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Il portale, è sormontato da
trabeazione su mensole a
volute. Su questa è
collocata la cartella con
l'iscrizione del 1833 della
costruzione della chiesa,
sormontata da scudo su
cui è scolpita a rilievo una
colomba racchiusa in un
ovale. Sui semipilastri, che
scandiscono l'ordine
inferiore, ricorre una larga
trabeazione che si sviluppa orizzontalmente nei tre scomparti. Lo scomparto
centrale è concluso da frontone cuspidato adorno di cornici baccellate, di oculo
al centro e di conchiglia al vertice.
Abside semicircolare
è il popolo della nuova alleanza, il popolo che Dio si è scelto per dare onore e
gloria al suo nome. Per questo Dio, dopo il no degli uomini al suo progetto
(cacciata dal Paradiso-diluvio)
Nella pienezza dei tempi manda suo figlio Gesu’ Cristo, la buona notizia (gli
evangelisti).
Così questo popolo sotto la guida dei Pastori (i dottori della chiesa)
Quel giorno la Royal Air Force attaccò il borgo antico, uccidendo 89 persone e
distruggendo numerosi edifici situati vicino al Castello Normanno-Svevo. Tra
questi la seicentesca Chiesa Maria Santissima del Carmine, tempio che
conservava al suo interno una statua della Madonna che rimase
miracolosamente quasi illesa dall’esplosione. Il raid predetto avvenne a
mezzanotte e mezza, tra il 25 e il 26 giugno di 77 anni fa. L’obiettivo dei soldati
inglesi sarebbe stato quello di colpire la vicina cittadina di Santeramo in Colle,
dove vi era una forte presenza di soldati tedeschi, ma a pagare le conseguenze di
questo errore fu invece l’inoffensiva comunità di Sannicandro. Quale sia stata la
motivazione, il bombardamento causò morte e distruzione. Il mattino seguente
coloro che erano sopravvissuti vennero mandati a cercare tra le macerie i corpi
delle persone care (tra cui 35 bambini), che vennero poi raggruppati nel piccolo
santuario del Crocifisso. I volontari si accorsero che nella nicchia in fondo
all’altare maggiore, mutilata di un occhio, di un piede e di una mano, cosparsa di
schegge e con la veste a brandelli, era rimasta miracolosamente in piedi la
seicentesca statua della Madonna del Monte Carmelo. questa sacra scultura
divenne un simbolo della determinazione di Sannicandro, un paese che
dimostrò grande spirito di solidarietà e sacrificio nel recupero delle vittime, nel
soccorso ai feriti e nella successiva ricostruzione (tanto che la città fu insignita
della medaglia d’argento al valore civile nel 1997). E i fedeli dal canto loro videro
in quell’immagine un segnale divino: la Vergine aveva infatti reso inoffensivo il
primo ordigno rimasto inesploso, attirando poi su di sé la seconda bomba, quasi
a voler risparmiare più persone possibili. La statua è stata così tenuta per 15 anni
nella chiesa dell'assunta sannicandro di bari e poi trasferita nella nuova struttura
religiosa.