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«Tu sei amato.

» - Roy

«Ti auguro una vita veramente magica!» - Joy


Joy e Roy Martina

IL NUOVO
EQUILIBRIO
EMOZIONALE

Il percorso diretto per la guarigione,


la pace mentale e la felicità
Indice

Introduzione: il sogno di Roy e la storia di Joy . . . 5

1. Tutti i chakra portano al cuore . . . . . . . . . . . . . . 16


2. Primo chakra: scopri lo spazio sacro
del tuo cuore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
3. Secondo chakra: ama la vita sempre
e comunque . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
4. Terzo chakra: abbandona il controllo,
come fidarti della guida Divina . . . . . . . . . . . . . 57
5. Quarto chakra: apri il tuo cuore . . . . . . . . . . . . . 68
6. Quarto chakra: perdona per essere felice . . . . . 95
7. Quinto chakra: scopri il tuo vero sé . . . . . . . . . 108
8. Sesto chakra: guarda a occhi chiusi . . . . . . . . . 120
9. Settimo chakra: il Nirvana è l’arte
della beatitudine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133
10. I canali energetici: come riequilibrare
le emozioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154
11. Cosa possiamo fare per te?
Sei pronto a impegnarti per vivere
una vita felice e sana? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159

Gli autori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 166

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Introduzione

Il sogno di Roy
e la storia di Joy

Il sogno di Roy
I sogni possono essere grandi rivelatori e, nel periodo
in cui stavo scrivendo un libro sull’amore incondi-
zionato, feci un sogno pazzesco che voglio condivi-
dere con te.
Ero in Paradiso e potevo chiedere a Dio tutto ciò
che volevo. Dopo essere stato accolto da due angeli
(vestiti da maggiordomi), mi ritrovai in una sala
immensa con specchi su tutte le pareti. Un angelo
dai lunghi capelli biondi mi chiese che cosa volessi
da bere. Rimasi stupito, in Paradiso si poteva bere:
“Perché dovrei bere? Pensavo che il mio corpo non
avesse più bisogno di liquidi.” L’angelo rispose:
“Non è questione di che cosa hai bisogno; quando
avevi un corpo non hai forse fatto molte cose di cui
non avevi bisogno ma che ti piacevano? Qui è an-
che meglio: fai solo ciò che desideri veramente; la
tua immaginazione fa comparire istantaneamente
tutto ciò che vuoi. Gli esseri umani possiedono lo
stesso potere ma non sanno come portare nella terza
dimensione ciò che si manifesta nella quarta. Abbia-
mo stanze intere piene di tutte le cose che la gente
ha immaginato ma che non ha concretato. Se hai

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tempo dovresti visitare questi magazzini per farti
un’idea della fantasia umana.” “D’accordo” escla-
mai, “allora portami un tè alla menta con dello zuc-
chero.” Sulla Terra avevo smesso di mangiare zuc-
cheri perché mi facevano male. Dopo pochi minuti,
mentre stavo gustando il mio tè caldo, entrò una
donna bellissima che mi tese la mano: “Che piacere
rincontrarti! Che cosa posso fare per te?”. “Non sa-
prei” risposi, “sto aspettando Dio.”
Replicò: “Alcuni mi chiamano Dio, altri Creatore,
Universo, Coscienza Suprema, Natura, Campo del
punto zero, Campi morfogenetici e così via. Non
m’interessa molto come mi definiscono. Ciò che im-
porta è che il mio aspetto ti piaccia. Credevo apprez-
zassi le belle donne.”
Non solo era bella, ma risplendeva di una luce quasi
accecante e non riuscivo a fissarla per più di qualche
secondo.
“Ti aspettavi un uomo?”. E subito si trasformò in
un ragazzo poco più che ventenne, alto e biondo
con un luccichio negli occhi. Mi chiese: “Va meglio
così?”. Poi diventò un anziano che mi ricordava i
santoni asiatici dei film, con una lunga barba e i ca-
pelli candidi. Disse: “Questo è l’aspetto che va per
la maggiore, la gente preferisce questa versione. Ti
piace?”. Ero ormai rassegnato e risposi: “Sei spiri-
toso, vero?”.
“Sì, me lo dicono sempre i miei fratelli e le mie so-
relle. Non riesco a essere serioso!”. “Hai fratelli e
sorelle?”. “Sì, tre fratelli e tre sorelle. Sono il più
piccolo della famiglia.” Ero stupefatto, lo pregai

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di spiegarsi meglio. “Dunque, non abbiamo mai
conosciuto i nostri genitori. In realtà noi siamo i
nostri genitori. Eravamo uno e abbiamo deciso di
dividerci in sette e ognuno ha ottenuto un univer-
so, o frequenza, da gestire. Io ho avuto l’universo in
cui vivete voi umani e ho generato tutti gli esseri
viventi che ci abitano. Ho ideato sette frequenze fon-
damentali di risonanza per facilitare l’evoluzione;
iniziate dalla più bassa e salite verso la più elevata.
Io preferisco la delicata energia femminile perché è
più nutritiva. Ho reso gli uomini fisicamente più
vigorosi perché potessero svolgere lavori duri e pe-
ricolosi; per questo si arrogano il diritto di essere
capi e dominatori. Il motivo per cui la maggior parte
degli esseri umani crede che io sia un uomo è che
sarebbe un trauma per loro scoprire che la mia na-
tura è più femminile che maschile. Gli uomini sono
più forti, ma in generale meno assennati delle donne
ed è per questo che per secoli hanno usato la forza
bruta per mantenere la supremazia. Per me non è
un problema perché so che la forza non equivale al
potere. E ci vorrà del tempo perché le donne capisca-
no che hanno più potere degli uomini! Fa parte del
loro cammino evolutivo: accorgersi che il potere non
deriva dalla resistenza fisica.”
“Perché è così?” chiesi. “È piuttosto semplice” ri-
spose Dio, “gli uomini non sono mai stati indi-
spensabili, dovevano andare a caccia, avevano i
compiti più sciocchi, mentre le donne rimanevano
a casa a educare, nutrire e curare i figli perché co-
noscono la verità!”.

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Qual è la verità?
“Quando ho creato l’uomo volevo che la vita fosse
un’avventura, un viaggio di scoperta. Quindi ho
nascosto il vero potere in alcuni punti in cui la gran
parte degli uomini non avrebbe cercato per la con-
vinzione che il potere risiede nella forza. In realtà,
una donna che si prende cura di un figlio è più forte.
Conosce il potere del cuore, ed è per questo che lì ho
nascosto la vera forza e il coraggio. Quando ascolti
il tuo cuore percepisci il potere dell’amore, il più for-
te dell’universo. Ho nascosto un altro segreto nella
pancia, la consapevolezza che una cosa non va bene,
è sbagliata o assurda. I bambini ne hanno una per-
cezione molto intensa, e le donne più degli uomini.
Un terzo segreto è celato nell’emisfero destro del
cervello. L’emisfero sinistro ti mantiene concentrato
sul mondo tridimensionale e ti permette di conosce-
re le cose attraverso i cinque sensi. Questi però ti
forniscono solo il 20 per cento delle informazioni; tu
puoi ottenere dati più importanti andando oltre l’il-
lusione tridimensionale della realtà, cioè ascoltan-
do le percezioni dell’emisfero destro. Chiudendo gli
occhi e rilassandoti avrai accesso all’universo nella
sua completezza.”
“Perché hai reso tutto così complicato?”. “Non è
complicato. È interessante. Vi ho donato l’immorta-
lità per tornare tutte le volte che sarà necessario e
scoprire i segreti nascosti dentro di voi. Vi ho anche
spiegato che non potete sbagliare, accumulate espe-
rienze utili alla vostra crescita, perciò non ho bisogno
di perdonarvi. È previsto che impariate più lezioni

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per evolvervi e accedere al livello successivo. Se non
seguite il vostro cuore e ferite intenzionalmente gli
altri, le vostre vibrazioni energetiche si abbassano e
tornate a un livello inferiore. Dovrete quindi lavora-
re sodo per elevarvi di nuovo e avvicinarvi al cuore,
dove sarete connessi con il mio potere. Se avete biso-
gno di aiuto per proseguire, tutto ciò che dovete fare
è chiudere gli occhi, lasciar scorrere i pensieri quoti-
diani e le emozioni, e otterrete tutte le informazioni
che vi servono. Vi troverete in qualsiasi dimensione
vogliate, potreste incontrare gli angeli, parlare con
maestri saggi o trovare la serenità. Potrete addirittu-
ra entrare nel mondo incantato delle fate, dei draghi
e degli esseri magici. Tutto è possibile quando non
siete intrappolati nel mondo fisico.”
“Ora devo andare” esclamò.
“Aspetta! Ho un’altra domanda: qual è la lezione
più importante che dobbiamo imparare dalla vita?”.

Dio rispose: “Quando morirai ti porrò tre domande.

Prima domanda: Sei stato capace di amare più al


termine della tua vita che all’inizio? Una risposta
affermativa indica che hai scoperto il segreto dell’a-
more incondizionato nascosto nel tuo cuore! Se la
risposta è negativa significa che sei rimasto intrap-
polato nelle tue emozioni e non sei stato in grado di
lasciar andare il passato. Quando chiudi il tuo cuore
agli altri, lo chiudi a me. E questo provoca un dolo-
re che può addirittura scatenare un malessere, non
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solo emozionale, ma anche fisico. Il più grande se-
greto che non ti ho svelato è che quando non ascolti
il tuo cuore e non perdoni, ti allontani dall’energia
guaritrice più potente dell’universo, cioè da me. Ho
creato il mondo in modo che chiunque ti causi un
dolore apra contemporaneamente un varco in te per
guarire una ferita del passato, ma all’inizio non te
ne renderai conto. Quando ti arrabbi con qualcuno
stai rivivendo una situazione irrisolta del passato
in cui sei stato ferito. La persona che hai di fronte
sta solo riaprendo quella ferita dimenticata e ti of-
fre l’opportunità di superare quel trauma. Quando
ascolti l’amore che c’è nel tuo cuore non hai bisogno
di motivi esterni per essere felice. La mia presen-
za, il mio amore, è l’unica fonte di felicità e quando
prosegui il tuo cammino tenendomi nel tuo cuore è
più semplice amare. È più semplice essere gentile,
perdonare e, soprattutto, è più semplice guarire. Il
potere dell’amore è l’energia guaritrice più potente.
Con la gratitudine crei un campo magnetico potente
che avvolge tutto l’universo. Quando diventerai uno
strumento del bene supremo non ti concentrerai più
su ciò che non possiedi, ma su ciò che c’è di buono
nella tua vita. La gratitudine è il potere che consente
al cervello di seguire il cuore invece di razionalizzare
e pensare ai motivi per cui le cose non vanno come
vorresti. È il migliore insegnamento che puoi rega-
lare a te stesso!

Seconda domanda: Hai imparato qualcosa di utile?


Questa è una domanda trabocchetto perché svelerà se
hai davvero appreso qualcosa sfruttando l’emisfero

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destro del tuo cervello. Le sole lezioni utili che potrai
acquisire sembrano citazioni tratte dai film o scritte
sulle cartoline: ascolta il tuo cuore, segui il tuo cuo-
re, perdona chi ti ha ferito… Impara che perdonare te
stesso è necessario per vivere nel presente e lasciarsi
il passato alle spalle. Usa l’immaginazione per crea-
re tutto ciò che vuoi. Non si tratta di studiare la ma-
tematica o imparare a far quadrare i conti. Si tratta
invece di dedicarsi a virtù quali l’integrità, l’onestà
e il rispetto, cioè di capire come condurre una vita
felice e sana. La maggior parte della gente non ha le
idee chiare riguardo alla spiritualità. Crede di dover
essere gentile e “devota”, continuando però a fare
cose inutili. Essere coerente con il proprio spirito si-
gnifica saper distinguere quali persone non sono allo
stesso livello energetico vibrazionale e smettere di re-
lazionarsi con loro. Puoi amarle a distanza ma non
devi sopportare la loro mancanza di saggezza e amo-
re. Molti rimangono invischiati in rapporti che non
funzionano perché temono di ricominciare da capo,
altri non confessano la verità per paura di ferire o
essere rifiutati. Il tuo compito è dire la verità, essere
onesto riguardo ai tuoi limiti e seguire il cammino di
ciò che fa bene al tuo cuore con la consapevolezza che
non sei responsabile della felicità altrui. Devi essere
gentile e amorevole anche con le persone che non lo
sono con te, ma non devi sacrificarti per loro, a meno
che non si tratti dei tuoi figli, che non sono in grado
di badare a se stessi. Questo è ciò che devi imparare!

Terza domanda: Ti sei divertito? Sei riuscito a esse-


re felice per gran parte del tempo? Questa questione

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è fondamentale! Devi sapere che le circostanze ester-
ne non sono essenziali per la tua felicità; si tratta di
accettare e amare ciò che sei. Da ciò dipende la tua fe-
licità, così come dalla condivisione con gli altri. Più
ami te stesso, meno sarai dipendente dall’amore de-
gli altri per sentirti bene. Se anche gli altri ti amano
è la ciliegina sulla torta. Ho creato i chakra in modo
che le persone avessero a disposizione un percorso di
evoluzione graduale attraverso le proprie esperienze.
Ogni volta che domini un chakra, le tue vibrazio-
ni energetiche aumentano e si avvicinano alla mia
energia, che è anche la tua energia originale, il punto
in cui sei nato poiché sei parte di me.
Quindi devi partire da un livello energetico vibra-
zionale basso, terreno, per sperimentare la vita nel
corpo. Man mano che conosci a fondo i tuoi chakra ti
avvicini al cuore, dove risiedo io. Posso darti lezioni
sull’amore, il perdono, il distacco, la gentilezza e su
come capire che cosa è bene per te. Una volta che
avrai appreso tutto, capirai chi sei veramente. Sco-
prirai i tuoi talenti e la tua missione. Inizierai anche
ad avere un quadro completo, riuscirai a strappare
il velo che ho steso davanti ai tuoi occhi e gradual-
mente ti verrà svelata la verità. Se avanzerai troppo
rapidamente, non riuscirai a trattenere tutte le in-
formazioni. Sarebbe come guardare dodici televisori
insieme. Alla fine sarai un tutt’uno con la mia ener-
gia e scoprirai la beatitudine: l’armonia con il mio
cuore e il mio sapere.
Per divertirti nel corso della tua vita devi anche impa-
rare a controllare il flusso dei meridiani. Questi cana-
li energetici assorbono e trattengono tutte le emozioni

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negative che non puoi superare. Spesso manifesterai
disturbi fisici per ricordare a te stesso che non stai
affrontando nel modo giusto le situazioni stressanti
della vita. La malattia è un segnale d’allarme, indica
che c’è qualcosa da cambiare. Il dilemma è scoprire
che cosa devi modificare per tornare in salute. La vita
può rivelarsi davvero intrigante perché esistono di-
verse soluzioni all’infelicità; sta a te trovarle.
Se hai altre domande torna da me!”.
A questo punto mi svegliai con la consapevolezza
che fosse successo qualcosa di speciale. Era stato un
sogno oppure un collegamento reale con la Fonte del
nostro essere? Chi lo sa… E tu, che cosa ne pensi?
Quale parte della storia ha scatenato una specie di
effetto Eureka? Sapevi già tutto ma non ne eri certo?
Che cambiamenti devi introdurre nella tua vita?
Prenditi del tempo e rifletti su che cosa significa per
te questo sogno, forse vuoi rileggerlo?

La storia di Joy
Sono cresciuta in una famiglia amorevole di scien-
ziati, medici e professori. Ci è stato insegnato che
per ottenere il successo è necessario studiare e la-
vorare sodo. L’universo è un luogo da scoprire at-
traverso la ricerca scientifica e l’analisi logica e ra-
zionale. Ricordo le discussioni a tavola: mio padre,
fisico nucleare e professore più giovane del settore in
Austria, ci spiegava l’arte del confronto affermando
che non esistono domande stupide. Incoraggiava noi
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figli a chiedere sempre il perché delle cose e ad anda-
re a fondo di tutto. Mi sentivo fortunata a crescere
in un ambiente di dialogo intelligente, caratterizza-
to da serenità e amore. I miei genitori dimostrava-
no quanto tenessero a me e sapevo che mi amavano
anche quando non eravamo d’accordo su qualcosa.
Ma ricordo anche sentimenti di solitudine e incom-
prensione. Mi sentivo diversa e, soprattutto a scuo-
la, avevo la sensazione di essere un pesce fuor d’ac-
qua. Era come se mancasse qualcosa, ma non sapevo
che cosa. Ricordo che mi sentivo più felice e serena
quando sognavo a occhi aperti. Ho imparato presto a
“rivolgermi” a me stessa, per tenermi occupata, cal-
marmi e centrarmi, grazie ai lunghi viaggi in auto,
aereo o nave organizzati dai miei genitori (desiderosi
di ampliare i nostri orizzonti ci hanno fatto girare il
mondo). Ogni volta che mi sentivo ferita o triste mi
chiudevo in me stessa, dove mi sentivo al sicuro. Sa-
pevo che niente poteva davvero farmi del male; ricor-
do che avevo la netta sensazione che ci fosse qualcosa
in più del solo corpo fisico. Adoravo liberare la mente
e immaginare di andare in luoghi incantati, giocare
con le fate e fantasticare sulla mia vita futura. Guar-
dandomi indietro mi rendo conto che molto di ciò che
ho visto o immaginato si è poi concretato nella vita
reale. Spesso ho dei dejà-vu, dei momenti in cui mi
trovo in situazioni che so di aver già vissuto nei miei
sogni infantili. Stavo manifestando inconsciamente
il mio futuro, ero preveggente già da piccola? Non
lo so. Ma c’è un fatto curioso: tutte le mie fantasie
erano positive, felici e piene d’amore. Non una aveva
una componente di paura o insicurezza. Era come se
sapessi che sarebbe andato tutto bene.

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E oggi ne ho la certezza: quando immaginiamo, so-
gniamo, visualizziamo e desideriamo qualcosa nello
spazio intimo del nostro cuore, diventiamo più po-
tenti e creeremo di certo una vita più felice, amore-
vole, serena, sana e appagante per noi stessi e per
chi ci circonda. Questo è il motivo per cui io e Roy
facciamo tutto ciò. Vogliamo mostrare a coloro che
sono pronti, desiderosi e capaci quanto possa esse-
re meravigliosa e piacevole la vita quando è vissuta
partendo dal potere del cuore.

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Capitolo 1

Tutti i chakra portano al cuore

Come esseri umani siamo sempre stati affasci-


nati dal nostro corpo e dal suo meccanismo. Esi-
stono infinite teorie e idee su come funziona. I
cinesi hanno scoperto il qi, la forza vitale che ci
avvolge e scorre attraverso determinati canali.
Nella tradizione indiana la stessa energia è de-
finita prana. Fino a oggi la medicina occidentale
ha rifiutato queste teorie e continua a basare il
proprio approccio sull’anatomia e la biochimi-
ca. Deve ancora scoprire le energie sottili, il vero
segreto della medicina preventiva. In Cina, l’at-
tenzione si concentra sulla longevità e sulla vita-
lità anche in età avanzata. In India, l’interesse è
rivolto alla spiritualità e alla ricerca della via per
l’illuminazione, il più alto livello spirituale. Una
volta che si è dominato il corpo è possibile su-
perare tutti i processi tipicamente umani come
il pensiero, la necessità di nutrirsi, le pulsioni
sessuali ed entrare in collegamento con i propri
sentimenti. Ci si fonde completamente con l’e-
nergia Divina dello spirito e si riesce a vivere in
uno stato perenne di amore, pace e beatitudine.
In India è stata anche identificata un’energia più
sottile, la Kundalini. È un tipo di energia che sale
a spirale dalla parte inferiore della colonna ver-
tebrale verso la sommità del capo. Si sposta da
un punto a un altro; questi punti sono i chakra.

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Le teorie sui chakra sono diventate molto po-
polari negli anni Novanta e in molti ne parla-
no ancora. Nel mio sogno mi è stato svelato un
altro significato dello scopo che hanno questi
punti energetici.
La parola chakra deriva dal sanscrito e signi-
fica ruota o disco. I chakra sono invisibili, ma
alcuni li immaginano come il centro di una se-
rie di spirali energetiche che ruotano incessan-
temente nel corpo eterico (all’esterno del cor-
po materico), localizzati approssimativamente
all’altezza delle ghiandole (sistema endocrino)
nel corpo materico. Esistono sette chakra prin-
cipali e quattordici minori; ognuno ha caratte-
ristiche proprie, un colore, un suono e una pro-
pria velocità vibrazionale energetica. Inoltre, a
ogni chakra corrisponde una parte specifica del
corpo e uno stato emozionale dipendente da
quell’area. Essi agiscono anche come antenne
che possono ricevere e trasmettere informazio-
ni. È come se avessimo sette ricetrasmittenti su
diverse frequenze simili a una radio. Evolven-
doci e rivolgendoci maggiormente al nostro
cuore non reagiremo più d’impulso e capiremo
chi siamo veramente.
Il quarto è il chakra del cuore e si trova esat-
tamente a metà strada fra i tre chakra inferiori
legati alla terra e al corpo (elementi materiali)
e i chakra superiori legati invece alla mente e
all’anima (elementi immateriali). I tre superio-
ri hanno vibrazioni energetiche più intense dei
tre inferiori.

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Il chakra del cuore è il ponte che collega la terra
(materiale) e il cielo (immateriale).
I chakra costituiscono una via semplice e molto
pratica per incanalare l’energia e la consapevo-
lezza in aree specifiche del corpo e della vita.
In questo libro ti insegneremo come evolvere
passo dopo passo a livelli superiori di coscien-
za. Imparerai a riconoscere le ombre che non ti
permettono di essere davvero te stesso. Ogni
chakra rappresenta uno strato di coscienza che
deve essere trattato e attraversato per raggiun-
gere un livello superiore di evoluzione. Anche
le persone abituate a meditare progrediscono
lentamente perché magari credono che la me-
ditazione da sola funzioni e non conoscono il
potere dei chakra, non sanno quante altre cose
possono fare per favorire la propria crescita
personale e spirituale.
Se vuoi davvero guarire e liberarti dei fardel-
li che porti fin dalla giovane età (o addirittura
dalle vite passate) questo metodo ti faciliterà le
cose! Se vuoi un aiuto più strutturato abbiamo
preparato un programma online che ti guiderà
nel processo con video dedicati, sessioni audio
(meditazioni guidate) e compiti da svolgere da
solo. Ti aiuterà a lavorare seguendo il nostro
metodo e ti permetterà di ottenere i massimi
risultati nella tua crescita personale e nella tua
evoluzione spirituale.

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Senso di colpa
Noi siamo convinti che il senso di colpa abbia
radici profonde. Leggi la storia che segue di Je-
anine, una donna di trentacinque anni. Soffriva
di attacchi di panico da quando aveva perso il
padre a causa di un infarto, cinque anni prima.
Sentiva forti dolori al petto, quindi pensò di
avere un problema cardiaco. Si sottopose a tut-
ti i test cardiologici immaginabili, ma i medici
non trovarono niente. Diversi psicologi e medici
alternativi la trattarono senza ottenere risultati
significativi. A quel punto decise di rivolgersi
a noi. Per prima cosa, Joy entrò in connessione
cuore a cuore con lei e percepì il gran peso che
portava dentro. Joy si concentrò su questo sen-
timento che le sembrava un rimorso e le chiese:
“Che cosa ti fa sentire così in colpa?”. Jeanine ci
pensò su per qualche istante, poi rispose: “Sono
arrivata troppo tardi! Ho sentito un tonfo al
piano superiore, ma stavo lavando i piatti e an-
che se ho avuto la netta sensazione che dove-
vo salire a vedere, non mi sono mossa. Poiché
mio padre non era malato, non aveva niente, ho
ignorato quell’intuizione. Quando l’ho chiama-
to per bere una tazza di tè, non mi ha risposto.
Sono salita a controllare e l’ho trovato steso a
terra. Era già morto. Mi sento malissimo perché
penso che se solo avessi reagito prima, forse sa-
rebbe sopravvissuto. Mi sento in colpa.”
Ora era chiaro il motivo per cui soffriva di at-
tacchi di panico. Ogni volta che sentiva un ru-
more sordo le veniva una crisi. Era arrivato il

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momento per lei di guarire il proprio cuore e
perdonare se stessa per non essere stata in gra-
do di salvare il padre.
Ecco una cosa tipicamente umana: ci colpevo-
lizziamo perché non siamo supereroi perfetti, e
questo ci causa un dolore inutile. Dopo la sedu-
ta, quando Jeanine capì il legame fra le sue con-
dizioni, la morte del padre e il senso di colpa,
non ebbe mai più un attacco di panico.
Infliggiamo a noi stessi molti dolori perché
non cogliamo fino in fondo come funzioni il
mondo e quale sia lo scopo della nostra vita.
Ci lasciamo intrappolare da emozioni inutili
come il senso di colpa, la vergogna, una bassa
autostima, l’impotenza e il vittimismo. È ora
di svegliarsi e guarire. Il miglior punto di par-
tenza è il cuore.

Il cuore è il centro del nostro mondo


Che cosa significa ascoltare il cuore? Spesso
sentiamo gli altri dire: “Segui il tuo cuore e an-
drà tutto bene. Sei troppo razionale, dovresti
ascoltare di più il tuo cuore. Apri il tuo cuo-
re…” e così via.
Anche nella quotidianità facciamo riferimento
al cuore come a una guida essenziale. Quando
parli di te, in genere punti il dito al cuore, non
alla testa. Ciò significa che a livello inconscio
accettiamo l’idea che siamo più connessi con il
cuore che con il cervello. In molte culture, quan-

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do le persone vogliono dimostrare l’amicizia
toccano la zona del cuore con una mano, pie-
gano la testa in avanti e tendono l’altra mano a
chi hanno di fronte. Quando siamo innamorati
disegniamo due cuori che si intersecano o un
cuore trafitto dalla freccia di Cupido. È risaputo
che il cuore simboleggia l’amore. È parte inte-
grante della nostra vita e di numerose culture.
Il cuore spezzato è metafora dell’abbandono da
parte di qualcuno che ci piace o che amiamo
molto. Il cuore è la parte in cui sentiamo l’amo-
re e se non lo percepiamo emergono sensazioni
di frustrazione, rifiuto, abbandono, non accetta-
zione e disprezzo. Esistono migliaia di canzoni
d’amore che parlano del cuore. Non possiamo
sfuggire al potere del nostro cuore. Alcuni sono
vicini al nostro cuore, altri molto lontani. È in-
negabile che sia il centro dei nostri sentimenti
e il mezzo con cui ci connettiamo con gli altri.

Apri il tuo cuore


Che cosa significa chiudere il cuore? Significa
escludere qualcuno dall’amore del nostro cuo-
re e non permettere al sentimento che abbia-
mo dentro di manifestarsi quando pensiamo
a quella persona. Spesso sostituiamo l’amore
(che c’è sempre!) con la rabbia, la frustrazione
e il rifiuto. Riponiamo grandi aspettative negli
altri, ma queste vengono in gran parte deluse
perché pretendiamo troppo. La dipendenza
dall’amore è uno dei problemi più gravi che
dobbiamo affrontare, perché non ci accorgiamo
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che tutto ciò che cerchiamo fuori esiste già den-
tro di noi. Se impareremo a liberarci di ciò che
non ci fa vivere con un cuore aperto, allora gua-
riremo. Questo libro tratta esattamente questo
argomento: come aprire il tuo cuore a te stesso
e agli altri. Il perdono è il mezzo per guarire e
rompere i legami energetici che ti tengono an-
corato al passato.

