I meridiani ed il calendario
Titolo originale
Les méridiens et le calendrier
(1873)
Signori,
1
Corrispondente al 17 Aprile secondo il calendario della Rivoluzione
Francese. (M.Z.)
ritornare sui propri passi, non modifica il suo datario, e
può capitare che capitani aventi date diverse possano di
tanto in tanto incontrarsi. Un esempio rimarchevole di
quest'effetto ebbe luogo durante la guerra di Russia,
quando il nostro squadrone del Pacifico raggiunse lo
squadrone della Cina sulle coste della Kamtchatka.2»
2
L'autore fa probabilmente riferimento ad un episodio della Seconda
guerra dell'oppio (1856-1860), combattuta da Francia ed Inghilterra
contro la Cina per il predominio commerciale dei mari orientali. (M.Z.)
problema di cui ecco l'enunciato: un signore, fornito di
mezzi di trasporto sufficienti, lascia Parigi un giovedì a
mezzogiorno; si dirige verso Brest, di là a New York, a
San Francisco, Yédo, ecc., e ritorna a Parigi dopo 24 ore
di corsa, in ragione di 15 gradi all'ora.
Ad ogni stazione, chiede: "Che ora è?" Gli
rispondono invariabilmente: "mezzogiorno". Chiede in
seguito: "Che giorno della settimana è?"
A Brest, gli rispondono giovedì; a New York,
anche... ma al ritorno, a Pontoise, ad esempio, gli
rispondono "venerdì".
Dove è avvenuta la transizione? su quale
meridiano il nostro viaggiatore, se è cattolico, deve
gettare il prosciutto, diventato proibito?
È ovvio che la transizione deve essere brusca. Si
farà in mare o nei paesi che ignorano il nome dei giorni
della settimana. Ma supponete un parallelo intero sul
continente ed abitato da popoli civilizzati che parlano
tutta la stessa lingua e sottoposti alle stesse leggi, ci
saranno due vicini, separati da una barriera, di cui una
dirà oggi a mezzogiorno: "siamo a giovedì"; e di cui
l'altro dirà: "siamo a venerdì".
Supponete, d'altra parte, che uno abiti Sèvres e
l'altro a Bellevue. Non avranno passati otto giorni in
questa situazione senza arrivare ad intendersi sul
calendario; l'equivoco cesserà dunque, ma riapparirà
altrove, e si avrà un movimento perpetuo nel dizionario
dei giorni della settimana».