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LA POPOLAZIONE

I geografi quando parlano di popolazione parlano del rapporto che hanno con la popolazione.
Guardiamo alle dinamiche della pop. in rapporto agli effetti che queste dinamiche hanno sul
territorio-> ecco perché studiamo le dinamiche demografiche, elemento importante delle
trasformazioni.
La popolazione è una gente che modifica il territorio influenzato anche dalle dinamiche territoriali.

Problema demografico->invecchiamento della popolazione, problema che riguarda tutti i paesi


(globale) che sta portando a vari problemi (come le pensioni). Questo nasce dalle dinamiche
demografiche, che non sono asettiche (non rispondono a logiche culturali. politiche, sociali) ma
sono il prodotto di una determinata situazione.
La dimensione politica ha favorito o determinato fasi di crisi della democrazia (es politiche
nataliste del periodo fascista).

Pensioni-> problema nella dinamica demografica.


Si fanno meno figli, ciò va a incidere nelle dinamiche economiche in diversi stati, perché?
Pop. attiva, che lavora, e pagando le tasse tutela una popolazione dipendente. Questo è un
sistema economico che si basa su un equilibrio tra popolazione dipendente e attivo, che però si sta
rompendo. Le soluzioni non sono tante: favorire una politica della natalità è difficile dato che
crescere i figli è un problema economicamente, quindi si ha più difficoltà. Ecco l’impatto negativo,
in cui prevale una popolazione anziana con bassi indici di fertilità.
Quando intendiamo parlare di popolazione, bisogna tener conto di 2 macro elementi: la
popolazione di un territorio (che ha una cittadinanza, che si riconosce in quello stato) che ha delle
statistiche che registrano la popolazione del proprio comune. La dinamica democratica ha due
macro aree:
1. il saldo naturale, che tiene conto delle variabili naturali (la nascita e la morte); 
2. la situazione naturale è data anche da altri parametri, come le emigrazioni e immigrazioni. -
>Saldo migratorio, differenza tra emigrazioni e immigrazioni.

SALDO NATURALE
La differenza tra nati e morti è condizionata da alcuni fattori.
Per capire se cresce la popolazione, si fanno dei calcoli, come l’equazione della popolazione:
pt->popolazione del 2019 (inizio anno)
pn-> popolazione fine anno

Bilancio demografico: popolazione che cresce o diminuisce.


Il bilancio demografico di un comune lo vedo tramite il sito Demo ISTAT: CAVA DE TIRRENI 2019
 notiamo 
-i nati (tra maschi e femmine), 341
-i morti 538. Il saldo naturale è la differenza tra nati e morti. Il saldo di Cava è negativo (dato che ci
sono più morti) poiché la popolazione diminuisce. 
Parto dal PT (popolazione 2019) e arrivo al PN (popolazione fine anno).
Il saldo naturale è dato da nati - morti.

SALDO MIGRATORIO
Dinamiche che derivano dagli effetti migratori:
Il dato demografico è dato da ISCRITTI DA ALTRI COMUNI: A Cava ne troviamo 644. Dall’estero
hanno richiesto la cittadinanza 66 persone più altre 9 persone. In totale sono arrivati a 719
(immigrati).
Le persone uscite dal paese sono 926 (emigrati).
Facendo il totale degli iscritti meno il totale degli emigrati, il risultato è -207.
Anche il saldo migratorio è negativo.

Se aggiungiamo a -207 + 197-> 404: abbiamo perso quindi 404 persone nel 2019 a Cava tra saldo
naturale è saldo migratorio. 

Questi dati sono sunti dall’anagrafe dei comuni, che vengono confrontati con i dati censuari.
Censimento->  Viene fatto ogni 10 anni, dove abbiamo tutta una serie di dati che ci vengono dati
dalle indagini che vengono fatte: popolazione divisa da diverse classi di età, per lavoro, per
istruzione-> quadro generale della popolazione.

