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16.10.

2021
27.03.2022

Monet, Gauguin, Cézanne,


Matisse, Kandinskij, Boccioni,
Roerich, Picasso e molti altri
la forma BIGLIETTI

dell’infinito INTERO
12 € con audioguida (italiano, inglese, tedesco)
Udine, Casa Cavazzini 15 € con guida
Museo d’Arte Moderna
e Contemporanea RIDOTTO
16 Ottobre 2021 - 27 Marzo 2022 (dai 12 ai 29 anni, oltre i 65 anni,
“Amici dei Musei”, tesserati ICOM)
10 € con audioguida
Una mostra del
13 € con guida

COMUNE OFFERTA FAMIGLIE


DI UDINE (almeno un adulto + almeno un bambino)
Ridotto adulti + gratuità per i minori di 12 anni

GRUPPI
Insieme con (almeno 15 persone)
1 gratuità ogni 14 paganti
10 € con audioguida o con guida autorizzata
(tempo massimo di visita 90 minuti)
13 € con guida
a cura di Don Alessio Geretti
SCOLARESCHE
ORARI DI APERTURA Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
di 1°grado (gratuità per ogni insegnante)
Lunedì 14:00 - 18:00
3 € se è l’insegnante a guidare
Martedì, mercoledì, giovedì 9:00 - 18:00 6 € con guida
Venerdì, sabato, domenica 9:00 - 19:30 Scuole secondarie di 2° grado
Ultimo ingresso 60 minuti prima dell’orario 5 € se è l’insegnante a guidare
di chiusura. Prenotazione necessaria. 8 € con guida
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI GRATUITO
+39 0432 1279127 (con audioguida)
prenotazioni@laformadellinfinito.it Minori di 12 anni;
www.laformadellinfinito.it persone con disabilità e loro accompagnatori;
possessori della FVG Card;
In copertina: Ferdinand Brunner, giornalisti con tesserino di riconoscimento;
Il viandante, Belvedere, Vienna chi ha il biglietto gratuito con audioguida
A fianco: Vasilij Kandinskij, Composizione IV, con 3 € può inserirsi in una visita con guida.
1911, Linz, Museo d’arte di Lentos
CON IL SOSTEGNO DI

UDINE

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b o r t o l i n g i o i e l l i . i t

