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tesi

Entrambe le opinioni sono validissime ma sinceramente io mi ritrovo più d’accordo con quella di
Michela Quintadamo e lo dico per esperienza. Cioè voglio dire che anche se hai amici online di cui ti
fidi e pensi che saranno sempre là per te, è meglio non riporre tutte le tue speranze in loro.Dico per
esperienza perché una volta non tanto tempo fa avevo una compagnia di persone online che
conoscevo da più di 5 anni, ma era da un po' di tempo che ci eravamo accorti che nessuno se ne
impportava più di nessuno. Il problema era che per tutti questi 5 anni dalle elementari fino alle
superiori mi ero affidato a loro e non mi ero creato una compagnia al di fuori di loro, allora quando ho
realizzato cosa stava succedendo e ho capito l’errore che avevo fatto e comunque anche se mi
confidavo o parlavo con loro non era mai come confidarsi o parlare con una persona faccia a faccia.
Non c’erano tutti quei fattori umani del tipo vedere le espressioni o il contatto fisico che sono tutti
elementi fondamentali che mancavano,in pratica era come parlare a un oggeto che però rispondeva.
Anche ad esempio le litigate, si ero triste quando succedevano però non le sentivo verissime e
succedevano per lo più per cazzate e voglio sottolineare la parola cazzate. Dopo aver realizzato che
ormai non c’era più un gruppo ho cercato di rimediare, provando a trovare amici iniziando dalla
scuola.Il che non difficile, di più, un’impresa titanica anche perché a scuola per lo più c’erano gruppetti
già formati o che si conoscevano da tanto e io sopratutto il primo anno di superiori ero un po' troppo
spinoso.Per fortuna dopo con il tempo sono diventato infinitivamente più sociale.In fine cercare amici
a scuola fu un flop allora mio padre mi obbligò ad andare in un campo scuola però io abborivo l’idea.
L’idea in sé non era male però era un campo cattolico e io non sono per niente religioso,anche se
nonostante tutto mi sono sono divertito e ho trovato il mio tutt’ora compagno di feste, e per come
stanno ora le cose sono devo ammeterlo sono molto felice. Quindi secondo me è d’obbligo
focalizzarsi sulla vita reale e dare poca se non nessuna importanza al mondo virtuale. I social media e
internet possono essere un grande strumento di bene come di male, possono essere utilissimi per
cose come cercare informazioni e cose in generare o per procurarci quello che ci serve o ad essempio
per accordarsi riguardo a viaggie e cose simili ma possono anche farti sentire non abbastanza rispetto
a quello che sei e farti sentire un po' giù.
Antitesi
C’è da dire che quello che il professore G. Pietropolli Charmet dice è anche vero, essere connessi e
sapere usare le varie piattaforme e strumenti ti da accesso ad un’infinità platea di persone nuove da
conosce e con cui stabilire contatti e condividere esperienze, il che vuol dire non essere mai da soli e
sempre con nuove persone da conoscere e con cui parlare.
Confutazione
Non è del tutto vero il fatto che le varie piattaforme e strumenti ti da accesso ad un’infinità platea di
persone nuove da conosce e con cui stabilire contatti e condividere esperienze perché si è vero si
possono conoscere molte persone però sinceramente la maggior parte di queste non faranno mai
vere conversazioni con te e raramente condividrano esperienze con te.Per lo più sarà scendere deitti
al punto del tipo “cosa vuoi”,”cosa ti serve”, “cosa c’è” quindi secondo me nonostante tutta questa
possibilità di conoscere persone raramente ci farai anche solo un conversazione semilunga.
Conclusione
Secondo me nonstante tutto molti si sento comunque da soli, e sentono che anche se hanno amici
online, non sono amici veri e ti potrebbero abbandonare da un momento all’altro. Quindi secondo me
la tecnologia non risolve i problemi della solitudine anzi a volte li peggiora.

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