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dissertazio e
r.ivelato
F.rancisco
anche
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scienze .
affronta
scrittore
comunicare
spi r. ito.
dinarie
Paese
sedia
infanzia
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oni e: tata
Cuntia
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comune .
CUNHA
Francisco Candido Xavier
Heigorina Cunha
Andr Luiz - Lucius
Una citt
nell' Aldil
iJ Casa del Nazareno Edizioni
Tirolo originale
Cid{(de I/ O A/m
COpyriuht 19H
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Per l'edizione in lin ' U' '. ..
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TradUZione
Baratta
Revisione
.Mirdla Abriani
INDICE
Annotazioni intorno alla "Nostra Dimora",
Anclr Luiz
Spiegazione necessaria
I - La citt "Nostra Dimora"
II - Piano Pilota
III - Dettagli clella citt estratti dal le opere
ci i Anclr Luiz
IV - Local izzazione ci i "Nostra Dimora" -
Sfere Spirituali
7
11
19
27
33
39
67
- ---- - -
INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI
1. Il Governatorato 75
2. Padiglione di riposo e magneti zzazione
per gli Spi riti in fa se di incarnazione, nel
Mi nistero della Rigenerazione 77
3. Tempio nel Mi nistero dell 'Unione Divina 79
4. Pri mo disegno, incompleto, dci
Piano Pilota 80
5. Saloni Verdi della Sorella Veneranda 83
6. Planisfero con la localizzazione della citt 85
7. Planisfero con le sue divisioni 87
8. Piano Pilota della citt 88
9
LA "NOSTEA DIMORA"
1 - Il fratello Lucius ha fatto quello che ha potuto
per fa re conoscere agli amici che vivono nel Piano
Fisico alcuni aspetti della "Nostra Dimora", la colonia
di lavoro e di ri educazione alla quale siamo vincola-
ti nella Spirituali t, soprattutto il piano pilota che la
riguarda.
Per fare questo, ha trovato la dedizione dell a mc-
dium Heigori na Cunha, di Sacramento, citt del stato
di Minas Gerais, in Brasile.
2 - Sar egli riuscito a trasmettere, dettagliatamen-
te, tutta l'immagine del vasto ambiente residenziale
cui fa riferimento'
Di sicuro no, ma siamo di fronte a una val ida rea-
li zzazionc per ci che riguarda le forme c le idee
fondamentali che l'amico sopraci tato ha tracciato,
con cura, att raverso lo scambio spirit uale.
Il
3 - giusto ricordare qui le mappe che Cristofo-
ro Colombo disegn, influenzato da Mentori e cla
Amici Spirituali, prima clelia scoperta dell'Americn,
Tali abbozzi non rispecchiavano tutta la realt , ma
comunque ci imostrano, ancora oggi, che il valoro-
so navigatore present la configurazione ciel Nuovo
Cont inente almeno nelle sue linee essenziali.
4 - Conviene chiarire che la "Nostra Dimora"
una colon a-c tr, abitata da uomini e cl onne, giovani
e adult, non pi legati al corpo fi sico.
Esistono per centinaia di altre colonie-ci tt spi-
rituali intorno all a Terra, che obbecl iscono alle leggi
che regolano i loro movimenti di rotazione e trasla-
zione.
5 - Ovunque, clopo la culla, l'uomo, al centro clel-
la Natura, si confronta con i principi di sequenza.
Anche dopo la morte.
6 - Come risposta alle regole dell a reincarnazionc
c del la dsincarnazlone, nascono nell'esperienza fisi-
ca, e da questa si liberano, migliai a cii creat ure uma-
ne, nello stato mentale ci i cui si compiacciono.
7 - Quell i che si avvici nano al mondo materiale,
attraverso la rinascita, si manifestano nella condizio-
ne in cui si trovavano nel Piano Spirituale. Di conse-
12
guenza, coloro i quali cl al mondo fisico ritornano al
Piano Spirituale, l si rivelano nella condizione in
cui si trovano, sia in mat eria d'evoluzione, sia di
fronte al resoconto della legge di causa ed effetto.
8 - Nessuno costretto a pensare in questo o
quel modo, per forza dei pri ncipi universali che ci
governano.
Ogni coscienza, incarnata o disincarnata, libera,
nel pensiero, di scegliere il cammino che pi le si
conf, anche nel caso in cui si trovi transitoriamente
a fare i conti con le conseguenze infelici di scelte
fatte in passato. In questo caso la creat ura pu alle-
viare oppure rendere pi grave la propria situazione,
seconclo la condotta che decide di adottare.
