato statistico dice che 80% delle persone si fermano ai titoli dei
copy. Solo 20% decide di iniziare a leggere il resto. E’ per questo che è
importante “vendere la lettura” (ovvero convincere le persone a darti un
attimo del loro tempo) prima di provare a vendere il prodotto.
Per ottenere l’attenzione delle persone ci sono tante strategie, sotto puoi
trovarne alcune.
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Manuale 1 - Attenzione
Esempio
“Perché questo postino ha mollato il suo lavoro dopo solo 3 settimane”
Controversie
Prendi un argomento scottante e dì qualcosa di controverso. Dì qualcosa
che potrebbe far arrabbiare le persone e usalo per alimentare la loro voglia
di leggere.
Esempio
“Donald Trump ha cambiato idea sul muro, adesso vuole investire in altro”
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Manuale 1 - Attenzione
Esempio
“Cosa fare se vuoi mollare la scuola e i tuoi genitori non vogliono”
Utilizzare l’urgenza
L’urgenza all’acquisto è la fretta che le persone hanno ad acquistare. Ci
sono due tipi di urgenza: conseguenza del non agire e urgenza di tempo. Ne
parleremo nel manuale 9. Inserisci l’urgenza direttamente nel titolo se usi
questa strategia.
Esempio
“Tra 3 anni ci sarà la crisi più grande della storia: hai intenzione di fare
qualcosa?”
Contenere l’USP
L’USP è lo unique selling point del prodotto, ovvero l’elemento che differenzia
il prodotto che tu stai vendendo da tutti gli altri. In italiano si chiama punto
unico di vendita e risponde alla domanda: “perché devo scegliere il tuo
prodotto e non quello della concorrenza?”. Con questa strategia inserisci il
vantaggio competitivo direttamente nell’elemento attenzione.
Esempio
“Il primo ferro da stiro a vapore che non ha bisogno di acqua”
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Manuale 1 - Attenzione
Essere allarmante
Questo è un classico, ed è anche abbastanza old school. E’ quel tipo di
headline che tua madre condividerebbe su Facebook. In questo caso puoi
dire qualsiasi cosa sia spaventoso, amplificando un problema sociale come
se non ci fosse un domani.
Esempio
“COVID: se lavori in una di queste 13 categorie sarai senza lavoro entro 4
mesi”
Rendila semplice
Easy peasy lemon squeezy. Semplicemente devi dire cosa fa il prodotto
chiaramente e dritto al punto, al massimo inserendo un frammento dell’USP
nel titolo o nel sottotitolo. Questa strategia è comunemente usata per siti
web, product page o product description.
Esempio
“Amplifon: apparecchi auditivi invisibili"
Esempio
“Dovresti iniziare un percorso in palestra o allenarti da casa?”
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Manuale 1 - Attenzione
Esempi di headlines
Perché funziona:
E’ semplice e dritta al punto
Gioca sul pain point: avere magliette che non usi che ti riempiono
l’armadio
Gioca sul pain point: voler fare soldi
Di Gary Halbert.
Perché funziona:
Elemento di curiosità che fa pensare: “Sorriso da un milione? Cosa
intendi? Voglio vederlo”
Allude allo status sociale di una persona con un milione di dollari da
spendere in un dentista
Suggerisce che chiunque può ottenere quel risultato anche senza un
milione di dollari
La domanda è posta direttamente al lettore usando la seconda persona
singolare
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Manuale 1 - Attenzione
Perché funziona:
Offre al lettore una finta soddisfazione. Quando soddisfi un requisito,
qualsiasi esso sia, senti un senso di soddisfazione. Il copy punta sul
requisito del “devi vivere negli Stati Uniti”, e fa pensare “ah, devo vivere
negli Stati Uniti? Io ci vivo!!”, anche se, chiaramente, quell’offerta è valida
solo per i residenti degli Stati Uniti
“Ti invierò” è molto diretto. Equivale a dire “io ti invierò, personalmente,
direttamente a te”, il che fa sentire il lettore vicino al brand
Un’offerta irresistibile: un libro gratuito
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Manuale 1 - Attenzione
Esempio: Cosa il tuo veterinario non ti ha detto sulla cura dei denti del tuo
cane
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Manuale 1 - Attenzione
Esempio: Se non inizi una carriera online ti sveglierai con il lavoro rubato
dall’intelligenza artificiale tra massimo 5 anni
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Manuale 1 - Attenzione
Esempio: Sei un lavoratore autonomo nel turismo e non sai come fare un sito
web? Ok, senti questa
Esempio: Perché le banche italiane non metterebbero mai i propri soldi nei
fondi comuni d’investimento
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Manuale 2
Problema
Manuale 2 - Problema
Introduzione
La parte “problema” nel copy serve per far capire al lettore che si sta
parlando proprio del suo problema, che lo capisci meglio di chiunque altro e
che stai per proporre una soluzione per risolverlo.
