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Storia
Dopo l'entrata in servizio prese base ad Augusta[2].
Compì la sua prima missione offensiva il 30 luglio 1942, nelle acque prospicienti
l'isola La Galite; non incontrò comunque unità avversarie[2].
Verso le 14, pronto a lanciare i siluri, si portò a quota periscopica e virò versò
nord, ma avvistò subito, a 300 metri di distanza, un cacciatorpediniere che si
preparava ad attaccare[3]. Lo scoppio delle prime bombe di profondità (gettate dai
cacciatorpediniere HMS Ithuriel e Pathfinder[4]) lo investì mentre era ancora a
soli 18 metri, con danni alla torretta ed ai timoni; portatosi poi a 120 metri di
profondità, fu fatto segno di un secondo lancio di cariche che mise fuori uso il
motore di dritta e provocò vari altri danni, tra i quali la distruzione
dell'apparecchiatura radio[3]. Il Cobalto, nonostante i tentativi dell'equipaggio
di fermarlo o farlo emergere, continuò a sprofondare, sbandato a poppa, finché, ad
un certo punto, iniziò a risalire sbandando frattanto di quasi 90° a sinistra[3]
[2].
Note
^ Da Navypedia.
Regio Sommergibile Alabastro
Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle
origini a oggi, p. da 333 a 336
^ HMS Ithuriel (H 05) of the Royal Navy - Destroyer of the I class - Allied
Warships of WWII - uboat.net
^ Damage to Italian submarine Cobalto
^ Gianni Rocca, Fucilate gli ammiragli. La tragedia della Marina italiana nella
seconda guerra mondiale, p. 266
^ Attività Operativa