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ACCADEMIA DEGLI UNITI


A.D. 1551
«Vicissim nectuntur»
Jura 
 

Come nel 1848
 
Molti  cittadini  ed  ex  cittadini  milanesi  si  aspettavano  dalla  giunta  Pisapia  il 
miracolo.  Prendere  35  anni  (almeno)  di 
corruzione,  affarismo,  clientelismo,  spartizione, 
nepotismo,  consociativismo,  e  cancellare  tutto 
con  un  colpo  di  spugna  dando  l'avvio  alla  Città 
Futura.  Impossibile.  Irragionevole  aspettativa  da 
parte  di  tutti  noi  elettori  (inclusi  gli  astensionisti 
come  me  che  hanno  gioito  per  il  declino  della 
junta palazzinara precedente). 
I  partiti  sono  associazioni  affaristiche  di 
    
stampo  clientelare.  Non  c'è  nulla  di  nuovo,   Se  un  partito  qualsiasi:  A,  viene  e 
qualitativamente  parlando.  Quello  che  viviamo  è  trovarsi  al  potere  e  gestisce  la 
il  ritratto  della  politica  come  professione  dipinto  ricchezza  sociale,  gli  enti  pubblici,  i 
dai grandi sociologi del primo '900, Ostrogorsky e  canali  di  comunicazione,  il  potere 
Weber in testa. È nella natura di una società in cui  delle  banche  e  della  finanza,  i  legami 
lo  stato  è  sovrano  totalitario  incontrastato  e  il  con  i  poteri  economici  (non  politici,  o 
cittadino suddito impotente. I cittadini servono ai  non ancora tali) e persino influenza la 
partiti  per  prolungare  la  pantomima  della  giustizia, al fine di rafforzare il potere 
democrazia  rappresentativa.  Una  volta  eletti,  i  del  partito  stesso,  allora  un  altro 
partito:  B,  dovrà  fare  altrettanto  se 
politici  fanno  i  conti  con  un  sistema  che  opera 
non intende trovarsi in serie difficoltà 
implacabilmente  ad  un  livello  più  alto  del  loro.  nella competizione.   
Coinvolge finanza, imprenditoria, società criminali      (Vedi: Saggi sul pensiero di Moisei 
che  usano  la  politica  per  convogliare  la  forza  del  Ostrogorski) 
consenso,  maggioritario  tra  la  popolazione,  nella   
direzione dell'interesse di pochissimi. 
   I  partiti  scambiano  il  proprio  potere 
decisionale  con  i  denari  necessari  allo  spoils system,  cioè  alle  carriere  politiche  dei 
propri  sostenitori  più  prossimi  e  all'interesse  economico  delle  proprie  società 
massoniche  di  riferimento,  si  vedano  in  tal  senso  le  coop  e  CL  nell'area  milanese. 
Consenso elettorale, tasse, imposte e sponsorizzazioni da parte dei "grandi elettori" 
dell'impresa  assistita  e  della  finanza,  finiscono  solo  in  parte  a  soddisfare  i  legittimi 
bisogni dei cittadini. Più spesso, questi soldi servono a tenere in piedi il carrozzone 
clientelare  che  garantisce  la  rielezione  e  l'ampliamento  della  sfera  politica 
d'influenza.  Il  sistema  poggia  su  favori  che  i 
partiti  fanno  ai  propri  grandi  referenti,  ai  propri 
sponsors,  a  danno  dei  cittadini,  distorcendo  le 
regole  del  mercato,  distorcendo  i  criteri  di 
merito,  uccidendo  la  libera  competizione,  unica 
garante  del  contenimento  dei  costi  del  sistema, 
spendendo somme ingenti per opere di dubbia o 
nulla utilità, perché "altrimenti ci tocca pagare le
penali".  Non  si  può  bloccare  l'ingranaggio  della 
spesa  pubblica  finalizzata  al  profitto  privato. 
Neppure  se  il  pubblico  è  prossimo  alla  fame.  Il 
sistema  ha  le  sue  regole,  che  prescindono 
dall'utilità  generale  e  dal  consenso  popolare.  I 
partiti chiedono i voti ai cittadini per fare, volenti 
o  nolenti,  i  comodi  dell'impresa  e  della  finanza 
assistita  a  danno  dei  cittadini  stessi.  I  cittadini 
non  hanno  alcuna  voce  in  capitolo  circa  le  leggi        
di spesa, e i governanti si infastidiscono quando 
 Si  selezionerà  una  classe  di 
la  cittadinanza  ne  contesta  i  criteri  e  le  priorità, 
sconfinando  oltre  la  delega  in  bianco  conferita  politici  di  professione… 
alla coalizione vincente ogni 5 anni.  specializzati nell’aumentare il 
   In  un  sistema  di  deleghe  in  bianco  potere del partito stesso e non 