Come la maggior parte delle regole nel copywriting, anche questa checklist
è flessibile. Comunque sia, ci sono alcuni elementi comuni in tutti i copy di
successo.
Questi sono:
Il problema del
lettore
Raccontare
conseguenze del non
agire
Raccontare pain
point nel dettaglio
62
Manuale 2 - Problema
Esempio di copy sbagliato: “Con MVMT non arriverai mai più in ritardo”
Correzione dell’esempio: “MVMT: costa meno di quello che pensi”
Una persona che ci tiene alla propria immagine vorrà sembrare di alto
status, pertanto un orologio che a prima vista sembra costare migliaia di
euro è una grande cosa per lui.
63
Manuale 2 - Problema
“Sei su una montagna, 1000 piedi sopra le luci, fissando la città piena di
milioni di persone che continuano le loro vite ordinarie senza pensarci.
Da qui in poi si continua con la soluzione. Tra l’altro, hai notato quando
all’ultima riga il tono di voce è completamente cambiato per introdurre la
soluzione? Siamo passati dal parlare di una metafora con una montagna
al parlare dei suoi 67 step, e da lì in poi vengono presentate le obiezioni e
viene fatto il CTA. La parte problema era quella sopra, ecco il resto
64
Manuale 2 - Problema
Persone come Bill Gates, Charlie Munger, Peter Drucker, Gandhi, Stephen
Hawking, Plato, Oprah Winfrey, Steve Jobs, Pablo Picasso e i miei mentori
milionari.
Questi 67 step saranno la tua guida per evitare una vita sprecata.
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Manuale 2 - Problema
Non devi semplicemente dire che capisci il lettore, devi provarglielo. C’è
un concetto per cui sono particolarmente conosciuto: “Show, don’t tell”,
ovvero “mostra, non dire”. E’ un’espressione che ho rubato dal mondo del
cinema e del teatro, dove non devi dire come i personaggi si sentono bensì
mostrarlo.
Esempio
“Questo problema non se ne andrà da solo. Puoi scappare quanto vuoi, e
anche se ti distrai durante la giornata… Arriverà sempre la sera, quando ti
metterai a letto e tutto quanto si fermerà. In quel momento di silenzio, buio
e solitudine sei tu e il tuo problema. Forse a volte fai anche fatica a dormire,
ma hai spesso provato a convincerti che non è colpa del problema. Invece
lo è, e posso dirlo per esperienza”.
Ora, un copy più lungo non significa un copy migliore, ma puoi benissimo
percepire l’abissale differenza tra dire che una cosa mette ansia e
raccontare come e perché questa cosa mette ansia. Eppure, nell’esempio
che ti ho fatto sopra, non ho nemmeno usato un prodotto. Ho raccontato
qualcosa di generico che potrebbe essere applicato per quasi qualsiasi
cosa. Non è difficile, devi semplicemente andare nel profondo della
psicologia umana e usare ogni strumento che hai per far stare quasi male i
tuoi lettori quando leggono.
La conseguenza del non agire è una delle strategie più comuni per generare
urgenza e amplificare la percezione del dolore generato dal problema. Per
farti capire meglio come funzionano le dinamiche dell’amplificazione del
dolore, eccoti un esempio di conseguenza del non agire che potresti
utilizzare per vendere questo libro…
“Forse stai pensando che questo è un libro come tutti gli altri, e hai il diritto
di pensarlo. Non sono nessuno per dirti cosa pensare, ma posso raccontarti
una storia di un vecchio partner d’affari che pensò la stessa cosa.
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Manuale 2 - Problema
Andava a lavoro che non sapeva cosa fare: si girava le dita e aspettava
che magicamente i clienti entrassero dalla porta. Passava il tempo,
finivano i soldi e ha dovuto licenziare metà dello staff per mancanza di
fondi.
