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RICCARDO Improvvisa Un’assenza, ondeggia Solitaria in una stanza, tra il soffice respiro
delle vuote pagine di un libro, pazientemente, attende l’imprevedibile arrivo di
un’illusione colma di stupore.
(Ricetta: a voce alta si definisce il piatto e si inizia a raccontarlo. Paola esce da una tenda
PAOLA ll segreto per fare degli ottimi pisarei e fasò (la pronunicia è volutamente sbagliata
ma viene corretta da Maurizia) è fare piccoli gnocchetti, in modo che possano essere
sommersi dal sugo, ma in ogni caso sempre abbondante
ALBERTINA Alura amalgamare poco a poco la farina al pane grattugiato versando acqua
bollente tanto quanto basto per avere un impasto elastico e morbido.
LUCIANA Da questo staccate dei pezzi che si devono assottigliare con il palmo delle mani
fino a dar loro la forma di biscette
MARIA simili ad un grissino.
Pissarei, bissa, ossia biscia, per via della forma di queste “bisce” di pasta.
LIA Ma che gentile, Fossero tutti come te non ci sarebbero le guerre e i dispiaceri tra i
popoli
…e già, L’amicizia …una parola così semplice forse è troppo facile seguirne il
significato ANGELA eppure ci sfugge …
MICHELA/STEFANO ci sfugge di mano
PINUCCIA dalla bocca
DELIA dallo sguardo
NELLA insomma ci sfugge di continuo sembra un’anguilla pronta a scappare
VANNA forse è la paura di compromettersi …
FRANCA/ITALO va là va là che compromettersi è un lampo
LIA compromettersi?
PINUCCIA Si ! mettersi a rischio …
DELIA Mettere a rischio…cosa ?
PAOLA Che ne so, la reputazione
MICHELA/STEFANO L’onore ! La dignità
ALBERTINA Ma la vera amicizia non ha confini, non si perde quello che si coltiva, rimane
qui per sempre e neanche invecchia.
VITTORIA Difficile è tramandarlo raccontarlo in modo da creare una memoria che abbia
un seguito
RICCARDO Oggi si cercano sempre situazioni migliori… più Glamour
FRANCA/ITALO Glamour?
SABINA Fascinose, per rendere irresistibilmente attraenti le cose e le
persone
TUTTI Ah …
DELIA …ma alcuni insegnamenti sono eterni altrimenti come impariamo dal passato…?
PINUCCIA Dagli esempi!
STEFANO/ MICHELA Pratici !
NELLA Come la Caty che insieme a suo marito avevano l’osteria e il giorno di Natale
bussarono alla claire tre poveretti che avevano fame mentre loro erano dentro a
festeggiare e..
DELIA E allora ?
NELLA Suo marito tirò su la claire e gli diede da mangiare
MARIA … Magari erano i re Magi…
TUTTI …magari!
VANNA Altri tempi !
MAURIZIA E no, altri modi ..
LILIANA I fagioli devono rimanere a bagno nell’acqua per una notte intera
MARIA (2) poi lessati in acqua condita con olio e una fetta di cipolla fresca.
MARIA (1) Nel frattempo in un tegame si prepara il soffritto, a basso calore, facendo
imbiondire il burro, l’olio, la cipolla tritata, l’aglio e la pestata di lardo.
VANNA Quando il tutto è ben rosolato si uniscono i fagioli e li si lasciano insaporire a fuoco
lento dopo averli cosparsi di sale e pepe.
DELIA Aggiungere la salsa di pomodoro e continuate la cottura a fuoco lentissimo.
PINUCCIA Nel frattempo cuocere i pisarei in abbondante acqua bollente salata. Dopo
pochi minuti verranno a galla, scolateli e versateli nel sugo
RICCARDO Burattini : Gli amici sono come i ricordi e i ricordi come gli amici non vanno mai
via a volte sfuggono a volte improvvisamente… ritornano !
FRANCA/ITALO I ricordi !
STEFANO/MICHELA La prima comunione, la scighera
SABINA Il cappellino di mia madre… anche io dovevo metterlo…. non l’ho
mai sopportato
VITTORIA Gli tirò uno schiaffo che quel tedesco lasciò andare la bicicletta
ALBERTINA Ci nascondevamo nei campi di grano le spighe
ci pungevano
ANGELA Ora non esiste più il grano alto
NELLA Ci tenevamo per mano e insieme andavamo a scuola
LUCIANA Facevamo il bagno nelle rogge
ANGELA (leggera la storia da un foglietto appiccicato ad un libro)
Grigina così forte e così delicata io avevo 8 anni e il mio papà aveva un cavallo bianco ,
grosso , forte che trainava il carretto che usava per trasportare le verdure dall’orto fino al
verziere …durante la guerra lo usava per ogni genere di trasporto …ricordo il mio papà
che una sera accarezzava teneramente il suo cavallo steso per terra nella stalla , stremato
dalla fatica…io credevo fosse morto invece il giorno dopo era di nuovo pronto per un
nuovo lavoro…
(Tutti escono)
RICCARDO Poi riecheggiava il sibilo di una sirena (si sente una sirena) che segnava
la pausa del lavoro e l’inizio di un nuovo gioco spettacolare ricco di suoni, di colori
di profumi e di risate, lunghe tavolate venivano imbandite dalle donne che
facevano a gara per preparare i piatti tipici.
LIA Noi bambini assistevamo a questo meraviglioso spettacolo inventandoci i ruoli
che la nostra età ci suggeriva.
TUTTI La fantasia
ANGELA Forse ho perduto la mia fantasia
ALBERTINA forse ne ho paura
VITTORIA forse non ne ho mai avuta perché ho vissuto troppa realtà
SABINA La realtà della guerra da cui non sfuggi perché ti rimangono impressi anche i
più piccoli dettagli, il suono di una voce, il colore di una sciarpa, un gesto magari
negato che rimane rinchiuso in un attimo di smarrimento.
VITTORIA Avevo un vestito bianco con dei bellissimi ricami c’era il sole ed era una
giornata stupenda sorridevo mentre dicevo “ si , lo voglio “ ti guardavo sognante
mentre anche tu lo ripetevi e in quel attimo il mio pensiero è volato via, distante
quando osservavo oltre l’orizzonte chiedendomi quale sarebbe stato il mio destino
se mai avrei trovato qualcuno che mi avesse amato ,qualcuno con cui condividere
la mia vita, chi avrebbe detto insieme a me “si lo voglio” e in quell’attimo tu eri lì
con me… eri già lì sei sempre stato lì
(Tutti cominciano a giocare scoprono un baule da cui estraggono teli , copricapi oggetti e
tuto quanto fa teatro, giocano, mentre qualcuno canta una filastrocca. Giocano sotto una
cascata di coriandoli luminosi e misteriosamente così come sono apparsi, spariscono nel
nulla.)
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Dal giorno di Carnevale s’è ammalata la mia morosa e
come pozzo fa’ p’annalla a ritrova’
vestito da cappuccino me conviene anna’ ”
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Il palco rimane vuoto qualcosa è accaduto forse un sogno …chissà
Musica
Fine