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Nel 2010 venivano confermate solo 12 stazioni.

Inoltre sussistono alcuni dei problemi legati


alle piccole popolazioni, come la bassa capacità riproduttiva e di dispersione e le fluttuazioni,
conseguenza della bassa densità e del ridotto numero di individui (Barni et al., 2010).
Un’altra idropteridofita di Direttiva con stato di conservazione cattivo e prospettive di declino
in futuro è Marsilea quadrifolia, specie in fortissima regressione, tipica di stagni e acquitrini,
sponde di fossi e rogge con acque debolmente correnti. La sua estinzione è già accertata in nu-
merose stazioni all’estremità orientale (Giussago, Pordenone) e a quella settentrionale (Trentino
Alto Adige) dell’areale italiano, oltre a varie stazioni in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna
e Toscana (Gentili et al., 2010). La scomparsa in Trentino Alto Adige ha fatto sì che la specie
sia stata dichiarata estinta per la regione biogeografica alpina.

Eleocharis carniolica, specie tipica di ambienti Marsilea strigosa, specie tipica di stagni e piccoli
umidi e palustri (Foto G. Oriolo). corsi d’acqua temporanei, presente in Italia in Pu-
glia e Sardegna (Foto G. Bacchetta).

2.2.5. Pressioni e minacce

Nei grafici seguenti (Fig. 2.23, 2.24) vengono riportati i risultati del reporting per quanto riguarda
le pressioni e le minacce, espressi con il numero di volte in cui è stata segnalata ciascuna pres-
sione/minaccia nell’apposita sezione della scheda (cfr. Fig. 2.6); per ottenere un quadro dei
fattori più significativi sono state selezionate solo quelle con grado di impatto alto e medio. Per
l’elenco completo delle pressioni/minacce si veda l’allegato 2 al presente volume.
La situazione più critica, come già evidenziato nel caso della qualità dell’habitat per la specie,
viene rilevata nella regione biogeografica mediterranea, dove le specie sono soggette ad un mag-
gior numero di pressioni/minacce rispetto a quelle delle altre bioregioni. Se si considerano com-
plessivamente le tre regioni biogeografiche i fattori di pressione prevalenti (Fig. 2.23) sono quelli
legati alle attività agricole e pastorali (A), alle modifiche dei sistemi naturali (J) e ai processi na-
turali biotici ed abiotici (K). Tra questi ultimi prevalgono le pressioni dovute all’evoluzione delle
biocenosi (successioni) (K02), secondariamente ai danni da erbivori (K04.05) ed alla riduzione della
fertilità e depressione genetica (K05.02) spesso connessa alla presenza di popolazioni piccole e iso-
late (es. Bassia saxicola, Trichomanes speciosum).

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