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Manuale 2 - Problema
Questo istinto c’è in tutti quanti, senza eccezioni. A volte, soprattutto nei
copy in cui si convincono le persone a fare donazioni, si punta su un finto
senso di generosità degli esseri umani. La maggior parte delle persone non
vogliono donare per “aiutare gli altri” bensì per farsi vedere come generosi
nella società. E’ per quello che aziende come Save the Children ti inviano
costantemente lettere a casa se supporti anche per una sola volta una loro
causa. Vogliono darti la soddisfazione che stai cercando: mettere il loro
calendario in casa, così quando qualcuno ti fa visita puoi dire che hai
adottato un bambino a distanza.
Mi rendo conto che per molti questa visione del mondo è crudele, ma il
mondo è crudele, e comprendere queste cose è fondamentale se hai
intenzione di vendere sul serio.
Prima devi spiegare alle persone cosa ci guadagnano loro, poi spiega che il
tuo prodotto può aiutarli.
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Manuale 2 - Problema
Come nell’esempio dello storytelling “Il giorno in cui ho visto mia madre
piangere per la prima volta” nella parte 7 del libro. Questo storytelling può
anche essere del brand.
Semplice domanda
Storytelling inventato
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Manuale 2 - Problema
Storytelling comico
Racconta una storia che fa ridere, e questo vale soprattutto per i prodotti
semplici, che costano poco o che hanno tanta concorrenza. Ricorda che
non deve far ridere a te, deve far ridere al target.
Statistica e ricerca
Utilizza una statistica per mostrare che il problema è comune oppure (per
motivi strategici) che è raro. Inoltre, utilizzare statistiche magari citando
anche la fonte, aumenta la credibilità delle informazioni che dai. Questa
credibilità verrà anche associata a te, visto che sei tu che consegni
quell’informazione credibile.
Esempio di dato comune: “52% degli italiani non si lava i denti almeno 2
volte al giorno”
Esempio di problema raro con amplificazione del dolore per vergogna:
“Solo 2% degli Italiani non si lava i denti ogni giorno, sei tra loro?...”
70
Manuale 3
Soluzione
Manuale 3 - Soluzione
Introduzione
La parte della soluzione non è particolarmente complessa.
Alcuni errori che dovresti sempre evitare, salvo eccezioni strategiche:
Risultare arrogante quando parli di quanto il tuo prodotto è buono
Generare obiezioni e non gestirle (vedere manuale 4)
Generare e gestire obiezioni che non ne valgono la candela (vedere
manuale 4)
Non offrire chiarezza sul post-acquisto
Parlare come gli altri brand
Esagerare quando parli male della concorrenza (risulta arrogante)
Per quanto sembri una cosa tecnica, non lo è. Bastano anche frasi semplici
come “Ci teniamo a questo progetto perché per noi non è solo questione di
profitto, ci teniamo alla causa stessa che rappresentiamo”. Anche le
aziende più grandi al mondo usano questa strategia, usando il fairtrade e le
iniziative green come strumento per apparire meglio. Funziona, sempre.
72
Manuale 3 - Soluzione
USP
Spesso il USP viene confuso con SP. La differenza è abissale: USP sta per
UNIQUE selling point, mentre SP per Selling Point. Il secondo è un punto di
vendita qualsiasi, un vantaggio del prodotto che potrebbe essere
facilmente trovato in altri prodotti dei competitor, mentre il USP è un
vantaggio unico del prodotto in questione, che la concorrenza non ha.
Generare un USP non è facile, ma è richiesto. Per farlo si può prendere una
caratteristica veramente unica del prodotto e usarla come USP oppure si
può creare un finto USP, che funziona quasi altrettanto bene.
73
Manuale 3 - Soluzione
Se non riesci a trovare un USP valido oppure a crearne uno finto, riprovaci.
Usa anche la ricerca.
La chiarezza sul post-acquisto può essere fatta sia per step by step, come
nell’esempio appena fatto, che riguardo ciò che succederà a medio o lungo
termine una volta acquistato il prodotto.
