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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2017

“Verso il Convento”
ECCE QUAM BONUM - Numero 16
www.martinismo.net

Rivista di Studi Martinisti ad Opera del Sovrano Ordine Gnostico Martinista


"Dio ha creato tutte le cose per mezzo delle trentadue 'meravigliose vie della sophia'. Queste vie sono
costituite dai dieci numeri originari, qui chiamati sefirot, che sono le potenze fondamentali dell'ordine
della creazione, e dalle ventidue lettere, cioè dalle consonanti, che sono gli elementi di base di tutto il
creato" Gershom Scholem, Il Nome di Dio e le teoria cabbalistica del linguaggio, Adelphi, Milano,
1998, trad. di Adriano Fabris, p. 30

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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2017

Convento Martinista di Ottobre Germania e soprattutto in Spagna in un periodo


ben preciso, che va dal 1200 al 1500. La Cabala
2017 classica era una religione mistica, che influì in
modo molto profondo sulla vita dell'intero
popolo ebraico; essa diede una nuova
interpretazione all'insieme delle leggende e dei
miti popolari ebraici. Si pensava che fosse la
visione nascosta delle cose, tramandata in
segreto per generazioni dai saggi: essa era
fondata su uno speciale rapporto con la divinità,
fatto di una percezione immediata ed
un'esperienza diretta della presenza divina, che
forniva all'uomo una via per superare il divario fra
finito e infinito. Per i Cabalisti non era necessario
morire perché l'anima salisse fino a Dio; infatti
essi potevano servirsi delle "trentadue vie di
saggezza segreta" per fare di se stessi degli dei in
terra. Queste vie erano costituite dai dieci numeri
primordiali, i Sephiroth, e dalle ventidue lettere
dell'alfabeto ebraico; per mezzo loro Dio aveva
creato tutto ciò che esisteva. Infatti all'inizio dei
tempi esistevano solo Dio e il Nulla Primordiale;
egli mandò nel Nulla una sua emanazione sotto
forma di luce e da questa vennero, a catena, altre
emanazioni, dieci in tutto. I Sephiroth erano
"L'ALBERO DELLA VITA E I SUOI RIFLESSI NEI quindi parte di Dio, sfaccettature della
RITUALI IN GRADO DI ASSOCIATO INCOGNITO". personalità divina, e fornivano all'uomo un
Nei vari gradi di appartenenza, saranno sentiero per tornare a Dio, essendo energie
analizzati gli strumenti e i simboli che intermedie fra il Creatore e il creato. Nella sua
compongono il viatico di reintegrazione risalita, il Cabalista passava per ogni Sephira e ne
proposto dal martinismo. In modo da delineare acquisiva le caratteristiche; quindi se la Cabala
quello che è il metodo operativo e filosofico era una ricerca di Dio, era anche un tentativo di
proposto dal Nostro Venerabile Ordine, per i ottenere poteri magici. I Sephiroth venivano
fratelli e le sorelle impegnati lungo la via della mostrati con una figura, detta "albero della vita",
Conoscenza. che indicava lo schema occulto dell'universo ed in
“Il nome Qabbalah, italianizzato in Cabala , cui poteva essere classificato tutto.” Devon Scott
significa in ebraico "tradizione". Se prendiamo il PROGRAMMA DEL CONVENTO MARTINISTA
termine in senso lato, esso si riferisce a tutta la
mistica ebraica a partire dal I secolo a. C.; in un Informazioni ed accreditamenti
senso più restrittivo, invece, indica quella
eremitadaisettenodi@gmail.com
particolare mistica sviluppatasi in Provenza, in

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EDITORIALE
IL PROBLEMA DEL MALE NELLA CABALA
I QUATTRO MONDI O UNIVERSI
LA CABALA
IL SOFFIO DI DIO SI MUOVEVA SULLA FACCIA
DELL’ABISSO
LE TRE LETTERE MADRI E IL SILENZIO CHE
PARLA
I PARTZUFIM, LE ESPRESSIONI DI DIO
LE IPOSTASI
REGRESSUS
SCHASSIDISMO MODERNO
DAATH CONSIDERAZIONI GENERALI
DOTTRINA GENERALE DI MARTINEZ DE
PASQUALLY

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EDITORIALE, 28 AGOSTO 2017 di studio e di approfondimento. In quanto la


finalità che noi proponiamo al nostro fratello, non
Carissimo e paziente lettore, la rivista che stai è tanto quella di eccellere in un vuoto
sfogliando è uno degli strumenti divulgativi di cui nozionismo, legato ad un argomento a discapito
è dotato il Sovrano Ordine Gnostico Martinista. di altro, quanto bensì di sviluppare da un lato una
Essa è una finestra che permette a te di gettare conoscenza ampia delle varie espressioni
uno sguardo sulla nostra fiamma ideale e, al dell’esoterismo e dall’altra di acquisire duttilità
contempo, permette a noi di entrare in contatto intellettuale ed operativa. Qualità questa che
con un pubblico che è variamente formato ed effettivamente lo renderà uomo libero e capace
articolato. di applicare in forma vitale, gli insegnamenti
Ecco quindi che quanto qui verrà trattato non ricevuti.
rappresenta il tutto dei nostri lavori, siano essi
individuali o legati all’opera delle nostre Colline e Al contempo, sotto il profilo operativo, il fratello
Gruppi, ma solamente quanto può e deve essere incontra la “strumentalità” cabalistica in almeno
mostrato al fine di comunicare i nostri studi, quattro momenti. Il primo è legato al nostro
cercare di soddisfare quella sana e utile curiosità segno rituale individuale di apertura. Il secondo
attorno al martinismo ed intessere rapporti con durante il rituale di Luna Piena. Il terzo nei rituali
quei fratelli e sorelle momentaneamente isolati. riservati ai Superiori Incogniti. Il quarto, infine,
durante i vari lavori legati alla ripetizione dei
“La prima questione che si impose all’attenzione nomi divini.
dei cabbalisti concerneva la natura della Torah
come “Torah scritta”. Che cosa propriamente può Ecco quindi, mio caro amico ed amato fratello, i
essere rivelato da Dio, e in cosa propriamente semplici risvolti che la Cabbala riserva ai nostri
consiste la cosiddetta parola di Dio che è umili lavori.
consegnata a chi riceve la rivelazione? La loro
risposta fu: nella rivelazione è Dio stesso che si
rivela, facendosi lingua e voce. Ma questo punto Vi rivolgo il mio consueto saluto, nell’attesa di
in cui la potenza divina precipita in abbracciarvi al nostro convento nazionale di
un’espressione, per quanto ancora cosí intima e Montecatini Terme.
nascosta, è il nome di Dio.” Novecento filosofico e
scientifico, a cura di A. Negri, Marzorati, Milano, Ricordando che esso è aperto a tutti i martinisti,
1991, vol. V, pagg. 169-170 e 172 che avranno la bontà di accreditarsi presso la
nostra segreteria.
Amato Fratello e Carissimo Amico, come
consuetudine del Nostro Ordine, in prossimità del Elenandro XI
Convento Martinista proponiamo una raccolta di
riflessioni, pensieri ed elaborati in merito al tema,
che animerà il nostro incontro.

L’argomento, su cui tutti i fratelli e le sorelle


hanno lavorato filosoficamente durante l’anno, è
"L'ALBERO DELLA VITA E I SUOI RIFLESSI NEI
RITUALI IN GRADO DI ASSOCIATO INCOGNITO".
E’ bene precisare come in seno al nostro Ordine
la Cabala non ha una centralità filosofica ed www.martinismo.net
operativa. Essa rappresenta, alla stregua di altre
membra del corpo esoterico, uno degli argomenti eremitadaisettenodi@gmail.com

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Sezione “CONTRIBUTI SAPIENZIALI” la fonte del male nella crescita sovrabbondante


“Il Problema del Male nella del potere del giudizio, resa possibile dal
sostanziamento e dalla separazione della qualità
Cabala” del giudizio dalla sua abituale unione con la
qualità dell'amore e della bontà. Il puro giudizio,
Di Gershom ScholemIl (saggio che segue è stato non temperato da influssi mitiganti, produceva da
estratto dal testo di Gershom Scholem: "La se stesso il sitra ahra (l'altra parte), come un
Cabala", delle Edizioni Mediterranee anno 1982. recipiente che viene riempito fino a traboccare
Pagine 128 -132 ) riversa al suolo il liquido superfluo. Questo sitra
ahra, il regno delle emanazioni tenebrose e dei
La questione dell’origine e della natura del male poteri demonici, quindi non è più una parte
fu una delle principali forze motrici della organica del Mondo della Santità e delle
speculazione cabalistica. Nell’importanza ad essa Sephiroth. Sebbene sia emersa da uno degli
attribuita sta una delle differenze fondamentali attributi di Dio, non può essere una parte
tra la dottrina cabalistica e la filosofia giudaica, essenziale di Lui. Questa concezione divenne
che non diede un notevole contributo di pensiero dominante nella Cabala tramite gli scritti dei
originale al problema del male. Le soluzioni cabalisti di Gerona e lo Zohar.
proposte dai cabalisti erano diverse. Il
Secondo gli "gnostici" della Castiglia e, in una
Ma'arekhet ha-Elohut rivela l'influenza della
versione diversa, anche nello Zohar, esiste una
posizione neoplatonica convenzionale, per la
gerarchia completa dell' "emanazione della
quale il male non ha realtà oggettiva ed è
sinistra" che è il potere dell'impurità attivo nella
soltanto relativo. L'uomo è incapace di ricevere
creazione. Tuttavia, questa realtà oggettiva
tutto l'influsso delle Sephiroth, ed è questa
perdura solo in quanto continua a ricevere nuova
inadeguatezza che sta all'origine del male, il quale
forza dalla Sephirah Guebourâ, che è nel santo
ha perciò una realtà esclusivamente negativa. Il
ordine delle Sephiroth, e in particolare solo finché
fattore determinante è lo straniamento delle cose
l'uomo la ravviva e la fortifica con le sue azioni
create dalla loro fonte d'emanazione, una
peccaminose. Secondo lo Zohar, questo sitra ahra
separazione che porta a manifestazioni di ciò che
ha dieci Sephiroth (corone); e una concezione
a noi appare come la forza del male. Ma
simile, benché con parecchie variazioni e
quest'ultimo non ha una realtà metafisica, ed è
l'aggiunta di certi elementi mitici, è espressa negli
dubbio che l'autore del Ma'arekhet ha-Elohut e i
scritti di Isaac ha-Kohen e in Ammud ha-Semali
suoi discepoli credessero all'esistenza di un regno
dal suo allievo Moses di Burgos. Isaac ha-Kohen
separato del male al di fuori della struttura delle
insegnava che i primi mondi, che furono distrutti,
Sephiroth. D'altra parte, troviamo già nel Sepher
erano tre emanazioni tenebrose, e perirono a
ha-Bahir una definizione della Sephirah Guebourâ
causa del male.
come "la mano sinistra del Santissimo, che sia
benedetto", e come "una qualità il cui nome è Anche nello Zohar viene implicato che il male
male", che ha molte ramificazioni nelle forze del nell'universo ebbe origine dai resti dei mondi che
giudizio, i poteri coercitivi e limitanti furono distrutti. La forza del male è paragonata
nell'universo. Già al tempo di Isaac il Cieco questo alla corteccia (Qliphat) dell'albero
portò alla conclusione che doveva esservi dell'emanazione, un simbolo che ebbe origine
necessariamente una radice positiva del male e con Azriel in Gerona e che divenne molto comune
della morte, che era controbilanciata nell'unità dallo Zohar in poi. Alcuni cabalisti chiamano la
della Divinità dalla radice del bene e della vita. totalità dell'emanazione della sinistra l'albero
Durante il processo di differenziazione di queste esterno" (ha-ilan ha-hizon). Un'altra associazione,
forze al di sotto delle Sephiroth, tuttavia, il male che si trova nei cabalisti di Gerona e che li segue
diveniva sostanziato come una manifestazione anche nello Zohar, è quella con "il mistero
separata. Si sviluppò quindi la teoria che vedeva dell'Albero della Conoscenza". L'Albero della Vita

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e l'Albero della Conoscenza erano collegati in dell'emanazione della sinistra con nomi propri,
perfetta armonia fino a quando Adamo venne a mentre l'autore dello Zohar si atteneva
separarli, dando così sostanza al male, il quale era generalmente a categorie più impersonali, con
contenuto nell'Albero della Conoscenza del Bene l'eccezione delle figure di Samaël - l'equivalente
e del Male e ora si materializzò nell'istinto del cabalistico di Satana - e della sua compagna Lilith,
male (yezer ha-ra). Quindi fu Adamo che attivò il alle quali assegnava un ruolo centrale nel regno
male potenziale celato nell'Albero della del male. Un'altra deviazione da questa regola è
Conoscenza, separando i due alberi e separando la descrizione dettagliata dei "palazzi
inoltre l'Albero della Conoscenza dal suo frutto, dell'impurità" e dei loro custodi nel suo
ora distaccato dalla sua fonte. Questo evento è commento a Esodo 38-40, che segue una
chiamato metaforicamente "il taglio dei descrizione parallela dei "palazzi della santità".
germogli" (kizzuz ha-neti'ot) ed è l'archetipo di Nel simbolismo dello Zohar concernente il sitra
tutti i grandi peccati menzionati nella Bibbia, il cui ahra, vi sono numerosi temi talora in conflitto. Le
comune denominatore era l'introduzione della Qliphoth ("gusci" o "bucce" di male) sono talvolta
divisione nell'unità divina. L'essenza del peccato intese in maniera neoplatonica come gli ultimi
di Adamo fu che introdusse "la separazione sopra anelli della catena dell'emanazione dove tutto si
e sotto", in ciò che doveva essere unito, una trasforma in tenebra, come "la fine dei giorni"
separazione della quale ogni peccato è nella metafora dello Zohar. Altre volte, esse
fondamentalmente una ripetizione, a parte i vengono definite semplicemente come
peccati che riguardano la magia e la stregoneria, intermediarie tra i mondi superiori e inferiori, e
che secondo i cabalisti uniscono ciò che dovrebbe come tali non vengono necessariamente viste
restare separato. In effetti, questa concezione come malefiche. Anzi, ogni principio mediante è
tende anch'essa a sottolineare il potere del un "guscio" dalla prospettiva di ciò che sta al di
giudizio contenuto nell'Albero della Conoscenza sopra, ma è un "nocciolo" dal punto di vista di ciò
del potere dell'amore e della pietà contenuto che sta al di sotto (Zohar I:19b). In altre decisioni,
nell'Albero della Vita. Quest'ultimo riversa il suo il regno del male è delineato come il naturale
influsso abbondantemente, mentre il primo è una prodotto di rifiuto di un processo organico, ed è
forza restrittiva, con la tendenza a diventare paragonato al "sangue cattivo", a un ramo amaro
autonoma; e può farlo sia in conseguenza delle dell'albero dell'emanazione, ad acque
azioni dell'uomo, sia per un processo metafisico contaminate (II:167b), alla scoria che rimane
nei mondi superiori. dopo che è stato raffinato l'oro (hittukhei ha-
Entrambe le concezioni appaiono nella zahau), o alla feccia del vino buono. Queste
letteratura cabalistica, senza che tra esse venga descrizioni del sitra ahra nello Zohar sono
operata una chiara distinzione. Il male cosmico particolarmente ricche di immagini mitiche.
derivante dalla dialettica interna del processo L'identificazione del male con la materia fisica,
d'emanazione qui non è differenziato dal male sebbene ricorra talvolta nello Zohar e in altri libri
morale prodotto dalle azioni umane. Lo Zohar cabalistici, non divenne mai una dottrina
tenta di unire questi due regni, postulando che la accettata. L'equivoco della filosofia medievale tra
disposizione alla corruzione morale, al male sotto la concezione aristotelica e quella platonico-
forma di tentazione umana, deriva dal male emanatista della materia è sentito altrettanto
cosmico che è il regno del sitra ahra (III:163a). La fortemente nella Cabala, sebbene solo di rado vi
differenza fondamentale tra lo Zohar e gli scritti siano riferimenti al problema del modo in cui è
degli gnostici della Castiglia stava nel fatto che emanata la materia. In generale, la questione
questi ultimi indulgevano in personificazioni della natura della materia non è centrale nella
esagerate delle forze di questo regno, facendo Cabala, dove l'interesse fondamentale era
talvolta ricorso a precedenti credenze piuttosto la questione del modo in cui il Divino
demonologiche, e chiamando le potenze era riflesso nella materia. Discussioni occasionali

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della natura della materia da un punto di vista La prima luce era interamente attiva e la seconda
neoplatonico si possono già trovare nella interamente passiva e immersa nel profondo di
letteratura del circolo del Sepher ha-lyyun. se stessa. Quando il pensiero della creazione
Cordovero, nel suo Rabbati Elimah, spiega sorse nella prima luce, questa si contrasse per far
l'emanazione della materia dallo spirito per spazio alla creazione, ma la luce senza pensiero,
mezzo di un trattamento dialettico del concetto che non aveva parte nella creazione, rimase al
di forma che era comune nella filosofia suo posto. Poiché non aveva altra finalità che
medievale. rimanere in se stessa, resistette passivamente
Secondo lo Zohar vi è una scintilla di santità alla struttura dell'emanazione che la luce
persino nel regno dell'altra parte, sia proveniente contenente il pensiero aveva costruito nel vuoto
da un'emanazione dell'ultima Sephirah, sia come creato dalla propria contrazione. La resistenza
risultato indiretto del peccato dell'uomo, perché trasformò la luce senza pensiero nella suprema
come l'adempimento di un comandamento fonte del male nell'opera della creazione. L'idea
rafforza la parte della santità, un atto di un dualismo tra materia e forma quale radice
peccaminoso rivitalizza il sitra ahra. I regni del del bene e del male assume qui un aspetto
bene e del male sono in una certa misura originalissimo: la radice del male è un principio
commisti, e la missione dell'uomo è di separarli. esistente nello stesso Ayn Soph, che si tiene
In contrasto con questa concezione che riconosce distaccato dalla creazione e cerca di impedire che
l'esistenza metafisica del male, un punto di vista vengano attuate le forme della luce contenente il
alternativo ha trovato la sua espressione pensiero, non perché sia malefico per natura, ma
fondamentale in Gikatilla, il quale definì il male solo perché il suo unico desiderio è che nulla
come un'entità che non era nel suo posto debba esistere al di fuori di Ayn Soph. Rifiuta di
legittimo: "ogni atto di Dio, quando è nel posto ricevere in sé la luce che contiene il pensiero, e di
ad esso accordato alla creazione, è bene; ma conseguenza si sforza di frustrare e di distruggere
quando si volge e lascia il suo posto, è male". tutto ciò che è costruito da quella luce. Quindi il
Queste due concezioni - quella dello Zohar, che male è il risultato di una dialettica tra due aspetti
riconosce al male un'esistenza attuale come della luce dello stesso Ayn Soph. La sua attività
fuoco dell'ira e della giustizia di Dio, e quella di nasce dalla sua opposizione al cambiamento.
Gikatilla, che gli attribuisce solo un'esistenza L'affinità di questa idea con la concezione
potenziale che nulla può attuare, se non le azioni neoplatonica della materia quale principio del
degli uomini - ricorrono in tutta la letteratura male appare evidente. La lotta tra le due luci si
cabalistica senza che l'una riporti la vittoria rinnova ad ogni fase della creazione, e non avrà
sull'altra. Anche nelle diverse versioni della termine fino al tempo della redenzione finale,
dottrina lurianica, le due concezioni sono quando la luce che contiene il pensiero penetrerà
perpetuamente in conflitto. (Sul problema del completamente la luce senza pensiero e vi
male nella Cabala lurianica si veda più sotto.) Uno delineerà le sue forme sante. Il sitra ahra dello
sviluppo successivo e finale riguardo il problema Zohar non è altro che la totalità della struttura
del male si ebbe nella dottrina degli shabbatei, che la luce senza pensiero è costretta a produrre
formulata particolarmente negli scritti di Nathan quale risultato di questa lotta. Via via che il
di Gaza. Secondo lui, vi erano fin dall'inizio due processo della creazione prosegue, la lotta
luci in Ayn Soph, "la luce che conteneva il diviene più acuta, perché la luce del pensiero, per
pensiero" e "la luce che non conteneva il sua stessa natura, vuole penetrare tutto lo spazio
pensiero". La prima aveva in sé, fin dal principio, il lasciato vuoto dalla sua contrazione e non
pensiero di creare i mondi, mentre nella seconda lasciare nulla d'intoccato in quel regno
tale pensiero non c'era, e tutta la sua essenza primordiale e senza forma che Nathan chiama
tendeva a rimanere occulta e a restare in se golem (hyle senza forma). La premessa che i
stessa senza emergere dal mistero di Ayn Soph. principi del bene e del male esistono insieme

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nella mente suprema di Dio e che non vi è altra secondo la dottrina delle shemittot. Questa
possibile soluzione logica al problema del male in posizione accettava la realtà del male nelle
un sistema monoteistico, fu condivisa da Leibnitz, diverse shemittot, in ogni shemittah secondo la
il quale affrontò il problema in modo simile, circa sua natura specifica.
quaranta anni dopo, nella sua Théodicée. In generale, le argomentazioni cabalistiche circa il
Benché non vi sia il fato finale del male
dubbio che in si limitavano al
maggioranza i tempo della
cabalisti ritenessero redenzione e al
che il male avesse giorno del giudizio.
un'esistenza reale a L'opinione
vari livelli, anche se prevalente era che il
operava attraverso la potere del male
negazione, essi erano sarebbe stato
divisi nelle diverse distrutto e sarebbe
visioni del problema scomparso, poiché
escatologico di come non vi sarebbe più
avrebbe avuto fine stata alcuna
nel mondo e giustificazione per
nell'uomo. I1 potere la continuazione
del male verrebbe della sua esistenza.
totalmente distrutto Tuttavia, altri
nel tempo a venire? O sostenevano che il
forse regno del male
sopravviverebbe, ma sarebbe
rimarrebbe privo di sopravvissuto quale
ogni possibilità luogo di punizione
d'influenzare il eterna per i
mondo redento, malvagi. Una
quando il bene e il qualche incertezza
male, che si erano mescolati, fossero finalmente tra queste due convinzioni si trova tanto nello
separati di nuovo? O forse il male verrebbe Zohar quanto nella Cabala lurianica. Nel
ritrasformato in bene? La concezione che nel complesso, lo Zohar sottolinea che il potere delle
mondo futuro, quando ciò avverrà, tutte le cose Qliphoth verrà "spezzato" nel tempo a venire, e in
ritorneranno al santo stato originale, ebbe vari passi afferma chiaramente che il sitra ahra
sostenitori eminenti dai tempi dei cabalisti di "sparirà dal mondo" e la luce della santità
Gerona in poi. Nachmanide parlava del "ritorno di "risplenderà senza ostacoli". Gikatilla afferma,
tutte le cose alla loro vera essenza", un concetto d'altra parte, che nel tempo a venire "Dio
forse tratto dall'escatologia cristiana e dalla prenderà l'attributo di [punire] la sfortuna [cioè il
dottrina dell'apokatasis (reintegrazione); ed egli potere del male] in un luogo dove non potrà
intendeva con questo la riascesa di ogni essere essere maligna" (Sha'arei Orah, cap. 4). Quanti
creato alla sua fonte nell'emanazione, il che non sostenevano la dottrina che il male sarebbe
avrebbe più lasciato spazio per la continuazione ridivenuto bene affermavano che lo stesso
dell'esistenza del regno del male nella creazione o Samaël si sarebbe pentito e si sarebbe
del potere dell'istinto malefico nell'uomo. trasformato in un angelo di santità, il che avrebbe
Sembrerebbe, in effetti, che tale ritorno fosse causato automaticamente la scomparsa del regno
connesso nella sua concezione al grande giubileo, del sitra ahra. Questa concezione è espressa nel

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libro Kaf ha-Ketoret (1500) e particolarmente I Quattro Mondo o Universi


nell'Asarah Ma'amarot di Menahem Azariah
Per gentile concessione di www.cabala.org
Fano; ma è contrastata negli scritti di Vital, il
quale assunse una posizione meno liberale. Una
In questo breve articolo ci occuperemo dei
potente affermazione simbolica del futuro ritorno
quattro universi o “olamot” descritti dalla Cabalà.
di Samaël alla santità, particolarmente diffusa a
La parola “olam”, “mondo o universo”, deriva
partire dal secolo XVII, fu la concezione che il suo
dalla radice ELEM, che significa “nascosto”. I
nome sarebbe mutato, e la lettera Mem
mondi sono dunque le dimensioni e le strutture
significante morte (mavet) sarebbe caduta per
naturali al cui interno la Divinità si è “nascosta” o
lasciare Sa'el, uno dei 72 Nomi sacri di Dio.
“velata”, come risultato della Restrizione
originaria (Tzimtzum). I quattro mondi sono livelli
di realtà nei quali tale “nascondimento” si fa via
via più forte. Il più alto di essi è Atzilut, il mondo
dell’Emanazione. Si tratta di un livello ancora
molto vicino all’Essenza divina. Etzel, la radice di
Atzilut, ha due significati: “presso” e “emanare”.
E’ un mondo che vive in uno stato estremamente
paradossale: da un lato è già emanato, dall’altro
si trova ancora “presso” il suo Emanatore. Atzilut
è un mondo prettamente divino, popolato da
realtà chiamate Partzufim, molto superiori agli
angeli. I Partzufim, o Espressioni, sono i ruoli o
archetipi con cui Dio si riveste per avvicinarsi e
rivelarsi alla realtà umana, che si trova molto più
in basso. Pur essendo un mondo già creato,
Atzilut non possiede un’identità separata da
quella di Dio, ed è sempre la piena e perfetta
espressione della Sua volontà.