9 - comprensibile che, una volta avvenuta la
dsncarnazione, gli esseri umani trasferiscano nella
Vi ta Spirituale i loro nobili ideali o le passioni depri-
menti, le tristezze e le gioie, la convinzione e l'incre-
dulit, i valori ciel cliscernimento e l'indisciplina del-
l'intelligenza, la scarsa conoscenza e l'ansia d'eleva-
zione che si sentono di possedere.
l O- La personali t spirituale, quando rinasce sul-
la Terra, rimane all 'interno del veicolo fisico, circon-
data dalle prove che danno conferma ciel valore che
essa ha raggiunto, con le fondamenta nell 'assimil a-
13
ZIOne cii ci che ha realizzato ci i meglio in se stes-
sa. AI momento clelia disincarnazone questa stessa
personalit cii mostra chiaramente ci che , come
sta e in quale grado evolutivo si trova, irradiando
da se stessa il clima spirit uale in cui ha piacere cii
vivere e convivere.
11 - Ne lla culla terrena, la persona si riassume
nella famiglia o nel gruppo sociale in cui chia-
mata a imparare cii nuovo le lezi oni e le conclu-
sioni ci el passato, per riscattare i cl ebiti che pu
aver contratto, opp ure per portare avanti i compiti
d 'amore e cooperazione per i qual i si liberamente
Impegnata.
12 - Nella disncarnaztone questa stessa persona
ritorna a vivere con il gruppo spirituale che le af-
fine. In questo modo pu mantenere una posizione
mentale stazionaria, se lo desidera, oppure pu co-
gliere felici risultati dallo sforzo dell'autosubli mazio-
ne che ha svolto sul Piano Fisico, sia att raverso il
perfezionamento realizzato in se stessa, sia attraverso
i compiti nobil itanti che abbia iniziato a svolgere tra
gli uomini, entrando naturalmente nel gruppo d'ele-
vazione per il quale si promossa.
13 - Ogni Spirito libero, nel pensiero, di migli o-
rare se stesso, migliorando l'ambiente di vita in cui
I ~
si trova o cii complicare la propri a esistenza, compli-
cando il campo clelle esperienze cui vincolato.
14 - Nelle colonie-citt, o colonie-parchi, che gra-
vitano intorno al Piano Fisico, che sono residenza
transitoria clelle intelligenze disincarnate, naturale
che la lotta del bene contro il male, o contro la man-
canza cI'equili brio clelia mente, continui ad avere le
caratteristiche che abbiamo conosciuto esserle pro-
prie sulla crosta terrestre.
15 - La morte non opera miracoli. L'essere umano,
oltre la morte, prosegue il lavoro di perfezionamento
o rimane in una situazione stazionaria se non accetta
l'obbligo di rinnovarsi ed evolvere.
16 - Le religioni, la filosofi a e la scienza continua-
no, per una necessit clelle creature disincarnate, a
credere, a st udiare e sperimentare per sostenere il
progresso e il miglioramento dell 'uomo. Esse offrono
vasti campi d'azione, rendono nobili i propri inter-
preti , cultori ed esponenti.
17 - Tenendo in considerazione i moltissimi Spi-
riti disincarnat i, disorientat i, vitt ime di passioni pro-
vocate da loro stessi, analfabeti dell'anima, resi foll i
da sentimenti possessivi, portatori d'infermit e di
confl itti che loro stessi atti rano e alimentano, Spirit i
15
immaturi e d isinformati che provengono da tutte le
p arti, necessario che la casa delle affinit, il tempio
della fede, la scuola e la pred icazio ne , la preghie ra e
il conforto, il dialogo e l'istruzione, l'ospedale e l'as-
sistenza, il soccorso e il trattamento di segregazione
funzionino, nelle comunit dell'Aldil, con estrema
comprensione verso quell i che sposano compiti sal-
vifici .
18 - Pe r u n ch iarimento gradua le degli Spiriti
disincarnat i, che si rivelano bisognosi d'appoggio e
d' istruzione Ce se ne contano a milioni), la parola,
orale o scritta trasmessa att raverso la radio o la tel e-
visione, ancora il procedimento d i comunicazione
pi veloce, bench la telepatia e la sublmazone sia-
no present i, oltre la morte, grazie ai circoli di iniziati
sempre pi nume rosi, ad alti livell i di comprensione.