I problemi cardiaci:
fra le prime cause di morte femminile
In passato gli uomini morivano più spesso per
problemi cardiaci rispetto alle donne. Oggi non
è più così. Essi uccidono più donne che uomini
con un’incidenza superiore a tutti i tipi di can-
cro messi insieme e senza discriminazione di
età. L’attacco di cuore è il serial killer più sub-
dolo: solo negli Stati Uniti colpisce una donna
ogni minuto! Come è stata possibile questa ri-
monta repentina delle donne sugli uomini? La
ragione è semplice: lo stress! Le donne sono in
competizione con gli uomini e devono lottare
più duramente per conquistare una certa posi-
zione, stanno lentamente guadagnando terreno
e ottengono ruoli fino a poco tempo fa riserva-
ti all’universo maschile, ma hanno un fardello
ulteriore: devono prendersi cura dei figli. Pur-
troppo sulla maggior parte degli uomini non si
può fare affidamento per la gestione dei figli. I
salti mortali che fanno le donne per conciliare
carriera e famiglia costituiscono un peso enor-

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me. Inoltre, quando una donna riscuote più
successo del proprio compagno si crea una cre-
pa nella relazione e molte donne preferiscono
rimanere sole piuttosto che accompagnarsi a
uomini immaturi.

Joy: prima di incontrare Roy ero convinta che


sarei rimasta sola per il resto della mia vita. Ero
già stata sposata, avevo avuto alcune relazioni
importanti, ma avevo deciso di crescere i miei fi-
gli da sola piuttosto che con un uomo giusto per
poter dire di avere un compagno. Semplicemente
non credevo che là fuori ci fosse un uomo alla mia
altezza. A essere onesta consideravo gli uomini
un peso. Avevo la mia attività, lavoravo sodo per
vivere e, più di ogni altra cosa, volevo dedicare ai
miei figli tempo di qualità. Non avevo alcun inte-
resse a prendermi cura anche di un uomo. Mi ero
ridotta così. Conoscevo solo uomini che avevano
la tendenza a diventare emotivamente dipenden-
ti da me quando dimostravo che li amavo, non di-
sposti o incapaci di alleviare i miei problemi (oc-
cuparsi della mia attività, pulire casa, cucinare,
curare i bambini eccetera), anzi ne aggiungeva-
no di nuovi con la loro immaturità sentimentale
(dipendevano da me chiedendomi di dimostrare
quanto tenessi a loro ed erano così insicuri da
diventare possessivi e gelosi senza motivo), ma
soprattutto cercavano una domestica che pulisse
e cucinasse per loro. Potrà sembrarti un’esagera-
zione, ma dopo molti anni passati in questo ruolo
stereotipato ero stufa di continuare la commedia.

23
Ora, non fraintendermi: amo gli uomini e so ri-
conoscere le loro qualità e i loro punti di forza.
Non sto dicendo che non esistono compagni ma-
turi e solidali, forti e amorevoli! Ma io non ne
conoscevo e a quell’epoca non avevo intenzione
di condividere la mia vita con un uomo capace
solo di frenare il mio bisogno di libertà e indi-
pendenza o di rubare il tempo che avrei potuto
dedicare ai miei figli e facendo ciò che amavo. Era
tutto pianificato alla perfezione: avevo solo alcu-
ni buoni amici con cui mi trovavo più o meno
bene e che amavo a distanza. Non pensavo fosse
possibile un’altra soluzione ed ero abbastanza
serena al pensiero di vivere sola con i miei figli.
Poi è arrivato Roy. Potremmo scrivere un libro,
e un giorno lo faremo, che racconti il modo in
cui l’universo si è “preso gioco di noi” per farci
incontrare e tutti gli eventi e le coincidenze al di
là di ogni immaginazione che si sono susseguiti
dopo il nostro incontro. Innamorarmi di Roy ha
sconvolto la mia vita; ha scombussolato tutto e il
mio piano geniale è andato a rotoli. Nel giro di
nove mesi ho venduto la mia attività, mi sono la-
sciata tutto alle spalle e mi sono trasferita in un
altro Paese per vivere con l’uomo dei miei sogni
di bambina. L’amore intenso e incondizionato
che provavo per lui era così travolgente che non
potevo tirarmi indietro. Ora capisco ciò che ho
fatto in passato: il mio accanirmi sull’indipen-
denza e sull’inutilità di una relazione “vera”
era causato dalle esperienze dolorose che avevo
vissuto nelle relazioni precedenti. Per evitare di
rimanere ancora ferita e delusa avevo chiuso una

24
parte del mio cuore. Era il mio modo di soprav-
vivere e ha funzionato bene per un certo periodo,
ma ora dovevo seguire il mio cuore anche se l’i-
dea mi spaventava. Ed ero davvero terrorizzata!
Avevo lasciato tutto ciò in cui credevo e in cui
avevo investito, avevo tre figli a cui pensare e
nessun progetto per il futuro… uno dei salti nel
buio più incredibili che abbia mai fatto (non sa-
pevo che ne avrei fatti molti altri!). Ripensando
a quel periodo di cambiamenti radicali mi chiedo
come abbia potuto affrontarli. Ma ce l’ho fatta ed
è stata la decisione migliore che abbia mai preso
in tutta la mia vita. E sai una cosa? Non solo ne
è valsa la pena, ma mi ha reso più coraggiosa,
forte e capace di sperimentare più amore. Oggi,
quando affrontiamo un periodo difficile e dobbia-
mo prendere decisioni importanti, rischiose e che
ci spaventano possiamo trarre esempio da una
lunga lista di salti nel buio. Sappiamo che quan-
do decidiamo di seguire il nostro cuore e lasciamo
che ci guidi, allora non sbagliamo. Andrà tutto
bene un giorno, in un modo o nell’altro.

Quando chiudi il tuo cuore ai sentimenti, lo


chiudi anche all’energia. Ciò provoca un con-
sumo eccessivo di energia del cuore e problemi
fisici, come un attacco cardiaco. Ti consigliamo
di tenere sotto controllo il cuore dopo i trenta-
cinque anni, di mangiare sano e praticare rego-
larmente attività fisica. Assicurati di dedicare
abbastanza tempo alla cura di te stesso. Rinun-
ciare ai propri spazi (fisicamente non rimanen-

25
do mai soli ed emotivamente, spiritualmente,
non impegnandosi in attività che facciano bene
al cuore) ci rende più vulnerabili alle malattie.

Esercizio: trova il tempo per te stesso


Trova del tempo da dedicare a te stesso in tre
modi.
1. Esercizio fisico: può trattarsi di una cammi-
nata quotidiana di venti minuti o l’attività
svolta in palestra o a casa. Noi siamo fissati
con l’attività fisica perché sappiamo che è
un investimento per il futuro e consideria-
mo il nostro corpo il regalo più prezioso che
ci sia stato offerto. Dovresti fare ginnastica
ogni giorno per almeno mezzora aggiun-
gendo anche dieci minuti di stretching. Lo
yoga, il qi gong e il tai chi sono pratiche
orientali perfette per controbilanciare uno
stile di vita frenetico.
2. Meditazione: trovare un momento per medi-
tare è, per la maggior parte di noi, più diffici-
le che fare ginnastica. Molti hanno difficoltà
a stare seduti immobili e senza fare niente,
ma di questi tempi è esattamente ciò che
dobbiamo fare. Esistono vari modi per con-
netterti con il tuo sé superiore, per esempio
potresti sederti a bere una tazza di tè mentre
rifletti sulla tua vita. Prendersi una pausa e
ristabilire un contatto con se stessi è fonda-
mentale per mantenere in salute il cuore e

26
condurre una vita appagante. Per disintossi-
care il corpo potresti anche fare un pisolino
di un quarto d’ora. Abbiamo realizzato una
serie di sessioni audio eccezionali che puoi
sfruttare per rilassarti, eliminare lo stress e
ricaricarti. Prendi il tuo mp3, ascolta la re-
gistrazione per una decina di minuti tutti i
giorni e ti sentirai meglio!
3. Distacco: prima di addormentarsi è neces-
sario eliminare tutto lo stress accumulato.
Non andare mai a letto arrabbiato, frustrato
o preoccupato. Lascia andare tutto, libera la
mente. Un metodo efficace è tenere un dia-
rio; scrivendo degli appunti e riportando gli
eventi della giornata prendi le distanze da
ciò che è successo. Un’altra tecnica è tornare
mentalmente ai momenti in cui ti sei sentito
stressato e immaginarli come avresti voluto
che si svolgessero. Puoi farlo ponendoti delle
domande: come avrei reagito se mi fossi con-
centrato sul mio cuore e non mi fossi lasciato
influenzare da vecchi dolori o convinzioni
limitanti? Come sarebbe andata se avessi se-
guito il mio lato amorevole, avrei cambiato
atteggiamento? Che cosa farebbe il mio sé
più amorevole e saggio? Immagina per un
istante di rivivere la stessa situazione da un
altro punto di vista. In questo modo alleni il
cervello e il subconscio ad accedere al tuo sé
più intimo. Stai programmando il tuo siste-
ma nervoso a un livello energetico vibrazio-
nale superiore. Se farai questi esercizi prima
di addormentarti procederai velocemente
27
nella tua evoluzione. Anche in questo caso
abbiamo realizzato delle sessioni audio effi-
caci che ti aiuteranno e faciliteranno la prati-
ca. Un altro approccio che ti raccomandiamo
è prenderti del tempo la mattina appena sve-
glio concentrandoti su ciò per cui sei grato.
Anche questa tecnica aumenta le tue vibra-
zioni e produce energia positiva sufficiente
per tutta la giornata.

Se tu svolgessi questi tre semplici esercizi quo-


tidianamente la tua vita cambierebbe subito
in meglio. Sono estremamente facili, ma noi li
abbiamo resi ancora più accessibili. I prossimi
capitoli contengono strategie per ripulire, alle-
nare e guarire i tuoi chakra. Ricorda che tutti i
chakra portano al cuore! Partendo dai chakra
principali, con il tempo accrescerai le tue vibra-
zioni fino a raggiungere il potere più alto, sarai
cioè connesso con la saggezza, l’amore e il sape-
re dell’intero universo.

Riassunto
Il cuore ha un ruolo chiave nella nostra vita e
rappresenta metaforicamente l’amore e ciò che
siamo. Spesso chiudiamo il nostro cuore per
proteggerci dal dolore e dal rifiuto. In questo
modo ci isoliamo dalla fonte dell’amore Divino
che è in noi e attorno a noi, e ciò provoca un
disturbo. Dobbiamo imparare a vivere con un

28
cuore disponibile al perdono e a lasciar andare
le emozioni negative per rimanere connessi con
la più potente energia dell’universo. In questo
capitolo ti abbiamo spiegato tre metodi per ac-
crescere il potere del tuo cuore. Aprendo i cha-
kra ed eliminando i blocchi, la tua evoluzione
personale raggiungerà nuovi livelli e ti sentirai
più felice e sereno.

29
Capitolo 2

Primo chakra:
scopri lo spazio sacro
del tuo cuore

Il primo chakra, Muladhara in sanscrito, si trova


all’altezza del perineo, fra l’ano e i genitali.

Frase di guarigione:
“Ho tutto ciò che mi serve per sopravvivere
e crescere a livello materiale.”

Caratteristiche
Colore: rosso
Nota musicale: tonalità bassa, Do
Parti del corpo collegate: base della colonna verte-
brale, gambe, piedi e retto
Aspetti psicologici: stabilità materiale, sicurezza
e sopravvivenza
Arcangelo: Uriel
Cristallo: granato

30
Istinto di sopravvivenza
Il primo chakra è legato alla sopravvivenza sul-
la Terra, l’istinto primordiale di ogni essere. Nel
corso del nostro processo evolutivo dobbiamo
vincere numerose e incredibili sfide per soprav-
vivere. Questo chakra è l’area in cui ci attacchia-
mo al ricordo di vite precedenti non particolar-
mente fortunate. Uno dei motivi principali per
cui le persone si sentono insicure dipende pro-
prio dai ricordi rimasti depositati nella nostra
anima; è necessario eliminarli. Anche i ricordi
traumatici dell’infanzia che riaffiorano quando
non ci sentiamo sostenuti o apprezzati hanno
ripercussioni profonde sulla psiche.
Siamo nati con un grande senso di fiducia e
fede. Diamo per scontato che i nostri genitori
si prenderanno cura di noi, siamo convinti che
quando avremo bisogno di qualcosa, avremo
fame o ci sentiremo spaventati o soli, loro sa-
ranno lì per noi. Qualcuno ha avuto la fortu-
na di crescere con genitori amorevoli, maturi
e saggi che sapevano quanto fosse importante
creare per i propri figli un ambiente stimolante,
sicuro e amorevole. Chiariamo una cosa: non
abbiamo alcuna intenzione di criticare i tuoi ge-
nitori o offrirti l’opportunità di farlo. I genito-
ri fanno del loro meglio e tutto dipende da ciò
che hanno ricevuto loro e dalle esperienze che
hanno vissuto. Quindi, se un genitore ha alle
spalle un’infanzia traumatica e/o è cresciuto
senza una stabilità emozionale, dovrà affronta-
re un difficile cammino di sviluppo personale

31
e consapevolezza per allontanarsi dallo sche-
ma di carenze affettive che ha subito. Da adulti
consapevoli dobbiamo assicurarci di dare a noi
stessi tutto ciò di cui abbiamo bisogno senza
dipendere dagli altri per acquisire un senso di
sicurezza e fiducia.

Il gruppo dà sicurezza
A livello individuale il primo chakra rappre-
senta le questioni legate alla casa e all’ambien-
te circostante. Ti senti al sicuro con le persone
con cui hai i rapporti più stretti? Senti rispettati
i tuoi confini? Puoi aprire il tuo cuore con fidu-
cia e tranquillità? Ti senti sereno in relazione al
tuo corpo o sei preoccupato per la tua salute?
A livello sociale è il chakra “tribale” legato a
questioni familiari (come hai vissuto la tua in-
fanzia?), scolastiche (come ti sentivi a scuola?),
lavorative (come ti senti rispetto ai tuoi pari
e ai tuoi superiori?), religiose (molte religioni
sono basate sulla paura e minacciano i fedeli
parlando di inferno e giudizio universale se
non sono devoti e non rispettano le regole, cau-
sando così una profonda paura di sbagliare), di
nazionalità e razza (per determinate naziona-
lità o razze è molto pericoloso vivere in certe
parti del mondo), politiche (esistono Paesi in
cui non c’è una vera democrazia e non si può
essere se stessi).

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Il potere dei soldi
Il denaro è una necessità e non averne a suffi-
cienza è un’evenienza che può spaventare. An-
che possederne più del necessario è una sfida
(come investire, risparmiare e fare beneficen-
za). Molti si affannano busta paga dopo busta
paga, altri si destreggiano fra alti e bassi, perdo-
no il lavoro, un’attività, i risparmi. Le questioni
di soldi sono connesse alla sopravvivenza, alla
sicurezza materiale e al gruppo sociale a cui ap-
parteniamo. Quando hai una serie di paure le-
gate alle tue finanze, crei un rapporto di odio-a-
more con il denaro, e la situazione precipita!

Esercizio di grounding con la Madre


Terra e preghiera di gratitudine
Il primo chakra ci dà stabilità come le radici di
un albero; più queste sono forti e profonde più
fiori sbocceranno sui rami.

Esercizio di grounding
Immagina delle radici che fuoriescono dal primo
chakra e dalle piante dei tuoi piedi. Lascia che
affondino nel terreno, fino al centro della Terra.
A ogni espirazione, immagina di lasciar andare
tutte le paure, le emozioni e la negatività che
hai dentro. Questa energia scorre fino al centro
della Terra dove viene sepolta e trasformata
in energia positiva, per poi tornare in te come

33
energia guaritrice che ripulisce il tuo corpo a
tutti i livelli.
Con ogni inspirazione immetti nel corpo la
meravigliosa energia guaritrice che arriva dal
centro della Terra. Ti senti nutrito e amato dalla
Terra che si prende cura di te offrendoti tutti i
beni materiali che ti servono: un rifugio, il cibo,
l’acqua, l’energia e tutte le cose che possiedi.
Ti senti grato per ciò che hai, prega nel tuo cuore:
Grazie Madre Terra! Grazie per le tue benedi-
zioni, per il mio corpo e per tutto ciò che possie-
do. Sono in debito con te e auguro a me stesso
solo il meglio.
Ripeti la frase di guarigione:
“Ho tutto ciò che mi serve per sopravvivere e cresce-
re a livello materiale.”
Connetti il tuo cuore con il cuore della Madre
Terra e immagina che siate una cosa sola.
L’esercizio di visualizzazione proposto è molto
intenso, sblocca il chakra delle radici e ti aiuta a
sentirti rassicurato. Il nostro programma com-
prende anche un video che ti aiuterà in questa
visualizzazione.

Siamo tutti connessi sulla Terra


La maggior parte della gente non è consape-
vole del fatto che, essendo noi una specie, sia-

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mo profondamente interconnessi gli uni agli
altri grazie a un campo invisibile, detto campo
morfogenetico, campo del punto zero o co-
scienza collettiva. Per questo motivo il primo
chakra funziona come un sismografo interno
che registra le tensioni a livello globale, come
le rivoluzioni, gli sconvolgimenti ambientali,
gli attacchi terroristici e gli incidenti aerei. Poi-
ché i nostri chakra non sono connessi solo al
mondo tridimensionale, ma anche alle dimen-
sioni oltre il continuum spazio-temporale line-
are, possiamo captare situazioni del passato e
del futuro.
La madre di Roy, per esempio, a volte fa sogni
premonitori e viene a conoscenza di certe cose
prima che accadano. C’è chi percepisce quan-
do una persona è in una situazione di emer-
genza; le madri sanno quando i figli soffrono
o sono in pericolo. Insomma, quando sta per
succedere qualcosa d’importante alcune per-
sone lo sanno in anticipo. Negli animali questa
abilità è più sviluppata: in Giappone, in occa-
sione dello tsunami, i cani e i gatti si misero
al riparo ventiquattro ore prima che l’onda
colpisse le zone costiere del Paese. Siamo tutti
interconnessi e se siamo sereni influenziamo
chi ci circonda in modo positivo. Quando rie-
quilibriamo i nostri chakra, le persone con cui
ci relazioniamo beneficiano del lavoro che ab-
biamo svolto su noi stessi.

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Debolezze del primo chakra
Se ci sentiamo insicuri e attiviamo l’energia
della paura, si manifestano anche effetti fisici.
Siamo portati a sviluppare problemi nella parte
bassa della schiena (sciatica), problemi alle an-
che, alle ginocchia, alle gambe (incluse le vene
varicose) e nei piedi. La debolezza del primo
chakra è la debolezza delle fondamenta, colpi-
sce le ossa, il sistema immunitario e può addi-
rittura causare un cancro al colon. Quando que-
sto chakra non è in equilibrio, oltre ai problemi
fisici, sviluppiamo anche tensioni emotive. Per
esempio potresti non sentirti sicuro riguardo al
futuro, al lavoro o alla casa. Il primo chakra è
legato ai beni materiali, riguarda ciò che pos-
siedi, il denaro e la paura di perdere tutto o di
non meritare ciò che desideri. Potresti diventa-
re esageratamente possessivo nei confronti del
tuo partner e credere che se ti lascerà deperirai
fino a morire. Oppure potresti sviluppare pro-
blemi nel concretare le tue idee (dare forma ai
tuoi obiettivi e ai tuoi sogni).
Sarah, quarant’anni, ha vissuto un’infanzia
traumatica. Sua madre era tossicodipendente,
suo padre le lasciò alla sua nascita e all’età di
tre anni la madre cercò di annegarla. Fu affi-
data a dei parenti che si presero cura di lei e
riuscirono a garantirle quell’ambiente sicuro e
amorevole di cui aveva tanto bisogno. In segui-
to ebbe dei figli con cui fu sempre una madre
attenta e premurosa. Ma aveva grossi proble-
mi a mantenere un posto di lavoro, a trovare

36
i soldi che servivano e a garantire una solida
sicurezza finanziaria a se stessa e ai figli. Attra-
eva uomini che non si impegnavano con lei (o
con i figli) e si sentiva annientata, era insicura e
senza certezze. Le risultava difficile mantenere
la concentrazione su un obiettivo e stabilire le
priorità. Una delle aree su cui iniziammo a la-
vorare fu il chakra delle radici. Metabolizzare
gli eventi traumatici dell’infanzia ed elaborare
un grande atto di perdono furono il punto di
partenza del nostro cammino insieme. Sarah si
dedicò quotidianamente al rinforzo del chakra
delle radici; iniziava ogni nuovo giorno facen-
do l’esercizio di grounding ed enumerando le
benedizioni di cui poteva godere (Sono al sicuro,
mi sento sicura di me stessa, l’universo mi offre tut-
to ciò di cui ho bisogno, posso ottenere tutti i beni
materiali di cui ho bisogno). Visualizzava una luce
rossa che riequilibrava il chakra delle radici ed
eseguiva alcuni respiri profondi. Sarah aveva
l’abitudine di portare sempre con sé una botti-
glia d’acqua, così decise di metterci dentro un
granato per energizzare il liquido. Dopo tre set-
timane di focus sul primo chakra osservò note-
voli cambiamenti. Si sentiva più al sicuro, meno
a disagio a livello emozionale ed era in grado
di ordinare meglio i propri impegni stabilendo
delle priorità. Anche i suoi figli notarono che
era più serena e attenta a loro.

37
Perché non ci dedichiamo
ai nostri obiettivi
Se anche tu sei come la maggior parte delle per-
sone, avrai già dimenticato i buoni propositi che
ti eri posto all’inizio dell’anno nuovo. Questo at-
teggiamento è legato al primo chakra e per pau-
ra di non meritare la felicità, la salute e il succes-
so metti da parte velocemente i tuoi sogni e gli
obiettivi fissati. Magari sei invidioso degli altri,
ti sembra che abbiano più di te; adotti addirittu-
ra un atteggiamento negativo nei loro confronti
e li giudichi male. Ma, ehi! Non è così che ci si
comporta. Non è il momento di mollare. I tuoi
sogni e i tuoi obiettivi sono importanti. È ora di
mettersi al lavoro e realizzare esattamente la vita
che sogni. Desideri perdere peso, saldare i debi-
ti, sistemare una relazione (o iniziarne una nuo-
va) o addirittura avviare una tua attività? Bene,
sappi che noi siamo assolutamente convinti che
puoi raggiungere questi e altri traguardi!
Ti starai chiedendo:
Perché perdo la cognizione del tempo e alla fine
metto da parte le speranze e i sogni?
Sono solo un ipocrita quando fisso degli obietti-
vi e poi semplicemente perdo interesse?
Ho davvero intenzione di andare avanti mante-
nendo questo stile di vita frustrante e limitante?
Voglio veramente vivere sentendomi sempre
più soffocato, anno dopo anno?
Noi non ci crediamo.

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In che cosa credi?
Tutti noi viviamo basandoci su uno schema
di convinzioni e dogmi che ci accompagnano
sempre. Sono paradigmi che abbiamo svilup-
pato nel tempo e ci aiutano a dare un senso al
mondo e a trovare il nostro posto in esso. L’er-
rore più grande che spesso commettiamo è sot-
tovalutare il potere delle nostre credenze ormai
radicate e la loro capacità di limitare il nostro
concetto di ciò che è possibile. Quando stabi-
liamo propositi o obiettivi che si scontrano con
questi dogmi, il più delle volte siamo condan-
nati al fallimento, ma non ne capiamo il motivo.

L’erba non cresce nel deserto


Un giovane si trasferì dall’Olanda (un Paese
molto verde) nel deserto. Decise che, come in
Olanda, voleva un bel prato rigoglioso e ac-
quistò diversi litri di vernice verde. Dipinse la
sabbia davanti a casa e quando i vicini gli chie-
devano il motivo di quel gesto, lui rispondeva:
“Tutti sanno che l’erba non cresce nel deserto.”
Ogni mese l’uomo ridipingeva la sabbia per
ravvivare il colore del suo prato e i vicini lo
prendevano in giro. Quando qualcuno gli chie-
deva perché lo facesse, la riposta era: “Tutti san-
no che l’erba non cresce nel deserto.” Alla fine
un vicino, mosso da compassione, lo prese da
parte e gli chiese: “Qual è lo sport più praticato
a Las Vegas?”. Il giovane rifletté un momento:
“Il golf.” “ E dov’è Las Vegas?”. “Nel deserto.”

39
“Ora, perché non hai mai seminato dell’erba?”.
“Perché l’erba non….” fece una pausa. “Erba
nel deserto?!”.

Le convinzioni vengono ereditate


dall’infanzia
Il nostro sistema di convinzioni non ha un sen-
so logico, anzi spesso sfida la razionalità e ci
rema contro quando dobbiamo affrontare una
sfida. Da piccoli ci sembrava giusto credere in
ciò in cui credevano i nostri genitori. Da grandi
non ci sembra sicuro eliminare queste vecchie
credenze ereditate dall’infanzia. I nostri padri
erano convinti che l’unico modo per fare sol-
di fosse lavorare sodo più degli altri, disporre
raramente di tempo libero e limitare la felicità.
Abbiamo seguito questo credo per anni finché,
un giorno, non abbiamo deciso di cambiare
idea e che fosse sicuro cambiarla. Ora continu-
iamo a lavorare sodo (è difficile non impegnarti
al massimo quando ami il tuo lavoro e senti che
è una missione, come accade a noi), ma ci assi-
curiamo di passare anche del tempo a godere di
noi stessi senza essere “efficienti e produttivi”.
Le nostre convinzioni ereditate costituiscono
il motivo per cui spesso stabiliamo dei buoni
propositi e alla fine dell’anno ci rendiamo con-
to che nella nostra vita non è cambiato niente,
stiamo ancora dipingendo la sabbia! Abbiamo
il potere di cambiare, ma dobbiamo compiere
due passi fondamentali.

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Primo passo: considera l’idea di creare un nuo-
vo schema, adesso. Come ti sentiresti a svegliarti
ogni giorno sapendo che hai raggiunto tutti gli
obiettivi che ti eri posto e ne vedi i frutti? Analiz-
za i paradigmi e le convinzioni limitanti che sa-
botano i tuoi desideri e i tuoi sogni più profondi.

Secondo passo: Non guardarti indietro anco-


ra una volta “desiderando” che le cose siano
andate diversamente. Decidi adesso di FARLE
andare in un certo modo. Hai questo potere. Ti
sfidiamo a smettere di dipingere la sabbia e a
cambiare prospettiva coltivando i semi del cam-
biamento. Lo puoi fare riequilibrando il primo
chakra e immaginando ciò che vuoi veramente.
Quando lo fai da una zona di sicurezza, diventa
più facile e inizierai a cambiare le tue convin-
zioni. Devi visualizzare ciò che desideri ogni
giorno per riprogrammare il tuo cervello con
nuove credenze.

