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FORME DI ROMANZO:
EPISTOLARE: es: Giulia e la nuova Eloisa, Pamela
- analisi approfondita dei sentimenti.
- in forma di scambio di lettere tra 2 o più personaggi.
- rende possibile far arrivare al lettore diversi punti di vista circa gli eventi
accaduti.
- si possono notare diversi registri linguistici, a seconda dell’autore delle lettere.
FILOSOFICO: es Candido
- espone teorie filosofiche in modo romanzato.
- ha come prerogativa il proporre temi di dibattito ideologico.
DI VIAGGIO: es i viaggi di Gulliver, Robinson Crusoe
- incentrato sul viaggio e sull’ispirazione
I VIAGGI DI GULLIVER:
- pubblicato nel 1726 in modo anonimo.
- ROMANZO DI VIAGGIO, ha una componente fantastica // il protagonista (Gulliver)
giunge in luoghi dove gli abitanti e le loro condizioni di vita gli sembrano aliene,
assurde.
temi:
- critica alla società dell’epoca:
- guerre per futili motivi, es nel racconto due popoli entrano in guerra per la
diversa concezione del modo corretto di aprire un uovo.
- DESIDERIO DI POTERE IN POLITICA.
- MODA FEMMINILE.
- RICERCA SCIENTIFICA GUIDATA DALL’AMBIZIONE.
STRANIAMENTO, fa apparire la realtà come estranea, quando in fondo rispecchia
perfettamente la situazione sociale dell’epoca.
GIULIA O LA NUOVA ELOISA:
- pubblicato tra il 1756-1758 da Jean Jacques Rousseau
- diviso in 6 parti: nella prima vi è lo scambio tra giulia e il suo amante, nelle altre
intervengono altri personaggi.
- struttura EPISTOLARE.
- RISVOLTO AUTOBIOGRAFICO.
temi:
- conflitto tra natura (passione) e civiltà (convenzioni sociali).
trama:
- l’opera trae spunto dalla celebre relazione sentimentale tra il filosofo medievale
Abelardo e la sua allieva Eloisa, relazione osteggiata dal padre della giovane. Al
centro del romanzo Rousseau pone dunque il contrasto tra le spontanee e autentiche
ragioni del cuore e le interessate e artificiose convenzioni sociali. Nello specifico
Giulia, figlia del barone d’Etange, s’innamora, ricambiata, del precettore Saint-Preux.
Ma le differenze sociali – Saint-Preux è infatti un semplice borghese, e come tale
tutt’altro che ricco -impediscono ai due amanti di vivere liberamente il loro amore, cui
si oppone con decisione il retrogrado barone d’Etange, per il quale è inammissibile
che la sua unica figlia si unisca in matrimonio a un uomo socialmente non alla sua
altezza. Gli amanti, socialmente delegittimati, sono così costretti a separarsi: Giulia
sposa il vecchio signore di Wolmar, mentre Saint-Preux si dà all’erranza. Il signore di
Wolmar, a conoscenza della passione amorosa esistente tra i due giovani, ma certo
che il tempo abbia ormai fatto il suo corso, affievolendo, o meglio, sublimando il
sentimento, decide di assumere Saint-Preux come precettore dei propri figli. La
conclusione del romanzo è naturalmente drammatica: Giulia perde la vita salvando
uno dei figli caduti nel lago di Ginevra, che costituisce il teatro naturale nel quale è
ambientata la vicenda, ma prima di morire scrive un’ultima lettera a Saint-Preux,
dove confessa di non avere mai smesso di amarlo e gli affida l’educazione dei figli.
CANDIDO:
- pubblicato nel 1759 da Voltaire.
- ROMANZO DI FORMAZIONE // progressiva maturazione del protagonista.
- ROMANZO BREVE suddiviso in 30 capitoletti.
- scritto in 3a persona.
- narratore onnisciente (è l’autore stesso)
temi:
- denuncia contro l’assurdità della guerra.
- avversione per ogni forma di intolleranza (specialmente quella religiosa).
trama:
- Nel castello del barone di Thunder-ten-tronckh in Vestfalia nasce Candido, giovane
mansueto educato dal filosofo ottimista Pangloss convinto assertore che al mondo
"tutto va nel migliore dei modi possibili".
- Innamorato della figlia del barone Cunegonda, Candido è cacciato dal castello ed
inizia ad accumulare esperienze, subisce moltissime traversie che non sembrano
confermare l'ottimismo di Pangloss.
- Mirabolanti avventure portano Candido prima in Europa, poi in America e nel paese
felice di Eldorado. Arruolato a forza sfugge per miracolo alla morte, viene a sapere
che il castello è stato saccheggiato, libera Cunegonda dalle mani del Grande
accusatore, che ne ha fatto la sua amante, ed è di nuovo da lei separato.
Inseguendo l'amore Candido va a Parigi, Londra, Venezia, Costantinopoli; qui ritrova
Pangloss e Cunegonda, divenuta nel frattempo vecchia, brutta e noiosa.
- La sposa e conquista la vera saggezza, si stabilisce con lei in una fattoria sulle
sponde del Bosforo, lavora la terra e ragiona sul significato delle esperienze vissute.
