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TECNICA II
Benessere Luminoso
BENESSERE - ILLUMINAZIONE
ILLUMINAZIONE NEGLI EDIFICI
Benessere luminoso:
La Luce :
la luce è una forma di radiazione elettromagnetica, un campo elettromagnetico
che si propaga nello spazio e nel tempo, nel vuoto e nella materia, con una
velocità dipendente dalla natura del mezzo attraversato.
Teoria corpuscolare :
in base a questa teoria la radiazione elettromagnetica può essere considerata
come propagazione di un insieme di pacchetti discreti di energia, detti quanti o
fotoni, ciascuno caratterizzato da un contenuto di energia
Teoria ondulatoria :
Spiega le modalità di propagazione delle onde elettromagnetiche
v = λ*f
Dove:
λ = lunghezza d’onda
f = frequenza
Il comfort visivo è oggi preso in seria considerazione per i molteplici aspetti che
presenta nella vita quotidiana.
3) LUMINANZA
la luminanza è definita dalla relazione:
4) ILLUMINAMENTO
Rapporto tra il flusso luminoso ricevuto da una superficie e l’area della stessa. Si
misura con il luxmetro e si esprime in lux (lx).
Per illuminare una stanza dove poter compiere gesti abituali occorrono 100 lux, per
le attività che richiedono più attenzione, come truccarsi, cucinare occorrono da 200
a 500 lux.
5) RADIANZA
La radianza è definita dalla relazione:
Questi fattori, accettati con peso magari diverso da tutte le Norme, sono
4. abbagliamento
• La zona 1 é
interessata dal flusso
diretto la cui efficacia
dipende dall'altezza di
montaggio hm
Abbagliamento da luce
riflessa
Contrasti di illuminazione
Abbagliamento Abbagliamento
da luce diretta da luce riflessa
Architettura tecnica II !22 Giampaolo Munafo’
BENESSERE - ILLUMINAZIONE
ILLUMINAZIONE NATURALE
I due vertici settentrionali della base della piramide corrispondono invece alla
estremità delle ombre proiettate sul piano orizzontale dal segmento verticale
quando il sole si trova all'altezza minima prescelta e al corrispondente angolo
azimutale nel giorno dell’anno più sfavorevole: il solstizio invernale (21
dicembre).
Architettura tecnica II !27 Giampaolo Munafo’
BENESSERE - ILLUMINAZIONE
SALVAGUARDIA AMBIENTE
La luce artificiale è sicuramente di grande utilità per lo svolgimento delle attività umane nonché serve per
illuminare strade, piazze o altri luoghi di passaggio in modo da evitare che un pedone o un automobilista, non
vedendolo, incappino (impattino) in qualche ostacolo.
L'illuminazione notturna sfrutta l'effetto del contrasto (ovvero rende visibile una sagoma più scura su un fondo
luminoso), è sempre rivolta verso il basso.
Però molta luce, a causa di impianti fatti male (ma anche, spesso, volutamente), viene dispersa verso l'alto o
in direzione quasi orizzontale (bassi angoli) in modo incontrollato ed è visibile a grandissima distanza: se non
fosse per la presenza delle polveri che (oltre all'effetto di diffusione) attenuano man mano l'intensità della luce,
la visibilità di un raggio luminoso emesso in orizzontale sarebbe limitata solo dalla curvatura della terra.
240
100
I LAula
LUMINAZION E
Quadro N E G L I ANALISI UNI 10840:2007
Insegnanti 23
elettrico
EDIFICI 24 100
Illuminamento&medio&mantenuto&?&minimo:
100 (livello&di&riferimento:&piano&di&lavoro)
22
Centrale a) &&&&300&lx
Termica
mq - UNI EN mq39,30 12464-1:2004 b) mensa&e&zone&di&ingresso:
c) cucina&e&similari:
&&&&200&lx
&&&&500&lx
5,32 0,00
"Illuminazione
mq314,13
dei posti di d) servizi&igienici&e&zone&di&passaggio:&&100&lx
100
100
100
b) mensa&e&zone&di&ingresso: &&&&22
165
c) cucina&e&similari: &&&&22
d) servizi&igienici&e&zone&di&passaggio:&&25
- UNI 10840:2007 "Locali
Indice&di&resa&cromatica&(Ra)&?&minimo: &&&&80
scolastici - Criteri generali per
l'illuminazione artificiale e Fattore&medio&di&luce&diurna&?&minimo:
a) &&&&3%
naturale". b) mensa&e&similari: &&&&2%
c) cucina&e&zone&di&ingresso: &&&&1%
d) servizi&igienici&e&zone&di&passaggio:&&1%
