Sei sulla pagina 1di 2

Tesi n.

2: La musica delle civilt primitive

1 cos le dodici tonalit cinesi, ognuna delle quali comincia da un semitono superiore. I primi strumenti con questa caratteristica furono chiamati li dal nome del saggio Hing-Li cui era attribuita 1' innovazione.

1. GLI EGIZI.
Per gli egizi la musica, chiamata hi gioia, aveva origine divina e custode di essa era la casta sacerdotale. Veniva eseguita spesso insieme alla danza nelle cerimonie religiose ma anche nelle celebrazioni di vittorie e nei conviti. Alcune pitture vascolari raffigurano danzatrici accompagnate da suonatori di crotali.Esistevano pure canti popolari e leggendari.Gli storici parlano di un canto nazionale Maneros e di un inno delle sette vocali senza accompagnamento strumentale. Gli egizi conoscevano la scala cromatica e mettevano in relazione le sette note con i giorni della settimana e con i sette pianeti allora conosciuti,ma non risulta che usassero notazione musicale. Gli strumenti egizi comprendono: strumenti a percussione (fra cui in primo luogo i crotali a forma di piccole braccia di legno, in avorio, legno o metallo), sistri a forma di staffa, la mainit e il cimbalo, di latta o misto di argento; strumenti a fiato, flauti semplici o doppi, trombe; fra gli strumenti a corda sono diffusissime le arpe, e la citara. Dal I500 lo sviluppo degli strumenti si fa sempre pi raffinato: le arpe si muniscono di cassa armonica e di numerose corde, compaiono una sorta di chitarra e la trigone , specie di arpa di origine assira e si costruiscono vere e proprie piccole orchestre. Si ignorano conoscenze da parte dei complessi orchestrali di armonie,si ritiene che uno strumento eseguisse la melodia e gli altri le sue variazioni.

3. GLI ASSIRO BABILONESI.


Grande importanza aveva la musica presso gli Assiro Babilonesi, come testimoniato dai resti monumentali e da qualche documentazione scritta. Del periodo sumerico poco si sa: la musica era messa in relazione con la magia e usata per lo pi nelle cerimonie religiose, anche se i bassorilievi documentano la pratica di musica profana (cerimonie, feste, banchetti). Le loro teorie musicali erano probabilmente connesse con le conoscenze astronomiche e matematiche e la loro influenza fu grande mondo occidentale. Sacerdoti e sacerdotesse erano musicisti, usavano vari tipi di tamburi sacri (balag), e le divinit erano raffigurate come amanti dell'arte musicale e protettrici dei musicisti. Anche presso gli Assiri, la musica era usata nelle cerimonie religiose, durante le quali era eseguita da sacerdoti e da cantori e suonatori. Al 1800 A.C. si fanno risalire i cosiddetti salmi penitenziali (specie di lamentazioni) e gli inni contenuti nelle epopee nazionali. Fra gli strumenti, quelli a percussione comprendevano tamburi, timpani, piatti a forma conica; fra quelli a fiato flauti (usati specialmente nelle funzioni rituali), trombe (militari) e la siringa. Anche i cordofoni appartenenti alla famiglia dell'arpa e della cetra sono di grande interesse nel periodo sumerico.

2. I CINESI.
Anche i cinesi possedevano un sistema musicale antichissimo. la loro scala era ed tuttora pentatonica e facevano uso di notazione musicale. La musica era usata nelle cerimonie religiose e civili e nell'educazione dei giovani. Il LI CHI (libro dei riti) contiene un lungo capitolo dedicato alla musica, in esso viene fatto cenno alle danze e agli strumenti. Lo Shih Ching (libro dei versi) contiene 305 canti della antica Cina, canzoni popolari, inni e canti solenni. Le antiche melodie cinesi erano basate su pochi suoni e avevano carattere cantilenante. Tra gli strumenti pi noti e antichi c ' erano: il kiu, strumento dotato di corde di seta; il king, strumento a percussione formato da pietre sonore, e lo cheng, primitivo organo a bocca ricavato da una zucca. Un primitivo violino, l'uhr shin dimostra la presenza di strumenti ad arco. Inoltre si usarono tamburi, flauti ecc. Intorno al XV sec, A.C. furono costruiti strumenti in grado di produrre una serie di 12 suoni con una successione di intervalli stabiliti sui dodici gradi della scala cromatica. Si formano

4. GLI EBREI.
Fonte principale delle notizie sulla musica ebraica la Bibbia. Nell'antico testamento, sono menzionati canti guerreschi e religiosi con accompagnamento di danze (vd. i Cantici di Mos e di Deborah) e vengono citati vari strumenti. Questi strumenti sono molto affini a quelli egizi: arpe, salteri e strumenti a fiato, tra cui da menzionare lo sciofar, un corno di bufalo ancora oggi usato nelle sinagoghe per dare tre sole note. Il canto nelle sinagoghe fu di tradizione orale fino al XIV secolo d.C. All'epoca dei Re (1000 a.C) la musica riceve grande impulso per opera di Davide e Salomone

Tesi n. 2: La musica delle civilt primitive che organizzarono cori di numerosi cantori (fino a ventimila) per le cerimonie celebrate nel tempio di Gerusalemme,accompagnati da orchestre di dodici strumenti. I musicisti costituivano una casta chiusa, educata nell'Accademia annessa al tempio. In seguito col decadere del tempio e l'affermarsi delle sinagoghe si ebbero dei mutamenti , ne un esempio l'inizio dell'uso di due modi di canto: la salmodia e la cantillazione. La prima l'intonazione dei salmi, in cui una nota centrale viene ripetuta e brevi fioriture sottolineano l'andamento del versetto, la seconda un particolare modo di lettura, intermedio fra la declamazione e il canto vero e proprio, indicato con un sistema di accenti segnati sul testo. Il canto della sinagoga si bas per molto tempo sulla tradizione orale, da qui le differenze nelle varie tradizioni. Dal 600 a.C. la conquista di Gerusalemme ad opera di Nabucodonosor nel 585 a.C. riduce gli ebrei in schiavit e determina una decadenza anche nell'arte musicale. E' il periodo in cui Geremia compone le Lamentazioni. Al tempo di Ciro (558-528) gli ebrei possono tornare in Palestina e la musica riattraversa un periodo di splendore, fino alla definitiva distruzione del Tempio per opera di Tito nel 70 D.C.. Come i principi basilari della religione,anche la pratica del canto liturgico ebraico influenz fortemente se non addirittura si travas (pur con qualche variante) nella tradizione liturgica cristiana.

Potrebbero piacerti anche