qualsiasi  governo  locale,  anche  quelli  sedicenti  nell’elaborare  strategie 
liberisti, lavorerà per la dilatazione dei costi dello  politiche utili alla società.  
stato, per la moltiplicazione della folla dei clienti,          
a  cui  sarà  dato  sempre  meno,  mantenendo  (da «La politica come professione» 
comunque,  finché  possibile,  un  controllo  totale  Ed. Comunità, Torino 2001 del 
della  loro  allegiance  politica.  In  un  sistema  di  sociologo Max Weber, ritratto 
deleghe  in  bianco,  non  sono  i  poveri  ad  avere  sopra nel 1894) 
bisogno  del  governo,  ma  è  il  governo  ad  avere   
bisogno  dei  poveri,  degli  indigenti,  dei 
disoccupati, della gente senza speranza e senza 
futuro: costoro sono ricattabili e forniscono una 
base  di  consenso.  Così  si  formano  le  "città  mondo"  relegate  nei  quartieri  poveri  e 
degradati, ben distanti dall'agio ovattato dei visionari progressisti e benpensanti.  In 
un  sistema  di  deleghe  in  bianco,  l'interesse  di  lobbies  compatte  ed  elettoralmente 
influenti  prevarrà  sempre  sull'interesse  generale,  e  prescinderà  da  esso.   Se  il 
governo  mollasse  la  presa,  riducesse  al  minimo  i  propri  costi,  e  liberasse  le  forze 
spontanee che emergono dalla società, la sua energia libera, la sua voglia di riscossa 
sociale,  vigilando  soltanto  sul  rispetto  delle  regole  e  del  merito,  a  discapito  della 
confraternita e del maneggio, il governo sarebbe 
ridimensionato a pura amministrazione pubblica, 
la sua vera e legittima dimensione, e perderebbe 
il  potere  e  il  profitto  materiale  o  di  rendita 
politica  che  ne  deriva.  In  un  sistema  di  deleghe 
in bianco, l'assenza di una alternativa reale tra le 
varie fazioni di governo costituisce il cemento di 
questo meccanismo. È il cemento consociativo. 
  Occorre  svegliarsi,  essere  lucidi,  capire. 
Occorre  essere  meno  creduli  e  più  reattivi. 
Occorre  che  i  cittadini  reclamino  un  potere 
sempre  maggiore  e  non  diano  tregua  o  credito 
illimitato  a  nessun  governo,  locale  o  centrale, 
nemico  o  presunto  amico.  Occorre  costruire  le   
basi  per  cui  democrazia  sia,  come  da  etimo,  Thomas Jefferson  
potere  del  popolo,  non  delega  incondizionata  (Shadwell, 13 aprile 1743 – 
alle  confraternite  politico‐affaristiche.  Occorre  Charlottesville, 4 luglio 1826) è 
che  il  popolo  possa  promulgare,  correggere  o  stato un politico, scienziato e 
abrogare  delibere  e  leggi,  comprese  le  leggi  di  architetto statunitense. È stato il 
3º presidente degli Stati Uniti 
spesa,  in  diretta,  in  corso  d'opera,  senza 
d'America ed è inoltre 
aspettare  la  fine  di  una  legislatura.  In  caso 
considerato uno dei padri 
contrario,  il  sistema  delle  deleghe  politiche  si 
fondatori della nazione. Il suo 
tradurrà sempre di più in una licenza a produrre 
volto è ritratto sul Monte 
danni incalcolabili, incrementali, irreversibili, fino 
Rushmore accanto a quelli di 
al  declino  definitivo  e  irrimediabile  della  nostra 
George Washington, Abraham 
società. 
Lincoln e Theodore Roosevelt. Fu 
   Thomas Jefferson, in una lettera datata 30 
il principale autore della 
gennaio  1787  a  James  Madison,  scrisse:  «Malo
dichiarazione d'indipendenza[2] 
periculosam libertatem quam quietam servitutem.
del 4 luglio 1776 ed uno dei 
Ritengo che qualche ribellione, di tanto in tanto,
fondatori del Partito 
sia cosa buona e che sia necessaria al mondo
politico quanto le tempeste lo sono a quello Democratico­Repubblicano degli 
fisico. In genere le ribellioni fallite mettono in Stati Uniti. 
luce violazioni dei diritti del popolo che le hanno
cagionate. Esse sono invero una medicina
necessaria per la salute di tutti, prevengono la degenerazione del governo e
aumentano l’attenzione per gli affari pubblici. I popoli non dovrebbero aver paura
dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei propri popoli.»
   Oggi  occorre  coraggio,  coesione  e  forza  di  reazione,  non  fedeltà  di  scuderia. 
Come nella Milano del 1848 che seppe cacciare le forze di occupazione. 