®
Nella storia d’Europa, le città si conoscono soprattutto Ora che la crisi pandemica sembra volgere al termine ed
per gli usi caratteristici dei loro abitanti, per le istitu- i musei riprendono la normale attività, Udine si fa tro-
zioni del buon governo, della conoscenza e della salute, vare pronta, con un’esposizione di grandi opere scelte e
per i mercati che favoriscono lo scambio delle merci e composte intorno al concetto dell’infinito. Grazie a don
quello delle culture, ma in modo ancor più eminente per Alessio Geretti, affermato curatore di grandi rassegne
la grande arte che hanno saputo promuovere a beneficio espositive in Friuli ed a Roma, la mostra offre non solo
dell’umanità intera. un’occasione di godimento artistico ma anche un mo-
Udine non manca di questi segni. Nelle sue proporzioni mento di riflessione. Non, quindi, un’esposizione solo da
gradevoli, con sorprese di architettura, di storia e di pa- osservare ma un vero percorso nel quale il visitatore vie-
esaggio, stanno alcuni tesori di richiamo per il mondo ne accompagnato - e la guida è prevista per tutti! - alla
intero: fra tutti, i capolavori che il genio di Tiepolo ha conoscenza integrale delle opere, sotto il profilo artisti-
lasciato tra le Gallerie del Palazzo Patriarcale, l’Oratorio co, storico ma anche filosofico e spirituale.
della Purità e la Cattedrale. E senza dimenticare gioielli
È questa la prima grande esposizione che Udine offre
medioevali – come la chiesa di San Francesco – e rina-
nella rinnovata Casa Cavazzini, sede della Galleria d’arte
scimentali – come la Loggia del Lionello –, un altro scri-
gno prezioso è Casa Cavazzini, Museo di Arte Moderna moderna e contemporanea dei Civici Musei, per farne il
e Contemporanea di Udine, con la collezione d’arte che fulcro dell’arte moderna e contemporanea in Friuli, ele-
ha ereditato: le sue opere di artisti universalmente am- mento di attrazione e di sviluppo anche turistico della
mirati, anche friulani come i fratelli Basaldella, sono un città in dialogo con i territori vicini.
invito a scoprire la nostra città come una meta di bel- A chi ha lavorato a questa mostra va il più sentito
lezza. plauso, insieme al riconoscimento per il sostegno del-
Ora che Casa Cavazzini è stata portata ai livelli di qualità la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso
e sicurezza dei migliori musei d’Europa, inauguriamo la l’ERPAC (ente regionale patrimonio culturale) e Pro-
sua “nuova vita” con una mostra straordinaria, tanto per moturismoFVG, della Fondazione Friuli, del Gruppo
il profilo artistico quanto per i contenuti e i messaggi. Amga-Hera, main sponsor della mostra, e di ogni altro
Con entusiasmo vi invitiamo tutti a visitare «La forma soggetto, pubblico e privato che nelle forme più diverse
dell’infinito», nata dalla collaborazione tra questo Co- ha mostrato sensibilità.
mune e l’esperienza scientifica, organizzativa e spirituale Ai miei concittadini l’invito a non lasciarsi sfuggire l’op-
degli autori delle mostre internazionali d’arte di Illegio, portunità di incontrare opere di alcuni fra i più grandi
che da anni attirano capolavori da tutto il mondo e deci- nomi della pittura mondiale, mentre a coloro che ancora
ne di migliaia di visitatori. Il Friuli è davvero, secondo la non avessero raggiunto Udine quello a considerare que-
nota definizione di Ippolito Nievo, un piccolo compen- sta proposta come motivo in più per scoprire l’ospitalità
dio dell’universo. Vasilij Kandinskij, friulana e conoscere le bellezze di questo territorio.
Improvviisazione V
Pietro Fontanini 1911
Fabrizio Cigolot
Linz, Museo d’arte
Sindaco di Udine di Lentos Assessore alla cultura del Comune di Udine
LA FORMA
Si alza il sipario sulla grande mostra “La Forma dell’In-
finito” che dal 16 ottobre al 27 marzo contribuirà a con-
DELL’INFINITO
ferire prestigio alla città di Udine.
Come assessore al Turismo e ai Grandi Eventi, mi preme
porre l’accento su alcune implicazioni legate alla realiz-
zazione a Casa Cavazzini di questa importante rassegna,
vero e proprio fiore all’occhiello della nostra offerta cul-


turale: la città sta vivendo una stagione di ripresa e di
rinascita e il titolo stesso della mostra risulta essere evo-
cativo di una fioritura rigogliosa sotto il profilo dell’at-
trattività turistica. Nelle sale di Casa Cavazzini
Siamo reduci da una stagione estiva che ha fatto regi- a Udine, il Museo di arte moderna e
strare numeri da record per le presenze da parte dei visi- contemporanea del capoluogo friulano, 50
tatori. Da più parti viene riconosciuta a Udine e al Friuli opere strepitose, come attori che vivono
una dimensione di unicità nel panorama internazionale:
e parlano, avvinceranno i visitatori con
questo territorio costituisce un paradigma inimitabile
un racconto capace di toccare il cuore e
in cui reminiscenze di un passato vagamente nostalgi-
co abbracciano la cultura mitteleuropea e si fondono in l’intelligenza e di stupire con colpi di scena
un’identità forte e inconfondibile, accendendo la miccia di bellezza. La mostra «La forma dell’infinito»
dell’innovazione tecnologica e sociale. è una chiave per entrare nell’arte moderna
Udine è il capoluogo di un territorio, il Friuli, storica- e contemporanea, guidati dai maestri che in
mente terra di frontiera, cerniera di collegamento tra cento anni hanno cambiato la storia
il Mediterraneo e l’Europa Centrale, tra Ovest ed Est dell’arte: Monet, Gauguin, Cézanne,
del Vecchio Continente, ancora oggi crocevia di nuovi Sisley, Matisse, Nesterov, Boccioni,
scambi economici e culturali. Kupka, Kandinskij, Redon, Denis,
La “Forma dell’Infinito” diviene quindi quasi un invito Čiurlionis, Picasso, Medardo Rosso,
simbolico ad ampliare gli orizzonti e proiettare Udine Roerich, Vedova, Fuchs,
verso una dimensione di piena consapevolezza del suo Hartung e altri ancora.
ruolo in ambito internazionale. E l’arte diventa metafora A legare tra loro tanti capolavori
di una crescita complessiva della città, che invita tutti gli è il medesimo messaggio:


