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E SINESTESIA.
Dalla sperimentazione
alla comunicazione visiva
Politecnico di Bari
Facoltà di Architettura
Cdl Disegno Industriale
A.A 2008/2009
Laboratorio di progettazione grafica
Relatore: Nino Perrone
DESIGN
E SINESTESIA.
Dalla sperimentazione
alla comunicazione visiva
Graziana Saccente
SOMMARIO
PREFAZIONE RICERCA
4
ESPERIMENTO PROGETTO SVILUPPI
5
Gli elefanti sono animali di grande mole, simbolo di saggezza e temperanza; sono dotati di due zanne
prominenti, grandi orecchie mobili e di una proboscide, derivata dalla fusione di naso e labbro superiore:
un organo molto versatile, prensile, dotato di terminazioni tattili.Gli elefanti hanno udito e olfatto
sviluppatissimi, che compensano una vista debole, a causa di occhi piuttosto piccoli.
PREFAZIONE
abstract ///eventi///fenomeni///ciclo di
interpretazione///percezione///sinestesia///
utenza///
COME PERCEPIRE? COME SONO FATTO? QUALE SENSO UTIZZARE? POSSO TOCCARE? COME CONCENTRARE LO
SGUARDO? PERCHÈ RICORDARE? CHE COSA SENTIRE? COME TRADURRE LE SENSAZIONI? COSA MI EMOZIONA?
QUAL È LA NATURA DELLE COSE? IN COSA CREDERE? DI CHE COLORE È LA VOCE? COSA ASCOLTARE? COME
RICONOSCERE I LUOGHI? COME PROGETTARE? QUANDO IMMAGINARE IL FUTURO? COSA ASCOLTARE? COSA
ASSAGGIARE? ASTRATTO O CONCRETO? DA DOVE PROVIENE QUESTO ODORE? CHI SONO? PERCHÈ IMPARARE? COME
COMUNICARE? COME MI GUARDANO GLI ALTRI? COME ESPRIMERE IL PENSIERO? COSA PENSARE? DI QUALE STIMOLI
HO BISOGNO?COSA HA SENSO? QUALE LUOGO MI RICORDA L’INFANZIA? BELLO O BRUTTO? COME PERCEPIRE?
COME SONO FATTO? CHE COSA SENTIRE? QUALE SENSO UTIZZARE? POSSO TOCCARE? COME CONCENTRARE LO
SGUARDO? PERCHÈ RICORDARE? COME TRADURRE LE SENSAZIONI? COSA MI EMOZIONA? QUAL È LA NATURA
DELLE COSE? IN COSA CREDERE? DI CHE COLORE È LA VOCE? COSA ASCOLTARE? COME RICONOSCERE I LUOGHI?
COME PROGETTARE? QUANDO IMMAGINARE IL FUTURO? COSA ASCOLTARE? COSA ASSAGGIARE? ASTRATTO O
CONCRETO? DA DOVE PROVIENE QUESTO ODORE? CHI SONO? PERCHÈ IMPARARE? COME COMUNICARE? COME MI
GUARDANO GLI ALTRI? COME ESPRIMERE IL PENSIERO? COSA PENSARE? DI QUALE STIMOLI HO BISOGNO?COSA
HA SENSO? QUALE LUOGO MI RICORDA L’INFANZIA? BELLO O BRUTTO? COME PERCEPIRE? COME SONO FATTO?
CHE COSA SENTIRE? QUALE SENSO UTIZZARE? POSSO TOCCARE? COME CONCENTRARE LO SGUARDO? PERCHÈ
RICORDARE? COME TRADURRE LE SENSAZIONI? COSA MI EMOZIONA? QUAL È LA NATURA DELLE COSE? IN COSA
CREDERE? DI CHE COLORE È LA VOCE? COSA ASCOLTARE? COME RICONOSCERE I LUOGHI? COME PROGETTARE?
QUANDO IMMAGINARE IL FUTURO? COSA ASCOLTARE? COSA ASSAGGIARE? ASTRATTO O CONCRETO? DA DOVE
PROVIENE QUESTO ODORE? CHI SONO? PERCHÈ IMPARARE? COME COMUNICARE? COME MI GUARDANO GLI
ALTRI? COME ESPRIMERE IL PENSIERO? COSA PENSARE? DI QUALE STIMOLI HO BISOGNO?COSA HA SENSO?
