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Esercizi su determinazione carico collasso telai

mediante la delimitazione di Greenberg-Prager

Sezione costante
M0=P0l

Struttura 6 volte staticamente


indeterminata

Con 12 sezioni critiche

1
Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager
1) Scelta del primo meccanismo π1 e
determinazione del moltiplicatore γ1.
Se si dispone della soluzione elsatica
conviene disporre le cerniere
plastiche in corripsondenza dei punti
di massimo del momento flettente,
altrimenti conviene partire da un
meccanismo scelto con buonsenso

Consideriamo il meccanismo parziale


di parete di Fig.5
Applicando il principio dei lavori virtuali alla struttura si ha

γ1P0 l θ = 4M 0 θ = 4P0 l θ γ1 = 4
2
Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager
Il meccanismo di Fig 5 è un meccanismo parziale, quindi la
distribuzione dei momento a collasso corrispondente non è
univocamente determinata, essa dipende dalla scelta delle
iperstatiche, scelta che può essere arbitraria

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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager
2) Calcolo di un moltiplicatore
staticamente ammissibile ψ1
Da considerazioni di
equilibrio globale, le azioni
assiali nei pilastri risultano
staticamente determinate

Come incognite iperstatiche prendiamo Mc ed ME


Affinchè MH ed MN siano <= M0, Mc ed ME sono vincolati ad
4
avere il verso di Fig . 7
Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager
Si consideri l’asta CDE in fig 8
Il momento totale è la somma di
quello dovuto a carichi accidentali ed
alle azioni iperstatiche

Per rendere minima la violazione


della conformità in D conviene
assumere
MC=0 ME=M0
Dall’ equilibrio dei nodi segue
MH=M0; MN=0

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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager
Affinchè la conformità non venga
violata in M conviene assumere come
ulteriore iperstatica TN e porre TN=P0

Il diagramma di M risultante è in
Fig 9
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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager
Il momento max è in L e D
3
ML = MD = M0
2
MD 3
ρ= =
M0 2

Dunque viene violata


l’ammissibilità plastica
Il moltiplicatore λ1 va
ridotto di 2/3

γ1 4 8
λ1 = = = = 2.667 2.667 < λ c < 4
3 3 3
2 2 7
delimitazione Greenberg-Prager
3) Scelta di un nuovo meccanismo e calcolo di un nuovo
moltiplicatore cinematico γ2
Il diagramma di fig 9 suggerisce di porre ulteriori cerniere plastiche
in L e D, M ed E. Un meccanismo plausibile è quello di fig 10

Applicando il PLV virtuali alla struttura

l
γ 2 P0 l θ + 2 × 2γ 2 P0 θ = 10M 0 θ
2
10
γ2 = = 3.33
3

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delimitazione Greenberg-Prager
Verifica della conformità statica del
meccanismo
OSS: neppure il meccanismo nr 2 è globale,
poiché le 6 cerniere rendono la struttura
isostatica e non globalmente labile

Avremo allora ancora un’indeterminazione


sul diagramma dei momenti a collasso ma
potremo trovare una distribuzione di
momento staticamente equilibrata.

MI ed MC si possono trovare per


sovrapposizione dei diagrammi elementari
e si ha MI=MC=M0/3
Per determinare gli altri momenti occorre
assumere un’incognita iperstatica
9
delimitazione Greenberg-Prager

Per determinare
gli altri momenti
occorre assumere
un’incognita
iperstatica

Scegliamo dal diagramma di fig.9 MF=M0. Dall’equilibrio del ritto


FG si trova TG=2P0. Dall’equilibrio alla traslazione globale si ha
10 4
TA = P0 − TG = P0
3 3
1
M B = TA l − M 0 = P0 l
3
Dall’equilibrio alla rotazione dei nodi di Fig. 7 si ha
2 2
M N = 0, M H = M 0 = P0 l 10
3 3
Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

Il diagramma di fig.9 rispetta perciò la conformità


il meccanismo cinematicamente ammissibile dà luogo ad una
distribuzione di momenti staticamente ammissibili pertanto γ2 è il
moltiplicatore di collasso
10
γ 2 = ψ2 = λc =
3
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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager
Esempio nr 2

La struttura è 6 volte iperstatica ed ha 12 sezioni critiche


Nei pilastri si abbia M0=M0’=-M0’’=4/3P0l
Nella trave BD sia M0=M0’=-M0’’=10/3P0l
Nella trave EI sia M0=M0’=-M0’’=16/3P0l
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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

1) Scelta del primo meccanismo π1 e determinazione di γ1

4
γ1 4 P0 l θ = 6 × P0 l θ = 8 P0 l θ
3
γ1 = 2
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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

Il meccanismo π1 è parziale , quindi la distribuzione dei


momenti a collasso non è staticamente determinata
Consideriamo la trave di fig 14

Dal meccanismo π1 sono noti MF=MB=MI=4/3P0l


La trave è una volta stat. indet., ma per rendere minima
la violazione della conformità in C occorre assumere
MD=M0=10/3 P0l
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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

