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XXIV LADRI
Mentre vanno al pozzo centrale della malebolge.
Compiono lo scalata per la 7a bolgia.
Vedono sotto di loro una moltitudine di serpenti che nemmeno l'africa pu�
contenere, qui ci sono i ladri con le mani legate dietro. Uno di loro li vicino
viene morso sul collo, brucia e incenerisce, si raccoglie da sola e nasce di nuovo.
Il mito della fenice dice che essa � nata dalla cenere e cos� i ladri.
I serpenti tengono legate le mani e attraverso le continue metamorfosi gli
uomini vengo privati della forma e della personalit�.
Vanni Fucci, la "bestia", ladro famoso che svaligi� la sagrestia del duomo di
Pistoia,
egli prevede l'esilio di dante (pistoia caccia guelfi neri e firenze guelfi
bianchi).
XXV CAVALCANTI
Fucci offende Dio e i serpenti lo avvolgono, dante offende Pistoia e
il Caco (un centauro con un drago sulle spalle giustiziato da Ercole) lo rincorre.
Vede 3 ladri Fiorentini, un serpente da 6 piedi si fonde con uno di loro,
uno viene morso sull'ombelico e entrambi mutano nella creatura opposta.
Tutto va contronatura e dante fatica a scrivere poich� � un argomento nuovo
anche per lui.
XXVI FRAUDOLENTI
Dante augura alla sua citt� un giusto e rapido castigo.
Sale sulle rocce del ponte dell'8a bolgia.
Vede delle fiammelle dei peccatori, nascosti, come loro nasconderono
le loro frodi quando vivi furono.
Vede una fiamma divisa in due, con due anime: Ulisse e Diomode.
Ulisse sfida la grazia divina, sfidando la ragione umana.
Virgilio chiama le due anime, riepiloga cosa fu in vita, ma non avendo
mai letto l'odissea o l'iliade scrive solo fatti dovuti alla sua fama.
Virgilio chiede com'� morto (cosa insolita) e il racconto � ispirato
alla spedizione dei fratelli Vivaldi avvenuta decenni prima.
Vide il monte del purgatorio e viene punito dalla volont� divina
che con una tempesta uccide tutta la flotta.
XXIX FALSARI
Virglio invita Dante a non guardare la bolgia, Dante crede sia un suo
parente ucciso per colpa di un membra della famiglia dei sacchetti,
non ancora vendicato, quasi un obbligo, non contro la legge,
troppi strazianti lamenti, quindi Dante � costretto a coprirsi le orecchie.
Gli spiriti sono un contraffattore di metalli (Capocchio) e un
imrogliatore di "Ali" (Griffolino d'arezzo).
XXX FALSARI
2 dannati mordono i due spiriti Gianni Schicchi e Mirra, falsari di persone
uno per aver detto un testamento fingendosi un morto e l'altro per aver sedotto
il padre per tradimento.
Un dannato ha un ventre Gonfio (Maestro Adamo) mandato al rogo per
falsificazione di monete, maledice i nobili che gli hanno fatto compiere
tal peccato. Di fianco ci sono la moglie di Putifarre che accus� Giuseppe
e Sinone che ment� sulla vera natura del Cavallo di Troia, si picchiano e
rinfacciano i peccato compiuti in vita passata.
Virgilio rinfaccia Dante che descrive il tutto con comicit�.
Vedono il pozzo dei giganti, anticamera della terribile caina e lucifero.
XXXI GIGANTI
Ormai al termine sentono un corno, Dante vede torri ma V dice che sono
Giganti, creature scomparse, definite minacciose per il genere umano,
dotati di intelletto e cos� enormi.
Membroth, il primo Gigante re di Babilonia (torre di Babele).
Per le stronzate che ha detto in vita ora non pu� parlare
in un linguaggio comrpensibile e sfoga la sua ira con il corpo.
Trovano un altro Gigante incatenato, Fiante, che prov� la scalata al cielo
e ora le sue braccia sono bloccate.
Questo ribadisce l'idea della forza, che deve essere accompagnata da bene e virt�.
Egli vuole vedere Briareo ma � troppo lontanto, Anteo che pu� parlare ed � libero,
V lo prega di portarli al 9o cerchio, acconsente e tutti abbracciati vengono
sopostati.
Il gigante riprese la sua posizione statuaria, come la Grisenda a Bologna.
I due vengono messi sulla ghiaccia di Cocito fine.
XXXII TRADITORI
"Attenzione alle teste", il lago sembra di vetro (Cocito, la Caina).
Le lacrime ghiacciate fanno s� che due dannati tengano gli occhi chiusi,
questi si sbattono la testa di continuo e parla di due fratelli che si odiaron
cos� tanto da odiarsi anche ora (conti di mangona). Chi parla � Camicion de Pazzi,
cita altri (Moldret ucciso da re Art�), Dante da un calcio lamentandosi e
citando la battaglia di Montapelti, lo prende per i capelli e uno di fianco
parla dicendo che � un responsabile della sconfitta di Firenze e ne cita altri.
Denununciano i loro compagni di sventura tradendo ancora e Dante interviene a
punire uno di loro cercando di fare la parte di Dio.
Vedono un dannato che mangia quello di un altro.
XXXIII TRADITORI/UGOLINO
Conte UGOLINO, arcivescovo de RUGGERI (di Pisa).
Il conte � stato rinchiuso in una torre e lasciato morire coi figli.
Qui parla della sua morte, del sogno nella torre dove Ruggeri caccia
loro con dei cani da caccia, Ugolino sentendo la chiave capisce la sua
sorte.
Finito il racconto riprende a mangiare la testa.
I traditori degli ospiti sono supini e c'� un forte vento.
Frate Alberigo � nell'inferno con il corpo poich� posseduto da un demone nella
terra.
Qui Dante impreca contro i Genovesi, che possiedono persino demoni.
XXXIV
D e V stanno per arrivare a Lucifero, la quarta zona di Cucito � dei traditori
dei benefattori, le ali di Lucifero provocano un forte vento che gela tutto il
lago.
� un gigante, ha tre facce di colori diverse, piange e sbava mentre mangia un
traditore
(giuda, frontale) e due laterali (Bruto e Cassio).
D si aggrappa al collo di virgilio, scende per i peli poi va nella anche del
diavolo,
dove per aristotele c'� il centro di massa gravitazionale, si gira sottosopra e
comincia a risalire le gambe, che protano all'emisfero opposto della terra.
Essi discutono dell'origine e della struttura del mondo mentre salgono un
cunicolo naturale (con un ruscelletto).
La caduta di lucifero a fatto quella cavit�, facendo emergere le terre.
E quindi escono fino all'emisfero australe.
fin.