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Metodi tradizionali di Analisi Armonica

Da Nicholas Cook, Guida all'analisi musicale, Guerini e Associati

Basso Continuo. Il primo passo per rappresentare le relazioni armoniche è quello del basso
continuo, in origine una traccia per l'esecuzione, che rimase però come sussidio per l'analisi
armonica. E' un metodo riduttivo, nel senso che il registro non assume alcuna rilevanza o meglio
non offre alcuna indicazione di quali debbano essere le relazioni melodiche che intervengono fra
due accordi contigui. La cifratura del basso continuo indica semplicemente l'aggregazione di alcuni
intervalli sopra un basso. Non si definisce l'accordo in quanto tale ma solo le relazioni fra un suono
grave e i suoni superiori. Tradurre una serie di accordi in una notazione di basso continuo è un
processo quasi del tutto meccanico che procede nota per nota. La cifratura del basso continuo non è
affatto un efficace strumento di analisi, non dà alcun criterio reale per decidere cosa sia prioritario;
il che, invece, sta alla base di ogni interpretazione analitica.

Numeri romani. A differenza del basso continuo, ebbe origine come supporto analitico e non come
pratica strumentale. A dispetto della sua apparente semplicità è sempre uno strumento efficace di
analisi. Il concetto di fondo è individuare sempre la fondamentale dell'accordo e metterla in
relazione con la tonica dichiarando di quanti gradi diatonici sia situata sopra la stessa. Per essere in
grado di assegnare una lettera romana bisogna decidere in che tonalità è scritto un pezzo, in quanti
aggregati esso debba essere segmentato e anche quali siano questi aggregati; tutto ciò significa
stabilire quali note, nel brano musicale, abbiano una funzione armonica e quali, come le note di
passaggio, siano inessenziali.

TRIADE PERFETTA MAGGIORE I Numero romano maiuscolo


TRIADE PERFETTA MINORE ii Numero romano minuscolo
TRIADE DIMINUITA ii Numero romano minuscolo con esponente un cerchietto
+
TRIADE ECCEDENTE III Numero romano maiuscolo con esponente un segno +
SETTIME, NONE ... V7, V9 Numero romano con esponente 7
STATO FONDAMENTALE V Si indica una lettera a minuscola
36
PRIMO RIVOLTO V Si indica una lettera b minuscola
46
SECONDO RIVOLTO V Si indica una lettera c minuscola
TERZO RIVOLTO V24 Si indica una lettera d minuscola
# b
FONDAMENTALE ALTERATA iv, II Il segno di alterazione che precede in apice il numero romano
indica l'alterazione della fondamentale
SETTIMA DIMINUITA vii7 La d prima dell'esponente, indica una settima diminuita
SESTA ITALIANA Vi opp. VVi es. reb sol si - es. lab do fa#
SESTA TEDESCA Vt opp. VVt Es reb fa lab si es. lab do mib fa#
SESTA FRANCESE Vf opp. VVf es. reb fa sol si - es. lab do re fa#
DOMINANTE SECONDARIA (V) ii Nella parentesi la dominante secondaria del ii grado
SOTTODOMIN. SECONDARIA (IV) ii Sottodominante secondaria del ii grado
7
SETTIMA DIM SECONDARIA (vii) ii Settima diminuita secondaria del ii grado
Numerazione romana avanzata. Specie nell'ambito della didattica dell'armonia in ambito anglo-
sassone, è in uso una numerazione avanza di indubbio valore per le operazioni analitiche.

Sintesi della numerazione romana avanzata (da A. Butterworth, Harmony in pactice, ABRSM 1999)
TRIADE PERFETTA MAGGIORE I Numero romano maiuscolo
TRIADE PERFETTA MINORE ii Numero romano minuscolo
TRIADE DIMINUITA iiº Numero romano minuscolo con esponente un cerchietto
+
TRIADE ECCEDENTE III Numero romano maiuscolo con esponente un segno +
SETTIME, NONE ... V7, V9 Numero romano con esponente 7
7
STATO FONDAMENTALE Va Si indica una lettera a minuscola
7
PRIMO RIVOLTO Vb Si indica una lettera b minuscola
7
SECONDO RIVOLTO Vc Si indica una lettera c minuscola
TERZO RIVOLTO V7d Si indica una lettera d minuscola
# b
FONDAMENTALE ALTERATA iv, II Il segno di alterazione che precede in apice il numero romano
indica l'alterazione della fondamentale
SETTIMA DIMINUITA viid7 La d prima dell'esponente, indica una settima diminuita
SESTA ITALIANA Aug. 6 It es. lab do fa#
SESTA TEDESCA Aug. 6 Ger es. lab do mib fa#
SESTA FRANCESE Aug.6 Fr es. lab do re fa#
DOMINANTE SECONDARIA (V) ii Nella parentesi la dominante secondaria del ii grado
SOTTODOMIN. SECONDARIA (IV) ii Sottodominante secondaria del ii grado
d7
SETTIMA DIM SECONDARIA (vii) ii Settima diminuita secondaria del ii grado