Esercizio di guarigione
del primo chakra
Siediti in posizione comoda, concentrati sul co-
lore rosso, immagina un sole rosso brillante nel
cielo, respira profondamente, rilassati e fai l’e-
sercizio di grounding. Connetti il tuo cuore con
il magma rosso al centro del Pianeta, immagina
che la Terra sia tua madre, la più premurosa e
amorevole madre che puoi immaginare, e per-

41
mettile di inviare l’energia guaritrice al tuo cuo-
re. Liberati da tutti i paradigmi e le convinzioni
negative che ti fanno sentire insicuro e apri il
tuo cuore all’amore di te stesso così come sei.
Ringrazia per gli aspetti positivi della tua vita,
per la tua salute e per i traguardi che hai rag-
giunto. Quando percepisci l’amore, l’accetta-
zione, il rispetto e l’attenzione nei tuoi confron-
ti ripeti le seguenti affermazioni nel profondo
di quel punto del tuo cuore:
Amo e accetto la mia vita e il mio corpo così
come sono, sono molto grato per tutto ciò che
ho e per la tranquillità di poter essere me stesso!
Lascio che la vita mi offra tutto ciò di cui ho
bisogno e merito di vivere una vita sana e fe-
conda.
Ho sempre avuto la casa ideale e mi sento a
casa ovunque mi trovi, amo essere me!
Posso tranquillamente essere me stesso e vive-
re la mia vita, tutto ciò che mi serve arriverà
con leggerezza, facilità e gioia! Posso tranquil-
lamente amare e confidare nel fatto di essere
amato per come sono.

Un consiglio in più
ŸŸ Cerca di camminare a piedi nudi il più pos-
sibile e, se il tempo è clemente, fuori di casa.
Impara e pratica il tai chi o lo yoga!

42
Capitolo 3

Secondo chakra:
ama la vita sempre e comunque

Il secondo chakra, Svadhistana in sanscrito, si tro-


va nel basso ventre, fra l’osso pubico e l’ombelico.

Frase di guarigione:
“Mi sento a mio agio nel mio corpo
e sono sensibile ai sentimenti altrui.
Amo la vita e amo godere di me stesso.”

Caratteristiche
Colore: arancione
Nota musicale: tonalità bassa, un tono in più ri-
spetto al primo chakra, Re
Parti del corpo collegate: area pelvica, ovaie e ute-
ro. Negli uomini, testicoli e prostata. Sono inclusi
anche il tratto inferiore dell’intestino e la vescica
Aspetti psicologici: sessualità, relazioni, creativi-
tà e potere
Arcangelo: Gabriele
Cristallo: calcite

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Esplorazione e avventura
In genere questo chakra è considerato il centro
sessuale, ma è dominato anche da componenti
legate al potere e al controllo, soprattutto in ri-
ferimento alle cose esterne. Se il primo chakra
è legato al senso di appartenenza a un gruppo,
questo affronta la necessità di infrangere cer-
te regole, liberarsi del condizionamento degli
antenati e agire in modo diverso. Ogni genera-
zione, raggiunta la pubertà, ha l’obbligo di ri-
bellarsi ai propri genitori e alle loro abitudini.
Dobbiamo rompere le catene karmiche, intrin-
seche nel nostro DNA, ereditate di generazio-
ne in generazione. Dobbiamo esplorare nuovi
modi di agire altrimenti rimarremo intrappola-
ti negli stessi schemi dei nostri genitori. Ogni
generazione beneficia dei passi avanti fatti dal-
la tecnologia e dalla scienza che cambiano il
nostro modo di lavorare, viaggiare, relazionarci
con gli altri e comunicare. È evidente al giorno
d’oggi con l’uso degli smartphone e internet.
Sta cambiando tutto rapidamente e la domanda
è: sei in grado di adattarti a questo ritmo velo-
ce senza diventarne schiavo? Dobbiamo avere
la forza di rompere gli schemi nascosti che ci
limitano, facendoci diventare quasi ossessivi
all’esterno, e di abbandonare le distrazioni che
ostacolano la nostra crescita spirituale.

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Relazioni e potere
Questo è il chakra più creativo fra i tre inferio-
ri. Quando è in equilibrio, siamo spensierati
ed esploriamo i nostri limiti sperimentando le
novità. Quando invece è bloccato, diventiamo
troppo seriosi, ci concentriamo solo sugli osta-
coli e sulle responsabilità e dimentichiamo di
apprezzare il cammino che stiamo percorren-
do. Alcuni ricercano il piacere immediato tra-
mite l’abuso di alcol o le dipendenze, per poi
ritrovarsi invischiati in questi schemi di assue-
fazione. Alla creatività tipica di questo chakra
appartiene la procreazione, ma anche la capaci-
tà di concepire progetti, desideri e sogni in tutti
i campi esistenziali (questo tipo di realizzazio-
ne di sé sarà completa nel quinto chakra, quello
dell’espressione creativa).

I confini
Quando non possiamo esplorare liberamente
ma, al contrario, siamo obbligati a vivere espe-
rienze senza il nostro consenso o contro la no-
stra volontà, danneggiamo il secondo chakra.
Queste situazioni sono, per esempio, un abuso,
un incesto o la violazione della privacy. Grazie a
Dio non tutti siamo stati violentati o abusati; ma
tutti abbiamo vissuto un momento in cui sono
stati infranti i nostri confini o è mancato il rispet-
to della nostra privacy. La questione non cambia,
si differenzia solo per il grado di gravità. L’abu-
so può essere anche verbale, la critica costante al

45
temperamento creativo di una persona, ai suoi
traguardi, al suo aspetto fisico, il bullismo, sono
tutte forme di violenza o incesto energetico. Po-
tremmo averlo vissuto addirittura quando un
nostro genitore ci ha accarezzati in un modo che
ci ha creato disagio. Magari l’ha fatto in buona
fede, ma noi ci siamo sentiti intimiditi.
Le persone che crescono sentendosi dire che
non otterranno mai niente, prima o poi soffri-
ranno di impotenza, problemi di fertilità e diffi-
coltà finanziarie.

Soldi e potere
Spesso, nei film, vedi bellissime donne attratte
da uomini con denaro o potere. Molte hanno il
secondo chakra sbilanciato e tutte hanno un’au-
tostima decisamente bassa. Molte modelle sono
insicure nella vita privata o per il modo in cui
le guardano gli altri e non è raro che una vita
costantemente sotto i riflettori le spaventi.
Anche il denaro è un elemento importante nel
secondo chakra, ma più dal punto di vista del-
le relazioni e del potere! Sesso e denaro vanno
a braccetto. Hai mai notato quante persone si
sentono più affascinanti quando hanno molto
denaro e meno se lo perdono? Il denaro fa sen-
tire la maggior parte di noi potente, perderlo ci
rende impotenti.
I dolori alla parte bassa della schiena, un distur-
bo in genere connesso al primo chakra poiché si

46
tratta di una questione di insicurezza, derivano
anche da uno squilibrio economico nei rappor-
ti, quindi si manifestano anche in relazione al
secondo chakra.

I tabù della vergogna sessuale


Anche la vergogna sessuale è un argomento
cruciale. La vergogna e l’imbarazzo nascono
dai tabù sulla sessualità e sul sesso. Le cause
della vergogna che provi nei confronti della tua
sessualità sono infinite: i genitori, la religione,
la scuola, le leggi e così via. Queste autorità fan-
no presa su di noi, ci controllano, o comunque
ci hanno controllati in certi momenti della no-
stra vita. Non si poteva disobbedire senza subi-
re serie conseguenze. La paura di essere scoper-
ti a praticare l’autoerotismo o a vedere un film
porno, o anche durante un rapporto, persistono
nella nostra vita a livello inconscio e impedisco-
no la naturale espressione della nostra energia
sessuale e del desiderio.
Thomas, cinquantasei anni, soffriva di im-
potenza anche se si era appena impegnato in
quella che definiva la relazione con “l’amore
della sua vita”. Quando abbiamo iniziato ad
analizzare il suo malessere abbiamo scoperto
che era cresciuto in un ambiente molto castran-
te. A dieci anni era stato spedito in un collegio
cattolico molto severo e aveva avuto non pochi
problemi ad adattarsi a un contesto così rigido.
Spesso i suoi compagni lo prendevano in giro

47
chiamandolo “fighetta” o “finocchio”. Le cose
migliorarono leggermente con la pubertà, ma
trovarsi in quella scuola significava reprimere
obbligatoriamente qualsiasi questione legata
alla sessualità. La masturbazione era proibita,
quindi i ragazzi si regalavano il piacere in fret-
ta, la notte, nascosti sotto le coperte. Thomas
non si era mai sentito a suo agio nei confronti
della sua sessualità, ma fino a quando non si
era innamorato così intensamente non aveva
avuto grossi problemi. Per quanto quella nuova
relazione con la sua anima gemella fosse me-
ravigliosa, essa aveva fatto riemergere i traumi
passati, i ricordi delle prese in giro e di dover
nascondere tutto ciò che aveva a che fare con il
sesso. Aiutammo Thomas a superare il radica-
to senso di colpa e vergogna riguardo al sesso
e lo rielaborammo come un atto sano, naturale
e bello fra due adulti legati dall’amore. La sua
compagna lo aiutò a sentirsi al sicuro e amato,
quindi fu facile per lui modificare le sue vec-
chie idee sulla sessualità vista come qualcosa
di sporco e sbagliato. Dopo poche settimane di
lavoro sul riequilibrio del secondo chakra, la
sua compagna ci scrisse alcune righe toccanti:
“Grazie per aver aiutato Thomas ad apprezzare
tutti gli aspetti della nostra relazione! Passiamo
momenti bellissimi insieme e per me è un gran
piacere poter vedere la mia anima gemella così
forte.” Un anno dopo ci invitarono al loro ro-
mantico matrimonio in Italia.

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Il soldato, il pompiere e il poliziotto
Questo chakra è anche quello più strettamente
connesso con le figure militari. Non sorprende
che spesso sia il chakra su cui lavorare nelle
persone che usano le armi per lavoro. Ricopri-
re ruoli del genere dà potere e rispetto. Nelle
persone molto insicure l’autorità che deriva
dall’essere poliziotto, soldato o guardia del cor-
po provoca spesso situazioni di abuso di pote-
re, solo per mostrare una capacità di controllo.
Ecco il motivo per cui nascono sempre molti
problemi con i prigionieri nelle zone di guerra.
La mancanza di rispetto per il nemico compor-
ta violazione dei diritti umani, abuso e uccisio-
ne di innocenti.

Repressione sessuale
Pensiamo ai preti occidentali e ai monaci orien-
tali: tutti fanno voto di castità. Ma in occidente
la sessualità viene repressa e questo causa di
frequente l’abuso di potere; in certe religioni la
pedofilia è molto diffusa perché l’energia del
secondo chakra è soppressa. In oriente si impa-
ra a trasformare la pulsione sessuale in energia
creativa e non sentirai mai parlare di un mo-
naco orientale che ha abusato di un bambino.
Ecco perché è fondamentale guarire dai traumi
del passato e dagli effetti derivanti dai tabù per
essere liberi di esprimere se stessi.

49
Nascondere il proprio sé
Molte donne non mostrano la propria femmi-
nilità. Tagliano i capelli come gli uomini, in-
dossano pantaloni, usano raramente il trucco
o qualsiasi altro mezzo per esaltare la propria
femminilità. In alcune religioni sono costrette a
nascondersi indossando abiti scuri o il burka. È
una forzatura che può provocare gravi proble-
mi di salute. Nelle donne che scelgono di na-
scondere il proprio lato femminile, il secondo
chakra è spesso in forte disequilibrio. Ecco di
seguito una storia che illustra quale può esser-
ne il motivo.

La storia di Nancy
Stavo seguendo un seminario di Peggy Dylan,
l’iniziatrice del firewalking in America. Tiene
lezioni sulla spiritualità in tutto il mondo ed è
stata una pioniera del firewalking come meta-
fora del superamento dei sabotaggi interiori. Il
firewalking è un rituale che consiste nel crea-
re un sentiero di brace incandescente lungo tre
metri e largo uno. In condizioni di pace e amore
si riesce a camminare sui carboni ardenti senza
ustionarsi. Un’esperienza forte! Peggy forma
sempre nuovi insegnanti di questa pratica dan-
do a chiunque la possibilità di sperimentare ciò
che si può fare quando si è in perfetta armonia
con il potere Divino. In quell’occasione mi chie-
se di tenere un breve discorso sulla capacità di
perdonare. Parlai per circa mezzora di perdono

50
e spiegai ciò che noi affronteremo nel capitolo
sul chakra del cuore. Nel gruppo c’era una don-
na che chiameremo Nancy. Non era truccata e
portava i capelli corti; era evidente che non fos-
se in sintonia con la propria femminilità, faceva
di tutto per nasconderla. Le chiesi se ci fossero
persone, nella sua vita, che non aveva perdona-
to. Rispose affermativamente e fu disponibile a
raggiungermi sul palco per una dimostrazione.
Le proposi di raccontare la sua storia. Cinque
anni prima, tornando a casa da una festa, era
stata violentata da tre uomini; da allora non era
più uscita con nessuno. Non aveva fiducia negli
uomini e una vita sessuale attiva la spaventa-
va. Lavorai con lei per riconnetterla con la terra
e gradualmente riuscii a riaprire i suoi chakra
fino a raggiungere il cuore. Le spiegai che la
sola ragione per cui doveva perdonare quegli
uomini era che voleva migliorare la sua vita e
tornare a essere felice. Senza il perdono sarebbe
rimasta incatenata a quell’evento passato pre-
cludendosi il diritto alla felicità. Doveva anche
capire che perdonare non significava riconosce-
re che quegli uomini avevano avuto il diritto
di compiere quell’atto efferato contro di lei o
chiunque altro. Alla fine fu pronta a perdonare
e a lasciar andare; poi dovette perdonare anche
se stessa per aver portato quel fardello così a
lungo e per non essere stata in grado di libe-
rarsene. Durante tutto il processo pianse mol-
to: era il distacco che si stava concretando. Alla
fine tagliammo i legami virtuali, le catene che la
tenevano energeticamente legata a quegli indi-

51
vidui. Fu evidente un grande cambiamento e il
pianto si trasformò in lacrime di gioia per aver
liberato tanta sofferenza latente. Lasciò la sala
delle conferenze per andare a lavarsi, si senti-
va incredibilmente “sporca”. Quando tornò,
mezzora dopo, era completamente trasformata.
La prima cosa che notammo fu che era trucca-
ta e indossava un abito (la prima volta in cin-
que anni). L’energia che emanava era diversa e
sembrava più giovane proprio di cinque anni.
La sua vita era cambiata in un modo che non
avrebbe mai potuto nemmeno immaginare. Ciò
fu possibile semplicemente riaprendo il cuore e
il secondo chakra.

Riporta la spensieratezza e l’avventura


nella tua vita
Ricorda, quando diventi troppo serio smetti di
crescere da un punto di vista spirituale e rimani
invischiato in vibrazioni energetiche basse e pe-
santi. La spiritualità è un cammino verso la leg-
gerezza del cuore. C’è una storia famosa: quando
morirai il tuo cuore sarà pesato. Sulla bilancia, in
un piatto ci sarà il tuo cuore, nell’altro una piu-
ma. Se il tuo cuore peserà più della piuma sarai
subito rimandato sulla Terra perché significa che
non hai imparato la tua lezione e non ti sei di-
vertito abbastanza. Ricordi le tre domande del
sogno raccontato all’inizio di questo libro?

52
1: Sei stato capace di amare più al termine della
tua vita che all’inizio?
2: Hai imparato qualcosa di utile?
3: Ti sei divertito? Sei riuscito a essere felice per
gran parte del tempo?

Se sei troppo cupo, ostacoli il flusso della forza


vitale nel tuo corpo e ti senti appesantito; au-
mentano anche drasticamente le probabilità di
morire giovane. Essere spensierato significa es-
sere creativo, agire in modo diverso e renderti
conto di quando ti adagi nella routine. Significa
scoprire comportamenti differenti, rompere le
catene delle abitudini ed esplorare nuove oppor-
tunità. Significa sorprendere gli altri; a tutti piace
stupire le persone amate con gesti imprevedibili.

Roy: Mi piace stupire Joy. Mi piace farla ridere


e aiutarla a dimenticare le cose serie, e lei fa lo
stesso con me. Andiamo in posti mai visti, sco-
priamo nuovi ristoranti, frequentiamo ogni anno
seminari diversi per imparare cose inedite. Vi-
sualizziamo insieme il futuro e pensiamo a cose
pazze da fare, magari una vacanza all’ultimo
minuto. Joy mi ha regalato una moto e ho dovu-
to imparare a guidarla. La adoro e amo scoprire
nuove strade. Io e Joy ridiamo tanto e ci piace
farci degli scherzi. Un consiglio? Prenditi cura
del tuo bambino interiore e riaccendi la luce nei
tuoi occhi.
53
Esercizio di guarigione
del secondo chakra
Siediti in posizione comoda, concentrati sul
colore rosso, immagina un sole rosso brillante
nel cielo.
Respira profondamente, rilassati e fai l’eserci-
zio di grounding.
Connetti il tuo cuore con il magma rosso al cen-
tro del Pianeta, immagina che la Terra sia tua
madre, la più premurosa e amorevole madre che
puoi immaginare, e permettile di inviare energia
guaritrice al tuo cuore. Liberati di tutti i para-
digmi negativi, del senso di colpa riguardo alla
sessualità, della vergogna e di tutte le esperien-
ze negative che ti fanno sentire insicuro, e apri
il tuo cuore all’amore di te stesso così come sei.
Ringrazia per gli aspetti positivi della tua
vita, per la tua salute e per i traguardi che hai
raggiunto. Quando percepisci l’amore, l’ac-
cettazione, il rispetto e l’attenzione nei tuoi
confronti visualizza il colore arancione, con-
centrati sul secondo chakra, all’altezza della
vescica, e permetti all’energia della Madre Ter-
ra di purificare e guarire quest’area. Senti che
si scalda e non avverti alcun dolore. Visualizza
un bel colore arancione simile a quello del sole
al tramonto. Connettiti con il tuo bambino in-
teriore, quello di quando eri vitale e allegro,
e riporta quella curiosità e quel divertimento
nella tua coscienza.

54
Immaginati libero di esprimere la tua sessualità
e di godere della gioia di avere un corpo. Come
ti senti quando lasci andare tutti i sensi di colpa
e la vergogna e sei te stesso?
Sei completamente libero di essere come sei e di
godere appieno della vita. Puoi percepire l’ab-
bondanza e immagina di poter realizzare tutti i
tuoi desideri più profondi.
Ora, con calma, ripeti le seguenti affermazioni:
Amo e accetto il mio corpo così com’è; ringra-
zio per aver ritrovato la mia sessualità Divina!
Lascio che la vita mi offra tutto ciò di cui ho
bisogno e merito di avere ricchezza; tutti i miei
desideri si manifesteranno con leggerezza, faci-
lità e gioia.
Attraggo solo persone amorevoli, positive e
sensuali ed è giusto che io viva la mia sessualità!
Posso tranquillamente essere me stesso e vive-
re la mia vita, tutto ciò che mi serve arriverà
con leggerezza, facilità e gioia! Posso tranquil-
lamente amare e avere fiducia di essere amato
per come sono.

55
Un consiglio in più
ŸŸ Per liberarti del senso di colpa e della vergo-
gna parla della tua vita sessuale con qualcu-
no di cui ti fidi. Cerca un esperto di pratiche
tantriche nella tua zona e iscriviti ad alcune
lezioni private o a un corso. Sfortunatamente
ci sono molti pregiudizi legati a questo inse-
gnamento, ed è un peccato perché è una tec-
nica di guarigione molto bella, potente e che
regala un immenso senso di pace.
ŸŸ Prenditi del tempo per un massaggio ai piedi
o una seduta di riflessologia almeno due vol-
te al mese. Prova il Reiki e segui un corso di
meditazione.

56
Capitolo 4

Terzo chakra: abbandona


il controllo, come fidarti
della guida Divina

Il terzo chakra, Manipura in sanscrito, si trova


nel plesso solare.

Frase di guarigione:
“Agisco quotidianamente
per risvegliare il mio potere.”

Caratteristiche
Colore: giallo
Nota musicale: tono medio-basso, Mi
Parti del corpo collegate: stomaco, pancreas,
ghiandole surrenali, colecisti, fegato e tratto su-
periore dell’intestino
Aspetti psicologici: autostima, coraggio e fiducia
Arcangeli: Raffaele e Chamuel
Cristallo: malachite

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Il terzo chakra è associato al rispetto di sé, alla
fiducia in se stessi e alle emozioni. Paura e rab-
bia sono i sentimenti che più spesso vengono
trattenuti in quest’area. Secondo l’agopuntura,
la rabbia si accumula nel fegato e ne causa tutti
i disturbi. L’energia scaturita dalla paura colpi-
sce i reni e le ghiandole surrenali.

La forza di affrontare qualsiasi cosa


Quando questo chakra è in equilibrio e il vorti-
ce energetico ruota nel verso giusto, ci sentiamo
liberi di esprimere le nostre emozioni senza il
timore di offendere gli altri. Magari li sfidiamo,
ma non li prevarichiamo. Affrontiamo con co-
raggio sia il nostro mondo interiore (le ombre)
sia quello esteriore, senza permettere né a uno
né all’altro di minare il nostro equilibrio. Ci ren-
diamo conto di possedere la forza di volontà
necessaria per affrontare qualsiasi cosa e gesti-
re qualsiasi situazione. Abbiamo il coraggio di
attraversare i momenti difficili senza soffrire e
siamo in grado di accettare gli alti e bassi della
vita senza lamentarci o senza diventare pessi-
misti. Sappiamo gestire le questioni legate ai
nostri sentimenti; siamo consci di essere i soli
responsabili per come ci sentiamo, facciamo
tesoro delle esperienze e non ci consideriamo
vittime delle circostanze. Quindi è facile capi-
re che cosa succede se questo chakra non è in
equilibrio. La domanda è: in cosa ti identifichi?
Rinunci facilmente? Senti di avere poca forza
di volontà? Attribuisci le tue sfortune alle cir-
58
costanze avverse? Ti senti spesso impotente e
una vittima?

Il nostro condizionamento
Quando eravamo piccoli i genitori erano i no-
stri modelli e ci condizionavano poiché era-
vamo testimoni del modo in cui gestivano le
emozioni, affrontavano i periodi duri e le sfide.
Reprimevano i sentimenti? Avevano scatti d’i-
ra? Pretendevano che fosse tutto sempre per-
fetto? Si lamentavano molto o giudicavano gli
altri parlandone male? Gridavano per ogni ine-
zia? In casa si respirava un’atmosfera di paura
o i tuoi genitori erano calmi e positivi? Come ti
trattavano quando esprimevi i tuoi sentimenti?
Ti zittivano o lasciavano che esternassi le tue
sensazioni? Ti sentivi apprezzato o ti sentivi
inutile? Avevi fratelli o sorelle dominanti? Eri
ignorato? Avevi la sensazione che i tuoi fratelli
fossero più amati di te?

Ciò che sei oggi rispecchia il tuo passato


Se hai la tendenza a essere troppo emotivo, a
soffocare i tuoi sentimenti o a essere vittima di
esplosioni di rabbia, puoi sfruttare le esperien-
ze passate per capire il modo in cui affronti le
cose oggi.
Primo passo. Osserva che cosa ti innervosisce
oggi, perché è il riflesso di una vecchia feri-

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ta. Il tuo fastidioso ex e quei maleducati dei
tuoi colleghi ti stanno solo mostrando che cosa
devi guarire dentro te stesso. Ti stanno facen-
do un piacere.
Secondo passo. Scopri gli schemi (nel tuo com-
portamento, in ciò che ti infastidisce degli al-
tri, negli atteggiamenti e nei commenti che ti
disturbano maggiormente) che si ripetono co-
stantemente nella tua vita. Ti senti spesso rifiu-
tato, non amato o inutile? Che cosa ti innervo-
sisce di più?
Terzo passo. Decidi di prendere il controllo e
cambia il tuo modo di reagire alle provocazioni.
Se vuoi, puoi davvero modificare i tuoi schemi
emozionali.
Spesso non ci rendiamo conto razionalmente
che imitiamo i nostri genitori. Nel mio caso, per
esempio, i miei genitori erano agli antipodi.

Due estremi: mia madre e mio padre


Roy: mio padre era un ufficiale di polizia che
non ha mai mostrato alcuna emozione. In tut-
ti gli anni della mia infanzia non l’ho mai vi-
sto arrabbiato. Non alzava la voce, parlava di
tutto con lo stesso tono pacato. Anche quando
ci puniva non mostrava sentimenti particolari.
Una volta che avevamo scontato la pena, non
faceva più cenno alla punizione e non parlava
più di quanto successo. Mia madre invece era
un vulcano; gridava, lanciava oggetti, dava col-

60
pe e responsabilità a chiunque fino a far stare
male tutti. Non dimenticava nulla e ti ricordava
i tuoi errori con estrema precisione, come se li
avesse schedati. Quindi io crebbi cercando di
assomigliare a mio padre, ma quando mi arrab-
biavo diventavo come mia madre. Credo che la
confusione interiore creata da questi poli oppo-
sti mi abbia portato ad analizzare in profondi-
tà le emozioni e ho scritto Equilibrio emozionale,
uno dei miei libri più venduti in tutto il mondo.
Devo ringraziare i miei genitori per questo.

Joy: nella nostra famiglia nessuno alzava la


voce e non c’erano mai discussioni accese. Mio
padre era dispotico e un vero capo-famiglia. Da
un lato eravamo stimolati a discutere di politica
mondiale e a interrogarci su teorie scientifiche
di ogni genere, dall’altro non potevamo con-
traddire o mettere in discussione le regole di
mio padre. Ricordo una rabbia bruciante e un
forte senso di frustrazione quando mio padre si
liberò della mia preziosa tavola da surf, frutto di
un duro lavoro (quasi sei mesi di pulizie in casa
e lavoretti extra per potermela permettere), e
semplicemente mi informò della cosa. Quando
iniziai a tempestarlo di domande (non potevo
credere che l’avesse fatto davvero) mi chiese di
calmarmi e mi rimproverò per la mia inclemen-
za. Avevo dodici anni e ricordo quel momento
come se fosse oggi. Ero così infuriata, delusa e
ferita che piansi lacrime amare di frustrazio-
ne. Ciò che m’infastidiva quasi quanto l’atto di

61
mio padre era il silenzio di mia madre in meri-
to. Solo in un secondo momento confessò che
anche lei aveva pensato che il comportamento
di papà fosse stato ingiusto e irrispettoso, ma
non avrebbe mai osato opporsi alle sue regole.
Non esisteva la guerra aperta in casa mia. Papà
dettava legge, mamma storceva il naso e noi ra-
gazzi imparammo ad accettare le cose e a ribel-
larci in silenzio. Mi ci sono voluti trent’anni per
trovare il coraggio di parlare a mio padre con il
cuore in mano. Quando finalmente riuscii a dir-
gli tutto, come mi sentivo e come consideravo
la mia vita, mi stupii di quanto fosse stato facile.
Non avevo più paura di parlare apertamente e
magari offendere o contraddire mio padre. Fui
in grado di esporre la mia opinione con calma
e amorevolmente. Io e mio padre potevamo fi-
nalmente avere conversazioni davvero sincere,
oneste ed emotive senza arrabbiarci.
Ma mi ci vollero diversi trattamenti di riequi-
librio emozionale, imparato durante la forma-
zione per diventare Omega Health Coach, per
guarire le vecchie ferite, equilibrare il mio terzo
chakra e assumere quell’atteggiamento.

Una sensazione istintiva


Il terzo chakra sottende all’intuizione meno
profonda. Non si tratta della voce interiore del-
la nostra anima (legata più al sesto chakra), ma
piuttosto di sensazioni che possiamo definire di
pancia, istintive. Queste ci aiutano a muoverci

62
in sicurezza nel mondo fisico. Molti impren-
ditori di successo hanno sviluppato il proprio
istinto (terzo chakra). Hanno una grande forza
di volontà e anche se dovessero perdere tutto,
riuscirebbero a ricostruire il loro impero. E la
seconda volta sarebbe addirittura migliore del-
la prima. Perché? Perché sono sicuri di se stessi
e si fidano delle proprie intuizioni.