appassionati ad approfondire la conoscenza di un lembo possiamo capire noi stessi
di terra che Ippolito Nievo definiva “piccolo compendio solo ricordandoci che
dell’Universo”. l’uomo è una grande domanda di infinito.
Maurizio Franz, assessore comunale al Turismo e ai Alexander Rothaug, Odisseo (Nostalgia di casa), prima del 1924,
Grandi Eventi del Comune di Udine Vienna, Belvedere, © Photo: Johannes Stoll
il PERCORSO ESPOSITIVO Michail Nesterov, František Kupka, Vasilij Kandinskij,
Aristarch Lentulov, Natal’ja Gončarova, Odilon Re-
narrato dal curatore Don Alessio Geretti don, Maurice Denis, Jacek Malczewski, Mikalojus
Čiurlionis, Nikolaj Roerich, Medardo Rosso, Umber-
to Boccioni, Pablo Picasso, Emilio Vedova, Ernst Fu-
chs, Hans Hartung e altri ancora. Una mostra nata
Possiamo comprendere noi stessi solo a partire dal dalla collaborazione, fra gli altri, con il Belvedere
fatto che l’uomo è una grande domanda di infinito. di Vienna, con la collezione Peggy Guggenheim
di Venezia e con la Fondazione Solomon R. Gug-
Su questo punto si dispiega l’itinerario che la mo- genheim di New York, del Musée D’Orsay di Parigi,
stra «La forma dell’infinito» (Udine, Casa Cavazzi- ma anche della Galleria Nazionale di Arte Moder-
ni, 16.10.2021-27.03.2022) propone attraverso cin- na di Roma o del MART di Rovereto, della Galleria
quanta capolavori, molti dei quali firmati dai più Tretyakov di Mosca e del Museu Picasso di Barce-
importanti protagonisti dell’arte negli ultimi due se- lona. E non mancano i capolavori provenienti da
coli: Claude Monet, Paul Gauguin, Paul Cézanne, collezioni mai accessibili al pubblico, che sarà un
Alfred Sisley, Henri Matisse, Dante Gabriel Rossetti, vero privilegio poter ammirare – tra essi, uno dei
migliori Monet, un toccante Gauguin, un tempe-
stoso e grande Vedova –.

