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BAROCCO [movimento estetico, ideologico e culturale tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo]

Pietro da Cortona: pittore e architetto che fondò il genere, decorazione volte in senso prospettico.
Trionfo della divina provvidenza [tema è l’elogio alla famiglia Bernini]: affresco del palazzo Bernini
● Al centro provvidenza in un alone di luce con tante figure allegoriche che portano le tre api
(simbolo dei Barberini) in trionfo su una corona d’alloro.
● Sfondamento prospettico: immagina che l’architettura reale prosegua in quella dipinta
● Molti personaggi: crea movimento come scena corale, grazie alla prospettiva e alla luce.
● colori sono chiari, le ombre rese con colori chiari → cangiantismo delle vesti
● Finti rilievi agli angoli "illuminati" dalla finta apertura in alto. (dipinge una crepa nel muro)
Baciccio (Giovanni Battista Gaulli): artista genovese che si trasferisce a Roma.
Trionfo del nome di Gesù [pensato per essere visto dai fedeli nella navata]
● Al centro alone accecante con simbolo del nome Gesù che si intravede (divino inguardabile)
sorretto da angeli e santi. I dannati precipitano, sono in penombra.
● Tutto è un dipinto, l’architettura dorata, sembra che le figure escano dalla cornice della luce.
● Ombre, create con il gioco dell’illusione della realtà. Colore: ricrea l’effetto della luce bianca.
Andrea Pozzo: Frate gesuita, dipinge la volta della chiesa di sant’ignazio.
Trionfo di Sant’Ignazio
● finta architettura: la struttura reale termina alle lunette; effetto prospettico accentuato dalla
prospettiva; due punti di vista, indicati sul pavimento; studia la prospettiva per creare uno
spazio illusionistico. Le figure sembrano appoggiarsi sulla struttura reale; Cristo irradia luce.
● Dipinge una cupola, che “non è una cupola”: dipinge una tela piatta fingendo una cupola.
Guido Reni: origine bolognese, già a Roma a fine 500, ricerca un equilibrio più classico, ordinato.
Strage degli Innocenti
● pittura manierista ordinata senza caos. Gli elementi sono disposti su due diagonali, come una
scena teatrale: dovrebbe essere una scena drammatica, ma messa in scena alla ricerca del
bello. Le figure: angioletti pongono le palme; i bambini dormienti e non massacrati.
Atalanta e Ippomene [gara di velocità, lui per ingannare Atalanta lancia una mela e lei si ferma]
● ricerca dell’eleganza; figura classica, non sembra barocca; veli svolazzanti un po' sospeso.
Velazquez: sviluppo in Spagna nel 600
Friggitrice di uova [1616-1618] opera giovanile; (luce caravaggesca).
● Il soggetto è una donna che frigge, vi è un ragazzo con una zucca e un coltello (ombra),
oggetti di casa in primo piano, elementi ripresi con una naturalezza.
● Tema: memento mori, oggetti che rappresentano vita e morte.
Las meninas [diventa artista di corte e abbandona lo stile caravaggesco]
● I soggetti sono l’infanta Margherita, con damigelle, nani di corte e un cane.
● si auto-ritrae mentre sta dipingendo ciò che noi vediamo riflesso nello specchio dietro di lui,
noi vediamo la tela da dietro, il pittore si sporge per osservare il re e la regina (nostra vista).
● Gioco di spazi ribaltati → le bambine diventano il soggetto.
Rembrandt: attenzione alla realtà spiccata e luce caravaggesca
Lezione di Anatomia del dottor Tulp
● Non c’è un soggetto sacro, ma una lezione di anatomia. Corpo bianco cadaverico, illuminato
da un fascio di luce bianca. (il corpo sembra un Cristo morto) nella dimensione della scienza
Vermeer: pittore, vive in condizioni di vita modeste, della sua collezione non abbiamo molto.
Ragazza con orecchino di perla [oggetti semplici, spontanei: gente qualsiasi (si capisce dai vestiti)]
● luce elemento cardine nella sua pittura, quasi fotografica, i soggetti quasi emettono luce.
La lattaia
● Stanza pallida, vuota. Vi è un’attenzione sulla resa della consistenza degli oggetti; primo
piano soggetto e il pane ed il latte, le figure quasi emanano luce, sovrapporre punti di colore
complementare che creano un contrasto tra loro, effetto di emissione luminosa.
Astrolabio
● La finestra è la fonte di luce (mistica), tutto è riportato in terra.