Autostima
Quando ci sentiamo forti, sicuri e coraggiosi,
rispettiamo noi stessi e seguiamo l’istinto. Ab-
biamo fiducia nella vita e sappiamo che andrà
tutto bene.
Quando siamo a disagio con noi stessi, invece,
tendiamo a valutarci in base al potere che non
possediamo. Se rompiamo questo schema di-
venteremo abbastanza forti e avremo la volontà
necessaria per ottenere ciò che desideriamo.
In pratica regrediamo e sfruttiamo la manipola-
zione come difesa o per affrontare la vita. Ci po-
niamo obiettivi inferiori a ciò che meritiamo (in
realtà pensiamo di non meritare ciò che deside-
riamo) nelle relazioni. Forse siamo spaventati
dalle emozioni forti scatenate da una vita appa-
gante dal punto di vista sessuale e sentimentale
e ci adagiamo in una meno soddisfacente.

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Problemi fisici
Le malattie che possono scatenarsi quando il ter-
zo chakra è bloccato o non funziona bene sono
le ulcere e i disturbi dell’apparato digerente. Le
cose che non riesci ad affrontare ti consumano,
magari hai represso della rabbia che quindi si
manifesta sotto forma di cinismo o sarcasmo.
Oppure hai una sensazione di malessere vago o
pesantezza all’altezza dello stomaco.

Esercizio di guarigione
del terzo chakra
Siediti in posizione comoda, concentrati sul co-
lore rosso, immagina un sole rosso brillante nel
cielo, respira profondamente, rilassati e fai l’e-
sercizio di grounding.
Connetti il tuo cuore con il magma rosso al cen-
tro del Pianeta, immagina che la Terra sia tua
madre, la più premurosa e amorevole madre
che puoi immaginare e permettile di inviare
energia guaritrice al tuo cuore ed elimina tutte
le immagini negative dei tuoi genitori o di chi si
è preso cura di te, il modo in cui hanno affron-
tato le emozioni e te, tutte le esperienze nega-
tive che ti hanno fatto sentire insicuro e non ti
hanno permesso di aprire il tuo cuore e amarti
per come sei.
Ringrazia per gli aspetti positivi della tua vita,
per la tua salute, per i traguardi che hai rag-

64
giunto, per tutte le volte in cui hai percepito
l’amore, l’accettazione, il rispetto e l’attenzione
nei tuoi confronti.
Ora visualizza il colore arancione, concentrati
sul secondo chakra, all’altezza della vescica, e
permetti all’energia di Madre Terra di purifica-
re e guarire quest’area.
Senti salire il calore e un senso di pace, visua-
lizza un bel colore arancione simile a quello del
sole al tramonto. Connettiti con il tuo bambino
interiore, quello di quando eri vitale e allegro e
riporta quella curiosità e quel divertimento nel-
la tua coscienza, immaginati libero di esprimere
la tua sessualità e di godere della gioia di avere
un corpo. Sei completamente libero di essere te
stesso e di godere appieno della vita.
Puoi percepire l’abbondanza e immagina di po-
ter realizzare tutti i tuoi desideri più profondi.
Ora sposta l’attenzione sul plesso solare e vi-
sualizza il colore giallo. Senti il coraggio che
sale dai piedi fino al plesso solare. Il coraggio di
fare ciò che serve per raggiungere i tuoi obietti-
vi, di sentirti forte e di avere il pieno controllo
di te stesso. Sai che hai il potere di vincere qual-
siasi sfida. Fidati della tua bussola interiore,
una bussola che ti guida sul sentiero della vita e
ti aiuta a prendere le decisioni giuste.
Lo senti nella tua pancia e sai perfettamente che
cosa non devi fare e di chi non devi fidarti.

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Ripeti con calma le seguenti affermazioni:
Amo e accetto il mio corpo così com’è; ringra-
zio per essere capace di ascoltare la mia voce
interiore!
Lascio che la vita mi offra tutto ciò di cui ho
bisogno e merito di avere ricchezza, posso
esprimere le mie emozioni in totale sicurezza e
tranquillità prendendomi tutte le responsabili-
tà connesse con la mia esperienza.
Posso essere me stesso e vivere la mia vita tran-
quillamente. Sono abbastanza coraggioso da
superare qualsiasi ostacolo incontrerò sul mio
cammino, sono invincibile.

Un consiglio in più
ŸŸ Anche se hai paura, agisci.
ŸŸ Sfoga la rabbia gridando o colpendo un cu-
scino.
ŸŸ Scrivi lettere di perdono. Scegli di abbando-
nare il dolore passato e perdona chi ha ol-
trepassato i limiti con te. Non c’è motivo per
trattenere la rabbia, il dolore o il risentimento.
ŸŸ Ridi! Tanto! Anche da solo. Soprattutto quan-
do sei arrabbiato.
ŸŸ Respira! Anche solo alcuni semplici respiri
profondi ti aiuteranno a rilassarti e a raggiun-
gere uno stato di potere e amore. Noi prati-

66
chiamo il Pong Youp. Si tratta di una tecnica
di respirazione particolare che abbiamo im-
parato da un monaco buddista in Thailandia.
È uno dei metodi più rapidi ed efficaci per
bruciare il karma ed eliminare le emozioni
negative. Grazie al Pong Youp sovraccarichi
il tuo organismo di ossigeno, con enormi be-
nefici per il corpo (pensaci, l’ossigeno è il ne-
mico del cancro…), ma ti senti anche come
una fonte spirituale purificatrice. Puoi appro-
fondire l’argomento con il nostro libro, Remo-
te Chi e Pong Youp.

67
Capitolo 5

Quarto chakra:
apri il tuo cuore

Il quarto chakra, Anahata in sanscrito, si trova


al centro del torace, nel petto, ed è il chakra del
cuore.

Frase di guarigione:
“Amo incondizionatamente me stesso e gli altri e
coltivo relazioni amorevoli.”

Caratteristiche
Colore: verde
Nota musicale: tono medio, Fa
Parti del corpo collegate: torace, timo, cuore, pol-
moni, seno, braccia e mani
Aspetti psicologici: compassione, perdono e amore
Arcangeli: Raffaele e Chamuel
Cristallo: malachite verde

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È il chakra centrale ed è importante ascoltarlo
per vivere un’esistenza appagante. Se riesci ad
aprire completamente il tuo cuore la tua vita
raggiunge un livello molto alto, sei concentra-
to sull’amore, l’armonia e la compassione per te
stesso e per le tue azioni nel mondo. In pratica
stai vivendo secondo i cinque princìpi che man-
tengono l’equilibrio dei chakra inferiori, sempli-
ficando la connessione con i chakra superiori. In
caso contrario sarà più complicato entrare in
contatto con il tuo sé Divino superiore.

I cinque princìpi
per vivere seguendo il cuore
Primo principio. Dì sempre la verità che senti
nel profondo del tuo cuore. Le tue parole sono
chiare, gentili ma determinate; esprimi te stes-
so senza incolpare nessuno, ma assumendo la
piena responsabilità dei tuoi sentimenti e delle
situazioni che hai attratto e che sono causa di
quelle sensazioni. Connettersi al primo chakra
significa sentirsi liberi di dire la propria verità
senza preoccuparsi di chi si ha di fronte.

Secondo principio. Accetta e arrenditi al piano


Divino. Sai che tutte le sfide portano alla cre-
scita. Capisci che tutte le avversità e le sfide ti
renderanno più forte anche se al momento non
vedi i risultati; ti arrendi alla saggezza Divina
e preghi perché si manifestino le soluzioni che

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servono al bene supremo e che guariscono tutte
le persone coinvolte. Troverai nuovi modi cre-
ativi e spensierati per gestire le ansie connesse
alle tue sfide; in questo modo sbloccherai anche
il secondo e il quinto chakra.

Terzo principio. Dai serenamente il meglio di


te stesso in tutto ciò che fai. Ciò significa non
affrontare le cose con un atteggiamento negati-
vo o di resistenza. Se accetti un compito, o una
responsabilità, dai il meglio di te stesso, lo ese-
gui con gioia e lo rendi piacevole. Allena la tua
mente a non considerare le responsabilità dei
fardelli, ma piuttosto dei compiti divini. Non
è necessario che tu conosca i motivi o la storia
karmica per cui si verifica una certa situazione.
Fai ciò che è necessario per dirigerti dove vuoi
essere. Non hai problemi a offrire il tuo aiuto
agli altri perché sai che se non lo farai, terrai na-
scosti i tuoi doni. Affronti serenamente il rifiu-
to e non ne fai una questione personale, perché
sei qui per aiutare solo chi vuole essere aiutato!
Il terzo chakra ti dà la forza di persistere nel-
le sfide che affronti, senza chiuderti nella tua
comfort zone.

Quarto principio. Pratica atti casuali di genti-


lezza. Condividi l’abbondanza condividendo
l’amore attraverso le parole, le azioni e le cose
(soldi, beni materiali). La gentilezza è la lingua
del tuo cuore. Dare senza condizioni significa

70
esprimere gratitudine per ciò che si riceve. Con-
dividendo i tuoi beni materiali, il tuo tempo e il
tuo denaro con gli altri crei un karma positivo e
agisci come un angelo terreno. Quando ascolti
le sensazioni istintive che ti indicano che cosa
fare, sei connesso al terzo chakra! Se sei gen-
tile e spensierato nutri il tuo cuore di energia
positiva, illumini l’ambiente che ti circonda con
i tuoi atteggiamenti positivi, le parole gentili, i
complimenti e cogliendo la grandezza degli al-
tri. Sei molto attento alla negatività e la trasfor-
mi immediatamente in positività.

Quinto principio. Il passato è passato! Dimen-


tica e lascia andare. Essere saggio significa im-
parare dalle esperienze passate per prendere
decisioni migliori nel presente. Se non dimenti-
chi, ti punisci e avveleni la tua forza vitale con
l’energia negativa. Prolunghi di fatto una soffe-
renza inutile. Quando perdoni, guarisci il pas-
sato e ti liberi degli incidenti che ti hanno cau-
sato dolore. Lascia andare ciò che non ti serve
più e concentrati su ciò che desideri. L’atto di
perdono mantiene il cuore aperto alla fiducia.

L’ego vive nei tre chakra inferiori


Il primo chakra rappresenta la legge della giun-
gla: sopravvivere a tutti i costi e trovare il modo
migliore per creare una famiglia o far parte di
una tribù. Il secondo chakra riguarda l’esplora-

71
zione del mondo con spensieratezza imparando
a ballare, a collaborare con gli altri, a divertirsi
e a scherzare giusto per trarne piacere e condi-
videre il proprio tempo. Grazie al terzo chakra
impari a resistere, a perseguire i tuoi scopi, a
lasciarti guidare dalla forza di volontà per rea-
lizzare i tuoi obiettivi. Qui il gioco diventa com-
petitivo e richiede uno sforzo maggiore; a volte
perdiamo la leggerezza tipica del secondo cha-
kra e ci concentriamo troppo sui risultati per la
nostra vittoria personale. Cerchiamo di control-
lare gli altri per ottenere ciò che desideriamo;
vogliamo vincere a ogni costo. Ecco perché il
terzo chakra è molto legato all’ego, all’attenzio-
ne verso se stessi. Possiamo essere molto furbi
e concentrati su noi stessi anche sfruttando il
potere della sessualità e dell’attrazione del se-
condo chakra per ottenere ciò che vogliamo.

Il cuore può controllare l’ego


Tuttavia, quando risvegliamo il potere del
cuore, tutto cambia. Diventiamo più onesti e
abbracciamo valori quali l’integrità, il rispet-
to e la verità; amiamo collaborare con gli altri
(strategia win-win) e inizia a emergere la no-
stra consapevolezza di esseri spirituali. Possia-
mo amare senza paura sapendo che anche se un
rapporto non funziona abbiamo vissuto dei bei
momenti, abbiamo imparato tanto, possiamo
perdonare e lasciar andare. Basandosi su que-
sti princìpi spirituali, il cuore ci guida attraver-
so le ombre del mondo materiale competitivo
72
senza lasciarci irretire dall’avidità dei giochi di
potere. Aiutiamo gli altri, ma riusciamo a trarre
vantaggi personali da ciò che facciamo, e mani-
festiamo l’abbondanza rimanendo in equilibrio
fra ciò che diamo e ciò che riceviamo. Quando
hai fiducia nel tuo cammino riesci a compiere
scelte difficili.

Perché rinunciamo a tutto per


ricominciare da capo
Quando c’incontrammo a un seminario in Ger-
mania, nessuno dei due era interessato a una
relazione. Entrambi avevamo già avuto la no-
stra buona dose di relazioni dolorose e aveva-
mo deciso di concentrarci sulla nostra missione
al servizio del Divino.
Per Joy, significava aiutare i suoi clienti del cen-
tro benessere ed essere presente per i suoi tre
figli. La sua attività era fiorente ed era molto
apprezzata a Salisburgo, in Austria.
Per Roy significava dedicarsi alla Roy Martina
Experience, un’impresa con venticinque dipen-
denti fissi, una delle società più quotate in Eu-
ropa nel campo dello sviluppo personale, con
una crescita annuale del 30/35 per cento. La
sua missione era condividere la propria espe-
rienza e conoscenza riguardo alla guarigione e
alla crescita personale con più gente possibile.

73
Il momento che ha cambiato tutto
Durante il seminario tedesco, Joy pose una do-
manda, e in quel momento il tempo si fermò per
entrambi. Sapevamo che stava succedendo qual-
cosa nel profondo grazie al fremito che sentim-
mo quando i nostri sguardi s’incrociarono e le
nostre anime entrarono in contatto. Ci fu un’at-
trazione immediata e nessuno dei due aveva
idea che le cose sarebbero cambiate così in fretta.

Scegliere l’amore contro il lavoro


Per far funzionare questa relazione, Joy fu
la prima a rinunciare alla propria attività e a
trasferirsi in Olanda. I suoi più cari amici so-
stenevano che stesse facendo tutto troppo ve-
locemente, che era folle a lasciare il lavoro e cer-
cavano di allontanarla da Roy. Pensavano che
lui fosse a capo di una setta, quindi non c’era
da fidarsi. Joy si rivolse alla meditazione e si
chiarì le idee; si collegò alla terra e riequilibrò i
suoi chakra chiedendosi che cosa fosse meglio
per lei e la sua famiglia. La risposta fu semplice:
lascia il lavoro e trasferisciti in Olanda. Non fu
una decisione leggera; chiuse l’attività, vendet-
te tutto quello che poté e traslocò dopo solo tre
mesi. Poi fu il turno di Roy. Era così impegnato
a viaggiare in tutto il mondo e a insegnare ogni
fine settimana correndo da un seminario all’al-
tro che non aveva il tempo per costruire una re-
lazione seria. Quindi meditò e si chiese che cosa
fosse meglio per lui in quel momento. Il suo sé

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superiore diede una risposta simile: anche lui
doveva lasciare il lavoro, trasferirsi negli Stati
Uniti e ricominciare da zero.

Fidati del disegno Divino


Lasciare un buon lavoro per portare avanti una
relazione non è una decisione dell’ego, ma del
cuore. Ovviamente c’è la paura; Roy aveva la-
vorato sette anni per realizzare un’impresa mul-
timilionaria di successo con grandi prospettive.
Il suo ego aveva investito molto. A Salisburgo
Joy si era costruita un’ottima reputazione, che
le aveva permesso di entrare in contatto con
personaggi ricchi e famosi; eppure aveva mol-
lato tutto. L’ego reagisce con forza, causa incer-
tezze e paure e cerca di trattenerti. Ci saranno
momenti in cui ascolterai queste sensazioni e
ti sembreranno giuste, riusciranno a insinuare
il dubbio nel tuo cuore. Ricorda: ogni essere
umano ha a cuore soprattutto i propri desideri.
Perciò, quando le persone che ci circondavano
ci dissero che eravamo dei folli a fare un salto
nel buio del genere, le ascoltammo ma sapeva-
mo da dove scaturivano quei commenti. Molti
avevano esperienze passate di relazioni sba-
gliate, altri erano gelosi, alcuni semplicemen-
te non volevano essere abbandonati. Gli amici
veri, emotivamente maturi ed equilibrati, sono
capaci di dare voce alle proprie preoccupazioni
con la consapevolezza che tu devi fare ciò che
ti suggerisce il cuore. Sono in grado di allonta-
narsi dall’ego e di parlare ascoltando il cuore.
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Il nostro consiglio è: ascolta la paura, ma agisci se-
condo il tuo cuore. È l’unico modo per condurre
la vita migliore che tu possa immaginare. Quan-
do cambiammo Paese non conoscevamo nessuno
e iniziammo dal basso. Ripensando a quel perio-
do davvero emozionante siamo profondamente
grati e felici di aver compiuto quel passo. Sap-
piamo che il nostro futuro è migliore di quanto
avrebbe potuto essere perché abbiamo scelto di
uscire dalla nostra comfort zone. L’inizio non fu
facile, dovevamo acquisire molte nuove abilità e
capire come funzionava il sistema. Stiamo anco-
ra imparando. Cresciamo più forti a ogni nuova
sfida sul nostro percorso e confidiamo sempre
nel fatto che alla fine andrà tutto bene. Non è un
cammino facile e ci sono momenti in cui dobbia-
mo fermarci per ritrovare l’equilibrio e chiedere
maggiore sostegno e guida. Ci sono giorni in cui
dobbiamo pregare più intensamente e avere più
fiducia del solito, ma ne vale davvero la pena.
Quando vivi ascoltando il tuo cuore cresci dieci
volte più velocemente che in altri modi.

Lezioni da imparare dal cuore


Nel nostro cuore possiamo imparare lezioni
sull’amore, l’impegno, il perdono, la compassio-
ne e l’armonia. Impariamo a gestire la rabbia, il ri-
sentimento, il senso di abbandono, il dolore della
perdita, l’amarezza, la solitudine, il rimpianto, la
tristezza, la codipendenza e l’egocentrismo.

76
Il cammino del cuore
Devi scoprire la via per seguire il tuo cuore, cre-
are un desiderio profondo e partire dal cuore.
Quando lo facciamo andiamo oltre noi stessi,
addirittura oltre il gruppo sociale al quale ap-
parteniamo. Percepiamo un disegno più grande,
abbiamo la forza di esplorare nuove possibilità.
Se il chakra del cuore è in equilibrio, ci occupia-
mo e preoccupiamo degli altri senza sacrificare
la nostra salute e il nostro benessere. Li amia-
mo e siamo connessi con loro, non sfruttiamo o
abusiamo della loro fiducia. Potremmo sentirci
feriti, abbandonati o maltrattati, ma siamo in
grado di accettare ciò che è successo, di smettere
di sentirci vittime e infine di chiudere il capitolo
grazie al perdono. Viviamo guarendo il passato
con la compassione e senza incolpare nessuno,
lo accettiamo come un’esperienza di apprendi-
mento che ci rende più forti e amorevoli.

Ricorda una delle domande


che ti saranno poste quando morirai
Sei diventato più amorevole? Se chiudiamo
le porte del cuore, qualunque ne sia la causa,
abbiamo perso. Tecnicamente quella vita non
ha più significato e tu devi rivivere la stessa
esperienza in un’altra esistenza per imparare
ad affrontarla fino a che non avrai imparato
la lezione e non avrai guarito il chakra del
cuore per accedere a un livello di consapevo-
lezza superiore.

77
Come capisci di essere bloccato?
Puoi essere certo che il tuo chakra del cuo-
re è bloccato quando percepisci risentimento,
rabbia, senso di colpa e dolore. Devi guarire.
Passiamo la vita a imparare ad amare di più;
questo è il traguardo da raggiungere in ognuna
delle nostre esistenze, qualsiasi cosa succeda.
Alcune lezioni sono decisamente difficili, se
qualcuno abusa di te e cerca di farti stare male
non è facile rimanere concentrato sul cuore. In
questo caso il primo passo da compiere è co-
gliere il disegno superiore. Devi sapere che an-
che l’altro è bloccato; è stato ferito a sua volta
e non è in grado di guarire se stesso, quindi
proietta il proprio dolore sugli altri. Il tuo com-
pito è ricordare che chiunque ferisca gli altri,
intenzionalmente o meno, sta ferendo se stes-
so. Tu sei solo la persona a cui lo sta gridando.
Non ha niente contro di te, non prenderla sul
personale. Se ragioni in questo modo proverai
compassione perché lui è bloccato, tu puoi per-
donarlo e sperare che guarisca! Quando non
siamo ancora esperti nell’aprire il cuore in ogni
situazione, non sopportiamo la persona che
ha il compito di insegnarci la lezione; magari
ci sentiamo in colpa e/o tristi perché non riu-
sciamo a soddisfare i bisogni di qualcuno che
amiamo, oppure proviamo odio. In genere in-
terpretiamo la seconda opzione come incapa-
cità di amare abbastanza oppure pensiamo di
non essere sufficientemente amabili.

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Joy: da giovane non conoscevo nulla di ciò che
abbiamo appena scritto e prendevo tutto sul per-
sonale. Ero la classica brava ragazza. Sempre
bravissima a scuola e rispettosa delle regole, non
mi sono mai davvero ribellata ai miei genitori e
volevo essere la persona migliore del mondo. Cer-
cavo di essere sempre accondiscendente. Facevo
di tutto per aiutare gli altri, passavo i fine setti-
mana a fare volontariato in ospedale e nelle asso-
ciazioni di beneficienza; se qualcuno mi chiedeva
una mano mi precipitavo. Ora, mi comportavo
così perché ero più buona, devota o gentile degli
altri? Non credo. So di avere una passione pro-
fonda e il desiderio innato di aiutare gli altri. Di
per sé non è un obiettivo negativo, ma il modo in
cui agivo mi stava facendo del male. Oltre alla
passione, in me c’era anche una componente im-
mensa di paura del rifiuto. Poiché mi ero sempre
sentita diversa dagli altri bambini, avevo cercato
in ogni modo di adattarmi ed essere normale. La
paura di essere esclusa era talmente grande che
non riuscivo a sentirmi a mio agio con l’origina-
lità che mi contraddistingueva.

Il confronto con gli altri scatenava l’inferno in


me e dovetti imparare a stare in piedi con le mie
gambe, soprattutto in relazione agli uomini.
Ebbi la capacità di scegliere individui piutto-
sto interessanti come insegnanti per questa le-
zione. Lasciai una famiglia e un padre che non
tolleravano il conflitto aperto e imparai defini-
tivamente la lezione durante il mio primo ma-

79
trimonio. Mio marito era per molti versi quasi
identico a mio padre, e all’inizio trovai difficile
sentirmi al suo livello. Era un uomo molto ira-
scibile che, quando si scatenava, lanciava accuse
a caso e critiche ingiuste. In occasione del no-
stro primo litigio, mi comportai come un coniglio
davanti a un serpente. Ero paralizzata, presi sul
personale tutti i suoi insulti e mi ci vollero dei
giorni per riprendermi da quello scontro. Dopo
anni di allenamento imparai a tenere duro anche
quando mi attaccava. Dopo sedici anni di matri-
monio, il nostro cammino insieme si concluse e
divorziammo. Ma l’allenamento continuò. Mi ci
vollero altri cinque anni per completare il ciclo
karmico con il mio ex marito e raggiungere una
situazione di pace e affetto incondizionato nei
suoi confronti. Ho perso il conto delle sedute di
terapia che ho seguito durante quella relazione,
quanto ho pregato, quante volte l’ho perdonato
(e ho perdonato me stessa), quanti punti ho pic-
chiettato (tapping) e quanti legami ho interrotto.
Oggi provo una compassione vera e sincera nei
suoi confronti e gli auguro il meglio, non mi pre-
occupo per ciò che pensa, dice o fa contro di me.
Fantastico, ma che avventura ragazzi!

Mi ci sono voluti anni di sviluppo personale per


arrivare dove finalmente sono oggi. (So che non è
ancora finita e, mio malgrado, ho dovuto accettare
che forse non finirà mai). Per me la vita consiste
nell’essere sempre più vera, amorevole e coerente
con il mio sé superiore, un viaggio infinito.

80
Oggi so perfettamente che non tutti possono,
dovrebbero o potranno essere come me, e mi sta
bene. Se qualcuno è arrabbiato o deluso da me, ne
prendo atto e non ne faccio più una questione per-
sonale. Mi guardo dentro in cerca del messaggio
e della lezione nascosti dietro un’accusa o una re-
sponsabilità; faccio del mio meglio per trasforma-
re la negatività e mi piace pregare per la persona
che è delusa, infastidita o arrabbiata con me. Ora
so che anche la più spiacevole delle situazioni mi
è utile e prima riesco a modificarla, prima potrò
godere delle benedizioni nascoste in essa.
Il vantaggio di essere adulta e saggia è che ora
so chi sono. Non ho bisogno delle opinioni degli
altri per giustificare le mie azioni o me stessa.
So che faccio del mio meglio, seguo il mio cuore
e perseguo il mio obiettivo di aiutare le persone
semplicemente essendo come sono. Più sarò au-
tentica e meglio potrò aiutare gli altri.

L’amore incondizionato
è tutto un altro livello
In molti credono che il cuore racchiuda l’amore
incondizionato. Non è così. L’amore incondi-
zionato è la virtù più alta ed è legato al settimo
chakra. Ripeto ciò che mi ha rivelato Dio nel
mio sogno: “Nel cuore entri in sintonia con l’a-
more di Dio nei tuoi confronti, ma devi impa-
rare a esprimere il tuo amore. Quando non sei
connesso con il cuore cerchi l’amore all’esterno,
vuoi che gli altri ti amino ed è per questo che ti

81
sforzi di essere disponibile e gentile, vuoi esse-
re apprezzato, amato e accettato.”
Quindi è amore condizionato. Per amare l’al-
tro e ricevere il suo amore in cambio devi fare
pace con te stesso, con il tuo corpo, con la tua
vita e credere sinceramente che meriti l’amore.
Il punto di partenza è volerti bene e lasciar an-
dare la necessità di essere amato dagli altri. Tro-
verai nel tuo cuore il coraggio di intraprendere
il tuo cammino e di allontanarti quando neces-
sario. Questo percorso ti insegna ad affrontare
il rifiuto in modo positivo, perché capisci che
non si tratta di te! Il motivo per cui molti hanno
il cuore spezzato è che si aspettano che quan-
do danno amore a qualcuno, ne riceveranno in
cambio (possibilmente da quella persona). Tut-
tavia, la maggior parte cade nel circolo vizioso
dell’amore condizionato. Provano amore finché
non vengono accontentati e le loro aspettative
sono soddisfatte. Alcuni ti amano perché si sen-
tono in colpa, ma questo non è il tipo di amore
per cui vuoi lottare.

Lo spazio del tuo cuore


Alcuni anni fa, Joy iniziò a studiare la geome-
tria sacra e imparò molto sul vero potere del
cuore. È un argomento affascinante che da solo
potrebbe riempire interi libri. Qui affrontiamo
solo alcuni concetti per spiegarti meglio che il
cuore è davvero il centro della tua esistenza.