QUALE LUOGO MI RICORDA L’INFANZIA? BELLO O BRUTTO? COME PERCEPIRE? COME SONO FATTO? CHE COSA
SENTIRE? QUALE SENSO UTIZZARE? POSSO TOCCARE? COME CONCENTRARE LO SGUARDO? PERCHÈ RICORDARE?
COME TRADURRE LE SENSAZIONI? COSA MI EMOZIONA? QUAL È LA NATURA DELLE COSE? IN COSA CREDERE?
DI CHE COLORE È LA VOCE? COSA ASCOLTARE? COME RICONOSCERE I LUOGHI? COME PROGETTARE? QUANDO
MMAGINARE IL FUTURO? COSA ASCOLTARE? COSA ASSAGGIARE? ASTRATTO O CONCRETO? DA DOVE PROVIENE
QUESTO ODORE? CHI SONO? PERCHÈ IMPARARE? COME COMUNICARE? COME MI GUARDANO GLI ALTRI? COME
ESPRIMERE IL PENSIERO? COSA PENSARE? DI QUALE STIMOLI HO BISOGNO?COSA HA SENSO? QUALE LUOGO MI
RICORDA L’INFANZIA? BELLO O BRUTTO? COME PERCEPIRE? COME SONO FATTO? CHE COSA SENTIRE? QUALE
SENSO UTIZZARE? POSSO TOCCARE? COME CONCENTRARE LO SGUARDO? PERCHÈ RICORDARE? COME TRADURRE
LE SENSAZIONI? COSA MI EMOZIONA? QUAL È LA NATURA DELLE COSE? IN COSA CREDERE? DI CHE COLORE È LA
VOCE? COSA ASCOLTARE? COME RICONOSCERE I LUOGHI? COME PROGETTARE? QUANDO IMMAGINARE IL FUTURO?
COSA ASCOLTARE? COSA ASSAGGIARE? ASTRATTO O CONCRETO? DA DOVE PROVIENE QUESTO ODORE? CHI SONO?
PERCHÈ IMPARARE? COME COMUNICARE? COME MI GUARDANO GLI ALTRI? COME ESPRIMERE IL PENSIERO?
COSA PENSARE? DI QUALE STIMOLI HO BISOGNO?COSA HA SENSO? QUALE LUOGO MI RICORDA L’INFANZIA?
BELLO O BRUTTO? COME PERCEPIRE? COME SONO FATTO? CHE COSA SENTIRE? QUALE SENSO UTIZZARE? POSSO
TOCCARE? COME CONCENTRARE LO SGUARDO? PERCHÈ RICORDARE? COME TRADURRE LE SENSAZIONI? COSA MI
EMOZIONA? QUAL È LA NATURA DELLE COSE? IN COSA CREDERE? DI CHE COLORE È LA VOCE? COSA ASCOLTARE?
COME RICONOSCERE I LUOGHI? COME PROGETTARE? QUANDO IMMAGINARE IL FUTURO? COSA ASCOLTARE? COSA
ASSAGGIARE? ASTRATTO O CONCRETO? DA DOVE PROVIENE QUESTO ODORE? CHI SONO? PERCHÈ IMPARARE? COME
COMUNICARE? COME MI GUARDANO GLI ALTRI? COME ESPRIMERE IL PENSIERO? COSA PENSARE? DI QUALE STIMOLI
HO BISOGNO?COSA HA SENSO? QUALE LUOGO MI RICORDA L’INFANZIA? BELLO O BRUTTO? COME PERCEPIRE?
COME SONO FATTO? CHE COSA SENTIRE? QUALE SENSO UTIZZARE? POSSO TOCCARE? COME CONCENTRARE LO
SGUARDO? PERCHÈ RICORDARE? COME TRADURRE LE SENSAZIONI? COSA MI EMOZIONA? QUAL È LA NATURA
DELLE COSE? IN COSA CREDERE? DI CHE COLORE È LA VOCE? COSA ASCOLTARE? COME RICONOSCERE I LUOGHI?
COME PROGETTARE? QUANDO IMMAGINARE IL FUTURO? COSA ASCOLTARE? COSA ASSAGGIARE? ASTRATTO O
CONCRETO? DA DOVE PROVIENE QUESTO ODORE? CHI SONO? PERCHÈ IMPARARE? COME COMUNICARE? COME MI
GUARDANO GLI ALTRI? COME ESPRIMERE IL PENSIERO? COSA PENSARE? DI QUALE STIMOLI HO BISOGNO?COSA
HA SENSO? QUALE LUOGO MI RICORDA L’INFANZIA? BELLO O BRUTTO? COME PERCEPIRE? COME SONO FATTO?