Veduta di Delft: Rappresenta la sua città con una resa a fuoco tale da farla sembrare una fotografia.
IL 700
Il settecento è uno dei secoli in cui si formano le premesse dell’età moderna e dell’illuminismo.
Dal punto di vista artistico ciò sta a rappresentare l’opposizione al barocco, e inoltre si libera l’arte da
ogni fine ritenendola espressione non della ragione ma della fantasia o del sentimento.
Questa ricerca di chiarezza condurrà gradualmente dal barocco al neoclassicismo, il periodo
intermedio prende il nome di “rococò”.
ROCOCÒ
Prima metà del 700, esasperazione del senso della decorazione barocca (Versailles, esempio
della moda e dello sfarzo, immagine del potere) questo gusto decorativo è esasperato con il Rococò,
stile di decorazione [deriva dal francese “rochelle” → decorazione con conchiglie].
Sull’esempio di Versailles furono costruiti altri palazzi aristocratici e dilaga questo gusto decorativo.
● Barocco: valore espressivo, idea di vanità, forte pensiero religioso e un’arte comunicativa.
● Nel Rococò questo valore diventa più frivolo e leggero, non c’è più il senso di pesantezza
→ esasperazione della decorazione e dello spazio.
Contemporaneamente insorge un altro pensiero, in contrapposizione con il Rococò, illuminismo.
La razionalità e l’uso di essa, in arte si traducono nel rivisitare gli antichi (neoclassicismo).
● In Italia → riferimento al classico, non si è mai perso. I Savoia acquistano sempre più
potere e importanza, a Torino compiono opere umanistiche di ampliamento della città stessa.
Filippo Juvarra
Palazzina di caccia a Stupinigi [edificio che non nasce come reggia ma come ritrovo per la caccia]
● Palazzina privata usata dal re Amedeo di Savoia ad uso puramente ludico. In miniatura
riprende lo stile di Versailles: corpo d'entrata nel grande salone ovale, quattro bracci di cui
due a croce di Sant’Andrea che si aprono sul cortile esagonale, un grande viale d’accesso.
● salone elevato su un unico piano ed è coperto da una cupola sopra la quale vi è la statua di
un cervo in bronzo, simbolo della famiglia e della caccia.
● La prospettiva è scenografica, le finestre sono ampie (spazio molto luminoso); di costruito
non vi è molto, c’è tanta scenografia. In Juvarra c’è un certo rigore, soprattutto negli esterni.
Basilica di Superga [doveva essere il mausoleo privato dei Savoia; la collina sopra Torino]
● Forma esasperata in altezza e profondità: l’opera è fatta per essere vista da lontano.
(la cupola non sembra così tanto alta in prospettiva frontale, in realtà lo è).
● La pianta è circolare a tamburo, preceduta da un pronao con timpano sovrastato da cupola
(riprende il Pantheon). Linee dritte, non curve come in Bernini e Borromini. Il corpo centrale è
semi inglobato dalla pianta, scandito da lesene; rigore classico. Sopra il timpano vi è una
balaustra, senso di leggerezza. Il tamburo della cupola è rialzato con aperture di grandi
finestre. Le colonne limate che proseguono in costoloni e la cupola riprendono San Pietro.
● Vi sono ai lati due campanili che ricordano il barocco di Borromini (Sant’Agnese), e ci sono
citazioni di elementi diversi tra loro [eclettismo]: elementi cinquecenteschi (campanile),
elementi seicenteschi (cupola), elementi settecenteschi (finestre); il classico antico,
cinquecento di Michelangelo e barocco di Bernini sono mescolati: prevale un gusto classico.
Luigi Vanvitelli
Reggia di Caserta [commissionata da re Carlo di Borbone a Napoli, Caserta]
● Ultima grande realizzazione del barocco italiano; ispirata alla reggia di Versailles.
● Pianta quadrangolare con due bracci a formare quattro cortili interni, immersa in un vasto
parco e abbellita da numerose fontane.
● Facciata esterna con rigore classico: finestre con timpano, scansione di colonne senza
ostentazione o decorazione, sembrare una fortezza (angoli sporgenti come torri medievali).
● Interno con sfarzi e ricchezze, zona centrale con grande salone.
● Vanvitelli progettò anche gli acquedotti per portare l’acqua alla fontana del parco.
● Nel parco la natura è geometrizzata in modo da creare fondali prospettici
PITTURA DEL ‘700
Tiepolo [Importante figura, veneto e rappresenta lo strascico della grande pittura decorativa barocca].