GIUSEPPE PARINI:
- nasce nella prima metà del ‘700 da una famiglia modesta.
- viene ordinato sacerdote, più per necessità che per vocazione.
- trascorre diversi anni al servizio dei conti Serbelloni di Milano.
- partecipazione attiva nella Milano illuminista.
visione sociale:
- è vicino all'illuminismo, ma non ne condivide l’avversione per la nobiltà.
- sostiene l’ideale affermarsi di una nuova nobiltà, in grado di assumere un ruolo
sociale positivo, e che sappia contribuire al bene comune.
- maggiore diversità con gli illuministi: crede si debba conciliare la classicità con la
modernità ed utilizzare la poesia come mezzo di diffusione delle nuove idee.
visione economica:
- posizione moderata, se non conservatrice.
- condanna il fatto che l’economia del tempo ruotava intorno ai capricci della nobiltà
oziosa.
- rifiuta l’esaltazione del commercio e dell’industria propria dell’illuminismo.
- condivide le idee dei FISIOCRATICI, i quali valorizzano piuttosto l’agricoltura come
fonte primaria di ricchezza e di sanità morale. // come si vedrà nelle sue opere.
IL GIORNO:
- poemetto satirico.
- scritto in endecasillabi sciolti (versi non raccolti in strofe e senza rime)
- rimasto incompiuto.
- diviso in 4 parti: mattino, mezzogiorno, vespro e notte. // il vespro e la notte sono le
parti rimaste incompiute.
- MATTINO, l'opera si apre con il risveglio del giovin signore, e le sue difficili scelte
(ironicamente parlando).
- MEZZOGIORNO, arrivo e banchetto con la dama.
- VESPRO, preparativi, uscita ed impegni sociale della dama e del giovin signore.
- NOTTE, ricevimento notturno.
trama:
- Parini immagina di essere precettore di un «giovin Signore» durante il
Mattino, il Mezzogiorno, il Vespro, la Notte (che sono le quattro parti in cui si
divide il poema).
- In qualità di precettore finge di insegnare al giovane nobile come deve
comportarsi durante la giornata e quali debbano essere le sue più importanti
occupazioni.
- grazie a questo pretesto, Parini mette in ridicolo la vita frivola, oziosa e vuota
degli aristocratici ed esalta, invece, la vita operosa e sana dei contadini e
degli operai.
temi:
- esaltazione della vita operosa e sana data dal lavoro manuale.
- ridicolizzazione dello stile di vita dei nobili.
aspetti stilistici:
- ironia.
- prevalenza di toni descrittivi.
- i protagonisti non hanno nomi, ci sono solo la DAMA ed il GIOVIN SIGNORE.
CARLO GOLDONI:
vita:
- nasce in una famiglia borghese veneziana nei primi del '700.
- scarsi interessi nello studio, passione per il teatro.
- si laurea in giurisprudenza.
- viene cacciato da un prestigioso collegio a causa di una satira ("il colosso"), che
faceva ironia sulla bruttezza delle donne della città.
- si trasferisce a venezia, dove inizia a mettere in atto la sua RIFORMA TEATRALE.
- per problemi economici è costretto a lasciare Venezia.
- per qualche tempo, ritorna interamente all'avvocatura.
- ritorna a venezia.
- si lega al teatro sant'Angelo di Venezia grazie a Girolamo Medebach.
- ottiene molto successo.
- va in Francia, dove è costretto a cambiare il suo modo di scrivere, adattandosi al
pubblico parigino.
- viene assunto alla corte di Versailles, dove percepisce una pensione.
- con la rivoluzione francese, perde la pensione e muore povero alla fine del '700
riforma teatrale:
- introduce un testo scritto al quale gli attori si devono attenere parola per parola.
Precedentemente invece gli autori seguivano un CANOVACCIO, ovvero una linea
guida a partire dalla quale gli attori avrebbero improvvisato le loro battute.
- sostituisce dei personaggi reali alle maschere, basati sulla società del tempo.
- dà importanza ai personaggi femminili.
- revisione del linguaggio.
- scopo educativo.
LA LOCANDIERA:
- scritta da Carlo Goldoni a metà del '700.
personaggi:
- MIRANDOLINA, padrona di una locanda di Firenze, sollecita le vanità e stuzzica gli
ospiti per far si che gli affari vadano bene.
- CONTE D'ALBAFIORITA, nobile spiantato, è convinto che per conquistare
Mirandolina basti il fascino del suo titolo nobiliare.
- MARCHESE DI FORLIMPOPOLI, ricco borghese che ha acquistato un titolo
nobiliare, è convinto di riuscire a conquistare Mirandolina tramite costosi regali.
- CAVALIERE DI RIPAFRATTA, è un misogino, di lui si innamora Mirandolina.
- FABRIZIO, cameriere della locanda, è segretamente innamorato di Mirandolina, oltre
all'amore, spera di sposare Mirandolina Per poter diventare padrone della locanda.
- ORTENSIA E DEJANIRA, due attricette che si fingono dame per tentare di sedurre il
cavaliere di Ripafratta.