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LA COMUNITA’ EUROPEA soprusi), l’abolizione di tariffe protezionistiche tra gli stati, l’adozione di una moneta comune

federale e la libera circolazione dei cittadini nel contesto della federazione. Questa organizzazione
Uscita estremamente prostrata dalla seconda Guerra Mondiale e nel contesto del sistema bipolare
politica, battezzata dagli autori “Stati Uniti d’Europa”, avrebbe costituito la premessa grazie alla
delle relazioni internazionali che si determina a conclusione del conflitto, si pone per l’Europa
quale sarebbe stato possibile porre termine in modo definitivo al militarismo imperialista e dare
l’esigenza di ripensare la propria identità e il proprio ruolo politico ed economico - sociale.
avvio, data la storica centralità dell’Europa quale fulcro di civiltà e teatro dei principali conflitti
Dal momento che una delle cause dello scoppio della guerra era stata comunemente riconosciuta nel
internazionali, alla pacificazione mondiale.
prevalere degli interessi nazionali e particolari su quelli globali, già durante il conflitto si cominciò
Questo Manifesto è considerato l’atto di nascita dell’europeismo, vale a dire quell’orientamento di
a pensare da più parti, soprattutto nell’ambito dei teorici della resistenza al progetto nazista del
pensiero che ha come obiettivo principale quello di giungere ad un’integrazione o unificazione
“nuovo ordine” a base razziale per l’Europa, di costruire un diverso sistema europeo. Così, nel
economica e politica dell’Europa. Tale orientamento prende concretamente corpo al termine della
1941, proprio mentre divampa lo scontro bellico e sembra delinearsi la superiorità delle potenze
guerra, in connessione a due eventi storici paralleli e di fondamentale importanza:
dell’Asse, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, due intellettuali italiani antifascisti di diverso
a) l’ordine bipolare delle relazioni internazionali, che ridisegna il gioco di equilibrio ed
orientamento politico1, in esilio sull’isola di Ventotene, stilano un Manifesto, noto come Manifesto
egemonia come confronto/scontro tra due superpotenze rivali, Stati Uniti e Unione
di Ventotene, in cui propongono un futuro assetto europeo di tipo federale.
Sovietica;
b) la crisi dello stato – nazione, sia per la limitazione della sovranità dei singoli stati nel
contesto dell’appartenenza ad un blocco guidato dalla superpotenza di riferimento, sia
perché si riduce, almeno in Europa occidentale, il peso dell’idea di nazione, troppo
compromessa con il nazionalismo, responsabile dell’età della catastrofe (cfr. Hobsbawn)
In questo senso, l’europeismo, come afferma lo storico Franco Della Peruta, assume decisamente
una fisionomia “occidentale”: un primo impulso a muoversi in questa direzione, infatti, venne dagli
Stati Uniti, con il varo, nel 1947 del Piano Marshall.
Il piano, infatti, prevedeva che gli aiuti per la ricostruzione economica provenienti dagli Stati Uniti
fossero gestiti dall’Europa nella sua collettività.
In questo modo, i governi europei venivano spinti non solo ad assumere una strategia comune in
Altiero Spinelli (1907 - 1986) Ernesto Rossi (1897 – 1967)
vista della ricostruzione, ma anche in vista di problemi futuri2.
Nella loro prospettiva, si tratta di definire un nuovo ordine internazionale di tipo federale per
Così, nell’estate del 1947 a Parigi si riunirono in conferenza 16 paesi e l’anno successivo nacque
l’Europa: una federazione di stati, infatti, avrebbe realizzato il duplice scopo di garantire ad ogni
l’OECE (Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica), che aveva il compito di gestire
stato lo sviluppo della propria vita nazionale e peculiare civiltà, e, al tempo stesso, impedire il
gli aiuti americani.
prevalere di interessi particolaristici ed egoistici a danno di altri. Questa soluzione implicava,
Fu questo il primo passo in direzione dell’integrazione economica, seguito da altre importanti
secondo gli autori del Manifesto, l’istituzione di un’autorità federale europea (con organismi
iniziative.
autonomi rispetto a quelli dei singoli stati), i cui poteri fossero tali da tutelare interessi comuni,
Nel 1951, su proposta di un diplomatico francese, Jean Monnet, venne istituita la CECA
quali la difesa comune, la politica estera, la determinazione dei limiti di competenza degli stati
(Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio): con l’obiettivo di evitare il rischio che la rinata
associati (in modo tale da soddisfare le singole esigenze nazionali evitando, nel contempo, reciproci