Al di sotto di Atzilut c'è Briah, “Creazione”.


Questo è il primo mondo a trovarsi “al di fuori”,
come dice l’etimologia di Briah, che viene da BAR
= “esterno”. Si tratta della creazione “yesh mi
Ain”, “un qualcosa dal nulla”, o ex-nihilo. Qui
l’esistenza compare per la prima volta come
un’entità separata dal Creatore. Tuttavia la sua
realtà è ancora del tutto spirituale, e piuttusto
che di creature vere e proprie Briah è la dimora
delle radici superne e generali di tutti quegli
esseri che solo in seguito appariranno nella loro
forma particolare. In Briah si trova il “kissè ha-
Cavod”, il divino “Trono di Gloria”, come pure gli
angeli più elevati, quelli del Servizio, che cantano
in continuazione “Qadosh, Qadosh, Qadosh...”.
Pur trascendendo la ricerca scientifica,
recentemente la fisica si è avvicinata alla
Sezione “Contribuiti Filosofici” percezione di tale livello di realtà, scoprendo che

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le particelle atomiche hanno origine come Infine troviamo Assiah, il mondo del Fare. La
contrazioni di un “campo unificato” che riempie parte più bassa di tale universo è quella fisica e
l’intera estensione dello spazio-tempo. Briah è materiale. Qui le creature assumono la loro forma
questo misterioso campo che si trova nel “vuoto” dettagliata particolare, fino a diventare corpi
dello spazio, e che si manifesta nei livelli inferiori materiali. Qui la libertà di scelta è al suo massimo,
come l’una o l’altra delle quattro forze presenti in e il male può assumere il suo aspetto più
natura. pericoloso. La stessa radice del nome di questo
mondo (Ain - Sin - Hey) è presente in Esaù (Ain -
Al di sotto troviamo Yetzirah, o Formazione. Sin - Vav), colui che pur essendo nato da Isacco e
Anche Yetzirà è un mondo soprattutto spirituale. Rebecca, scelse la via dell’assimilazione e
Qui si trovano le forme e le immagini superiori in l’abbandono della santità. Pur trovandosi al
base alle quali vengono modellati gli esseri creati. gradino più basso questo mondo è più
Yetzirah è “yesh mi-yesh”, un “qualcosa dal importante degli altri, dato che D-o “ha voluto
qualcosa”, e non costituisce una novità assoluta. farsi una dimora nei mondi inferiori, in quel
Qui la realtà subisce un ulteriore restringimento, mondo al di sotto del quale non c'è più nulla”. Per
e deve assumere forme particolari. Infatti nella rettificare tale livello di realtà è necessario
radice di Yetzirà troviamo le lettere TZAR, che sopratutto “agire”, come suggerito dal suo nome,
significano “stretto”. Esso è popolato dalle varie Assiah, Azione. Ed ecco il perché nell’Ebraismo la
forme angeliche, ma non soltanto positive. pratica delle Mitzvot e delle buone opere sia così
Mentre il principio del male è del tutto assente in importante, poiché senza di esse non è possibile
Atzilut, e quasi inesistente in Briah, qui esso può influenzare la condizione di Assiah, che è al
già manifestarsi, dato che qui le creature hanno centro stesso di tutta la creazione. Qui non
già una certa libertà di scelta, che può portarle ad bastano le buone parole, pensieri o intenzioni,
qui occorre “fare il bene”, “fare la Volontà di
Dio”.

agire contro la volontà del loro Creatore.

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Sezione “Lavori Filosofici” Traviata da menti sofisticate, nella sua


“La Cabala” essenzialità, riveste oggi, nella sua forma corrotta
Elenandro XI S I I e non tradizionale, ruolo di madre di ogni
illusione e di panacea di ogni bisogno..
La Verità non è venuta nuda in questo mondo ,ma Sigilli, evocazioni, talismani, invocazioni, corpi
in simboli ed immagini" Vangelo di Filippo - V. rituali, magia e via discorrendo sembrano
Gnostico animarsi e nobilitarsi di incanto, quando vengono
affiancati dal termine Qabbaláh. Ben sappiamo
Sembra, secondo i più famosi rabbini, che lo però che in genere quello che appare non è, in
stesso Mosè, prevedendo la sorte che poteva quanto tale degenerazione è solamente uno degli
subire il suo libro e le false interpretazioni che i aspetti della caduta involutiva della scienza
tempi gli avrebbero riservato, sia ricorso a una tradizionale, oramai gingillo di troppi mercanti.
legge orale che egli affidò a viva voce a dei
discepoli sicuri, e che incaricò di trasmettere nella Indubbiamente è impresa improba parlare di
segretezza del santuario ad altri uomini che, a Qabbaláh e quindi forse è decisamente più fattivo
loro volta, trasmettendola di epoca in epoca, la procedere a rettifica di quanto domina
facessero così pervenire alla più lontana
nell'immaginario pseudoesoterico.
posterità. Questa legge orale si chiama Qabbalah,
dalla parola ebraica che significa "ciò che è La Qabbaláh non è un segreto, in quanto non
ricevuto", "che viene passato di mano in mano".
sussistono segreti. Sussistono la pratica e la non
(Antoine Fabre d'Olivet)
pratica, che portano, rispettivamente, alla
conoscenza e alla ignoranza; e in definitiva alla
consapevolezza e non consapevolezza del SE’.

Movendomi su questa ottica, per prima cosa


andrò ad elencare cosa non è la Qabbaláh, che
come un serpente sembra avere mutato forma
passando da segreto iniziatico, a curioso
camaleonte per ogni prurito esoterico o occulto.

Vi è nella Qabbaláh una musica dei Numeri, e La Qabbaláh non è neppure una disciplina arida e
questa musica che riduce il caos materiale ai suoi moraleggiante, riservata a pochi.
princìpi, attraverso una sorta di grandiosa
matematica, spiega come la Natura si ordini e La Qabbaláh non è formulario per creare
diriga la nascita delle forme che estrae dal caos. E talismani, o riti.
tutto quel che vidi, mi parve ubbidire a una cifra.
(Antonin Artaud) La Qabbaláh in se non permette viaggia astrali.

La Qabbaláh non può essere insegnata, in quanto


Nell'immaginario pseudoesoterico moderno la implica una comunione diretta con il fluire della
Qabbaláh sembra essere divenuta il fulcro conoscenza che essa rappresenta e chi lo fa
portante di ogni pratica occulta o fantasticheria palesa solamente arroganza e ignoranza.
legata al dominio delle cose di questo mondo.

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La Qabbaláh non è neppure uno scrigno che paradiso. Essi ascesero grazie al potere del nome
racchiude la potenza per governare le leggi di Dio conseguito attraverso pratiche mistiche e
dell'Universo. meditative.
“Quattro entrarono nel pardes: Ben Azzai, Ben
La Qabbaláh non è ebraica, infatti sussiste una Zoma, Aher e rabbi Akiva.Ben Azzai diede
Qabbaláh ebraica e una Qabbaláh Cristiana. un'occhiata e morì. Ben Zoma diede un'occhiata e
impazzì.Aher tagliò le piante. Rabbi Akiva emerse
Carissimo amico, Qabbaláh è ricevere e
in pace. (Aher fu un rabbino eretico, che lasciò il
trasmettere al contempo. Essa trova fondamento,
giudaismo per abbracciare il sistema gnostico
armonico e dinamico, nel dare e nel prendere,
duale).”
fusi in un unico continuo e sferico sigillo di
conoscenza intima.

Qabbaláh è quindi la tradizione profonda su cui "SONO QUELLO CHE SONO" rispose Dio a Mosè.
fondare il Tempio Intimo. L'Assoluto non può essere definito con umane e
corrotte parole, ma è necessario una serie di
La parola Qabbaláh deriva da una forma intensiva
simboli di manifestazioni su cui meditare e
del verbo Qabol (ricevere), quindi la Qabbaláh è
raggiungere l'estasi della conoscenza.
tradizione che si trasmette, o meglio la forma
esteriore, che raccoglie, della tradizione: il mezzo. Questa è Qabbaláh: la ricomposizione fra uomo di
Infatti il contenuto della tradizione è intimo e conoscenza e Assoluto.
affonda le proprie radici nello spirito dell'iniziato,
Caro amico sussiste una Filosofia Universale e
che si ricollega allo spirito del dell'Essere Assoluto
Perenne, che si trasmette attraverso le Religioni,
ed Immanifesto.
l'architettura, il simbolo, la letteratura e la
Attraverso il semplice studio dell'Albero della musica: le espressioni più alte dell'essere uomo.
Vita, ci arresteremo alla parte mentale ed La Bibbia, come ogni altro testo religioso,
esteriore dello stesso, mentre dobbiamo attraverso simbologie, storie, aneddoti, immagini,
ricercare la comunione fra oggetto di studio e ci narra non solo la storia dell'uomo, ma anche
soggetto dello studio, in modo che siano cosa quella delle manifestazioni del divino:
unica. L'essenza della Qabbaláh si trasmette, per cosmogonia e teogonia. Per mezzo delle sacre
moto proprio, a chi è veramente ricettivo e in scritture le religioni, in forma immaginifica, ci
grado di farsi fecondare da essa. narrano l'esistenza di Dio, le leggi che regolano la
creazione, il perché dell'umano essere la via della
L'unica metodo di ricerca è quello che trae origine
salvezza e il dualismo fra bene e male.
dallo studio, dalla ragione e dal pensiero logico,
per poi trasmutarsi in intuito e comunione: scevri Attraverso un "uso" enunciativo della parola, ci
da forme e pensieri angusti. Anche se è bene fermeremo a quanto è manifesto, attraverso un
sottolineare che questo metodo non è esente da uso evocativo della parola ci immergeremo nel
rischi e pericoli. lago sottostante. Lo studio della Qabbaláh, è
rendere VIVA la parola scritta.

I rischi della ricerca ci sono ricordati dal mito del La Qabbaláh, così come altri sistemi tradizionali, è
Pardes, dei quattro rabbini che entrano nel una chiave spirituale che permette di accedere al

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significato occulto celato nelle Sacre Scritture. Splendore, lo “Zohar”, leggiamo che lo
Viene quindi superato il piano letterale e morale, “Ain”(Luce) diviene “Ain Soph”(Infinito o Luce
per immergersi in quello simbolico, alla ricerca di Infinita) e ulteriormente “Ain Soph Aur”(Luce
Assoluta non Manifesta) si concentrano nella
quanto si cela oltre al mito.
prima sephirot: Keter.
In definita cos'è la Qabbaláh ? Lo studio
Un paragrafo ai quattro mondi è dedicato in
metafisico e metapsichico delle Sacre Scritture,
appendice di questo libro. Sinteticamente i
rese vive dall'intuizione irrazionale, che rendono
quattro mondi sono:
coincidente l'uomo di conoscenza, al percorso Atziluth: l'Emanazione (gli archetipi),
che lo riporterà all'Assoluto. Questo percorso si Beri'ah: la Creazione (la mente, il nous),
snoda passando per le singole manifestazioni, Yetzirah: la Formazione (le idee spirituali
sephirot, e reintegrandosi delle qualificazioni e formatrici),
energie in esse raccolte. Asiyah: l'Azione (la cristallizzazione in forme
distinte)
Ogni manifestazione una prova: demoni e angeli
come un gioco di specchi contrapposti. Le Dieci Sephirot sono:

La Qabbaláh può essere solo comunione estatica Kèter, corona (punto di irradiazione del
fra anima e spirito. Il fine del matrimonio tra dispiegamento polare della manifestazione)
Chokhmàh, saggezza (puro pensiero)
donna e uomo è l'unione. Il fine dell'unione è la
Binàh, comprensione, intelligenza (la capacità di
fecondazione. Il fine della fecondazione è la elaborare il pensiero)
procreazione. Il fine della nascita è Dàat, conoscenza (conoscenza intuitiva): è la
l'apprendimento. Il fine dell'apprendimento è "sephirà nascosta" dell’unione degli opposti.
trasmutare la natura umana. Il fine della Chèssed, misericordia, grazia (la capacità di
trasmutazione umana è la coincidenza con il infondere quanto elaborato dalle sephirot
divino. Il fine della coincidenza con il divino è superiori)
Ghevuràh, giustizia, rigore (rappresenta il peso e
l'estasi dell'Assoluto. La Qabbaláh è una codifica
la misura del dispiegamento polare della
simbolica, che deve essere sepolta nel nostro manifestazione)
intimo in modo tale che come un seme germogli, Tifèret, bellezza (unisce in armonia quanto infuso
portando la vita della Conoscenza ove prima vi dai mondi superiori e quanto raccolto e reso vivo
erano la morte dell'ignoranza. dai mondi inferiori.)
Nèzakh, Vittoria, trionfo ()
A livello simbolico la scienza cabalistica è Hod, gloria, onore, eternità (è lo stadio finale
rappresentata dall’Albero della Vita, il quale è dell'elaborazione del piano della vita)
costituito da: Yessòd, fondamento (centro formatore che
1. I Tre Veli del Negativo infonde sul piano materiale)
2. I Quattro Mondi Malkhùth, regno (la realtà fisica e quaternaria)
3. Le Dieci Sephirot
4. I 22 Sentieri (si veda l’appendice) I tre pilastri rappresentano le tre forze (attiva,
4. I 3 Pilastri passiva e neutra) su cui si fonda il dispiegamento
polare della manifestazione, e da cui attingono
I Tre Veli del Negativo rappresentano il processo energia tutte le forme.
attraverso il quale l’Essere, sconosciuto anche a
sé stesso, si rende conoscibile. Nel Libro dello

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Sezione “Lavori Filosofici” inferiore del rigo sul quale sono scritte le lettere
IL Soffio di Dio si Muoveva ebraiche, Lamed, al contrario si innalza al di sopra
della linea superiore, Beit posta al centro al
sull’Abisso centro vale due volte, come i due aspetti di ogni
Saul S I cosa creata, è inoltre la prima lettera della Torah,
quindi la lettera con la quale Dio creò il mondo.
Questa disposizione richiama una stretta
Inquadramento Storico correlazione tra ciò che sta in alto e ciò che sta in
basso concetto che mirabilmente espresso anche
Chiunque si sia cimentato nella lettura di un testo nella Tavola Smerladina testo fondamentale
di esoterismo si è imbattuto nel termine Cabbala. dell’Ermetismo; tale analogia, come vedremo,
Certamente tutti i presenti conoscono il termine pervade sottilmente tutta la Cabbala, lo stesso
ed il suo significato, ma il più delle volte in Zohar afferma “Allungò la mano destra e creò il
maniera superficiale o dando la conoscenza della mondo sovrastante./ Allungò la mano sinistra e
Cabbala per scontato, tanto da non riuscire a creò questo mondo…./ Creò questo mondo
compenetrare alla perfezione il testo da cui il perché fosse ugual a quello soprastante, e ciò/
termine è scaturito. Il mio, ovviamente, non vuole che esiste lassù ha la sua controparte quaggiù”.
essere un lavoro esaustivo, né tanto meno Ma passiamo al significato del termine:
completo, non ne ho la capacita, né tantomeno il
tempo, voglio solo incidere un lavoro breve e di “[…] Kabbala che in ebraico significa appunto “ciò
facile consultazione che possa dirimere le nebbie che è stato ricevuto”, “ciò che proviene
in cui la Cabbala è avvolta per la maggior parte di d’altrove”, “ciò che si passa di mano in mano“”
noi. Io non sono né di cultura né di religione Donato Piantanida: “La chiave perduta”; Atanor,
ebraica, e questo se da un lato può essere un 1996 pag. 48 nota 8, non significa in realtà altro
difetto, in quanto sicuramente commetterò che “Tradizione”, e tale termine viene
alcuni errori nella stesura della Tavola, dall’altro inizialmente usato solo con tale significato, ma
può essere anche un vantaggio in quanto questo ben presto verrà utilizzato per indicare una
mio lavoro è inciso per i Gentili Per gli ebrei, dottrina segreta della tradizione ebraica, una
erano coloro che non discendevano da Giacobbe, specie di gnosi ebraica. “”Cabbala” è il termine
oggi per estensione si inntende tradizionale più
tutti i non ebrei., e quindi potrà comunemente usato per
forse risultare più indicare il patrimonio degli
comprensibile, dal momento insegnamenti esoterici del
che più difficilmente darò per Giudaismo e del misticismo
scontate delle cose che per un giudaico, in particolare le
ebreo sono palesi, ma che forme che quest’ultimo
potrebbero non esserlo per assunse durante il Medioevo
colui che ebreo non è. a partire dal secolo XII. Nel
suo senso più ampio, indica
Il termine deriva dalla radice tutti i successivi movimenti
Quf Beit Lamed che compare esoterici nell’ambito del
solo due volte nella Torah; Giudaismo che si evolvettero
estremamente interessante e dalla fine del periodo del
indicativa del modo di lavorare Secondo Tempio e divennero
della Cabbala è l’analisi della fattori attivi della storia
grafia della radice stessa: Quf si ebraica” Gershom Scolem: “La
estende con una gamba al di sotto della linea Cabala”; Ed. Mediterranee, Roma, 1982. Pertanto

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potremo definirla la componente mistica o meglio una parte del testo sacro, il così detto
dell’Ebraismo Per “misticismo”, intendiamo Pentateuco costituito dalla Genesi, l’Esodo, il
un’insieme di conoscenze e di insegnamenti, il cui Levitico, i Numeri e il Deuteronomio. Il
scopo è quello di portare le persone ad un Pentateuco, che in greco significa “cinque astucci
contatto intimo e diretto col Divino, più ricco e per libri”, inizialmente si pensava fosse stato
completo di quanto la sola mente umana possa scritto interamente da Mosé, in realtà sembra sia
stabilire.. La possibilità di raggiungere veri e costituito da una raccolta di testi e di tradizioni
propri stati di illuminazione profetica, o di estasi orali risalenti dal IX al V secolo a.C.. La tradizione
mistica, è confermata da numerosi brani della orale è rappresentata dalla Mishnà, o meglio
Bibbia. In base a tale testo però, solitamente è dalla componente legislativa della Mishnà, detta
Dio a mostrarsi alle persone da Lui scelte, di volta Halakhà. La Mishnà è stata raccolta per la prima
in volta. Ciò può avviene in modo diretto, oppure volta dal patriarca Jehudà ha-Nasi intorno al 200
tramite angeli, o sogni, o visioni. Tale processo d.C. e comprende un vero e proprio codice
segue dunque una direzione dall’alto al basso. legislativo e di comportamento fino ad allora
Nella Cabbala, invece, si cerca, con tecniche trasmesso solo oralmente per l’intero rabbinato;
opportune, di far sì che sia la persona stessa a è costituita da sei sezioni tematiche: Semenze,
prepararsi ad un simile incontro. La direzione Festività, Donne, Danni, Cose sacre. “La Mishnah
seguita è dunque quella dal basso all’alto; nel profila una situazione a-storica esemplare o
contempo, non si deve avere la pretesa di ideale, nella quale i diversi atti di santificazione
arrivare ai vertici delle esperienze e visioni della vita dell’uomo vengono compiuti sulla base
descritte nella Torah. Di tale dottrina ne abbiamo di modelli debitamente stabiliti. L’opera
notizia fin dal II secolo a.C. (anche se i mistici dell’agricoltore è consacrata dalla presenza di Dio
ebrei sostengono che la cabala risale ad Adamo), e dal lavoro (ritualizzato)” (Mircea Eliade). La
ma ha iniziato ad affiorare in maniera Halakhà è un codice vincolante ed indica
apprezzabile solo nel XII o XIII secolo; in realtà il l’insieme delle pratiche e dei precetti che ogni
termine comprende due forme di esperienza ebreo deve seguire nella vita pubblica e privata
mistica, da una parte una forma moderata di per operare la volontà di Dio. La Torah è quindi la
speculazione teosofica e detta anche Cabbala manifestazione della volontà di Dio e quindi è il
speculativa, che attraverso lo studio della Torah massimo dono che Dio ha fatto al Suo popolo.
porta il mistico a contatto con i segreti della Infine il Talmud (che significa studio, quindi
Torah stessa, la quale preesiste all’eternità, e Talmud-Torah è lo studio della legge) indica una
quindi a contemplare ed interagire con la divinità raccolta di commenti, di studi e di ampliamenti
stessa; dall’altra la forma intensiva detta anche alla Mishnà stessa; si compone di due opere il
Cabbala pratica che attraverso parole magiche e Talmud di Gerusalemme e il Talmud babilonese.
combinazioni delle lettere formanti il nome di Dio Infine la Torah è composta da 613 precetti, di essi
pronunciate in determinati modi, conduceva al 248 contengono precetti positivi e 365 sono
rapimento estatico del mistico. interdizioni.