● La sua pittura non è densa di significati, ma bensì decorativa. Ottiene questo riscontro grazie
alla luce che dà nei suoi dipinti, gamme cromatiche e accostamenti di complementari
(ispirandosi a Paolo Veronese). La sua è dunque una pittura di immagine decorativa.
(In seguito la sua pittura divenne fuori moda, imponendosi il gusto neoclassico)
Affreschi di Wurzburg
● Chiamato in Germania da un cardinale per decorare la sua residenza.
● Decora la volta del salone rappresentando l’operato della chiesa nei quattro continenti.
● Sulla cornice reale sono collocate sculture tridimensionali, secondo il trucchetto inventato da
Bernini per cui l'immagine reale e quella rappresentata si confondono.
● Vi è il ritratto del vescovo, sfrutta la luce → luminosità e i contrasti cromatici (ombre quasi
azzurre non rosa) La predominanza di azzurri e rosa rende la pittura “confettosa”.
● L’opera è concepita come grande teatro, non si analizza figura per figura.
Sacrificio di Ifigenia [villa Valmarana, vicino a Vicenza]
● Per dare il senso di sfondamento prospettico dipinge lo zoccolo marmoreo, senza fare ciò si
sarebbe percepito lo stacco tra pavimento reale e prospettico.
● L’atrio è colonnato, le colonne ioniche sono il limite tra il nostro piano e quello del dipinto
● effetto illusionistico: mani e piedi che sporgono e nuvola con la cerbiatta fuori dal dipinto.
● Luminosità mantenuta anche in ombra grazie anche al cielo. La narrazione è teatrale, pose
melodrammatiche, empatiche. L’ascia segue la struttura prospettica, non è posta lì a caso;
Banchetto di Cleopatra ed Antonio [Opera situata nel palazzo Labia, a Venezia]
● Decorazione di un salone dove troviamo affreschi, colonne e cornici marmoree.
● sfondamento prospettico: crea una scalinata, ad altezza del nostro occhio, si svolge questo
banchetto. La scalinata dà il senso dello spazio che si insinua dietro la parete reale. La
prospettiva è quasi frontale. La struttura architettonica è una sorta di spazio architettonico che
si apre alle spalle in uno spazio aperto.
● Il banchetto si svolge nella Venezia del 700, abiti contemporanei, anche se Antonio è dipinto
con l’armatura romana, con servitori, cani, nano che sale, mette in comunicazione i due piani.
Alle spalle obelisco egiziano e statue greche.
● La luce segue la fonte reale, essa proviene da sinistra e proietta l’ombra all’interno.
VEDUTISMO
A Venezia c’è un altro tipo di pittura, quella dei vedutisti, che dipingono e rappresentano vedute e
delle panoramiche di Venezia, della città, dei paesaggi e la quotidianità; con una resa fotografica e
una luce nitida e precisa con i riflessi; perchè utilizzano la camera ottica, scatola con un sistema di
specchi interni dove si riflette l’immagine per poi ricalcarla: il risultato è prospettiva ottica. Questo
realismo è importante anche a livello storico, poiché fa conoscere accuratamente usi e costumi. Il
principale esponente di questa corrente è Canaletto, che ritrae la realtà con una precisione ottica
quasi fotografica e l’utilizzo delle tecniche della prospettiva. [“razionalità” della visione]
Francesco Guardi
Un vedutista che non utilizzava la camera ottica. Cambia infatti la prospettiva e anche la qualità
pittorica, che è una pittura compendiaria, dai toni medi e con ombreggiature. Canaletto ha precisione
per tutti i particolari, mentre qui non sono ben definiti, è “quasi” impressionista. Dà più movimento alle
figure, grazie al suo stile pittorico caratterizzato da tocchi di pennello, attenzione alla resa luminosa.
Bellotto
Si pone in una via di mezzo tra i due vedutisti precedenti. La veduta di Lucca, di Piazza San Martino,
sembra quasi una fotografia, dando effetto cromatico, e dà una nitidezza fotografica. La luce è quasi
reale, sembra fotografica, solo dopo si nota che le sue opere sono dipinti.

● Dunque ci sono due tipi di prospettiva: quello di Tiepolo (caratterizzato dallo studio tecnico) e
da Canaletto (immediata, rappresenta la realtà effettiva).
CULTURA E ARTE NEOCLASSICA
Durante la fine del ‘700, in risposta al rococò e all'esuberanza decorativa ma in linea con l’affermarsi
del pensiero illuminista, si sviluppò il neoclassicismo. Il principio della ragione come pensiero
dominante porta al riferirsi all’arte classica da parte degli artisti.