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Altiero Spinelli (1907 – 1986), membro del Partito Comunista, viene arrestato nel 1927 e condannato al confino a Si ricordi che il piano Marshall, varato nel giugno 1947, prevedeva che tutti i paesi potessero accedere ai fondi
Ventotene dal Tribunale Speciale fascista. Nel 1943, dopo la sua liberazione, fonderà il Movimento federalista europeo. americani, ma i paesi socialisti rifiutarono l’invito; di fatto il piano Marshall realizzò un’interdipendenza economica tra
Ernesto Rossi (1897 – 1967), convinto liberale e pensatore anticonformista, anch’egli in confino a Ventotene, dopo USA ed Europa Occidentale.
iniziali incomprensioni, collaborerà con Spinelli alla prospettiva federalista europea.

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Germania Occidentale si potesse sviluppare al di fuori di ogni controllo, si creò un mercato comune L’EURATOM (Comunità Europea per l’Energia Atomica) aveva invece lo scopo di favorire la
per due prodotti, carbone ed acciaio, essenziali per lo sviluppo industriale, in particolar modo per il ricerca comune, a fini pacifici, sulla energia nucleare; ma le iniziative in questo senso non ebbero
comparto siderurgico. Vi aderirono Francia, Repubblica Federale Tedesca, Belgio, Olanda, grande seguito, a causa della concorrenza americana; gli Stati Uniti, infatti, non vedevano di buon
Lussemburgo, Italia. Dopo un iniziale successo, che vide l’aumento della produttività industriale, la occhio uno sviluppo autonomo dell’Europa nel campo dell’energia atomica.
CECA iniziò a perdere progressivamente d’importanza sia per le tendenze autonomiste dei paesi
componenti, sia per la diminuita importanza economica di carbone e acciaio, in favore di altre
materie prime e settori industriali. In ogni caso, erano state poste le basi per uno sviluppo
economico comune in Europa occidentale.
Più complesse, invece, furono le prospettive di integrazione politica (come auspicato dal Manifesto
di Ventotene). In effetti, la visione europeista è, ancora oggi, tutt’altro che univoca e presenta due
opposte linee di tendenza.
1) i cosiddetti funzionalisti intendono il processo di integrazione come un accordo tra diversi
stati in merito ad esigenze comuni di tipo economico (integrazione del mercato), senza che
ciò comporti limitazioni reciproche di potere politico; la loro prospettiva è quella della
confederazione, un’associazione di stati indipendenti in cui ciascuno conserva a pieno titolo
la propria sovranità;
2) i federalisti, invece, secondo l’originaria impostazione di Spinelli e Rossi, puntano piuttosto
La firma ufficiale dei Trattati di Roma del 1957
ad un’integrazione politica, con l’istituzione di organismi sopranazionali con competenze Anche tra gli Stati europei, per altro, non mancarono ostilità e incomprensioni, per il prevalere di
politiche specifiche nelle questioni di interesse comune: i singoli stati nazionali, in interessi e logiche nazionali rispetto a prospettive comuni.
quest’ottica devono rimettere parte dei propri poteri all’autorità federale comune. Fallì, ad esempio, il progetto di dar vita, tra il 1952 e il 1954, ad un sistema europeo comune di
Nei fatti, fu la prima linea a prevalere, anche se il traguardo degli Stati Uniti d’Europa restava (e difesa (CED, Comunità Europea di Difesa) nell’ambito della NATO, rimasto solo sulla carta a
resta) ben presente sullo sfondo3. causa dell’opposizione francese che, pur inizialmente sostenitrice del progetto, temeva il riarmo
Lo slancio europeista, infatti, proseguì negli anni successivi e il 25 marzo del 1957 venne siglato il tedesco e non era disposta a rinunciare alla propria sovranità nella politica estera e di difesa (cfr.
Trattato di Roma, con cui i sei membri della CECA istituirono due nuovi organismi, la CEE e guerra di Indocina).
l’EURATOM. Negli anni 60’ fu ancora la Francia, sotto la presidenza di De Gaulle, a creare alcune difficoltà: il
La CEE (Comunità Economica Europea) o MEC (Mercato Comune Europeo), con sede a progetto gollista di costruire una grande potenza mondiale che si affiancasse a USA e URSS, portò
Bruxelles, aveva lo scopo di creare un comune mercato per i prodotti agricoli e industriali, vale a la Francia a compiere numerose iniziative all’insegna dell’isolazionismo nei confronti dei partners
dire un unico spazio commerciale tra i paesi membri, in vista di un’unione economica più stretta e, europei, opponendosi ripetutamente all’ingresso nella CEE della Gran Bretagna che, nel frattempo,
tendenzialmente, irreversibile. era alla ricerca di un nuovo ruolo internazionale dopo l’avvenuta decolonizzazione dei dominions
britannici4.
3 Gli sforzi di integrazione economica, tuttavia, non cessarono e si concretizzarono negli anni
Nel 1979 Spinelli scrive: “Tutto ciò che è stato finora realizzato della visione dell’Europa è la Comunità europea.
Concepita e costituita in strati successivi per “creare le fondamenta di un’unione sempre più stretta tra i popoli Settanta. Dopo l’ingresso, nel 1973, di Irlanda, Regno Unito e Danimarca nella CEE, nel 1978 fu
europei”, la Comunità non ha mai superato, in realtà, il livello di un’unione doganale […]. Essa ha persino subito
un’erosione non trascurabile degli aspetti sopranazionali e registrato parecchie sconfitte nel tentativo di accelerare
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l’integrazione […]. È necessario che la Comunità progredisca, senza eccessivi indugi, al di là delle sue strutture attuali, D’altra parte anche altri stati puntavano ad assumere un ruolo guida nella comunità europea, in particolare la
che non le consentono di avere una politica estera, una difesa comune, una moneta propria e una politica energetica Germania mirava a riottenere il proprio ruolo internazionale in condizioni di piena parità con gli altri partners europei,
comune”. (A. Spinelli, Una strategia per gli Stati Uniti d’Europa). entrando così in urto con la Francia.