CHE COSA SENTIRE? QUALE SENSO UTIZZARE? POSSO TOCCARE? COME CONCENTRARE LO SGUARDO? PERCHÈ
RICORDARE? COME TRADURRE LE SENSAZIONI? COSA MI EMOZIONA? QUAL È LA NATURA DELLE COSE? IN COSA
CREDERE? DI CHE COLORE È LA VOCE? COSA ASCOLTARE? COME RICONOSCERE I LUOGHI? COME PROGETTARE?
QUANDO IMMAGINARE IL FUTURO? COSA ASCOLTARE? COSA ASSAGGIARE? ASTRATTO O CONCRETO? DA DOVE
PROVIENE QUESTO ODORE? CHI SONO? PERCHÈ IMPARARE? COME COMUNICARE? COME MI GUARDANO GLI ALTRI?
COME ESPRIMERE IL PENSIERO? COSA PENSARE? DI QUALE STIMOLI HO BISOGNO?COSA HA SENSO? QUALE LUOGO
MI RICORDA L’INFANZIA? BELLO O BRUTTO? COME PERCEPIRE? COME SONO FATTO? CHE COSA SENTIRE? QUALE
SENSO UTIZZARE? POSSO TOCCARE? COME CONCENTRARE LO SGUARDO? PERCHÈ RICORDARE? COME TRADURRE
LE SENSAZIONI? COSA MI EMOZIONA? QUAL È LA NATURA DELLE COSE? IN COSA CREDERE? DI CHE COLORE È LA
VOCE? COSA ASCOLTARE? COME RICONOSCERE I LUOGHI? COME PROGETTARE? QUANDO IMMAGINARE IL FUTURO?
COSA ASCOLTARE? COSA ASSAGGIARE? ASTRATTO O CONCRETO? DA DOVE PROVIENE QUESTO ODORE? CHI SONO?
PERCHÈ IMPARARE? COME COMUNICARE? COME MI GUARDANO GLI ALTRI? COME ESPRIMERE IL PENSIERO? COSA
Quando si parla di percezione, spesso sembra di discutere di
qualcosa lontano dal sentire comune, quasi di una tematica vaga
e poco concreta. In realtà, costantemente i sensi sono sollecitati
dall’ambiente, dalle emozioni, dalla natura delle cose. Ma la
percezione non è mai univoca e coinvolge tutto il nostro essere.
L’idea di una ricerca che si basi sull’ esperienza sinestetica,
incomincia da una curiosità personale verso quei richiami percettivi
che quotidianamente sperimentiamo, che vanno oltre il mondo della
visione. In una realtà costruita sul valore predominante dell’immagine,
le sensazioni che provengono dagli altri sensi, appaiono come
tesori nascosti, riscoperta sensoriale di una maniera di sentire
il mondo profondamente. Attraverso una ricerca analitica e delle
sperimentazioni effettuate, la tesi si pone l’obiettivo di tracciare
dei percorsi grafici e sinestetici. Questo racconto visivo inizia con
la volontà di riscoprire il sensorio e le sue molteplici possibilità di
espressione.
9
INCONTRO CON ILARIA
come riattivare gli altri sensi
11
MOLLY SWEENEY
un teatro a luci spente
12
13
DISTINGUERE I FENOMENI
vocabolario di atti consueti
14
Stimolo. Qualunque cosa riesca ad eccitare un organismo o
parte di esso, provocando una risposta o l’attivazione dello
stesso. Lo stimolo per ottenere l’impulso nervoso desiderato
deve essere prolungato per un tempo sufficiente ad eccitare
il recettore, definito soglia della stimolazione. Più è intenso lo
stimolo provocato minore è la durata necessaria.
15
CICLO DI INTERPRETAZIONE
processo di conoscenza di ogni esperienza umana
16
esprimersi espressa sistema di spinta con gli altri
esterno
17
TEORIA SULLA PERCEZIONE
passo dopo passo riconosciamo il mondo
18
Visione embodied
Gli oggetti percepiti sono solitamente stati precedentemente
toccati, manipolati e rapportati ad altri oggetti e a diverse
parti del corpo. Non c’è separazione tra visione e azione.
