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SEMEIOTICA: è una disciplina che studia il rilevamento e l’interpretazione dei sintomi e dei segni con
cui si manifestano le malattie (semeiotica = segno; teknè = metodo.)
[Il clinico è abile se sa analizzare i sintomi. Il rapporto medico-paziente è fondamentale e si basa sia
su competenza scientifica sia sull’umanità.]
L’ANAMNESI
Anamnesi = di nuovo ricordare. È l’interrogatorio ai fini della raccolta di notizie e di dati riferiti dallo
stesso paziente oppure dai familiari; si inizia dalle informazioni remote fino a quelle più recenti.
- sintomi: manifestazioni SOGGETTIVE ( es. dolore, affanno) avvertite dal soggetto e non rilevabili
mediante esame fisico e indagini di laboratorio. Possono essere: febbre, palpitazioni, dispnea, tosse,
diarrea, vertigini.
- segni: reperti OBIETTIVI rilevati con l’esame fisico del medico e talora dallo stesso paziente (es.
tachicardia, ittero). Possono essere: lesioni cutanee, pallore, ittero, tachicardia, spato-splenomegalia
(aumento del fegato- del pancreas), edemi.
La traduzione in termini medici dei rilievi anamnestici si concretizza nella redazione della CARTELLA
CLINICA, un atto ufficiale.
- analisi familiare (importante per l’ereditarietà e la predisposizione per alcune malattie infettive,
cardiovascolari, formazione di tumori).
- analisi patologica remota (patologie preesistenti, interventi chirurgici, terapie croniche, la patologia
attuale è la più importante) —> le domande da effettuare sono quando - quale - come - perché.
Amenorrea: assenza del ciclo mestruale; si classifica in fisiologica (quando è assente prima della
pubertà, durante la gravidanza e dopo la menopausa), primitiva (quando la donna non ha mai avuto
ciclo mestruale prima dei 16 anni), secondaria (quando il ciclo prima presente si interrompe).
Esame obiettivo: fase della semeiotica fisica che analizza lo stato generale di un paziente
attraverso l’esame dei principali parametri vitali sistemici e di relazione. Si effettua dunque un esame
fisico.
Si suddivide in:
- esame obiettivo GENERALE: valuta aspetti globali (abito costituzionale, stato di nutrizione,
facies,apparato scheletrico e muscolare, sistema linfoghiandolare, etc...)
- esame obiettivo SPECIALE: a carico delle varie regioni del corpo e dei vari apparati; si avvale delle
seguenti fasi —> ispezione, palpazione, auscultazione, percussione.
2) la palpazione
- mani non fredde
- spiegare al soggetto cosa viene effettuato
- non si palpa direttamente nella zona dolorante
- si definiscono: la forma, le dimensioni, la consistenza, i caratteri della superficialità, la dolorabilità, il
termotatto.
3) la percussione
Viene effettuato un movimento che permette l’emissione di un suono che dipende dalla profondità e
dai tessuti che vengono attraversati. (Concetti di suono ipofonetico e iperfonetico; tecnica digito-
digitale che ha sostituito il martelletto).
- TORACE: suono chiaro polmonare
- ADDOME: suono timpanico, suono ottuso (manovra di Giordano per indagare la presenza di un
dolore renale)
-COLONNA
4) l’ascoltazione
Viene effettuata attraverso un fonendoscopio biauricolare dotato di una membrana o campana che si
poggia sulla superficie da auscultare.
L’auscultazione deve essere sempre SIMMETRICA.
- CUORE: toni cardiaci, soffi
-TORACE. Suoni polmonari
-ADDOME: valutazione peristalsi
TERZA LEZIONE
LA COSTITUZIONE
È l’espressione dell’insieme dei caratteri morfologici dello scheletro, delle masse muscolari e del
grasso sottocutaneo.
In un individuo normale vi è un armonico sviluppo tra le varie componenti del corpo.