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costituito lo SME (Sistema Monetario Europeo) allo scopo di mantenere il più possibile stabili i - nel senso di una maggiore integrazione economica, con la definizione di rigidi parametri
cambi tra le valute nazionali. economici, vincolanti per poter entrare nell’area dell’euro, e con la piena realizzazione
L’anno successivo, nel 1979, si realizzò uno dei sogni dei federalisti: l’elezione a suffragio dell’unificazione economica prevista dal Trattato di Maastricht (vedi sopra);
universale del primo Parlamento europeo. Per la prima volta gli Europei appartenenti all’area della - nel senso di un rafforzamento delle competenze politiche dell’Unione: nel 2000, il
CEE vennero chiamati alle urne per eleggere i loro rappresentanti in un’istituzione comune. Trattato di Nizza approva la Carta Europea dei diritti fondamentali; nel 2001 viene istituita
Gli anni successivi vedono l’allargamento della CEE ad altri paesi (Grecia, 1981, Spagna e una Convenzione, con lo scopo di elaborare una Costituzione dell’Unione; questa viene
Portogallo 1986; Europa a 12 Stati), finché , nel 1987, viene ratificato dai paesi membri l’Atto sottoscritta dai 25 paesi membri nel 2004 (trattato costituzionale di Roma), ma per entrare
Unico Europeo, che dà un forte impulso al processo di integrazione europea: stabilisce, infatti, in vigore doveva essere ratificata dai vari paesi. A seguito del voto negativo dei referendum
l’obiettivo di realizzare – entro il 31 dicembre 1992 – “uno spazio senza frontiera nel quale sia popolari tenutisi in Francia e nei Paesi Bassi, il trattato costituzionale è stato respinto e
assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali”: vengono così sostituito dal Trattato di Lisbona (dicembre 2007, entrato in vigore il 1° dicembre 2009,
abolite le dogane tra i paesi della Comunità Europea. Questo atto prelude al successivo Trattato di dopo la ratifica dei paesi dell’Unione), che ridefinisce le funzioni delle istituzioni europee e
Maastricht, firmato nella cittadina olandese il 7 febbraio 1992, che concretizza l’Atto Unico recepisce comunque buona parte delle indicazioni contenute nei precedenti trattati, sebbene
Europeo e pone le basi per l’unione anche politica dell’Europa, definendo l’assetto e le strutture formalmente rinunci alla prospettiva di un testo costituzionale unico.
istituzionali della Comunità Europea, ora ribattezzata Unione Europea. Le principali disposizioni Nonostante questi indubbi progressi, il traguardo di un’Europa politica completamente unificata –
del trattato sono le seguenti: un’Europa dei cittadini e non solamente un’Europa dei banchieri – appare ancora non raggiunto.
- la definizione di un processo di unificazione economica, che si concretizzerà, nel 1998, con
l’istituzione della Banca Centrale Europea e, nel 2002, con l’adozione della moneta unica Le principali istituzioni politiche dell’Unione Europea, ad oggi, sono le seguenti:
europea (l’EURO); a) la Commissione Europea è costituita dai “commissari dell’Unione5”, nominati
- viene istituita la cittadinanza europea, che realizza sul piano effettivo la libera circolazione concordemente dagli Stati membri, uno per ogni Stato, resta in carica per 5 anni; la
delle persone in ambito comunitario; Commissione ha potere di iniziativa legislativa, avanza, cioè, proposte di leggi al Consiglio
- da un punto di vista politico, vengono definite le Istituzioni dell’Unione (vedi oltre) e dell’Unione Europea e al Parlamento, che le discutono e le approvano (vedi oltre), ed