19
SINESTESIA
manifesto di esistenza
20
CARATTERI SINESTETICI
diversità di interazione
Involontaria
quando prodotta da uno stimolo oggettivo.
Proiettata
quando veramente percepita e non semplicemente immagine
della mente.
Durevole
la sensazione permane per tutta la vita anche se celata, in
forme semplici,textures, simmetrie, sapori e odori.
Memorabile
facilità e vividezza del ricordo, soprattutto in presenza dello
stimolo originale.
Emozionale
i percetti conservano stesso valore e stessa intensità delle
esperienze reali precedenti.
A distanza
rimanda ad un contenuto gustativo o olfattivo.
A contatto
la sensazione viene riprodotta tramite un’azione che coinvolge
tattilità e propriocezione.
21
ALBERO GENERATORE
genealogia comunicativa e progettuale
22
comprensione
riflessivo
linguaggio estetica
coerenza comportamentale
semantica
funzionalità struttura
viscerale
progetto Gestalt
Basic design configurazione
cervello transfert
semplice sensazione
koiné esperienza
sinapsi identità imagery
concreto percezione
dimensione recettori espressione
Interazioni stimolo azione
senso aptico MEMORIA impressione
emozione
astratto fenomeno
gusto
udito complesso contatto
colore SENSORIALITÀ
olfatto
forma tatto
vista
SENSI
Sinestesia
SINESTESIE DIFFERENTI
dal soggetto all’oggetto fino alla rappresentazione
media
24
PERCEZIONI INTERMODALI
dieci sollecitazioni simultanee che modificano il messaggio
25
UTENZA
quanti siamo a non vedere
26
39,1% 4,5% 10,2%
cataratta opacità cornea glaucoma
7,1% 18,2% 4%
DMLE vizi refrattari distacco retina
30
Teoria. In un'ottica più contemporanea il Basic design diviene
la disciplina centrale del design e intreccia l'insegnamento del
saper fare con il pensiero teorico dell'operatività. Riequilibra
le relazioni fra componente estetica, tecnologica e scientifica
nella disciplina e nella professione. Esso diviene luogo
dove convergere e concatenare di fatto ricerca formale ed
espressiva, progetto e, appunto, insegnamento.
31
IL METODO BRUNO MUNARI
modello pedagogico di progettazione
33
PROGETTARE UN LABORATORIO MUNARI
agire pratico e riflessione teorica
35
DI CHE COLORE È IL VENTO?
percorso ricreativo alla riscoperta del tatto
37
PROGETTO LETTURA AGEVOLATA
la leggibilità come diritto
40
DISEGNARE IN RILIEVO
capacità di vedere con la mente
41
Significato. In generale il rilievo serve ad indicare ciò su cui si
vuole sollecitare l’attenzione del lettore. Sarà dunque la figura
ad essere posta in rilievo, in netto contrasto con lo sfondo.
Serve principalmente a rendere percepibili i punti, le linee
e le superfici di cui si compongono le figure,nonché le loro
combinazioni reciproche per designare ogni volta cose anche
molto diverse.
Punto. Il punto dell’alfabeto Braille rappresenta la dimensione
minima utilizzabile del punto in rilievo, a meno che i punti non Texture esemplificative delle regole
fondamentali del disegno in rilievo.
servano a costituire una linea puntinata, o a riempire un
retino. Se nell’economia del disegno servono punti singoli è
utile valersi di punti più grossi del punto Braille o comunque
tali da non confondersi con esso.Oltre una certa grandezza il
punto tende a trasformarsi in una superficie e a mutare la sua
funzione rappresentativa.
Linea. In rilievo vi è una soglia minima intorno a 0,5 mm di
larghezza,al di sotto della quale la linea in rilievo non
è agevolmente percepibile ed una soglia massima di
larghezza, al di là della quale la linea in rilievo diventa una
superficie . Se poi le linee in rilievo diventano due l’una
accanto all’altra, vi è una distanza minima intorno ai 2 mm al
di sotto della quale il dito percepisce una linea unica.
La linea può avere varie funzioni ed essere distinta come:
linea oggetto, linea di contorno, linea di tessitura.
Superficie. In rilievo le superfici, per risultare facilmente
percepibili, devono essere chiaramente definite e di forma
tendenzialmente chiusa. In genere la sola linea di contorno
non basta a definire in modo soddisfacente una superficie.