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Manuale 3 - Soluzione
Vantaggi VS caratteristiche
Ad esempio uno dei motivi per cui adoro i prodotti della apple è il vantaggio
che loro offrono per quanto riguarda l’assistenza clienti. Ovunque mi trovo in
Italia posso facilmente trovare un genius bar oppure uno store abilitato
all’assistenza, e comunque ci sono chat con assistenti della Apple e un
servizio assistenza per chiamata. Questo è un grandissimo vantaggio della
Apple rispetto a qualsiasi altra azienda. Pure Amazon ha un servizio clienti
simile, grandissimo vantaggio.
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Manuale 4
Obiezioni
Manuale 4 - Obiezioni
Introduzione
La sezione obiezioni della strategia APSOC serve per gestire ed eliminare i
dubbi che potrebbero fermare i lettori dall’acquistare. Questi dubbi sono
compromettenti e, se non gestiti, rovinano anche i migliori copy. Le obiezioni
vanno gestite in ordine di importanza: dalla più forte alla più debole.
Le obiezioni più forti sono quelle che hanno più possibilità di impedire al
cliente di acquistare.
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Manuale 4 - Obiezioni
Una volta gestite le tue obiezioni tu non hai più un buon motivo per non
acquistare, quindi acquisti.
Da dove vengono le obiezioni?
Le obiezioni non vengono dallo spazio, c’è sempre una fonte. Quando
un’obiezione viene creata si dice che è stata “generata un’obiezione”. Le
obiezioni possono provenire da sistemi di credenze instaurati nella mente
del lettore da molti anni, dubbi provenienti da esperienze negative passate
con tuoi competitor, o tante altre cose.
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Manuale 4 - Obiezioni
Le finte obiezioni (quelle che sono cap) sono bugie che il lettore pensa per
giustificare a se stesso il motivo per cui non sta risolvendo un suo problema.
Alcune persone, ad esempio, sono talmente incastrate nella comfort zone
che preferiscono continuare ad avere problemi che risolverli.
Questa strategia viene usata principalmente nelle sales page o nei VSL,
dove c’è spazio per usarla.
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Manuale 4 - Obiezioni
In un singolo copy possono esserci più CPB, anche uno per ogni obiezione.
Adesso che conosci questa strategia farai fatica a non notarla all’interno
delle sales page che visiterai.
Obiezione: “Non mi fido del vostro brand” di cui claim “Chi siamo noi per
prometterti tutto ciò?”
Vantaggio: “Adesso che sai che tipo di azienda siamo, cosa esattamente ti
ferma dall’agire oggi? Perché una cosa è sicura, e lo hai sentito pure dai
nostri clienti: siamo il tipo di azienda di cui ti puoi fidare e che puoi dire di
avere al tuo fianco indipendentemente da cosa la vita ti butta contro”
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Manuale 4 - Obiezioni
Alcune obiezioni vengono generate da te. Un copywriter non cauto che non
ha la minima idea di cosa stia facendo genera obiezioni per sbaglio e si
dimentica di gestirle.
Sei tu che a volte generi obiezioni perché alcune cose che dici potrebbero
generare dubbi in maniera del tutto automatica.
Esempio
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Manuale 4 - Obiezioni
Spesso questa prova si presenta sotto forma di una foto. E’ molto utilizzata
per prodotti di fitness (prima e dopo di aver fatto palestra, ad esempio),
prodotti di pulizia in casa e prodotti di cura della persona.
Se non si presenta sotto forma di foto, che sono sicuro che avrai visto da
qualche parte, si presenta sotto forma di storytelling.
Esempio
Esempio di gestione dell’obiezione usando prima & dopo con storytelling per
un servizio di consulenza sulla gestione del proprio tempo. L’obiezione in
questione è “ma funzionerà per davvero?”.
Mi ha detto che a volte non riesce a dormire la notte perché già sta
pensando all’infinità di lavoro da svolgere il giorno dopo. Ma io sapevo che
non era colpa del lavoro: era la responsabilità di Gary saper gestire il
proprio tempo.
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Manuale 4 - Obiezioni
Branco di pecore
Per fare l’effetto branco di pecore si possono usare dati, recensioni oppure
semplici espressioni.
Esempio con un dato: “58% degli uomini di successo fanno questo”
Esempio con recensione: “Non sapevo che si faceva in questo modo
fino a quando ho scoperto questa azienda”
Esempio con semplice espressione: “Anche se per molti principianti
sembra assurdo, si fa così nel mondo professionale”
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Manuale 4 - Obiezioni
Processi logici
I processi logici sono la salsa segreta del direct response (vedere manuale
8). Si tratta di spiegazioni logiche, in cui tu porti per mano il lettore nel
viaggio della gestione dell’obiezione. Questi processi logici, nonostante il
nome, contengono un linguaggio emotivo.
