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586 • GRANDI E PICCO LE CUCINE DEL MONDO

cucina

LA PERSIA zione a
le zupJ
verdur•
Claudia Leurini no rin:
giorni
In Persia (l'attuale Iran) l'evoluzione storica della cucina è legata ai caratteri dell'agricoltura e dell'allevamento sull'altopiano iranico. Il le inte1
grano, il miglio e parzialmente anche l'orzo rappresentano da sempre la base della dieta, mentre la segale, benché apparentemente ori- antico
ginaria delle zone orientali dell'altopiano, in particolare dall'Afganistan, non viene consumata normalmente. A questi cereali fondamen- te e pr
tali si è aggiunto il riso, che negli ultimi cinque secoli della nostra era si è imposto nelle abitudini alimentari persiane. In seguito allo svi- gio aci
luppo e alla diffusione di coltivazioni intensive, possibili grazie soprattutto all'utilizzazione di elaborati sistemi di irrigazione, anche la rire le
frutta fresca e le verdure crude hanno assunto un ruolo rilevante nella dieta. Vi sono frutti come le cotogne, le mele, le pere, i meloni, le fluenz:
angurie, le melegrane, l'uva, le pesche e le more di gelso che sono caratteristici dell'Iran fin dall'antichità; tuttavia, poiché il suo territo- l'applll
rio ha da sempre rappresentato un crocevia per i traffici fra l'Anatolia, il Caucaso, il Vicino Oriente, l'India e l'Asia Centrale, molti prodotti Lo ste~
agricoli si sono diffusi lungo gli itinerari che collegano tali regioni, trapiantandosi dall'una all'altra. bollita
solo a

tavia i
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tezza
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settori
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XVI S•
CIBI E TRADIZIONI sione dell'Islam scomparve il consumo di tma raffmatissima cucina aristocratica e di SCOffil
carne di maiale. Ad eccezione delle aree in corte. Le informazioni più dettagliate sulla gastro
I metodi per la produzione casearia deriva- cui l'alimentazione dipendeva essenzial- cucina abbaside di fase tarda non sollevano no ris:
no dai gmppi nomadici dell'altopiano irani- mente dall'attività venatoria, fin dai tempi dubbi stù fatto che molte abitudini gastro- tualm<
co e dell'Asia Centrale. La produzione dello più antichi le prede della caccia e la carne di nomiche della corte sassanide vi fossero sta- si dirà
yogurt (mast), dello yogurt disidratato animali domestici erano destinate per lo più te accolte più o meno tali e quali.Al contra- che s<
(kask) e del formaggio bianco (panir) è alla tavola delle case più ricche. Quanto al rio, non esistono prove di continuità che le- borazi
probabilmente originaria dell'Asia Centrale, pesce, esso rappresenta una componente ghino la cucina elitaria di epoca preislamica mo se
ma si diffuse già nell'antichità in tutto l'Iran. basilare della dieta nelle zone costiere del e antico islarnica in Iran con la cucina tradi- to del
La materia prima da sempre utilizzata dalle Mar Caspio e nel ~uzestan. L'inventario dei zionale di oggi. Con tutta probabilità la cu- imple
tribù nomadi è il latte di pecora e ancora og- cibi tradizionali è variabile a seconda delle cina iraniana moderna deriva da una linea tutto l
gi questo latte è preferito a quello di mucca. zone, essendo determinato dai loro prodotti tradizionale che si può fare risalire al XVI con f
Insieme al latte e alle uova, la carne ha rap- tipici. La cucina iraniana, pertanto, ristùta secolo. Come ristùtato della conquista mon- più sa
presentato da sempre un alimento impor- dalle interazioni delle diverse cucine tipiche gola (XIll sec.) e del regno timuride (1336- l'Indi<
tante per l'apporto proteico: la capra, il delle varie regioni che compongono l'Iran. 1405) le pratiche ctùinarie dell'Asia Centra- raggit
montone, il manzo, il maiale e il pollame ve- Le poche notizie tràdite sui costumi alimen- le e dell'Estremo Oriente penetrarono in natez;
nivano normalmente consumati dalle popo- tari in epoca preislarnica e nei primissimi Iran e si mescolarono con le tradizioni re- no a c
lazioni dell'altopiano e soltanto con la diffu- periodi islamici suggeriscono l'esistenza di gionali locali piuttosto che con la raffinata na eu
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cucina di corte premongolica. Della tradi- rimasti quasi completamente estranei gli
zione antico iranica sopravvissero, pertanto, adattamenti con i prodotti di origine ameri-
le zuppe cremose a base di cereali, erbe e cana, come il pomodoro, i peperoni, le pata-
verdure chiamate genericamente as che so- te e il mais, che non furono adottati in Iran
no rimaste più o meno tali e quali fino ai fino al XIX secolo: molto più tardi, quindi, e
giorni nostri.Anche l'uso assai versatile del- comunque in maniera assai più limitata che
ico. Il le interiora animali lo si deve alla tradizione nelle regioni di tradizione ottomana affac-
e ori- antico iranica, mentre il più esteso uso di lat- ciate sul Mediterraneo. Ciò che caratterizza
,men- te e prodotti caseari come il kask (formag- soprattutto la cucina persiana moderna è,
o svi- gio acido di latticello), utilizzato per insapo- pertanto, il suo conservatorismo e la sua re-
:he la rire le as, è probabilmente dovuto all'in- sistenza culturale alle sollecitazioni occiden-
mi, le fluenza centro-asiatica che si sviluppò per tali. Gli ingredienti fondamentali sono rap-
!rrito- l'appunto in epoca mongolica e timuride. presentati dai cereali, le erbe, le verdure, la
ldotti Lo stesso si potrebbe affermare della pasta frutta, la frutta secca di vario tipo, i prodotti
bollita che si è diffusa sull'altipiano iranico caseari e più marginalmente la carne. n riso
solo a partire da quello stesso periodo; tut- e il grano sono i cereali più diffusamente uti-

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tavia il riso - la cui utilizzazione nelle cuci- lizzati, il primo dei quali costituisce l'ele-
ne della corte sassanide è attestata con cer- mento principale di una grande varietà di
tezza - già a partire dall'epoca Safavide piatti. n pane di farina di frumento costitui-
(150 1-1736) venne a rappresentare uno dei sce un altro elemento fondamentale della
settori portanti della cucina iranica, affer- dieta e il grano stesso rappresenta la base di
mandosi defmitivamente verso la fine del molte ricette, sia in forma di chicchi nelle Qui sopra, da una miniatura araba del Xl ii secolo,
XVI sec. della nostra era e provocando la as, sia come farina negli ~Jalwa (vedi oltre). una carovana di mercanti. Nonostante le influenze
1 e di scomparsa dei piatti di pasta dalla tradizione Una caratteristica della cucina persiana è esercitate dal mondo occidentale, la cucina
: stilla gastronomica dell'Iran.A quel periodo si fan- l'utilizzazione della frutta: oltre che in gelati- tradizionale iranica si è conservata fino a oggi ed è
evano no risalire i due metodi di cottura del riso at- ne e conserve, le mele, le cotogne, le pn1gne ancora praticata nelle classi medie e alte.
;astro- tualmente più diffusi: éelow e polow, di cui (sia mature che acerbe, fresche o secche),
rosta- si dirà più diffusamente. Entrambe le tecni- l'uva acerba, le ciliegie, le albicocche, i cedri A sinistra, una veduta del fiume Tigri a Mosul, in
ontra- che sono di origine centro-asiatica con ela- e le arance vengono utilizzati nella prepara- Iraq. La presenza dell'acqua consente la
:he le- borazione diversificata in Iran durante il pri- zione dei ll'ores, dei polow e degli as e in al- coltivazione di numerosi alberi da frutto, e infatti
ca mo secolo di dominio Safavide. L'incremen- tri piatti. L'aggiunta della frutta secca è al- la cucina persiana utilizza molto la frutta
tra di- to della richiesta di riso ne comportò tma trettanto caratteristica negli stessi tipi di nelle sue preparazioni.
la eu- implementazione delle coltivazioni soprat- piatti, ma anche in pasticci di carne, confet-
. linea tutto lungo la fascia costiera del Mar Caspio ture e molte altre preparazioni. Le nocciole, Nella pagina a fronte, in una miniatura araba del
XVI con particolare predilezione per le varietà le mandorle e i pistacchi sono i preferiti e XVI secolo, una tribù d i nomadi mongoli sta
mon- più saporite provenienti dal nord-ovest del- possono essere utilizzati interi, sminuzzati o cucinando il pasto su un fuoco fra le tende.
'1336- l'India. La cucina iranica, sviluppata fmo al macinati. I ceci tostati vengono utilizzati per L'influenza centro-asiatica, risalente ai tempi della
entra- raggiungimento di un elevato livello di raffi- lo più macinati. I prodotti caseari come lo dominazione mongola, ha lasciato importanti
no in natezza in epoca Safavide, si è conservata fi- yogurt, il burro chiarificato di latte di bufala tracce nella cucina iranica : per esempio l'uso del
ni re- no a oggi e rappresenta la norma della buo- (ghee), il burro e il kask rivestono tm ruolo latte e dei prodotti caseari,
ata na cucina nelle classi medie e alte. Le sono fondamentale nella dieta. n tipo di condi- e le tecniche di cottura del riso.
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men to utilizzato maggiormente nella cucina tini e vari contenitori. La cucina vera e pro-
persiana è certamente il ghee. Lo yogurt vie- pria era una stanza piuttosto grande con vol-
ne servito semplice come contorno oppure ta a botte. Vi si trovavano i forni e i fornelli,
mescolato al cetriolo, all'uva sultanina, alle un acquaio e talvolta un rubinetto. I fornelli,
n oci, a erbe e verdure in piatti noti come collocati in fila e tutti delle stesse dimensio-
burani. Le carni consumate più di frequen- ni, erano costruiti a una estremità della cu-
te sono quelle di montone o agnello e il pol- cina a circa due piedi da terra e sotto un ca-
lo. Più desueti il pesce, il manzo, il vitello e mino di sfiato ed erano separati gli uni dagli
la cacciagione. La cottura lenta a fuoco bas- altri da mattoni ricoperti. I forni, invece, era-
so è una caratteristica fondamentale della no coperti di pietra, solitamente porfido, o
cucina persiana. Nella gastronomia persia- di mattoni da fuoco. Molte cucine avevano
n a si possono individuare le seguenti cate- accesso diretto alla cantina, dove erano con-
gorie principali: l) piatti a base di riso; 2) servati cibi, sorbetti, sottoaceti e condimen-

