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Per 19 entità ad ampia distribuzione (es. specie di all.

IV e V come Ruscus aculeatus) è stato


utilizzato il gap 4 (4 celle), come anche per le entità molto diffuse di allegato II (es. Himanto-
glossum adriaticum Fig. 2.12). Per 33 specie con distribuzione più circoscritta è stato utilizzato
il gap 2 (es. Crocus etruscus Fig. 2.13) per evitare una sovrastima. Per le specie ad areale fram-
mentato o con caratteristiche ecologiche molto ristrette (21 entità), come ad esempio i taxa co-
stieri o delle piccole isole, il range è stato realizzato manualmente selezionando le celle idonee
intercluse a quelle di presenza (es. Galium litorale Fig. 2.14). Infine per 31 entità a distribuzione
puntiforme o molto localizzata, il range è stato fatto corrispondere alla distribuzione, come pre-
visto dalla CE (es. Abies nebrodensis Fig. 2.15).

Figura 2.14 - Esempio di specie il cui range è stato Figura 2.15 - Esempio di specie il cui range corri-
elaborato manualmente: Galium litorale. sponde alla distribuzione: Abies nebrodensis.

Se si considerano le caratteristiche distributive generali delle specie, si nota un elevatissimo tasso


di endemismo tra le vascolari, infatti su 95 specie, 52 sono endemiche italiane (sensu Conti et
al., 2005). Tra queste numerosi sono i casi di endemiti puntiformi o con areali molto ristretti.
Questo dato relativo alle specie di interesse comunitario riflette la situazione più generale del-
l’Italia, che è una delle nazioni europee con la maggiore concentrazione di specie vegetali ende-
miche. Ciò implica un’elevata responsabilità del nostro Paese in termini di conservazione, come
messo in luce di recente anche nella nuova Lista Rossa della Flora Italiana (Rossi et al., 2013).
Esaminando la distribuzione delle specie in relazione ai confini amministrativi si rileva anche

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