82
La geometria sacra paragona il cuore e il corpo
al sistema solare. I nostri organi sono organiz-
zati intorno a un centro, il cuore, e il sistema cir-
colatorio li collega tutti. Durante il processo di
attivazione e connessione con il tuo cuore, spo-
sti l’attenzione dal cervello al centro del cuore.
L’illuminazione, l’ascesa, consiste nel tornare
nello spazio del cuore, vivere aprendo il pro-
prio cuore e prendere le decisioni ascoltandolo.
Il cuore possiede anche un proprio campo ener-
getico e in pochi si rendono conto di quanto sia
potente. Ha la forma di un toroide, la stessa di
ogni campo magnetico (come quello della Ter-
ra). Il campo energetico del cuore supera i nove
metri ed emette un campo elettromagnetico cin-
quemila volte più potente di quello del cervello.
Ora, rifletti su una cosa: quando ti trovi in una
stanza piena di gente i vostri cuori saranno ine-
vitabilmente collegati fra loro. Quindi, puoi an-
che solo pensare: “Questo è un problema tuo e
io non c’entro niente?”. Già solo capire che esi-
stono campi energetici del cuore interconnessi
dà all’affermazione “siamo un tutt’uno” un si-
gnificato completamente nuovo.

L’impegno è il percorso di crescita


Quando t’impegni davvero in una relazione,
procedi più velocemente perché stai affrontan-
do le tue sfide. Se seguirai i cinque princìpi del
cuore, la tua relazione non potrà far altro che

83
crescere. Ripetiamo i cinque princìpi e vediamo
come applicarli in una relazione.

Primo principio. Dì sempre la verità che senti


nel profondo del tuo cuore. In una relazione do-
vresti poter esprimere le tue idee senza scatenare
conflitti. Siete amici, anime gemelle, siete insieme
nella buona e nella cattiva sorte, dovreste poter
mettere la vostra vita l’uno nelle mani dell’altro.

Secondo principio. Accetta e arrenditi al pia-


no Divino. Sai che tutte le sfide portano alla
crescita. Trovi nuove vie creative e gioiose per
affrontare le ansie e le sfide di ogni rapporto.
Credere in un potere superiore (avere fede) può
darti pace della mente, ma dovete crederci en-
trambi perché si mantenga l’armonia nella re-
lazione. In caso contrario, tu devi credere nel
disegno Divino e avere fede per tutti e due.

Terzo principio. Dai serenamente il meglio in


tutto ciò che fai. Significa che non affronti nien-
te con un atteggiamento negativo o di resisten-
za. Può essere difficile in una relazione in cui
l’altro dà per scontata la tua gentilezza e tu hai
bisogno di essere accettato. Se cerchi l’approva-
zione degli altri rimarrai deluso. È importante
condividere le incombenze in modo che tutti si
facciano carico di qualcosa. Le relazioni sbilan-
ciate tendono a diventare molto frustranti.
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Quarto principio. Pratica atti casuali di genti-
lezza. Condividi il tuo amore attraverso le pa-
role, le azioni e le cose (soldi, beni materiali). La
gentilezza è la lingua del cuore. Stai imparando
a ringraziare per ciò che ricevi. Sei molto at-
tento alla negatività e la trasformi in positività.
Se il tuo partner ha un atteggiamento negati-
vo, devi essere più forte e non permettere a te
stesso di scendere al suo livello. Rimani nello
spazio del tuo cuore (e respira!) qualsiasi cosa
succeda. Assicurati di ascoltare ciò che ti sta di-
cendo e valuta, attraverso il tuo sé più saggio, il
vero messaggio che vuole mandarti. Stai viven-
do questa relazione per imparare una lezione,
per diventare più forte con il passare del tempo.

Quinto principio. Il passato è passato! Dimen-


tica e lascia andare. Essere saggio significa im-
parare dalle esperienze passate per prendere
decisioni migliori nel presente. Devi perdonare
il tuo partner per i suoi errori e dimenticare il
passato. Contemporaneamente devi essere ben
conscio dei tuoi limiti. Non devi cambiare part-
ner, ma devi cambiare il modo in cui ti relazioni
con lui. Questo è un percorso molto interessan-
te. A noi piace il detto “Come mi tratti è il tuo
karma. Come reagisco è il mio”.

Paura e ostilità
Le due forze distruttive del cuore sono la pau-
ra e l’ostilità. Molte persone hanno paura di
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impegnarsi perché si preoccupano del dolore
causato dalla fine di una relazione. Quindi, per
il loro inconscio è meglio non dare il massimo
in un rapporto in modo da non rimanere feriti
quando finisce (potrai dirti che comunque non
eri così coinvolto…). Spesso hanno il ricordo
di essere stati traditi, ciò significa che sono an-
cora arrabbiati con la persona che li ha trattati
male, e per proteggersi hanno chiuso il cuore
all’amore. Dobbiamo avere il coraggio di amare
totalmente senza paura del futuro. Dobbiamo
arrivare a convincerci che siamo in grado di
superare ciò che la vita ci impone seguendo il
secondo e il terzo principio del cuore:

Secondo principio. Accetta il piano Divino.


Accettare significa avere fiducia e fede che tutto
andrà per il meglio; queste devono diventare le
basi in un rapporto.

Terzo principio. Dai serenamente il meglio


in tutto ciò che fai. Significa aprire completa-
mente il proprio cuore e accettare il partner così
com’è, mettendo da parte qualsiasi giudizio.
Devi concentrarti sui pregi del tuo partner, su
ciò che ti ha fatto innamorare.

86
Un altro motivo che scatena la paura è
sentirsi indegni
Ricorda che il potenziale di questo chakra è
direttamente proporzionale al livello di amo-
re che provi per te stesso; esso ci consente di
essere più sensibili e di ricevere e dare amore
e calore. La mancanza di autostima è dannosa
per la tua vita e ti porterà a convincerti che non
vali niente e non meriti l’amore. Questo scate-
na la paura del rifiuto e dell’abbandono. Ecco
perché è fondamentale coltivare la propria au-
tostima e la capacità di entrare in intimità con
qualcuno. Altrimenti sarà difficile crescere dal
punto di vista spirituale e quindi vivere una re-
lazione appagante.

L’integrità è la fedeltà al proprio cuore


L’energia che scorre nel chakra del cuore ci por-
ta a valutare le nostre convinzioni e la nostra
integrità. Accettando persone o cose che per
noi mancano d’integrità, inquiniamo lo spirito
e il corpo. Ci vuole una grande consapevolezza
per rieducarci e concentrarci sulle modalità che
inneschiamo quando c’inganniamo riguardo
all’amore, e per cambiare tutto questo. Quando
tolleri persone e situazioni che non rispecchia-
no la tua morale, abbassi il tuo livello di vibra-
zioni energetiche e comunichi all’universo che
ti trovi al loro livello d’integrità.

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Lasciar andare è la cosa
più difficile da fare
Quando non ti allontani dalle persone che non
hanno il tuo stesso livello di apertura del cuore,
ti rendi vulnerabile al tradimento e allo sfrutta-
mento. Se abbassi i tuoi standard e non rispetti i
cinque princìpi della pace interiore non rispetti
più i tuoi confini, e l’universo inventerà nuove
situazioni per metterti alla prova. Non è sempre
facile lasciar andare le persone ma è un prin-
cipio universale, puoi relazionarti veramen-
te solo con le persone alla tua altezza. A volte
queste persone a livelli inferiori sono i membri
della nostra famiglia, oppure le abbiamo sposa-
te. In questo secondo caso si tratta di una prova
per verificare fino a che punto sei coerente con i
tuoi valori. Alcuni possono essere amati meglio
se tenuti a distanza.
Eccoti uno spunto di riflessione: diciamo che sei
a capo di un’impresa e hai un dipendente che
non dà i risultati sperati. Non vuoi licenziarlo
perché provi compassione, quindi lo tieni an-
che se sai che non è la decisione migliore. Non
ti rendi conto che così facendo non permetti a
un’altra persona, perfetta per quel lavoro, di
giungere a te, perché non hai il coraggio di li-
berarti del tuo impiegato. D’altro canto non ca-
pisci nemmeno che non stai permettendo al tuo
dipendente di trovare il lavoro giusto e la situa-
zione perfetta per lui, un luogo in cui sarebbe
apprezzato e premiato per i suoi talenti. Trat-
tenendolo nel posto sbagliato stai provocando

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un danno a te stesso e a lui. Succede lo stesso
in un rapporto di coppia; se la relazione rista-
gna e il partner non vuole evolvere è tuo dovere
prendere una decisione per te stesso. Accettare
una situazione che ti fa del male solo per paura
blocca sia te sia il tuo partner. Allontanandovi,
entrambi dovrete affrontare il dolore e la soffe-
renza legati al passato, ma avrete la possibilità
di guarire voi stessi.

Joy: ho avuto una relazione con un uomo che (fra


altri drammi) usciva da un divorzio molto dolo-
roso che gli aveva lasciato ferite profonde e un
gran senso di rabbia. Era anche molto passionale,
amorevole ed entusiasta. Quando lo avevo incon-
trato mi aveva fatta sentire una regina; mi diceva
almeno dieci volte al giorno quanto mi amava e
dimostrava il suo affetto in molti modi travolgen-
ti. All’inizio rimasi sbalordita e lusingata. Dopo
essere stata sposata con uomo che difficilmente
esprimeva i suoi sentimenti e raramente diceva
“ti amo”, questo mi sembrava un dono del cielo.
E in un certo senso lo era, mi ha insegnato molto.
Una fra le tante lezioni che ho imparato con lui è
che anche una tale dimostrazione palese di affetto
non serve a guarire le ferite del passato o a riem-
pire un vuoto. Dopo il primo periodo iniziò ad
accusarmi di non essere abbastanza affezionata
a lui, non si sentiva amato o apprezzato e se non
assumevo gli atteggiamenti che lui aveva “biso-
gno” di vedere in me, aveva scatti d’ira e s’in-
nervosiva molto. La sua dipendenza mi irritava

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e iniziai a sentirmi soffocata dalla sua infatua-
zione. Non capivo come potesse avere sentimenti
così profondi per me visto che io non provavo le
stesse cose. Pensavo che forse non ero capace di
amare abbastanza, non ero all’altezza dei suoi
standard e della sua concezione dell’amore. Mi
ci volle un po’ per rendermi conto che non c’era
niente di “sbagliato” in me, semplicemente non
eravamo anime gemelle destinate a un rappor-
to lungo tutta la vita. Eravamo semplicemente
“sulla stessa barca!”.
Quando imparammo a cercare in noi stessi le ri-
sposte ai nostri bisogni e a guarire da soli le feri-
te del passato, non fu più necessario “navigare”
insieme e andammo oltre. La separazione vera
e propria avvenne senza sforzi perché entrambi
avevamo già iniziato il processo di distacco per-
cependo che cosa stava avvenendo a un livello
più intimo.

Le conseguenze fisiche del blocco


del chakra del cuore
I problemi cardiaci, soprattutto l’infarto, sono i
disturbi fisici connessi con questo chakra. Una
volta Rick, un mio amico cardiologo, mi disse
che è il cuore spezzato a causare la maggior
parte dei problemi cardiaci. Mi spiegò: “Non
sono uno specialista di cuori spezzati, posso
solo offrire un aiuto fisico, ma so che non è la
soluzione. Ho le mani legate, quindi devo ac-
cettare di poter fare molto poco!”. Lo scom-

90
penso cardiaco congestizio è la manifestazione
fisica del senso di colpa, della responsabilità,
della rabbia repressa e delle emozioni negative
trattenute. Gli attacchi di cuore spesso sono il
risultato di un tipo di conflitto mentale ed emo-
tivo che può derivare da convinzioni tipo “le
persone spirituali non dovrebbero cercare di
guadagnare o di avere molti soldi”. Le donne
hanno tristemente guadagnato i vertici delle
classifiche sull’incidenza di disturbi cardiaci ri-
spetto a vent’anni: si trovano ad affrontare le
stesse pressioni sul lavoro degli uomini, ma con
più difficoltà, perché non sono considerate allo
stesso livello e in genere ricevono uno stipen-
dio inferiore per le stesse funzioni. Il cancro al
seno è un’altra sfida che deve affrontare questa
parte del corpo. Sono più vulnerabili soprattut-
to le donne che pensano di non fare abbastanza
per gli altri, negando contemporaneamente le
proprie esigenze.
Le malattie connesse con i polmoni, cancro,
asma e polmonite per esempio, sono spesso sin-
tomi di un lutto non elaborato.

Esercizio di guarigione del cuore


Siediti in posizione comoda, concentrati sul co-
lore verde, immagina di essere immerso nella
natura, tutto attorno a te è verde e la natura ti
nutre, ti calma, ti invia energia di guarigione.
Nel cielo c’è un sole rosso brillante che sta ca-
lando. Respira profondamente, rilassati e con-

91
netti il tuo cuore con il magma rosso al centro
del Pianeta, immagina che la Terra stia inviando
energia guaritrice verde al tuo cuore. Elimina le
immagini negative legate ai tuoi genitori, al tuo
partner o ai tuoi ex. Lascia andare i rifiuti, i lutti,
la tristezza e la solitudine che hai dentro e ama
te stesso per come sei. Ringrazia per gli aspetti
positivi della tua vita e per i traguardi che hai
raggiunto. Ora visualizza il colore arancione e
concentrati sul secondo chakra all’altezza della
vescica. Lascia che l’energia della Madre Terra
purifichi e guarisca quest’area. Senti salire il ca-
lore e un senso di pace e visualizza un bel colore
arancione simile a quello del sole al tramonto.
Connettiti con il tuo bambino interiore, quello
di quando eri vitale e allegro, e riporta quella
curiosità e quel divertimento nella tua coscien-
za. Puoi percepire l’abbondanza e immagina di
poter realizzare tutti i tuoi desideri più profon-
di. Ora sposta l’attenzione sul plesso solare e
visualizza il colore giallo. Senti il coraggio che
sale dai piedi fino al plesso solare. Il coraggio di
fare ciò che serve per raggiungere i tuoi obiet-
tivi, di sentirti forte e di avere il pieno control-
lo di te stesso. Sai che hai il potere di vincere
qualsiasi sfida. Fidati anche della tua bussola
interiore, una bussola che ti guida sul sentiero
della vita e ti aiuta a prendere le decisioni giu-
ste. Lo senti nella tua pancia e sai perfettamente
che cosa non devi fare e di chi non devi fidarti.
Senti l’amore nel tuo cuore per te stesso, per la
vita, per la creazione, per tutti i tuoi amici, per
la tua famiglia e per tutti quelli che ami. Invia

92
il tuo amore alle persone che ti hanno ferito e
augura loro il meglio dicendo a ciascuno: “Ti
perdono per tutto il dolore e la sofferenza che
mi hai causato. Chiedo il tuo perdono per il do-
lore e la sofferenza che io ho causato a te. Lascio
andare il passato e mi riprendo il potere, e lo
restituisco anche a te. Tutto ciò che mi appartie-
ne è tornato nelle mie mani e tutto ciò che ap-
partiene a te è tornato a te. Ti auguro il meglio
e auguro il meglio a me stesso.” Ora visualizza
i legami negativi dissolversi in una luce verde
e un fascio di luce che dal tuo cuore arriva fino
al loro. Finisci dicendo: “Tu sei libero e io sono
libero, il passato non avrà più alcuna influenza
su di me o sul mio futuro. Grazie per tutto ciò
che mi hai insegnato.”
Ora ripeti lentamente le seguenti affermazioni:
La compassione e l’amore saggio riempiono
ogni spazio del mio cuore, perdono e lascio an-
dare tutti quelli che mi hanno ferito!
Lascio che la vita mi offra tutto ciò di cui ho
bisogno, merito di avere abbondanza di amore
e mi sento libero di esprimere il mio amore con
leggerezza, assumendomi la responsabilità per
le esperienze che vivo.
Il mio cuore non potrà essere spezzato, solo le
mura che lo circondano potranno crollare e spe-
ro di distruggerle, ogni giorno un po’ di più,
fino a vivere con il cuore completamente aperto.

93
Un consiglio in più
ŸŸ Per rendere il tuo cuore più forte pratica tec-
niche di respirazione come il Pong Youp.
ŸŸ Esercitati a inviare amore rosa a chi ti ha man-
cato di rispetto. Prega per coloro che ti hanno
ferito o che t’innervosiscono. Secondo la mia
esperienza (Joy), questo è il metodo più rapi-
do per guarire le situazioni sgradevoli. Spes-
so riusciamo a ridere delle situazioni spiace-
voli dicendo: “…E ora abbiamo un altro per
cui pregare, lo metterò in cima alla lista!”.
ŸŸ Ridi, grida e cammina immerso nella natura
circondato dall’amore della Terra.
ŸŸ Ringrazia prima di mangiare, sii grato per i
tuoi pasti e invia benedizioni a tutti.

94
Capitolo 6

Quarto chakra:
perdona per essere felice

Come leggerai in questo capitolo, il perdono è


una fra le cose più importanti per assicurarti la
salute e una buona qualità della vita. Innanzi-
tutto daremo un’occhiata agli studi più recen-
ti sul perdono, poi ti mostreremo i suoi cinque
benefici, infine t’insegneremo un esercizio per
imparare a perdonare.

Ricerche su perdono e malattie

Virginia Commonwealth University


“La condanna continua degli altri causa stress.
Ogni volta che la gente pensa a un trasgressore,
il corpo reagisce. Imparando a perdonare, il ri-
schio per la salute diminuisce. Quindi, se puoi
perdonare puoi davvero rinforzare il tuo siste-
ma immunitario.”

Rockefeller University - New York


“Il perdono rinforza notevolmente il sistema im-
munitario riducendo la produzione di cortisolo,
l’ormone dello stress. Trattenere l’amarezza per

95
lungo tempo non ti consentirà di vivere appieno
la tua vita; va a finire che essa intacca il sistema
immunitario causando malattie al cuore.”

Centro di ricerca per la prevenzione delle ma-


lattie dell’Università di Stanford
“Coloro che hanno esercitato il perdono hanno
mostrato un miglioramento del flusso sangui-
gno del cuore.”

Istituto per la ricerca sociale dell’Università


del Michigan
I ricercatori hanno dimostrato un legame fra il
perdono e una migliore salute mentale e fisica.

Centro medico della Duke University


Un recente studio evidenzia che chi è in grado
di perdonare sperimenta disturbi cronici meno
dolorosi e meno malattie psicologiche associa-
te, come scatti di rabbia e depressione.

Ohio State University


Dagli studi condotti in questa università è emer-
so che le donne con alti livelli di stress hanno
meno cellule killer naturali rispetto alle donne
con livelli di stress inferiori. “Le cellule killer
prodotte naturalmente dal nostro organismo ri-
vestono un ruolo fondamentale nella lotta con-
tro il cancro perché sono in grado di riconoscere

96
ed eliminare le cellule malate. Interventi di tipo
psicologico, come il perdono, riducono consi-
derevolmente lo stress e migliorano la qualità
della vita incrementando anche la longevità.”
(Barbara Andersen, docente di psicologia della
Ohio State University)

Istituto di virologia umana dell’Università del


Maryland
“La fase preliminare del programma suggeri-
sce che il perdono diminuisce la produzione
dell’ormone cortisolo che indebolisce il sistema
immunitario, ma solo nel caso in cui i pazienti
riescano a perdonare le persone a cui attribui-
scono delle colpe.”

Colin Tipping, direttore dell’Istituto per il Per-


dono Assoluto
“Quando propongo la guarigione emozionale
ai pazienti oncologici, mi fraintendono sem-
pre. Pensano che si tratti di sostegno psicolo-
gico, pensano che voglia consolarli o aiutarli
ad assumere un atteggiamento più positivo.
Non capiscono che una cosa come il perdono
potrebbe essere la chiave per sentirsi meglio.
Quando spiego che la tossicità emozionale è la
causa probabile del loro cancro e continuo so-
stenendo che il perdono, se associato a cure ap-
propriate e a uno stile di vita diverso sul piano
fisico, è una terapia fondamentale, alzano gli
occhi al cielo. L’incapacità di considerare tutto

97
questo una tecnica di sopravvivenza dimostra
il lavaggio del cervello a cui siamo sottoposti
arrivando a credere che l’unica cura valida per
il cancro debba essere dura, drastica e violenta.
Avendo in mente solo l’idea della lotta al can-
cro ci è difficile immaginare che qualcosa che
appare semplice e leggero come il perdono pos-
sa essere la risposta ai nostri problemi.”

Facoltà di Medicina di Yale - Dott. Bernie Sei-


gel, Docente di Chirurgia clinica
“Ho raccolto cinquantasette casi ben documen-
tati di cosiddetti miracoli del cancro. I pazienti
studiati, a un certo punto, hanno deciso che la
rabbia e la depressione forse non erano più i
migliori atteggiamenti da assumere, soprattut-
to perché rimaneva loro poco tempo da vivere.
Quindi hanno cercato di essere amorevoli e pre-
murosi nei confronti delle persone che amava-
no, mettendo da parte la rabbia e risollevandosi
da uno stato depressivo. Questi cinquantasette
pazienti hanno seguito tutti lo stesso processo:
hanno deciso di liberarsi completamente della
rabbia e di risollevarsi dalla depressione. I loro
tumori hanno iniziato a regredire.”

Il potere del perdono - Perdona gli altri


Secondo un articolo apparso sulla rivista Har-
vard Women’s Health Watch, perdonare chi ci
ferisce migliora il benessere fisico e mentale.
Ti sorprenderà il fatto che il perdono sia una
98
capacità che puoi affinare e che possa compor-
tare più benefici per te che per la persona che
hai perdonato.

Chimica positiva: cinque incredibili


benefici del perdono sulla salute
Sapevi che le emozioni irrisolte e represse in-
fluenzano il tuo stato di salute fisica e menta-
le? In realtà ogni giorno avvengono migliaia
di reazioni biochimiche nel nostro organismo
scatenate da sentimenti ed emozioni (gioia, do-
lore, tristezza, angoscia, amore, risentimento,
determinazione, fede e così via). Alcune sono
in grado di migliorare la salute e rinforzare il
sistema immunitario, altre sono debilitanti, ral-
lentano il processo di guarigione e allontanano
dalla felicità e dalla spensieratezza. La rabbia è
un veleno per la salute. Tutte le emozioni che
non sono elaborate nel modo appropriato di-
ventano tossiche per il corpo e la mente.
Quando i pazienti imparano a perdonare gli al-
tri, e se stessi, vivono con maggiore fiducia e se-
renità riprendendo e accelerando la guarigione
in confronto a quelli che rimangono incatenati
in circoli viziosi di sentimenti negativi.

Il perdono si può imparare


Nostra figlia Grace ha imparato l’importanza
del perdono degli altri quando aveva quattro

99
anni e sa come scusarsi quando ferisce invo-
lontariamente qualcuno. Nella sua scuola im-
parano a esprimere i sentimenti e a risolvere i
conflitti in maniera costruttiva già a tre anni.
Vorremmo aver imparato anche noi queste cose
a quella tenera età!
Il perdono è una capacità che chiunque può af-
finare scoprendo soprattutto che garantisce be-
nefici maggiori a chi perdona, rispetto a chi è
perdonato.
L’Harvard Women’s Health Watch spiega cinque
effetti positivi del perdono sulla salute che sono
stati analizzati scientificamente.

5. Riduzione dello stress. I ricercatori hanno


scoperto che coltivare il risentimento espone il
corpo allo stesso stress di un evento traumatico:
i muscoli si contraggono, la pressione sangui-
gna sale e la sudorazione aumenta. Una grande
scoperta se consideriamo che quasi l’85 per cen-
to delle visite mediche è richiesto per disturbi
legati allo stress. È tutto vero, ogni volta che hai
problemi di digestione, pressione alta o sinusi-
te, il carico di stress gioca un ruolo fondamen-
tale nella capacità del tuo corpo di prevenire e
guarire malesseri del genere.

Ricorda:
perdono = meno stress = chiave della salute

100
4. Un cuore sano. Uno studio ha messo in luce
il legame fra perdono per un tradimento e di-
minuzione della pressione sanguigna e della
frequenza cardiaca, quindi un carico inferiore
per il cuore.
Questo beneficio è strettamente legato al quinto
effetto positivo: la riduzione dello stress.
Non puoi sempre controllare gli eventi della
tua vita o il modo in cui le persone si comporta-
no con te, ma puoi imparare come reagire bene.
Come mi tratti è il TUO karma, come reagisco
è il mio.
Inoltre, può non rivelarsi sempre facile, ma per
una salute ottimale è importante anche che allon-
tani le persone che ti hanno offeso. Il segreto sta
nel modo in cui affronti le situazioni dolorose.
Pensala in questi termini: scegliere di non per-
donare significa decidere di aumentare i rischi
di malattie croniche, disturbi cardiaci inclusi.
Chi ti ha fatto del male non subisce nulla. Il
Mahatma Gandhi disse: “Non perdonare qual-
cuno è come bere un veleno aspettandosi che
l’altro muoia.”
Scegli il perdono ed esprimi le tue emozioni. Il
cuore ringrazierà.

3. Relazioni più forti. Uno studio del 2004 ha di-


mostrato che le donne capaci di perdonare i ma-

101
riti e più clementi nei loro confronti sono in gra-
do di risolvere i conflitti in maniera più efficace.
Lo scontro è inevitabile e in genere mette alla
prova la maggior parte delle relazioni. Ci sono
molti elementi che concorrono al mantenimen-
to di un legame duraturo, ma la capacità di
perdonare sinceramente è uno dei principali
fattori che determinano se un conflitto avvicina
o allontana la coppia. Questo concetto vale in
qualsiasi rapporto.
Perdonare gli altri è come firmare un trattato di
pace. Preserva il rapporto ed evita che i dibattiti
più accesi si trasformino in violenti scambi di in-
sulti. Aiuta a coltivare la fiducia e l’empatia, guari-
sce le ferite emozionali e rinsalda i legami di amici-
zia. Questi elementi creano un rapporto profondo.

2. Riduzione del dolore. Uno studio minore


condotto su persone affette da dolore cronico
alla schiena ha dimostrato che chi praticava la
meditazione concentrandosi sulla trasforma-
zione della rabbia in compassione riduceva i li-
velli di dolore e ansia rispetto a chi seguiva solo
le terapie tradizionali. Nella nostra esperienza
abbiamo scoperto che l’80 per cento dei pazien-
ti con dolori alla parte bassa della schiena repri-
me la propria rabbia irrisolta. Insegnando loro
a perdonare quasi tutti sono riusciti a guarire.
Il dolore cronico è la principale causa di invali-
dità degli adulti negli Stati Uniti.

102
Perdonare gli altri spesso comporta un’anali-
si profonda dei propri sentimenti e la scelta di
essere più tolleranti e amorevoli, indipenden-
temente da ciò che prova l’altro. Lasciando che
avvenga questo cambiamento di prospettive
riusciamo a staccarci dagli altri e a trasformare
le emozioni negative e logoranti in un grande
potenziale di guarigione.

1. Felicità maggiore. Quando perdoni qualcuno


prendi su di te, invece di darla a chi ti ha ferito,
la responsabilità della tua felicità. Un’indagine
mostra che le persone che affrontano il tema del
perdono durante un percorso psicoterapico ot-
tengono miglioramenti notevoli rispetto a chi
non lo fa.
Permettere a qualcuno di determinare il tuo
livello di felicità ti porterà sicuramente alla
delusione. Alcuni aspetti della vita e delle re-
lazioni sono ovviamente fuori dal nostro con-
trollo, ma la scelta di optare per una vita piena
è sempre possibile.

Perdono = libertà = controllo sulla tua vita


= buone scelte = più felicità

Nota importante
Perdonare non significa sempre dimenticare,
e non sempre comprende una riconciliazione.

103
A volte l’orgoglio, la distanza o la morte pos-
sono rendere impossibile l’incontro con l’altro.
In ogni caso tu puoi scegliere di perdonare e la
biochimica connessa con il perdono sincero è
potente e guaritrice. Quando perdoni, scegli la
libertà contro le costrizioni, la guarigione con-
tro la malattia, la vita contro la morte.