~vores; 3) as; 4) I:Jalim (impasti di verdure o ti. Negli anni '60 del secolo scorso fecero la scono c
di carne oppure di entrambi che si consu- loro comparsa le moderne cucine che sosti- Fars, :g:u
mano con pane piatto); 5) abgust (zuppe di tuirono quelle tradizionali. tamentc
Qui sopra, una raffinata prepa razione di kebab di carne); 6) dolma (verdure ripiene); 7) kufta si affen
pecora in spied in i. Il kebab o kabab, nella versione (polpettine di carne); 8) kabab (piccoli pez- l piatti a base di riso (berenj) mere il
persiana, è spesso arrostito in questo modo, coi zi di carne arrostiti su spiedi); 9) sami (car- Non disponiamo di informazioni precise ri- te nella
pezzetti di carne infilati su piccoli spiedi. ne fritta e pasticci di verdure); ~agina, guardo all'epoca in cui venne introdotta la ne. Da a
kuku, sesandii.z (piatti a base di uova di coltura del riso lungo le rive del Mar Caspio parazio
A destra, greggi d i capre pascolano vicino alle risaie consistenza spumosa simili a omelettes e e sull'altopiano. Vi sono motivi circostanzia- ma la fc
che si trovano nella valle di Kor, nella regione dello soufflé; 10) burani; 11) torsi (sottoaceti); li che inducono a ritenere che ciò sia avve- abbia ;
Shiraz, in Iran . Il riso è co lt ivato oggi come nel Xlii 11) confetture e dolci e 12) pane. nuto in epoca islamica o poco prima, ma (1794-1
secolo, nelle zone dove la presenza di acqua lo L'ambiente dedicato alla cucina viene deno- non è da escludersi categoricamente che il ne pre'
consente, ed è, con il grano, uno degli elementi minato aspaz-~ana . Nelle famiglie abbienti, riso abbia fatto il suo ingresso in Iran già in chicchi
fondamentali della dieta ira nica. la cucina era un luogo indipendente e par- epoca Achemenide (dalla metà del VI alla fi- latura e
zialmente seminterrato. Una cucina tradizio- ne del IV sec. a. C.) o al più tardi Sassanide La bolli
Nella pagi na a fronte, un'illustrazione del 1480 nale era costituita dall'ambiente di cucina (224-650). In ogni caso la coltivazione del ri- chicchi
circa, tratta dal Murakka Gulshan, una raccolta vero e proprio, da una dispensa adiacente e so raggitmse l'Iran dal sud-est asiatico per A ques
persiana di miniature e di scritti con date e origini da una cantina. La dispensa fungeva da la- tramite dell'India. Infatti, tutte le varietà col- scolato
diverse, ci mostra il giardino d i Husain Baikara. boratorio per la preparazione di antipasti, tivate appartengono alla specie Oryza sati- cui si è
Frutta e verdura sono prodotte condimenti, bevande, dessert e contorni e vi va originaria appunto di quelle zone. Alcu- da. Per
negl i orti e nei giardini. erano conservate le stoviglie da tavola, i ca- ne testimonianze risalenti al XIII sec. riferi- «contor
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pro- kabab. Alcune persone preferiscono ag-


l vol- giungere al piatto anche degli anelli di ci-
nelli, polla cruda. Esistono vari tipi di celow-
nelli, kabab a seconda del kabab che si accom-
nsio- pagna al riso. Nel celow-kabab-e so~tdni del-
a eu- le striscioline di carne vengono fatte mari-
n ca- nare per una notte in una miscela di cipolla
dagli tritata e zafferano. Vengono quindi schiac-
:,era- ciate e cotte allo spiedo su fuoco di carbo-
jo,o ne. Quando la cottura è ultimata, la carne
vano viene tolta dallo spiedo con un pezzo di pa-
con- ne piatto. n kabab viene quindl. spennellato
men- di burro e decorato con anelli di cipolla cru-
da e foglie di basilico fresco e servito con ri-
so, burro, sommacco e pomodori alla griglia.
Celow-kabab-e barg è simile al precedente,
con la differenza che la carne è tagliata a
tocchetti e viene omesso lo zafferano nella
marinatura. Gli ingredienti di celow-kabab-e
kubida sono la carne macinata, la cipolla
grattugiata, sale, pepe e tuorlo d'uovo, che
vengono mescolati insieme e ben impastati.
Piccole porzioni di questa miscela vengono
collocate attorno agli spiedi e fatte aderire
bene con le dita e quindi cotte sopra la gra-
ticola alimentata a carbonella.A cottura ulti-
mata il kabab viene collocato fra due strati
di pane bianco piatto, affinché il grasso ne
venga assorbito;lo si spolvera quindi di som-
macco e lo si serve con celow. Attualmente
questo tipo di kabab viene servito solo con
del pane (nan-e kabab), invece che con il
riso. Tradizionalmente con questo piatto vie-
ne bevuto il dug, una bevanda a base di yo-
gurt e acqua, ma a Tabriz si beve sekan-
jabin, un liqllido agrodolce a base di menta,
di clli si parlerà più avanti.
Generalmente i nomi dei vari tipi di polow
sono legati agli ingredienti principali delle
singole ricette. I più comuni sono: sabzipo-
low mahi, a base di verdure e pesce fritto,
generalmente servito con del kuku, una
specie di soufflé; restapolow con pasta e
talvolta carne macinata è tradizionalmente
servito in occasione del Nown1z, perché si
ro la scono che il riso era coltivato in Azerbaijan, kabab, il riso puro e semplice viene aggiun- ritiene che sia di buon auspicio; qeymat-ye
>OSti- Fars, }5:uzestar1 e le province del Caspio, esat- to a questa miscela di acqua e ghee; mentre polow a base di carne macinata e piselli
tamente come oggi. In epoca Safavide il riso nel caso del polow, il riso viene versato nel- spezzati; lubiapolow con fagiolini verdi,
si affermò definitivamente e venne ad assu- la pentola alternato ad altri ingredienti. La carne macinata e salsa di pomodoro;albalu-
mere il ruolo che ricopre anche attualmen- cottura deve essere effettuata a fuoco basso polow con pollo e piccole polpette di carne
seri- te nella cucina e nella alimentazione persia- per circa tma decina di minuti, finché la pen- e ciliegie bollite nello zucchero; baqlipo-
t a la ne. Da allora l'uso del riso è legato a due pre- tola comincia a emettere del vapore, allora low con fave e aneto; zereskpolow con pol-
spio parazioni fondamentali: il polow e il celow, vi si aggiunge ancora acqua e ghee e si fa lo, zafferano e crespino; 'adaspolow con
nzia- ma la forma attuale di questi piatti pare che cuocere per un'altra ora, tenendo coperto il lenticchie, uvetta e datteri; maspolow con
.vve- abbia avuto origine nel periodo Qajar contenitore con tm canovaccio. Fra le ri- veccia, carne macinata o spezzettata e salsa
.,ma (1794-1925). n procedimento di preparazio- cette con il celow, preme ricordare soprat- di pomodoro; sirinpolow con fettine di ca-
he il ne prevede per entrambi l'immersione dei tutto il celow-kabab . Esiste un modo parti- rota saltate, buccia di arancia candita, pollo,
ià in chicchi in acqua salata per una notte, la sco- colare di servirlo: in un piatto va collocato il zafferano, mandorle sfilettate e pistacchi e
a fi- latura e quindi la cottura in acqua bollente. riso ben caldo accanto al kabab e tmo o kalam-polow con foglie di cavolo tritate e
lide La bollitura si intende completata quando i due tuorli per persona contenuti in una me- saltate, carne macinata e salsa al pomodoro.
.el ri- chicchi appaiono ingranditi, ma non soffici . tà ciascuno dei loro stessi gusci. Ogni com- Mor~~a 'polow è a base di pollo, zafferano,
per A questo ptmto il riso viene nuovamente mensale si servirà di una porzione di riso, in spezie, crespino e striscioline di buccia d'a-
col- scolato e quindi collocato in un pentola in mezzo alla quale collocherà una bella razio- rancia candita e viene servito cosparso di
sati- cui si è fatto sciogliere del ghee in acqua cal- ne di burro e uno o due tuorli. n riso verrà uvetta, mandorle, nocciole, pistacchio e cre-
eu- da. Per il celow, che viene servito come quindi cosparso di summacco in polvere, sa- spino. No~odpolow può essere servito se-
eri- «contorno>> a una gran varietà di ~vores o le e pepe e verrà consumato inseme al condo due preparazioni: la prima prevede la
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combinazione di piselli freschi con tocchet-