Ci sono fini conoscitori dell’arte che farebbero


pellegrinaggi faticosi pur di poter vedere da vi-
cino opere rarissimamente visibili in Occidente, e
in questa mostra sarà possibile contemplarle con
emozione: così avverrà, ad esempio, con i tre di-
pinti di Nicholaj Roerich o con i cinque dipinti di
Mikalojus Čiurlionis, che eccezionalmente lasciano
le loro sedi rispettivamente russa e lituana. Ci sono
file di devoti del geniale e visionario Kandinskij che
potranno contemplare alcune sue opere, tra cui
«La Piazza Rossa» – altro prestito quasi incredibile
concesso dalla Tretyakov di Mosca –, cioè l’ope-
ra simbolo della svolta di quel genio russo, quasi
frutto di un’estasi e inizio di una nuova strada per
il pittore.
La mostra «La forma dell’infinito» è una vera chiave
per entrare nell’arte moderna e contemporanea,
Claude Monet
Sulla planche di Trouville, 1870
Collezione privata friulana
anche per coloro che non scendenza; il dramma della finitezza; l’uomo è una
hanno familiarità con essa, domanda; il sogno della vita invisibile; risvegliare
scoprendo una delle intenzio- lo sguardo spirituale; la sfida al niente; l’altitudine
ni fondamentali che hanno della coscienza.
animato tanti pittori dalla fine
dell’Ottocento e per tutto il I visitatori saranno sempre tutti accompagnati da
corso del Novecento: rendere giovani guide ben preparate ad offrire una chia-
visibile l’infinito che dietro la ve di lettura completa, iconologica, per ciascuna
prima apparenza delle cose opera. Scopriranno dunque perché le pennellate
sussurra alla mente e al cuo- si fanno evanescenze impalpabili in Cézanne o in
re umano. L’arte esiste non Redon, ed esplosioni di forme mai viste in Kandin-
per produrre decori frivoli né skij, e voli coloratissimi in Matisse e segni netti quasi
per riprodurre le apparenze graffiati in Hartung. Al tempo stesso, la mostra farà
di ciò che abbiamo sotto gli sentire i visitatori a un passo dall’immensità, perso-
occhi, ma per oltrepassarle nalmente coinvolti: come se quei quadri ci cono-
alla ricerca del mistero, del scessero, sapessero qualcosa di noi, qualcosa di
senso ultimo della vita, e per profondo, e sapessero dirlo in modo tale che noi
dare forma a quella tensione non avremmo saputo farlo con parole migliori.
vero l’infinito, incantevole e
struggente, che ci rende uni-
ci nell’universo. Tra pennellate
e colori, i capolavori dei più
grandi geni dell’arte, special-
mente dall’Impressionismo in
avanti, sollevano il velo del
mondo visibile e lasciano af-
fiorare enigmi, nostalgie, ricer-
che di chi percepisce l’altro
lato della realtà, o il dolore di
una finitezza senza prospetti-
ve nel caso ci si convinca che
non c’è risposta a quella do-
manda di infinito che ci ritro-
Leonardo Dudreville viamo conficcata nell’anima.
Aspirazione, 1917
Rovereto, Museo d’Arte Moderna e La mostra lo racconta nelle
Contemporanea di Trento e Rovereto sue otto sezioni: i paesaggi mi-
stici; la percezione della Tra-
Mikhail Nesterov
La visione del giovane Bartolomeo, 1923
Mosca, Museo-Riserva Abramtsevo
speciale PAUL GAUGUIN
Un quadro può racchiudere lacrime e profumi d’al-
tri mondi. Questo si sente davanti al dipinto Natura
morta davanti a “L’Espérance”, di Paul Gauguin,
mai visibile in pubblico ed eccezionalmente con-
cesso alla mostra «La forma dell’infinito» di Udine.
Lo sfondo scelto da Gauguin al vaso di girasoli è
un quadro del Museo D’Orsay, con la speranza
impersonata da una fanciulla nuda, seduta su un
tumulo e su un drappeggio bianco, davanti a un
paesaggio desolato di rovine e croci sbilenche,
esiti di un recente conflitto. Ma una nuova era è
nel rametto d’ulivo che la giovane tiene in mano.
È il quadro de L’Ésperance, del 1871, dopo gli orrori
della guerra franco-prussiana, l’opera preferita di