19 - giusto che la didattica, nell 'Aldil , utili zzi
la lezione, l'esame, l'esposizione pratica, i vari corsi
d'introduzione per la conoscenza superiore, la disci-
pli na, l'apol ogo, gli esempi della storia e tutte le al-
tre risorse, delle arti e della letteratura, che possano
essere d'aiuto ai compagni che ne cessitano di cono-
scenza e d i motivazioni per il loro bene.
20 - Nei piani pi vicini all'esperienza fisica , le
cre at ure felici sono sempre disponibili a lavorare a
16
I
favore degli infelici, i pi forti a beneficio dei pi
deboli , i buoni in socco rso di quelli che non trovano
l'equilibrio e i pi saggi in appoggio degli esseri privi
d'orientamento e degli ignoranti.
21 - Nelle comunit delle creatu re disincarnate,
l'affinit il clima ideale per l'unione degli esseri,
l'interesse per l'ascesa dello Spirito a i Pi ani Supe riori
rappresenta il segno di tutti quelli che gi si sono
risvegliati nel rispetto di Dio e nell 'amore verso il
prossi mo, il lavoro del bene incessante, la religione
non ha dogmatismi, la fi losofia accoglie le pi alte
forme di pensiero ovunque si manifestino, la scienza
umanitaria e lo sforzo per il proprio perfeziona-
mento intimo un impulso instancabile in tutte le
creature di buona volont.
22 - Oltre la morte, la vita continua e si vede con
maggiore chiarezza la real t della teologia semplice
che regge l'evol uzione, in tutto ci che l'evoluzione
possiede in comune con la Natura : "A ognuno secon-
do le sue stesse ope re".
ANDR LUI Z
Uberaba, 17 giugno 1983
(Note ricevute ei a! medum Francisco Cnelido Xavier,
Uberaba, Minas Gcrais)
17
I
,
I
SPIEGAZIONE NECESSARIA
La grande famiglia spiritista, e il pubblico in gene-
rale cui dest inato il messaggio di questo libro, non
mi conoscono.
Venuta dal Mondo Superiore con la mia piccola
dose di cooperazione, vorrei raccontare, in questo
prologo, un po' della mia vita, affinch i cari lettori
si rendano conto della precari ct di risorse di cui gli
Spirit i disponevano per manifestarsi attraverso la mia
intermediazionc.
Questo pu anche spiegare gli errori tecnici , a vol-
te elementari, riguardanti i disegni, se si tiene con-
to soprattutto dell a qualit dell a materia ritratta, che
coinvolge aspett i, paesaggi e cose ciel Mondo Spiri-
tuale.
*
Sono nata il 16 aprile ciel 1923, una bambi na nor-
19
male e, per qualche tempo, potei godere come qual-
siasi alt ra di ottima salute.
Una matt ina mi svegliai triste e abbattuta. Mamma
si prodig con tutte le cure, usando subito tutte le
risorse necessarie per togliermi da quello stato inat-
teso di prost razione.
A ogni modo, rispondendo all'armonia delle Leg-
gi dell'Universo, quel giorno, il 23 aprile del 1924,
aveva inizio un processo di rinnovamento che avreb-
be riguardato non soltanto me, ma tutta la comunit
d'appoggio terreno che mi stava intorno, con uno
sviluppo di lezioni indimenticabi li da cui avremmo
tratto tutti enorme profitto.
Il fatto che cominciava l, in quei tranquilli giorni
del passato, un processo di rigcnerazone che giun-
geva a noi attraverso la paralisi infantil e.
suo paesaggio.
L'Amico Spirituale, che mi guidava, mi lasci in un
Dipartimento della citt e and in un altro per svol-
gere i compiti che gl i spettavano. Rimasi ad aspettar-
lo e, dopo un po' di tempo, fui chiamata attraverso
un apparecchio di comunicazione interna, simile a
un telefono. Mi dissero che sarei dovuta restare in
quella sezione perch non mi conveniva raggiungere
il mio amico nelle Camere, luogo di molte sofferen-
ze, e che lui sarebbe venuto a prcndcrrni per il ritor-
no sulla Terra.
2 ~
Mi svegliai sentendomi incastrare brusca mente nel
mio corpo. Ero ancora intontita dal volo, ma coscien-
te di tutto quello che avevo visto.