ti di carne, aneto e ghee; mentre la seconda
associa ai piselli la carne macinata e la salsa
di pomodoro. Kabkpolow prevede come
ingredienti la pernice e varie spezie, mentre
m~ale!J-polow le polpettine arrostite di
carne, lo zafferano e le spezie. Sirazipolow
deriva dalla combinazione del pollo con mi-
nuscole melanzane, crespino, zafferano, zuc-
chero, uova e yogurt. Valakpolow è a base
di una verdura selvatica, mentre felfelpolow
contiene striscie di peperone verde, carota,
carne macinata e salsa al pomodoro.
Un piatto denominato kata viene preparato
con il riso cotto in un quantitativo doppio di
acqua, sale e ghee rispetto alle preparazioni
precedenti e in una pentola ben coperta te-
nuta a fuoco basso. Possono essere aggiunti
anche zafferano e yogurt. Alcune ricette rac-
colte sotto il nome di dampo~tak, o dami
sono diffuse specialmente fra gli strati meno
abbienti della popolazione. Nella sua forma
pura e semplice può essere definito una ver-
sione rapida del celow e lo si ottiene dalla
cottura del riso insieme all'acqua e al burro
o all'olio in un pentola senza nessuna scola-
tura e seconda cottura. Una volta assorbita
l'acqua, infatti, il riso continua a cuocere a
fuoco basso. Ne esistono anche versioni più
complesse simili, invece, al polow, una delle
quali si ottiene aggiungendo dell'acqua alle
cipolle saltate e quindi fave , riso, sale e cur- Il principio di cottura prevede tma rosolatu-
cuma. Una volta portato ad ebollizione, il ra degli ingredienti in una padella unta di
composto deve cuocere flno al completo as- burro o di olio, cui va poi aggiunta l'acqua
sorbimento dell'acqua. Il dami, oltre che necessaria alla completa cottura del piatto,
con il riso , si può preparare anche con il che deve essere effettuata a fuoco dolcissi-
bulgur, un tipo di frumento macinato di co- mo per un'ora o due.
lore giallo oro e dal sapore simile a quello
delle noci. AS
Sono zuppe piuttosto spesse molto tradizio-
nali in Iran, ottenute dalla combinazione di
ALTRI PIATTI TIPICI verdure, riso, pasta, cereali, legumi, carne,
frutta, spezie e aromi come il succo di li-
K•ores metta, il tamarindo, il sommacco, lo yogurt o
Il termine indica gli stufati che vengono co- l'aceto. Solitamente sono servite calde, ma
munemente serviti insieme al celow e che quelle a base di yogurt, melegrane o succo
compaiono sulle tavole persiane almeno di uva acerba vengono consumate fredde
tma volta al giorno. Gli ingredienti utilizzati d'estate. Si tratta di un piatto diffusissimo so-
sono i più vari e sono abbinati fra loro con prattutto fra gli strati medio-bassi della po-
estrema maestria: la carne viene unita alla polazione, ma vengono apprezzate come an-
fnltta, alla frutta secca, alle erbe aromatiche, tipasti anche sulle tavole ricche.
alle verdure e alle spezie e nessun ingre- Alcune ricette servono come cibi rituali le-
diente ristùta dominante, ma il sapore di cia- gati a ricorrenze religiose, mentre altre si ri-
scuno è esaltato dalla combinazione con gli tiene che possano esercitare un'azione tera-
altri. La carne e il pollo vengono ridotti in peutica come antielmintici o antipiretici o economicamente deboli. La quantità di car- to che
cubetti, mentre le verdure e la frutta posso- ancora per favorire la guarigione da malattie ne necessaria, infatti, è minima.A cottura ul- selli gi
no essere anch'esse tagliate in piccoli dadi, dei polmoni o del fegato . timata, gli ingredienti solidi vengono rimos- Per ar
a fettine o in bocconi più grandi. La frutta si dalla parte liquida e ridotti in crema e ser- questi
secca viene per lo più macinata. Le spezie Ab-guSt viti separatamente con del pane, mentre il le mel
utilizzate hanno tutte un aroma delicato: Si tratta di zuppe e di stufati a base di carne liquido viene servito come zuppa, spesso gnari
questi stufati, infatti, non devono mai rislli- generalmente di agnello con l'aggiunta di le- guarnita con bocconi di pane. Lo si potreb- ancora
tare piccanti, semmai leggermente aciduli.ll gumi, erbe e condimenti. n nome di questi be deflnire un piatto «versatile», poiché alla deter
colore è spesso determinato dalla presenza piatti non è attestato prima della fme del variazione del numero dei commensali cor- matich
di taluni ingredienti naturali: il verde dallo XIX sec., mentre in precedenza il termine risponde la semplice aggiunta di acqua e di uva ac
spinace, il rosso dorato dal succo di mela- indicava semplicemente il brodo di carne. legumi secchi alla preparazione. Il legume piùpa
grana e il giallo dallo zafferano. Sono preparazioni assai diffuse tra le masse più utilizzato è il cece, tuttavia non è desue- tradizi
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nome dalla pentola di coccio sospesa sopra


il fuoco in cui viene preparato. La prepara-
zione dell'ab-gust è semplicissima: gli ingre-
dienti vanno uniti nella pentola tutti in una
volta e cotti a fuoco dolcissimo.

Do/ma
Sono verdure ripiene apprezzate non solo
in Persia, ma anche in tutto il Vicino Orien-
te . Si suppone che la loro origine sia da fare
risalire alla Thrchia ottomana e in particola-
re alle cucine di corte dei sultani, popolate
di numerosi cuochi, abilissimi nel combina-
re i sapori, ottenendo perfette armonie fra le
verdure e le farciture.