Gauguin: gli pareva il manifesto di chi non lascia
l’ultima parola alla morte.
Nel 1901 Gauguin era a Tahiti, in un mondo di si-
lenzio e genuinità. La Natura morta davanti a “L’E-
spérance” è tra gli ultimi suoi dipinti, con lo sguardo
rivolto al mistero. Gauguin ricorda con commozio-
ne Vincent Van Gogh. I due artisti avevano vissuto
insieme un’amicizia straordinaria, tormentata ma
piena di affinità spirituali. Nel tempo che condivise-
ro ad Arles, Van Gogh dipinse girasoli almeno sette
volte: erano il suo inno alla vita.
Gauguin, una decina d’anni dopo la perdita
dell’amico, ripensa ad una frase di Vincent in una
lettera di tredici anni prima: «Spero proprio che sa-
remo amici per sempre». Quei girasoli davanti alla
Speranza sembrano dire: sì, tu e io saremo amici
per sempre.
Natura morta davanti
a “L’Espérance”, 1901
Collezione privata friulana
speciale
VASILIJ KANDINSKIJ
Russia, fine dell’Ottocento. Un giovane abbando-
na la carriera universitaria sedotto dal richiamo
della bellezza. È Vassilij Kandinskij, filosofo dell’arte
e mistico della pittura. Folgorato dalla pittura po-
polare russa e dalle icone, dall’arte di Monet, dalla
musica, dalle esperienze spirituali che va cercan-
do, Kandinskij pensa che sia giunto il momento di
sviluppare uno sguardo nuovo. Vuole farci scoprire
che una linea, una forma, un colore, la materia di
un supporto, congiungendosi in una composizio-
ne, sono capaci di generare un’armonia affasci-
nante, piena di suoni, di vibrazioni. Così un quadro
ha il potere di far affiorare la vitalità segreta che
Mosca I, Piazza Rossa, 1901
sta dietro le apparenze sensibili. In particolare, tut-
Mosca, Galleria Tret’jakov
to ciò risuona in Mosca I, Piazza Rossa, dipinta nel
1916. Egli tornava frequentemente con la memoria
allo spettacolo del tramonto sui tetti di Mosca, che
desiderava incorporare con tutte le sue radiazioni
in un quadro. Kandinskij scrive: «Come il ‘forte’ alla
fine di un’immensa orchestra, Mosca risuona vitto-
riosamente. Il rosa, il lilla, il giallo, il bianco, il turchi- sopra tutto, come un grido di trionfo, come un alle-
no, il verde pistacchio, il rosso fiamma delle case luia immortale scoppia la linea bianca, intagliata,
e delle chiese si uniscono in un coro con il prato rigida del campanile di Ivan Velikij. La testa d’oro
verde folle e il mormorio profondo degli alberi; e della sua cupola innalza verso il cielo una nostal-
insieme c’è la neve dalle mille voci canore e l’alle- gia acuta ed eterna…». Ecco, dunque, il quadro
gretto dei rami spogli e infine la cintura della rossa che per Kandinskij rappresenta la celebrazione di
muraglia del Cremlino, severo, diritto, silenzioso. E, un luogo e di un momento di svolta nella sua vita.
CASA CAVAZZINI
Casa Cavazzini sede del nuovo Museo d’Arte Moderna
e Contemporanea di Udine si trova nel centro storico
della città. Acquisito dal Comune per volontà testamen-
taria di Dante Cavazzini, l’edificio è stato sottoposto ad
un lungo lavoro di ristrutturazione realizzato su progetto
originario dell’architetto Gae Aulenti ed è oggi diventato
un museo moderno e funzionale, destinato a trasformar-
si in un centro propulsore di cultura tale da rivalutare il
cuore storico di Udine. Nel 1937, il commerciante udinese
Dante Cavazzini acquistò l’intero edificio trasferendovi la
propria residenza. Fu così che il primo piano dello stabile
fu fatto ristrutturare dall’architetto Ermes Midena (1895- Tullio Crali, Prima che si apra il paracadute, 1939,
1972). Al suo interno sono ancora oggi visibili parte degli Udine, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.
arredi originari e le tempere murali che Afro Basaldella
fu chiamato a realizzare, nel 1938, per decorare pareti e