Apparecchi di Illuminazione
ANO TERRA
Architettura tecnica II !31 Giampaolo Munafo’
2x36W
BENESSERE - ILLUMINAZIONE
ILLUMINAZIONE
NEGLI EDIFICI
ILLUMINAZIONE Ambiente
Superficie
(S) [mq]
Sup. Illum. Sup. Apribile
(Si) [mq] (Sa) [mq]
Verifica
Si/S 1/8
Verifica
Sa/S 1/8
NEGLI EDIFICI 1 AULA 1 96,53 23,04 19,68 0,239 > 0,125 0,204 > 0,125
2 AULA 2 96,08 18,49 15,13 0,192 > 0,125 0,158 > 0,125
13 MENSA 95,43 26,10 23,22 0,273 > 0,125 0,243 > 0,125
18 CUCINA 34,28 4,68 4,68 0,137 > 0,125 0,137 > 0,125
21 Ufficio 9,55 1,30 1,30 0,136 > 0,125 0,136 > 0,125
23 Aula Insegn. 14,13 2,00 2,00 0,142 > 0,125 0,142 > 0,125
Sf : area(della(superficie(delle(finestre,(escluso(il(telaio([mq]
t : fattore(di(trasmissione(luminosa(del(pannello(vetrato
: fattore(finestra,(relativo(alla(posizione(del(baricentro(rispetto(alla(volta(celeste
Stot : area(totale(delle(superfici(che(delimitano(l'ambiente([mq]
rm : fattore(medio(di(riflessione(luminosa(delle(superfici(che(delimitano(l'ambiente
: fattore(di(riduzione(del(fattore(finestra
Architettura tecnica II
Tipo Infisso num. Af [mq] !37 Elementi Giampaolo Munafo’
A [mq] r
Stot [mq] rm t Af t FLDm
BENESSERE
DIURNA - AULA 1:- ILLUMINAZIONE 393,0 0,575 0,70 8,002 4,7%
re,(escluso(il(telaio([mq]
Tipo Infisso num. Af [mq] Elementi A [mq] r
a(del(pannello(vetrato
F1 Est 1 2,60 0,9 0,5 Pareti A-B-C-D 166,8 0,80
izione(del(baricentro(rispetto(alla(volta(celeste
F2 Est 1 2,20 0,9 0,5 Pavimento 96,5 0,50
nosa(delle(superfici(che(delimitano(l'ambiente
F5 Nord 2 0,60 0,8 0,4 Infissi Interni 13,4 0,35
nestra
Architettura tecnica II !38 Giampaolo Munafo’
BENESSERE - ILLUMINAZIONE
LO SPAZIO DOMESTICO DOMUS
•differenziata funzionalmente anche in rapporto
all’illuminazione
•chiusa sull’esterno
•con ambienti aperti: PERISTILIUM e l’ATRIUM,
con funzione di accoglienza e d’illuminazione
Gli spunti offerti da grandi personaggi, quali Le Corbusier, Wright, Aalto, Mies Van der
Rohe hanno mostrato la grande importanza dell’utilizzo corretto della luce
Il primo passo è lo
scranno, (Corpus
Christi College,
Oxford): scaffali di libri
individuano piccole
aree di lettura,
illuminate dalla
rispettiva finestra
DAYLIGHTING
Lo studio e la progettazione dell'illuminazione naturale o "daylighting" comincia con lo
studio del percorso del sole durante il giorno e nei vari periodi dell'anno
La luce solare diretta e quella diffusa dalla volta celeste hanno caratteristiche diverse e
pertanto richiedono una diversa considerazione nella progettazione dell'illuminazione
naturale degli ambienti interni
Toplighting
Sidelighting
Corelighting
Vetri prismatici e
vetro cemento
Films olografici
• lamelle orizzontali
• lamelle verticali
• lamelle incrociate
• lamelle fisse
• lamelle mobili
• lamelle interne al vetro camera
• lamelle esterne al vetro camera
Vetri
termocromatici
Vetri
elettrocromatici
Vetri
a cristalli liquidi
NORMAN FOSTER
Il vetro viene da lui usato in nome di una trasparenza di un edificio al tempo stesso
culla e sepolcro della democrazia tedesca.
Il nuovo Parlamento, nasce sul vecchio con accuratezza storica accompagnata da
innovazione: nei sistemi di reazione naturale, nell’uso di fonti di energia non
inquinanti, dall’ILLUMINAZIONE SOLARE RESA POSSIBILE DALL?USO DI VETRO AD
ALTE PRESTAZIONI.
Architettura tecnica II !58 Giampaolo Munafo’
REICHSTAG di BERLINO (1992)
LA più appariscente tra le strutture
nuove è proprio la cupola in vetro
posta sopra la camera del
parlamento, che rimpiazzerà la
p r e c e d e n t e i n ra m e e v e t r o
distrutta dal fuoco dopo la guerra.
La cupola non serve solo per l’areazione ma racchiude un ampio candeliere solare, un CONO
INVERTITO IN VETRO, RICOPERTO DA BATTERIE FOTOVOLTAICHE E DA CENTINAIA DI SPECCHI
CHE INCANALANO LA LUCE SOLARE VERSO LA CAMERA E RIFLETTONO PORZIONI DI CIELO.
Architettura tecnica II !59 Giampaolo Munafo’
REICHSTAG di BERLINO (1992)
SANTIAGO CALATRAVA