Siglatura funzionale
Si veda Diether de la Motte, Manuale di Armonia, La nuova Italia editrice, 1988 – la prefazione di
Loris Azzaroni

T Triade maggiore di tonica in stato fondamentale


T3 Triade maggiore di tonica in primo rivolto
T5 Triade maggiore di tonica in secondo rivolto
D Triade maggiore di dominante in stato fondamentale
7
D Settima di dominante in stato fondamentale
7
D3 Settima di dominante in primo rivolto
D 57 Settima di dominante in secondo rivolto
D7 Settima di dominante in terzo rivolto
t Triade minore di tonica in stato fondamentale
t3 Triade minore di tonica in primo rivolto
S Triade maggiore di sottodominante in stato fondamentale
s Triade minore di sottodominante in stato fondamentale
Sn Accordo di sesta napoletana
Sp Sottodominante parallela nel maggiore. La prima lettera maiuscola indica
l'appartenenza al modo maggiore, la p (minuscola perché si tratta di triade minore)
intende “parallela”, ovvero nel modo maggiore il ii grado, il parallelo della
Sottodominante (IV) che si trova una terza sotto.
sP Sottodominante parallela nel minore. La prima lettera minuscola indica l'appartenenza
al modo minore, la P (maiuscola perché si tratta di triade maggiore) intende
“parallela”, ovvero nel modo minore il VI grado, il parallelo della sottodominante (iv)
che si trova una terza sopra.
Tp Tonica parallela nel maggiore. La prima lettera maiuscola indica l'appartenenza al
modo maggiore, la p (minuscola perché si tratta di triade minore) intende “parallela”,
ovvero nel modo maggiore il vi grado, il parallelo della Tonica (I) che si trova una
terza sotto.
tP Tonica parallela nel minore. La prima lettera minuscola indica l'appartenenza al modo
minore, la P (maiuscola perché si tratta di triade maggiore) intende “parallela”, ovvero
nel modo minore il III grado, il parallelo della tonica (i) che si trova una terza sopra ed
esprime il relativo maggiore.
Dp Dominante parallela nel maggiore. La prima lettera maiuscola indica l'appartenenza al
modo maggiore, la p (minuscola perché si tratta di triade minore) intende “parallela”,
ovvero nel modo maggiore il iii grado, il parallelo della Dominante (V) che si trova
una terza sotto.
dP Dominante parallela nel minore. La prima lettera minuscola indica l'appartenenza al
modo minore, la P (maiuscola perché si tratta di triade maggiore) intende “parallela”,
ovvero nel modo minore il viiº grado, il parallelo della dominante (V) che si trova una
terza sopra ed esprime la dominante del relativo maggiore.
Tg Contraccordo di tonica. La prima lettera maiuscola esprime l'appartenenza al modo
maggiore, la g minuscola (minuscola perché intende un accordo minore) è il
contraccordo ovvero il iii grado, il contraccordo della tonica (I) che si trova una terza
sopra.
tG Contraccordo di tonica. La prima lettera minuscola esprime l'appartenenza al modo
minore, la G maiuscola (maiuscola perché intende un accordo maggiore) è il
contraccordo ovvero il VI grado, il contraccordo della tonica (I) che si trova una terza
sotto.
D7 Accordo di settimo grado nel modo maggiore e minore. La D sbarrata indica che si
tratta di un accordo di settima di dominante senza la fondamentale
D79 opp. Dv Settima diminuita
DD Dominante della dominante
(D) ii Dominante secondaria del ii grado
t v
DD 3> Sesta tedesca (settima diminuita della dominante con alterazione discendente della
terza)

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