soffitto di alcune stanze. I recenti lavori di restau-


ro hanno portato inoltre alla luce, in alcune sale
del primo piano, i pregevoli affreschi risalenti alla
seconda metà del Trecento. Il pianoterra e il se-
condo piano dell’edificio accolgono il percorso
espositivo permanente costituito da un’accura-
ta selezione della collezione Astaldi, fiore all’oc-
chiello delle raccolte museali. Essa fu donata al
Comune di Udine nel 1982 da Maria Luisa e Sante
Astaldi che nel corso della loro vita avevano rac-
colto quasi 200 opere tra gli anni Trenta e i Ses-
santa del Novecento. Giorgio De Chirico, Alberto
Savinio, Filippo De Pisis, Carlo Carrà, Arturo Martini
sono solo alcuni dei nomi rappresentati all’inter-
no della collezione che possiede, per quantità e
Afro Basaldella, Angelica, 1964, qualità delle opere e degli artisti rappresentati,
Udine, Galleria d’Arte Moderna
e Contemporanea una rilevanza nazionale. Al primo piano alcune
sale un’ampia sezione permanente è dedicata
ai tre fratelli udinesi Dino, Mirko e Afro Basaldella.
UDINE
dove la cultura è di casa
Piccole piazze, portici, palazzi e chiese, luoghi d’arte
e storia fanno del cuore storico di Udine un centro
intriso di fascino e una piacevole sorpresa per i turisti.
In Piazza Libertà – una sorprendente Venezia sulla ter-
raferma – dalla quattrocentesca Loggia del Lionello
si prende la salita, accanto alla torre dell’Orologio,
verso il Castello e la suggestiva chiesa di Santa Maria
in Castello: dal campanile lassù l’angelo dorato ve-
glia sui tetti della città, tutti visibili da quel colle che
spalanca la vista fino alle montagne da una parte e
fino al mare Adriatico sul lato opposto. A pochi passi
dalla Loggia si percorre Mercatovecchio, la via più
elegante della città, e si accede da un lato a piazza
Matteotti, come un salotto a cielo aperto contornato
dai portici e dal volto asimmetrico dell’incantevole
chiesa di San Giacomo. Il trascorrere del tempo è
sontuosamente esibito nella Cattedrale, con opere
di Vitale da Bologna, Pellegrino da San Daniele, Gian
Battista Tiepolo. E appunto, Udine – che ha dato i na-
tali al più brillante allievo di Raffaello, Giovanni da
Udine – può a ragione esser definita la città del Tie-
polo, che proprio qui ha lasciato alcuni dei suoi più
straordinari affreschi e dipinti. Per gli amanti del bello
Udine offre questo e insieme il Museo d’Arte Moderna
e Contemporanea, le Gallerie del Progetto, il Museo
Archeologico, il Museo Etnografico, la Galleria dei
Disegni e delle Stampe e il Museo Friulano della Fo-
tografia.
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7. ORATORIO DELLA PURITà


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MUSEI CIVICI DEL CASTELLO
Il Castello è sede del Museo del Risorgimento, del
Museo Archeologico e del Museo della Fotografia.
Ospita anche la Galleria d’Arte Antica con pregevoli
opere d’arte dal ‘300 all’800 tra cui figurano dipinti di
A LT RI L U O G H I D A S COP RIRE

Carpaccio, Caravaggio e Tiepolo.


Aperto da martedì a domenica 10 – 18. Chiuso lunedì.
Info e prenotazioni www.civicimuseiudine.it – 0432 1272591

MUSEO DIOCESANO E GALLERIE DEL TIEPOLO


Il Palazzo Arcivescovile, che fu residenza a Udine del
Patriarca d’Aquileia, conserva al suo interno un ecce-
zionale ciclo di affreschi di Giovanni Battista Tiepolo.
All’interno del palazzo il museo diocesano custodisce
un importante collezione d’arte sacra lignea e la pre-
ziosa biblioteca patriarcale.
Aperto da martedì a domenica 10 – 18. Chiuso lunedì.
Info e prenotazioni www.musdioc-tiepolo.it

MUSEO ETNOGRAFICO DEL FRIULI


Il museo etnografico è il luogo adatto per scoprire la
cultura tradizionale locale dal XVIII al XX secolo.
Aperto venerdì, sabato e domenica 10 – 18.
Info e prenotazioni www.civicimuseiudine.it - 0432 1272920

GALLERIE DEL PROGETTO A PALAZZO MORPURGO


Le gallerie sono ospitate nel prestigioso palazzo Val-
vason Morpurgo che fu decorato internamente nel
Settecento da Giambattista Canal e Giuseppe Borsa-
to. Nelle gallerie sono conservati gli archivi di architet-
tura e design tra cui gli archivi degli architetti Raimon-
do D’Aronco, Marcello D’Olivo e Zanussi.
Apertura su appuntamento

