Descrivi il fenomeno dell’inquinamento elettromagnetico, i possibili effetti sulla salute
derivanti dalla permanenza prolungata in prossimità di queste fonti di emissione
elettromagnetica e indica come è possibile tutelarsi dai danni.
L’inquinamento elettromagnetico, chiamato anche elettrosmog, è l’alterazione del campo
elettromagnetico naturale, come quello prodotto dalla Terra, dal Sole o dall’atmosfera, causato dai campi elettrici o elettromagnetici artificiali, cioè costruiti dall’uomo, presenti nell’ambiente. Viene anche definito come inquinamento dovuto alle radiazioni elettromagnetiche, cioè quelle radiazioni, appunto generate da questi campi, che sono utilizzate per il trasporto di energia e informazioni. L’elettrosmog può provocare diversi danni alla salute, cambiando però a seconda della sensibilità del soggetto preso in considerazione. Le persone più a rischio infatti sono bambini e adolescenti. Ovviamente, i danni provocati possono essere più o meno gravi a seconda della reazione del soggetto stesso. Le persone meno sensibili a queste radiazioni possono presentare sintomi lievi o addirittura nessun sintomo. Mentre l'organismo delle persone ipersensibili a questo tipo di inquinamento può soffrire di stress eccessivo. Inoltre, ci sono diversi scienziati che sostengono che le radiazioni e le onde elettromagnetiche possono essere dei fattori sospetti che vengono definiti come agenti cancerogeni. Però, fino ad ora, non ci sono delle prove sufficienti per provare la correlazione fra radiazioni elettromagnetiche e il cancro anche se sono stati fatti numerosi studi. Quest’assenza, o per meglio dire, questa mancanza di prove concrete è data proprio dalla recentezza di questo fenomeno. Infatti, essendo stato scoperto e sviluppato recentemente, gli scienziati hanno pochi dati per fare un’analisi più o meno accurata. Per tutelare la permanenza in prossimità di queste fonti di emissione elettromagnetica, senza rinunciare a tutti i benefici da esse portati, si possono attuare una serie di provvedimenti. Per esempio, prima di acquistare casa, si dovrebbe controllare il livello di inquinamento elettromagnetico controllando la lontananza di agenti esterni, come i ripetitori, che producono elettrosmog. Questo controllo può essere attuato anche in modo più preciso, effettuando dei controlli dei livelli delle onde elettromagnetiche, attuati da delle aziende specializzate. Però le antenne e i ripetitori talvolta possono essere spostati, perciò hanno inventato delle soluzioni più o meno economiche che permettono di proteggere la nostra casa dall’elettrosmog outdoor, cioè dalle radiazioni provenienti dall’ambiente esterno alla casa. I quattro metodi più diffusi sono: 1- l’utilizzo di carta da parati realizzata in fibra di carbonio che è in grado di convertire in calore, le onde elettromagnetiche provenienti dall’esterno (outdoor) o dagli apparecchi elettronici che si trovano in casa, in questo caso si parla di inquinamento elettromagnetico indoor. Inoltre, questa particolare carta ha la proprietà di poter essere rivestita con altra carta da parati oppure di essere riverniciata per compiacere i gusti dell’acquirente. 2- l’utilizzo di pitture contenenti grafite. Queste schermano e assorbono, dissipando le onde elettromagnetiche. Questa seconda soluzione è più semplice ed economica della prima, in quanto queste particolari pitture possono essere realizzate fai da te. 3- l’utilizzo di tende realizzate in particolari tessuti contenenti maglie metalliche. In questo caso i tessuti schermano soltanto le finestre, dove è più probabile la penetrazione di onde elettromagnetiche, in quanto già la struttura della casa, se per esempio realizzata in cemento armato, offre già una prima schermatura. 4- il più efficiente, ma anche il più costoso è il rivestimento dell’intera abitazione, con una maglia schermante realizzata in fibra di vetro. Questo accorgimento va a creare una gabbia di Faraday, contenitore che impedisce il passaggio di onde elettromagnetiche di alta e di bassa frequenza. Per ridurre l’impatto dell’inquinamento indoor invece è fondamentale un uso corretto degli apparecchi elettronici. Una cosa fondamentale è la distanza dall’apparecchio utilizzato. Per esempio il microonde usa radiazioni ad alta frequenza per riscaldare il cibo. Questo anche essendo costruito come una gabbia di Faraday, comunque ha una perdita di radiazioni dal vetro, pur essendo costituito da un’intelaiatura metallica. Perciò, è consigliato allontanarsi anche soltanto di poche decine di centimetri, in quanto le onde diminuiscono in modo drastico perchè la frequenza dell’onda è inversamente proporzionale alla lunghezza della stessa.