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7 IntrepiDante

Con coraggio verso la bellezza

3°GIORNO

Lussuriosi e golosi
Personaggi
Dante
Virgilio
Caronte
Paolo e Francesca
Ciacco
Paolo e Francesca
Dante e Virgilio si trovarono di fronte alla porta dell’Inferno, sulla quale c’era una scritta
inquietante che recitava: “Attraverso me si va nella città dolente, attraverso me si va nel
dolore eterno…lasciate ogni speranza voi che entrate”
Appena i due entrarono all’Inferno sentirono persone che si lamentavano, altre che
piangevano, altre ancora che urlavano: uno spettacolo atroce!
Poi Dante vide un fiume, l’Acheronte. Dalla riva opposta del fiume veniva una barca
guidata da un vecchio dalla barba bianca e dagli occhi di fuoco: era Caronte, colui che
traghettava le anime dei morti all’Inferno

CARONTE (solo voce)


Guai a voi! Anime malvagie.
Non sperate mai di vedere il cielo.
Io vi porto nelle tenebre eterne,
nel caldo e nel gelo!

Poi Caronte si accorse con stupore della presenza di Dante, che non era un’anima morta.

CARONTE (solo voce)


E tu che sei vivo, allontanati da quelli
che invece sono morti.
Per altra via arriverai all’altra riva.

Ma Virgilio difese Dante


VIRGILIO (solo voce)
Caronte, non te la prendere, questa è la
volontà di Chi può tutto: la volontà di Dio!
Non fare più domande e lasciaci passare

A quelle parole, Caronte li lasciò passare.


Dante e Virgilio scesero dunque nel primo girone, che si chiamava Limbo, nel quale
c’erano tutte le anime di coloro che non avevano ricevuto il Battesimo e di coloro che non
avevano creduto in Dio: non erano persone malvagie, ma persone che in vita avevano
deciso di fare a meno di Dio e di affidarsi alla propria sapienza.
8 IntrepiDante
Con coraggio verso la bellezza

Scendendo di un girone, Dante e Virgilio entrarono nel secondo cerchio. A guardia di


questo girone c’era Minosse, una volta re di Creta e ora un essere mostruoso dalla lunga
coda. Minosse aveva il compito di esaminare le colpe delle anime dannate fin lì giunte e
giudicarle mandandole nel girone che meritavano: a seconda di quante volte Minosse
arrotolasse la propria coda intorno al corpo, di tanti gironi dovevano scendere le anime
condannate.
Superato Minosse, Dante e Virgilio furono investiti da una bufera di vento, che trascinava i
dannati di quel girone: erano i lussuriosi, che in vita erano stati in preda al vento delle
passioni e avevano sottomesso la ragione all’istinto. Dante venne colpito da due anime in
particolare:

DANTE
Poeta, mi farebbe piacere parlare
a quelle due anime spinte leggere dal vento

VIRGILIO
Prova ad avvicinarti a loro
e prega di raccontarti
la loro storia amorosa

DANTE
O anime piene di affanno,
venite a parlarci se nessuno ve lo vieta

FRANCESCA
Sei una creatura davvero gentile e buona
se ti sei degnato di venire a visitare noi
che in vita abbiamo sbagliato

DANTE
Ti prego, raccontami la tua storia:
come mai vi trovate qui?

FRANCESCA
Siamo stati presi dal desiderio della passione,
mi sono innamorata di Paolo, ma io ero sposata con suo fratello…
quando mio marito lo scoprì, ci uccise entrambi.

DANTE
Non capisco, se tu eri sposata col fratello,
come mai stavi con Paolo?
Come è scattata la passione fra voi?

FRANCESCA
Un giorno stavamo leggendo insieme un romanzo d’amore,
la storia di Lancillotto e Ginevra e ad un certo punto
ci siamo guardati negli occhi e ci siamo baciati.
Non l’avessimo mai fatto!
9 IntrepiDante
Con coraggio verso la bellezza

E mentre Francesca raccontava a Dante la sua storia, Paolo piangeva, ripensando alla
causa della loro dannazione eterna. Dante provò così tanta pietà per quei due sfortunati
amanti che perse i sensi e svenne. Virgilio lo rianimò

VIRGILIO
Svegliati Dante, dobbiamo andare

Dante e Virgilio proseguirono, scendendo di un altro cerchio, il terzo.


Qui i dannati erano travolti da una pioggia incessante e fredda di grandine e acqua
sporca e puzzolente.
A guardia del terzo girone si trovava una delle belve più crudeli e mostruose dell’Inferno:
Cerbero! Simile ad un cane ma con tre teste, abbaiava rabbiosamente contro i dannati.
Quando Cerbero vide Dante e Virgilio andò loro incontro minaccioso, spalancando le tre
bocche. Virgilio allora prese due manciate di terra bagnata e le buttò nelle tre gole
affamate. La bestia a tre teste si calmò e li fece passare.
Un’anima andò incontro a Dante

CIACCO
Non mi riconosci? Sono della tua città
Sono Ciacco caro Dante.

DANTE
Tu sei quel Ciacco che mangiava alla mensa
dei potenti per il solo gusto di ingozzarsi

CIACCO
Ebbene sì, ed è il motivo per cui mi trovo qui
sommerso dal fango puzzolente

DANTE
E dimmi Ciacco che fine hanno fatto quei politici
alla cui tavola ti sei abbuffato

CIACCO
Oh sono tutti qui all’Inferno,
per la loro fame di soldi e di potere

E mentre Ciacco rispondeva a Dante venne colpito da una pioggia di grandine che lo
fece crollare a terra in una melma di fango maleodorante

DANTE
Sicuramente ci saranno pene più tremende,
ma è difficile trovarne una più disgustosa

VIRGILIO
Andiamo, il nostro viaggio è ancora lungo!

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