Kufta
Del tutto consuete sulle tavole persiane, so-
no polpette di carne cotte in molti modi, al
punto che si può dire che ogni famiglia ha
una propria ricetta personalizzata. Ciò che
è importante è la perfetta omogeneità del-
l'impasto, che si ottiene macinando più vol-
te e con molta cura la carne, cui vengono ag-
giunti gli altri ingredienti, primi fra tutti il ri-
so e le cipolle. Solitamente sono consumate
con pane, cipolla .cruda, ravanelli, erbe, yo-
gurt oppure sottoaceti.

Kabab
Si tratta di piatti di carne allo spiedo o alla
griglia diffusi in tutto il Vicino e Medio
Oriente; ma in Iran molte sono le varietà di
carne di animali che si adoperano per la lo-
ro preparazione, sia domestici sia selvatici,
tanto da pelo quanto da piuma. In Persia il
kabab si serve normalmente accompagna-
to dal celow e i più raffmati si ottengono dal
flletto o dal girello dell'agnello o del caprio-
lo, benché spesso si adoperi anche il pollo
disossato, il lombo di manzo o anche la cu-
latta o la spalla.

Sami
È un piatto a base di polpettine fritte di car-
ne d'agnello precedentemente cotta con ci-
polla, curcuma e chiodi di garofano, macina-
ta insieme a piselli bolliti e amalgamata con
delle uova, che spesso è offerto in occasio-
ne di feste e nelle cene formali, ma viene
consumato anche in famiglia. Caldo o fred-
do è accompagnato dal pane, da una gran
varietà di insalate e sottoaceti, dallo yogurt
mescolato con cetriolo tritato o con spinaci
car- to che se ne adottino altre varietà come i pi- o ancora dallo yogurt spolverizzato di cipol-
a ul- selli gialli spezzati oppure vari tipi di fagioli . la tritata e erba cipollina. Normalmente con
nos- Per arricchire ulteriormente il sapore di questo piatto si servono anche degli anelli Al centro in alto, l'allevamento delle pecore nella
ser- questi piatti possono essere utilizzate anche di cipolla fresca, dei ravanelli, foglie di men- regione del Khudjirt, in Mongolia. La dominazione
re il le melanzane a fettine, le lenticchie, la coto- ta fresca, basilico, maggiorana fresca o dra- mongola ha lasciato influssi nelle abitudini di vita
sso gna ridotta in cubetti o tagliata a fettine o goncello fresco. delle popolazioni iraniane, per esempio l'uso del
·-eb- ancora fette di mela o visciole. L'aggiunta di burro chiarificato (ghee).
alla determinati ingredienti come le erbe aro- /Cagna, kllcil 5eSandaz
cor- matiche o la limetta disidratata o il succo di J{.agina è una sorta di omelette, da cuocersi Al centro in basso, un assortimento di legumi :
e di uva acerba conferisce un carattere ancora velocemente e servirsi caldissima. Sei uova un altro ingrediente fondamentale di numerose
e più particolare a questi piatti. La varietà più intere, cui sia stato aggiunto un cucchiaio di preparazioni culinarie persiane, specialmente
sue- tradizionale è l'ab-gust-e dizi che prende il farina, devono essere sbattute con cura e zuppe e stufati.

J
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quindi versate in una padella, in cui si sia re- CONSERVE l dole


sa bollente una mezza tazza di olio e che poi I dolci
andrà collocata in forno preriscaldato a me in
180 oc. per circa una trentina di minuti. Una TorSi ta è la
volta ridotta in quarti, la frittata potrà cuo- In epoche andate la conservazione del ci- nelle r:
cere ancora qualche minuto rovesciata. bo rappresentava un problema molto se- viene
Questa omelette viene servita su un letto di rio , soprattutto in paesi in cui per molti base d
pane tostato. Kuku è un antico piatto per- mesi l'anno la temperatura è elevata. L'im- nalme
siano simile a un soufflé a base di uova me- piego dell'aceto e del sale ha garantito sono l<
scolate con verdure, carni o pesce. Ne esi- per secoli verdure saporite e sempre e i dol
stono, naturalmente, infinite varianti. pronte all'uso . Assolutamente essenziali cessari
Nel sesandiiz il procedimento di cottura ri- nella dieta persiana, i sottoaceti accompa- pure
chiama in qualche modo quello delle nostre
uova «all'occhio di bue», ma in questo caso
esse vengono cotte in piccole cavità ricava-
te in un sostrato di 1/2 kg di patate o carote
grattuggiate e cotte in padella con dell'ac-
qua oppure su uno strato di mele oppure
mele cotogne cotte in succo di limone, in
entrambi i casi la base va salata e pepata a
dovere prima dell'aggiunta delle uova.

Piatti a base di yogurt: bfraii


Indica una categoria di piatti iranici attual-
mente preparati con yogurt e verdure cotte
e serviti freddi o caldi sia come piatti forti
sia come contorni o insalate. n termine com-
parve per la prima volta nell'XI secolo e de-
riverebbe dal nome di una principessa,
Bi:ir.ln, cui si attribuisce la creazione di que-
sto piatto. Nel XVI secolo si faceva riferi-
mento a queste preparazioni come a stufati
di carne di agnello fatti sobbollire in poca
acqua, cui venivano aggiunti vari tipi di ver-
dure come barbabietole, zucchine, melanza-
ne, cavolo, spinaci, cetrioli e persino del me-
lone. Come condimento potevano essere
utilizzati alla fme della cottura i semi di cu-
mino. Questo tipo di burani veniva servito
su tm letto di aglio, yogurt ristretto e menta
secca e veniva irrorato di altro yogurt rap- gnano molti polow, kabab e le carni frit-
preso e di zafferano sciolto in olio. Pare che te. È ritenuto generalmente che oltre asti-
a quell'epoca per la preparazione di questi molare l'appetito, queste conserve siano
piatti si potesse utilizzare anche il siero, op- un ottimo coadiuvante delle funzioni fi-
pure le uova.A partire dal XIX secolo la car- siologiche dell'organismo: la loro acidità,
ne cessò di far parte degli ingredienti, che infatti, consumerebbe i grassi e gli amidi e
nel frattempo si erano molto semplificati, ri- facilitirebbe la digestione, stimolando le
ducendosi a un solo vegetale cotto unito al- attività gastrica ed epatica. Pertanto, nel
lo yogurt. A quel periodo risale la categoriz- corso dei secoli si sono moltiplicate le ri-
zazione di sette varia.n ti di buran'i: burani-e cette a base di verdure e frutta conserva-
esfenaj a base di spinaci, buriini-e kadu, te in sidro forte o in aceto e aromatizzatie
con le zucchine; burani-e cogondar, con le con spezie come i peperoncini rossi e ver-
bietole; burani-e badenjan con le melanza- di, la cannella, il cardamomo, la noce mo-
ne; burani-e lubia-ye sabz, a base di fagioli- scata, il macis, la curcuma, lo zenzero, il fi-
ni; burani-e kangar, con carciofi; e infme nocchio selvatico, l'anice, il papavero
Al centro, nocci'ole sul l'albero (Cory/us avellana) . burani-e qarc, a base di funghi . La tecnica di bianco, la senape, l'aglio e il tamarindo.
cottura vi appare molto più semplificata ri-
Nella pagina a fronte in alto, un ramo di mandorlo spetto ai dettami della cucina safavide: le Morabba
(Prunus amygda lus) coi frutti. Pinoli, nocciole e verdure vengono semplicemente fatte sob- I persiani conservano da sempre nel miele o
mandorle sono fra i sapori più caratteristici d i bollire o saltate, vengono mescolate allo yo- nello zucchero tutti i tipi di frutta e verdura
queste region i, e vengono consumati come spuntini gurt e quindi salate e pepate. n più diffuso nonché i petali dei fiori, per servirli come
o in preparazioni dolci. fra questi piatti è senz'altro il buriini-e dessert o a colazione. I semi di cardamomo,
esjenaj, che viene preparato con lo yogurt i preferiti per aromatizzare queste prepara-
Nella pagina a fronte in basso, il frutto del cotogno mescolato agli spinaci tritati o versato a co- zioni, vengono sminuzzati con cura in un
(Cydonia vulgaris) . Le mele cotogne sono usate prirli. In alcune regioni vi si aggiungono an- mortaio e aggitmti alla conserva qualche mi-
soprattutto per confetture e conserve. che le cipolle saltate. nuto prima di rimuoverla dal fuoco.
LA PERSIA • 593