Da questo viaggio nato il secondo disegno, o
pianta bassa della citt "Nostra Dimora", che corri-
sponde al Piano Pilota, come mi poi stato chiarito
da Francisco Candido Xavier (il nostro caro Chico).
Devo aggiungere, per, che, per qua nto la forma
sia vera, la citt non si limita al numero d i case e
d'isolati, indicati nel disegno soltanto a scopo il lu-
strativo, poich si tratt a di una citt di vaste d imen-
sioni che ospita circa un milione di abitanti.
Piena d'entusiasmo per il secondo disegno, lo feci
vedere alle persone con cui avevo pi intimit e di
cui mi fidavo.
Una di queste fu un mio cugino, che port la no-
tizia a Franci sco Candido Xavier. Il buon medium di
Ubcraba si interess al caso e mi chiese che gli por-
tassi i disegni, e quale fu la mia sorpresa quando
afferm trattarsi della citt "Nostra Dimora", la cui
forma corrispondeva perfettamente a quella tracciata
nel disegno!
Stimolata dal suo affetto e dalla sua comp rensio-
ne, cercai di disegnare altri dettagli della citt, che vi
offro in questo libro.
Li ho depositati nelle mani di Francisco Ca ndi do
Xavier, che si occupato generosamente dei dettagli
complementari e di portare il materi ale all"Instituto
25
de Dfus o Espiri ta (Istituto di Diffusione Spiritista)
di Araras che, infine, li ha pubbli cati.
Colgo I'opportun t per ringraziare Dio e i Buoni
Spiriti per la partecipazione che ho avuto in questo
lavoro, chiede ndo scusa, anche ai lettori, per le natu-
rali mancanze imposte dai miei limiti persona li.
I-IEIGORINA CUNI-IA
Sacrame nto, 4 febbraio 1983
26
I
LA CITT "NOSTRA DIMORA"
Nella vasta bibliografia mcdiani ca dci mcclium
Francisco Candido Xavier, la citt spirituale, cono-
sciuta come "Nostra Dimora", stata la prima societ
urbana dell a Vita Supe riore ritratta in modo detta-
gliato. Nel libro che porta lo stesso nome, edito dalla
Federazione Spiritista Brasilia na , lo Spi rito di Andr
Luiz, raccontando la sua esperienza, ha fornito una
descrizione minuziosa circa l'organizzazione della so-
ciet comunitaria e degl i edifici d i cui si se rve come
appoggio logistico.
Il medium racconta che rimase sorpreso dall e par-
ticolari rivelazioni e che Andr Luiz, affinch lui po-
tesse dare libe ro corso ai suoi raccont i, una notte lo
port, svincolato dal suo corpo fi sico, a vi sitare la
citt "Nostra Dimora" perch si re ndesse conto dell a
sua esistenza e conoscesse personalmente alcuni de i
luoghi descritti nel libro.
In realt il libro citato apriva nuovi e ampi ca mpi
27
per le indagini di quegli studiosi che incontra no dif-
ficolt a capire come la vita possa prosegui re dopo la
morte del corpo materiale, in modo normale e senza
sbalzi.
Era d ifficile immaginare, di fronte all 'apparente di-
verst di condizione fra incarnati e disincarnati, che
lo Spiri to potesse abitare citt edificate e organizzate
in modo simile a quelle terrene.
Gli Spiriti dissero ad Allan Kardec> che, nel Mon-
do Spi ri tuale, vivevano in -spece di acca mpamenti,
d i campi, per riposare dopo un lunghissimo e rrare,
stato sempre un po' penoso".
Non era possibile, vero, dare ali all'immagina-
zione per speculare su ci che potevano essere, real -
mente, queste specie di accampament i, perch man-
cavano riferimenti chiari che inducesse ro a ideali z-
zare delle comuni t di Spiriti che potessero abitare
delle citt strutturate in edifici solidi , su un terreno
fert ile coperto di vegetazione, tutto strettamente si-
mile a ci che conosciamo sulla Terra.
A parti re dalle informazioni fornite da Andr Luiz
e superato il naturale stupore causato dalle rivela-
zioni dello Sp irito, ci si rese conto che le cose non
avrebbero potuto essere diversamente.