La soluzione più efficace è data da una linea di contorno ben
delineata con, al suo interno un retinato.
42
MOHOLY-NAGY
prime sperimentazioni sulla tattilità
45
ESPERIMENTO DINA RICCÒ
qualità tattili nel colore
46
Il pipistrello è un mammifero antichissimo con il corpo ricoperto di pelo. Anziché camminare e correre, vola,
grazie a una speciale modificazione di mano e braccio trasformati in ala. Ha occhi piccoli e vista limitata,
l' udito invece è molto sviluppato. Mentre vola emette degli ultrasuoni che, rimbalzano contro gli oggetti
che incontra, provoca un'eco che gli permette così di individuare gli ostacoli. L'ala del pipistrello è diversa
da quella di un uccello, infatti è costituita da una sottile membrana simile alla pelle. Le ossa invece sono
costituite invece da un sottile strato di vasi sanguigni e filamenti elastici tra due strati di pelle.
ESPERIMENTO
premesse///esperimento///materiale fotografico///
analisi dei risultati per percezione.
PREMESSE
modalità di procedimento sperimentate in precedenza
50
ESPERIMENTO
Basic Design applicato alla sinestesia
53
Decompressione. Questa fase viene chiamata di
decompressione, proprio perchè viene chiesto ai partecipanti,
di passare da uno stato di limbo percettivo ad un brusco
ritorno al reale, dove viene chiesto un’immagine visiva per
definire l’esperienza con gli altri sensi.Chiedo ai partecipanti
di provare a disegnare, segnare o scarabocchiare quello
che si è provato durante l’esperimento, con l’utilizzo del
materiale a loro disposizione.Per aiutarli nel compito, che
non è affatto semplice, fornisco loro una struttura prestabilita
all’interno della quale potranno esprimere graficamente
e bidimensionalmente le varie tipologie di sensazioni. Per
la prova olfatto/gusto munisco loro di pennarello nero a
punta sottile e foglio bianco, bendati dovranno cercare di
rappresentare in maniera astratta la sensazione provata. Per
la prova tatto/gusto invece aiuto i partecipanti con uno schema
già utilizzato da Dina Riccò
Risultati. I segni all’interno della struttura, prodotti dai
partecipanti, sono la traduzione grafica di percezioni
sensoriali.Si cercheranno infine dei comuni denominatori
nelle rappresentazioni prodotte, accostandole a seconda del
materiale percepito ei nbase a: forza espressiva, modulo
dei segni, forme, scelta del colore e intensità.In sostanza il
conflitto fra dati sensoriali si risolve con un compromesso
in cui ciascuno di noi presenta un modo preferenziale di
percezione. Lo scopo dell’esperimento sarà quello di scovare
dei tratti comuni nei diversi comportamenti sinestetici. I
risultati prodotti porteranno a relazionare la percezione
con la loro rappresentazione, sia segnica che cromatica.
La somiglianza o la diversità delle risoste porterà infine a e
scelte precise.
54
ANALISI RISULTATI ESPERIMENTO 1
Sale. campioni dallapercezione olfatto-gusto
55
Caffè. campioni dalla percezione olfatto-gusto
56
Olio. campioni dalla percezione olfatto-gusto
57
Latte. campioni dalla percezione olfatto-gusto
58
Sapone. campioni dalla percezione olfatto-gusto
59
ANALISI RISULTATI ESPERIMENTO 2
Sale. campioni dalla percezione tatto-gusto
60
Caffè. campioni dalla percezione tatto-gusto
61
Olio. campioni dalla percezione tatto-gusto
62
Latte. campioni dalla percezione tatto-gusto
63
Sapone. campioni dalla percezione tatto-gusto
64
Lo squalo in ogni fase della caccia un senso ha il sopravvento sugli altri: in una vede, in una annusa, in una
tocca e così via e mai i suoi sensi interagiscono simultaneamente. Se il susseguirsi delle fasi è sovvertito,
l'animale perde ogni forma d'orientamento e le sue azioni risultano improvvisamente inefficaci. Per questo
motivo lo squalo non mangia pesci incredibilmente vicini e a volte disorientato dalle percezioni attacca
oggetti solidi non commestibili.
PROGETTO
pattern e texture///progettare pattern///genealogia
morfologica///analisi dei risultati///sale///caffè///
olio///latte///sapone.