Tutti i musei di Udine sono ad ingresso gratuito con FV-


Gcard
V I S ITE GUID A T E E T O U R
TRA ROGGE E OSTERIE. UDINE ROMANTICA E CHARMANT Sapori e profumi passeg- Udine si racconta
#WALKINGURBANO Un’avventura per scoprire pa- giando per Udine Una passeggiata guidata per
L’acqua è VITA. Una passeg- lazzi, scorci panoramici e segni L’emozione infinita del gusto scoprire la storia e incontrare
giata attraverso in città ci farà d’arte sacra e popolare disse- (con degustazione). dal vivo i suoi grandi protago-
scoprire la rete di canali che minati nella città. Passeggiata lenta tra osterie e nisti. Accompagnati da una
trasformarono Udine in una Costo: € 10, gratis con FVGcard locali storici per scoprire, passo guida, ripercorreremo quattro
potenza manifatturiera. Quando: Ottobre 2, 9, 16, 23, 30 dopo passo, l’autenticità friula- secoli di storia di Udine, incro-
Costo: € 10 gratis con FVG card ore 10 - Novembre 1, 7, 14, 21, na. Gusti, sapori e profumi che ciando piazze e vie cittadine
Quando: Ottobre 17, 24, 31 ore 28 ore 10 - Dicembre 5, 12, 19, 26 rimangono nei nostri ricordi per per dare voce a tre grandi ar-
10 - Novembre 6, 13, 20, 27 ore ore 10 - Gennaio 2, 9,16, 23, 30 un tempo infinito. tisti che hanno segnato la sua
10 - Dicembre 4, 11, 18 ore 10 ore 10 - Febbraio 6,13,20,27 ore Quando: Ogni sabato pome- evoluzione. Al termine del per-
- Gennaio 8, 15, 22 ,29 ore 10. 10 - Marzo 6,13, 20, 27 ore10. Per riggio ore 15.30 corso, piccola consumazione
Per info e prenotazioni info e prenotazioni 0432 295972 Costo:15 € comprensivo degu- in omaggio.
0432 295972 stazione. Min. 6 pax. Quando: 10 - 17 - 24 ottobre,
Prenotazione obbligatoria a ore 9.30, 10.00, 15.00, 15.30
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Stagione
4, 5, 6 marzo 2022 22, 23, 24 marzo 2022 6 maggio 2022
Manola Il delitto di via Dance Me
di Margaret Mazzantini dell’Orsina coreografie Andonis Foniadakis,