Rituale di guarigione delle relazioni


Siediti su una sedia in posizione comoda, con
la schiena diritta e i piedi ben appoggiati a ter-
ra. Respira lentamente e profondamente per al-
meno cinque minuti (se conosci il Pong Youp,
eseguilo per alcuni minuti. Metti una sveglia
così potrai concentrati sulla respirazione senza
dover controllare l’orologio). Lasciati andare e
respira con un ritmo lento e confortevole prima
di continuare.
Ora visualizza un bellissimo bozzolo di luce
dorata che ti circonda. Lascia che ti avvolga
dolcemente in un abbraccio confortevole pro-
teggendoti con il suo bagliore rassicurante. Per-
cepisci l’energia che ti circonda e lascia che ti
abbracci. Ti senti al sicuro e al caldo. La luce è
una metafora dell’amore incondizionato dell’u-
niverso nei tuoi confronti.
Ripeti mentalmente questo mantra:
Io sono spirito. La luce dell’universo è in me, scorre
in me e mi avvolge. Ovunque mi trovi sono nell’uni-
verso e va tutto bene.

104
Ora concentrati ancora sulla luce dorata che
ti avvolge. Attira questo amore nel tuo cuore.
Inspira lentamente lasciandolo entrare nel pro-
fondo del corpo. Lascia che questa meraviglio-
sa luce guaritrice riempia il tuo cuore di calore
e amore. Senti che fluisce in tutto il tuo corpo,
guarisce ogni ferita inferta ai tuoi sentimenti o
al tuo cuore. Lascia circolare l’energia dorata
nel tuo corpo respirando profondamente. Pren-
diti tutto il tempo necessario perché l’energia
raggiunga i punti in cui deve arrivare.
Ora ripeti ad alta voce:
Spirito. Per favore lascia scorrere in me l’energia che
serve al bene supremo di _________ (aggiungi il
nome di chi ti ha offeso). Inizia ora, grazie.

Ora visualizza davanti a te la persona con cui


hai un problema. Non ha il diritto di parlarti o
di toccarti senza il tuo permesso. Chiedi ai tuoi
aiuti divini, alle guide o agli angeli di assisterti
in questo processo e di mandare al tuo “nemi-
co” un aiuto.
Esponi ciò che pensi nel modo più chiaro pos-
sibile. Esprimi la tua rabbia, il tuo dolore e mo-
stra la ferita che porti dentro. Non accusarlo ma
offrigli il dono della tua sincerità. Rimani con-
centrato sui tuoi sentimenti e sul tuo dolore. Dì
tutto ciò che senti, non lasciare niente in sospe-
so. Poi recita la preghiera iniziando con il suo
nome completo:

105
______________, ti perdono per tutto il dolore che
mi hai causato, in questa o in qualsiasi altra vita,
reale o immaginario, deliberato o involontario.

Chiedo che tu, ______________, mi perdoni per


qualsiasi dolore ti abbia causato, in questa o in qual-
siasi altra vita, reale o immaginario, deliberato o in-
volontario.

Ti benedico, ti lascio alle cure dell’universo e libero


entrambi. Il passato è passato e solo l’amore può te-
nerci legati. Ti auguro ogni bene, e lo auguro anche
a me stesso.

Ora visualizza due grandi mani di luce con i


palmi rivolti verso di te. Immaginale come
mani grandi, tenere e amorevoli, le mani di Dio,
dell’universo. Sono grandi come la stanza in cui
ti trovi. Lascia la persona e la situazione in que-
ste bellissime mani di luce. Lascia tutto a quelle
mani amorevoli. Consegna l’altra persona e tut-
to ciò che è successo alla cura dell’universo. Tu
sei libero e hai abbandonato questo pesante far-
dello. Hai sprecato molta energia per trattenere
questo dolore. Prenditi un momento per per-
donare te stesso per aver provato sentimenti di
rabbia o paura nei confronti dell’altra persona.

106
Ripeti ad alta voce:
Spirito. Riempimi di luce guaritrice che serve al bene
supremo. Inizia ora, grazie.

Inspira ancora profondamente la luce dorata


del tuo bozzolo e lascia che l’amore circoli lenta-
mente attraverso il tuo corpo riempiendo ogni
suo angolo, soprattutto dove poco prima c’era
solo odio. Respira profondamente e lentamen-
te, osserva come ti senti leggero. Se vuoi puoi
avvicinarti alle grandi mani amorevoli e lasciar
andare altri pesi. Senti le mani tenere che ti cul-
lano dolcemente, ti dondolano e ti rassicurano.
Rimani in questo stato di pace guaritrice tutto il
tempo che ti serve.

107
Capitolo 7

Quinto chakra:
scopri il tuo vero sé

Il quinto chakra, Vishuddha in sanscrito, si trova


all’altezza della gola.

Frase di guarigione:
“Esprimo la mia verità e incoraggio gli altri
a fare lo stesso.”

Caratteristiche:
Colore: blu
Nota musicale: medio-alta, Sol
Parti del corpo collegate: gola, tiroide, cavo orale,
gengive e denti.
Aspetti psicologici: comunicazione, creatività e
discernimento
Arcangelo: Michele
Cristallo: acquamarina

108
Espressione creativa di sé
Non c’è limite alla creatività. Il modo più veloce
per liberare la tua creatività è accedere all’emi-
sfero destro del cervello e attingere alla vastità
dell’universo. Con i primi tre chakra rimania-
mo dominati dall’emisfero sinistro del cervello,
significa che cerchiamo di dare un senso alle
nostre esperienze tridimensionali terrene. Nel
cuore il mondo materiale e metafisico s’incon-
trano e noi compiamo le scelte che ci guidano
al meglio nel nostro cammino personale, verso
la scoperta di noi stessi, e capiamo chi siamo
veramente. Quando ci innalziamo a un livello
di consapevolezza superiore, iniziamo a rivol-
gerci all’emisfero destro, connesso a tutto ciò
che esiste nell’universo. La creatività è la ca-
pacità di attingere al tutto, di scoprire le nostre
attitudini ed esprimere i talenti nel modo che
riteniamo migliore. Le nostre parole, azioni e
decisioni hanno ripercussioni sugli altri e su di
noi. Il quinto chakra riunisce l’energia del cuore
del quarto chakra e l’energia mentale del sesto
chakra. Questa energia nasce dalla forza di vo-
lontà e dal coraggio di scegliere di esprimere
se stessi e la propria verità. Ogni aspetto della
nostra vita, soprattutto quando abbiamo a che
fare con malattie e questioni di salute, è diretta-
mente condizionato dal karma che generiamo
attraverso le nostre scelte. La chiarezza (sesto
chakra) e la saggezza (settimo chakra) sono la
base della vera autorevolezza e il risultato di-
retto della verità del quinto chakra e del potere
dell’amore del quarto chakra.

109
Testa e cuore possono collaborare
in armonia
Quando la mente e il cuore collaborano come
una squadra in totale sintonia, siamo in grado
di esprimere noi stessi con chiarezza e amore
e possiamo prendere le decisioni che ci avvici-
nano ai sogni e ai nostri scopi più alti. Se razio-
nalizziamo troppo e rimuginiamo, perdiamo
il contatto con il cuore. Un esempio pratico: le
persone leggono la notizia di un seminario e si
sentono toccate nel profondo. Sanno che sareb-
be un bene partecipare, percepiscono questa
energia e decidono di iscriversi. Ma quando ve-
dono il prezzo pensano: “Posso permetterme-
lo? Che cosa diranno gli altri?”. Vanno in con-
fusione e spesso perdono il contatto con la loro
voce interiore. Infine decidono di non venire e
razionalizzano la scelta dicendo a se stessi che
era troppo costoso o inutile.
Quando questo chakra non è in equilibrio di-
ventiamo giudicanti, critici, e ci ammaliamo.
Hai mai notato quante malattie iniziano con un
mal di gola? Che cosa significa? Joy nota spesso
che quando Roy non dice qualcosa che sente o
che dovrebbe esternare ha la gola irritata, tos-
sisce e continua a schiarirsi la voce. Allora lei
chiede subito: “Che cosa succede? Che cosa non
stai dicendo?”.

Joy: avevo circa vent’anni e soffrivo di mal di gola


praticamente cronico. Quando raggiunsi l’apice,

110
avevo infiammazioni alla gola ogni mese. Passai
in rassegna medici e omeopati e provai tutte le
terapie esistenti per rinforzare il mio sistema im-
munitario. Niente mi dava sollievo. Presa dalla
disperazione mi affidai a una terapeuta esperta di
regressione alle vite passate. Dovevo capire quale
fosse la vera causa della mia debolezza. Durante
una seduta, la terapeuta mi disse che il mio cha-
kra della gola era in disequilibrio totale e mi chie-
se come mi sentissi nell’esprimere me stessa e nel
dire “no” alle persone a cui tenevo. Capii solo al-
lora quanti rospi stavo ingoiando senza reagire. E
quanta paura mi facesse l’idea di dire cose spia-
cevoli alle persone che amavo. Cercò la causa di
quel blocco e la trovò in una mia esistenza passata.
Tornammo a una vita in cui fui zittita da bambi-
na. Era la prima volta che compivo una regres-
sione del genere e fu un’esperienza molto intensa.
Ricordo che il mal di gola raggiunse picchi quasi
insopportabili durante quella seduta, ma quando
perdonai gli altri e me stessa scomparve all’im-
provviso. Dopo quell’unico incontro il mal di gola
passò e imparai gradualmente a esprimere ciò che
pensavo in modi sempre più efficaci e amorevoli.
Sono convinta che quando andiamo oltre l’il-
lusione di “una malattia fisica” e riusciamo a
capire che cosa sta realmente accadendo, abbia-
mo già percorso una prima parte del cammino di
guarigione. La seconda consiste nel trovare un
metodo e un approccio a cui affidarsi e l’ultimo
tratto è costituito dall’uso di questa nuova sag-
gezza per assumere comportamenti costruttivi,
solidali e salutari.
111
Forse la causa ultima del disequilibrio di que-
sto chakra legato alle decisioni e alla saggezza
è la dipendenza. Non c’è da stupirsi che nella
società odierna le dipendenze siano così diffu-
se. La cultura occidentale appare vittima di un
conflitto fra l’emotività (il cuore) e la raziona-
lità (la mente) che ci condiziona molto più di
quanto non pensiamo. Molti trovano il modo di
esprimere la propria rabbia online, amano spar-
gere veleno nelle chat e sui social media. Altri
raccontano ogni dettaglio delle loro vite su Fa-
cebook e simili. Passiamo ore a distrarci dalla
nostra vita spirituale condividendo cose con
chiunque appaia interessato. Alcuni non sop-
portano le critiche e cercano il sostegno degli
altri, anche se li conoscono appena. È una ten-
denza allarmante anche il fatto che i più giova-
ni diffondano online migliaia di fotografie che
li riguardano solo per ottenere approvazione.
Questa “mania dei selfie” è strettamente legata
a un forte sentimento di insicurezza e al biso-
gno insoddisfatto di ottenere riconoscimento
all’esterno. Dipende tutto dal quinto chakra,
che sentiamo profondamente ferito quando ve-
niamo criticati per la nostra originalità e fanta-
sia o semplicemente quando esprimiamo la no-
stra verità. Questo chakra è detto anche “terzo
orecchio” o “voce che ascolta”. È una specie di
parte interiore di noi stessi che sembra capace
di tradurre in parole ciò che sappiamo e sen-
tiamo, ma che non siamo ancora in grado di
esprimere. È un interprete che traduce i nostri
pensieri più intimi. Quando il quinto chakra è

112
sbloccato e in armonia riusciamo a esprimere
noi stessi in modi inimmaginabili e ci sentiamo
a nostro agio nel farlo.

L’onestà mantiene l’equilibrio del corpo


La comunicazione è lo scambio di informazio-
ni. È interessante osservare come una persona
possa manipolare facilmente le parole, il tono
e il volume della voce, ma sia praticamente im-
possibile dominare la parte non verbale della
comunicazione. Il corpo dice la verità a prescin-
dere. La nostra antenna interiore capta sempre
lo stress, la sfiducia, l’incoerenza e le menzo-
gne, anche se non ne siamo consapevoli. La co-
municazione ci aiuta anche a precisare i pensie-
ri e i sentimenti, ci consente di fare chiarezza.
Parlando apertamente di qualcosa che abbiamo
dentro possiamo scoprire cose che non aveva-
mo idea di sapere. Sono soprattutto le donne
ad amare questa specie di “terapia” e sono più
propense a discutere delle loro questioni e dei
problemi con gli altri. Anche solo esternando
una difficoltà riescono a vederla da una pro-
spettiva diversa e trovano nuove soluzioni. Lo
svantaggio di questo metodo è che una donna
rischia anche di rimanere impantanata rimugi-
nando sulla questione senza arrivare a concepi-
re un piano d’azione. In genere gli uomini pre-
feriscono esprimersi in un modo più orientato
all’obiettivo e sentono il bisogno impellente di
trovare una soluzione immediata. Vogliono si-
stemare subito le cose. Questa diversità di ap-
113
proccio causa spesso conflitti e stress fra i sessi
perché entrambe le parti rischiano di sentirsi
fraintese e non ascoltate. Tuttavia, se imparia-
mo a parlare senza paura e ad ascoltare con una
mente aperta, possiamo trarre il meglio dai due
modi di fare.
Parlare con onestà elimina lo stress accumulato
nel corpo e ti fa sentire meglio anche quando
gli altri non apprezzano ciò che hai da dire. La
cosa fondamentale è essere fedeli a se stessi e ai
propri valori.

Il dialogo con gli altri è spesso distorto


Parlare non significa ascoltare. Ascoltare non signifi-
ca capire. Capire non significa agire di conseguenza.

Il fatto che parliamo la stessa lingua o usiamo


le stesse parole non garantisce che riusciremo
davvero a capire che cosa ci stanno dicendo gli
altri. È anche peggio quando comunichiamo
via messaggio o per e-mail. In questa forma
di comunicazione infatti mancano alcuni ele-
menti importanti:
• Le parole costituiscono solo il 7 per cento del-
la comunicazione,
• l’intonazione il 38 per cento,
• il linguaggio corporeo il restante 55 per cento.

114
Anche quando la persona è davanti a noi le
cose possono non funzionare. Il compito di chi
sta parlando è accertarsi che le sue intenzioni e
il suo messaggio siano stati compresi nel modo
giusto! Devi verificare che l’altro abbia capito il
messaggio e non solo presumerlo da un cenno
di assenso.
Il discorso impeccabile è un’arte ed è necessa-
rio, per questo chakra, evitare sempre una co-
municazione distorta o un malinteso.
Molta gente parla anche quando gli altri sono
palesemente non interessati; queste persone
adorano sentire il suono della propria voce. Si
tratta di una dipendenza di cui liberarsi. Non
parlare se non hai ottenuto l’attenzione dei tuoi
interlocutori, altrimenti perdi tempo e rischi di
essere frainteso. Anche imporre la tua opinione
è sbagliato. Imparando a comunicare efficace-
mente, la nostra vita diventa più facile e meno
logorante! Quando ascolti, verifica di aver colto
correttamente il messaggio del tuo interlocuto-
re prima di reagire emotivamente.

Consiglio: impara a ripetere al tuo interlocuto-


re ciò che hai capito e chiedi se l’informazione
è corretta.

Ambasciator non porta pena


Essere sincero può essere molto offensivo e di-
struttivo se non impari come comportarti. Le tue
115
parole possono fare del bene o ferire. Sii chiaro
nelle tue intenzioni, prima di parlare centrati, sii
imparziale, poniti come un osservatore esterno
e affronta le tue emozioni. Se questa operazio-
ne è faticosa, prenditi un momento per riequili-
brarti. Quando ti lasci andare alle emozioni o sei
negativo, non agisci a partire dal profondo del
cuore o dal tuo sé superiore; reagisci in base alle
ferite emozionali del passato. Dimentichi che la
situazione o la persona che sta scatenando quel-
le emozioni ha solo il compito di ricordarti che
c’è qualcosa che non hai ancora guarito. Quindi
non aggredire chi hai di fronte, piuttosto cerca
di guarirti per riuscire ad affrontare la situazio-
ne con un atteggiamento neutrale e obiettivo. In
questo modo ti liberi del passato; finché reagirai
emotivamente ne sarai prigioniero.

Esercizio di grounding
per mantenere il controllo
Ogni volta che diventi emotivo durante una
conversazione fai una pausa. Fermati e con-
centrati sul respiro. Puoi anche dire al tuo in-
terlocutore che hai bisogno un momento per
ritrovare l’equilibrio. Non c’è da vergognarsi
nell’essere emotivo, ma devi riprendere il con-
trollo staccandoti dalla situazione contingente e
riconnettendoti con la Madre Terra.
Visualizza delle radici che fuoriescono da que-
sto chakra e dalle piante dei piedi. Lascia che
scorrano nel profondo, fino al centro della Terra.

116
Immagina che a ogni respiro lasci andare le
tue paure, le tue emozioni e tutta la negatività.
Questa energia scorre fino al centro della Terra,
viene bruciata e trasformata in energia positiva
che ritorna a te; è un’energia guaritrice che pu-
rifica il corpo a tutti i livelli.
Con ogni respiro inali la meravigliosa energia
guaritrice dal centro della Terra. Ti senti nu-
trito e amato dalla Terra e scegli di mantenere
il controllo. Entra nello spazio del tuo cuore e
percepisci la calma e la pace. Chiediti: qual è il
modo migliore di reagire in questa situazione?
Come posso rimanere fedele a me stesso? Qual
è la mia verità?

Mantengo il controllo ed esprimo la mia verità con


leggerezza, facilità e gioia!

Parla solo quando ti senti in perfetta armonia.


Segui questo consiglio e la tua vita non sarà più
la stessa.

Disturbi fisici legati al quinto chakra


I più comuni sono il mal di gola, i problemi
alle gengive e ai denti, il bruxismo, i disordi-
ni temporomandibolari (disturbi dell’ATM), le
laringiti, il gonfiore delle ghiandole e i proble-
mi di tiroide.

117
Conseguenze mentali ed emozionali
Isolamento, negare le informazioni, distorsione
della verità, distrazioni, egocentrismo, tenersi
costantemente impegnati, ossessione per i det-
tagli, essere manipolatore, aizzare le persone
creando conflitti.

Esercizio di guarigione
del quinto chakra
Siediti in posizione comoda, concentrati sul co-
lore blu, visualizza un luminoso cielo blu senza
nuvole. Respira profondamente, rilassati e fai
l’esercizio di grounding visualizzando le radi-
ci che fuoriescono dai tuoi piedi e che affonda-
no nella Terra. Connetti il tuo cuore al magma
rosso del centro del Pianeta ed elimina tutte
le emozioni e i sentimenti negativi, apri il tuo
cuore e ama te stesso per come sei. Ringrazia
per gli aspetti positivi della tua vita, per la tua
salute e per tutto il bene che hai ricevuto fino-
ra. Poi immagina di dire la verità senza paura e
con leggerezza, semplicità e gioia. Ti senti bene
a esprimere te stesso nel modo migliore per te.
Ripeti le seguenti affermazioni:
Adoro esprimere la mia creatività liberamente
e con gioia!
Posso tranquillamente cambiare rimanendo fe-
dele alla mia voce interiore e al mio cuore!

118
Un consiglio in più
ŸŸ Esercitati a chiedere ciò che vuoi; un’ulteriore
sfida è riuscire a farlo anche nell’intimità.
ŸŸ Suona la batteria.
ŸŸ Canta e danza.
ŸŸ Impegnati in attività creative divertenti (pit-
tura, ceramica, poesia), in qualsiasi cosa che
attivi l’emisfero destro del tuo cervello.
ŸŸ Dedicati alla scrittura automatica dopo la
meditazione o quando ti svegli!

119
Capitolo 8

Sesto chakra:
guarda a occhi chiusi

Il sesto chakra, Ajna in sanscrito, si trova all’al-


tezza delle sopracciglia ed è il terzo occhio.

Frase di guarigione:
“Percepisco la saggezza del mio sé superiore e la
metto in pratica nella vita quotidiana.”

Caratteristiche:
Colore: indaco
Nota musicale: alta, La
Parti del corpo collegate: cervello, ghiandola pi-
neale, occhi, orecchie e naso
Aspetti psicologici: intuitività e saggezza
Arcangelo: Raziel
Cristallo: lapislazzuli

120
L’intuito si può allenare
Questo chakra rivela le più alte intuizioni, pre-
visioni e visioni. Equilibrando e connettendoti
con questo chakra sarai in grado di aprire sem-
pre più il terzo occhio e inizierai a strappare il
velo che nasconde altri mondi e dimensioni,
anche nel futuro. Abbiamo sviluppato un me-
todo per chi desidera sbloccare questi canali di
percezione extrasensoriale a un livello superio-
re. L’esperienza più straordinaria che abbiamo
vissuto è stata la formazione di un gruppo di
nostri studenti in oracoli cristallini. Approfon-
diremo l’argomento nel prossimo capitolo. Sap-
pi che anche solo leggendo questo libro, capen-
do le basi dei chakra e il contesto in cui sono
inseriti la tua coscienza sta già cambiando. Tut-
to ciò che vuoi e di cui hai bisogno è nascosto
dentro di te; studiando l’argomento e iniziando
a crederci apri i canali segreti del tuo sistema.
Se non capisci che cosa intendiamo con questa
frase, rileggi il racconto del sogno di Roy.
Immagina per un momento di essere guidato da
esseri potenti, alcuni li chiamano angeli guida o
guardie angeliche, in certe culture si crede che
siano gli antenati, in altre si pensa siano dei ma-
estri. Altri ancora sostengono che si tratti di Dio.
E se fosse tutto vero? E se mano a mano che la
tua consapevolezza aumenta le tue guide cam-
biassero? E se cambiassero a seconda dei tuoi
obiettivi? Faccio un esempio: quando scriviamo
un libro o prepariamo un seminario ci appaio-

121
no guide che conoscono a fondo l’argomento
trattato. Quando invece ci concentriamo sulla
risoluzione di conflitti legati alla nostra relazio-
ne, ci appaiono altre guide. Starai dicendo che
però tu non le vedi, non le senti…
Ti raccontiamo una storia.

Dove sono i miei angeli quando ne ho


bisogno?
Roy: ero all’ultimo anno di Medicina ed ero
interno al reparto di chirurgia. Entrai in una
camera di traumatologia. C’era un uomo, An-
thony, che stava assumendo una flebo di mor-
fina contro il dolore. Aveva praticamente tutte
le ossa fratturate a causa di un grave incidente
d’auto. La sua piccola auto era rimasta coinvol-
ta in un incidente a catena con altre cinque au-
tovetture; lui si era scontrato frontalmente con
un camion, poi era stato tamponato dalle auto
che sopraggiungevano dietro di lui e un’altra
lo aveva colpito sul lato del guidatore. Era un
miracolo che fosse sopravvissuto!
Si stava lamentando con la sua famiglia:
“Dov’erano i miei angeli quando ne avevo più
bisogno? Guardatemi, sono ferito gravemente,
è un miracolo che sia sopravvissuto!”. Il caso
aveva voluto che fossi io il suo medico. Sorrisi
perché anche io ero rimasto vittima di inciden-
ti del genere, soprattutto a causa della fiducia
sconfinata nelle mie abilità alla guida da giova-

122
nissimo. Adoravo superare i limiti ed ero dro-
gato di velocità. Due giorni prima di conoscere
Anthony, un amico mi aveva regalato un ade-
sivo per l’auto: “Non volare più veloce dei tuoi
angeli!”. Stavo regolando la sua dose di morfi-
na quando esclamai: “Non capisci? Non imma-
gini quanti sforzi hanno fatto per salvarti? Un
altro al tuo posto sarebbe morto!”. Mi guardò
e scoppiò in lacrime: “Ha ragione, in effetti ho
percepito la presenza di un’energia leggera ac-
canto a me prima di svenire. Mi dispiace, sono
un ingrato!”.

Come allenare l’intuito


Se vuoi sviluppare al massimo un’abilità, devi
esercitarti. La maggior parte delle persone non
si rende conto che tutti alleniamo le nostre ca-
pacità di base nel corso della vita. Camminare
è un’abilità, come parlare e mangiare. Perseve-
riamo finché non le impariamo alla perfezione.
Ora non ci pensiamo più, agiamo in automati-
co, come il cambio di un automobile. Tutte que-
ste capacità vengono sviluppate con il tempo e
attraverso quattro fasi.

Prima fase: inconsciamente incompetente


È il momento in cui non sai nemmeno di non
sapere. Forse fino a questo momento non eri
nemmeno consapevole del fatto che quando si
parla d’intuizione non vai in automatico. Osta-
coli le tue percezioni con la mente cercando di
123
razionalizzare tutto. Oppure non credi alle tue
intuizioni perché hai esperienze passate che
ti portano a convincerti che non hai un intui-
to forte. Per esempio potresti esserti fidato di
persone che si sono rivelate sbagliate per te.
Un bambino non capisce che non può nuotare
finché non si tuffa in acqua e affonda come un
sasso. Nell’istante preciso in cui ti rendi conto
di non possedere un’abilità che desideri o di cui
hai bisogno passi alla seconda fase.

Seconda fase: consciamente incompetente


Capire che “non sono abbastanza bravo” porta
al desiderio d’imparare quelle abilità specifi-
che. È il momento in cui inizi l’apprendimen-
to, ti eserciti e ti alleni finché non hai imparato
le basi. Devi lavorare almeno un’ora al giorno
per ventuno giorni per accedere al livello suc-
cessivo, quando cioè potrai fare le cose senza
concentrarti completamente su di esse. È come
guidare un’automobile: quando inizi la scuola
guida devi fermarti a pensare a ogni singolo
passaggio (girare la chiave per accendere il mo-
tore, allacciare la cintura di sicurezza, controlla-
re gli specchietti, togliere il freno a mano e così
via). Con il tempo impari a gestire meglio l’au-
to e non devi più pensare consciamente a ogni
passaggio. Diventi consciamente competente.
Abbiamo studiato un metodo online che facilita
questo processo: devi solo ascoltare i file audio
per ventuno giorni, poi entrerai nella terza fase.

124
Terza fase: consciamente competente
È il momento in cui sai che puoi fare una cosa,
ma ti richiede comunque un po’ di attenzione
e concentrazione; il processo non è ancora del
tutto automatico. Hai creato nuove connessio-
ni nel tuo cervello, fra le cellule nervose (i neu-
roni). Queste connessioni si chiamano sinapsi.
Stai letteralmente riprogrammando il tuo cer-
vello, creando nuove procedure a livello fisico!
Ma non hai ancora abbastanza sinapsi per pro-
cedere in automatico. Se continui a esercitarti
per novanta o cento giorni inizierai ad agire in
automatico. A questo punto avrai raggiunto il
livello massimo e non dovrai più “pensare”!

Quarta fase: inconsciamente competente, il tuo


cervello è riprogrammato
A questo livello tutto avviene in automatico
e non devi più pensare a ciò che stai facendo.
L’intenzione è sufficiente per mettere in moto
il processo! Ecco perché semplicemente leggen-
do un libro ti rendi conto di ciò che non puoi
fare. Il passo successivo è esercitarsi quotidia-
namente per ampliare la propria consapevo-
lezza. Nei nostri seminari possiamo insegnarti
l’allenamento che ti serve. Puoi anche ordinare
il pacchetto del nostro seminario Heart Healing
ed esercitarti da solo od online (ti daremo ulte-
riori informazioni alla fine del libro).