COSA È UN PATTERN?
descrivere il mondo con una struttura grafica
68
PROGETTARE PATTERN
regole applicative e motodologiche
69
GENEALOGIA MORFOLOGICA
ricerca dell'identità percettiva dei cinque materiali sperimentati
70
quadrato e triangolo rettangolo. Per la polvere di caffè mi
riferisco ad angolazioni ampie, linee curve e forme ovoidali.
Per il latte si utilizzano linee curve, forme morbide e radiali.
Per l'olio invece si rilevano angoli acuti, linee curve e forme
a goccia. Infine per il sapone si individuano linee spezzate,
forme arrotondate, ma anche angoli acuti. Le prove di
proggettazione creativa possono essere molte e ampliate se
il campione dei partecipanti è maggiore. In ogni caso però
Primi schizzi su carta millimetrata non si potrà mai ottenere una certezza assoluta e il designer
ispirati dai risultati dell'esperimento
dovrà operare delle scelte e mettere in gioco la propria abilità
olfatto-gusto. In ordine da sinistra a
destra: sale, caffè, olio, latte, sapone.
e sensibilità, in modo da tradurre nel migliore dei modi le
percezioni sinestetiche.
71
SALE GROSSO
analisi di riferimento per la costruzione del pattern
morbido
o
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ch
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spezzato
ro
cr
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pesante leggero
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curvo
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tatto
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60 120
40 140
20 160
0 180
olfatto gusto
rispetto al materiale sale, seguendo la finale del pattern sale. La durezza del
direzione dei tre assi: tatto, gusto, olfatto. materiale ha fatto prevalere inclinazioni
Nel caso del sale grossos i è verificato che 60˚/90˚ ma anche una pendenza minore
la riconoscibilità tattile è alta e superiore verso i 120˚/140˚, probabilmente dovuta
rispetto a quella di olfatto e gusto. Questo alle asperità del gusto e alla morfologia
risultato determina dei dati più precisi nel multiforme del materiale. Il pattern dovrà
secondo esperimento tatto/gusto ed una mediare con alcune inclinazioni verso
maggiore precisione nella scelta di colori destra ed elementi invece allo zenit.
cromatici come il ciano, il giallo e il bianco.
73
Il pattern sale è il risultato di una
combinazione di linee spezzate e
geometrie quadrate, come cristalli
sfaccettati. La durezza tattile del sale
grosso ha stimolato la creazione di forme
multiple, a volte puntiformi e regolari.
Le molteplici forme appuntite presenti
sono dovute alla percezione salata del
gusto e alla pesantezza del materiale,
come fossero piccolo pietre. L'elemento
centrale è l’elemento guida di tutto il
pattern ed anche il più regolare dove si
riscontrano le principali caratteristiche
morfologiche di tutto l'insieme.
50
La geometria di questo pattern è stata
disegnata utilizzando linee spezzate
e inclinazioni variabili. Fondamentale
è stata la presenza nei risultati degli
esperimenti, di quadrilateri e triangoli
che si rifanno alla componente tattile
solida e cristallina. La multiformità del
patter conserva una struttura chiara
perchè composto da solo due elementi:
uno centrale che ordina e l'altro laterale
che si frastaglie quasi perdendo i
contorni. Si ha come risultato qualcosa
che seppure apparentemente indefinito
mantiene in armonie spigolosità e forme.
elemento base elemento base elemento base 2 elementi colore elemento base
inverso scalato al 25% riflessi sovrapposti scalato del 175%
2 elementi ruotati elemento base 2 elementi base elemento base 2 elementi colore
sovrapposti riflesso orizzontale ruotati sovrapposti riflesso verticale riflessi sovrapposti
95
CAFFÈ
analisi di riferimento per la costruzione del pattern
morbido
o
spez
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ch
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ia
om
ro
to
cr
aperto
chiuso
pesante leggero
vo
cur
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duro
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tatto
80 100
60 120
40 140
20 160
0 180
olfatto gusto
Nel caso del caffè si è verificato che la 80˚/100˚ ma le pendenza più estreme verso
riconoscibilità olfattiva è alta e superiore i 20˚/40˚ e 120˚/140˚, sono dovute all’odore
rispetto a quella di gusto e soprattutto del intenso ed amaro del caffè. Il pattern dovrà
tatto. Questo risultato determina dei dati mediare questi risultati con inclinazioni lievi
più precisi nel primo esperimento tatto/ e geometrie a 90˚.
olfatto ed una maggiore corrispondenza
morfologica fra gli individui.