li, 26 Settembre 2010


p. Accademia degli Uniti 
(Giacomo Consalez) 
 
 
 

"CORNUTI !" 
è il benvenuto di Umberto Bossi al Movimento dei Sindaci del Piemonte che oggi lo attendevano alle 
sorgenti del Po a Pian del Re. 
di Ines Cavalcanti – video di Daniele Landra 
 
http://www.vimeo.com/29167951
  
Un  folto  gruppo  di  Amministratori,  facenti  capo  al  ”Movimento  dei  Sindaci  del  Piemonte”,  in  seguito  alla  manovra  finanziaria  da  parte  del 
Governo  della  cancellazione  dei  piccoli  Comuni  sotto  i  1.000  abitanti  era  oggi  presente  a  Pian  del  Re  (Crissolo,  in  Valle  Po)  per  attendere  la  venuta  di 
Umberto Bossi che,  per il quindicesimo anno consecutivo, saliva alle sorgenti  per la cerimonia dell’ampolla. 
Grande spiegamento di forze dell’ordine. Forse tutti volontari e senza costi per il povero stato italiano??? 
Gli  amministratori  erano  disposti  in  un’area  lontana  dalle  sorgenti  in  quanto   il  loro  scopo  non  era  certo  quello  di  fomentare  tafferugli, 
volevano semplicemente spiegare a Bossi che in Provincia di Cuneo ci sono una quantità grande di Comuni al di sotto dei 1.000 abitanti, la maggior parte 
di  montagna,  con  territori  ampi  da  governare  e  che  la  montagna  è  un  bene  comune  a  tutta  l’Italia  e,  che  se  frana  in  quanto  non  più  capillarmente  e 
GRATUITAMENTE governata, anche la pianura,  che sia padana o meno ne avrà dei grandi danni. 
Volevano chiedere a Cota come mai da quando la Regione è governata dalla Lega su certi capitoli, quali ad esempio quelli della cultura, non c’è 
più una sola lira disponibile e come mai ci sono grandi tagli alla sanità, e come mai la burocrazia sia in aumento e asfissi le amministrazioni comunali. E 
altre cose... 
Volevano chiedere alla Presidente Gancia come mai la Provincia è sempre più lontana ed  assente. Volevano dialogare. E volevano chiedere 
che  venisse , con urgente provvedimento, cancellati gli effetti dell’art. 16 della manovra. 
Ma  Bossi  è  arrivato  con  un  corteo  formato  da  sette  macchine  di  scorta,  è  passato  sulla  strada  sterrata  seduto  sul  sedile  a  destra  del 
conducente. Per un momento ha avuto la chiara visione degli amministratori disposti con gli striscioni di protesta nel versante di fronte a lui e,  invece di 
fermarsi,   cosa  ha  fatto?  Ha  sporto   la  mano  dal  finestrino  esibendo  prima   il  segno  dei  cornuti   e  subito  dopo  il  dito  medio  della  mano  destra  ed  ha  
tranquillamente  proseguito il suo percorso. 
Io  e  Daniele,  che  non  siamo  amministratori  ma  militanti  dello  sviluppo  territoriale,  eravamo  nella  strada  in  basso  e  abbiamo  proseguito  il 