125
Esercizi per aprire il terzo occhio
Ecco alcuni esercizi da mettere in pratica nella
vita quotidiana.
Quando suona il telefono, prima di guardare il
display per sapere chi ti sta chiamando chiediti:
“Chi potrebbe essere?”. Chieditelo senza preoc-
cuparti di sbagliare.
Se qualcuno ti invita per un appuntamento o
un caffè, chiediti quale potrebbe essere lo scopo
dell’invito e cosa vuole questa persona da te.
Quando sei in libreria, chiedi di essere guidato
al libro migliore per te. Quando ne trovi uno,
chiedi di mostrarti il messaggio che vuole tra-
smetterti, poi apri il libro a caso e leggi il tuo
messaggio. Quando devi vedere qualcuno, pri-
ma dell’appuntamento chiudi gli occhi qualche
minuto e verifica se c’è qualcosa che vuoi af-
frontare o chiedere in quell’occasione.
Quando cerchi la soluzione a un problema,
chiedi all’universo un indizio, un segno, ma-
gari ti arriverà attraverso un libro da leggere o
un film da guardare. Devi diventare sensibile ai
modi in cui l’universo comunica con te.
Il nostro metodo preferito: compra delle carte,
le carte degli angeli, i tarocchi o qualcosa di si-
mile e inizia a giocarci, impara a porre domande
precise (le domande aperte funzionano meglio,
non limitarti a domande le cui risposte siano un
sì o un no). È incredibile quanto siano accurate

126
le carte una volta che sai come usarle. Joy è la
maga ufficiale di casa ed è bravissima a legge-
re le carte. Sta pensando di preparare un cor-
so online per insegnare la lettura in modo che
chiunque possa sfruttare le proprie abilità extra-
sensoriali in maniera semplice e accessibile.

Abbandona la mente logica


La mente intuitiva è la mente spirituale, ed è la
fonte dell’ispirazione e di nuove invenzioni. En-
fatizzando troppo la mente logica e analitica sof-
fochiamo la nostra mente spirituale. La maggior
parte della gente è spaventata dal silenzio per-
ché deve confrontarsi con il chiacchiericcio inte-
riore. Accendere la televisione o la radio non è
la soluzione. Non dovremmo mai zittire la men-
te, ma calmarla lasciando svanire gradualmente
quel brusio. La meditazione è un metodo poten-
te: calma la confusione mentale e ci permette di
connetterci con la fonte dei pensieri. Chi genera
questi pensieri? Chi legge queste parole? Quan-
do lasci che le cose siano come sono senza alcu-
na resistenza, ma solo osservando ciò che succe-
de, non sei più quello che riceve i pensieri, ma
quello che li genera. Oltre non c’è il pensiero, ma
l’essere. Non disperarti se non accade subito. Ri-
corda che stai allenando un muscolo, stai impa-
rando un’abilità dimenticata da tempo. Ricorda
anche che passare da consciamente incompeten-
te a inconsciamente competente richiede almeno
novanta giorni e una pratica quotidiana di alme-
no un’ora. Se ti alleni mezzora ci vorranno cen-
127
tottanta giorni e se ti alleni solo quindici minuti
al giorno ci metterai un anno.

La mente scimmia
Quando il sesto chakra non è in equilibrio, la
mente cerca di sostituirsi al lavoro della psiche
e la logica sovrasta la voce interiore. Questo
non significa che vogliamo screditare la mente
o che la consideriamo meno importante dell’in-
tuizione. La vera sfida, nonché il segreto di
questo chakra, è l’integrazione della mente con-
sapevole (emisfero sinistro razionale), dell’in-
tuizione inconscia (il terzo occhio, emisfero
destro creativo) e del cuore (amore, gentilezza
e compassione). Quando questi tre elementi si
uniscono puoi letteralmente volare. Fidarti del-
la tua guida interiore, seguire i passi suggeriti
divertendoti ed esprimendo le tue passioni? È
ciò che accade quando vivi un’esperienza stra-
ordinaria. È la mente scimmia (il flusso conti-
nuo di vecchi pensieri negativi) che ti distoglie
dal percorso. Quando ti rendi conto che ti sta
succedendo, ferma immediatamente il flusso
diventandone consapevole e spostando la tua
attenzione verso ciò che desideri veramente.
Quando cuore, mente e intuito sono in equili-
brio, la più potente combinazione di elementi
esistente sta lavorando per te e tu sei davvero
aperto mentalmente ed emotivamente. Questa
è la saggezza. Ricorda, sei tu l’unico respon-
sabile delle tue scelte, non puoi scaricare la re-
sponsabilità su nessun altro.
128
Il processo
Udito e vista (e gli altri sensi) ci forniscono le
informazioni allo stato grezzo sul mondo e sul-
le persone che ci circondano. Quando il sesto
chakra è aperto è in grado di elaborare queste
informazioni attraverso l’intelligenza emoti-
va (il cuore) favorendo l’apprendimento con
l’esperienza. Diventiamo capaci di valutare le
nostre intuizioni e siamo aperti alle idee altrui.
Ci troviamo in una posizione neutra, non giu-
dichiamo, non abbiamo idee od opinioni pre-
concette e siamo semplicemente testimoni che
acquisiscono un’informazione e la analizzano.
A questo punto riusciamo a cogliere la differen-
za fra verità e illusione.
Questo è anche il chakra delle visioni. Facen-
do fluire verso l’alto l’energia della Kundalini
dalle radici (primo chakra) possiamo produr-
re visioni chiare dei nostri mondi, interiore ed
esteriore, e possiamo rinforzare la fiducia nelle
intuizioni e nelle nostre personali previsioni del
futuro. Leggi anche l’esercizio di guarigione.

Problemi fisici legati al sesto chakra


I più comuni sono l’infarto, il tumore al cervel-
lo, la cecità, la sordità, i disturbi dell’apprendi-
mento e gli attacchi epilettici. Sono da include-
re anche l’insonnia e la depressione stagionale
o invernale.

129
Lascia entrare la luce
La ghiandola pineale reagisce alla luce. È una
piccola ghiandola endocrina che si trova nel
cervello e produce melatonina. La melatoni-
na regola il nostro orologio biologico interno e
il ciclo del sonno. Quindi è importante che ti
esponi alla luce del sole, soprattutto in inverno.
Puoi anche usare lampade che simulano la luce
naturale coprendo tutte le frequenze e le onde
elettromagnetiche della luce solare. Ci sono
persone che si sentono meglio facendo lampa-
de abbronzanti in inverno, perché le aiutano a
fare scorta di energia nella ghiandola pineale.

Conseguenze mentali ed emozionali


Non ti fidi del tuo istinto, dubiti di te stesso,
pensi troppo e razionalizzi qualsiasi cosa.

Esercizio di guarigione
del sesto chakra
Stabilisci che cosa vuoi sapere. Siediti in posi-
zione comoda, concentrati sul colore indaco,
immagina un cielo limpido, senza nuvole, e un
sole viola che ti invia onde di energia indaco che
viene assorbita dal terzo occhio. Respira profon-
damente, rilassati e fai l’esercizio di grounding
visualizzando le radici che fuoriescono dai tuoi
piedi e che si radicano in profondità nella Ter-
ra. Senti l’allegria e la gioia nel secondo chakra

130
arancione e lascia andare il bisogno di control-
lare tutto nel chakra del plesso solare, quello
giallo. Connetti il tuo cuore al magma rosso del
centro del Pianeta ed elimina tutte le emozioni
e i sentimenti negativi, apri il chakra verde del
cuore e ama te stesso per come sei. Ringrazia
per gli aspetti positivi della tua vita, per la tua
salute e per tutto quello che c’è di buono. Poi
immagina di dire la verità senza paura e con
leggerezza, semplicità e gioia. Ti senti bene a
esprimere te stesso nel modo giusto per te. Tor-
na a soffermarti sui raggi viola della luce del
sole che aprono il tuo terzo occhio e immagina
di poter ottenere tutte le informazioni che vuoi.
Chi te le fornisce? Come le ricevi?
Ripeti le seguenti affermazioni:
Sono guidato dal Divino in tutto ciò che faccio!
Mi trovo in una dimensione di amore e gioia!
Posso tranquillamente arrendermi alla mia
guida interiore e fidarmi di ciò che suggerisce.
Vedo tutto, mi aspetto di vedere la grandezza
di tutti e di esserne testimone. Ogni cosa è per-
fetta così com’è.

Un consiglio in più
ŸŸ Dormi all’aperto.
ŸŸ Stai alla luce del sole il più possibile.
ŸŸ Esercitati a diventare un osservatore silenzioso.

131
ŸŸ Pratica la meditazione e lo yoga.
ŸŸ Stai a digiuno per tre giorni dedicandoti alla
meditazione.

132
Capitolo 9

Settimo chakra:
il Nirvana
è l’arte della beatitudine

Il settimo chakra, Sahasrara in sanscrito, si trova


sulla sommità del capo ed è il chakra della corona.

Frase di guarigione:
“So di essere parte dell’universo e fonte della creazio-
ne. La mia vita è guidata dalla saggezza Divina.”

Caratteristiche:
Colore: bianco
Nota musicale: molto alta, Si
Parti del corpo collegate: ghiandola pituitaria
(ipofisi)
Aspetti psicologici: beatitudine, amore incondi-
zionato e spiritualità
Arcangelo: Zadkiel
Cristallo: ametista

133
Il portale dello spirito
Secondo molti maestri lo spirito entra nel corpo
fisico attraverso il chakra della corona al mo-
mento della nascita ed esce dallo stesso punto
quando il corpo fisico muore. Quando compia-
mo un viaggio astrale (visitiamo altri mondi
o dimensioni) usciamo dal corpo attraverso il
chakra della corona e ci spostiamo al di là del
tempo lineare e dello spazio tridimensionale.
Se vogliamo sperimentare vite passate possia-
mo attraversare il continuum spazio-temporale
per tornare alla vita che vogliamo riscoprire o
a quella connessa con una particolare sfida che
stiamo affrontando nella vita attuale. Possiamo
imparare a sfruttare questo portale per racco-
gliere informazioni e vedere il futuro, il passato
e altri luoghi o dimensioni. È una condizione
di resa all’abbraccio del Divino, sperimentia-
mo la beatitudine, lo stato supremo di felicità
e abbandono. La maggior parte di noi non sa
che la morte è un sentimento di beatitudine,
paragonata all’orgasmo massimo. Non c’è as-
solutamente nulla di cui aver paura. In punto
di morte dobbiamo arrenderci completamente
perché rinasceremo in uno stato di beatitudine.
La morte, in questo senso, è simbolica, lo spiri-
to e l’anima non possono morire; ecco perché
quando passiamo da uno stato di coscienza a
un altro superiore può sembrarci di vivere una
piccola morte. Spesso dobbiamo lasciar andare
le persone, così come certe abitudini, convin-
zioni, modi di fare, e ricominciare da capo a un

134
nuovo livello. Non tutti se ne rendono conto;
quindi in molti, sul proprio cammino spirituale,
provano sentimenti di separazione, fatica estre-
ma e sbalzi d’umore quando raggiungono un
livello superiore di maturità spirituale. Anche
l’ambiente che ti circonda può reagire in modi
che tu percepisci come sgradevoli. Gli altri po-
trebbero pensare che sei matto, che appartieni
a una setta o che pratichi la magia e tutta una
serie di cose insensate che dimostrano una pro-
fonda ignoranza. Aprire la tua vita all’inconscio
collettivo significa connetterti al tutto.
Alcuni vivono questa esperienza durante l’or-
gasmo; provano la sensazione di essere letteral-
mente sbalzati fuori dal corpo in un luogo di
pace dove si sentono un tutt’uno con l’univer-
so. In quel momento di pura estasi prova an-
che a richiamare le tue intenzioni: la vibrazione
energetica presente accelera il processo della
loro realizzazione.

Il potere del settimo chakra risiede nelle tue


intenzioni. Approfondiremo il concetto fra un
attimo. Per fare in modo che il chakra della co-
rona sia forte e ben aperto dobbiamo imparare
a considerare la morte come un evento positivo
e potente, come la nascita. Non è necessario cre-
dere in qualcosa in particolare o in qualche di-
vinità per rafforzare il settimo chakra; anche gli
atei possono sbloccare il chakra della corona,
tutti possono farlo. L’aiuto può derivare dalla

135
convinzione che esista una presenza superiore,
un sistema o un flusso, qualsiasi cosa ti dia fi-
ducia che:
ŸŸ alla fine andrà tutto bene;
ŸŸ siamo su questo Pianeta per diventare più
forti, più amorevoli e gentili,
ŸŸ tutto si svolge esattamente come deve;
ŸŸ tu sei parte di qualcosa più grande di te;
ŸŸ c’è una ragione per tutto ciò che accade nella
nostra vita.

Metabolizzare queste convinzioni favorirà l’a-


pertura del chakra della corona, cioè una co-
stante e preziosa connessione fra il materiale
(mortalità) e lo spirituale (immortalità).

Stabilisci obiettivi chiari!


Nell’universo esistono due forze opposte che
alla fine convergono nella luce. Questo è il
concetto dello yin e yang, positivo e negativo,
la dualità. Lo yin e lo yang uniti conducono al
Tao: l’unità. Quando accettiamo le nostre om-
bre, invece di combatterle, non siamo più divisi
in due, torniamo a essere uno. Tornare all’unità
è guarigione assoluta; non lottiamo contro una
malattia, la accettiamo e inviamo sentimenti
amorevoli alla parte del nostro corpo che si è

136
ammalata. È la guarigione più potente che esi-
sta. Facciamo un esempio: il cancro. Nella mag-
gior parte dei casi il cancro deve essere sconfit-
to, è un nemico.
Ora immagina che un tumore sia un messag-
gero che cerca di avvisarti che devi cambiare
qualcosa nella tua vita, magari devi perdonare
qualcuno. Se è davvero così, la malattia è so-
praggiunta per insegnarti a perdonare e a la-
sciar andare. Se non avrai paura di morire, non
sprecherai energie a preoccuparti della morte e
ne avrai di più per concentrarti su ciò che deve
essere fatto. L’intenzione, l’obiettivo, che ti gui-
da in questa vita è ciò che è emerso dal sogno di
Roy, i princìpi del cuore.
Quelli che seguono sono degli obiettivi che ti
suggeriamo di cercare di raggiungere:
ŸŸ impara ad aprire il tuo cuore per amare di
più;
ŸŸ sii più gentile e compassionevole;
ŸŸ apprezza ogni sfida sul tuo cammino;
ŸŸ evolviti verso livelli superiori di divinità.

Il tuo scopo è diventare la versione migliore di


te stesso raggiungendo uno stato di beatitudi-
ne, saggezza, amore incondizionato e pace in-
teriore ed essere capace di osservare il mondo
senza soffrire, ma con grande compassione.

137
Stai nel presente
Il chakra della corona c’insegna a stare nel pre-
sente; troppo spesso indugiamo nel passato.
Una reazione emotiva scaturisce dalle espe-
rienze vissute e, poiché non siamo in grado di
connetterci alla nostra vera fonte del potere,
regrediamo alle ferite emozionali del passato.
Perdonando gli altri, capendo che non c’è nien-
te di personale in un confronto e inviando amo-
re agli eventi traumatici passati (dando cioè un
significato nuovo a qualcosa che abbiamo sem-
pre considerato un trauma), possiamo prende-
re le distanze dalle ferite e dai sentimenti. Ciò
richiede una pratica costante. Il chakra della
corona ci consente di capire quando siamo noi
a controllare la nostra forza o quando è nelle
mani degli altri. Riusciremo quindi a rompere
lo schema, il karma, in cui ci hanno incastrati
i nostri genitori, l’educazione ricevuta, il con-
dizionamento sociale e culturale e la nostra di-
mensione (il corpo fisico).

Staccati!
Quando siamo connessi con la nostra coscien-
za superiore riusciamo a capire ciò che non è
giusto anche se siamo stati cresciuti con la con-
vinzione che lo fosse. Vediamo chiaramente gli
errori in certi comportamenti e certe abitudini
della nostra famiglia, della società o della no-
stra cultura. Non abbiamo bisogno di nessuna
consapevolezza esterna, è già in noi: dobbiamo

138
solo lasciarla fluire nel nostro io. Possiamo ad-
dirittura superare i dogmi religiosi e scoprire
direttamente dalla fonte che cosa è vero e che
cosa non lo è.
Un esempio. Anche in tempi in cui la schiavi-
tù era una pratica normale, qualcuno aveva la
consapevolezza che fosse sbagliata e immorale.
C’erano padroni più sensibili e compassionevoli
che trattavano i propri schiavi con gentilezza e
amore. Dobbiamo imparare ad allontanarci da
ciò che è generalmente accettato come “il modo
in cui si fanno le cose” e trovare la nostra strada.

Roy: al terzo anno di studi mi resi definitiva-


mente conto che c’era qualcosa che non andava
nella medicina così com’era, doveva esserci di
più. Terminata l’università, iniziai a praticare
la professione, ma mi turbava molto il modo in
cui dovevo trattare i pazienti, da un punto di vi-
sta meramente sintomatico. Questo concetto (il
trattamento dei sintomi senza ricercare le cause
profonde) è sbagliato e tutti i medici lo sanno nel
profondo, ma la maggior parte continua a com-
battere la medicina alternativa perché si sente
minacciata. Le case farmaceutiche sono così po-
tenti che la medicina alternativa non ha possi-
bilità di essere accettata. In molti paesi i medici
devono nascondersi, come succedeva nel Medio
Evo. Io ho dovuto allontanarmi dal sistema per
poter vivere con me stesso. Non credo che l’in-
dustria farmaceutica ammetterà mai un’integra-

139
zione dei due sistemi, ma la tecnologia potrebbe
essere un punto di avvicinamento. Sono convin-
to che la medicina ufficiale abbraccerà la tecnolo-
gia e un domani potremo verificare il nostro stato
di salute fisica su apparecchiature da indossare.
Anche la medicina energetica sarà più avanzata
nel prossimo futuro e ci permetterà di registrare
lo stato energetico del nostro corpo. Una volta
che la tecnologia energetica diventerà completa-
mente affidabile, potremo integrare i due sistemi.
Un giorno, quindi, saremo in grado di agire sul
nostro livello energetico vibrazionale per cambia-
re le cose prima che si trasformino in malattie
fisiche. Questo lavoro ci aiuterà anche a capire le
ripercussioni su noi stessi delle nostre azioni, dei
pensieri, delle convinzioni e delle emozioni.

Il punto è che quando neghiamo o ignoriamo il


nostro vero sé riceviamo continui avvertimenti
e segnali che in genere aumentano di intensità
con il passare del tempo. Prima o poi ci appa-
riranno in un modo difficile da ignorare. Sfrut-
tando il potere del settimo chakra possiamo
liberarci delle convinzioni negative e sostitu-
irle con visualizzazioni e affermazioni potenti.
Puoi accelerare questo processo lavorando sui
punti dell’agopressione.

140
Aumentare la consapevolezza nel
settimo chakra: la coscienza Siddhi
A questo punto ti sarà chiaro che il settimo cha-
kra dovrebbe essere aperto per facilitare l’equi-
librio di tutti gli altri. Metaforicamente è come
trovarsi in cima alla montagna a guardare il
panorama sottostante; per raggiungere quel-
la cima devi prima scalare tutta la montagna.
Quindi, partendo dal chakra delle radici e risa-
lendo gli altri chakra, percorri il sentiero giusto.
Ma una volta arrivato al settimo chakra non è
finita, qui inizia il vero lavoro!
Dobbiamo imparare a dominare il nostro duali-
smo e ad accelerare le manifestazioni per poter
sfruttare i nostri talenti e insegnare agli altri a
fare lo stesso. La coscienza Siddhi corrisponde
a questo stato di consapevolezza assoluta in
cui non c’è alcuna indecisione o esitazione fra
l’intento creativo e la sua manifestazione con-
creta; le intenzioni diventano il potere stesso
della manifestazione. È come quando compri
qualcosa su internet: nel momento esatto in cui
paghi i prodotti diventano tuoi, devono solo es-
sere trasportati dal magazzino a casa tua. Un
bell’esempio è la stampa su richiesta dei libri.
Ordini un libro che non esiste in forma tridi-
mensionale, è solo un progetto digitale; quando
lo acquisti viene stampato, poi ti sarà spedito.
Immagina un futuro in cui speciali stampanti ti
consentiranno di avere in casa i prodotti scelti
nel momento esatto in cui li scegli. La coscienza
Siddhi è questo: mette in moto gli eventi nel mo-

141
mento preciso in cui dedichi loro la tua atten-
zione. Poi nella tua vita si manifesterà una serie
di effetti a catena che ti condurranno all’indi-
rizzo “di consegna” esatto. È lo stato ultimo
dell’essere in cui creiamo qualsiasi cosa senza
sforzo e all’istante. Questo livello di coscien-
za non crea attraverso la mente, lavora in uno
spazio detto antimateria, campo morfogeneti-
co, quantum, campo del punto zero e così via.
Spesso la nostra mente costituisce il più grande
ostacolo a questo livello di consapevolezza per-
ché si tratta di una condizione illogica e ben più
creativa di quanto possiamo capire attraverso
la razionalità.

Joy: Nostra figlia Grace era molto piccola quan-


do sperimentò in prima persona come riusciva a
manifestare ciò che non voleva. È sempre stata
una bambina straordinariamente forte, ha una
volontà di ferro e non ha scrupoli nel dirti se non
apprezza un tuo comportamento. Possiede anche
un lato molto dolce e sensibile ed è sempre per-
fettamente consapevole di ciò che accade intor-
no a lei. Spesso ci lascia letteralmente di stucco
leggendoci nel pensiero, completando le nostre
frasi, prevedendo le nostre intenzioni e azioni.
Quando organizziamo una cena capita che parli
di sua spontanea iniziativa delle vite passate de-
gli ospiti e raccomanda ai suoi compagni di asilo
di trattare bene il loro corpo e di rispettare la Ma-
dre Terra. È nata così o è stato l’ambiente sopra
le righe in cui cresce (la nostra casa, i seminari,

142
la sua meravigliosa scuola, il continuo contatto
con un mondo altamente spirituale) che le ha
permesso di sviluppare queste capacità?
Non lo sappiamo, ma sappiamo che proseguire il
nostro cammino e la nostra evoluzione ci aiuterà
a essere genitori migliori e a guidarla con mag-
giore consapevolezza e amore. Con lei lavoriamo
praticamente nello stesso modo che stiamo spie-
gando a te in questo libro. E gli effetti sono stupe-
facenti, delle manifestazioni quasi istantanee di
guarigione. È impressionante osservare il modo
veloce, facile e leggero in cui i bambini cambiano
e guariscono le ferite passate. Non sono ancora
bloccati dall’emisfero sinistro del cervello, quindi
i risultati sono pressoché immediati. Non hanno
problemi a credere nel potere della fonte supre-
ma, dell’universo, di Dio o come vuoi chiamarlo.
Semplicemente ci credono e agiscono.

Consiglio di Joy per i genitori


Spiegare ai nostri figli come perfezionare la propria
capacità di manifestazione è un dovere per noi. Lo
facciamo anche con la nostra piccola Grace. La ren-
diamo consapevole di che cosa sta facendo a se stessa
quando inizia a lamentarsi di quanto sia brutta la
vita perché non ha ottenuto il terzo biscotto al cioc-
colato, quando crede che sia un’ingiustizia non poter
andare a trovare i parenti che le mancano (eh, sì! Per
quanto i suoi capricci siano a volte banali applichia-
mo sempre questo metodo).

143
Abbiamo scoperto che smette quasi subito di protestare
e piagnucolare se le spieghiamo che rimanendo attac-
cata a parole negative e vibrazioni energetiche ostili
crea solo ciò che non vuole (fastidio e tristezza). Ab-
biamo fatto questo esercizio poche volte e ora le ricor-
diamo: “Grace, ascolta te stessa. Stai ripetendo ciò che
non vuoi e non ti piace. Pensa a qualcosa che in questo
momento va bene. Ti viene in mente qualcosa?”.
Poi la distraiamo con le nostre domande, che in gene-
re puntano a raccontarle quanto è fortunata, quanto
sia straordinaria la sua vita e così via.
Questo reindirizzamento dell’attenzione dei chakra
comporta un cambiamento quasi istantaneo dell’e-
nergia. Lei torna a sorridere, saltella in giro e diven-
ta piacevole com’è di solito.

Armonia con l’energia universale


Quando sei in sintonia con il tutto, sei al livello su-
premo del sapere e diventi un tutt’uno con il pia-
no originale della tua vita. Abbandoni la volontà
di qualcosa di diverso, non sei più vittima del tuo
ego e ti lasci andare a una consapevolezza supe-
riore. Questo è il Nirvana, il paradiso in terra!
Grazie al silenzio e alla pratica costante (un
minimo di novanta o cento ore) puoi inoltrarti
sempre più nella coscienza Siddhi. Il tuo obiet-
tivo deve essere diventare una cosa sola con il
tutto ed essere guidato da questa forza.

144
Roy: un esempio tratto dalla nostra vita
Ci siamo sposati nel dicembre 2012. All’epoca vive-
vamo in Olanda in una casa bellissima sull’acqua.
Joy non amava molto il clima olandese: era piovo-
so, cupo e freddo. Quindi decidemmo di passare
del tempo in Florida, dove avevamo un’altra casa.
Ci connettemmo con il livello Siddhi della nostra
coscienza e visualizzammo un’immagine di noi che
vivevamo in montagna. Joy confessò che quel luogo
le ricordava tanto l’Austria (ci aveva vissuto gran
parte della sua vita e non voleva tornarci), perciò
quella visione non la emozionava particolarmente.
Chiedemmo aiuto. La settimana successiva parteci-
pammo a un seminario tenuto da un ex agente della
CIA, una spia psichica. In pratica una persona con
queste capacità può vedere ciò che accade in un luo-
go lontano grazie a una tecnica, la visione a distan-
za, messa a punto dall’Università di Stanford pro-
prio per la CIA. Durante le ricerche e la formazione
degli agenti, si scoprì che riuscivano a vedere anche
il passato e il futuro. Il problema riguardo al futuro
era che a volte non erano in grado di determinare
la data precisa degli eventi visti. Il tempo è una va-
riabile capricciosa in questo genere di cose. Avevano
previsto lo tsunami in Giappone, gli incidenti delle
navette NASA e altri episodi simili. Potevano an-
che visualizzare il luogo ideale in cui vivere. Mentre
l’ex agente spiegava queste cose al seminario, io e
Joy ci scambiammo uno sguardo d’intesa e capimmo
che dovevamo chiedergli aiuto. Nel mese di gennaio
dello stesso anno lo assumemmo per trovare il no-
stro spazio sacro; solo pochi mesi dopo aver visto la

145
nostra nuova casa nelle esperienze di channeling di
Joy, ricevemmo le coordinate esatte del nostro luogo
ideale: Asheville, nella Carolina del Nord.
Non avevamo mai sentito parlare di quella città. Fa-
cemmo delle ricerche sul posto e scoprimmo molte
“coincidenze” interessanti e vibrazioni energetiche
che rendevano Asheville sempre più affascinante ai
nostri occhi.
Esattamente sei mesi dopo, traslocammo nella no-
stra nuova casa ad Asheville e ci viviamo ancora.
Adoriamo stare qui. Abbiamo trovato la scuola idea-
le per alcuni dei nostri figli, incontriamo tantissime
persone meravigliose in cerca di se stesse, impegnate
e in perenne movimento, hippy, yogi e stravaganti
salutisti. Asheville sembra soddisfare perfettamen-
te le nostre esigenze e i nostri desideri. Siamo tutti
felici di abitare qui e quando abbiamo ospiti da fuo-
ri notiamo quanto questo posto sia benefico, anche
per loro. Guardando dalla finestra vediamo le stesse
montagne che apparivano nelle nostre visualizzazio-
ni prima di sapere che questa città esistesse. Joy è
felice perché qui si sente a casa. Ogni giorno succede
qualcosa di nuovo che ci fa capire che questo è il luo-
go ideale per i nostri figli e per noi.
Ricostruiamo gli eventi:
ŸŸ a gennaio decidiamo di cercare il posto perfetto;
ŸŸ una settimana dopo incontriamo un esperto della
CIA che trova quel posto;
ŸŸ due mesi dopo andiamo alla scoperta della città;

146
ŸŸ dopo cinque giorni troviamo la casa perfetta e da quel
momento tutto è andato bene senza alcuno sforzo.