Prima di procedere oltre è bene chiarire cosa si Ma torniamo alla Cabbala. Solamente nella
intende per Torah: letteralmente il termine seconda metà del primo millennio si è iniziato a
significa “Dottrina”, ma solitamente viene intesa studiare in maniera più approfondita il problema
nel termine più ristretto di “Legge” che della creazione del mondo, ovvero i dettami
nell’Antico testamento indica una norma contenuti nella Genesi; tale studio, originato in
insostituibile del rapporto Uomo-Dio; si distingue dalle sette gnostico-giudaiche fiorenti nell’Egitto
una Legge scritta, e una Legge orale, entrambe ellenistico ed in Palestina Arturo Schwarz:
consegnate da Dio a Mosé sul monte Sinai. Col “Cabbalà e Alchimia”; Ed. Giuntina, Firenze, 1999
termine Legge scritta, gli ebrei indicano la Bibbia, pag. 12., ben presto si diffonde in ogni regione

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interessata dalla diaspora Con tale termine si interpretata in senso mistico; ovvero, la Torah è
intende la dispersione del popolo ebraico nel l’unica legge cosmica, in essa vi sono celati tutti i
mondo iniziata dopo la distruzione del Primo misteri e le conoscenze del mondo, che quindi
Tempio al tempo dell’esilio babilonese 520 a.C. possono essere compresi solo attraverso un
(?), e diventata più evidente dopo la distruzione accurato studio della Legge stessa, inoltre,
del Secondo Tempio da parte di Tito (70 d.C.) e secondo tale interpretazione, l’ebraico è la
soprattutto dopo l’eccidio di Massala e la “lingua ufficiale” della creazione del mondo.
distruzione di Gerusalemme (130 d.C.)., ma in
particolare in Spagna (Gerona e Barcellona), nella Il movimento cabbalistico raggiunge il suo
Francia meriodionale e della Linguadoca massimo splendore nel periodo che va dal XIV
(Narbone, Arles, Marsiglia) dove, soprattutto nei secolo al XVII secolo, ma soprattutto in seguito
secoli XII e XIV, assume una diffusione dell’espulsione degli ebrei dal regno di Spagna
formidabile; forse non è un caso che nello stesso (1492) tale movimento assume un carattere
periodo, nello stesso luogo sul versante Cattolico messianico escatologico raggiungendo tutti i
si sviluppi la gnosi catara! Sempre nella terra d’oc luoghi della diaspora. Tale diffusione trova molto
ha origine il testo base per lo studio della favore soprattutto nell’Europa centrale dove la
Cabbala, lo Zohar (1240-1280), e che pone la Riforma protestante crea un movimento
distinzione fra l’aspetto rivelato e nascosto della penitenziale di attesa messianica, ed è proprio in
divinità, ed espone i dieci attributi o forze di Dio questo contesto che la Cabbala tende a perdere
ed i gradi della rivelazione divina. Più o meno la sua iniziale connotazione esoterica. Su questo
contemporaneamente la Spagna dona i natali a terreno fertile l’essoterismo cabbalistico dà luogo
colui che forse viene considerato il più grande anche a superstizioni popolari quali demoni,
cabalista, Abraham Abulafia di Saragozza. magia delle lettere e l’uomo artificiale, il Golem
Abulafia faceva parte di quella corrente filosofica Per Golem si intende una creatura di sembianze
detta estasica che si contrapponeva alla scuola umane cretate dalla materia informe (più spesso
teosofica di Gerona; sviluppò una tecnica argilla) generato per mezzo di una formula
meditativa detta Hokmath ha-Zeruf (scienza della magica derivante da una combinazione
combinazione delle lettere). Mediante questa cabbalistica del Tetragrammaton. La leggenda
tecnica era possibile creare combinazioni di popolare na attribuisce la creazione al rabbino di
lettere dell’alfabeto, ed in particolare del Praga, Judah Loew ben Bezalel..
Tetragammaton Per gli ebrei il nome di Dio è
impronunciabile, quando ci si riferisce a Lui è Il misticismo della Cabbala non è mai stato visto
necessario utilizzare o il nome generico di Dio o il di buon occhio dall’ortodossia giudaica Nel caso
Tetragrammaton costituito dalle quattro lettere dell’ebraismo per ortodossia ed ortoprassia
simboliche YHWE la cui giusta pronuncia è dobbiamo intendere il significato strettamente
oggetto di studio della cabbala., che non etimologico di retta dottrina e retta via, ovvero la
necessariamente formavano parole di senso retta stada, il retto cammino che l’ebreo deve
compiuto, ma che rappresentavano l’espressione compiere sotto gli insegnamenti della Torah. e
di un linguaggio spirituale, molto prossimo alla sempre accusato, condannato, e solo talvolta
musica e che facilitava la liberazione dai vincoli addomesticato ed inglobato, al contrario di
umani e favoriva la concentrazione sulla natura quanto è avvenuto nelle altre religioni
divina. messianiche dove il misticismo è stato posto a
fondamento dell’intera religione come ad
Ben presto si fa strada nel movimento esempio nelle religioni di origine indiana.
cabbalistico una concezione neoplatonica-
speculativa a forte impronta ascetica, che Se il cabbalismo spagnolo ha profondamente
culminerà in una rigorosa religiosità della Torah influenzato la cultura non solo della penisola

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iberica, ma di tutta l’Europa centrale, quello orientale Movimento sviluppatosi nella seconda
palestinese non è certo stato da meno. A Safed si metà del XVIII secolo, nell’Europa orientale, detto
trova la scuola cabbalistica del leggendario “santo dei pii (chassidim) sotto la guida del traumaturgo
leone” Iishaq ben Shelomò Luria (1534-1572) Eliezer Baal Shem Tov ed incrementato da rabbi
nato a Gerusalemme, ma che operò prima in Nachman di Brazlav. Secondo tale movimento le
Egitto e poi a Safed dove fondò la sua celebre speculazioni gnostiche sui misteri di Dio vengono
scuola; Luria sviluppa una tecnica di meditazione svilippati in senso morale, in enunciazioni
sulle singole lettere della Torah per determinare sull’uomo e sul suo cammino morale per
una unione con il divino. Si deve, inoltre, proprio raggiungere Dio, che può essere trovato ovunque,
a questo autore l’infiltrazione di concezioni anche nei posti più profani.. La cabala, proprio
gnostiche nella cabala, e nell’ebraismo ortodosso. per il suo particolare sviluppo nel corso della
Le scintille di Luce con la diaspora sono disperse storia e nella diaspora, non è costituita da un
per il mondo, e solo una loro riunificazione, un sistema univoco, ma da una molteplicità di
loro ritorno allo stato iniziale possono riportare sistemi di approccio al simbolismo, diversi e
all’armonia divina. talvolta contraddittori. Comunque due gradi
sistemi si sono evoluti nel corso della storia: la
L’eccessiva aspettativa gamma dei simboli come
messianica che pervade la sono elaborati nel periodo di
cabala del XVI e XVII Safed e cristallizzati a Gerona
secolo porterà e che trova la sua massima
all’esaurimento del espressione nello Zohar o
movimento, in quanto, “Libro dello splendore”, e la
basandosi sulla Cabbala gamma dei simboli della
luriana, un certo cabala luriana facente capo a
Shebbetaj Zevi si fece Jizchaq Luria. A questi due
proclamare Messia, ma sistemi dobbiamo aggiungere
durante un suo Moses Cordovero la cui
pellegrinaggio ad Istanbul, dottrina, pur facente capo
fu incarcerato e, una volta allo Zohar rappresenta un
messo di fronte alla scelta sommario e uno sviluppo
o morte o conversione, si delle diverse tendenze della
converte all’Islam. Cabbala, e la sua opera è un
Ugualmente dopo circa 70 interessante tentativo di
anni un certi Jakob Frank sintetizzare e costruire un
si presenta come la sistema cabalistici
reincarnazione di speculativo.
Shebbetaj Zevi, ma dopo
numerose peripezie che gli Un successivo sviluppo della
comporteranno anche la Cabbala si ebbe nel XVIII
“scomunica” rabbinica, e secolo con Israel ben Eliezer
due conversioni una all’Islam ed una al noto come Baal Shem Tov (il portatore del buon
cattolicesimo, morì come seguace dell’ortodossia nome) fondatore del chassidismo (dall’ebraico
russa. Questi avvenimenti screditeranno chassidim “devoto”).
enormemente il cabbalismo agli occhi degli ebrei,
tanto che il suo destino appare segnato I Libri della Cabbala
definitivamente. Oggi il movimento cabalista
sopravvive solamente nel chassidismo dell’Europa

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Fra i numerosi testi di cabbalismo i principali si fondamentali possono apparire contraddittori.


riducono a sei tutti scritti dal 1200 alla metà del Comunque sono evidenziabili due fasi nello
secolo seguente: sviluppo del pensiero cabbalistico:

· Sefer Yetzirà: Libro della Formazione o della · La gamma dei simboli della Cabbala primitiva
Creazione. È forse il libro più antico, contiene la fino al periodo di Safed incluso, cioè la teoria
descrizione della dieci Sephiroth o emanazioni, delle Sefiroth che si cristallizzò a Gerona;
sembra sia anteriore al IV secolo da Rabbi Akiba;
· La gamma dei simboli creati dalla Cabbala
· Sefer Ha Zohar: Libro dello Splendore. È forse il lurianica che dominò il pensiero cabbalistico del
più importante libro sulla Cabbalah, origina dalla XVII secolo fino a tempi più recenti.
scuola spagnola scritto, sembra dal rabbino
Moses de Léon fra il 1240 e il 1280 o forse solo Secondo la Cabbala, la Torah contiene
tradotto da un testo più antico le cui origini insegnamenti fondamentali per la comprensione
risalirebbero ad un discepolo di Rabbi Akiba detto del cosmo, ma tali insegnamenti sono scritti
Rabbi Simon; appare come un commento al secondo un codice inaccessibile ai più, codice che
Panteteuco, è un libro estremamente poetico però può essere reso palese mediante
ricco di immagini simboliche e di passaggi intuitivi l’applicazione dei sistemi di interpretazione
spesso molto difficili “Lo Zohar deve essere visto cabbalistici. Le Sacre Scritture presentano
come un grande compendio dl pensiero pertanto diversi livelli di interpretazione tutti
cabbalistico esso precedente, pensiero egualmente validi ed importanti:
rielaborato e integrato nell’immaginazione
poetica dell’autore. I concetti contenuti in · Semplice o letterale;
semplici indizi o in goffe espressioni nelle
generazioni a lui precedenti, ora emergono · Simbolico;
chiaramente come parte dell’antica saggezza”
Arthur Green: “The Zohar”.. Sfortunatamente non · Filosofico e morale;
ne esiste una traduzione italiana;
· Esoterico o segreto.
· Sefer Ha Bahir: libro della Luce Chiara o
dell’Illuminazione, è un libro estremamente La Cabbala occupandosi dell’ultimo livello
sintetico composto da un centinaio di aforismi interpretativo tenta di dare una risposta alle
attribuito a Nehuniyà ben ha-Qanà. seguenti domande.:

· Shzqel ha-qodesh: scritto da Moshé de Leon. · L’esistenza di Dio

· Iggeret ha-qodesh: o la Lettera Santa scritto da · I segreti della creazione


Yosef Giqatilla;
· La natura dell’anima umana, e come
· Gli scritti dell’Arizal rappresenta il fondamento modificarne il carattere;
della Cabbala moderna e sono nati come
commento allo Zohar. · Il perché della dualità bene-male;

I Fondamenti Della Cabbala · Lo scopo della vita terrena e di quella futura.

Data l’estrema frammentarietà della cultura La Cabbala quindi può essere considerata un
ebraica, dovuta alla diaspora, la Cabbala non sistema metafisico, un sistema di insegnamento
rappresenta un sistema univoco, anche i principi per rendere più profonda, sincera ed efficace la

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vita spirituale mediante la meditazione e la scopi di questa componente sono essenzialmente


preghiera e non cerca assolutamente di di protezione o di guarigione. Origina proprio da
modificare lo stato delle cose mediante una questa componente la leggenda del Golem.
manipolazione delle forze segrete della ceazione,
né di piegare, mediante la preghiera o particolari Ma ancora la Cabbala può essere distinta in due
ritualità, la volontà della divinità, e questo opere:
concetto è estremamente importante in quanto
si mette in contrasto con altre sistemi mistici · Maasè Bereshit
quali la magia e il martinismo.
· Maasè Merkavà
All’interno della Cabbala stessa possiamo
distinguere tre componenti: Il Maasè bereshit, o opera della creazione,
comprende quella parte della Cabbala che si
· Metafisica o teorica occupa della cosmogonia, prende in esame i vari
stadi della creazione, ovvero contiene la mappa
· Meditativa della creazione.

· Pratica Il Maasè meravà comprende la parte più


propriamente mistica, tramite la conoscenza e la
La componente metafisica si occupa ricombinazione delle varie lettere formanti i vari
prevalentemente della cosmogonia e dei vari nomi di Dio, l’anima intraprende un viaggio
livelli dell’anima; è a tale livello che vengono attraverso le sfere celesti al fine di avvicinarsi alla
studiate le Sephiroth (di cui parleremo più Luce risplendente di Dio stesso.
avanti), e il testo Biblico con tutte le sue
correlazione ed interpretazioni. È caratterizzata Queste sono i principali momenti in cui viene
da un linguaggio estremamente complesso e distinta la Cabbala, ma ne esistono ancora come il
oltremodo specialistico, ma è anche in grado di Pardes, su cui però non è possibile soffermarci. Di
portare lo studioso esperto ad altissime scoperte estrema importanza ci appare sottolineare come,
ed intuizioni. nonostante le “classificazioni” la Cabbala risulta
essere un unico corpus; ovvero non è possibile
La componente meditativa si base soffermarci su un unico aspetto, ma è necessario
prevalentemente su una meditazione che comprenderla nella sua interezza. Anzi una
permette di liberare la mente ed il cuore dalle conoscenza parziale, il soffermarsi su di un
preoccupazioni di tutti i giorni in modo da poter determinato gradino può essere estremamente
soffermarsi con mente e cuore liberi sulle varie pericoloso “se la persona è meritevole, essa (la
combinazioni delle lettere ebraiche che formano Torhah) diventa per lui medicina vitale (sam
le parole ed in particolare i nomi di Dio. Lo scopo chaim); se non merita essa (la Torah) diventa per
è quello di liberare il corpo sottile da quello lui un veleno mortale (sam mavet)” Yoma 72B. Un
spesso, per utilizzare forse a sproposito un avvertimento chiaro ed esplicito sulla pericolosità
termine magico, e raggiungere una maggiore di avventurarsi in questo studio con animo pravo,
apertura nei confronti dell’insegnamento Divino. avvertimento senza dubbio più imperioso del
Tale metodo è stato usato da grandissimi nostro multi vocati sunt, pauci eletti.
cabbalisti quali Abulafia.
Ein-Sof
La Cabbala pratica si occupa della creazione di
cammei o sigilli composti da lamine di metallo e Centro fondamentale di studio della Cabbala è
frammenti di pergamena su cui venivano incise o Dio, che viene definito Ein-Sof, ovvero Infinito. Ci
scritte formule di esorcismo e di evocazione. Gli sono due metodi di studio dell’Infinito, uno

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consiste nello studio di Dio in rapporto alla sua il termine Sefirah (singolare, Sefiroth plurare),
creazione, l’altro è lo studio dell’Essenza ovvero zaffiro, si intendono le emanazioni dello
Intrinseca, dell’Essenza stessa di Dio, ma poiché splendore di Dio. Per definire le emanazioni
l’Essenza assoluta trascende ogni comprensione possono essere utilizzati diversi nomi: shemot
speculativa perfino estasica, è impossibile per la (nomi), orot (luci), ketarim (corone), sitrin
mente umana giungere a tale conoscenza, non a (aspetti).. I concetto di “contrazione” deriva dal
caso i termini usati per descriverlo sono “ciò che il fatto che se Dio è omnipresente e tutto è io, non
pensiero non può raggiungere”, la “luce c'è spazio per la creazione; il regressus avrebbe
nascosta”, “l’occultamento della segretezza”, proprio la funzione di liberare lo spazio che verrà
“superfluità”, “l’unità indistinguibile”, “la causa di occupato dalla creazione stessa. La trinità delle
tutte le cose”, la radice di tutte le radici” il fattore zahazahot nasce dall’esigenza di confermare le
comune a tutti questi termini è che Ein-Sof e i dieci Sefiroth con i 13 attributi predicati di Dio.
suoi sinonimi sono al di sopra o al di là del Ma se a Ein-Sof è negato ogni attributo, deve
pensiero, come può infatti la mente finita essere separato dalla Volontà Divina, anche se
dell’uomo contenere l’Infinito? In base a tale intimamente connesso con essa, Ein-Sof agisce
concezione possiamo quindi distinguere un Dio tramite la Volontà Primeva che è circondata ed
Celato ed un Dio Rivelato. Ein-Sof è la perfezione intimamente unita a Lui, distinta, ma ugualmente
assoluta, incomprensibile e inviolabile, ma eterna, senza inizio e senza fine.
presente in tutte le cose della natura finita, e
quindi attraverso la contemplazione e lo studio Secondo alcuni cabbalisti la Volontà sarebbe
della natura stessa è possibile la comprensione indentificata con la seconda Sefirah, ma ciò
non di Ein-Sof, ma solo del suo rapporto con la comporterebbe di identificare la prima Sefirah
creatura. Infatti Dio è in tutte le cose, ma la con Ein-Sof, ma tra i cabbalisti di Safed si sviluppa
somma di tutte le cose non è in grado di definire l’opinione contraria, ovvero che la Ein-Sof e la
Dio, in ultima analisi tutto proviene all’Uno, e Volontà sarebbe nettamente distinti dalle
tutto ritorna all’Uno. Potremo avventurarci su un emanazioni, il contrario sarebbe addirittura una
terreno pericoloso affermando che ciò che è eresia, in quanto permetterebbe di definire Ein-
unito, ciò che è uno è bene, ciò che è separato Sof. L’evoluzione estrema di tale pensiero porta a
dall’uno è male. Da questo concetto deriva il non parlare mai di Ein-Sof, ma esclusivamente
termine Satana cioè colui che divide l’unità della Volontà Primeva. A complicare
creando l’individualità e quindi il caos. ulteriormente il problema interviene il concetto
di pensiero. Alcuni autori identificano La Volontà
L’Infinito si rivela al momento della creazione, con il pensiero, perciò la prima fonte di ogni
ma, la sua esistenza e il suo essere non hanno emanazione sarebbe “Puro Pensiero”, quindi la
bisogno della creazione, cioè l’Eterno esiste a Creazione sarebbe più un atto intellettivo che
prescindere dalla sua creazione, la rivelazione è volitivo. I Cabalisti di Gerona pongono il Pensiero
quindi una pura decisione disinteressata mossa in maniera subalterna alla Volontà parlando di
solo dalla bontà di Dio, non da una sua necessità, Volontà del Pensiero e mai viceversa,
è una libera decisione che rimane un mistero identificandolo con la Divina Saggezza, intenta a
costante e impenetrabile. Secondo la Cabala contemplare se stessa e la sua Creatura.
luriana il primo momento della creazione è un
ritorno (regressus) di Dio nel profondo di Se Il concetto di primo passo di Ein-Sof verso la
Stesso, una concentrazione dello Spirito Divino manifestazione è estremamente ardito, se infatti
dal quale scaturiranno le luci supreme dette tale passo non è sondabile o comprensibile da
“splendori” (zahazahot) a loro volta generanti le creatura umana, può essere considerato come il
emanazioni e quindi superiori ad ogni altra nulla (ayin o afisah). Questa affermazione fa si
emanazione; le radici delle prime tre Sefiroth Con che la dottrina esoterica contenuta nella famosa

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frase creatio ex nihilo sia completamente Perché Dio ha creato le Safiroth? “Ein Sof, il Dio
ribaltata rispetto al significato essoterico della nascosto che vive nelle profondità del proprio
frase stessa. Al contrario di quanto essere, cerca di rivelare Se Stesso e di liberarare i
apparentemente affermato, quindi Dio avrebbe Suo poteri nascosti. La sua volontà si realizza
creato il mondo non dalla materia primordiale, attraverso l’emanazione di raggi provenienti dalla
dal caos, bensì la creazione sarebbe avvenuto Sua luce, che erompono dal loro nacondiglio e
all’interno di Dio stesso; questo concetto sarebbe vengono disposti nell’ordine delle sefiroth, il
rimasto come una credenza segreta nascosta mondo di emanazione divina”. Tishby: “Wisdom
sotto la forma ortodossa della creatio ex nihilo. of the Zohar” in Elisabeth Clare Prophet: “Cabala:
la chiave del potere interiore”; Armenia Ed.,
Le Sefiroth Milano, 1999, pag.29Le Sefiroth possono essere
paragonati a contenitori collegati tra di loro di
Nucleo essenziale della Cabbala è la teoria delle vetro che contengono il soffio divino, la prima
emanazioni o Sefiroth. Le emanazioni sono degli Sefirah essendo più vicina alla fonte della Luce
attributi di Ein-Sof che rappresentano il modus sarà sottoposta ad uno sforzo maggiore, via via
operandi dell’Infinito, le potenze che che il soffio defluisce da un contenitore all’altro
costituiscono la divinità attiva, ciò nonostante in ridurrà la su energia.
esso sono contenute; le emanazioni stanno a Dio
come la luce sta al fuoco, due entità separate, ma La prima e più alta emanazione è la Volontà
unite, ma al contrario della luce che esaurisce Primeva; secondo gli autori dello Zohar, la
progressivamente il fuoco, le emanazioni non Volontà, pur essendo strettamente unita ad Ein-
diminuiscono la potenza di Dio; lo Zohar così Sof è stata creata, ovvero vi era un tempo in cui
definisce tale rapporto: “Lui è loro e loro sono Ein-Sof esisteva senza la Volontà di creazione,
Lui, come una fiamma a un tizzone ardente dove mentre secondo altri sistemi cabalisti la Volontà è
non esiste divisione” o ancora come “una eterna, senza inizio e senza fine, e quindi non
lampada dalla quale le luci si diffondono in ogni sarebbe una semplice emanazione - che, invece,
direzione, ma quando ci avviciniamo per avrebbe inizio con la seconda Sefirah -, bensì
esaminare da vicino tali luci, scopriamo che esiste parte integrante di Dio stesso; secondo questa
solo la lampada”. Se quindi le Sefiroth svolgono concezione Keter, la prima Sefirah sarebbe
un ruolo di primissimo piano nella creazione del paragonabile ad una sfera che tutto comprende,
mondo, possiamo assimilare il Dio rivelato, la cui superficie esterna è chiamata Keter, o
ovvero il solo che può essere oggetto di Volontà, o Corona, e la superficie interna Ein-Sof.
speculazione, con la prima emanazione. Le Col passare degli anni, specialmente a Gerona e a
Sefhiroth, pur essendo state create da Dio, fanno Safer, si è comunque tentato sempre di porre una
pur sempre parte di Dio stesso, e quindi “tutto ciò distinzione fra Ein-Sof e la prima emanazione.
che sta al di sotto dell’ultima Sefirah è soggetto al Una spiegazione abbastanza chiara della prima
tempo ed è chiamato beri’ah (creazione) poiché è Sefirah ci è fornita da Isaac ibn Latif: “La volontà
al di fuori (le-var della divinità)” G.Scholem op. primordiale non è completamente identica con
cit.pag. 123..“Le Sefiroth, collettivamente, Dio, ma è una veste che aderisce da ogni parte
rapresentano dunque i dieci aspetti e gradi alla sostanza del portatore. Fu la prima cosa ad
dell’En’sof; formano insieme un mondo di luce e essere emanata dal vero Essere preesistente”.
sono concepite come una unità dinamica. Il ritmo
di sviluppo delle Sefirot rispecchia quello del Keter, essendo il primo atto di Dio nella creazione
processo creativo” Arturo Schwarz: op.cit della natura finita, è anche il più alto livello di
pag.119. conoscenza che può essere raggiunta dall’uomo
con la preghiera.