- il rapporto della distanza dalla sommità del capo all’osso pubico e la distanza dal pube alla
pianta dei piedi (= 0.9-1);
Indici di riferimento e alterazioni fisiologiche della costituzione (non patologiche!) che possono però in
alcuni casi portare allo sviluppo di patologie sono:
PESO E NUTRIZIONE
- rapporto peso-altezza (B.M.I) —> tra 20-25 normopeso; tra 15-19 sottopeso; < 15 compromissione
grave dello stato nutrizionale; 26-29 sovrappeso; >= 30 obeso (aumento probabilità sviluppo malattie
cardiovascolari).
- spessore pannicolo adiposo
- sollevamento pliche cutanee
- primo tipo: obesità IPERGINOIDE (femmina) e GINOIDE (maschio) —> obesità prevalente a livello
dei fianchi o del bacino; la distribuzione dell’adipe assume un aspetto ascendente.
- secondo tipo: obesità IPERANDROIDE (maschio) o ANDROIDE (femmina) —> aumento a livello
scapolo omerale; la distribuzione dell’adipe assume un aspetto discendente.
Decubito
- attivo: nel mantenimento della posizione è attivamente impegnata la muscolatura scheletrica del
paziente.
- passivo: il paziente giace in condizioni totale di abbandono fisico o psichico, quasi in coma.
- obbligato: il soggetto assume una posizione che gli arreca meno fastidio; può essere supino,
laterale (il paziente può decombente sul lato affetto ad es. in caso di abbondante versamento o
sul lato sano ad es. pleurite secca), ortopnoico (è indice di grave insufficienza respiratorio,
migliora gli scambi gassosi), genupettorale (es. in caso di pancreatite acute), prono + posizione a
cane di fucile (in caso di meningite acuta)
Facies
Indichiamo le alterazioni espressive che possono derivare da modificazioni strutturali delle varie
componenti anatomiche che compongono la faccia, ma anche da fattori di ordine psichico.
una facies normale è detta COMPOSITA.
- acromegalia
- mixedema
- sindrome nefrosica
- sindrome di cusching
- nel morbo di parkinson
- ingrandimento della ghiandola parotide
Sensorio
Parametri vitali
- elasticità delle pareti arteriose (pervietà dell’arteria e stato anatomico del vaso).
Sedi di palpazione
Malattia senza polso (molto probabile nelle ragazze): stenosi con chiusura
dell’arteria succlavia che non permette al sangue di raggiungere le altre arteria.
- radiale
-carotideo
-popliteo
- pigliale post.
- pedidio
Caratteristiche:
- frequenza, ritmo e profondità —> quando normali il respiro è detto EUPNOICO.
Tipi N.B.:
- uomo: diaframmatico
- donna e bambini: costale
Alterazioni
- POLIPNEA (ansia, febbre, anemia...)
-BRADIPNEA (collasso, coma, depressione del centro del respiro)
Variazioni
-APNEA: assenza di movimenti respiratori
-APNEUSI: arresto inspiratorio periodico del respiro
-BRADIPNEA: diminuzione della frequenza degli atti respiratori
-TACHIPNEA (o POLIPNEA): aumento della frequenza degli atti respiratori
-IPERAPNEA: aumento dell’intensità degli atti respiratori
Alcune patologie:
-Respiro di Biot: una forma di respiro patologico in cui si alternano gruppi di 4 o 5 atti respiratori
lunghi e profondi seguiti da fasi di apnea di durata variabile.
-Respiro di Cheyne-Stokes: In tale stato la persona alterna fasi di apnea anche lunga (si arriva
anche a 20 secondi) a fasi in cui si passa gradatamente da una respirazione profonda ad una
sempre più superficiale (cicli respiratori brevi e frequenti) che termina nuovamente nella fase di
apnea.
-Respiro di Kussmal: è una forma di respiro patologico associato a acidosi metabolica grave, causata
in particolare da chetoacidosi diabetica, o insufficienza renale. È una forma di iperventilazione
compensatoria in cui l'aumento della frequenza respiratoria ha lo scopo di incrementare l'eliminazione
dell'anidride carbonica per compensare la riduzione del pH del sangue.
Temperatura corporea
La temperatura non è costante durante la giornata, ma esiste un ritmo cicardiano della t.c., ci sono
variazioni ad esempio durante il ciclo mestruale e l’attività fisica.