Questa è la coscienza Siddhi. Abbiamo centinaia di


storie che potremmo raccontarti per spiegarti come
lasciarti guidare quando apri il chakra della corona.
Nel frattempo abbiamo imparato anche noi la visione
a distanza e abbiamo trovato il luogo ideale in cui
vivere per decine di persone.

La gioia precede la beatitudine


La coscienza Siddhi è legata a uno stato di “pura
gioia”. Sperimentiamo qualcosa di simile quan-
do ci sediamo a guardare il sorgere del sole o
un arcobaleno, oppure quando festeggiamo Ca-
podanno con un brindisi o prendiamo in brac-
cio nostro figlio appena nato. In quei momenti
ci lasciamo andare alla gioia pura che è sempre
presente nel settimo chakra. È l’obiettivo su-
premo dell’essere e della vita e devi cercare di
tornare in questo stato ogni volta che senti di
esserti allontanato.

Ogni percorso è unico,


ma il destino è lo stesso
Ora sai quello che devi sapere, sei libero di
andare.

147
La domanda è: come ci arrivi?
Il percorso è variabile, l’obiettivo è fisso. Ogni
cammino è diverso, sono possibili molteplici
strade. C’è chi sfrutta la meditazione, chi segue
i nostri seminari, gli insegnamenti di altri mae-
stri, il tai chi, lo yoga, il panchakarma (la disin-
tossicazione ayurvedica), qualsiasi cosa funzio-
na! Un detto famoso ricorda che “tutte le strade
portano a Roma”. Molti vogliono prendere la
strada più veloce, ma non esiste una strada più
veloce, c’è solo quella che tu devi trovare. Il tuo
impegno è essenziale, ma ci torneremo dopo.
Per evolvere e crescere dal punto di vista spiri-
tuale dobbiamo conoscere a fondo le basi e cer-
care di non andare oltre le nostre capacità nella
brama di “arrivare” in fretta. Come ha capito
Joy durante il suo cammino:

Non arrivi mai. La vita è continuo cambiamento e


il continuo cambiamento è vita.

Dobbiamo prenderci cura del corpo e dei no-


stri bisogni primari. Per esempio, i monaci
shaolin passano ore ad allenare il corpo con le
arti marziali e altri esercizi fisici e imparano a
meditare e a condizionare il loro stato fisico e
mentale. Imparano come staccarsi sempre più
dalle emozioni.
Anche gli yogi indiani seguono un allenamen-
to simile, ma sfruttano lo yoga per dominare
148
il corpo. Anche per loro la meditazione è fon-
damentale.
In entrambi i casi, il cibo è importante, ma non
è considerato come in occidente: è semplice e
trattato con rispetto. Viene consumato lenta-
mente e con coscienza. Dobbiamo imparare a
prestare attenzione al nostro corpo, a nutrirlo
con i cibi giusti e a prenderci il tempo necessario
per la crescita spirituale. Non è corretto pensare
che sia l’unico modo, non dobbiamo diventare
monaci o yogi. Ma possiamo imparare da loro
che dobbiamo dare al nostro corpo allenamento
fisico e spirituale. Non possiamo farne a meno,
ma possiamo comunque vivere in una bella
casa e guidare una bella automobile.
L’aspetto esteriore è di minore importanza.
Non lasciare che diventi una distrazione. Se ci
sottoponiamo a uno stress eccessivo per ottene-
re ricchezza e dimentichiamo gli esercizi quo-
tidiani, perdiamo di vista lo scopo della nostra
vita su questo Pianeta. Sarebbe come vendere
la salute in cambio di soldi per poi capire che
bisogna riacquistarla con gli stessi soldi guada-
gnati lavorando duramente.
La bella notizia è che hai una seconda possibi-
lità, la cattiva è che devi ricominciare da capo.

Disequilibrio del settimo chakra


I disturbi si evidenziano su un piano più ener-
getico che fisico. Quando si manifestano nel

149
corpo sono misteriosi e difficili da diagnostica-
re, per esempio la fatica cronica nascosta dietro
un esaurimento, un virus o la malattia di Lyme.

Conseguenze mentali ed emozionali


Altre ripercussioni sono l’apatia e la svogliatez-
za. Possiamo includere anche l’orgoglio eccessi-
vo, l’arroganza, l’ambizione smisurata, i giochi
di potere, la depressione, l’indifferenza, l’irri-
tazione (impazienza), il non saper trattare con
le persone che non sono spiritualmente elevate
e il sentimento di superiorità nei loro confron-
ti, o ancora la ricerca del controllo guardando
chiunque dall’alto al basso. Tutto ciò può cau-
sare estraniamento sociale, isolamento, crudel-
tà, insonnia, confusione e così via.

Virtù da sviluppare
Tenerezza, empatia, attenzione verso gli altri,
pazienza, volontà d’insegnare con umiltà sen-
za sentirsi migliori, imparare a essere un leader
vulnerabile.

La connessione tramite la disconnessione


Il settimo chakra ti apre le porte di un altro
mondo, di un’altra dimensione, di un nuo-
vo sapere e di un nuovo modo di amare. Ciò
che ti serve (soprattutto all’inizio) è l’abilità

150
di estraniarti dal mondo caotico e frenetico
in cui viviamo. Durante una conversazione,
un incontro o una presentazione, devi avere
il potere e la capacità di staccarti da dove ti
trovi fisicamente e da ciò che stai dicendo, e
ritirarti nell’ipofisi. Ti spiegheremo come fare
nel paragrafo successivo, dedicato all’eserci-
zio di guarigione. Il segreto è rimanere con-
nesso alla consapevolezza superiore del tutto
e riuscire a tornare nel mondo tridimensiona-
le dove il tuo corpo sta vivendo un’esperienza
per portare la beatitudine in quell’esperienza.
Quando ci riuscirai, vivrai al massimo livello
energetico vibrazionale possibile.

Esercizio di guarigione
del settimo chakra
Fissa il tuo obiettivo: connetterti con il tutto.
Siediti in posizione comoda, concentrati sul
colore bianco dorato, immagina un cielo limpi-
do senza nuvole e un sole bianco trasparente
che ti invia onde di energia bianca trasparente.
Questa energia viene assorbita dal chakra della
corona. Respira profondamente, rilassati e fai
l’esercizio di grounding visualizzando le radici
rosse che dai tuoi piedi penetrano in profondità
fino al centro della Terra. Sei connesso tramite
la testa con il sole bianco invisibile e attraverso
i piedi con il centro della Terra. Lascia che la
luce del sole attraversi il tuo corpo e raggiunga
il centro della Terra e lascia che il potere della

151
guarigione della Terra ti attraversi raggiungen-
do il sole bianco. Immagina di essere avvolto
da una leggera energia dorata che abbraccia
tutti gli esseri viventi del Pianeta e nutre la for-
za vitale di chiunque sia connesso. Lascia che
questa energia attraversi il tuo chakra del ples-
so solare per raggiungere il cuore, dia sollievo
al tuo cuore e salga fino al chakra della corona
dove si unirà alla luce bianca del sole per poi
scendere al terzo occhio e al quinto chakra, e
poi giù, fino ai piedi dove si unirà all’energia
della Terra e risalirà. Concentrati su queste tre
energie che circolano nel tuo corpo, aprono e
armonizzano i tuoi chakra. Lascia arrivare le
informazioni di cui hai bisogno, possono essere
immagini, suoni, voci. Osserva, e se vuoi sape-
re qualcosa in particolare, immagina di uscire
dal tuo corpo passando attraverso il chakra del-
la corona e viaggiando verso un luogo di pace
su una montagna o dovunque ti senti al sicuro
e invita la tua guida ad apparire e a parlare con
te. Presta attenzione alle risposte che ti darà. A
volte le risposte non sono immediate, si manife-
stano attraverso eventi e coincidenze.
Quando ti senti pronto, e prima di tornare nel
qui e ora, ripeti le seguenti affermazioni:
So che alla fine andrà tutto bene, tutto avviene
esattamente come deve, tutto ciò di cui ho biso-
gno troverà il modo per arrivare a me!
Manifesto i desideri del mio cuore con facilità e
gioia e attraggo le situazioni più adatte alla mia

152
crescita. Provo un amore incondizionato per
me stesso e per gli altri. Siamo tutti parte della
creazione e del disegno Divino.

Consiglio aggiuntivo per rafforzare


il settimo chakra
Esercitati a immaginare come sarebbe la tua
morte, come sarebbe l’ultimo respiro, e ab-
bandona il tuo corpo. Immagina di guardare il
tuo corpo dall’esterno; osservalo, è senza vita,
guardati intorno e vedi le tue guide, gli angeli
o altri esseri di luce, felici che la tua vita terrena
sia conclusa perché ora puoi finalmente andare
in un posto migliore.
Ungi il settimo chakra con olio essenziale di
rosa, sandalo o patchouli.
Pratica la meditazione per la proiezione astrale,
immagina di uscire dal tuo corpo e compiere un
viaggio astrale.

153
Capitolo 10

I canali energetici:
come riequilibrare le emozioni

La medicina cinese ha un approccio mente-cor-


po; non importa se il disturbo primario del
paziente è fisico o mentale. I segni e i sintomi
mentali e fisici fanno parte di un unico sche-
ma riconoscibile di disarmonia. Le emozioni
possono influenzare gli organi, e gli organi in
disequilibrio possono renderci più emotivi.
La guarigione si rivolge contemporaneamente
alla mente e al corpo considerate parti inscin-
dibili di una stessa struttura generale. Qual-
siasi strategia di trattamento adottata si foca-
lizzerà sul riequilibrio del qi, ponte fra mente
e corpo.

Mente corpo spirito


L’agopressione e l’agopuntura si concentrano
sul disequilibrio mentale, emozionale e fisico.
I punti dell’agopressione sono le aree da cui lo
shen (spirito) e il qi (energia) entrano ed escono.
Quando si inserisce un ago nel punto giusto, è
possibile ristabilire il flusso energetico che rista-
gna. Poiché il corpo è attraversato da una serie
di meridiani trasversali non è necessario tratta-
re i sintomi localmente. Per esempio, il massag-

154
gio dei punti sulle piante dei piedi o sulle mani
permette di alleviare l’emicrania.

Riprenditi il potere partecipando


attivamente alla tua guarigione
Roy ha sempre voluto che i suoi pazienti fos-
sero attivi nella guarigione dai propri disturbi.
Nell’agopuntura i pazienti in genere rimango-
no passivi: vanno nello studio per il trattamen-
to, poi tornano a casa e si fanno rivedere una o
due settimane dopo. Credono, come avvalora-
to dalla medicina ufficiale occidentale, di esse-
re vittime delle circostanze e che se il medico
prescriverà loro la terapia giusta si sentiranno
meglio. Roy invece ha deciso di aiutare i suoi
pazienti, e consentirgli di risparmiare tempo e
denaro, insegnando loro come trattare i punti
dell’agopuntura anche a casa in appoggio alle
sedute in studio per accelerare la guarigione.
All’inizio rimase stupito nell’osservare che i
pazienti che svolgevano “i compiti a casa” gua-
rivano tre volte più velocemente degli altri.
Avevano bisogno di meno sedute e si sentivano
meglio prima. Da quel momento ogni paziente,
anche quelli che non si sottoponevano all’ago-
puntura, furono istruiti all’autoaiuto. Nel cor-
so degli anni successivi, Roy ha sviluppato un
concetto nuovo, “l’equilibrio emozionale”. Ha
scritto un libro sull’argomento, Equilibrio emo-
zionale, uno dei più venduti e tradotto in dodi-
ci lingue, fra cui cinese e russo. In molti Paesi,

155
Cina e Stati Uniti per esempio, è un best seller.
Oggi esistono molti altri libri che spiegano tec-
niche simili.

Un brano tratto da Equilibrio emozionale:


Come liberarci dal nostro fardello emozio-
nale? Ogni reazione nelle situazioni che
dobbiamo affrontare è basata essenzialmen-
te sul passato; dobbiamo modificare questo
atteggiamento e reagire nel presente. Nell’a-
gopressione esistono quattordici punti, detti
canali. Massaggiando e picchiettando questi
punti possiamo trasformare qualsiasi emo-
zione o negatività in potere. Imparare a co-
noscerli è come avere accesso a un computer
molto potente. È la chiave per modificare le
nostre emozioni e i comportamenti indesi-
derati. Questa tecnica ti insegna come con-
centrarti sulle sensazioni del tuo corpo inve-
ce che sulle emozioni. In questo modo non
sarai distratto dal significato che attribuisci
alle emozioni. Quando tu dici di essere ar-
rabbiato, un’altra persona con le stesse sen-
sazioni potrebbe definirsi entusiasta.

Diamo un significato alle sensazioni in base


al nostro condizionamento. Due persone che
sentono determinate sensazioni, quando de-
vono parlare, potrebbero vedere le cose in
modo diverso.

156
Uno pensa di fallire e perdere la dignità, l’altro
crede di vivere un bel momento e etichetterà
quella sensazione in maniera diversa.
Sfruttando questi punti possiamo modificare il
significato attribuito alle emozioni e lasciar an-
dare quelle negative, concentrandoci su senti-
menti positivi.
È semplice e molto efficace. Abbiamo trattato
centinaia di pazienti e insegnato questa tecnica
a centinaia di persone che sono riuscite a su-
perare fobie, traumi, ricordi negativi, allergie,
febbre da fieno e dolori di schiena. È un metodo
usato con successo anche per smettere di fuma-
re e perdere peso.
Le sue applicazioni sono infinite e il meglio è
che puoi usarlo anche per prevenire malattie,
per disintossicare e dare energia al tuo corpo.
Poiché è difficile spiegare come sfruttare questi
punti in un libro, abbiamo preparato un video
per te. Se leggi il prossimo capitolo ti spieghere-
mo come potrà esserti utile per iniziare subito a
trasformare la tua vita.

Imparare il metodo Omega ha letteralmente


cambiato la mia vita. Ho studiato centinaia di
approcci diversi alla medicina alternativa per
raggiungere la cosiddetta illuminazione. Già da
studentessa spendevo molto per imparare nuovi
metodi per migliorare la qualità della mia vita e
di quella dei miei cari. Appresi numerose tecni-
157
che affascinanti e strumenti bizzarri, ma niente
mi garantiva un approccio e una comprensione
così universali come il metodo Omega. Anche
prima di conoscere personalmente Roy (ammetto
che poi non sono più stata completamente obiet-
tiva) ero affascinata dal suo approccio olistico, lo-
gico e tuttavia molto istintivo, ma soprattutto mi
convinsi grazie agli incredibili risultati ottenuti
in pochi mesi di pratica. Se prima ero una sem-
plice terapeuta per hobby, con il metodo Omega
sono diventata in poco tempo una brain trainer a
tempo pieno, e ben pagata. Nella nostra famiglia
tutti sappiamo come riequilibrare le emozioni e
abbandonare la negatività per attivare i poteri di
guarigione e ricollegarci al nostro lato più sag-
gio. Anche Grace (cinque anni) sa massaggiare i
propri punti energetici, per esempio lo fa quando
si sveglia da un incubo e non riesce a riaddor-
mentarsi. Non vedo l’ora di insegnare questo
metodo a migliaia di persone nel mondo.

158
Capitolo 11

Cosa possiamo fare per te?


Sei pronto a impegnarti per
condurre una vita felice e sana?

Dopo aver letto questo libro dipende solo da


te: puoi metterlo nella libreria, dimenticartene
e continuare la tua vita come al solito. Signifi-
ca che una vita sana e felice t’interessa ma non
sei pronto a impegnarti per ottenerla. Hai scelto
di non lavorare su te stesso. La maggior parte
delle persone che legge il nostro libro fa così.
Sono curiose di saperne di più, ma non mettono
in pratica i consigli. Non intraprendono il cam-
mino per passare dalla competenza inconscia
al dominio vero e proprio. Sono solo curiose.
Come ti abbiamo già spiegato, devi allenare il
tuo cervello, devi riprogrammarlo per agire in
automatico. In Cina molti manager di successo
seguono pratiche spirituali; i più facoltosi han-
no addirittura a propria disposizione un mo-
naco come consigliere. L’uomo più ricco della
Cina è Jack Ma di Alibaba; ogni volta che parte
per un viaggio di lavoro si fa accompagnare dal
suo maestro di tai chi e si esercita quasi ogni
giorno. Noi ci alleniamo duramente, pratichia-
mo yoga e chiediamo aiuto alle nostre guide
ogni giorno. L’impegno richiede azione.

159
Renderemo più facile il tuo lavoro
Abbiamo preparato un programma chiamato
Heart Healing che dura un anno. È studiato per
insegnarti a sbloccare i tuoi chakra e accedere
gradualmente a un livello spirituale superiore.
Imparerai quali sono i quattordici punti dell’a-
gopressione, ogni mese te ne saranno spiegati
tre. Ma approfondiamo meglio il motivo per
cui devi allenare il cervello.

Il brain training può davvero garantirti


la felicità, la salute e il successo?
L’ultimo decennio per le neuroscienze è stato
straordinario e illuminante, sono stati raggiun-
ti numerosi risultati sorprendenti che stanno
cambiando il modo in cui vediamo noi stessi, le
nostre capacità e il nostro miracoloso cervello.
Una delle scoperte principali è che non siamo
geneticamente “programmati” come si pensava
una volta. Il cervello in realtà è flessibile e pla-
smabile e ogni giorno crea nuove connessioni.
Queste diventano i nostri punti di riferimento,
le convinzioni e le abitudini che condizionano i
comportamenti che adottiamo.
Molti scienziati la definiscono neuroplasticità
e la considerano la scoperta del decennio. Det-
to in parole semplici, il fatto che il tuo cervello
sia sottoposto a una mutazione costante e che
crei nuovi neuroni e connessioni neurali in ri-

160
sposta all’ambiente che ti circonda, ai pensieri
predominanti e alle esperienze che vivi signi-
fica che puoi letteralmente e deliberatamente
riprogrammarlo. Il vecchio proverbio che dice
“non puoi insegnare nuovi trucchi a un vec-
chio cane”, non ha più senso e la verità oggi è
che non solo puoi insegnare al “vecchio cane”
nuovi trucchi, ma anche che lui può sbarazzarsi
in modo semplice e veloce di tutto ciò che l’ha
bloccato dallo sviluppare il suo potenziale. È
quella che noi definiamo un’evoluzione conscia
e deliberata.
Quando Roy studiava Medicina, secondo la
scienza ufficiale una volta che diventiamo
adulti il cervello ha a disposizione un set fisso
di neuroni che svolgono determinate funzioni.
Secondo le teorie sulla neuroplasticità, o plasti-
cità cerebrale, il pensiero, l’apprendimento e il
modo di agire modificano sia l’anatomia fun-
zionale del cervello sia la sua anatomia fisica.
Uno studio condotto nel 2000 ha dimostrato
che i tassisti di Londra hanno un ippocampo,
la struttura cerebrale coinvolta nell’appren-
dimento delle strade e nella rappresentazione
spaziale, più grande rispetto ai conducenti di
autobus. Inoltre è emerso che le sue dimensio-
ni sono direttamente proporzionali agli anni di
lavoro, suggerendo che guidare un taxi può fa-
vorire lo sviluppo e il cambiamento dell’ippo-
campo. Le ragioni di queste modificazioni sono
attribuite al fatto che l’ambiente in cui lavora
un tassista è mutevole e offre maggiori stimoli

161
sensoriali rispetto a quello di un conducente di
autobus, i cui percorsi sono sempre uguali e ri-
sultano quindi noiosi.
Le teorie sulla neuroplasticità nascono dalle
ricerche sul cervello degli animali svolte ne-
gli anni Cinquanta con l’obiettivo di capire se
l’ambiente avesse effetti sulla struttura e sulle
funzioni del cervello animale. Gli scienziati ide-
arono uno studio sui roditori cresciuti in due
ambienti distinti: uno ricco e l’altro povero di
stimoli. Gli animali cresciuti in un contesto po-
vero di stimoli erano tenuti in isolamento e non
avevano a disposizione le caratteristiche ruote
o altri giochi. Quando i due gruppi furono con-
frontati tramite autopsia i risultati evidenzia-
rono differenze significative nei loro cervelli. I
roditori cresciuti in un ambiente ricco di stimo-
li avevano una corteccia cerebrale più svilup-
pata, più connessioni cellulari (le sinapsi che
alimentano la riserva cerebrale) e mostravano
la formazione di cellule nuove (neurogenesi)
nell’ippocampo (la struttura più importante
per l’apprendimento e la memoria).

La plasticità del cervello umano


Uno studio più recente, in Germania, ha prova-
to che anche l’apprendimento massiccio d’infor-
mazioni astratte può determinare modificazioni
cerebrali. Gli studiosi hanno eseguito delle TAC
al cervello a studenti di Medicina tre mesi prima
e subito dopo un esame. Le immagini ottenu-

162
te sono state confrontate con quelle di studenti
che non avevano test in programma. I cervelli
degli studenti mostravano cambiamenti indotti
dall’apprendimento in alcune aree della cortec-
cia parietale e nell’ippocampo posteriore, due
regioni del cervello che sono coinvolte nel recu-
pero dei ricordi e nell’apprendimento.
Anche il pensiero semplice può modificare il
cervello! Di recente il professor Richard David-
son ha condotto un esperimento coinvolgendo
otto monaci buddisti che meditano da decenni
e dieci volontari a cui è stata insegnata la pra-
tica una settimana prima. A tutti è stato chiesto
di meditare sull’amore e la compassione. Due
volontari e tutti i monaci hanno evidenziato un
aumento delle onde gamma nel cervello du-
rante la meditazione. Al termine della sessione,
la produzione di onde gamma nei volontari è
tornata a livelli normali; nei monaci invece, che
hanno meditato per oltre diecimila ore prima di
diventare adepti, la produzione di onde gamma
non ha subito alcun calo. Durante la meditazio-
ne l’area cerebrale in cui sono state prodotte le
onde gamma nei monaci era più ampia rispetto
alla corrispondente area attivata nei volontari.

O lo usi o lo perdi
Stimolare quotidianamente il cervello è parte
fondamentale del piano d’azione per il benesse-
re cerebrale, soprattutto se vuoi stabilire nuove
convinzioni e abitudini relative alla tua salute,

163
alla tua felicità o per migliorare la tua posizione
lavorativa o la tua attività. Esercizi specifici di
potenziamento hanno effetti positivi sulla salu-
te del cervello e sui risultati che puoi raggiun-
gere grazie all’abilità dell’organo di modificarsi
ed essere plasmato come creta.
Quando stimoli il cervello attraverso nuove
attività (ricordi che abbiamo parlato del fat-
to di diventare inconsciamente competenti?)
puoi scatenare delle mutazioni, per esempio
un aumento delle connessioni fra neuroni (le
sinapsi). Queste nuove connessioni diventano
le tue idee, i tuoi pensieri, una mappa interiore
della realtà. Se modifichi la mappa “interiore”
a te tanto familiare, il mondo esterno sembra
adattarsi magicamente. A questo punto è ov-
vio che quando cambi deliberatamente il tuo
cervello, puoi davvero modificare i risultati
che ottieni e tutta la tua vita.
Quelle che seguono sono solo alcune delle tec-
niche ufficialmente riconosciute nel brain trai-
ning: meditazione, visualizzazione, dialogo
interiore consapevole, autoipnosi o ipnosi gui-
data, programmazione subliminale, terapia co-
gnitivo-comportamentale e priming cognitivo.
Ecco alcune buone notizie e altre meno buone.

Le notizie meno buone


ŸŸ Il cervello deve proteggerti dai danni e non
ama i cambiamenti.

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ŸŸ Le paure, inconsce o meno, scatenano rispo-
ste repentine di fuga, paralisi o lotta.
ŸŸ A meno che non venga stimolato costante-
mente, il cervello farà ciò per cui è program-
mato, niente di più.
ŸŸ Se non lo usi… lo perdi. In pratica, più tu sei
pigro più diventa pigro anche lui.

Le buone notizie
ŸŸ Il cervello è in grado di creare nuove con-
nessioni (sinapsi), convinzioni e abitudini se
opera a un livello superiore.
ŸŸ Il cervello è al tuo servizio e necessita della
tua guida per sapere che cosa fare.
ŸŸ Il cervello svolge i compiti più complessi in-
consciamente.
ŸŸ Puoi riprogrammare il cervello per ottenere
più felicità, salute e ricchezza.
ŸŸ Non sarai mai troppo vecchio per prendere il
controllo del tuo cervello e renderlo più po-
tente.
ŸŸ Il brain training si applica anche alla crescita
personale e spirituale. Seguendo un program-
ma di almeno novanta giorni sarai in grado
di accedere a livelli superiori di coscienza.

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Gli Autori

Joy Martina è Omega life coach, ipnoterapeuta,


esperta di proiezione olografica dell’intenzione
(Psycho-informationology, metodo sviluppa-
to dal professor Ignatenko), ha la qualifica di
visore a distanza (si è formata con l’ex agente
della CIA David Morehouse), è esperta di Ma-
trix Energetics (il metodo di Richard Bartlett), è
Oracolo Christallin e incanala i potenti Maestri
ed esseri luminosi per la guarigione, il counse-
ling strategico e la buona sorte. Ha anche for-
mato altri Oracoli e svolge sedute private per
aiutare le persone a trovare risposte sulla loro
vita e a localizzare il posto sacro personale in
cui prosperare. Svolge l’attività di Oracolo an-
che nel mondo degli affari, aiutando le aziende
a compiere scelte strategiche per incrementare
il loro successo in modo ecologico. È coautri-
ce di sei libri. Inoltre è alla guida di ICON (In-
ternational Christallin Oracles Network), un
gruppo di Oracoli che continuano a formarsi e
a svolgere ricerche sul futuro.
Insieme a Roy diffonde le sue conoscenze in Ita-
lia tramite i corsi organizzati con My Life.

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Roy Martina è un medico olistico di fama mon-
diale, campione di arti marziali nonché autore
di numerosi best seller. È il creatore del metodo
Omega Healing e insieme a Joy tiene seminari
su diversi argomenti in tutto il mondo. Offre in-
sieme a Joy consulenza strategica per le azien-
de, per incrementare la produttività e diminu-
ire l’assenteismo per malattia. Ha scritto libri
per divulgare le sue conoscenze e molti sono
tradotti in più di otto lingue. Roy è appassio-
nato di ricerca sulla salute, sulla longevità e sul
benessere fisico e nel metodo Omega integra
tutto ciò che ha imparato. Ha formato più di
duecentocinquantamila persone in tutto il mon-
do, tra cui dottori, professori, terapisti, coach e
dirigenti. Ha collaborato con Deepak Chopra,
Bruce Lipton, Debbie Ford, Jasmuheen, Peggy
Dylan, Eric Pearl, il professor Albert Ignatenko
e molti altri.
Insieme a Joy diffonde le sue conoscenze in Ita-
lia tramite i corsi organizzati con My Life.

www.roymartina.it
www.omegahealing.it

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