Esempio
“Se pensi che questa sia una truffa, tra poche righe puoi trovare i numeri di
telefono dei nostri top 10 collaboratori, che ti metteranno in contatto con
dei nostri clienti casuali che potranno raccontarti direttamente che tipo di
azienda siamo.
Puoi farlo, oppure puoi seguire quello che ti abbiamo detto in questa
pagina. Voglio che tu ci pensi un attimo: sapevi che l’80% dei milionari sono
self-made? Significa che non hanno ereditato le proprie ricchezze, ma che
le hanno create da zero.
Come pensi che queste persone riescano a creare milioni di euro partendo
da nulla? Ci sono molti valori comuni: lavoro duro, fiducia nel percorso,
dedizione… Ma soprattutto una strategia comune: l’investimento.
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Manuale 4 - Obiezioni
Showoff
“[...] trasforma i soldi nei tuoi schiavi personali, moltiplicali, e poi ripeti
l’operazione fino a quando l’unica preoccupazione sarà quale macchina
comprare, non quale supermercato costa meno. Noi ti aiuteremo a farlo.”
Lo showoff è una finta prova, dato che di fatto non dice nulla di oggettivo
generalmente.
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Manuale 4 - Obiezioni
Non esiste una regola su come usare questa strategia, ma voglio farti alcuni
esempi per aiutarti ad ottenere ispirazione quando scrivi:
Dopo [utilizzo prodotto] l’unica cosa a cui dovrai pensare sarà
[risultato esagerato]
“Dopo aver fatto il nostro percorso di personal training l’unico cardio che
dovrai fare sarà con la tipa figa che hai adocchiato in palestra l’altro
giorno”
Parla con qualsiasi mio collaboratore, ti spiegherà lui stesso come
[esagerazione dei propri risultati]
“Parla con qualsiasi mio collaboratore, ti spiegherà lui stesso come i miei
clienti, una volta usato il mio servizio, tornano ogni settimana per
moltiplicare i risultati”
[nome prodotto] funziona talmente bene che non riuscirai a
[esagerazione problema eliminato]
“Lo spruzzino XXXSpray funziona talmente bene che non riuscirai a capire se
la tua finestra è chiusa o aperta a prima vista.”
Ora, [nome prodotto] non è per tutti: alcuni semplicemente non
vogliono [risultato], ma so che non sei tra quelli.
“Ora, Disneyland non è per tutti: alcuni semplicemente non vogliono
divertirsi al prezzo di un paio di pizze, ma so che non sei tra quelli”
Hai mai visto [idolo del target] + [luogo] + [azione vergognosa]? Già.
“Hai mai visto Elon Musk nel suo ufficio che si stressa perché deve fare un
paio di fatture? Già.”
Sono [prezzo] per [prodotto]. Questa non è una spesa, è un
investimento in [argomento, pain point, simili]
“Sono 4500 euro per la formazione di tuo figlio. Questa non è una spesa, è
un investimento nel suo futuro.”
Aspetta… Forse non ho capito bene. Mi stai dicendo che preferisci
[problema]?
“Aspetta… Forse non ho capito bene. Mi stai dicendo che preferisci uscire di
casa pieno di brufoli al posto di usare una cremina per 5 minuti 2 volte al
giorno?”
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Manuale 4 - Obiezioni
Le garanzie reali sono garanzie che proteggono il cliente nel caso in cui il
prodotto non mantenesse la promessa. La garanzia più comune è il
rimborso gratuito: se al cliente non piace il prodotto oppure non gli va bene
per qualche motivo, può ottenere un rimborso.
Queste strategie sono al limite tra il bene e il male, sei tu a decidere se vuoi
essere etico oppure no.
Questo è molto comune nei website copy, come nelle homepage ci sono
loghi di aziende con cui il cliente ha collaborato. Questa specie di name
dropping funziona sempre e aiuta a generare credibilità.
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Manuale 4 - Obiezioni
Recensioni
Usa le parole dei tuoi clienti per gestire obiezioni. Le recensioni possono
essere scritte o video (più credibili). Possono essere reali o finte, anche se
quelle reali hanno un’efficacia notevolmente più grande.