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Ma prima di Keter all’interno di Ein-Sof si emanazione sarebbe solo una specie di


ritrovano tre luci, dette zahzahot che rivelazione dei Nomi di Dio. “Dio che “chiamò” i
costituiscono in realtà un tutt’uno, infinitamente Suoi poteri perché si rivelassero diede loro nomi
nascoste, e che si irradiano all’interno e, si potrebbe dire, chiamò Se stesso con nomi
dell’Emanatore stesso, e considerate come la appropriati. Il processo con il quale il potere
radice delle Sefiroth stesse. Questo rappresenta d’emanazione si manifesta dall’occultamento
una ulteriore complicazione della concezione nella rivelazione ha un parallelo nella
delle Sefiroth che sembra essere introdotto per manifestazione della favella divina dalla sua
correggere l’apparente discrepanza numerica fra i essenza interiore nel pensiero tramite il suono
tredici Attributi di Dio e le dieci Sefiroth. che ancora non può essere udito,
nell’articolazione della favella” G. Scholem op. cit.
Le Emanazioni o Sefiroth, come abbiamo visto, pag.105. Le implicazioni di tali affermazioni con la
sono dieci, ognuna con un proprio nome: la prima “potenza della parola” dell’ermetismo egiziano, e
si chiama Keter (corona), la seconda Hokmah con la “parola perduta” della cultura massonica
(saggezza), la terza Binah (intelligenza), la quarta sono più che evidenti.
Gedullah (grandezza) o Hesed (amore), la quinta
Gevurah (potere) o Din (giudizio o anche rigore), Le dieci Sefiroth sono quindi delle emanazioni di
la sesta Tiferet (bellezza) o Rahamim Ein-Sof, originano da lui e si propagano nel nulla,
(compassione), la settima Nezah (costanza), ma pur separandosi da Dio ne continuano a fare
l’ottava Hod (maestà), la nona Zaddik (giusto, parte; d’altra parte l’emanazione delle Sefiroth
virtuoso) o Yesod Olam (fondamento del mondo), non determina una “diminuzione dello
la decima Malkhut (regno). Come si può splendore” dell’emanatore. Il processo di
facilmente notare alcune Sefiroth hanno due emanazione giunge assolutamente a fine con
nomi, lo stesso termine Sefiroth può essere Malkhut, e tutto quello che sta al di sotto,
sostituito con un infinità di altri termini i cui rappresenta un inizio del tutto nuovo, pertanto
significati possono essere estremamente diversi: tutto ciò che si trova al di sotto di Malkhut
sfere, detti, nomi, luci, poteri, corone, stadi, possiede un’esistenza al di fuori del Divino, e si
germogli, fonti, vesti ecc…; è proprio questa distingue da esso in quanto creato e non
capacità di definire lo stesso concetto con nomi emanato; un abisso separa i due mondi, anche se
diversi a seconda delle circostanze nonché il ciò non toglie che vi sia un legame fra il creato e
simbolismo estremamente complesso, che rende l’emanato, infatti le cose create presentano i loro
particolarmente difficile per uno non esperto archetipi nelle Sefiroth, come esse sono contenuti
riuscire a districarsi nei testi Cabbalistici. Questa nella Divinità, impregnando ogni essere al di fuori
ambiguità può essere spiegata se si considera che di essi, quindi ogni oggetto creato presenta le sue
la Cabbala origina come una descrizione di un radici in Dio stesso, per estensione possiamo
un’esperienza religioso-contemplativa e non affermare che nelle Sefiroth è contenuta la radice
come un sistema teoretico compiuto, quindi il suo di ogni cambiamento; in particolare tutto ciò che
linguaggio fortemente figurativo e simbolico fa parte della creazione presenta un suo
quando viene sottoposto al collaudo logico può corrispondente (archetipo?) in Malkhut.
subire numerose interpretazioni. Esisterebbe, quindi, nel cabbalismo una netta
distinzione fra emanato e creato, anche se
Una interpretazione estremamente interessante talvolta in alcuni testi esiste una certa confusione
soprattutto per le sue implicazioni con fra i due termini. Sebbene vi sia una gerarchia
l’ermetismo è quella dell’interpretazione del stretta nelle varie emanazioni in quanto Ein-sof
linguaggio; secondo tale teoria le Sefiroth non emanò Keter, Keter emanò Hokhmah e Hokhmah
sarebbero altro che attributi di Dio, epiteti che si emanò Binah, mentre le restanti Sefiroth ebbero
possono applicare a Lui; il processo di origine da Binah a cominciare da Hesed e

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Gevurah e per terminare con Malkhut, esse emanate in un “tempo non temporale” in cui non
possono essere considerate ontologicamente allo esiste le differenziazione in passato, presente e
stesso livello, in quanto la distanza fra ciascuna di futuro, un tempo definito sempiternas. Ma
loro e l’Infinito è uguale. ancora altri autori affermano che le emanazioni
sono sempre esistite nella volontà dell’Infinito,
Ecco quindi che a questo livello la Cabala subisce ma emesse solo poco prima dell’atto creativo.
una delle sue più importanti influenze filosofiche,
dal neoplatonismo di Plotino (204-270 d.C.), Rappresentazione Grafica Delle Sefiroth
come del resto avviene per il Cristianesimo,
soprattutto grazie a Sant’Agostino, ma anche con La dottrina delle Sefiroth diviene in questo modo
lo gnosticismo; diverse correnti cabalistiche la spina dorsale della cabala, e rappresentano
tendono addirittura ad interpretare le Sefiroth quindi l’oggetto di maggiore speculazione e
con gli eoni gnostici. Ma anche l’ermetismo, meditazione. Le dieci Sefiroth pur avendo una
secondo il quale “ciò che sta in alto è come ciò gerarchia ben precisa sono tutte ugualmente
che sta in basso”. Anche se, o forse in risposta a distanti dall’Emittente. La disposizione nel nulla
ciò, molti cabalisti soprattutto nel XVI delle Emanazioni è estremamente variabile, le
affermavano che le emanazioni, derivando varie combinazioni sia di disposizione nel nulla,
direttamente da Dio, fossero effettivamente sia delle lettere dei nomi, presenta una variabilità
identiche alla sostanza o essenza di Dio, quindi enorme, ed ogni situazione presenta un
non sono esseri intermedi come gli eoni, ma Dio significato ben preciso; l’allegoria più comune,
stesso. Le Sefiroth ancora una volta si identificano comunque, è quella di un albero con la chioma
con l’aspetto esterno di Ein-Sof, ovvero quella rivolta verso il basso e irrigato dalla sapienza,
parte di Dio che può essere oggetto di preghiera dove Keter rappresenta la radice, mentre Hod,
e di conoscenza e di indagine religiosa ma fanno Zaddik e Malkhut rappresentano la chioma, tale
sempre parte dell’Essenza divina, in contrasto con raffigurazione è detta “albero delle Sefiroth” o
il neoplatonismo, secondo il quale gli eoni “albero inverso”. Un’altra rappresentazione
esisterebbe al di fuori dell’Uno, le Sefiroth pur allegorica per le Sefiroth è quella umana, ma
essendo emanate in successione, esse non mentre l’albero cresce con la chioma in basso,
lasciano mai il regno divino, questo flusso viene l’uomo è rappresentato con la testa in alto, dove
detto hamshakhah (tirare fuori). Secondo alcuni Keter, Hokmah e Binah rappresentano la testa, o
autori le Sefiroth non sarebbero altro che meglio le tre cavità del cervello, Gedullah e
contenitori incapaci di percepire la natura Gevurah le braccia, Tifereth il tronco, Nezah e
dell’Emanazione, secondo altri sarebbe in grado Hod le gambe, Zaddik l’organo sessuale ed infine
di pregare Dio; Cordovero riuscì ad unificare Malkhut l’immagine totale dell’uomo o la
entrambe le teorie affermando che le Sefiroth femmina, compagna dell’uomo e fondamentale
sarebbero composte come gli uomini di due per renderlo essere completo.
essenze un “contenitore”, il corpo, ed una
“essenza”, l’anima, e solo l’unione di entrambi Le Sefiroth possono essere distinte in
costituirebbero il tutto. numerosissimi modi con significati sempre
diversi, ad esempio Azriel le divide in gruppi di
Infine un problema molto discusso è stato il tre: Keter, Hokmah e Binah sono intellettuali,
momento di origine delle emanazioni, alcuni Gedullah, Gevurah e Tifereth, psichiche, Nezah,
autori affermano che la prima Sefirah era situata Hod e Zaddik “naturali”, e pertanto questi tre
entro l’Infinito stesso, e quindi senza inizio e stadi erano considerate le fonti di regni
senza fine, mentre le altre erano state emanate indipendenti dell’intelletto, dell’anima e della
solo prima della creazione del mondo, ma natura. Ma anche in cinque e cinque mantenendo
Cordovero afferma che tutte le Sefiroth vengono la separazione tra celato e rivelato, in tre e sette,

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rappresentazione dei sette giorni della creazione, Ma il simbolismo e l’interpretazione delle Sefiroth
con Malkhut che rappresenta il Sabbath, ovvero è estremamente complesso ed ampio, ne
non avendo alcuna attività specifica, ma riportiamo ancora un esempio. L’emanazione nel
comprendeva la totalità di tutte le Sefiroth. suo complesso è detta Carro Celeste, ad esso
Possono essere distinte in tre colonne, la colonna sono connessi i Patriarchi, perché Abramo,
di destra comprende Hokmah, Gedullah e Nezah, l’immenso calore (Hesed), Isacco, la giustizia (Din)
la colonna di sinistra Binah, Gevurah e Hod, e Giacobbe, la misericordia (Rahamin), uniti a
mentre la colonna centrale comprende Keter, Davide creatore del regno (Malkhut)
Tifereth, Yesod e Malkhut. Infine possono essere costituiscono “le quattro gambe del Trono situato
graficamente descritte come sfere concentriche, sul carro.
quest’ultima rappresentazione coincide con la
rappresentazione grafica dei cieli medioevali con i I quattro venti, i quattro elementi, indicano
dieci cieli concentrici che circondano la terra. Gedullah, Gevurah, Tiferet e Malkhut,
quest’ultimo simbolismo è particolarmente
In base a tutte queste classificazioni e importante perché collega la Cabbala con
differenziazioni è possibile la combinazione l’alchimia.
cabbalistica dei nomi di Dio, e delle lettere che
formano il nome di Dio. Ad esempio la frase con Concludiamo quindi la speculazione sulle Sefiroth
cui inizia la Bibbia bereshit bara Elohim (in con i rapporti che si instaurano fa le varie sfere.
principio Dio creò) può essere interpretato Abbiamo già accennato come ogni Sefirah origini
cabbalisticamente con la creazione delle prime per irradiazione dalla precedente, e generi la
tre Sefiroth: il prefisso be è il mezzo messo in seguente; tale irradiazione può avvenire per luce
relazione con la seconda Sefirah (Hokmah), la riflessa, ovvero ogni Sefirah viene vista come uno
prima Sefirah è celata nella parola bara, infine specchio che riflette la luce dalla fonte. Ma la luce
Binah (terza Sefirah) e chiamata anche Elohim. può essere riflessa non solo dall’alto al basso, ma
Così come il primo verso della Bibbia, tutto il anche dall’ultima Sefirah alle superiori, e sarà
Panteteuco può essere riletto in forma esoterica. proprio questo intrecciarsi di luce riflessa ad
Lo stesso si dica del nome di Dio. “[…] il nome avere una funzione di consolidamento delle
YHWH denota una sola Sefirah (Tiferet) ma potenze. La teoria dei canali afferma, invece, che
contiene in esso tutte le fasi della manifestazione, esistono dei canali preferenziali che uniscono le
la punta sopra lo yod rappresenta la fonte di varie Sefiroth, questi canali sono delle vere e
tutto in Ayin (nulla), lo yod è Hokmah, il primo he proprie vie di influenza reciproca tra le diverse
è Binah, vau è Tiferet e, dato il valore della lettera Sefiroth. L’interruzione di questi canali è detta
vau, la totalità delle sei Sefiroth e della he finale è “rottura dei canali” (shevirath ha-zinnorot) e
Malkhut”, ma poiché questa rappresenta il rappresenta la conseguenza sul mondo inferiore
compimento della manifestazione dove l’uomo del peccato.
può riferirsi a Dio chiamandolo “Lui” e dandogli
del “Tu”, “non ha poteri indipendenti, ma Cosmogonia E Mondi Inferiori
comprende le altre Sefiroth, non può esserle
assegnata una lettera sua, ma soltanto la he che è Come già affermato in precedenza le Sefiroth
già apparsa all’inizio dell’emanazione della fanno ancora parte dell’Infinito, e quindi non
struttura delle Sefiroth e la cui manifestazione ha soggette al tempo, create in un momento in cui il
raggiunto lo sviluppo finale alla fine del processo. tempo non aveva ancora significato, mentre tutto
Gli altri nomi di Dio nella Bibbia vengono ciò che sta al di sotto di Malkhut è detta
interpretati anch’essi in modo simile: le loro creazione ed è soggetta al tempo. Secondo molti
lettere alludono ad un progresso interiore nel cabbalisti la creazione non sarebbe stata unica,
processo d’emanazione”. bensì prima del nostro sarebbero stati creati

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numerosi altri mondi non perfettamente l’interpretazione della Torah sarebbe


equilibrati, e pertanto distrutti, secondo altri estremamente restrittiva.
autori gli altri mondi non sarebbero altro che
schegge impazzite sfuggite durante il processo di Questa concezione del susseguirsi delle
creazione, paragonabili alle scintille che sfuggono shemittah separate dall’anno sabbatico che
al fabbro mente batte il ferro caldo, che si comporterebbe un grave periodo di caos in cui i
disperdono e muoiono. Le influenze negative di fossio divino abbandonerebbe il mondo della
questi mondi avrebbero comunque una influenza creazione, è molto vicino alla moderna teoria
negativa sulla creazione definitiva. Secondo la della precessione degli equinozi, secondo la quale
teoria delle emanazioni, influenzata anche dal ogni 6ÿ000 anni si concluderebbe un ciclo di
pensiero aristotelico e neoplatonico, rotazione ……… (Vedi)
l’emanazione creatrice promanata de Ein-sof si
svilupperebbe nella creazione di quattro mondi Il Male
principali : il mondo delle emanazione (o mondo
delle Sefiroth), il mondo della creazione (Tono o Il concetto di male come essenza separata per i
Carro), il mondo della formazione (o mondo degli cabbalisti non ha senso, il male, infatti, di per se
angeli), il mondo del fare (il mondo terrestre). non esiste, ma è solo un processo di separazione
dell’uomo dall’influenza delle emanazioni,
Poiché la Cabbala prospetta una cosmogonia, quando l’uomo si allontana con le sue azioni
prevede anche una distruzione del mondo. Il dall’influenza benefica delle Sefiroth, esso stesso
mondo sarebbe durato 49ÿ000 anni durante il crea il male. Ma, in apparente contraddizione con
quale ognuno dei sette pianeti avrebbe il concetto precedente, anche il male ha la sua
governato per 7ÿ000 anni, nell’ultimo millennio, il radice nel mondo delle emanazione e
cinquantesimo, Dio avrebbe distrutto il mondo e precisamente nella Sefirah Gevurah o Din
riprodotto il caos, in realtà ogni ciclo sarebbe (Giustizia/Giudizio) definita anche “la mano
regolato dalle Sefiroth; ogni ciclo detto sinistra del Santissimo, che sia benedetto”; la sua
shemittah, sarebbe composto da 6ÿ000 anni e da azione non è però esclusivamente negativa, ma
un millennio detto anno sabbatico che risulta tale solo se non adeguatamente
ricorderebbe il sabbath della creazione in cui le controbilanciata dalle altre forze sefirotiche ed in
forze sefirotiche cesserebbero con un ritorno al particolare di Hesed (Amore/Pietà), esplicandosi
caos. Successivamente il mondo viene rinnovato nelle forze di giudizio e nei poteri coercitivi e
con un nuovo flusso di energia prodotto dal limitanti dell’universo. Al momento della sua
movimento delle Sefiroth. Al termine di tutte le emanazione Din affermò “Io governerò”;
shemittot si realizza il “grande giubileo”, il l’equilibratore delle Sefiroth intervenne
momento nel quale tutti i mondi superiori ed prontamente per riportare Din in posizione, ma
inferiori comprese le sette Sefiroth vengono una quotaparte del potere si disperso e non potè
riassorbite dalla terza Sefirah Binah. Secondo essere recuperato. Questo potere si oganizzò
questa visione la stessa Torah subirebbe delle nella formazione di Sitra Ahra ovvero l’Altro Lato
interpretazioni diverse, in ogni shemittah la che si organizzò in dieci emanazioni disposte a
lettura della Torah sarebbe diversa grazie spirale “come un serpente astuto e malvagio per
all’introduzione di una nuova vocale sconosciuta portare il male” Zohar 2:242b.
nella precedente e sarebbe caratterizzata da una
diversa articolazione del Tetragrammaton, e In realtà il male formava un tutt’unico con
questo porterebbe ad una evoluzione successiva l’albero della vita, un unico germoglio univa
della conoscenza della rivelazione. Il nostro l’albero della vita con l’albero della conoscenza,
mondo sarebbe sotto l’influenza di Sefirah fu Adamo, con il suo scellerato atto, definito
Gevurah, o della giustizia rigorosa, e per questo metaforicamente il “taglio dei germogli” a

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separare i due alberi, a creare la separazione tra sfortuna [cioè il potere del male] in un luogo dove
ciò che sta sopra e ciò che sta sotto, una non potrà essere maligna”.
separazione che viene considerata male anche
dall’ermetismo, una separazione fra le cose La Cabbala Luranica
umane e le cose divine, un allontanamento
dall’influenza positiva delle emanazioni. L’influenza che Isaac Luria ebbe sul pensiero
cabbalistico è tale che possibile distinguere una
In realtà nessun cabalista ha ben distinto il male Cabbala prelurianica ed una Cabbala lurianica.Il
cosmico prodotto dalla dialettica sefirotica e il concetto fondamentale e rivoluzionario di questo
male terreno prodotto dalle azioni dell’uomo che pensatore è la “contrazione” o zimzum; se infatti
si allontana dall’insegnamento delle emanazioni. Ein-Sof è infinito e tutto comprende è impossibile
Un concetto importante è l’assenza della pensare ad un luogo che non sia Dio perché ciò
personificazione del male, non vi è il concetto di comporterebbe una limitazione a Dio stesso; per
Satana, le uniche figure messe in relazione con il poter creare il mondo l’Essere Supremo deve
male sono Samael e la sua compagna Lilith, che come primo atto effettuare una contrazione
però stanno al male come Adamo ed Eva stanno a lasciando quindi uno spazio libero detto tehiru,
Dio. con un meccanismo simile ad un atto di
inspirazione, di concentrazione; quindi il primo
In terra il male è rappresentato dalla Giustizia atto creativo non è né la rivelazione né
non sufficientemente stemperata dalla Pietà e l’emanazione, bensì la concentrazione. Il processo
dall’Amore, il Giudizio, infatti, qualora iniquo di concentrazione determina la formazione di uno
perché assoluto e non controbilanciato spazio libero circolare, o meglio sferico detto
dall’Amore e dalla Pietà, porta dolore e reshium all’interno del quale persistono dei
distruzione, il sangue che scorre fra i popoli è residui di Ein-Sof, come delle gocce (reshium) che
tutto dovuto alla formulazione di giudizi falsi ed permangono quando si vuota il recipiente che
ingannevoli. Gesù ha detto “Non giudicate, per andranno a concentrarsi formando l’anima che
non essere giudicati”. L’uomo difficilmente sostiene il mondo la cosiddetta anima mundi dei
possiede la sufficiente saggezza per emettere filosofi. Il compiacimento di Ein-Sof per la
giudizi in armonia con la Giustizia Divina, ed autosufficienza autarchica produsse una scossa
ogniqualvolta viene emesso un giudizio iniquo all’interno dell’Essere stesso che destò la radice di
esso genera il male. “Quantunque ciò che tu Din che prima era contenuta in Ein-Sof
dimandi sia la giustizia, pensa a questo, che, nella indistinguibilmente unita con le altre forze ed ora
via della giustizia soltanto, nessuno di noi acquista una sua essenza “individuale”
potrebbe vedere la propria salvezza” W. localizzandosi nel tehiru. Lo spazio lasciato libero
Shakespeare: “Il mercante di Venezia”, atto IV, verrà poi colmato dall’emanazione di Ein-Sof
sc1, versi 197-199. mediante le dieci Sefiroth con un meccanismo
simile a quello visto nella Cabbala tradizionale.
Il giorno del grande giubileo tutto tornerà a Dio, L’emanazione divina può essere di due tipi a
anche il male, lo stesso Samael tornerà a Binah, cerchio e a linea, l’emanazione circolare è quella
cadrà la lettera mem (che simbolizza la morte), più naturale in quanto si modella perfettamente
per acquistare il nome Sa’el, uno dei 72 Nomi allo spazio circolare del reshium, mentre
sacri di Dio e la potenza di Dio risplenderà su l’emanazione lineare è maggiormente legato alla
tutto e tutti cancellando definitivamente il male. volontà creatrice in quanto rappresenta l’aspetto
Atri autori, invece, affermano che il male ideale dell’uomo. Questa geometria dualista
sopravviverà al grande giubileo sottoforma del (cerchio-linea) rappresenta la prima forma di
luogo di punizione eterna per i malvagi; Gikatilla geometria iniziatica ed esoterica che si
afferma: “Dio prenderà l’attributo di [punire] la contrappone alla geometria pitagorica.