97
Il pattern caffè è il risultato di una
combinazione di archi di circonferenze
a diversi spessori, con l'aggiunta
di altri elementi geometrici come
quadrato e un triangolo arrotondato.
La morbidezza tattile della polvere di
caffè ha stimolato la creazione di forme
radiali e puntiformi. Tutto gli elementi se
pur staccati conservano una continuità e
sono in relazione fra loro. Non esiste un
elemento centrale poichè la geometria
si espande dall'interno verso l'esterno,
come un ciotolo che viene lanciato
nell'acqua e la smuove.
50
La geometria di questo pattern è stata
realizzata utilizzando archi e figure
più quadrate. Tutti gli elementi hanno
dei tagli finali a 90˚ e sembra come se
fossero uno concentrico all'altro. Questa
illusione ottica radiale però è il risultato
di una componente olfattiva molto
forte e inebriante. Domina l'armonia
degli elementi che si compensano, si
moltiplicano e si riflettono, anche dovuta
alla componente polverosa del caffè, che
ha prodotto segni multipli e puntiformi a
volte. Il gusto amaro d'altra parte esige
delle asperità anche se lievi.
elemento base elemento base elemento base 2 elementi colore elemento base
inverso scalato al 25% riflessi sovrapposti scalato del 175%
2 elementi ruotati elemento base 2 elementi base elemento base 2 elementi colore
sovrapposti riflesso orizzontale ruotati sovrapposti riflesso verticale riflessi sovrapposti
119
OLIO
analisi di riferimento per la costruzione del pattern
morbido
o
ic
ch
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za
om
ro
chiuso
cr
z
s pe
cu
pesante leggero
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duro
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tatto
80 100
60 120
40 140
20 160
0 180
olfatto gusto
rispetto al materiale olio, seguendo la del pattern olio. La liquidità del materiale
direzione dei tre assi: tatto, gusto, olfatto. ha fatto prevalere inclinazioni 80˚/100˚
Nel caso dell’olio si è verificato che la ma anche una pendenza verso i 120˚/160˚,
riconoscibilità tattile è alta e superiore probabilmente dovuta alla viscosità e
rispetto a quella di olfatto e gusto. Questo all’odore forte ed inebriante dell’olio. Il
risultato determina dei dati più precisi nel pattern dovrà mediare questi risultati con
secondo esperimento tatto/gusto ed una inclinazioni rivolte leggermente a destra.
costante nella scelta di colori cromatici
come il verde, il giallo e il nero.
121
Il pattern olio è il risultato di una
combinazione di linee curve, arrotondate
e aperte e forme geometriche suadenti
come gocce che colano. La morbidezza
tattile dell’olio ha stimolato la creazione
di forme organiche, quasi chimiche.
Le poche punte presenti sono dovute
alla percezione di gusto e olfatto che
fanno emergere l’asprezza del materiale.
La curva centrale è l’elemento guida
di tutto il pattern, mentre gli elementi
attorno si espandono intorno ad essa,
riprendendone le aperture.
50
La geometria di questo pattern è stata
disegnata utilizzando circonferenze ed
ellissi. Fondamentale è stata la presenza
nei risultati degli esperimenti, di forme
ovali che si rifacevano all’oliva, anche
se in effetti il materiale sottoposto
era un liquido. L’inclinazione della
curva principale è determinante per il
posizionamento delle altre geometrie
e da ritmo all’andamento. Gli spessori
discontinui sono significativi della
viscosità dell’olio che si espande e si
contrae, se mischiato con altri liquidi o a
contatto del calore.
elemento base elemento base elemento base 2 elementi colore elemento base
inverso scalato al 25% riflessi sovrapposti scalato del 175%
2 elementi ruotati elemento base 2 elementi base elemento base 2 elementi colore
sovrapposti riflesso orizzontale ruotati sovrapposti riflesso verticale riflessi sovrapposti
143
LATTE
analisi di riferimento per la costruzione del pattern
morbido
spezzato
o
ic
ch
at
ia
o
om
chius
ro
cr
pesante leggero
ape
curvo
rto
cr a
o
o
ur
m
at
sc
ic
o
duro
144
tatto
80 100
60 120
40 140
20 160
0 180
olfatto gusto
145
Il pattern latte è il risultato di una
combinazione di figure curve, arrotondate
e compatte. Geometrie organiche come
un fiume che scorre. La liquidità tattile
del latte ha stimolato la creazione di
forme ovali e allungate.