Pressione arteriosa
PATOLOGIE CUTANEE
- piane: es. eritema (arrossamento circoscritto o diffuso dovuto ad iperemia attiva o passiva che
scompare alla vitropressione, può essere POLIMORFO, NODOSO e a BUTTERFLY); es. macchia
(non scompare a vitopressione); es. cicatrice (tessuto fibroso neoformsto che si forma in
sostituzione di perdita di sostanza, può essere ELOIDE); es. atrofia (alterazione regressiva con
riduzione progressiva delle strutture normali componenti la cute).
- rilevate —> a contenuto sieroso (liquido) es. pomfo (rilievo edematoso circoscritto di piccole
dimensioni circondate da un alone roseo o biancastro); es. vescicola (piccola cavità sotto lo strato
corneo, intraepiteliale o sottoepidermica, contenente siero —> può diventare bolla); es. pustola e
crosta; es. papula e nodulo (differenza con tumore e placca).
—> a contenuto solido
- secondarie (evoluzioni delle primarie): es. abrasione (perdita di sostanza superficiale che non
oltrepassa i limiti e che guarisce senza dar luogo a cicatrici); es. ragade (ulcera profonda e lineare
situata nelle zone cutanee soggette a tensione); es. ulcera (perdita di sostanza profonda che
interessa il derma e da luogo a cicatrizzazione).
Pigmenti normali
Il colore della pelle dipende dai pigmenti che si trovano direttamente nei tessuti oppure circolanti nel
sangue:
Pigmentazioni cutanee
Le iperpigmentazioni possono essere distinte anche in base alla colorazione della cute:
Cianosi
Colorazione azzurrognola o bluastra della cute e delle mucose (soprattutto labiali) prodotta da:
Si distingue in:
Ittero
Colorazione gialla della cute, delle sclere e delle mucose, dovuta a deposizione nei tessuti di
pigmento bilirubinico. La bilirubina è aumentata nelle sue frazioni diretta e/o indiretta.
Distinguiamo:
La bilirubina viene prodotta a livello del fegato all’80%, ma anche a livello del midollo osseo e dal
sistema reticolo-istiocitario.
- trasporto nel sangue attraverso il legame con l’albumina e poi la capitanino da parte dell’epatocita
- coniugazione a livello dei microsomi
- trasporto nella celllula al polo biliare ed escrezione nel capillare
- degradazione nell’intestino a corpi bilinici e loro parziale riassorbimento
QUINTA LEZIONE
Edema
Cause dell’edema:
- Aumento della pressione intracapillare dovuto o a un ostacolo al deflusso venoso oppure ad
una discrepanza tra liquidi ingeriti ed eliminati;
- Diminuzione della pressione collodio-osmotica (fissa a 30) che provoca ipoalbunimemia
(cirrosi o diete povere di proteine);
- Aumento della pressione interstiziale si ha una stasi linfatica;
- Aumento della permeabilità capillare —> flogosi.
L’aumento della imbibizione dei tegumenti (cute e sottocutaneo) può raggiungere gradi diversi:
Anamnesi dell’edema
All’ISPEZIONE si osserva una cute sovrastante tesa e lucente, con scomparsa delle pieghe
naturali; possono comparire strie lucenti chiare con vescicole, da cui trasuda sierosità.
Alla PALPAZIONE —> SEGNO DELLA FOVEA: infossamento che si ottiene con la
compressione digitale e che persiste dopo sospesa la pressione stessa.
SESTA LEZIONE
IPOPIGMENTAZIONI
L’ipopigmentazione è lo scarso colorito della cute, dei peli, delle piume per insufficiente
produzione di pigmenti; può costituire un fenomeno congenito o acquisito, fisiologico o
patologico.
Il pallore cutaneo è tipico dell’anemia, una condizione clinica che può essere a sé stante o di
accompagnamento di malattie croniche o autoimmuni.
—>
Alcune patologie legate al sangue
L’ANEMIA
*Talassemie sono
congenite, acquisite
da carenza di ferro.