Studi e ricerche
Usa dati statistici o ricerche per provare che ciò che dici è vero. Usa anche
la fonte, non semplicemente il dato. Ad esempio:
Contenuto Extra
Esempio di "Branco di pecore"
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Manuale 5
CTA
Manuale 5 - CTA
Introduzione
Il CTA, o call to action, è quando dici al cliente di agire. Potrebbe essere un
semplice pulsante con scritto “clicca qui”, “compra adesso” oppure “inizia il
tuo percorso subito”. Il CTA generalmente è scritto direttamente nel
pulsante da cliccare.
CTA superficiale
CTA profondo
Esempio per un corso online di produttività: “Clicca qui per imparare come
gestire il tuo tempo” oppure “Acquista adesso per smettere di contare i
minuti restanti alla fine della giornata lavorativa”
90
Manuale 5 - CTA
Per gestire queste obiezioni bastano piccole note sotto i CTA, breve frasi
come “sarai portato al checkout per effettuare il pagamento”, che rendono
chiaro anche ai più paranoici cosa succederà una volta cliccato il pulsante
(chiarezza post-azione, simile alla chiarezza sul post-acquisto).
Call to action
Riassunto
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Manuale 6
Target
Manuale 6 - Target
Introduzione
Il target è composto dal gruppo di persone che stai cercando di
raggiungere con il tuo copy. Contrariamente a ciò che pensano i
principianti, il target dev’essere estremamente specifico, quasi esclusivo
(salvo eccezioni strategiche).
Più un target è preciso e ben definito, più sarà facile vendere il proprio
prodotto. Si tratta di specializzazione del target, una strategia di cui parlo
spesso.
Per farti capire perché questo è il caso, immagina di voler provare la pizza
napoletana per eccellenza. Stai cercando un’autentica pizza, di alta qualità
che possa farti comprendere la tradizione della pizza italiana. Ora, per
mangiare questa pizza andrai in un ristorante fast food che fa di tutto e di
più o in una pizzeria napoletana?
Chiaramente andrai nella pizzeria napoletana, perché loro fanno solo quello
e ciò ti fa pensare che lo fanno meglio. Quindi, quella pizzeria, è specializzata
nel suo target: loro vendono a persone che vogliono pizza, non a persone
che vogliono di tutto. Va da sé che i prezzi di quella pizzeria saranno
notevolmente più alti rispetto ad un ristorante che fa di tutto.
Oltre a creare una percezione positiva e di qualità nei confronti del prodotto
che vendi, creare un target specifico ti aiuta anche e soprattutto a
comunicare meglio.
Se il tuo target è specifico sai esattamente con che tipo di persona stai
parlando, pertanto puoi usare le parole giuste, i modi di dire giusti e il mood
giusto.
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Manuale 6 - Target
Una delle strategie migliori per la comprensione del target è l’analisi di video
YouTube: vai su YouTube e cerca video-recensioni di prodotti simili o
prodotti che quel target acquista. Guarda come parlano, quali sono i
problemi che non vorrebbero trovare in prodotti simili e che tipo di
ragionamento fanno.
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Manuale 6 - Target
95
Manuale 7
Funnel
Manuale 7 - Funnel
Introduzione
Il funnel (spesso confuso con pipeline) è un processo step-by-step che i
lettori seguono prima di diventare clienti. Il funnel è rappresentato da un
processo step-by-step a forma di imbuto, che parte dall’alto e procede
verso il basso, con una quantità di lettori minore per ogni step.
Esempio di funnel
Facebook Ads
Opt-in Page
Email con
sconto
Acquisto
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Manuale 7 - Funnel
Tutti i template di funnel che trovi online sono probabilmente non applicabili
a ciò che stai vendendo tu. Ogni prodotto e azienda deve creare il suo
funnel strategico senza copiarne altri trovati online perché diversi target e
prodotti richiedono diverse strategie di vendita.
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Manuale 7 - Funnel
Azione: Il target acquista il prodotto. Esempio step del funnel: viene postato,
insieme all’immagine dello step precedente, un link alla sales page dove
acquistare il libro
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Manuale 7 - Funnel
Esempio
Puoi modificare gli step di APSOC all’interno del funnel a tuo piacimento
ricordando la regola più importante di questa strategia: prima problema e
poi soluzione.