Le poche asperità presenti sono
dovute ad una percezione di gusto e
olfatto neutrale del materiale. Non
vi è un elemento centrale all'interno
del pattern, ma tutti si espandono e si
dilatano, convivendo però in un sistema
equilibrato, che non provoca rotture negli
elementi stessi.
50
La geometria di questo pattern è stata
disegnata utilizzando circonferenze
ed ellissi. Fondamentale è stata la
presenza nei risultati degli esperimenti,
di forme ovali e radiali, anche se in
effetti il materiale sottoposto è un
liquido. L’inclinazione della forme è una
alternarsi di concavità e convessità che
danno consequenzialità alla visione.
I vuoti all'interno delle geometrie
principali rendono l'idea di una liquidità
in movimento, che si amplia dall'interno
per espandersi verso l'esterno.
elemento base elemento base elemento base elemento base elemento base
inverso scalato al 25% inclinato a 30˚ scalato del 175%
2 elementi ruotati elemento base 2 elementi base elemento base 2 elementi colore
sovrapposti riflesso orizzontale ruotati sovrapposti riflesso verticale riflessi sovrapposti
167
SAPONE
analisi di riferimento per la costruzione del pattern
morbido
ap
spezzato
er t
o
ic
ch
at
ia
o
om
ro
cr
so
leggero
chiu
pesante
curvo
cr a
o
o
ur
m
at
sc
ic
o
duro
168
tatto
80 100
60 120
40 140
20 160
0 180
olfatto gusto
169
Il pattern sapone è il risultato di una
combinazione di figure curvilinee e
spigolose. Geometrie frastagliate come il
frattale di una foglia. La viscosità tattile
del sapone ha stimolato la creazione di
forme come scaglie e con un andamento
variabile. Le molte terminazioni
appuntite sono dovute ad una percezione
di gusto e olfatto molto forti e aspre
del materiale. L'elemento centrale
all'interno del pattern è anche quello
più grande, a cui si adeguano in parte le
geometrie circostanti. Tutto si inclina in
maniera diversa e discontinua.
50
La geometria di questo pattern è stata
disegnata utilizzando linee spezzate e
curve. Fondamentale è stata la presenza
nei risultati degli esperimenti, di forme
multiple e amorfe geometricamente
L’inclinazione dele forme non fornisce
un equilibrio visivo, piuttosto tenta di
sovvertirlo. Gli spessori sono ampi,
anche perchè si tratta di un liquido molto
viscoso e morbido al tatto. Il gusto ha
particolarmente influenzato la geometria
ed ha preso il sopravvento su altri sensi,
per l'intensità della sensazione di acidità.
elemento base elemento base elemento base elemento base elemento base
inverso scalato al 25% inclinato a 30˚ scalato del 175%
2 elementi ruotati elemento base 2 elementi base elemento base 2 elementi colore
sovrapposti riflesso orizzontale ruotati sovrapposti riflesso verticale riflessi sovrapposti
191
Il cobra, come tutti i serpenti, è sordo. Questo rettile è privo del timpano, e non può percepire i suoni. In
compenso, percepisce le vibrazioni del suolo, e questo gli consente, non di cacciare le prede, che sono
piccole e non possono far vibrare il suolo in maniera considerevole, ma di evitare, di venire calpestato
quando si acciambella. Quando il serpente si arrotola posa la testa e la mandibola sul suolo. E’ la mandibola
che capta la vibrazione e comunica l’informazione al cervello. Il cobra “vede” anche le prede a sangue caldo
grazie a recettori termici che si trovano sotto gli occhi e che il cervello associa alla visione oculare.
SVILUPPI
metodo sperimentale///applicazioni dei pattern///
METODO SPERIMENTALE
creazione di un sistema progettuale
195
Omme
senza vizi è
menesta senza
sale.
Proverbio napoletano
197
Ho misurato
la mia vita
a cucchiaini
di caffè.
Thomas Eliot
199
La vita
senza allegria
è una lampada
senz'olio.
Walter Scott
201
Mai piangere
sul latte versato:
si aggiunge
bagnato
al bagnato
Proverbio italiano
203
Un bambino
è uno capace
di lavarsi le mani
senza bagnare
il sapone.
Anonimo
205
BIBLIOGRAFIA
Bruno Munari, Design e comunicazione visiva, Editori Laterza
2008