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La concezione dello zimzum rappresenta forse Sezione “Lavori Filosofici”


uno dei punti più dibattuti della Cabbala anzi Le Tre Lettere Madri e il Silenzio
rappresenta un punto di rottura fra la Cabbala di
Cordovero e quella di Luria, numerosi autori, che Parla
quali Sarug, cercarono di ricucire lo strappo con Gruppo Anubi di Palermo
ardite interpretazioni dello zimzum, ma seguire
queste strade ci porterebbe veramente troppo Fanno notare i cabalisti che le 22 lettere
lontano. dell'alfabeto ebraico e le dieci Sefiroth coincidono
con le 32 volte che il nome di Dio Elohim appare
Comunque il tehiru lasciato libero dallo zimzum nel racconto della creazione nel primo capitolo
deve essere riempito tramite vasi necessari per della Genesi. L'espressione "Dio disse" nel testo
contenere le emanazioni ed in grado o di viene usata 10 volte, come 10 sono le Sefiroth;
scacciare Din che ivi si era insediato o di addolcire stessa cosa per quanto riguarda "Dio fece" e le
e purificare le forze che costituiscono Din. tre lettere madri, "Dio vide" e le sette lettere
doppie e le restanti 12 azioni divine e le lettere
I vasi rappresentano dei contenitori fondamentali elementali o semplici.
per la creazione ordinata del mondo in quanto Nel primo capitolo dello Sefer Yetzirah l'Eterno,
permettono di regolare il flusso delle emanazioni, che non viene mai nominato come tale ma
a tale scopo le prime luci emanate in collisione si declinato nelle sue funzioni di Yah, del Dio
cristallizzano nella formazione di “contenitori” o Vivente e di El Shaddai (assieme ad Elohim nomi
vasi. La prima forma che l’emanazione assume divini legati alle Luci delle Sefiroth), prima incide
dopo la contrazione è quella dell’Uomo con 32 sentieri mistici di Sapienza e poi crea il suo
Primordiale o Adam Kadmon che rappresenta il Universo attraverso tre "libri": con il testo
primo regno all’interno del quale si sviluppano in (Sepher), con il numero (Sephar) e con la
cerchi concentrici le dieci Sefiroth, anche nella comunicazione (Sippur). Incidere, in ebraico, è
Cabbala luranica Keter mantiene strettissimi Chalak che presuppone non lo scrivere su
rapporti con Ein-Sof. In seguito le dieci Sefiroth si qualcosa, come l'inchiostro sulla carta, ma il
dispongono in maniera lineare riproducendo lo togliere qualcosa, come nelle incisioni su creta.
schema corporeo. Questo togliere è lo stesso meccanismo di
ritrazione che avviene nello Tzim Tzum in cui
viene generato lo spazio vacante che darà luogo
all'Universo; così è scritto nello Zohar: "In
principio dell'autorità del Re / La Lampada di
Oscurità / Incise un vuoto nella Luminescenza
Superna" e a rafforzare questo concetto nella
Genesi si asserisce che in principio vi era Tohu e
Bohu, il Caos informe e il vuoto generato dalla
ritrazione.
I 32 Sentieri, corrispondenti alle 22 lettere e alle
10 Sefiroth, tagliano il caos per generare il vuoto.
Le modalità di compimento di questa operazione,
vengono esposte attraverso il concetto dei tre
libri: testo, numero e comunicazione. Il primo
libro è la forma fisica delle lettere - incidere il
segno della lettera graficamente; il secondo è il
valore numerico/gematrico - incidere il significato

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della lettera; il terzo è il suono - incidere cogliere questo concetto idearono un esercizio:
attraverso il suono la lettera. pensare di stare guardando dietro la testa.
Grazie al fatto che l'ebraico si scrive senza vocali, Nessuno può vedere dietro la testa, ma portando
la terza persona singolare e l'imperativo sono l'attenzione in questo punto si afferra, almeno in
identici nella forma scritta; di conseguenza parte, la Luce di Hokmah.
l'intero Sefer Yetzirah può essere letto ponendo In una dimensione puramente meditativa i 32
Dio come soggetto oppure come un elenco di Sentieri di Sapienza possono essere visti, quindi,
operazioni che il lettore è chiamato a compiere. come 32 modalità per accompagnare la mente
In questa prospettiva "Egli incise e tagliò" razionale e verbale alle soglie della mente
diventerebbe "incidi e taglia". Da un lato il Caos è indifferenziata. Tagliare le lettere nella triplice
cosmico e ci si riferisce al dramma della maniera esposta dai tre libri è il metodo per dare
Creazione; dall'altro lato il Caos è profano e ci si inizio a questa operazione che avrebbe termine
riferisce all'Iniziazione ai Misteri. nel consolidamento delle Luci delle Sefiroth e
della creazione dei canali di collegamento tra
esse.
E' impossibile per l'uomo mantenere uno stato di
Hokmah. E' possibile invece, come un pendolo,
muoversi tra Binah e Hokmah con la propria
Coscienza, "correndo e tornando" dice lo Sefer
Yetzirah - come le Chayot della Visione del Carro
e del Trono - e, come un pendolo, aumentare la
grandezza dell'oscillazione e la capacità di
mantenere lo stato di Sapienza.
Questo procedimento è identico a quello che
successivamente all'intaglio delle lettere servirà
per consolidare le Luci delle Sefiroth, anch'esse
esperite come lampi e, infine, come specchi
attraverso i quali guardare il mondo.
Seguendo la narrazione sembrerebbe che le fasi
del lavoro sui 32 Sentieri di Sapienza siano quindi
Colui che medita sulle immagini incide qualcosa così ripartite:
su uno spazio psichico ritraendo la sostanza
precedente. Stessa cosa per chi emette un suono; 1. L'incisione delle tre lettere madri
la vibrazione sonora per la fisica è meccanica - e il 2. L'incisione delle sette lette doppie
suono uno spostamento di materia. 3. L'incisione delle dodici lettere semplici
Sapienza, in ebraico è Hokmah. Contrapposta alla 4. L'incisione delle Sefiroth e dei sentieri che
Sapienza c'è la Comprensione, Binah. Mentre le collegano
Hokmah è il pensiero non verbale, puro, in cui
ogni cosa è uno, Binah è il pensiero razionale, Ci concentreremo ora esclusivamente sulla prima
verbale, in cui ogni cosa è molteplice. Elohim, in operazione, demandando a studi successivi le fasi
quanto nome al plurale, indica l'Eterno nelle sue che ne seguono.
forze creatrici e lo si collega spesso proprio alla Nell'ultimo paragrafo dello Sefer Yetzirah si dice
Luce di Binah. di Abrahamo: "Legò le 22 lettere della Torah nella
Quando si parla dei 32 Sentieri di Sapienza si fa sua lingua. Le tracciò nell'acqua, le infiammò con
spesso un'analogia tra l'acqua e i tubi. L'acqua, in il fuoco, le agitò con il soffio" (6:7). Le 22 lettere
questo caso, è Hokmah che non ha forma mentre sono le lettere fondamento. Nella versione lunga
i tubi, che incanalano l'acqua, sono Binah. I dello Sefer Yetzirah al capitolo 2:1 è aggiunto: Tre
kabbalisti degli Hekhalot per aiutare l'iniziato a

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Madri, Alef Mem Shin / Mem mormora, Shin combinazione, avremo la seguente sequenza di
sibila / e Alef è il Soffio d'aria che decide tra loro. 25 Mantra:
Il suono di Mem è un mormorio simile all'OM
induista. La sua vibrazione fa spazio per la
creazione del pilastro della Grazia in cui svetta
Hokmah. Quando la costruzione dell'Albero della
Vita è completa - qui si fa riferimento all'Albero di
Safed - Mem prende posto nel canale orizzontale
che collega Hod a Netzach e rappresenta l'Acqua.
Nel nostro corpo sotto l'ombelico.
Il suono di Shin è un suono sibilante:
"Shhhhhhhh" come il richiamo al Silenzio o lo
"Sciò" della cultura popolare. La sua vibrazione fa
spazio per la creazione del pilastro della Severità
in cui svetta Binah. Anche in questo caso, quando Questa sequenza forma un esercizio basato sul
l'Albero della Vita è completo Shin trova posto in suono per intagliare le tre lettere madri. Si pensa
un canale orizzontale, tra Binah e Hokmah, che questa pratica sia stata pensata da Mosè
rappresentando il Fuoco. Nel nostro corpo nel stesso per uccidere un egiziano che stava
terzo occhio. colpendo un israelita - la frase "Mosè guardo qui
Mem ha una funzione aggregante, Shin e là", usata per descrivere come avvenne
rigettante. Mem serve per attirare, Shin per l'omicidio, traduce "qui" e "la" con Koh, il cui
allontanare. valore gematrico è 25.
Un vocabolo che racchiude entrambe le lettere è Questa pratica può essa stessa essere duplice
Chashmal che si trova in Ezechiele 1:4: "La nella sua realizzazione. Una esecuzione più legata
parvenza del Chashmal in mezzo al fuoco" che all'acqua (e quindi per analogia a Mem) e un'altra
esprime l'interfaccia tra la dimensione spirituale e più legata al fuoco (e quindi a Shin).
il mondo fisico. L'esperienza del Chashmal è La prima consiste nel mantrizzare lentamente
quello stato di oscillazione tra Binah e Hokmah di ogni singola lettera mentre la seconda nel
cui abbiamo parlato, tra coscienza verbale e non mantrizzare ritmicamente tutta la sequenza. In
verbale, mediante la quale è possibile cogliere le entrambi i casi, pur trovando utile nella
Luci dell'intelletto. Chashmal deriva da Chash e realizzazione in gruppo trovare un numero di
Mal, da Silenzio e da Discorso, si può quindi ripetizioni definito, si dovrebbe ripetere la
tradurre come "Silenzio parlante", una condizione sequenza sino al raggiungimento di uno stato di
in cui si sperimenta sia Binah che Hokmah, in cui coscienza Hokmah.
l'intelletto e la mente coincidono in un punto: Non sarà sfuggito che nell'esercizio delle tre
tagliare le tre lettere madri serve a ottenere lettere madri manca proprio l'Alef.
questo Silenzio Parlante da cui parte ogni Alef ha come suono un respiro. Simboleggia l'Aria
esperienza mistica. e nell'albero di Safed è il canale orizzontale
Lo Zohar dice che le lettere Mem e Shin centrale, che collega Gevurah a Gedullah. Alef,
definiscono "Il Mistero di Mosè" il cui nome come testimonia anche il suo segno grafico, è
ebraico è Moshe (Mem, Shin, He). La HE, l'equilibrio tra Shin e Mem, in un'ottica filosofica
compitata gematricamente col numero 5, possiamo dire che Mem è la Tesi, Shin l'Antitesi e
rappresenta le 5 vocali con cui pronunciare le due Alef la Sintesi.
lettere Madri. In questo modo, utilizzando un Respiro e Pensiero hanno un elemento comune.
metodo che Abulafia e i cabalisti a seguire Entrambi accadono senza controllo dell'uomo,
utilizzarono per tutto l'alfabeto, quello della eppure entrambi possono essere controllati
dall'Uomo. L'esercizio sulla Mem e Shin

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sincronizzando di fatto i due emisferi cerebrali Sezione “Lavori Filosofici”


porta la Coscienza ad una dimensione dove il I PARTZUFIM, LE
pensiero coincide con la mente. Questo terzo
emisfero su cui si può discutere ulteriormente - e ESPRESSIONI DI DIO
le discussioni, soprattutto in ambito mistico, si
Sachiel A I
avvicinano molto al significato che assegniamo
alla Sephirah nascosta Da'ath che, citando
Ezechiele 1:4 si trova proprio in mezzo al fuoco -
Per affrontare un tema così complesso sarà
fa spazio alla creazione del pilastro centrale,
necessario dedicare una parte di questo lavoro
quello dell'Equilibrio. E' qui che l'iniziato persegue
alle definizioni comunemente riconosciute dei
il Sentiero della Spada, avanzando a testa alta tra
Partzufim ed integrarle con pensieri e riflessioni
le due colonne.
originali .
Partzuf , in ebraico ‫ ףוצרפ‬, ha molti significati
riferiti al Divino , quali : persona , visione , facce ,
forme , configurazioni , in una parola
“Espressioni” Divine . Queste Espressioni si
riconfigurano con le dieci Sefirot che sono invece
le “Emanazioni” Divine , gli “Attributi” Divini . La
Cabalà medievale aveva influenzato
filosoficamente le 10 sefirot come canali divini in
una creazione discendente lineare “emanata” .

Secondo la Cabalà , l’Essenza della Divinità


(Atzmut) è una “sommatoria vettoriale di
molteplici Espressioni, chiamate in ebraico
“Patzufim”, che si estendono lungo tutti i livelli
del creato e dell’increato, senza soluzione di
continuità. L’Unità di Dio non è affatto minacciata
né tantomeno negata dalla presenza di queste
varie componenti. L’assoluta Unità di Dio è
contemporaneamente sia l’origine dei Partzufim,
che la loro risultante complessiva.”

Come si sa, uno dei più alti livelli descritti dalla


Cabalà è quello dei Partzufim, o "Espressioni":
vere e proprie ipostasi divine, i ruoli che Dio
assume nel Suo rivelarsi alle creature. Le
Espressioni divine sono sei . C'è un legame tra
Sefirot e Partzufim; in Keter (Corona) sono
presenti le prime due: Atiq Yamin, "l'Antico
Primordiale" o “l’Antico dei Giorni” che rimane
immutabile ed inconoscibile, e non subisce
influenze da qualsivoglia trasformazione in atto
nel creato , e Arikh Anpin, "il Volto Infinitamente
lungo" che è un’onnipervadente presenza di
coesione, che attraversa l’intero creato come se
fosse una rete di fili sottilissimi, che unisce e tiene

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insieme le miriadi di creature. Anche questa intervento è diversa, e può venire percepita in
componente non è modificabile o limitabile dal modo più o meno forte, avendo così un effetto
libero arbitrio umano, ne dai destini lungo i quali più o meno marcato sulla storia dell’individuo e
si svolge la storia del cosmo. Essa è bensì la della collettività. Abba e Ima,Padre e Madre, sono
responsabile ultima della sopravvivenza del tutto. componenti della Divinità che già, in piccola
Tra le sue varie e meravigliose proprietà, Arikh, il misura, variano e si trasformano a seconda del
“Volto infinitamente lungo” è l’origine d’ogni grado evolutivo umano. Già fanno parte del
guarigione, fisica e spirituale. In breve, i due mondo nel quale esiste l’amore che tutto dona
Partzufim di Keter (Corona) rappresentano ma anche il progetto che l’amore vuole realizzare.
l'aspetto del Divino rivolto soltanto verso se A fianco dell’Amore, esistono anche l’autorità, la
stesso (Atiq Yamin), e quello rivolto verso la legge, il giudizio. Abba e Ima danno sostegno ma
creazione (il Volto infinitamente lungo, cioè anche rimprovero, danno aiuto ma chiedono ed
quella parte di Dio che si estende ed attraversa esigono da parte degli umani comportamenti retti
l'intera creazione, per sostenerla e dirigerla in ed onesti Infine troviamo Zeir Anpin ("il Volto in
continuazione). Essi vengono simboleggiati da miniatura"), il Partzuf di tutte le sei Sefirot da
due Yud perché questa lettera vale 10, come le Chesed (Amore) a Yesod (Fondamento), e Nuqva,
Sefirot dell'Albero della Vita, e ogni Partzuf la "Femmina", il Partzuf di Malkhut (Regno).Senza
contiene dieci Sefirot complete. entrare nei dettagli di un argomento tra i più
complessi di tutta la Cabalà, si noti come il fatto
Poi c'è Abba, "Padre", il Partzuf della Chokhmà di trovare due Partzufim in un'unica Sefirà sia
(Sapienza); seguito da Ima ("Madre"), il Partzuf di tipico della sola Keter (Corona), la Sefirà più alta
Binà (Intelligenza) . Esse rientrano già nelle dell'Albero della Vita. La costellazione di
descrizioni antropomorfiche che la Scrittura offre caratteristiche del Figlio è enormemente
di Dio. Sono presenti in ogni esperienza religiosa complessa. La maggioranza dei comportamenti e
o meno del vivere umano. Il loro stesso nome delle frasi che la Scrittura attribuisce a Dio fanno
indica dei ruoli che gli uomini e le donne possono parte di questo archetipo. Esso si modifica nel
assumere nel corso della loro esistenza (si pensi tempo e nello spazio, e, soprattutto, a seconda
ai Padri e alle Madri del popolo ebraico). Queste dell’interpretazione e della lettura che gli uomini
due Entità Divine esistono già nel regno fanno di Esso.Zeir Anpin cresce e si ferma, può
antropomorfico, e la loro comprensione e perfino regredire. S’innamora appassionato, ma
descrizione varia a seconda degli individui e delle anche si offende, è geloso, vendicativo, punitore,
culture. Di conseguenza, anche l’efficacia del loro giudice severo. Zeir Anpin è

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contemporaneamente la sede dell’Amore e della Il concetto di Concepito tra maschile e femminile


Forza, e non sempre è più razionalmente “concepibile” .

è in controllo dell’oscillazione tra l’uno e Genesi 1,27 : Dio creò l'uomo a sua immagine;
l’altro di questi due opposti. Qui c’è l’amore tra le
creature, l’amore che unisce uomo e donna, il a immagine di Dio lo creò;
loro afflatus romantico, i travagli che le relazioni
umane si trovano ad attraversare. È compassione, maschio e femmina li creò. 28 Dio li benedisse e
perdono, speranza, visione, forza e sostegno. disse loro:
Alternativamente, può essere ira, gelosia,
vendetta e punizione. Insomma, è soprattutto «Siate fecondi e moltiplicatevi,
Zeir Anpin, il Figlio, il Dio della Bibbia.
Nuqva, la Sua Femmina, è la più misteriosa. È la riempite la terra;
compagna buia e nascosta del Figlio, è il popolo,
la comunità dei fedeli. La Femmina è velata nella I sei Partzufim potrebbero inizialmente essere
Terra Santa, o nei luoghi particolarmente cari alla associati alle sei facce di un cubo, ma solo come
vita religiosa. Essa è totalmente incarnata negli prima approssimazione. Un esempio geometrico
individui e nelle situazioni. All’opposto del polo più corretto potrebbe venire dall’ipercubo a
più alto, Atiq Yomin, la Nuqva, la Femmina, è la quattro dimensioni, dotato di 24 facce, 32 lati e
più influenzabile tra le Personificazioni Divine, la 16 vertici. In altri termini, i Partzufimsono realtà
più coinvolta con la storia della Creazione . multi-dimensionali, tutte coesistenti anche nei
piani inferiori della realtà, pur se in modo più o
Il Maschile ed il Femminile costituiscono il meno misterioso e rivelato.
sostanziale passaggio tra Creato e Concepito . La
Creatio ex nihilo ci riporta il concetto cabalistico I due Partzufim di Keter (Corona) sono l'origine
del Nulla come origine del tutto . d'ogni polarità presente nella creazione. Si noti
come tale polarità, mentre discende lungo la via
“Creatio est productio rei ex nihilo sui et subjecti dall'Infinito al finito, diventa via via sempre più
” dice Sant’Agostino drammatica e radicale, fino ad assumere, nel più
basso dei livelli, la connotazione d'opposizione tra
“la creazione è produzione della cosa da un bene e male. Ogni molteplicità deriva da questa
precedente niente sia di se stesso che di ogni dualità iniziale, che sarebbe meglio chiamare
oggetto“. "polarità", dato che in Keter (Corona) essa non
costituisce affatto un problema, bensì è l'origine
La parola “creazione” vuole, dunque, imporre la della vita. Nei mondi inferiori, scopriamo, infatti,
totale inesistenza dell’ “essere” (e quindi del che la vita è tutta un fenomeno di passaggio da
mondo) prima della sua produzione da parte di una data condizione a quella opposta: pieno e
Dio. vuoto (come avviene in continuazione nel cuore,
La nozione di creazione pone l’accento sul NULLA nei polmoni, nello stomaco o nel metabolismo in
del punto di partenza (“ex nihilo“) dell’azione genere), veglia e sonno, caldo e freddo,
creatrice. giovinezza e vecchiaia, ecc. Lo stesso tramandarsi
della vita avviene grazie alla polarità presente nei
Ecco perchè tutte le religioni partecipano alle due sessi: maschile e femminile.
visioni nichiliste.