cammino in compagnia della  scorta e di altra gente comune come noi, incuriositi dal seguito che poteva prendere la giornata. Non avevamo mai visto il 
popolo leghista disposto alle foci del Po. 
Noi gente delle valli Occitane quel territorio siamo abituati a viverlo in altro modo.  Nel nostro immaginario collettivo e storico le sorgenti sono 
una zona di incontro tra acque e  tra culture e non di scontro. “Amic, lhi nòstri parlats son tuti dui romans, poem dir‐se fraires e tocar‐se la man: Io tiu Po, 
la mia Durança, naissuts tuti da un sol mont, van aberurar un lo Piemont e l’autre la Provença”(Frederic Mistral, premio Nobel per la Letteratura nel 1904) 
Arrivato a 300 mt dall’area della sorgente Bossi è sceso dalla macchina, si è infilato la giacca e volgendo gli occhi verso l’assemblea degli amministratori, 
lontanti  da  lui,   disposti  all’altro  capo  del  versante,  ha  detto  una  sola  lapidaria  parola:   “cornuti”.  Poi  è  salito  sul  pik  up  che  lo  attendeva  e  che  lo  ha 
portato fino alla sorgente, accolto dall’ovazione del popolo leghista. 
Oggi pomeriggio mi sono domandata a lungo cosa voleva dire con questa parola “cornuti”.  Perchè sono cornuti i nostri amministratori? La sola 
risposta che mi è venuta è questa: sono stati traditi dalla Lega! Nei nostri territori alcuni paesi hanno dato a quel movimento più del 50% dei voti, attratti 
da slogan che sembravano voler portare sviluppo  e benessere a territori devastati prima dalla guerra e poi dall’emigrazione. 
Se  vogliamo   oggi  guardare  i  fatti  reali  possiamo  constatare  che   sono  stati  traditi  (e  quindi  di  fatto  sono  effettivamente  dei   cornuti)  dai 
provvedimenti che recentemente il Governo, con i suoi Ministri della Lega ha contributo ad emanare. Chi è il cornuto e chi ha tradito? 
 
Chambra d'Oc 
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„ L‘Accademia degli Uniti ha come simbolo una catena d'oro, col motto latino: Vicissim
nectuntur (sono legati assieme).

„ Il suo statuto ha come finalità la divulgazione della cultura ed il bene della comunità. Sin
dal 1551 s’è impegnata in difesa dei poveri, degli orfani, delle vedove, di ogni sorta di
miserabili. Istituì anche un comitato di avvocati per patrocinare gratuitamente i meno
abbienti.

„ Finalità dell’attuale sodalizio è quella di divulgare la storia e la cultura, nella convinzione


che conoscendo le nostre origini avremo idee più chiare su come programmare il futuro.

„ L’Accademia, dal lontano 1551, organizza giornate di studio sulla politica, l'economia,
l'arte, la cultura.

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