Nasce l’estetica (che studia i principi di un’opera d’arte) come filosofia dell’arte → storia dell’arte
Importante è la figura di Winckelmann, il teorico maggiore dell’arte neoclassica.
A seguito dei suoi studi, nel 1755 pubblicò un’opera intitolata “Pensieri sull’imitazione degli antichi”,
che diede inizio alla riflessione intorno agli antichi, sostenendo l’imitazione degli antichi.
La principale caratteristica delle opere degli antichi è una “nobile semplicità e quieta grandezza”.
L’espressione delle figure greche, per quanto agitate da passioni, mostra sempre un’anima grande e
posata (le figure con espressività e movimento contenuto). Ci vuole il giusto equilibrio nelle opere.
Nel 1764 pubblicò l’opera “storia dell’arte nell’antichità”, in cui presenta il primo studio dell’arte antica.
Sottolinea anche che per poter collocare nel tempo e nello spazio un’opera d’arte bisogna compiere
un’analisi stilistica, mentre i vecchi saggi sull’arte si soffermavano sul soggetto.
L’architettura neoclassica è uguale in ogni stato perché lo stile segna un modello uniforme.
Al riferimento estetico alla classicità si accompagna il riferimento etico ai valori del mondo antico.
Iniziarono gli scavi a Pompei grazie al nuovo interesse per l'antico, ci furono numerosi vedutisti che
dipinsero rovine e antichità e anche delle convergenze con il pensiero romantico: si guarda all’antico
essendo consapevoli che è il mondo ideale passato. Addirittura ci sono vedutisti visionari, talvolta
inventando monumenti. Un esempio è Giovanni Paolo Pannini, che dipinge vedute di Roma antica,
presentando uno sguardo nostalgico e malinconico, che preannuncia lo spirito romantico.
Tutto ciò favorì lo sviluppo del “Grand tour”, un giro lungo l'Europa continentale intrapreso dai ricchi.
L’Italia divenne il centro propulsivo dell’arte neoclassica, ma fu l’ultimo momento in cui l’Italia ha un
ruolo primario nel campo dell’arte, poiché presto si spostò in Francia.
Antonio Canova [scultore veneziano che rappresenta la ricerca della grazia e del bello ideale]
La sua non è una ricerca solo estetica ma anche etica: ricerca il rigore ideale, e fa coincidere etica
con estetica; punti di riferimento sono l’arte classica e barocca. Esprime l’apice del senso antico, nelle
sue opere i personaggi sono trasfigurati in soggetti mitologici. (diventa famoso in tutta Europa)
● Nel 1779, grazie all’ambasciatore di Venezia a Roma, si trasferisce a Roma, dove
approfondisce il discorso sullo studio delle opere antiche e dello stile barocco.
Canova parte da bozzetti in terracotta, fa fare i passaggi intermedi ad altri, lui si occupa solo dell’idea
e della rifinitura finale. Attenzione nel levigare le superfici e luce, rendendo volumi tramite chiaroscuro.
[Canova rappresenta l’aspetto più puro della ricerca dell’ideale classico e del riferimento all’antico]
Teseo e il Minotauro [commissionata dall’ambasciatore di Venezia]
● tema mitologico: esprime il fatto che la ragione ha la meglio sull’istinto brutale dell’uomo.
● Teseo seduto sul cadavere del minotauro con assoluta fermezza.
● Il classicismo sta nell’equilibrio composito e nel controllo dell’espressività.
● La figura è impostata lungo una piramide perfetta.
Amore e psiche: nel racconto Psiche, contravvenendo agli ordini di Venere, poi viene fatta rinvenire
da Amore che sta per baciarla; (momento più sensuale, un attimo prima del bacio)
L’estrema perfezione dei corpi e l’armonia della composizione fanno di questo gruppo scultoreo uno
dei massimi esempi della scultura neoclassica.
● Composizione geometrica rigorosa: le ali di amore e i corpi formano due diagonali che
racchiudono l’opera, l’intreccio tra le braccia forma un cerchio che focalizza l’attenzione sui
volti degli amanti; Il corpo della fanciulla segue una linea curva che si completa con l’ala del
giovane. Nonostante questa geometria, riesce a dare senso di morbidezza e leggerezza dato
dalle linee curve modellate che danno un senso di movimento.
● Spazio: muovendosi cambia la composizione
● Luce: molto importante e i volumi sono resi con il chiaro scuro
● Le sue sculture erano trattate con cera colorata, ma nel secolo successivo si pensò si
trattasse di sporcizia, quindi la hanno tolta perché c’era l’idea del neoclassicismo come
freddezza della scultura.
