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Romanzo popolare
Pinocchio
Romanzo popolare 1
Il massimo del profitto deve arrivare con il minimo investimento è il sogno di
ogni capitalista piccolo e grande, pertanto per poterne estrarre la pelle si
tenta di affogarlo. In una realtà dove ci sono solo compratori e venditori i
deboli sono solo enti da usare. Pinocchio non è guardato da nessuno, è solo
un oggetto da cui ciascuno cerca di trarre il proprio piacere e tornaconto: gli
spettatori si divertivano per i numeri del ciuchino, l’omino che lo ha condotto
nel paese dei balocchi soppesava il guadagno che avrebbe ricavato dalla
vendita del ragazzo-ciuchino, e l’ultimo compratore non vede che la pelle del
ciuchino da usare per un buon tamburo. Avvoltoi di diversa stazza si
lanciano sulla vittima, ciascuno con un proprio “piano d’investimento”. Il
paese dei balocchi è la società-azienda in cui vi sono solo compratori e
venditori che si muovono tra merci da capitalizzare.
Libro Cuore
Introduzione
Cuore, o come lo conoscono tutti Libro Cuore, è un libro scritto per ragazzi e
che è stato pubblicato dalla casa editrice Treves nel 1886 ed è stato
realizzato dallo scrittore italiano Edmondo De Amicis. E’ considerato come
uno dei capolavori della letteratura italiana e come una pietra miliare del
neonato Regno d’Italia. Nell’edizione Treves apparve diviso per episodi e
sulla base di questo libro sono stati girati anche film e serie televisive.
Il romanzo di De Amicis ebbe un successo così grande da essere uno dei
libri più letti dell’epoca. Oggi viene considerato un classico della letteratura
italiana. Il romanzo è scritto sotto forma epistolare da uno dei ragazzi
protagonisti della storia, ovvero Enrico Bottini, il quale racconta le avventure
e le vicende della sua classe che all’epoca frequentava la terza elementare
nel corso dell’anno scolastico 1880-1881 in una scuola di Torino.
Romanzo popolare 2
Il romanzo alterna momenti della vita del giovane Enrico ai racconti effettuati
in classe dal maestro Perboni. Vengono raccontate le vicende che vanno dal
17 ottobre 1881 al 10 luglio 1882 (la durata di tutto l’anno scolastico) e il
libro si articola in capitoli che corrispondono a tutte le vicende che
avvengono mese per mese e che riguardano principalmente la vita
scolastica della classe terza elementare. All’interno dei capitoli c’è spazio
anche per i racconti effettuati dal maestro Perboni e vi sono anche degli
appunti scritti dai familiari del protagonista, come ad esempio quelli del
padre.
Il diario si conclude con la partenza di Enrico e della sua famiglia che
devono lasciare Torino. Viene descritto il sentimento di malinconia del
ragazzo per la perdita dei suoi tanto amati compagni e del caro maestro
Perboni, grande insegnante di vita. Il senso della perdita si avverte
tantissimo nelle parole del bambino che non dimenticherà mai i suoi amati
compagni e il suo insegnante.
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italiani di varie regioni. Dagli Appennini alle Ande è il racconto del mese di
maggio e mantiene, a dispetto del tempo passato, un’imprevedibile attualità.
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