Abit uat i per molti secoli a ideali zzare il Cielo
e l'Inferno in termini che non corrispondono alle
3 Questione 11. 234, Il Li/n'O degli Spiri/i.
28
esp ressioni umane , nonostante le rivelazioni c o n t e ~
nutc nelle opere di Codificazio ne, ci rifiutavamo d
accett are ci che ovvio. Se lo Spirito sopravvive
al corpo, e le p rove d i questa sopravvivenza e ra no
state fornite in abbondanz;l a part ire dalla nascita
della Dottrina Spiritista, e se, d 'altra parte, gli Spiriti
ci assicura no che ci saremo riunit i in fa miglie e in
gruppi, e che la vita cont inua senza grandi camb ia-
me nt i dopo la morte fisica, perch avrebbe dovuto
essere cos d iscre pante il rapporto con i modelli ter-
reni ?
A partire dai ricordi della Vita Spirituale organiz-
ziamo la vita terrena, e Andr Luiz ci d imostra che
questa una copia imperfetta di quella. .
Dopo l'edizione del libro, la citt "Nostra DlI110-
ra" si install ata nei cuori e nell'immaginazione di
tutti i seguaci dello Spiritismo, che in essa ident ifica-
no un modello incoraggiante delle organizzazioni e
delle situazioni che attendono l'uomo dopo la d isin-
carnazione e - perch non d irlo? - uno stimolo ad
approfittare dell'esistenza fisica per convivere, dopo,
in comunit identiche o migliori.
Se la ri velazione portata da Andr Luiz ha dovuto
aspettare ottantasci anni , dopo l'edizione de Il Libro de-
gli Spiriti, adesso, quasi quarant'anni dopo la com-
parsa del li bro Nostra Dimora, l'Alto ci concede" a l ~
cune informazioni in pi, offrendoci la posslblhta d
ricevere, attraverso il lavoro mediani co dell a nostra
29
sorella Heigori na Cunha, d i Sacramento, il Piano l'i-
lota dell a cit t spirituale che l'obiettivo d i questo
libro.
,
In sintesi, questo ci che ci mostra il Piano Pi-
lota, configurato nella pianta di cui siamo venuti a
conoscenza grazie all'interrnediazione dell a nostra
sorell a Heigorina Cunha.
37
I
f
III
DETTAGLI DELLA CITT ESTRATTI
DALLE OPERE DI ANDR LUIZ
Il libro Nostra Dimora sopratt utto ricco di detta-
gli sull a citt , i suoi parchi e le sue edifi cazioni.
Passeremo ora a riprodurl c, nell'ordi ne in cui si
presentano, citando alla fine il numero di pagina del
libror'
"Anche se trasportato, come se fossi un comune
ferito, ho potuto notare il quadro conforta nte che ap-
pariva ai miei occhi.
Clarncio, appoggiato a un bastone di sostanza lu-
minosa, si ferm di fronte alla grande porta incassa-
ta negl i alti muri coperti di graziose e fi orite piante
rampicanti. Egli tocc un punto della muraglia e l si
form un'ampia apertura attraverso la quale passam-
mo silenziosi .
Un fatuo chiarore inondava tutte le cose. In lonta-
4 Francisco C ndido Xavier/ Andr Luiz - Nosso Lar (Nostra Di-
mora), 25
0
ed., FEB. Rio de j ane ro, 1982.
39
nanza, un grazioso punto di luce faceva pensare al
tramonto di un pomeriggio di pri mavera. Man mano
che avanzavamo, potevo identificare costruzioni pre-
ziose, situate in ampi giardini.
Al segnale di Clar ncio, i conducenti deposero len-
tamente l'improvvisata amaca. Di fronte ai miei occhi
apparve allora la porta d'ingresso del bianchissimo
edificio, che aveva un aspetto molto ospitale, una
sorta di grande ospedale terreno. Due giovani, ve-
stiti con tuniche di lino bianco, accorsero premurosi
sentendo il ri chi amo del mio Benefattore e, mentre
mi sistemavano su un letto d'emergenza per essere
trasportato all'interno, sent le dolci parole di racco-
mandazione del generoso vecchio:
"Sistemate il nostro protetto nel padigli one di de-
stra. Ora mi attendono altrove. Domani matt ina pre-
sto ritorner a vederlo."
Indirizzai all 'anziano uomo uno sguardo colmo di
gratitudine, mentre mi conducevano verso una ca-
mera confortevole di ampie proporzioni, arredata
ri ccamente, in cui mi offrirono un letto accogli ente..
(pp. 26-27).