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In conclusione, i dualismi pensiero antico e quello


d'ogni tipo hanno un moderno . Mi piace
motivo di essere. Se ricordare quella “Firma di
diventano radicali, al Dio” nel creato , quel
punto di causare vere e legame tra il volto lungo e
proprie fratture nella quello piccolo , citato nel
creazione, nella società o passo della Genesi .
nell'individuo, è solo “Come in Cielo, così in
perché hanno terra Sia fatta la Sua
temporaneamente perso Volontà” , il Divino che per
il contatto con l'origine, volontà crea e ci nasconde
con le due Yud, con il per secoli la sua firma che
doppio Albero della Vita l’uomo si ingegna a
presente in Keter trovare e allora tutto trova
(Corona). Qui in basso ci la giusta collocazione : la
sembra che gli opposti sezione aurea di Fibonacci
siano nemici irriducibili, e (“La natura ama le spirali
che dobbiamo in logaritmiche: dai girasoli
continuazione scegliere alle conchiglie, dai vortici
l'uno o l'altro. Qui in agli uragani alle immense
basso esistono bene e spirali galattiche, sembra
male, meglio e peggio. Ma il segreto della vita è che la natura abbia scelto quest’armoniosa figura
che all'origine di tutto ciò esiste soltanto come proprio ornamento favorito”),ed il Bosone
un'intima polarità presente nel Divino: bene e di Higgs .
meglio assoluti
Il bosone di Higgs, suggerisce il Tonelli, potrebbe
Nella Bibbia si parla molto spesso della spiegare anche molti dei misteri del cosmo ;
“Contemplazione del Volto” , del volto del questa particella infatti potrebbe aver giocato un
Redentore, colui che ha vinto la morte ed ruolo importante nelle primissime fasi
attraverso la sua contemplazione dona azioni dell’universo, quando si è verificata
salvifiche e taumaturgiche . « E apparve un’espansione iperaccelerata chiamata inflazione
trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come (un fenomeno previsto da gran parte delle teorie
il sole » (Mt 17, 2). Anche Paolo VI, fa emergere cosmologiche, perché spiegherebbe l’omogeneità
alcune dimensioni del Rosario che meglio ne dell’universo visibile): il bosone potrebbe aver
definiscono il carattere proprio di provocato l’inflazione, o quanto meno averla
contemplazione cristologica e salvifica , che è la agevolata.Anche oggi, tra l’altro, l’universo si
stessa caratteristica del Volto Lungo dei Partzufim espande in modo accelerato, sebbene a un ritmo
. Il contemplare di Maria è invece un “ricordare” , decisamente inferiore rispetto all’inflazione ,ma
inteso nel senso biblico della parola memoria anche in questo caso potrebbe esserci lo zampino
(zakar), che attualizza le opere compiute del bosone di Higgs, che dunque potrebbe
giocare un ruolo importante nel determinare il
da Dio nella storia della salvezza. La Bibbia è destino dell’universo. C’è poi la questione
narrazione di eventi salvifici, che hanno il loro dell’asimmetria tra materia e antimateria, che
culmine in Cristo stesso. subito dopo il Big Bang erano presenti in quantità
uguali (o quasi). Ancora una volta, può essere
Vorrei concludere questa riflessione trovando stata una leggera “preferenza” del bosone di
uno dei miei ideali sottili fili rossi di legame tra il Higgs per la materia ad aver consentito a

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quest’ultima di sopravvivere ai primi millisecondi Sezione “Lavori Filosofici”


di vita dell’universo, mentre l’antimateria Le Ipostasi
(disintegrandosi con la materia) è completamente
Talia A I
sparita.
Il tardo latino dà origine a questo termine
Per finire, c’è la materia oscura,il nostro Nihilo , la
cui esistenza si deduce dalle osservazioni composito formato da hypo (“sotto”) e stasis
astronomiche (“stare”). In Cabala il termine è sinonimo del
vocabolo Partzufim, traducibile anche con
(si osserva l’effetto gravitazionale di una massa “Espressioni di Dio”, manifestazioni molteplici la
che, però, non si vede). L’Lhc di Ginevra, nei cui somma costituisce l’Atzmut (“Essenza della
prossimi anni, continuerà la caccia alle presunte Divinità”). L’Unità di Dio si esprime attraverso
particelle di questa forma di materia invisibile (a
queste rivelazioni, queste comunicazioni, che non
cominciare dalle cosiddette “particelle
supersimmetriche”). E, anche in questo caso, il ne tratteggiano alcun limite, essendo esse stesse
bosone di Higgs potrebbe rivelarsi determinante. generate da Dio e costituendone il complessivo
Se queste nuove particelle esistono, infatti, non stesso, annullando qualsiasi percezione di
interagiscono praticamente mai con la materia separazione, trauma, distinzione.
che conosciamo… interagiscono, però, con il
bosone di Higgs, perché è così che – come tutte le
altre – acquistano la loro massa. Ecco quindi che,
ancora una volta, il bosone di Higgs può risultare
la chiave che ci permetterà di conoscere nuovi e
profondi aspetti dell’universo. Se così fosse,
commenta ancora il Tonelli, l’ultimo arrivato del
Modello Standard meriterebbe davvero
l’appellativo di “particella di Dio”.

Questo è il mio sottile filo rosso sui Partzufim .

Il termine Ipostasi in Cabala si distingue dal più


diffuso significato filosofico assunto dal vocabolo
indicante “ciò che resta fermo dietro il fluire
fenomenico” in quanto trattasi in realtà di
sommatoria vettoriale ove il dinamismo e la
direzione costituiscono la peculiarità oltre all’idea
di unità, di interezza.

Nel Cristianesimo, il concetto di ipostasi svolge un


ruolo fondante per la dottrina trinitaria. I
caratteri specifici di Padre, Figlio e Spirito Santo

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furono definiti come ipostasi (“sostanza sua filosofia nel ponte tra Dio e il mondo, ponte
personale”) ma posti a un livello paritario e non formato dalle Sephirot. Il cabalista intendeva le
più gerarchico. Il concilio di Calcedonia (451) Sephirot nella loro natura duplice di “contenitori”
consacrò il termine, definendo l'esistenza in (kelim) nonché di sostanza del divino,
Cristo di un'unica ipostasi-persona nelle due proponendo chiaramente la posizione di un Dio
nature, umana e divina. In questo contesto ben buono che agisce per volontà attraverso
delineato, nascerà quindi il divario scismatico un’azione consapevole di provvidenza. La
causato, tra l’altro, dal Filioque (“e dal Figlio”) creazione avviene tramite un processo dialettico
relativo alla terza ipostasi dello Spirito Santo. di svelamento e occultamento, e la realizzazione
del mondo materiale avviene quindi attraverso
Ricordiamo che per la metafisica cabalistica
un movimento di “luce diretta” e di “luce
esistono tre Veli che risiedono sopra l'Albero
riflessa”, rispettivamente verso il basso e quindi
della Vita, a rappresentazione del limite esterno
verso l’alto, annullando qualsiasi idea di
dell’ esistenza, e denominati Ain, Ain Soph, Ain
creazione ex nihilo e comunque di connessione
Soph Aur. Ain è il più alto e il primo dei tre veli e
diretta tra il mondo materiale e l’immanenza
viene letteralmente tradotto come “Nulla”
divina che si sofferma sulla soglia della prima
(vuoto assoluto, completa assenza). Ain Soph è il
Sephirah Binah la quale contiene il giudizio (din)
centrale dei tre veli ed è tradotto letteralmente
necessario al filtraggio delle emanazioni di Dio.
come “Senza Limiti” (l'eterno nel suo senso più
puro). Ain Soph Aur è il più basso dei tre veli, Isaac Luria (1534-1572, coetaneo nonché
quello posizionato più vicino all'Albero della Vita - discepolo di Cordovero) introduce novità nel suo
comunque oltre l’uomo - e tradotto con “La Luce pensiero, distaccando l’Ain Soph dalla creazione,
senza Limiti”. Il passaggio dall’Ain Soph al creato è e creandovi un enorme abisso colmato da atti
stato oggetto di profonde digressioni che hanno divini, in una nuova cosmogonia drammatica e
dato origine alla creazione di varie scuole di più complessa. Nella “nuova” Cabala di Luria, le
pensiero, tra cui le principali risultano essere tre dottrine fondamentali e peculiari del pensiero
quelle di Moses Cordovero e di Isaac Luria sono appunto lo tzimtzum (ovvero “la
(praticamente contemporanei), nel cui pensiero contrazione”), la shevirah (ossia “la rottura dei
filosofico Ain Soph si pone in relazione alla vasi”), il tikkun (cioè “la restaurazione”).
creazione – rispettivamente - tramite emanazione
Lo Tzimtzum, ("contrazione, occultamento, ritiro,
e ritrazione (regressus), in due movimenti
concentrazione") è l'auto-riduzione primordiale
apparentemente contrapposti di espansione e
di Dio per "fare spazio" alla creazione successiva,
restrizione.
concetto conciliante l'Infinità di Dio con la
Prima della cabala lurianica, tra tutte le dottrine creazione finita. Si forma quindi uno spazio vuoto
cabalistiche vi era un concetto comune, ovvero in cui rimane solo un’impronta, una traccia
quello relativo alla creazione, intesa come dell'Ain Soph contratto. Successivamente, una
manifestazione unidirezionale dell’Ain Soph che nuova emanazione sottile, si estende dalla luce
emanava impulsi diretti verso la creazione, infinita verso il vuoto. Questa nuova emanazione
usando come simbologia quella dei Nomi di Dio. è la sorgente di tutta la creazione susseguente:
Moses Cordovero (1522-1570) non si distaccava mentre la vitalità si riversa nei vasi-Sephirot,
da questa tradizione di pensiero, focalizzando la alcuni di questi sono instabili e "si frantumano"

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(Shevirah). La loro luce divina risale, mentre i una copia fotostatica non ben riuscita che non
frammenti dei vasi frantumati discendono, risulta assolutamente identica all’originale ma
ancora animati da "scintille" di luce, assorbiti che comunque ne contiene i tratti e le nozioni
nella creazione stabile dei reami di "rettifica" sufficienti alla ricostruzione (tikkun). E qui sorge il
(Tikkun). In tale processo si opera al fine della punto centrale e singolare del pensiero lurianico
restaurazione dell’universo per un ritorno al che pone al centro dell’operazione l’uomo, senza
disegno originale nella mente del Creatore. Si il quale la restaurazione e la reintegrazione dello
tratta di un lavoro di riorganizzazione di quanto stato originario non può avvenire, introducendo il
raccolto dalla rottura dei vasi, grazie alle Sephirot concetto del libero arbitrio nella cosmogonia
che presiedono quindi alla creazione di strutture cabalistica. Il sistema di Isaac Luria ipotizza inoltre
equilibrate denominate in ebraico appunto che, dai cinque Partzufim, emanino cinque anime:
Partzufim (Ipostasi), termine traducibile Nefesh ("Spirito"), Ru'ach ("Vento"), Neshamah
letteralmente in “facce, fisionomie, ("Anima"), Chayah ("Vita") e Yechidah
personificazioni”. Nella filosofia lurianica, le ("Singolare"), intese dalla più alta alla più bassa.
Ipostasi riformano le Sephirot, traducendole L'anima dell'uomo è l'anello di congiunzione tra
come principali manifestazioni dell’Adam l'infinito e il finito , è una scintilla (nitzotz) di
Kadmon (Uomo Primordiale), quinto mondo che – Adamo.
come Kether nell’Albero della Vita - si posiziona
“Nel suo significato storico la Qabalah può essere
sopra i quattro tradizionali Olamot (“Mondi o
definita come il prodotto della compenetrazione
Universi”) nella catena discendente dell'Esistenza.
dello gnosticismo ebraico e del neoplatonismo”
La prima Ipostasi prende il nome di Atiq Yomin
(G.Scholem) ed il tema delle Ipostasi ne è una
(“L’Antico dei Giorni”) ed è totalmente occulto, e
piccola ulteriore testimonianza, soprattutto nel
da nessuno comprensibile. La seconda Ipostasi è
pensiero di Plotino dove tale concetto riveste
definitiva Arikh Anpin (“Il Volto Infinitamente
importanza fondamentale. Il filosofo greco, nato
lungo”) e corrisponde alla Sephirah Kether,
nel 205 d.C. e fondatore di una propria scuola a
mentre le due subito sottostanti - Chokhmah e
Roma nel 244 d.C., sviluppa un pensiero di natura
Binah – diventano le Ipostasi rispettivamente
mistica intorno all’uomo e alla sua possibilità di
Abba (“Il Padre”) e Imma (“La Madre”) che
riunificarsi al divino, giungendo alla sua
operano tramite funzioni duali. Dall’unione di
contemplazione tramite un’unione estatica. Tra i
queste ultime due Ipostasi, nasce il Partzuf Zeir
capisaldi che contraddistinguono la sua filosofia
Anpin (“Il Volto breve”), formato dalle sei
troviamo la determinazione – oltre la materia - di
Sephirot inferiori. L’ultima Ipostasi Nuqva – che
tre entità dette Ipostasi, legate da un processo di
rappresenta l’aspetto femminile di Zeir Anpin -
emanazione dal più alto livello al più basso, con
trova identificazione con la decima Sephirah
relativa conseguenza della deduzione del mondo
Malkuth. Le Ipostasi del pensiero lurianico (la cui
sensibile da quello intelligibile. Come nella
fonte è rintracciabile nello Zohar) sono centri di
Cabala, abbiamo comunque l’unità di tutte le
potere attraverso cui il dinamismo creativo di Dio
realtà, ovvero tutto nell’Uno e l’Uno nel tutto. La
si attiva nelle sue funzioni, prendendo forma. I
chance dell’uomo risiede nella possibilità di
cinque Partzufim “ricalcano”, in una collocazione
riunificazione al Principio (ricordiamoci il tikkun)
inferiore, l’Adam Kadmon inteso come Uomo
in questo mondo, tramite un percorso mistico
Primordiale precedente alla rottura dei vasi, quasi
che sfocia nell’estasi. Il percorso da

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intraprendere, passando dal sensibile al sovra- “copula mundi” quale intermediaria tra il mondo
sensibile, avviene tramite una salita di grado in spirituale e quello materiale. Il mondo per Ficino
grado di tipo mistico, fino a giungere è una grande entità che oggi sarebbe definita
all’identificazione con il Divino: le Ipostasi di olistica, caratterizzata da una propria grande
Plotino (e il mondo stesso) sono infatti gradi Anima costituita dalle relazioni delle anime
diversi del Divino, e in ogni grado c’è il Tutto, individuali.
l’Uno. Questo rappresenta la prima delle Ipostasi,
la più elevata, infinita potenza, creatore di tutte
le cose compreso se stesso. Le cose derivano
dall’Uno tramite una sorta di irraggiamento con
cerchi successivi, in una corrente spiraliforme di
luce infinita e costante. La seconda Ipostasi è il
Nous, l’Intelletto, riflesso dell’emanazione che
ritorna verso l’Uno per contemplarlo. La terza
Ipostasi è un traboccamento del Nous ed è
definita Anima (o Psyché). Sia il Nous che l’Anima,
Lo scalino abissale tra Dio e l’Uomo è stato
nel loro ritorno verso l’Ipostasi superiore, che non
argomento fondamentale di quasi tutti i pensieri
possono comprendere, si frammentano nelle
e le dottrine umane. Le religioni hanno
Forme, sino a creare sotto di esse il mondo
etichettato, inscatolato e antropomorfizzato
materiale, totalmente escluso dalle luci superiori.
queste entità, tenendole ben distinte, da un lato
L’uomo può, lavorando con la propria coscienza a
perché consapevoli dell’incomprensibilità,
livello dell’Anima, ascendere tramite l’intuizione
dall’altro per convenienza ragionata. Questo
sino al livello dell’Intelletto, e persino aspirare
“vuoto”, più lontano dalla comprensione che di
all’unità con l’Uno. L’Anima, la più bassa delle
Dio stesso, è stato colmato infatti dalle varie
Ipostasi, è sottoposta alle distrazioni della
religioni con concetti ben precisi, come la
materia, alle pesantezze del corpo fisico, ai
provvidenza la salvezza il peccato, oppure
legami con il mondo materiale: da qui la necessità
addirittura con dogmi perfettamente allineati ad
delle purificazioni, della consapevolezza del
una propaganda fideistica. La visione gnostica ed
meccanismo corporeo e psichico, della
esoterica di queste hanno sempre spalancato
meditazione.
invece lo sguardo e le domande dell’essere
La filosofia di Marsilio Ficino, toscano vissuto nel umano su un possibile scibile, raggiungibile anche
XV secolo, rinvia direttamente al neoplatonismo con altri mezzi oltre che con la ragione. Analizzare
di Plotino. La realtà metafisica ha una struttura il concetto delle ipostasi in sede scientifica più
gerarchica manifestantesi in cinque ipostasi moderna può ulteriormente darci suggerimenti.
(come in Luria): Dio, la Natura Angelica, l’Anima, Le ipostasi, nel campo della medicina, sono un
la Qualità (Forma), il Corpo. Il mondo risulta un ristagno di sangue nelle parti più declivi del
libero atto d’amore di Dio da cui procedono tutte corpo. Il fenomeno si osserva soprattutto nei
le ipostasi sottostanti, e in esso e tramite esso il cadaveri, nei quali si formano chiazze violacee sul
divino si manifesta. Importantissima l’ipostasi bluastro a carico della cute: la comparsa
Anima che costituisce il principio razionale che dell’ipostasi infatti è dovuta al raccogliersi del
informa di sé la realtà e la rende vitale, definita sangue cadaverico nonché al passaggio di siero

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sanguigno dai vasi, divenuti permeabili, ai tessuti.


Le ipostasi sono pertanto definibili in maniera Sezione “Lavori Filosofici”
semplice – e il modo “semplice” di comprendere Regresuss
è sempre il principale – come la soglia entro la Uriel A I
quale la vita umana si ferma e si manifesta
tramite i suoi limiti. E’ una sorta di promemoria
dello scalino presente “oltre”, evidente al Tra il 1077 e il 1078 un monaco e filosofo
cattolico di nome Anselmo d’Aosta scrisse un
momento della morte, ma di cui l’iniziato deve
saggio di teologia dal titolo Proslogion. In tale
avere piena consapevolezza quotidiana e su cui saggio si tenta di dimostrare l’esistenza di Dio per
può operare nel mondo della materia. via indiretta, ovvero dimostrando la
contraddittorietà di qualunque asserzione sulla
I livelli di lettura di concetti, idee, termini non esistenza di Dio. Senza entrare nel merito,
contenuti nella Cabala ci ricordano uno dei questo testo è considerato una pietra miliare
significati della traduzione del termine stesso nella filosofia occidentale e tale dimostrazione è
ovvero “essere parallelo” (maqbil). Al pari di altre detta in letteratura argomento ontologico.
dottrine esoteriche e ai loro testi e mitologie, la Se l’argomentare di Anselmo fosse valido,
fornirebbe una risposta a una delle domande più
Cabala fornisce - a chi riesce a districarvisi dentro
complesse cui l’ontologia contemporanea cerca
e ad attualizzarne le scoperte - una preziosa rete
di rispondere: perché esiste qualcosa anziché
sottile di corrispondenze che costituiscono la nulla? Infatti almeno Dio esisterebbe, perché
trama del tessuto dell’anima umana che indossa il secondo Anselmo sarebbe impossibile che non
suo abito divino. esistesse.
Anselmo a parte, la domanda resta
pendente: perché esiste qualcosa anziché nulla?
Tale domanda fu posta anche in passato da
filosofi, teologi, dotti e certamente se la posero
anche i primi cabalisti; certamente tutti costoro
non si posero la domanda nei termini asettici con
cui l’ontologia moderna pone oggi questa
domanda (e altre simili), ma l’urgenza e l’anelito
di dover dire qualcosa sui processi che hanno
portato alla creazione del mondo furono senza
alcun dubbio sentiti fortemente da tutti costoro.
Obiettivo di questo lavoro è descrivere il
processo divino del regressus per la Cabala
lurianica e sarà fatto dalla prospettiva ontologica
testé presentata.

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Dovendo indagare un processo che interpretato da alcuni cabalisti in senso teistico.


trascende l’intelletto umano, le varie correnti Ritorna quindi insistente la domanda: l’Ein-
normalmente si dispongono su due direttive per Sof esiste?
certi versi opposte: una si dota di un insieme di Secoli dopo Cartesio darà una spiegazione
simboli, immagini, miti e procede con linguaggio incredibilmente vicina a quella che diedero i
analogico, l’altra si dota di strumenti speculativi cabalisti, ma con parole più vicine alla nostra
usando un linguaggio più preciso con una propria mentalità. Cartesio sosteneva che tramite
semantica. Nella storia della Cabala sono stati l’introspezione possiamo scoprire di possedere il
presenti entrambi gli concetto di un Ente
approcci, anzi fu forse la Perfetto, ovverosia è
singolare combinazione di pensabile — poiché lo
queste due direttive su un possediamo naturalmente
substrato di filosofia — un ente che abbia tutti
neoplatonica che spinsero gli attributi della
i cabalisti al di là dei perfezione. Ma anche
perimetri della Bibbia, del l’esistenza è una proprietà
Talmud e della filosofia della perfezione, poiché
greca, e a dirla meglio — una cosa che esiste è più
con le parole di Gershom perfetta di una cosa che
Scholem — trascesero non esiste, da cui si
queste tre eredità deduce che l’Ente
illuminandole dall’interno. Perfetto deve
Secondo il necessariamente esistere,
Neoplatonismo, il Divino è poiché se non esistesse
inconoscibile, trascende non sarebbe perfetto. Con
l’intelletto umano. I linguaggio più articolato
cabalisti ereditarono anche i cabalisti, secoli
questa posizione tanto da prima, argomentarono
sostenere che nessun similmente che l’Ein-Sof è
approccio, né analogico la perfezione assoluta,
né speculativo, possa dentro il quale non vi
consentire l’acquisizione di conoscenze del sono differenziazioni, distinzioni, volizioni, e solo
Divino, e coniarono il termine Ein-Sof per indicare dalla finitezza delle cose l’uomo comprende che
tale inconoscibilità. necessariamente esso deve esistere in quanto da
I cabalisti posero la presente domanda questo, come prima causa infinita, l’uomo deduce
ontologica nella loro personale chiave: l’Ein-Sof le cose finite che esistono. Questo concetto ci
esiste? Senza entrare eccessivamente nel merito, ricorda anche Aristotele con la causa di tutte le
Ein-Sof inizialmente fu usato inizialmente come cose o il neoplatonico radici di tutte le radici.
locuzione avverbiale (nel senso di
“infinitamente”, “illimitatamente”, “senza fine”, A questo punto i cabalisti posero un’altra
un infinito in potenza direbbe un matematico domanda ancora più complessa: qual è il
oggi). Dopo il 1300 compare invece come processo che dall’esistenza immobile e non
sostantivo, (nel senso di “Colui che non ha fine” o volitiva dell’Ein-Sof si arriva all’esistenza del
“ciò che non ha fine”, un infinito in atto direbbe mondo? In altre parole: come si è dipanato il
sempre il matematico moderno) inizialmente processo della creazione dall’Ein-Sof alla
senza gli attributi tipici di Dio, così come manifestazione? All’inizio di questo lavoro si è
occorrono nella Bibbia, successivamente parlato dell’originalità tutta cabalistica di unire

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virtuosamente le due direttrici analogica (più La cabala prende dal neoplatonismo l’idea
propriamente mistica) e speculativa (più che tutte le cose ritornano all’Uno; nella cabala
propriamente filosofica): nella storia della Cabala, lurianica questo aspetto è riutilizzato due volte, la
quando si cerca di descrivere il processo della prima è appunto quella del Dio stesso che torna
creazione, la trattazione, che dovrebbe avere o in sé prima della creazione e poi quella più
solo un significato simbolico o un approccio comprensibile che le cose create ritornino alla
mistico, diventa quasi oggettiva, o comunque fonte.
materia di discussione e come si vedrà anche di
divisione. Il ragionamento di Isaac Luria era il
seguente: l’esistenza stessa di Ein-Sof è
Stavolta i parallelismi con altre visioni totalizzante, onnipresente, onnicomprensiva e
filosofiche della filosofia occidentale non ci quindi non avrebbe mai potuto attivarsi un
vengono in soccorso per meglio comprendere: il processo di creazione poiché ogni zona dello
processo della creazione cabalistico è originale. La spazio era già Dio. Solo con un regresso, una
teologia cristiana, nel Genesi e nel Vangelo di contrazione di Dio in sé si crea spazio per altro
Giovanni, ci presenta due cosmogonie diverse che Dio non è, e solo grazie a questo spazio che
della creazione; la filosofia occidentale oscilla tra una creazione possa avvenire. Non bisogna
posizioni finalistiche (es: Il migliore dei mondi confondere questo atto di regresso come un atto
possibili, di Leibniz) e posizioni meccanicistiche (si di compressione e quindi di concentrazione della
veda Hobbes che intende spiegare potenza divina, ma un ritirarsi da un luogo; luogo
meccanicisticamente anche la vita spirituale che in confronto alla sua infinità è un punto (un
dell’uomo). La Cabala affronta la creazione in un infinitesimale direbbe il matematico), ma per noi
modo che inizialmente sembra paralizzante: tutti esseri finiti questo punto è tutto il nostro spazio
i cabalisti concordano che la manifestazione non fisico, vitale e spirituale
è una conseguenza necessaria dell’essenza di Ein-
Sof ed essa rimane un mistero impenetrabile; così
come alcune affermazioni sulla presunta bontà di
Ein-Sof (che pure avrebbe anche un appoggio in
Plotino) sono considerate non attendibili.
Tuttavia i cabalisti non si tirano indietro e
provano a descrivere i processi interni dell’Ein-
Sof, ma si spaccano. I primi cabalisti fino a
Cordovero concepiscono la manifestazione come
un processo il cui il primo passo avveniva
dall’interno di Ein-Soft verso l’esterno, simile alla
generazione delle ipostasi plotiniane, anche se
con una differenza importante: per Plotino
l’emissione delle ipostasi è una necessità non
razionale, una necessità che fa parte della loro
natura, procedendo in maniera disinteressata e
volontaria, poiché non vi sono ragioni per cui ciò
non dovrebbe accadere, mentre per i cabalisti il
primo passo resta comunque un mistero. Invece
per la cabala lurianica, il primo passo va dall’Ein-
Sof nel profondo di sé, un regressus, un ritorno di
Dio in se stesso prima della manifestazione.

