sul piano internazionale un durissimo colpo alla credibilità, soprattutto da parte dell’Austria che il 19 luglio dello stesso anno decise di chiudere ufficialmente per motivi economici e su richiesta del Primo Ministro la legazione presso il Regno delle Due Sicilie e di trasferire gran parte del personale presso quello della Santa Sede.
Nel 1865 solo pochi stati intrattenevano
ancora rapporti ufficiali con il governo Ulloa, tra cui Spagna e la Baviera. Il 28 luglio 1865 il ministro degli affari esteri spagnolo inviò la nota di congedo al governo Ulloa e dopo più di un mese, il 1°settembre la Regina Isabella di Spagna riconobbe la legittimità del Nuovo Regno d’Italia.
I rapporti tra il governo spagnolo e Ulloa si
incrinarono ulteriormente a causa della restituzione degli archivi borbonici affidati dal 1861 al governo spagnolo. La fine dei rapporti politici non compromise quella dei rapporti dinastici, anzi furono rinsaldati anche grazie ai generosi aiuti economici che la Regina Isabella inviava. Ella riuscì ad ottenere il 5 luglio 1865 il formale impegno da parte del governo italiano alla restituzione dei beni privati dei Borboni di Napoli.
Il 17 novembre 1865 anche la Baviera decise di
riconoscere il nuovo Regno ed il giorno seguente Ulloa indirizzò un’aspra e polemica lettera al governo di Monaco ed il 24 dicembre dello stesso anno, una lettera di Francesco II indirizzata al Re di Baviera, sancì la rottura definitiva dei rapporti politici e diplomatici, oltre che personali tra i due sovrani.
Nonostante tutto però, il 31 ottobre 1865 il governo
bavarese concesse a Francesco II la disponibilità di accodargli asilo, nel caso in cui avesse deciso di lasciare Roma.
Va ricordato che nel 1864 le due potenze (Austria e
Prussia) avevano combattuto insieme contro la Danimarca, sconfiggendola e dividendosene i territori; la Prussia formò un nuovo stato più forte e questo creò dei contrasti con la potenza alleata. Sentendosi minacciata la Prussia cercò di allearsi con l’Italia e allora l’8 aprile 1866 con il consenso di Napoleone III firmarono un’alleanza segreta a sfavore dell’Austria.