Ebe → la coppiera degli dei
● Canova è abile nel rappresentare la leggerezza delle stoffe, mentre la nuvola su cui poggia la
ninfa rimanda alle nuvole di Bernini (su cui poggiava Santa Teresa). oggetti: coppa e ampolla
● A dare senso di movimento c’è la struttura ad “S” data dall'inarcamento del corpo. Questo è il
vero equilibrio; mentre se viene vista frontalmente, l’opera risulta rigida.
Paolina Borghese Bonaparte [sorella di Napoleone, ritratta come la venere vincitrice]
● Dà sensualità alla figura; Letto quasi idealizzato in legno dorato, tratta il marmo con molta
abilità (il materasso sembra morbido e fatto in seta). Quando veniva esposta, era collocata su
un piedistallo e girava al centro della stanza, così cambiava la luce che la illuminava.
Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria [Fatto a Vienna sotto la committenza austriaca] Il
● tema del monumento funebre, un tema caro alla cultura barocca, veniva celebrato il senso di
morte assecondando il “memento mori”, mentre lui lo affronta con un altro significato: il
ricordo della grandezza e elogio della persona tramite il monumento funebre.
● leoni (simbolo di forza), genio alato (simbolo di amore e dedizione) e serpente (eternità)
● elemento della piramide, rappresentando l'idea di un corteo funebre sta per varcare la soglia.
● Movimento dato dal manto che si appoggia sugli scalini.
Jacques-Louis David
Rappresenta l’aspetto dell’impegno etico dell’arte, dove il rigore formale corrisponde ad un impegno
etico; l’artista ripropone sia la bellezza delle forme degli antichi ma anche i valori. Dipinge episodi
della mitologia, della storia antica o moderna con intenti moralizzatori (uomo-eroe).
Giuramento degli Orazi [dipinto prima della rivoluzione francese; tema dell’amore della patria]
● Sceglie un episodio della Roma antica pre-repubblicana, guerra tra gli orazi e i curiazi.
In quest’opera rappresenta il momento del giuramento, quando il padre dà le spade ai figli
che giurano fedeltà alla patria (le spade sono il centro compositivo e il punto di fuga).
Momento della presa di coscienza, non quello della battaglia.
● rigore compositivo: tripartizione, rende in maniera lucida la figura e la rifinisce,
● Edificio classicheggiante antico ma non si vede bene, come una scenografia teatrale, come
l’illuminazione: buio enfatizza le spade e luce intensa diagonale (rimanda luce Caravaggio).
● Donne che piangono, mogli e madri (il dolore rimane contenuto, come da tradizione classica)
e occupano un terzo dello spazio (come se si riproponesse la tragedia antica).
Morte di Marat [David lo conosceva ed era emotivamente coinvolto] (uomo eroe)
● Dipinto dopo lo scoppio della rivoluzione francese su commissione di Luigi XVI.
● Marat ucciso (un fatto di cronaca), porta il personaggio in una dimensione simbolica, senza
limitarsi a narrare il fatto. Inserisce anche alcuni elementi per far capire chi è, sono indizi.
● Composizione rigorosissima: parte superiore è uno spazio neutro (come in Caravaggio).
● Marat riceve una lettera da una donna che gli chiede dei favori, lui sta per rispondere, la
accoglie in casa ma lei lo uccide. David non racconta però il fatto di cronaca.
● L’iconografia di riferimento è la deposizione di Cristo, non nel senso religioso ma come
simbolo del sacrificio e elevazione (il taglio sul petto che ricorda quello costato di Cristo).
● elementi simbolici: La penna formalmente corrisponde al coltello per terra, entrambi manico
bianco e sono due armi: l’arma della regione e l’arma brutale. Cassa di legno che dà
equilibrio alla composizione e richiama l’idea della lapide, unico oggetto d'arredo è la cassa
con i chiodi, per sottolineare la povertà e i morali del personaggio (non si circonda di lussi);
lenzuolo con rattoppo, sempre che rimanda alle virtù morali del personaggio.
Napoleone sul gran San Bernardo [David diventa filo-napoleonico]
Composizione: cavallo impennato su diagonale, per dare senso di movimento, come il mantello
mosso dal vento. La mano indica una direzione. Enfasi espressiva che anticipa sentimento romantico.
Le alpi dove passarono Annibale e Carlo Magno (i loro nomi sono scritti sulla pietra per terra).

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