2021/2022 con Nancy Brilli e Chiara di Eugéne Labiche Annabelle Lopez Ochoa,
Noschese con Massimo Dapporto Ihsan Rustem
13 febbraio 2022 regia Leo Muscato e Antonello Fassari produzione BJM Les Ballets Jazz
Le nozze di Figaro regia Andrée Ruth Shammah de Montréal
WWW.TEATROUDINE.IT musica di
produzione Enfi Teatro
produzione Teatro Franco Parenti,
Wolfgang Amadeus Mozart 9 marzo 2022 Teatro della Toscana 7 maggio 2022
direttore Marco Feruglio José Bragato Le verità
31 ottobre 2021 14, 15, 16 gennaio 2022 regia, scene e costumi testi Paolo Coretti 26 marzo 2022 di Bakersfield
Orchestra della La piccola bottega Ivan Stefanutti con Paolo Coretti Dentro di Stephen Sachs
Svizzera italiana degli orrori Orchestra di Padova e del Veneto e Giuliano Bonanni Una storia vera, se volete con Marina Massironi
Baiba Skride violino con Giampiero Ingrassia Coro del Friuli Venezia Giulia Andrea Boscutti pianoforte drammaturgia e regia e Giovanni Franzoni
Markus Poschner e Fabio Canino Giuliana Musso regia Veronica Cruciani
maestro del Coro Enrico Graziani violoncello
direttore adattamento e regia Cristiano Dell’Oste con Maria Ariis produzione Nidodiragno
Piero Di Blasio regia Giuliano Bonanni
musiche di Mahler, Korngold, produzione Teatro Nuovo Giovanni produzione Associazione e Giuliana Musso
Čajkovskij produzione Viola Produzioni da Udine produzione La Corte Ospitale, 18 maggio 2022
Culturale “Luigi Candoni”
prima assoluta Operaestate Festival Veneto Budapest Festival
23, 24 novembre 2021 17 gennaio 2022
10 marzo 2022 Orchestra
Arsenico Europa Galante 15, 16, 17 febbraio 2022 La vedova allegra 31 marzo 2022
e vecchi merletti Vivica Genaux Ditegli sempre di sì European Union Daniil Trifonov
di Franz Lehár pianoforte
di Joseph Kesselring mezzosoprano di Eduardo De Filippo Youth Orchestra
con Anna Maria Guarnieri Fabio Biondi direttore con Gianfelice Imparato
con e per la regia Iván Fischer direttore
Kreeta-Julia Heikkilä musiche
di Umberto Scida
e Giulia Lazzarini musiche di Vivaldi, Händel e Carolina Rosi violino di Beethoven, Mahler
produzione Compagnia Umberto
regia Geppy Gleijeses e Porpora regia Roberto Andò Scida, Compagnia Molière Iván Fischer direttore 20, 21, 22 maggio 2022
produzione Gitiesse Artisti Riuniti produzione Elledieffe - musiche di Sibelius, Bartók Il giardino dei ciliegi
19 gennaio 2022 Teatro della Toscana 15, 16, 17 marzo 2022
5 dicembre 2021 Boccaccio Enrico IV 1 aprile 2022
di Anton Pavlovič Čechov
Akademie für operetta di Franz von Suppé 22, 23, 24 febbraio 2022 di Luigi Pirandello L’Odissea di Kubrick regia, drammaturgia, scene,
Orchestra Cantieri d’Arte Re Lear luci, costumi Alessandro Serra
Alte Musik Berlin con Eros Pagni con Federico Buffa
produzione Compagnia Orsini,
Isabelle Faust violino Stefano Giaroli direttore di William Shakespeare regia Luca De Fusco e il Nidi Ensemble
Accademia Perduta Romagna
Bernhard Forck regia Alessandro Brachetti con Glauco Mauri coproduzione La Pirandelliana, co-produzione International Music Teatri, Teatro Stabile del Veneto,
violino e maestro di concerto produzione Compagnia Teatro e Roberto Sturno Teatro Stabile del FVG and Arts, Festival della Bellezza TPE Teatro Piemonte Europa
Musica Novecento regia Andrea Baracco
musiche di Johann Sebastian 11 aprile 2022
e Carl Philipp Emanuel Bach produzione Compagnia Mauri 18 marzo 2022 11 maggio 2022
21, 22, 23 gennaio 2022 Sturno, Teatro della Toscana Pygmalion Prague Philharmonia Mezzocielo 2.0
14, 15 dicembre 2021 Orgoglio Raphaël Pichon Andrew von Oeyen Musica, Neuroscienze,
Pour un oui e pregiudizio 25 febbraio 2022 direttore pianoforte Arti Visive
ou pour un non di Jane Austen Mozarteumorchester musiche di Emmanuel Villaume ideazione e performer
di Nathalie Sarraute con e regia di Arturo Cirillo Salzburg Wolfgang Amadeus Mozart direttore Matteo Bevilacqua
con Umberto Orsini produzione Marche Teatro, Daniel Müller-Schott musiche di Brahms, Dvořák produzione RiMe MuTe
e Franco Branciaroli Teatro di Napoli violoncello 20 marzo 2022
regia, scene e costumi Ivor Bolton direttore Teatro Delusio 12, 13, 14 aprile 2022 24 giugno 2022
Pier Luigi Pizzi
1, 2, 3 febbraio 2022
musiche di Robert Schumann di Paco González, Björn Solo Tosca
Casanova Operapop Leese, Hajo Schüler, The Legend of quick-change musica di Giacomo Puccini
produzione Compagnia Orsini,
Teatro de Gli incamminati musiche Red Canzian 26 febbraio 2022 Michael Vogel di e con Arturo Brachetti direttore Christopher Franklin
libretto Matteo Strukul Ci vuole orecchio regia Michael Vogel produzione Produzione Arte Orchestra, Coro e Tecnici
31 dicembre 2021 liriche Miki Porru ELIO canta e recita produzione Familie Flöz Brachetti srl della Fondazione Teatro Lirico
Strauss Festival regia Emanuele Gamba Enzo Jannacci e Theaterhaus Stuttgart Giuseppe Verdi di Trieste
Orchester Wien produzione Blunotte regia e drammaturgia produzione Fondazione Teatro
Willy Büchler direttore Giorgio Gallione Lirico “Giuseppe Verdi” Trieste
Fiabe da Vienna co-produzione International Music FONDAZIONE TEATRO NUOVO
musiche di Strauss figlio, and Arts, AGIDI GIOVANNI DA UDINE
Kálmán, Lehár VIA TRENTO, 4 - 33100 UDINE - I
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