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Sezione “Lavori Filosofici” all’itellettualismo ed ascetismo enfatizzato nei


SCHASSIDISMO MODERNO circoli Kabbalistici tradizionali. Tutto è
IGNIS A I riconducibile a Dio. Il Dio ineffabile diventa
sperimentabile nel superamento della distinzione
L’indigenza e le tra sacro e profano. In tutto il creato si rivela la
persecuzioni scintilla divina.
politiche inferte alle
comunità ebraiche Il singolo, inteso finalmente nel suo valore
polacche intorno assoluto è chiamato a determinare, con la sua
alla metà del 700’, propria vita, il destino di Dio. L’individuo,
determinarono il irriducibile allo sterile “io”, ma considerato nella
bisogno trovare profonda natura del “sé”, si apre ad un dialogo
conforto all’interno diretto col divino inducendo una metamorfosi
di un perimetro spirituale dove il rapporto tra interiore che porterà a comprendere ciò che è
uomo e Dio fosse più immediato e diretto, velato. Una vera rigenerazione interiore che
svincolato dall’ intermediazione di eruditi Rabbini passa attraverso l’individuazione e l’accettazione
o mistici Kabbalisti. del “negativo” e la presa di coscienza della
propria unicità. Il negativo non deve essere
Israele Ben Eliezer, detto il Baal-Shem-Tow (il rifiutato o affrontato, ma circoscritto e
Signore del Buon Nome), fu il promotore di trasformato attraverso la forza divina. Ogni cosa,
questo nuovo movimento mistico, capace di ogni evento, custodisce la presenza divina ed è
applicare i principi propri della Kabbalah alla compito dell’uomo portarla alla luce, redimerla.
quotidianità. Questo movimento , chiamato
Schassidismo, prende il nome dalla parola ebrea « Interessante a questo proposito l’aneddoto che
hàsid » (chassid) col significato di pio, fedele. racconta di un allievo che lamentandosi col suo
maestro, accusava gli uomini del villaggio di
Lo Shassidismo moderno non deve essere sprecare gran parte del giorno e della notte
confuso con quello medioevale volto soprattutto giocando a carte. Il Maestro sorridendo affermò
all’ascetismo o a molteplici altri movimenti con lo soddisfatto che quegli uomini stavano imparando
stesso nome sorti in vari ambiti geografici e a stare svegli, successivamente avrebbero
storici nel corso dei secoli, dei quali può utilizzato questa capacità per dedicarsi allo
condividere quelle intuizioni proprie della studio.
kabbalah, ma se ne discosta ampliamente, nelle
sue dinamiche, rivalutando l’azione dell’uomo in Il Maestro Schassidico non indottrina ma aiuta
un rapporto reciproco ed interdipendente tra Dio l’allievo, attraverso un linguaggio simbolico, a
e l’uomo. Come Dio influenza l’uomo, l’uomo modificare la sua personalità e la propria capacità
influenza Dio attraverso le vibrazioni emanate dai percettiva. Questa prassi pedagogica prendeva il
suoi pensieri. nome di Zaddik (giusto) e gli Zaddikim (maestri o
giusti) erano considerati un vero e proprio
Lo Shassidismo si caratterizza infatti nello strumento di redenzione indispensabile alla
sperimentare il divino nel quotidiano, esaltando trasformazione dell’uomo in Schassid. Per mezzo
la gioia, l’entusiasmo, la semplicità e spontaneità di una costante comunione spirituale con Dio, gli
liturgica, in completa contrapposizione

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Zaddikim, potevano avere una chiara visione Sezione “Lavori Filosofici”


mentale, il dono della profezia e di operare IL TEHIRU
miracoli, assurgendo a veri e propri mediatori tra
Dio e l’uomo. ARPOCRATE A I
COLLINA ABRAXAS (TOSCANA)
Il simbolismo è inteso come mezzo per
sperimentare la realtà in quanto parte della realtà Era il Punto in cui nasceva il tempo, che non
e la preghiera stessa diviene attività simbolica, in aveva limite nè spazio, un luogo che prima non
quanto non evoca una realtà ma è parte stessa c'era, creato al primo respiro, al primo battito di
un mondo spirituale senza materia nè immagine;
della realtà. La Preghiera viene intesa come vera
quel luogo è il Punto, fatto di vuoto,
e propria comunione con Dio, non è una richiesta indeterminato e indeterminabile. Lì è nascosta
dell’uno verso un altro essere indipendente e l'istruzione divina, affinché ogni piccola traccia di
dispensatore. La preghiera è parte di Dio stesso e spirito, crei spirito e ritorni allo Spirito.
l’uomo attraverso la preghiera attinge da ciò che
già gli appartiene in potenza, al pari del figlio che La scelta simbolica di un punto non è casuale.
Possiamo ricordare che il punto è un elemento
utilizza i beni del padre. Un momento di profondo
fondamentale della geometria, rappresenta per il
distacco estatico, in cui l’uomo abbandonando la
nostro intuito un concetto alquanto
sfera materiale si ricongiunge al divino. Canti, indeterminato. Per molti corrisponde ad
balli, alcool, largamente usati in questi ambiti, un'infinitesima dimensione spaziale.
sono intesi come aiuto al raggiungimento In genere è la stessa geometria a non definirlo e a
dell’estasi mistica. considerarlo come un elemento astratto e
adimensionale, postulante l'esistenza dello spazio
Tra i vari discepoli di Baal-Shem-Tow, due in , ma non quantificabile nella sua estensione.
particolare, Baer di Mezerit e Jacob Joseph Cohen Potremmo definire pertanto il punto come un
di Polonnoye, contribuirono in modo particolare progetto che preesiste a qualcosa e che contiene,
pur nella sua indeterminatezza, i semi astratti del
alla diffusione dello Shassidismo, provocando
divenire.
forti reazioni oppositrici da parte di Rabbini Senza un'estensione, non sottomesso a nessuna
Ortodossi che vedevano la salvezza attraverso la regola o condizione spaziale, è tuttavia il concetto
fede come un vero e proprio attacco ai archetipale che meglio definisce il momento
fondamenti della religione ebraica che misura il primo della creazione tridimensionale. L'Incipit
valore dell’uomo con la sua conoscenza del concetto di esistenza come progetto logico.
talmudica, per non parlare poi del netto Possiamo pertanto dire che il punto è per il
pensiero umano un'ipotesi astratta del possibile
contrasto tra la peculiare allegria ed esaltazione
ed uno dei suoi fondamenti indefinibili.
mistica Schassidica ed il formalismo ed
ascetismo ortodosso. Come immaginato da alcuni dei più eminenti
cabalisti, tra i quali Luria è certamente uno dei
più acuti e originali, durante il processo
emanativo il primo risultato dell'azione divina è la
creazione di un Punto, spesso rappresentato al
centro di un cerchio o di una serie di cerchi
concentrici.

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È il Tehiru, il punto primordiale, "luogo" in origine ricordo il segreto della sua grandezza, che rimane
indistinto dall'Assoluto, da cui l'Uno decide di nascosta agli occhi e impossibile da comprendere.
ritrarsi, al fine di generare un accadimento in uno
spazio ormai vuoto e abbandonato. La contrazione nel punto è, in un certo senso, una
L'azione divina si compie attraverso piccola rinuncia al privilegio della totalità e
un'autolimitazione della sconfinata perfezione, rappresenta quindi un dono grandioso ed unico
azione definita con il termine italiano di rivolto alla vita.
Contrazione a cui corrisponde il latino Regressum Nel punto di colore nero, laddove l'assoluto si
e l'ebraico Tzitzum. ritrae, nascono i mondi che gradatamente si
solidificano nella materia diveniente.
Lì ci sono le 10 Sefirot e lì nasce, per l’uomo, il
desiderio istintivo di tornare all'Assoluto, di
cercare la via della reintegrazione.

La luce spirituale, come un mare, nel suo ritirarsi,


lascia un alone spirituale un profumo di
perfezione, che tutto genera ed ordina, come
un'invisibile tela che sorregge l'esistenza e dà
forma alla materia.

Il punto è quindi il luogo del VERBUM.

Lo Spirito Infinito pronunciato nelle lettere divine


che crea dei mondi spirituali; questi a loro volta
decadendo diventano sempre meno spirito e
sempre più luogo; fino a che arrivano a
dimenticare la perfezione che le ha generate.

Nel Punto nasce il ricordo di un residuo invisibile,


che ci fa come respirare il riflesso divino nella
Il punto è spesso rappresentato dai cabalisti, nostra immagine.
come un piccolo cerchio di colore nero privo di
luce, che viene alimentato da un raggio luminoso Ciò che è luce per gli uomini,
che attutisce l'abbandono, quasi a simboleggiare è luce
un cordone ombelicale, ultimo legame col suo da cui emana, nelle tenebre,
creatore. la magnificenza dell'assoluto,
senza che le tenebre la possano comprendere.
Ma il punto è anche il luogo dove si genera la
dualità: da una parte il buio, vuoto abbandonato
dalla luce infinita, dall'altro la luce, emanazione
divina, reminiscenza dell'Assoluto.

Tra i due abissi c'è la materia, impensabile nascita


di forze opposte che si solidificano nella vita e nei
i suoi significati.
In questo ritirarsi da se stesso D-o determina un
luogo in base alla sua assenza, privato della luce
infinita, ma che custodisce come in un lontano

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Lavori Filosofici disegno rapido di un individuo alle prime


Daath Considerazioni Generali esperienze nel tratteggio geometrico.
Elenandro XI S I I
Se a percezione, segue conclusione essa non
potrà che contemplare un equilibrio geometrico
1. Considerazioni Preliminari perduto, oppure mancato, ma implicito nella
mente ispiratrice dell’Opera.
La Cabbala è la Gnosi ebraica, fornisce mappa e
strumenti a colui che oramai posto al confine fra Inquieta osservare la zona depressa, posta in
le regioni di Nephesh (corpo) e Ruah (anima), prossimità di Kether, e tale stato d’animo che
desidera inoltrarsi verso la dimora di Neshamah riflette nello studioso le è valso il nome di Abisso
(Spirito), che tutto raccoglie, e in virtù di ciò è a significare la sconosciuta ampiezza del divario
ineffabile. che ci separa dalla consapevolezza e dal perchè di
noi stessi; e ancora quanto deve essere ampio il
L’espressione grafica di tale paradigma, è baratro dove precipitare quanto di noi stessi è di
rappresentata dal glifo mistico Etz Ha Chaim, ostacolo alla reintegrazione nell’Uno.
composto da dieci sephire manifeste ( Kether,
Chokmah, Binah, Chesed, Geburah, Tiphereth, Tale Abisso trovando spazio in luogo di Da’ath,
Nezach, Hod, Yesod, Malkuth ) fra loro connesse può essere definito il suo corrispettivo manifesto
e interdipendenti, correlate al microcosmo uomo,
oltre ad una sephira invisibile ( Da’ath ). I segni e 2. Da’ath: La genesi
simboli associati ad ogni sephira sono atti a
La moderna neurologia ci ha donato la certezza
risvegliare, attraverso risonanza, la capacità
scientifica dell’esistenza di due cervelli. Uno
intellettiva dell’argonauta dello Spirito. E’
dedicato e operante nella sfera del raziocino e del
erroneo però raccogliere nel numero di undici
sensibile, l’altro operante nella sfera dell’intuito e
(11) le sephire, in quanto all’Uno Metafisico (1)
dell’astratto. I padri della Cabbala ben consci da
non può riflettersi in altro numero che dieci (10).
secoli di tale realtà dell’umana psiche l’hanno
Da ciò risulta che Da’ath non è solo su Etz Ha rappresentata attraverso Binah e Chokmah,
Chaim, ma lo attraversa continuamente ipotizzando la presenza di un terzo cervello:
oscillando come un pendolo. Da’ath

Osservando l’Albero Sephirotico non possiamo “ve-Adam yad’a et Chava ishto” ----> Adamo
fare a meno di notare lo sbilanciamento al Nadir conobbe Eva sua moglie
di cui soffre La sephira Malkut ( il mondo del
La corrispondenza su Etz Ha Chaim di Eva è
fare/dell’uomo ). Essa è debolmente unita alle
Chokhmà, e Binah di Adamo. Tale rapporto è
sephire sorelle, in virtù del solo abbraccio con
comprovato da:
Yesod ( il piano emozionale ), e di come essa
tende pericolosamente verso il basso. Al
Genesi 3:20 L’uomo chiamò la moglie Eva, perché
contempo, una seconda osservazione, ci
essa fu la madre di tutti i viventi.
permette di notare come una grande depressione
sia presente nella regione della Triade Superiore,
Binah è l’intelligenza logica-dialettica, che tutto
formata da Kether, Binah e Chokmah. Entrambe
ordina, la capacità di spiegare ogni accadimento,
tali annotazioni ci donano la visione di un insieme
attraverso il raziocino: ma limitata alla semplice
a forma di esagramma disarmonico nella sua
analisi del manifestato, e incapace di generare.
parte inferiore, e mancante di completezza nella
sua parte superiore, quasi fosse il frutto del

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Chokmah è il lampo dell’intuizione, la capacità di 3. Conclusioni


astrazione. La prima e la seconda compongono
assieme a Kether la triade superiore ( Kether Ecco quindi che troviamo in tali considerazioni la
rappresenta il Creatore, l’Anziano: il principio ragione dell’Abisso che determina la regione di
ontologico del dispiegamento della Da’ath. Se è solamente attraverso gli strumenti
manifestazione ). Ed è con tale principio che del pensiero razionale-dialettico (Binah) che ci
l’unione di Adamo ed Eva ( Binah e Chokhmà ) si volgiamo ad essa, siamo impossibilitati a definire
scontra, modificando lo sviluppo della matrice ciò che in se è una realtà nuova e quindi posta
presente in Kether. oltre i cancelli del sensibile e misurabile:
parametri connessi alla realtè presente. Se la
Che il seme da cui nasce Eva, è lo stesso di nostra via è quella dell’irrazionale, dell’arte e
Adamo, emtrambi sono quindi raccolti nella dell’intuito (Chokmah), le immagini che
identica sfera ontologica, è rivelato dal seguente doneremo saranno potenti evocazioni, ma prive
versetto: di quella consequenzialità atta a percorre un
ordinato viatico.
Genesi 2:22 Il Signore Dio plasmò con la costola,
che aveva tolta all’uomo, una donna e la Afferrare il fulmine di Zeus, è essere Zeus che
condusse all’uomo. scaglia il fulmine, è essere il fulmine, ed è il luogo
dove esso cade: e tutto ciò
La parte raziocinate deve seguire come un’ombra contemporaneamente. Risulta quindi necessario
quella enucleare
intuitiva, in una presenza
modo da costante della
afferrare nostra mente
quanto il razionale, e
fulmine fecondare
strappa alla con essa le
tenebra: ciò regioni più
che risulta, oscure del
nell’attimo di nostro
fusione è inconscio. E
Da’ath: la ogni atto
conoscenza fecondo è
unificante. Da’ath.
Da’ath è così
capace di L’esercizio
modificare il dialettico,
corso corrotto
dell’umana vita, anche a discapito di quanto dall’appiattimento del rappresentare il
previsto dal destino, rompendo così il quotidiano, ci impedisce di rappresentare Da’ath.
determinismo impostoci dalla storia divina. Dobbiamo constatare la duplice fallacità di quel
poderoso costrutto psicologico chiamato
Da’ath è quindi la risultante dell’interazione di pensiero, ogni nostra affermazione anche la più
due principi, essa è sia l’effetto dissolutore di ogni semplice implica inesorabilmente la propria
dualità, che il coagulante della stessa in nuovo confutazione, e al contempo la necessità di
Essere. almeno due termini definitori di quanto asserito.
Allontanandoci ad ogni passo dal vero cuore

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pulsante di ogni realtà: il niente, il vuoto, la Sezione Maestri Passati


spogliazione, l’Abisso. Dottrina Generale di Martinez de
Un Abisso che rappresenta la dissoluzione di ogni Pasqually
forma dell’umano pensiero, che necessariamente Ambelain S I I
deve fondersi con il proprio opposto,
immergendosi come in un utero metafisico: Come tutti gli esoterismi, la dottrina martinista,
morendo nella forma e nella qualità conosciuta, così come è stata definita da Martinez de
per rinascere su di un piano non determinabile. Pasqually nel suo “Trattato della Reintegrazione
degli Esseri”, fa necessariamente ricorso
Se l’Abisso è l’utero metafisico, se Malkut e la all’essoterismo per esprimere delle verità
propria ombra oscura si devono immergersi in metafisiche, poco percepibili e poco esprimibili
esso per dissolversi, Da’ath è quanto riemerge da per loro natura. E’ così che è integralmente legata
esso. alla Tradizione Occidentale, ed in particolare
giudeo-cristiana.
Concludendo alcune corrispondenze così come In quanto al problema della Causa Prima (Dio), il
risultano meditando e operando in Da’ath. Martinismo fa sue le conclusioni alle quali
giungono i teologi cristiani ed i cabalisti ebrei,
Essa ha il suo equivalente nel cervelletto e nel quantomeno ai principi sui quali le diverse scuole
midollo spinale. sono d’accordo da sempre: ternario divino,
“persone” divine, emanazione, ecc.. In quanto al
In chiave spirituale essa è colei che produce il resto, è più specificatamente gnostico (pur
seme umano, durante l’unione ( Yichud ) presentando questa tesi sotto una forma diversa
sessuale. dalle scuole collegate a questa parola), perchè
pone in principio l’eguale necessità della
Essa può generare nuova vita su questo piano, Conoscenza e della Fede, ed il fatto che la Grazia
come su di un piano spirituale più sottile. debba, per incidere effettivamente, essere
completata dall’azione, intelligente, comprensiva
Il suo colore è ambra, e la potenza reggente è e libera, dell’Uomo. E’ per questi diversi motivi
Lucifero. che Martinez de Pasqually ha presentato
l’esoterismo della sua scuola sotto l’aspetto della
E’ Da’ath la transunstazione di Malkuth e della tradizione giudeo-cristiana. Questa leggenda, che
sua riflessione. ha avuto certissimamente come autore il
Maestro, deriva da documenti tradizionali che
sarebbero stati di proprietà della sua famiglia da
quando un antenato, membro del Tribunale
dell’Inquisizione, li avrebbe presi a degli eretici
arabi o ebrei, in Spagna. Questi documenti
sarebbero costituiti da manoscritti latini, copie
degli originali arabi, a loro volta derivati da
clavicole ebraiche.
Comunque sia, ecco un riassunto del “Trattato
della Reintegrazione degli Esseri”, opera tanto
rara quanto poco chiara per chi non sia al
corrente delle tradizioni generali che l’hanno
ispirata.