Nellle malattie
croniche c’è carenza
funzionale di ferro,
ovvero la
concentrazione è
nella norma ma
viene dirottato e non
è utilizzato per la
sintesi dei globuli
rossi
—>
Quali sono i segni dell’anemia?
I segni e sintomi dipendono dalla riduzione della concentrazione di Hb e dalla velocità con cui si
instaura.
Il segno clinico fondamentale è il pallore cutaneo (soprattutto a livello delle sclere) dovuto ad una
ridotta concentrazione di Hb che induce un’ipossia tissutale, tuttavia vengono indotte una serie di
modificazioni compensatorie nell’organismo in modo da non aggravare la condizione di ipossia:
- Aumento della ventilazione polmonare
- Aumento della portata cardiaca
- Ridistribuzione del sangue verso gli organi vitali
- Diminuzione dell’affinità delle emazie per l’O2 (dovuto ad un aumento del 2,3-DPG)
- Stimolazione dell’eritropoiesi
Il sintomo clinico dell’ipossia è l’astenia (stanchezza) dopo uno sforzo.
La velocità con cui insorge l’anemia è importante ai fini dell’adattamento del corpo a questa
condizione. Nelle forme lievi si ha un meccanismo di compenso biochimico 2,3-DPG, nelle forme
gravi si ha un aumento della portata cardiaca in casi di anemia molto grave si ha un aumento della
frequenza cardiaca.
All’esame obiettivo:
- Pallore cutaneo e mucoso
- Tachicardia e soffi funzionali
- Cute succulenta
- Unghie a vetrino di orologio
- Polso molle e frequente
- Ipotensione arteriosa
SETTIMA LEZIONE
L’esame emocromocitometrico ci permette già di fare diagnosi (come nel caso dell’anemia)
valutando il valore di emoglobina e del numero dei globuli rossi. In particolare il parametro che si
va a determinare è l’ MCV (volume corpuscolare medio) che definisce il volume medio degli
eritrociti e anche dei reticolociti.
In condizioni normali la reticolocitosi è tra 0-2%.
Quando invece è alterata:
OTTAVA LEZIONE
IL DOLORE
I RECETTORI sono costituiti dalle terminazioni delle fibre nervose, disposte a formare una
struttura reticolata nel contesto dei tessuti (cute, organi profondi).
Gli impulsi dolorifici sono trasportati da fibre nervose SOMATICHE e VISCERALI.
In generale:
—>
Generalmente il dolore si classifica come:
- viscerale: mediato da nervi parasimpatici e simpatici (terminazioni nervose non specializzate) —>
dolore cardiaco (angina, infarto), pericardite, dolore addominale (esofagite, gastrite, ulcera peptica ,
pancreatite). Il dolore viscerale può essere anteriore, proiettato lungo la linea mediana, oppure con la
discesa dello stimolo anche il riferimento del dolore si sposta in basso.
- riferito: si intende un dolore che si manifesta in una zona del corpo anche a considerevole distanza
dal viscere in cui si originano gli impulsi allogeni; è generato da un dolore a sede viscerale lontana, è
localizzabile meglio del dolore di origine viscerale e si accompagna spesso ad iperestesia.
Avviene quando viscere e segmento, sede del dolore di proiezione, hanno origine dallo stesso
abbozzo embrionario. Per tale motivo condividono anche l’innervazione.
Alcune fibre nervose provenienti da organi anche distanti entrano nel SNC con la stessa radice spinale
(cuore/braccio; testicolo/uretere; ovaio/uretere).
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IL DOLORE TORACICO
Il dolore viscerale sarà retrosternale, profondo, diffuso, mal localizzabile con una notevole
irradiazione.
Come si caratterizza?
ANGINA PECTORIS
- dolore puntorio
- dolore simile ad eccesso di gas intestinali
- fastidio alla mascella ,ai denti, alle braccia e alla schiena
- fastidio che comincia all’epigastrio e dopo si irradia al torace
- disapnea con un dolore non ben definito
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INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO
Il dolore toracico dell’infarto acuto del miocardio è un dolore più intenso e prolungato nel
tempo (> 30 min) e non attenuato dalla somministrazione di nitroderivati.