 10 4  l 9
M C = 4P0 l θ −  − P0 = P0 l
 3 3 2 3

Si determina ME mediante l’equilibrio al nodo


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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

ME=6/3 P0 l

M E + M I 31
M H = 12P0 l − = P0 l
31 2 3
MH
ρ= = 3 = 1.93
M 0 16
3 1.005 ≤ λ c ≤ 2
γ1
ψ1 = = 1.005
ρ 16
Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager
Scelta di un secondo meccanismo π2 e calcolo di γ2
In base ai risultati precedenti si introduce una cerniera plastica in H
Per permettere alla cerniera H di ruotare occorre spostare una
cerniera da F a D . Il meccanismo π2 risulta

10/3P0l
4/3P0l
4/3P0l 4/3P0l
16/3P0l
4/3P0l 4/3P0l 4/3P0l

Dal PLV:
4 10 16
γ 2 4P0 lθ + γ 212P0 l θ = 6 × P0 l θ + P0 l θ + 2 × P0 l θ
3 3 3
11
γ 2 = = 1.375
8 17
Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager
Verifica della conformità della distribuzione dei
momenti
Il meccanismo è completo, quindi la distribuzione dei
momenti è staticamente determinata

7
M C = P0 l < M 0
4
Dal PLV:
27 16
ME = P0 l < P0 l
6 3

Dall’equilibrio del nodo MF=7/6P0l<4/3 P0l


Poiché il meccanismo è anche staticamente ammissibile
λC=γγ2=1.375 18
Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

La distribuzione dei momenti a collasso è data da

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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager
Esempio nr 3

P0
q1 = 9
l
P0
q 2 = 12
l

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delimitazione Greenberg-Prager

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delimitazione Greenberg-Prager

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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

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delimitazione Greenberg-Prager

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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

1.355 < λ c < 1.375 27


Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

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Esercizi su determinazione carico collasso telai
delimitazione Greenberg-Prager

γ 2 = 1.365

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Analisi limite di telai piani multipiano

Si consideri un telaio piano


soggetto a carichi verticali ed
orizzontali crescenti
monotonicamente con il
moltiplicatore μ . Per semplicità
si assume che tutte le travi
abbiano medesimo momento
plastico Mt0 e analogamente
per le colonne Mc0

30
Analisi limite di telai piani multipiano
Si escludano effetti di grandi
spostamenti e rotazioni e
l’influenza dello sforzo normale
sul momento plastico.

Il telaio risulta ni = (2×3×6) = 36


volte iperstatico;

meccanismi di collasso
globale cinematicamente
sufficienti includono 37
cerniere plastiche.

31
Analisi limite di telai piani multipiano
Si ricorda che attraverso il
teorema cinematico è possibile
determinare il moltiplicatore di
carico μk , valutando la potenza
dissipata interna Dk e la
potenza W &
k ,ext esterna
applicando la seguente
relazione:

Dk
µk =
&
W k ,ext

32
Analisi limite di telai piani multipiano
Meccanismo n.1 (globale).
µαF

µαF

Il meccanismo si realizza
con la formazione di
µαF
cerniere alle estremità
delle travi ed alla base
delle colonne

µαF

µαF

θ&

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Analisi limite di telai piani
multipiano
Meccanismo n.2 (globale)

Il meccanismo si realizza
con la formazione di
cerniere nella mezzeria ed
in una estremità delle
travi ed alla base delle
colonne

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Analisi limite di telai piani
multipiano
Meccanismo n.3 (locale o
di piano).

Il meccanismo si realizza
con la formazione di
cerniere alle estremità
delle colonne del primo
piano, generando così un
meccanismo locale.

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Analisi limite di telai piani multipiano
Adottando le seguenti adimensionalizzazioni:

le equazioni dei moltiplicatori di collasso opportunamente


elaborate diventano

che risultano rette nel piano adimensionalizzato


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Analisi limite di telai piani multipiano

37
Analisi limite di telai piani multipiano
Rappresentazione grafica delle rette

Caso 1 Caso 2

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Analisi limite di telai piani multipiano

Caso 1 Minimo moltiplicatore cinemat. ammissibile

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Analisi limite di telai piani multipiano

Caso 2
Minimo moltiplicatore cinemat.
ammissibile

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Analisi limite di telai piani multipiano
Si osservi che al variare di M, quindi del rapporto tra la resistenza
plastica delle travi e delle colonne, si presentano, sia nel caso 1 che
nel caso 2 delle transizioni; nel caso 1 si passa dal meccanismo 2 al
meccanismo 1 e dal meccanismo 1 al meccanismo 3,
nel caso 2 si passa dal meccanismo 2 al meccanismo 3.
Si può verificare che i moltiplicatori adimensionalizzati µk1 , µk 2 , µk 3
e quindi i moltiplicatori µ k1 , µ k 2 , µ k 3 sono anche staticamente
ammissibili.

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Analisi limite di telai piani multipiano

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