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Abbiamo affrontato finora l’evoluzione della lingua italiana seguendo un’unico e diretto
percorso che dal latino arriva all’italiano, non dobbiamo però tralasciare le numerosissime
influenze di altre lingue che negli anni hanno modificato, aggiunto, cambiato la nostra
lingua.
Ci sono diversi tipi di relazione fra le lingue, equeste differenze rappresentano la gerarchia
che intercorre fra esse.
Vediamo un esempio:
Il sostrato osco-umbro nell’Italia centromeridionale provoca tuttora il fenomeno
dell’assimilazione nei dialetti del luogo (quanno per quando).
Ad esempio:
Il dominio dei goti in Italia non fu molto lungo, per questo le parole entrate nella nostra
lingua non sono più di una settantina, tra esse possiamo citare le voci: astio, bega,
melma, nastro, strappare...
L’invasione dei longobardi fu più violenta e più duratura e quindi più forte è la traccia che
ha lasciato nella lingua, le parole longobarde contate nell’italiano e nei dialetti italiani sono
oltre 200.
E’ longobardo il termine Lombardia, come lo sono: guancia, stinco, panca, scaffale,
federa, palla, gruccia; ma anche verbi espressivi come: arraffare, russare, scherzare,
spaccare, spruzzare, tuffare...
Nell’XI e XII secolo si fece sentire forte l’influenza del francese (langue d’oc e langue d’oil)
attraverso la diffusione della letteratura provenzale e francese.
Questi fenomeni sono fondamentali per riuscire a comprendere come la lingua non sia
un’entità fissa e immutabile, ma al contrario vive, cresce e si evolve a seconda delle
influenze esterne del contesto storico-geografico.
Gli scambi con le altre lingue non si esauriscono con il contatto fisico, geografico, spesso le
lingue si trasmettono attraverso i libri, i viaggi, i commerci, spesso le lingue di maggior
prestigio influenzano le altre, azione che si manifesta nei PRESTITI.
I PRESTITI possono essere adattati o no, a seconda se il termine forestiero viene accolto
nella sua forma originale o al contrario modificato in qualche modo.
Altresì possono essere prestiti di necessità o di lusso, i primi si hanno quando la parola
gunge insieme ad un referente nuovo, privo di nome nella lingua che lo riceve (ad es.
caffé, patata, canoa..).
I prestiti di lusso sono quelli che potrebbero essre evitati, in quanto la lingua che li riceve
possiede già un’alternativa alla parola forestiera.