ampliati i poteri decisionali, con l’obiettivo di introdurre una politica estera ed una difesa esercita il potere esecutivo; inoltre ha potere di controllo sull’applicazione dei trattati e del
comuni (anche se quest’ultimo aspetto resterà, almeno fino ad ora, sulla carta). diritto comunitario ed è portavoce dell’interesse comune dell’Unione Europea. Nelle
Il processo di integrazione europea è proseguito, negli anni successivi, in una triplice direzione: elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del 2014, i cittadini europei hanno potuto per
- nel senso di un’ulteriore allargamento dell’Unione ad altri stati: nel gennaio del 1995 sono la prima volta indicare indirettamente il nome del Presidente della Commissione che, sulla
entrati a farne parte Austria, Finlandia e Svezia (Europa a 15 stati); nel maggio 2004 sono base dei risultati elettorali, risulta essere il lussemburghese Jean-Claude Juncker6;
entrati nell’Unione Europea 10 nuovi Stati (in buona parte dell’Europa Orientale): Estonia, b) il Consiglio dell’Unione Europea è costituito dai ministri dei vari paesi a seconda
Lituania, Lettonia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Malta, Cipro dell’argomento in questione (es. questione economica ministri dell’economia dei vari
(Europa a 25). Romania e Bulgaria sono entrate nell’Unione nel gennaio 2007, la Croazia il Paesi); il Consiglio è, insieme al Parlamento europeo (vedi) uno dei due organi legislativi,
1° luglio 2013 (per un totale di 28 stati e 24 lingue). Il pronunciamento dei cittadini perciò approva o respinge le proposte di legge predisposte dalla Commissione; in alcuni
britannici al referendum indetto nel giugno del 2016, contrario alla permanenza del Regno ambiti, esercita anche potere esecutivo, coordinando le politiche economiche e sociali degli
Unito nell’Unione Europea, ha impegnato il governo di Sua Maestà a dare l’avvio alle stati membri, concludendo accordi internazionali ed elaborando una politica estera e di
procedure previste dall’articolo 50 del Trattato di Lisbona (vedi oltre), che stabilisce le sicurezza comune. Rappresenta la voce degli Stati membri;
modalità negoziali che un paese membro deve seguire se decide di ritirarsi dall’Unione; 5
A ciascun commissario è demandata una competenza specifica.
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Dal 1999 al 2004 Presidente della Commissione è stato l’italiano Romano Prodi

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c) il Parlamento Europeo è eletto ogni 5 anni a suffragio universale negli Stati dell’Unione; il
Parlamento Europeo, a differenza dei parlamenti nazionali, semplicemente partecipa al
potere legislativo, che condivide con il Consiglio dell’Unione Europea, ed ha una funzione
di controllo dell’operato della Commissione Europea e del Consiglio dell’Unione Europea.
Rappresenta la voce dei cittadini europei;
d) la Corte Europea di Giustizia, composta da tanti giudici quanti sono i paesi dell’Unione,
ha il compito di assicurare il rispetto degli accordi e del diritto comunitario;
e) Il Consiglio Europeo, costituito dai capi di Stato e di governo dei Paesi membri, non ha
poteri propri, ma ha funzione di direzione politica (indirizza, cioè, la vita politica
dell’Unione) e decide in via definitiva le questioni non risolte dal Consiglio dei Ministri.

Corte di Giustizia
POTERE
GIUDIZIARIO

Commissione Europea

Predispone le POTERE
leggi per ESECUTIVO

Consiglio dell’Unione
Europea
POTERE
LEGISLATIVO
controlla e

Parlamento Europeo

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