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Manuale 8
Storytelling VS Direct
Response
Manuale 8 - Storytelling VS direct response
Introduzione
Storytelling: raccontare una storia per vendere un prodotto
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Manuale 8 - Storytelling VS direct response
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Manuale 9
Urgenza e conseguenza
del non agire
Manuale 9 - Urgenza e conseguenza del non agire
Introduzione
L’urgenza è la fretta all’acquistare. Più l’urgenza è grande, più è probabile
che il target non rimandi l’acquisto. Se una persona rimanda l’acquisto
molto probabilmente non tornerà.
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Manuale 9 - Urgenza e conseguenza del non agire
Urgenza di tempo
L’urgenza di tempo è un timer finto o reale che forza i lettori ad acquistare
entro una scadenza.
I timer finti sono spesso presenti nelle sales page, e puoi riconoscerne uno
perché ricomincia da capo quando fai refresh alla pagina. E’ una strategia
che non uso mai perché rappresenta una grossa minaccia all’integrità
dell’azienda: se le persone si rendono conto che il timer è finto la loro fiducia
nei confronti dell’azienda diminuirà (giustamente).
I timer reali invece sono vere scadenze di certe promozioni, che comunicano
al lettore “fallo entro la scadenza altrimenti…”
106
Manuale 10
Promessa VS credibilità
Promessa: ciò che il tuo prodotto promette
Ecco i problemi che vengono fuori se uno dei due elementi è troppo basso:
Se la promessa è troppo bassa, il tuo prodotto non sarà interessante per
il target
Se la credibilità è bassa, nessuno crederà che il tuo prodotto porterà i
risultati che promette di portare
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Manuale 10 - Altre strategie, regole e terminologia
109
Manuale 10 - Altre strategie, regole e terminologia
Enfasi tipografica
L’enfasi tipografica è l’esagerazione di alcune parole per metterle in
evidenza. I metodi più comuni sono il grassetto, il corsivo o i colori.
Recensioni finte
Le recensioni finte sono recensioni scritte dal copywriter oppure
recensioni video fatte da attori pagati (che usano un copione scritto dal
copywriter). Queste recensioni funzionano se sono credibili ma non avranno
mai l’efficacia di una recensione reale fatta bene. Le recensioni reali
funzionano meglio perché non è il copywriter a vendere al target, è il target
a vendere al target.
Conversioni e CR
Una conversione equivale ad una persona che ha agito come previsto. Se il
tuo obiettivo è convincermi a cliccare un pulsante e io lo faccio, quella è
una conversione. Comunemente il termine conversione viene usato per
indicare una vendita, ma i marketer con esperienza sanno benissimo che il
termine viene usato per qualsiasi azione desiderata (click, iscrizioni,
acquisti…).
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Manuale 10 - Altre strategie, regole e terminologia
Questo secondo metodo per definire se un prezzo è low o high ticket è più
comune.
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Manuale 10 - Altre strategie, regole e terminologia
La regola del 3
Il 3 è un numero magico che a tutti piace. Dai un’occhiata alle seguenti due
versioni di lista di vantaggi di una sigaretta elettronica:
Lista 1
Batteria di lunga durata
Contenitore liquido grande
Piccole dimensioni
Design slick: nero e rosso
Lista 2
Batteria di lunga durata
Contenitore liquido grande
Piccole dimensioni
Siamo automaticamente attratti dal numero tre. Ciò non significa che devi
sempre fare lista di 3 elementi o che devi limitarti in qualche modo, ma devi
sempre considerare questo quando fai liste (anche senza bullet list ma con
virgole).
Nelle sales page si possono usare i popup per tantissime cose, ad esempio:
Ottenere iscrizioni a mailing list
Annunciare un’offerta
Fare un promemoria del tempo mancante alla scadenza dell’offerta
attuale
Gestire un’obiezione particolare
Convincere il cliente di continuare quando sta per uscire dalla pagina
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Manuale 10 - Altre strategie, regole e terminologia
I popup possono essere usati ovunque nel sito. Puoi, ad esempio, usare
popup nella homepage per obiettivi simili a quelli che useresti nella sales
page, l’unica differenza è che il livello di interesse del cliente è più basso, il
che va considerato durante la scrittura del copy del popup.
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