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© EPA/YOAN VALAT
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Paolo Conte, beh, l’ha già citato Michele Fazioli pochi giorni fa. Al rigore di Mbappé, ad ogni
modo, i francesi si sono incazzati davvero. Anzi, sono rimasti zitti. Come inebetiti. Storditi da
questa Svizzera così audace. E così, una serata di festa si è trasformata in una mezza tragedia.
Sportivamente parlando, s’intende. Dal trionfo in Russia tre anni fa al tonfo, clamoroso, di
Bucarest. E pazienza se molti transalpini l’hanno confusa e continuano a confonderla con
Budapest. In un certo senso, fa parte della tradizionale spocchia francese. Sul 3-1, d’altronde,
erano convinti di aver vinto. Di «averla girata» come si dice in gergo.
Francia-Svizzera, vissuta in vacanza, è stata uno spasso. Per noi, va da sé. E se per tutto il giorno
Saint-Tropez e l’intero golfo, dove ci troviamo, erano una celebrazione continua del
francesismo calcistico fra magliette sfoggiate con orgoglio, discorsi perentori nei bar
(affollatissimi) e sfottò («La Svizzera? Ah sì, la fondue...»), ieri a tarda sera a regnare erano il
silenzio assoluto e lo stupore. «C’est pas vraiiiii» dicevano alcuni tifosi, intercettati mentre
rincasavano fra le viuzze tropezine. Già, non è vero. La Francia dei fenomeni, dei campioni del
mondo, di Deschamps che diceva «Petrovic» invece di Petkovic, costretta a ridiscendere sulla
terra. In una notte che sembrava, al solito, fantastica per loro, i Galletti. All’improvviso, lo
champagne è andato di traverso, come le ostriche e tutti i luoghi comuni che accompagnano i
francesi. Sul porto, concentrazione di ricchezza e sciovinismo, è partita la musica. Ma copriva la
disperazione calcistica, non le urla di gioia. Qualche belga, passando, ha sorriso. E solidarizzato
con gli svizzeri più coraggiosi. Quelli che, al rigore sbagliato, si sono presi champagne e
gloria(https://www.cdt.ch/sport/calcio/la-sorpresa-e-servita-la-svizzera-e-ai-quarti-
GL4368844?_sid=XQiB9D8W). Con la compostezza tipicamente elvetica, guardandosi attorno
nel timore di beccarsi qualche vaffa. Ma anche con la soddisfazione di avergliela messa proprio
lì ai francesi. Dove non batte il sole. A prevalere, però, era appunto il silenzio. Interrotto solo dai
canti dei gabbiani. Qualcosa di irreale per questa località, che solitamente trasuda passione
quando gioca l’Onze. L’undici. La Francia.
Stamane, i tropezini si sono svegliati meno francesi del solito. Con pesantezza. Svogliati. E guai
a parlare di calcio. Le copie dell’Equipe, il quotidiano sportivo nazionale, restano incastonate
nella rastrelliera delle edicole. Nessuno osa leggere cosa hanno scritto gli inviati a Bucarest. Noi,
però, una copia la prendiamo volentieri. I francesi si sono incazzati per davvero, vuoi mettere la
soddisfazione.
In questo articolo:
https://www.cdt.ch/sport/calcio/i-francesi-si-sono-incazzati-per-davvero-CK4369747?_sid=xpzNGc3N 1/3
29/06/2021 I francesi si sono incazzati per davvero
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