FATTORI CHE DETERMINANO UN DIVERSO SALDO:


Saldo naturale->Un fattore che può determinare la variazione del Saldo naturale può essere la 1
guerra mondiale, in quanto ci sono state 0 nascite e tantissimi morti (saldo negativo). Così come
anche la 2 guerra mondiale.
Dagli anni 70 c’è una decrescita della popolazione, questo perché?
Le crisi economiche incidono sulle dinamiche, ma relativamente.
Qui entrano in gioco la natalità e la mortalità. 
Prima non c’era un sistema pensionistico, erano i figli che si facevano carico del mantenimento dei
proprio genitori; ciò portava i genitori a fare tanti figli, di conseguenza c’erano una serie di
problematiche poiché i figli erano le braccia dell’economia familiare. Più figli più entrate
economiche. 
|-> Fattore economico (ma strutturale)
Questo processo cambia notevolmente .
I figli poi diventano un problema, in termini di economia, dato che bisognava mantenerli. Facendo
tanti figli non si poteva garantire uno sviluppo, quindi si incomincia a ridurre questo fattore. 
Oltre al fattore economico, entra in gioco anche il Fattore culturale: la donna che si emancipa, che
inizia a lavorare, a uscire di casa. Quindi non era più considerata solo Madre.
Anche il fattore Religioso conta: una popolazione osservante incide sulla natalità, vengono
controllate le nascite (attraverso le contraccezioni).
I fattori politici, come la politica del figlio unico: se si voleva fare un secondo figlio bisognava fare
una richiesta. 
Questi fattori incidono dando problemi e diventando complessi.

L’indice di natalità: numero dei nati  >ci dice che su 1000 abitanti c’è un certo numero di nati.
Calcolo indice natalità di AVELLINO (comune):
Nati: 284, diviso 53762 per 1000-> 5,28
Dato che significa che su 1000 abitanti sono nati solo 5 bambini (5x1000).
Dato non molto significativo da solo, bisogna fare un rifermento.
In italia quanti bambini sono nati?
In Italia: 420084 diviso 59816673 per 1000-> 7 (7x1000).
Confrontiamo questi dati a livello mondiale.
Nei paesi africani l’indice di natalità è il 50x1000, altissima natalità.
L’italia è un paese di bassissima natalità. I figli saranno la popolazione attiva che garantirà il
Welfare alla popolazione indipendente. Ma avendo una bassa natalità non ci sarà garanzia. Ecco il
problema, che bisognerebbe affrontare altrimenti non avremo più la forza lavoro. 
Fine 800 l’indice di natalità era di oltre il 40x1000, oggi siamo a un livello catastrofico per quanto
riguarda lo sviluppo demografico, e cosa fa la politica? Non essendoci garanzie per una casa, per
un lavoro, per i figli, lo stato non aiuta per uno sviluppo, ecco perché non si fanno figli, che sono
un costo. 
Le politiche di incentivazione potrebbero essere una soluzione.
Azioni che hanno preso consapevolezza, es. giovani che al di sotto dei 34 anni hanno un mutuo per
garantire di avere figli, oppure le emigrazioni, persone che poi vanno via dal loro paese d’origine
per avere un lavoro tale da dare garanzie, o gli immigranti che per noi sono una risorsa perché
riducono quella diminuzione di popolazione.

L’indice di natalità tiene conto del numero dei nati rispetto alla popolazione.
Si è generato un nuovo indice che ci trasferisce la capacità di riprodursi-> Fertilità, a cui si aggiunge
la Fecondità, manifestazione completa della capacità fisiologia potenziale di procreare.
Se considero tutta la popolazione e dico che su 1000 abitanti ci sono 5 nati, ci sono persone che
non possono fare figli.
La popolazione che può fare figli mi fa fare una riflessione maggiore. 5x1000, se quel 5 riguarda
persone che possono procreare è problematico date le 1000 persone.

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