l dolci scelati e lavorati fino a ottenere un impasto lizza la cannella invece della vaniglia. La loro
I dolci sono legati alle tradizioni locali. Co- morbido (l?_amir) che viene lasciato lievita- forma originale è quella della sferula delle
me in tutte le preparazioni, quello che con- re per un paio d'ore coperto con un telo pu- dimensioni di una nocciola.
ta è la qualità degli ingredienti, la precisione lito. La pasta in seguito viene stesa fmo a Vari dolci a base di mandorle (nan-e
el ci- nelle misure e nei procedimenti. La pasta raggiungere uno spessore di 2 cm e poi sud- baddm'i) erano comuni nel passato e anco-
::>se- viene solitamente lavorata a mano. I dolci a divisa in piccole porzioni, cui viene conferi- ra oggi vengono preparati tanto nelle case
nolti base di farina di grano (nan-e ard'i) tradizio- ta forma ovale o tonda per mezzo di appo- quanto nelle pasticcerie. La ricetta base pre-
,.
L un- nalmente serviti in occasione del Nowliiz, site formine. I dolcetti vengono quindi glas- vede che le mandorle vengano macinate in-
ntito sono la preparazione base di tutti i biscotti sati, coperti di semi di papavero, sistemati su sieme allo zucchero e che a questa miscela
n p re e i dolci persiani. Oltre alla farina, sono ne- teglie e cotti a 180 oc. per circa 15-20 mi- venga poi aggiunto dell'albume montato. La
1ziali cessari olio, zucchero, lievito e vaniglia op- nuti. Nan-e sekufa (dolci di fiori) contengo- pasta viene suddivisa in palline della dimen-
rnpa- pure zenzero. Gli ingredienti vengono mi- no anche scorze di frutti o zenzero e si uti- sione di un cucchiaino da tè decorate con
un pistacchio. Una versione di questi dol-
cetti chiamata rahavard o sowgati provie-
ne da Tabriz. L'impasto viene suddiviso in
porzioni più grandi, rotonde e prive del pi-
stacchio. lfaji baddm hanno la stessa pre-
parazione senza tuttavia l'albume, al posto
del quale viene adoperato il tuorlo montato
con lo zucchero di consistenza molto spu-
mosa. Solo in seguito si aggitmge il carda-
momo. Sono dolcetti tipici di Masad e
Tabriz, di cui è originario anche qorabiya
che contiene anche mandorle amare.
Tradizionali per la festa di Nown1z sono i
la_tifa fatti di farina, mandorle in polvere, lie-
vito, cardamomo, zucchero e olio. Hanno
forma rotonda oppure di piccolo crescente
e appena cotti vengono cosparsi di zucche-
ro a velo. Di simile preparazione sono i
biskuvit-e badam, che però contengono
mandorle macinate, albume e burro. A cot-
tura ultimata vengono immersi nella ciocco-
lata e poi lasciati raffreddare.
I dolci di farina di riso (nan-e berenj'i) sono
molto popolari, ma la preparazione presen-
ta molte difficoltà. L'impasto contiene fari-
na di riso, zucchero a velo, acqua di rose,
uova e olio. Le uova devono essere sbattute
e miscelate all'olio e allo zucchero, cui ven-
frit- gono aggiunte la farina di riso e l'acqua di
a sti- rose. La pasta viene stesa fmo a tmo spesso-
.iano re di l cm e suddivisa in dischetti di circa 2
:li fi- cm di diametro, che, una volta sistemati su
dità, una teglia, vengono decorati con uno stam-
idi e pino e cosparsi di pistacchio macinato. Il
.o le miglior nan-e berenji proviene da
,nel Kermansah, Qazvin e Shiraz. Con la farina
le ri- abbrustolita si ottengono due varianti di pa-
::rva- sticcini: berestuk-e ardi a base di farina ab-
zatie brustolita nell'olio, zucchero e cardamomo,
·ver- il cui impasto, steso su vassoi e raffreddato,
mo- è ridotto in losanghe da spolverizzare con
' il fi- lo zucchero a velo o anche con il pistacchio
vero sminuzzato. Per berestUk-e nol?_oda si uti-
lo. lizza la farina di ceci tostati invece che quel-
la di grano.
Sono fritti, invece, i nan-e panjera 'i il cui
eleo impasto è composto di farina, acqua di ro-
dura se, amido, uova e latte. Uno strumento di
.ome ferro a forma di rosetta viene arroventato
)mO, nell'olio e poi immerso nella pastella e di
para- nuovo nell'olio per circa 2 min. Quando
lun l'impasto cotto viene staccato dal ferro, il
e mi- dolcetto così ottenuto viene spolverizzato
con una miscela di zucchero e cardamomo.
594 • GRANDI E PICCOLE CUCINE DEL MONDO

Una specialità della Persia settentrionale so- serve accompagnato da sciroppo d'uva op- Il pane è prol
no i nan-e kolitca, dal sapore di vaniglia op- pure da miele. Secondo la leggenda è il cibo Nell'Iran contemporaneo il pane, nan, rap- Iran e(
pure di zenzero. Sono dolcetti di grandi di- degli angeli e i musulmani lo consumano presenta uno degli alimenti fondamentali bianca
mensioni e di forma rotonda a due strati fra durante il Ramadan per rompere il digiuno nella dieta della popolazione e garantisce un bianca
i quali si colloca una miscela di frutta secca dopo il tramonto. Ferenj è simile a Sfrbe- apporto calorico pari al 70% di quello tota- consisl
finemente tritata oppure di cocco e miele. renj, è più dolce ed è considerato un ali- le assunto. Per lo più esso ha l'aspetto di una l'acque
Vengono quindi decorati con stampini e mento per bambini, ma una volta veniva focaccia piatta di farina di grano, con la sola to agg:
poi spennellati con uovo e latte. Nel forno servito anche agli adulti come piatto legge- eccezione delle zone lungo il Mar Caspio, to liev
assumono un tipico colore bianco e bruno. ro.lfalwa sono dessert «al cucchiaio» parti- dove viene prodotto un pane di farina di ri- rotond
Gli ingredienti dei dolcetti a base di farina colarmente apprezzati e ne esistono molte so, nan-e berenjl, normalmente cotto su una poi sis
di ceci tostati, nan-e no@odlf oppure varianti. lfalwa-ye ard-e berenj prevede piastra di metallo oppure sul fondo di un ca- serve 1
kolitca-ye no@od, sono ancora olio, zucche- che la farina di riso venga fatta dorare in tino di ceramica appoggiato su un tripode. rete dc
ro, uova e cardamomo verde in polvere. Le
loro dimensioni sono quelle di una noccio-
la e sono decorati con uno stampino. Oggi
vengono prodotti però in forme varie: in
piccoli quadrati, a forma di diamante o di
cuore e sono decorati con pistacchi. I dolci
da tè, nan-e cayf venivano preparati nei vil-
laggi come nelle piccole città contempora-
neamente al pane e talvolta venivano servi-
ti anche per colazione. Gli ingredienti sono
farina, zucchero, olio, una volta anche uova
oggi sostituite dal latte, lievito oppure bi-
carbonato. La loro forma era ovale, ma oggi
li si trova prevalentemente rotondi. Esisto-
no anche i dolcetti a base di farina di coc-
co, nan-e nargllf, il cui impasto viene sud-
diviso in palline, ciascuna decorata con un
pistacchio. Molto popolari sono i nan-e
marf, a base di farina di riso,farina di grano,
olio, zucchero e uova. Ogni porzione di im-
pasto è a forma di bastoncino della lun-
ghezza di circa l O cm o talvolta a forma di
arco. Baqlava, noto in tutto il Vicino e Me-
dio Oriente, fmo ai Balcani, è un dolce a ba-
se di mandorle ma può essere confezionato
più raramente con il pistacchio, mentre più
anticamente l'ingrediente principale pote-
va essere costituito anche dalle lenticchie.
Le mandorle o il pistacchio e lo zucchero
vengono macinati insieme, mescolati con
burro e aromatizzati con cardamomo. n dol-
ce si compone di strati alterni di tale mi-
scela e di pasta a fùo (nan-e lavas oppure
nan-e tonok) e l'ultimo strato viene co-
sparso di mandorle o pistacchi sfùettati. olio. Lo zucchero deve essere fatto scioglie- Nelle tribù nomadi durante i periodi di ca-
Una volta completata la cottura al forno e il re in acqua per ottenere uno sciroppo, chia- restia, alla farina di grano viene mescolata ca.Na
raffreddamento, il dolce viene tagliato in mato Sfrsekar.A tale liquido viene poi me- anche farina di ghiande. n pane così prodot- le e p:
porzioni a forma di losanga, ognuna delle scolato dello zafferano, dell'acqua di rose, to è chiamato kalg. Le tecniche di cottura una fa
quali viene coperta di sciroppo di zucche- del cardamomo e anche la farina preceden- sono simili in tutto il paese. n forno più co- Lo sic
ro aromatizzato all'acqua di rose . La forma temente abbrustolita. La miscela viene col- mune, il tanitr, utilizzato tanto nei panifici sanga
del baqlav'a fatto in casa spesso non è in lo- locata sul fuoco fmché non si sia ispessita. quanto nelle case di villaggio, ha forma inclim
sanghe, ma in quadrati oppure in cannoli. Viene servita guarnita con pistacchi e man- troncoconica ed è di terra seccata o cotta e sciano
Ci sono poi molti dolci preparati con la fa- dorle. Ne esistono versioni arricchite di pe- può essere dotato o meno di canna fumaria. te vie
rina di riso. Resta-beresta è un dolce tradi- tali e acque floreali di rose bianche o di fio- n fuoco vi arde alla base e il pane viene cot- bo c co
zionale preparato durante le festività della ri d'arancio, gelsomino o rose gialle (f?alwa- to, facendolo aderire alle pareti. Fra i pastori zuppa
fine dell'anno. L'impasto è a base di amido ye safid o f?alwa-ye gol). La versione di nomadi, dopo avere preparato l'impasto in nan-e
di riso viene raccolto su un pettine specia- consistenza più grossa prevede due varian- un contenitore di metallo, lo si trasferisce su cm el
le che gli conferisce la forma in nastri da ar- ti, il cui sapore si caratterizza per la pre- una teglia di ferro collocata sul fuoco . In glie di
ricciare e poi friggere in olio abbondante e senza di petali di fiori canditi o di buccia qualche caso viene adottata una tecnica an- raffina
quindi spolverizzare di zucchero a velo. d'arancia bollita. Tale ricetta prevede varia- cora più rudimentale: l'impasto del pane ficile :
Con il riso si preparano anche ricette mol- zioni con farina di grano (f?alwa-ye sekar), viene cotto sopra la cenere (nan-e ataf) o mette:
to particolari. Sfrberenj è una sorta di budi- che in occasione dei funerali viene arric- su una pietra bollente. In ambienti cittadini, ralmeJ
no di riso cotto nel latte e insaporito con chita con l'aggiunta dei datteri (f?alwa-ye dove il pane si acquisisce presso i panifici, si Nelle
cardamomo, zucchero e acqua di rose. Lo si khorma). possono t_rovare quattro tipi di pane. Taftitn SO,m2
LA PER SIA • 595