~ 7
"La nostra dimora dentro la "Nostra Dimora". AI
li eve suono del campanello, venne ad aprirci una
si mpatica matrona- (p. 96).
*
"Ent rammo. L'ambiente era sempli ce e accoglien-
te. I mobil i erano quasi identici a quelli terrestri; lo
stesso era, in generale, per gli oggetti, con piccole
di fferenze. Quadri dal sublime significato spirituale,
un pianoforte di notevoli dimensioni su cui poggia-
va una grande arpa dalle linee nobi li e delicate. Li-
sias, notando la mia curiosit, disse paziente: (...) " (p.
97).
*
"In seguito, Lisias mi chiam perch vedessi al-
cune dipendenze dell a casa. Ci fermammo a lungo
nella sala da bagno le cui interessanti installazioni mi
meravigliarono molto. Era tutto molto semplice, ma
confortevole" (p. 98).
*
,," Come viene affrontata la questione della proprie-
t nella colonia? Questa casa, per esempio, le appar-
ti ene?"
La donna sorrise e rispose:
"Cos come accade sulla Terra , anche qui il con-
cetto di propriet relativo. I nostri acqui st i sono
fatti in base alle ore di lavoro. II buono-ora, in fon-
do, rappresenta la nostra monet a. Qualunque cosa
viene acquistata attraverso tagli andi che otteniamo
grazie ai nost ri sforzi e all a nostra dedizione al lavo-
ro. Le cost ruzioni in genere rappresenta no un patri-
monio comune, sotto il controllo dci Governatorato;
ogni famiglia spirituale , per, pu acq uist are una
casa (mai pi d i una), presentando trentami la buo-
ni-ore che si possono ottene re dopo un certo tempo
lavorativo. La nostra casa stata acqui stata grazie al
lavo ro perseverante di mio marito, che arri vato
molto prima di me all a Sfera Spirit uale. Siamo rima-
sti separat i dai vincoli materiali per ben diciott'an-
ni, ma sempre uniti da quelli spirituali . Comunque
Riccardo non si concesse un momento di riposo.
Accolto nella "Nostra Di mora", dopo un periodo di
grandi tri bolazioni, cap fina lmente la necessit di
sforzarsi attivamente per prepara re il nostro nido
futuro. Quando arr ivai, inaugurammo la casa che
egli aveva costruito con tanta cura e che ha dato
risalto alla nost ra ve ntura (... )"" (pp. 115-116) .
*
,,"E il problema dell'eredit ?" chiesi improvvi sa-
mente.
'<9
"Le cose qui non sono molto compl icate" ri spose
la signor:1 Laura sorridendo. "Vediamo, pt:r esempio,
il mio caso. Si avvicina ora il tempo del mio rientro
sulla Te rra. Nel mio quadro di economia personale
ho con me tremi la "buoni ora aiuto". Non posso la-
sciarl i a mia figl ia che sta per arrivare perch que-
sti valori saranno riversati nel pat rimonio comune,
mentre in ogni caso alla mia famiglia rester il diritto
di eredit della casa. Il mio libretto di lavoro mi au-
torizza a intercedere per lei e a prepararle un lavoro
e un concorso favorevole assicurandomi, allo stesso
modo, l'importante aiuto delle organi zzazioni della
nostra colonia spirituale durante la mia permanen-
za nel mondo terreno. In questo calcolo, tralascio i
riferiment i al meraviglioso guadagno che ho ottenu-
lo nel campo dell 'esperienza, negli anni in cui sono
stata una collaboratrice del Ministero dell 'Aiuto. Ri-
torner sull a Terra investita di pi alti valori e potr
dimostrare delle qualit pi nobili in vista del fi ne
cui anelo."
*
E, ment re i giovani si salutavano, mi invit solle-
cito:
"Vieni in gia rdino perch non hai ancora visto il
chiaro di luna di questi luoghi."
Mentre la padrona di casa rientrava, chiacchieran-
50
do con le fi glie Lisias mi condusse verso i giardini
c ' ,
in fi ore.