Il Mondo, considerato come “sfera materiale”,

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sottoposto ai nostri sensi, e “regioni spirituali” Conoscenza divina, accessibile agli esseri relativi.
dell’Aldilà, non è l’opera di Dio stesso, In effetti, la Cabala, tradizione segreta, è
considerato in quanto Assoluto. E’ il Vangelo di frequentemente designata come “Frutteto”
San Giovanni ad insegnarcelo: mistico. In ebraico, frutteto si dice ghineth, parola
“In principio (ossia quando debuttano “i tempi”, formata da tre lettere (ghimel, noun, tau) iniziali
periodi in cui si manifestano degli esseri relativi), delle tre scienze secondarie, chiavi della Cabala:
era il Verbo” (il Logos, la Parola Divina). la Ghematria, il Notarikon, la Temurah.
“Il Verbo era presso Dio...” (espressione letterale, L’Uomo primitivo di cui parla la Genesi, nel suo
esprimente il testo greco meglio che “con Dio” racconto puramente simbolico, non è un essere
delle normali versioni). di carne, di forma come noi ma uno Spirito,
“Il Verbo era dio...” (e non Dio, maiuscolo. Il testo emanato da Dio, composto di una “forma” (che la
greco non ha l’articolo; il Verbo è dunque uno Genesi chiama il corpo), analoga al “corpo
degli “elohim” o figlio di Dio; questa parola glorioso” definito dai teologi, creato dall’Eterno
elohim significando, in ebraico, “Egli-gli dei”). Dio, e da una scintilla animatrice che è
“Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lui, e nulla è integralmente divina, poiché la Genesi ci dice che
stato fatto senza di lui...”. fu il “soffio” stesso di Dio. Il nostro Uomo-
Questo Logos è quello che la Cabala chiama Adam Archetipo è dunque semi-divino. E’ sorto dalla
Kadmon, colui che (in tutte le tradizioni religiose Materia primordiale (dal Caos, composto di Terra
antiche) crea gli esseri inferiori attraverso la sua ed Acqua - simbolici), per la sua “forma”, ed è
parola, chiamandoli (sottinteso “alla Vita reale, sorto da Dio per quel soffio divino che l’anima,
manifestata”): “E Adamo diede dei nomi a tutti gli soffio sorto da Dio stesso.
animali ed agli uccelli dei Cieli, a tutti gli animali
dei campi, ma per l’Uomo, non trovò alcun aiuto Adamo ed il Verbo Creatore sono simili, poiché
simile a lui...”. l’Uomo-Archetipo continua, nel
Questi “animali dei campi”, questi “uccelli dei simbolico “giardino” dell’Eden, l’opera iniziata
Cieli”, non sono gli esseri comuni a questo nome. dallo Spirito di Dio. Eppure, questo Verbo
Il senso esoterico designa le creature inferiori Creatore ed il Verbo Redentore sono diversi.
all’Uomo-Archetipo, abitante i “piani” o mondi Certo, è indiscutibile che il Cristo (che Martinez
dell’Aldilà, “regioni spirituali” a cui facevamo chiama il Riparatore) è contemporaneamente dio
allusione poc’anzi. (per la sua origine) e uomo (per la sua
Durante questa creazione, Dio si avvale dunque di incarnazione). La Teologia lo ha dimostrato. Ma,
un intermediario. Cosa che viene confermata dal allo stesso modo che un bambino di dieci anni ed
Capitolo 1 della Genesi (1-2,3): “La Terra (la il vecchio che sarà in seguito sono un solo e
Materia primordiale, il Caos) era informe e vuota, stesso essere (sotto caratteristiche ed aspetti
e lo Spirito di Dio aleggiava sulle Acque” (il nou diversi)! C’è tra loro continuità di coscienza
egiziano, l’elemento più sottile di questa assoluta, se non c’è più somiglianza d’aspetto o di
Materia). Il termine “Spirito di Dio” porta la reazioni inferiori. Ad un livello simile, l’anima che
maiuscola, designando così uno Spirito, distinto ha animato un corpo umano comune,
da Dio, e affatto lo spirito di quest’ultimo; cosa animandone poi un altro, venti secoli dopo, sarà
che sarebbe un non senso, essendo Dio sempre identicamente se stessa nelle sue due
necessariamente lo spirito di Se-stesso. E la diverse manifestazioni, benché dette
Genesi non ci dice che “Dio aleggiava sulle manifestazioni siano potute essere
Acque”. Ecco perché poco oltre ci insegna: apparentemente diametralmente opposte, per
“L’Eterno Dio prese dunque l’Uomo e lo mise nel effetto del “ruolo” oscillatorio definito con la
Giardino dell’Eden, per custodirlo e coltivarlo...” nota espressione di “karma”.
(Genesi 11,15). Parallelamente all’Adam-Kadmon (l’Uomo-
Questo giardino è un simbolo, che significa la Archetipo o Cosmico), esistevano altri Esseri, sorti

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da una Creazione anteriore, diversa di natura e di fuori del loro legittimo destino); perversi, (poiché
“piano”, senza legami con quella che ci espone viventi “al di fuori” del Sovrano Bene, e dunque
dettagliatamente la Tradizione della Genesi. “nel Male”).
Questa creazione è quella detta degli “Angeli”, Ebbene, ogni cosa corrotta tende, per sua natura,
che altre tradizioni ci riportano e che tutte le a corrompere ciò che è sano. E nel campo degli
teologie analizzano. Sono queste due diverse esseri spirituali, ancor più che in quello dei corpi
creazioni che la Genesi sottintende nel suo primo materiali, in quanto vi si mescolano: l’invidia o la
versetto: “In principio, Dio creò il Cielo e la gelosia (coscienza, malgrado tutto, di una
Terra”. Subito, la Genesi tralascia la prima inferiorità reale), l’orgoglio (volontà di avere
Creazione (sulla quale pare che Mosé non l’ultima parola!), e l’intelligenza (rimasta la stessa,
possedesse alcuna informazione) e passa alla ma per la massima attivazione di questi difetti).
seconda: “La Terra era informe e vuota, le Ecco perché la Tradizione ci dice che l’insieme
Tenebre aleggiavano sulla superficie degli Esseri spirituali perversi (l’eggregore del
dell’Abisso...” (Genesi 1 ,2). Male), indicato con l’immagine del Serpente, fu
Altri elementi della Tradizione giudeo-cristiana ci geloso di questo essere, superiore a loro, e
insegnano che gli esseri di quella Creazione “immagine” del Dio al quale queste Entità
primitiva (simboleggiata dal “Cielo”), ossia gli decadute pretendevano di sottrarsi.
Angeli, si scissero in due categorie, gli Angeli Hanno dunque agito (senza dubbio
fedeli e gli Angeli ribelli, in seguito ad una prova telepaticamente), su Adam-Kadmon, incitandolo
voluta da Dio. a varcare i limiti delle sue possibilità naturali.
Questo è stato capito male. Dio, principio di Essere misto per sua natura, a metà spirituale e a
infinita perfezione, non ha potuto tentare gli metà formale, androgino dove la Forma e lo
Angeli dopo la loro emanazione, né espellerli, Spirito si compenetravano mutuamente, l’Uomo-
dopo la loro involuzione. Al contrario, certe Archetipo doveva mantenere una certa armonia,
entità, giunte al termine della Missione per la un equilibrio necessario, in quel Campo dove Dio
quale Dio le aveva emanate (ossia liberate, dotate lo aveva posto. Doveva vegliare sulle sue
così necessariamente del libero arbitrio), si sono disposizioni, operarvi, continuare il lavoro di
rifiutate di reintegrare l’Assoluto, il Piano Divino, quello “Spirito di Dio” di cui era il riflesso,
fonte del Sovrano Bene. Hanno allora preferito l’intendente, il celeste “maitre-Jacques”
l’io, momentaneo, perituro, illusorio, al Sé, immediato.... Era a questo ruolo di Architetto
eterno, reale, imperituro. Hanno preferito vivere dell’Universo che l’Adam-Kadmon era preposto,
“al di fuori” di Dio, piuttosto che assorbirvisi, e ma di un Universo più sottile del nostro, il
beneficiare così delle sue infinite “Regno” che non è di questo mondo, di cui
perfezioni. parlano i Vangeli.
Sono dunque loro che si sono Sotto l’impulso delle entità metafisiche perverse,
momentaneamente allontanati da l’Uomo-Archetipo si è mutato in Demiurgo
Dio, con un atto libero, per quanto indipendente. Rinnovando il suo errore, ha
sbagliato. Non è l’Assoluto che li modificato e perturbato le Leggi che aveva per
ha rigettati ingiustamente, né ad essere la causa compito di far osservare. Ha tentato, audace e
del loro esilio. Di conseguenza, il ritorno indietro, ribelle, di farsi creatore a sua volta, e di
e la redenzione, rimangono possibili, quando eguagliare con le sue opere Dio stesso. Non è
l’Entità celeste consentirà di riprendere la strada riuscito che a modificare il suo primitivo Destino.
del Divino. E’ quanto le due identiche leggende, quella di
Ma in attesa di questo ritorno verso la Luce e la Lucifero, primo degli Angeli, e quella di Adamo,
Verità immanenti, rimangono, con il loro primo degli Uomini, ci riportano nel loro
atteggiamento egoico: ribelli (all’offerta divina svolgimento parallelo. E’ forse da questa
primitiva e permanente); smarriti, (poiché al di tradizione che deriva l’uso di consacrare, agli dei

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o a Dio, le primizie del raccolto o il primo nato del (Tutte le religioni antiche hanno conosciuto un
gregge. Sta di fatto che, nel simbolismo della essere divino, originale, che era
storia dell’umanità che ci racconta la Genesi, tutti contemporaneamente maschio e femmina).
i primogeniti: Caino, Cam, lsraele, Esaù, ecc., sono La Genesi ce lo dice (Cap. II - 23,24):
misteriosamente segnati da un destino avverso. “E Adamo disse: questa è ossa delle mie ossa,
Ma mentre Dio, nelle sue infinite possibilità, può carne della mia carne (lui, conserva quindi lo
trarre qualcosa dal Nulla, l’Uomo, creatura dalle spirito, l’anima), sarà chiamata Donna - in ebraico
possibilità limitate, non può che modificare ciò Isha -, in quanto è stata tratta dall’Uomo, - in
che già c’è, senza nulla estrarre da quello stesso ebraico Ish”.
Nulla. E’ questa nuova Materia, l’Eva della Genesi, la
L’Uomo-Archetipo, volendo creare degli esseri Donna simbolica, che Adamo “penetra” per
spirituali, come Dio aveva creato gli Angeli, non crearvi la Vita. L’Uomo-Archetipo si è dunque
ha fatto che oggettivare i propri concetti. degradato tentando di eguagliarsi a Dio. Il suo
Desideroso di dar loro dei corpi, non ha potuto nuovo campo è il Mondo iliaco della Gnosi, il
che integrarli nella Materia più grossolana. nostro Universo materiale, mondo pieno di
Volendo animare il Caos (le “Tenebre esterne”), imperfezioni e di mali. Il poco bene che vi risiede,
come Dio aveva animato il Mondo metafisico che viene dalle antiche perfezioni dell’Uomo-
gli era stato primitivamente affidato, non ha fatto Archetipo. In quanto, scisse in due esseri diversi,
che impantanarsi. la somma di dette perfezioni originali non può
Infatti, Dio “essendo”, nel senso più assoluto essere totale in ciascuno di loro.... Vi è dunque
della parola (“lo sono colui che è” dice a Mosé, una caduta.
sul Sinai), alcun Nulla preliminare può esistere. E’ anche per questo che la Natura era stata
Per creare la Materia primitiva, Dio ha deificata dai culti antichi. Era dunque proprio la
semplicemente contratto una parte delle sue Madre di tutto ciò che è, ma di ciò che è “sotto i
infinite perfezioni di una porzione della sua Cieli”, semplicemente... lside, Eva, Demetra,
essenza infinita. Questa contrazione parziale della Rhea, Cibele non sono che simboli della Natura
Perfezione spirituale più assoluta è materiale, emanata dall’Adam-Kadmon,
inevitabilmente sfociata nella creazione personificata dalle Vergini Nere, simboli della
dell’Imperfezione materiale relativa. Questo Prima Materia.
giustifica che la Creazione, qualunque essa sia,
non può mai essere perfetta. E’ necessariamente L’essenza superiore di Adam-Kadmon, integrata
imperfetta per il fatto che non è Dio! in seno alla Materia nuova, è diventata lo Zolfo,
Ad imitazione dell’Assoluto, Adam-Kadmon espressione alchemica designante l’anima del
tenterà dunque di crearsi una “materia prima”. mondo. L’essenza seconda, il mediatore plastico,
Alchimista inesperto, sarà all’origine della sua ciò che costituiva la “forma” di Adamo, il suo
Caduta. doppio superiore, è diventato il Mercurio, altra
L’Uomo-Archetipo è un essere androgino. La espressione alchemica designante l’Astrale degli
Genesi (Cap. 1 27,28), ci dice che: “Dio creò occultisti, il piano intermedio. La Materia sorta
l’Uomo a sua immagine, maschio e femmina lo dal Caos secondo, è il Sale alchemico, il supporto,
creò....”. E’ questo elemento negativo, femminile, il ricettacolo, la prigione.
che Adamo oggettiverà, fuori da se stesso. E’ Parallelamente possiamo dire che Adamo è
questo “lato” sinistro, femminile, passivo, lunare, diventato lo Zolfo, che Eva ha dato il Sale, e che il
tenebroso, materiale, che darà vita - separandosi Caino della Genesi è il Mercurio di questa
dal “lato” destro, maschile, attivo, solare, simbolica triade. Termini che l’Alchimia conosce
luminoso, spirituale ad Eva. La Donna-Archetipo è anche sotto quelli di Re, di Regina, e di Servitore
dunque tratta da uno dei due “lati” dei saggi....
dell’Androgino, e non da una delle sue “costole” Si concepisce allora perché, in tutti i suoi gradi, la

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Materia Universale sia vivente, come ammette separandosi da questa materia che lo invischia da
l’antica alchimia e la moderna chimica, e come, ogni parte. Per questo, occorre che tutte le
nelle sue manifestazioni, può essere più o meno cellule che lo compongono (gli uomini-individui),
cosciente ed intelligente. Attraverso i quattro possano dopo la loro morte naturale, ricostituire
regni della Natura, minerale, vegetale, animale, l’Archetipo integrandovisi definitivamente,
umano (tra i quali non c’è peraltro alcuna sfuggendo così ai cicli delle reincarnazioni.
soluzione di continuità), è l’Uomo-Archetipo, Allora, i microcosmi rifaranno il Macrocosmo. Gli
l’Adam-Kadmon, l’Intelligenza demiurgica uomini individui, riflessi materiali dell’Archetipo,
primitiva, che si manifesta, dispersa, sparpagliata, sono dunque anche (qualche gradino al di sotto),
imprigionata. E’ questo, quel rivestimento di dei riflessi divini. Come l’Archetipo è, anch’esso, il
“pelli di animali” che ci racconta la Genesi: “E Dio riflesso di Dio, del primitivo Verbo Creatore o
fece all’Uomo e alla Donna degli “abiti di pelle” e Logos, dello Spirito di Dio di cui parla la Genesi.
li rivestì...” (Cap. III, 21). Questo Universo nuovo è E’ dunque proprio lui, il “Grande Architetto
anche diventato il rifugio delle entità decadute. Vi dell’Universo”. Qualsiasi culto di adorazione reso
si sono rifugiate per allontanarsi ancora di più a quest’ultimo è dunque un culto satanico perché
dall’Assoluto, nella chimerica speranza di sfuggire reso all’Uomo e non all’Assoluto. Ecco perché la
alle Leggi eterne, ovunque presenti. Massoneria lo INVOCA senza adorarlo.
Gli Esseri malefici hanno dunque un interesse
primordiale perché l’Uomo, disperso ma ovunque Per sfuggire ai cicli delle reincarnazioni successive
presente in seno alla Materia costituente in questo mondo infernale (inferno: luoghi bassi),
l’Universo visibile, continui ad organizzare ed occorre che l’uomo-individuo si stacchi da tutto
animare questo ambito, ormai il loro. ciò che lo attrae verso la Materia, e si liberi così
Come l’anima dell’Uomo-Archetipo è prigioniero dalla schiavitù delle sensazioni materiali. Deve
della Materia universale, l’anima dell’uomo- anche elevarsi moralmente. Contro questa
individuo è prigioniera del suo corpo materiale. E tendenza verso la Perfezione, le Entità decadute
la morte fisica (il solo effetto significativo che vi lottano senza tregua, tentandolo in mille modi, al
abbia guadagnato, ci dice la Genesi...) e le fine di attirarlo in seno al Mondo invisibile, e
reincarnazioni che vi susseguono, sono i mezzi conservare su di lui la loro influenza occulta.
attraverso cui le entità decadute manifestano la Contro di loro, l’uomo-individuo deve lottare
loro influenza sull’Uomo. Si capisce allora meglio smascherandoli e rigettandoli fuori dal suo
la parola del Redentore, “sentita” dai Profeti, campo. Vi perverrà, da una parte con l’Iniziazione
come lsaia: “O Morte, dov’è la tua Vittoria? O - che lo ricollega agli elementi dell’Archetipo già
Morte dov’è il tuo pungolo...” (il pungolo dei riuniti e costituenti l’essoterica “Comunione dei
sensi, che sollecitano l’anima separata a Santi”, dall’altra con la Conoscenza liberatrice che
reincarnarsi in un corpo materiale). gli insegna i mezzi per accelerare, per il resto
La Potestà, la Saggezza, la Bellezza che si dell’Umanità accecata, e attraverso il suo lavoro
manifestano ancora in questo Universo materiale, personale, l’affrancamento definitivo.
sono questi gli sforzi dell’Uomo-Archetipo per In quest’ultime possibilità, entrano in particolare
ridiventare ciò che era prima della sua Caduta. Le le grandi Operazioni equinoziali che tendono a
qualità contrarie, sono le entità decadute che ve purificare l’Aura terrestre per mezzo di esorcismi
le manifestano, al fine di conservarvi il “clima” e di scongiuri, specifici dei riti di Alta Magia, e che
che hanno sperato di fargli creare, per sussistervi gli Eletti Cohen chiamavano i “Lavori” o il “Culto”.
così come lo hanno voluto al tempo che fu, Soltanto allora, da questa definitiva liberazione
quando hanno deliberatamente interrotto il loro individuale, sorgerà infine la grande liberazione
ritorno verso l’ Assoluto. collettiva, che sola permetterà la ricostituzione
L’Uomo-Archetipo non riprenderà possesso del dell’Archetipo, poi la sua reintegrazione nel
suo primitivo Splendore e della sua Libertà, che Divino che a suo tempo lo emanò. Abbandonato a

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se stesso dal suo animatore, il Mondo di materia AMMISSIONE AL MARTINISMO


si dissolverà, non essendo più vivificato,
armonizzato, condotto, dall’Archetipo. Sotto
l’impulso, naturalmente anarchico, delle entità Così come in precedenza indicato Il Sovrano
decadute, questa disaggregazione delle parti del Ordine Gnostico Martinista non pone, e non
Tutto si accelererà. L’Universo allora finirà e sarà intende porre, nessuna esclusione basata sul
la “fine del Mondo” annunciata dalle tradizioni sesso o sulla razza dei singoli desiderosi di
universali. percorrere un sentiero tradizionale, ma pretende
“Come un libro che si scorre, il Cielo e la Terra che i suoi associati siano persone in grado di
passeranno”! L’Essenza Divina rioccuperà allora poter lavorare individualmente e collettivamente,
gradualmente quelle “regioni” della sua essenza in modo armonico con gli strumenti e
da cui si era primitivamente ritratta. Le illusioni l'insegnamento posti a disposizione.
momentanee, battezzate col nome di creature, di
esseri, di mondi, scompariranno. In quanto Dio è Verrà quindi posta la dovuta attenzione alla
Tutto, e Tutto è in Dio, benché Tutto non sia Dio! capacità dell'individuo di potersi integrare
L’Assoluto non ha tratto niente da un Nulla all'interno di una comunità operosa, dove viene
illusorio, che non potrebbe esistere al di fuori di richiesto un puntale impegno nello svolgimento
Lui, senza essere Lui stesso. dei riti, e nella preparazione dei lavori filosofici.
Nient’altro che questa ritrazione della divina
essenza, ha permesso la Creazione dei Mondi, Non avendo la pretesa di riassumere in noi ogni
espressione del martinismo, avendo però l'onestà
angelici, materiali, ecc. Come è anche la ritrazione
di suggerire come ogni realtà martinista si
di quella stessa essenza che ha permesso
sviluppa attorno ad una docetica comunque
l’emanazione degli Esseri spirituali.
peculiare, fortemente sottolineiamo che vediamo
E così si effettuerà la simbolica “vittoria” del Bene
la nostra docetica, e gli strumenti in cui si articola,
sul Male, della Luce sulle Tenebre, con un
in un rito di perfezionamento in ambito cristiano,
semplice ritorno delle cose nel Divino, con una
e come tale necessita la presenza nell’associato,
riassimilazione degli esseri, purificati e rigenerati.
di quel patrimonio culturale, psicologico ed
Tale è l’esoterico svolgimento della Grande Opera
iniziatico proprio del cristianesimo.
Universale.
A differenza di altre strutture nessuna esclusione
in base a requisiti formali quali il sesso o la razza è
prevista per i gradi superiori. In quanto riteniamo
che il nostro corpo carnale non sia altro che un
misero involucro, e che come tale è destinato ad
essere riassorbito dalla natura inferiore che lo ha
partorito. Altro non è che un'interfaccia, e come
tale va considerato, e sicuramente non è il corpo
che determina le qualità spirituali del singolo
fratello o sorella.

E’ possibile accedere al Sovrano Ordine Gnostico


Martinista a seguito di una preventiva verifica dei
requisiti formali e sostanziali del bussante, a cui
seguirà l’esercizio in una pratica meditativa
preparatoria all’associazione, che può avvenire da
uomo ad uomo oppure in loggia.

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Essendo richiesto da parte degli associati un


costante lavoro filosofico ed operativo, che segue
l'avvicendarsi delle stagioni, l'alternasi dei cicli
lunari e solari,tendiamo a sconsigliare la semplice
richiesta di informazioni da parte di coloro che
non sono in grado di gestire minimamente la
propria vita quotidiana. Sussistono altre realtà
martiniste, squisitamente filosofiche e non
operative, a cui queste persone potranno
rivolgersi e trovare un sicuro ambiente in grado di
riceverle.

Concludiamo ricordando che da parte nostra non


sussiste nessun obbligo nell'associare chiunque
bussi alla nostra porta.

domanda di ammissione (in formato pdf)

Sovrano Ordine Gnostico Martinista


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SOVRANO ORDINE GNOSTICO Collina Abraxas (Toscana)

MARTINISTA Collina Silentium (Pescara)

Collina Stanislas de Guaita (Bari)


Articolazione Territoriale
Collina Bethel (Catania)
E' sempre bene ricordare come il martinismo si
esprime in un percorso tradizionale individuale. Collina Mikael (Catania)

E' infatti la lama dell'Eremita che maggiormente Collina Meister Eckhart (Taranto)
rappresenta il martinista: armato di bastone (gli
strumenti dell'opera), coperto di mantello (la Gruppo Melchisedec (Taranto)
dimensione incognita), e di lanterna (la luce
interiore), affronta la notte dell'ignoranza. Gruppo Cassiel (Bari)

E' nella ritualità giornaliera luni-solare che il Gruppo Daath (Monza)


martinista edifica il tempio interiore: rito
giornaliero di catena, purificazioni mensili, e Gruppo Martinès de Pasqually (Genova)
grandi rituali.
Gruppo Anubi (Palermo)
Complementare, ma non indispensabile, è la
ritualità collettiva che avviene all'interno delle Gruppo Zeteo (Benevento)
Logge regolarmente costituite. Ecco quindi che, a
semplice motivo informativo, diamo indicazione Gruppo Sophia (Firenze)
dell'attuale presenza territoriale del Nostro
Venerabile Ordine, attraverso l’indicazione delle Gruppo Papus (Roma)
Logge e dei Gruppi ad esse sottoposti
doceticamente e gerarchicamente. Gruppo Aleph (Rimini)

Gruppo Ouroboros (Pistoia)

Gruppo Nous (Lucca-Pisa)

Gruppo Longino (Mantova)

Hercules (Catania)

Rosa Mystica (Crotone)

Gruppo Bythos (Arezzo)

GRUPPO Louis Claude de Saint-Martin (Torino)

Gruppo Paul Sédir (Lecce)

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