è probabilmente il pane più popolare in gredienti possono variare. Può essere con-
. rap- Iran ed è ottenuto da una miscela di farina servato anche per settimane ed è comune
~ntali bianca e farina integrale. n lavas è di farina nell'Iran occidentale soprattutto in inver-
:e un bianca e viene lavorato fino ad ottenere una no , quando non è possibile effettuare la cot-
tota- consistenza sfogliata. Dopo che la farina, tura quotidiana e il pane si mantiene fresco
i una l'acqua e il sale sono stati mischiati e vi è sta- p iù a lungo grazie al clima rigido. Un altro
t sola to aggiunto il lievito, l'impasto viene lascia- pane, denominato gerda, viene general-
spio, to lievitare. Viene quindi lavorato in forme mente prodotto nei villaggi: la pasta di fari-
di ri- rotonde spesse appena 2 o 3 millimetri e na piuttosto raffmata, sale, acqua e lievito
Iuna poi sistemato su una specie di cuscino che fermenta a llmgo e lievita anche durante la
nca- serve per applicare le forme di pane alla pa- cottura, che avviene, come consuetudine,
•ode. rete del forno senza scottarsi. La cottura è sulle pareti del forno ; tuttavia sono necessa-

ri circa 30 minuti affmché essa sia ultimata.


Oltre ai pani prepararti per il consumo quo-
tidiano ve ne sono altri speciali arricchiti
con latte, zucchero, miele, uova o yogurt.

Il formaggio
n formaggio rappresenta un elemento fon-
damentale della dieta anche se è comlmque
i ca- assai breve e si completa in un minuto cir- meno importante dello yogurt, mast, del
)lata ca.Nan-e sangak è anch'esso un pane sotti- burro solido, kara o maska, o chiarificato,
Jdot- le e piatto. Di pasta sfogliata, è ottenuto da rowgan, benché il suo consumo sia pro-
:tura lilla farina macinata in maniera particolare. gressivamente aumentato nei centri urbani
ico- Lo si cucina in un forno apposito (tanitr -e negli ultimi decenni. Formaggi acidi. I for-
ti.fici sangakf) consistente in un piano di mattoni maggi acidi tradizionali rappresentano un
1rma inclinato coperto di sassi infuocati che la- sottoprodotto della tecnica di produzione
tta e sciano le loro impronte sul pane. Solitamen- del burro dallo yogurt. n latticello che ne ri-
aria. te viene servito con ab-gitst, spezzato in sulta, ditg, viene bevuto fresco o trattato ul-
cot- bocconi che vengono poi immersi nella teriormente per produrre un tipo di for-
stori zuppa come parte integrante del piatto. n maggio secco grazie all'azione dei batteri
o in nan-e barbari è un pane piatto spesso 3-4 del latte. La bollitura per circa un'ora fa
:e su cm e lungo circa 70 cm ed composto di sfo- ispessire il liquido e ciò che se ne ottiene
). In glie di pasta. La farina utilizzata è piuttosto viene fatto scolare in sacche di tessuto per A sin istra, il bazar di Esfahan, importante
1 an- raffmata, si tratta di lm pane costoso e di dif- separare il siero dalla caseina o dalla caglia- città in Iran.
'ane ficile reperibilità. Coloro che possono per- ta, detta sitre. Quest'ultima può essere con-
:f) o metterselo, lo consumano a colazione, gene- sumata fresca, ma più spesso viene conden- Al centro, un mercato tradiziona le a Darband, in
clini, ralmente accompagnandolo al formaggio . sata in palline o in mattonelline e fatta Iran . Bazar e mercati sono i centri di scambio di
ci, si Nelle aree rurali illavas è il pane più diffu- asciugare al sole. n formaggio che ne risul- prodotti alimentari provenienti
ftitn so, ma le modalità di preparazione e gli in- ta, kask, è molto sodo, si mantiene per anni da d iverse reg ioni .
596 • GRANDI E PICCOLE CUCINE DEL MONDO