Lo spettacolo che si present ai mie i occhi era
superbo! Abit uato all a reclusione in ospedale, tra i
grandi alberi, non avevo ancora visto il quadro me-
raviglioso che il chiarore della notte presentava nei
vasti quartieri dci Ministero dell'Aiuto. Gli cini di pro-
digiosa bellezza abbell ivano il paesaggio. Gigli del
colore della neve, colorati di un azzurro leggero in
fondo al calice, sembravano coppe che e manavano
un carezzevole aroma. Inspirai a lungo, sentendo le
onde di energia nuova che penetravano il mio esse-
re. In lontananza, le torri del Governatorato creavano
bell issimi effetti di luce. Emozionato, non riuscivo a
esprimere le mie impressioni. Sforzandorn i di dimo-
strarc l'ammirazione che riempiva la mia anima, dissi
commosso : (, .. ) " (pp. 126-127).
.. Seguii Tobias con decisione.
Att raversammo ampi quart ieri in cui i numerosi
edifici mi sembrarono degli alveari nei momenti di
pi intensa operosit. Accorgendosi del fatto che io
indagavo in silenzio, il mio nuovo amico spieg :
"Qui si trovano le grandi fabbriche della 'Nostra
Dimora'. La preparazione dei succhi, dei tessuti e
dei manufau in genere d lavoro a pi di centomi la
51
creatu re che SI rigcnerano e ill uminano allo stesso
tempo."
Poco dopo, entrammo in un edificio dal nobile
aspetto. Molta servit andava e ven iva. Dopo esse-
re passati att raverso lunghi corridoi , ci trovammo di
fronte a un'eno rme scalinata che comun icava con I
pia ni inferiori.
"Scendiamo" disse 'Iobias con tono grave.
E, notando la mia sorpresa, spieg sollecito:
"Le Camere d i Rari ficazionc sono situate nei p ressi
del l'Umbral. I bisognosi che si trova no l, nei primi
te mpi in cui abitano nella ' Nostra Di mora', non pos-
sono toll erare la luce e ne ppure l'atmosf e ra del mon-
do soprasrantc ''- (p. 145).
.. Non avrei ma i potuto immaginare il quadro che si
presentava ai miei occhi. Non era proprio l'ospedale
del sangue e ne ppure u n istituto per le normali cure
della salute fisica. Si tratt ava, piuttosto, di una serie
d i ampie stanze collegate tra loro e colme d i vere e
proprie spogli e umane- (p. 146)
*
"Subito dopo le ore ')1, arriv qualcuno dal fondo
d i un e norme parco. Era un ometto dall'aspetto sin-
52
golare, la cui cond izione di umile lavoratore era evi-
dente. Narcisa lo accolse gent ilmente, domanda ndo :
"Che cosa succede , j ustino ? Qual (; il tuo mes-
saggio?,-
L'operaio. che faceva parte del corpo del le senti-
nell e delle Camere d i Rati f icazionc, ri spose affl itto:
"Ve ngo a d ire che una donna infelice chiede ai uto
davanti al grande portone che si affaccia sui campi di
coltivazione. Credo che i vigil anti delle pri me linee
non l'abbiano vista passare.. ,""
-Incuriosito, segu l'infe rmiera nei campI, sotto
il ch iaro di luna. La di stanza non era poca. Ai due
lat i si vedevano gl i alberi tranquilli dell 'amp io par-
co. Avevamo percorso pi d i un chilometro quando
giungemmo al grande ca ncello d i cui ci aveva parl ato
l'umile lavoratore.. (pp. 168-169) .
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su un altissimo balcone, richiamava l'attenzione po-
polare, Era un vecchio dall'aspetto imponente e an-
nunciava che entro dieci minuti si sarebbe sentito un
appello del Governatore,
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TAVOLA 2
Padiglione dci Restringimento, nel Ministero del-
la Rigencrazione, in cui gli Spiriti vengono preparati
per la reincarnazione. Il corpo spirituale si restringe
fino a raggiungere le dimensioni adatte al processo
di reincarnazione.
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TAVOLA 3
Uno dei templi di iniziazione, nel Ministero del-
l'Unione Divina, costruito in stile egiziano.
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TAVOLA 7
LE SFERE SPIRITUALI
1 Nucleo interno.
2 Nucleo esterno.
3 Crosta.
4 Manto.
5 Crosta terrestre.
6 Umbral spesso.
7 Umbral medio.
8 Umbral (i n cui si locali zza la citt spirituale
"Nostra Dimora").
9 Arte in generale o Cultura e Scienza.
lO Amore Fraterno Universale.
11 Direttrici del Pianeta.
12 Arco Celeste.
86
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PIANO PILOTA DELLA CITI
"NOSTRA DIMORA"
DEL LIBRO "CITI NELL'ALDIL"
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