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Gli Indifferenti
Gli Indifferenti
si potrebbe definire una “tragedia mancata“ del dramma familiare (relazioni dei protagonisti potenzialmente drammatiche senza
scatenare però le emozioni (testimonianza dell’ipocrisia della società)
pochi personaggi
durata limitata
no commenti dell’autore
si svolge soprattutto in interni (sala da pranzo, salotto, case di altri protagonisti…) da cui i personaggi entrano ed escono
come se fossero in un palcoscenico illuminato
Gli esterni sono connotati da pioggia e cielo grigio (rappresentano gli stati d’animo)
Ci son 5 personaggi:
1. Mariagrazia Ardengo: madre vedova che abita con i due figli in una grande villa ipotecata (ha tanti debiti)
1. Leo: Amante di Mariagrazia. La loro relazione è a tutti risaputa ma loro la vivono nascostamente per vivere secondo le
convenzioni sociali (maschera pirandelliana)
È l’unico personaggio organico al mondo borghese (cinico, mosso dal denaro e dai propri desideri privi di scrupoli – ossia
Carla – predominante e prevaricante*)
* è predominante rispetto all’uomo di casa (Michele) che è un debole. Nei suoi confronti avrà un atteggiamento finto
paterno nascosto da una lotta sotterranea (relazione apertamente conflittuale in modo leggero, più forte internamente, in
modo nascosto)
Quello di Leo è un atteggiamento di finto paternalismo perché ad esempio lo tratta chiamandolo “uomo di casa” quando
invece in modo nascosto tra le i due personaggi vi è un rapporto conflittuale di odio
2. Carla: figlia di Mariagrazia. Leo frequenta sua madre per avvicinarsi a lei, ma la madre non se ne accorge perché è
innamorata. Il romanzo racconta il suo percorso verso l’integrazione nella società.
1. Michele: è caratterizzato da indifferenza come incapacità di reagire e cambiare (caratteristica di tutti i personaggi della
generazione dei giovani). Michele è talmente indifferente da non tollerare il modo di vivere preposto dalla generazione
precedente e da accettare un rapporto con Lisa
* atti mancati: venuto a sapere che Leo sta per sottrarre alla famiglia, fa un’escalation di gesti (gli dà del mascalzone, poi chiede
scusa, poi prova a sparare ma la pistola è scarica – simbolo di impotenza)
Michele non riesce a vivere pienamente, non è capace di compiere azioni in cui crede, non riesce a aderire nella società né a provare
sentimenti (più volte guardandosi nello specchio vede un fantoccio - si rende conto della situazione)
Michele rappresenta l'impotenza generazionale nel cambiare le cose pur avendo ideali (ma sopraffatti da modelli!)