e va spezzato per poterlo consumare. Una


variante nota come sfraz nel Luristan e co-
me kama nel nordest dell'Iran si ottiene
versando il latticello in una pelle per con-
sentire alla cagliata di precipitare. n siero,
ab-e kask o ab-e qrU.t, viene sottoposto a
una ulteriore ebollizione e conseguente
scolatura e quanto ne risulta, dal classico
colore marroncino, viene utilizzato come
condimento. È denominato tarf oppure
panfr-tan nella Persia centrale e meridiona-
le e qara qrU.t nella Persia occidentale.
Un'ulteriore distinzione nei formaggi acidi
deriva dalla salatura o meno dellatticello o
della cagliata prima della bollitura o della
scolatura. Tradizionalmente i formaggi acidi
vengono prodotti dai pastori nomadi, che
ne vendono il surplus ai mercanti cittadini,
ma la forte diffusione di agitatori meccani-
ci ha comportato il declino della produzio-
ne del kask a partire dagli anni settanta del
secolo scorso. Formaggi di caglio. Benché
in Persia si stia diffondendo l'utilizzazione
di cagli in polvere importati dalla Danimar-
ca o dalla Bulgaria, il metodo tradiziona!e
che fa ricavare per disseccamento o affu-
micatura l'abomaso da agnellini da latte o
vitellini è ancora molto diffuso. n massimo
del contenuto in grassi viene ottenuto dal-
l'aggiunta del caglio polverizzato o dell'a-
bomaso secco al latte fresco e tiepido. I gru-
mi di caseina che ne risultano vengono ri-
mossi e scolati per ottenere il formaggio
«Crudo>>,panfr-e ~am, che viene fatto fon-
dere in molte forme. Nel Niirestan al latte
fresco viene aggiunta una miscela di caglio
e latticello per ottenere un formaggio cru-
do dal nome di kfla . Per i formaggi «bolliti>>,
panfr-e po~ta, il siero risultato dal processo
di produzione del formaggio crudo o una
miscela di siero e di latte o latticello viene
bollita fmché non si solidifica. n caglio può
essere aggiunto anche allo yogurt, confon-
dendo il confme che differenzia il formag-
gio acido dal formaggio di caglio. I formag-
gi di caglio vengono consumati freschi op-
pure sono sottoposti a salatura.Talvolta li si
:--.
fa stagionare, ma solo brevemente, conser-
vandoli in pelli di capra. In generale sono
comunque meno diffusi dei formaggi acidi . . ._ .._. -:.~
. ~·

a parte che nel Nflrest1n, nel Gilan e fra al- ~ -

. . --.::::,..•
cune tribù nomadi. · · ·. /

Bevande rinfrescanti . . ....;.,


----',
/

Qui sopra, il mercato d i Buhara, in Uzbekistan, Esistono due tipi di bevande rinfrescanti ... :·.- .
dove sono in vendita prodotti da forno. in Persia ed entrambe sono di origini an- ~~,:::~
tichissime: una è una bevanda non cotta a ·. . or~;,;.
A l centro in alto, il pa ne viene tolto da l base di zucchero acqua e succo di frutta o ''bi;
caratteristico forno tannur, dove cuoce appogg iato
alle pareti, in un pan if icio d i Yazd, in Iran. In
acqua di fiori servita con ghiaccio, il cui
nome è ajsore, mentre l'altra, fatta di una
·. _. ç;::;\·.
questo paese il pane garantisce il 70% dell'apporto miscela cotta di zucchero e succo di frut-
calorico totale alla popola zione. ta è nota come sarbat. Quest'ultima pre- denso sciroppo non è troppo complesso lito d;
parazione che permette di ottenere uno e prevede due fasi, una di cottura della tutto i
Al centro in basso, la preparazione del t ipico pane sciroppo di frutta trasparente, può essere frutta in poca acqua, finché la polpa non parazi·
piatto a focaccia, di farina di grano, nella cittadina conservata in bottiglie ben chiuse per me- risulti molto morbida, polpa che dovrà es- cui ag:
di Bjni, nella regione di Razdan, in Armenia. si. Il procedimento per ottenere questo sere spremuta all'interno di un panno pu- tura d
LA PERSIA • 597

A11
È un assortimento d i pistacchi, ma ndorle,
nocciole, ceci tostati, sem i di anguria, di
zucca e pera con l'aggi unta di uvetta sulta-
nina e altra frutta secca come albicocche,
visciole, fichi e mo re d i gelso. Le noci e i se-
mi possono essere semplicemente sa lati o
possono essere insaporiti con maggiorana,
curcuma, limette o succo di uva acerba
nell' ajJ/-e acar, mentre la misce la di fru tta
secca non tostata con noci varie, prugne
secche e pesche secche imbottit e di noci
macinate e zucchero prende il nome d i ajJ/-
e sJrln. L' ajJI è probabi lmente lo spuntino
più diffuso nelle case persiane e viene ser-
vito da solo oppure accompagnato da frut-
ta fresca, dolcetti, tè, sorbetti e t alvolta an-
che liquori in tutte le occasioni: feste, rice-
vimenti, incontri casuali, visite, pic-nic, fe-
stività del nuovo anno e come offerta voti -
va per ottenere il soddisfacimento dei pro-
pri desideri. A questo scopo specifi co vi ene
solitamente uti lizzato ajJ/-e moske/-gosa,
composto di sette ing redienti: datteri, pi-
stacch i, nocciole, mandorle, ceci tostati,
uvetta e more secche. L'acqu isto di questo
tipo di ajJI deve essere effettuato nel più
totale silenzio e dopo avere recitat o una
preghiera la sera dell'ultimo venerdì di un
mese lunare e il primo giorno del mese suc-
cessivo, l' ajJI deve essere offerto a sette per-
sone oppure esser recato alla moschea e
distribuito ai fede li.

p osta sul fuoco e fatta addensare , ma sen- Il caffè


za che fili . Una volta imbottigliato, lo sci- n caffè, qahva, si è diffuso a partire dal XV
roppo potrà essere conservato in un luo- secolo in Yemen e di li. in tutto l'Oriente. Pa-
go fresco . Con due o tre cucchiai diluiti in re che sia stato recato in Persia nel XVI se-
acqua fresca in un bicchiere capiente si colo dai pellegrini di ritorno dalla Mecca e
ottiene un 'ottima bibita. Normalmente si dai mercanti. Alla corte safavide il caffè ve-
utilizzano scirop p i a base di ciliegia, mela- niva servito normalmente prima dei pasti e
gran a, rabarbaro, arancia amara, agresto, li- in particolare in occasione dei ricevimenti
m on e o anche altri tipi di frutta. L'afsore di ambasciatori ed era accompagnato da
veniva servito in tempi andati durante i piccoli dolci. In Persia il caffè veniva consu-
-
\. ->~' -,...
- _ __,. pasti, ma oggi rap p resenta una bevanda mato forte e nero. Nelle caffetterie i baccel-
~ - ~~~- rinfrescante da proporsi a metà del pasto . li venivano tostati su teglie piatte collocate
"' .-... - ·;._ -·"':( ··-~ ;
~- .· -:
<
..
-~
••
' .;;:,.~·- .. ,-::..
- •• , _ _ ,
Si tratta di una sorta di limonata, ma oltre
al succo di limone e in vece sua, all'acqua
sopra un fuoco di carbone. Le bacche veni-
vano poi macinate il più a lungo possibile.
~--~---;:~3;~:::0 p ossono essere aggiunte essenze floreali
zuccherate (di rosa, di fiori d'arancio o di
La bevanda si otteneva mescolando un cuc-
chiaio di caffè macinato con acqua bollente
·.- limone, di violette).A questi due tipi di be- in una caffettiera di latta e rame chiamata

~i;«~7~";~~~--~~..
vande se n e deve aggiungere un terzo, se- qahvajits oppure qahvar'iz e dotata di co-
kanj abin, una bibita m olto antica. La si ot- perchio su cui venivano collocate delle bra-
tiene prep arando un semplice sciroppo di ci ardenti, in modo che bollisse velocemen-
zucchero, al quale va aggiunta mezza taz- te. Venivano aggiunti, quindi, due cucchiai
.....: ., ·-·.': .,. __ ...!< za di aceto bianco e il succo di due limo- di acqua fredda per addolcire gli effetti del-
. - ;}:>·~:.):/' ~--~ -~~-.K: .:.. !-_~ ni. La cottu ra deve produrre un liquido l'olio prodotto dalla cottura. n caffè veniva
-- ...Lf.."!:~.
.. ..... "' denso, cui va aggiunta in infusione della lasciato in seguito sul fuoco per qualche al-
ment a fresca.Anche questo tipo di scirop- tro minuto, per essere poi servito bollente
~sso
lito dalla trama molto fine p er estrarne po, filtrato e conservato in bottiglie steri- in piccole tazze. In alcuni luoghi si usava ar-
lella tutto il succo. L'altra fase prevede la pre- lizzate, viene diluito in acqua fresca (due rostire le bacche, aggiungervi le bucce e poi
non parazione di un o sciroppo di zucchero cucchiai per ogni bicchiere).Al momento fare bollire l'intera mistura; mentre altrove le
les- cui aggiungere il succo ottenu to dalla cot- di servire vi si può aggiungere anche del bacche venivano fatte bollire nelle bucce
pu- tura della frutta. La miscela deve essere cetriolo grattugiato. stesse. Qualcuno vi aggiungeva anche del-
598 • GRANDI E PICCO LE CUC INE DE L MOND O

l'ambra grigia. Il consumo del caffè si man- colo e ha continuato ad essere servito in lo-
tenne tale per mtto il XVIII secolo soprat- cali simili ai caffè europei, mentre nelle caf-
mtto come bevanda da offrire agli ospiti e fetterie persiane, invece, veniva servito solo
così rimase anche all'inizio del XIX secolo il tè. Oggi il caffè viene utilizzato nella cura
alla corte Qajar. Le tecniche di tostamra era- dell'etilismo e della tossicodipendenza da
no però cambiate: le bacche venivano siste- oppio.
mate in un contenitore di ferro parzialmen-
te riempito di sabbia fme che veniva fatto Il tè
scaldare. La sabbia garantiva una tostamra Non si sa con certezza quando l'uso del tè si
uniforme su mtta la superficie delle bacche sia diffuso in Persia, ma pare che l'evento
che venivano continuamente girate e me- non sia anteriore al XIII secolo e forse per
scolate alla sabbia durante la cottura, ultima- mezzo dei mongoli; ma solo dalla metà del
ta la quale venivano polverizzate in un mor- XIX secolo esso ha soppiantato il caffè nel-
taio di bronzo. Nella seconda metà del XIX le abimdini dei persiani. Ad oggi ogni per-
secolo, sotto l'influenza russa e inglese il tè siano o afghano consuma mediamente 8/ 9
soppiantò il caffè nelle abimdini dei persia- bicchieri di tè al giorno e nelle zone rurali i
ni, probabilmente anche per motivi econo- bambini cominciano ad assumere tè già dal
mici. Ciò nonostante il caffè rimase in uso secondo anno di vita. Lo si serve a colazione
nei cerimoniali ancora all'inizio del XX se- accompagnato da pane e formaggio, ma nel

Glossario Kara o maska. Bu rro so li do .


Kata . Ri so cotto in acqua e ghee talvol t a
AjTI. Asso rtim ento di frutt a secca per con za f fe rano e yogu rt.
spuntini. Kask. Fo rm agg io ac ido d i lattice ll o .
Ab-e kask o ab-e qrut. Si ero di Kolu è'a, nan-e ko luè'a . Dolci, do lcett i.
produzione del kask . Umu t ors. Lim o ne essi ccato .
Abgust. Zuppa di carne. Lavas. Pane d i fa rin a bianca.
As. Zuppa cremosa. M ast. Yogu rt .
Aspaz-k_ana . Ambi ente d i cucina. M orabba . Co nse rva, ma rmellata.
Cay-e slah. Tè nero. Nan. Pane.
Ce/ow. Riso in bianco cotto con acqua e Nan-e kabab. Pane se rvito con il kabab.
burro, olio oppure gh ee. Panl r . Fo rmaggio di caglio.
Celow-kabab. Piatto d i carn e allo spi edo o Panlr-e k_am . Formagg io «crudo » deriva-
alla grig li a accompagn at a da riso bian co . to dall a pri ma caglia t ura del latte.
Afsore. Bevanda fresca a base di acqua, Pan/r-e pok_ta . Fo rmaggio cag li ato a base
zucchero, acqu e floreali oppure succo di di siero e latt e o ppu re siero e latticello .
frutta. Polow. Ri so cot to secondo la stessa pro-
Buranl. Piatto a base di yogurt e verdura. cedura del è'e/o w, m a co n l' agg iunta di
Berenj: Riso. altri in g red ie nt i a seconda de ll a ri cetta.
Dug. Bevanda a base di yogurt. Qurl. Piccola t eiera.
Dampofstak o dami: pi atti di riso simili a Qahva. Caffè.
è'e low e polow, ma se nza la seconda fas e Qahvajus, qahvarlz . Caffet tiera .
di cottura del riso. Qand-pahlu, deslema. M et odo di
Do/ma. Verdure ripiene. dol cifi caz io ne del t è.
Estakan. Bi cch iere da tè. Rowga n. Burro ch iari f icato .
Gerda. Pane a pasta lievitata. Sekanjabln. Bevand a all a m enta .
Ghee. Burro ch iarificato di latte di bufa - Sam/. Carn e fritt a.
la, che viene fatto sobbollire fino alla Sarbat. Bevanda fresca a base d i acqu a e
qu asi totale evaporaz ione della parte sciro ppo di zu cchero aro m at izzato all a
umida. frutta.
Fja/wa. Dolce di consistenza cremosa. Slraz (luris.), kama. Form aggi o derivato
Kufta. Polpette di carne. dalla f erm entaz io ne del lattice ll o in un
Koko. Soufflé. contenitore di pell e.
Klla. Formaggio di cagl io a base di latte Sesandaz. Uova sur le plat.
e lattice llo . Sure: cagliata .
Kaglna. Frittata di uova, sorta di Tafton. Pane di f arin a bi anca e f arina in -
ome lette. tegral e.
~·ores. Stufato. Tanur. Forno da pane.
Kamlr: Impasto morbido per la Tanur-e sangakl. Fo rno per la cottura di
preparazione di p iccoli dolci. un part icolare tipo d i pane. corso della giornata lo si beve lontano dai ad ass
Kab ab: Carne cotta allo sp iedo o alla gri - Tarf, panlr-t an, qara qrut. Fo rm aggio pasti principali. Il tè si consuma in qualsisi tè ner·
glia. derivato dalla bo llitura del si ero di occasione, tant'è che in ogni ufficio ammi- fusi o n
Kalg. Pane d i farina d i grano e di produzion e del kas k. nistrativo vi è un impiegato addetto alla pre- ra(qu
ghiande. Torsi. Sottoaceti e salam o ie. parazione del tè e nel bazar difficilmente si un s
possono concludere affari senza soffermarsi nord
LA PERSIA • 599

Il tè viene servito in un apposito bicchiere a


forma di tulipano (estakiin), in cui viene
versata la bevanda concentrata, quindi al-
ltmgata con dell'acqua bollente a seconda
dei gusti. Solitamente il tè viene abbondan-
temente zuccherato, generalmente con l'ag-
gitmta di zollette di zucchero nel bicchiere,
nel Kurdistan e nelle regioni caspiche. Al-
trove le zollette vengono collocate diretta-
mente sopra la lingua in modo tale che sor-
seggiando il te, esso passi attraverso lo zuc-
chero e si dolcifichi (il metodo è detto
qandpahlu, «zucchero a parte••, in Hirs
deslema). Si preferiscono pertanto zollette
molto consistenti ricavate da un pane di
zucchero per mezzo di una piccola accetta,
piuttosto che quelle di produzione indu- Qu i sopra, una carovana di pel legrini
striale troppo rapide a sciogliersi. Dei dol- nell'i ll ustrazione d i un manoscritto persiano del XVI
cetti o delle noci ricoperte di zucchero pos- secolo. Furono i pellegrin i di ritorno dalla Mecca a
sono sostituirle. Nel Gilan e nel Mazandaran diffondere il caffè in Persia, probabilmente nel XVI
vengono messi nel bicchiere aletmi pezzetti secolo.
di limone essiccato (lfmu torS), prima che
vi venga versato il liquido caldo, mentre nel Al centro in alto, due uomini bevono il tè a
Fars il succo di limone fresco viene aggitm- Esfahan, in Iran . Il tè ha soppiantato il caffè nelle
to al tè nel bicchiere. Solo le classi più ele- abitudini dei persiani e degli afgani a partire dalla
>dai ad assaporare del te. I persiani bevono solo
vate e occidentalizzate bevono il tè in tazze metà del XIX secolo, e viene offerto a tutte le ore
ùsisi tè nero (ciiy-e sfiih), che viene messo in in-
di porcellana di tipo cinese e utilizzano lo della g iornata.
runi- fusione con poca acqua in una piccola teie-
pre- ra (qurf) collocata in cima a un bollitore o a zucchero semolato. Nelle zone sudorientali
del paese, ai confini con il Pakistan, il tè vie- Al centro in basso, una sa la da tè sotterranea in un
Lte si un samovar, soprattutto nelle province del
ne consumato mescolato con il latte. bazar a Kerman, in Iran.
J.arsi nord più soggette all'influenza della Russia.

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