Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
I
l complesso sacro e funerario di Monte Pra- nicia localizzabile in massima parte nella peniso-
ma, nel Sinis di Cabras, è ormai troppo noto la di Capo San Marco dove è fondata Tharros.
per doverci dilungare in lunghe e ripetitive La necropoli viene così a porsi in una sorta di
descrizioni della situazione individuata con lo spazio di confine tra la zona dominata dalle co-
scavo. 1 Basterà ricordare che sono state ritrovate
munità locali e lo spazio di immediata influen-
trentatre tombe monosome su cui si trovava una za dei nuovi arrivati, a significare il possesso del
discarica contenente frammenti di non meno di territorio da parte delle popolazioni indigene
venticinque statue in arenaria raffiguranti arcieri che affermano i loro propri valori, discendenti e
e « pugilatori che si coprono la testa con lo scu-
derivati dai loro antenati, con cui confermano il
do », numerosi frammenti di modelli di nuraghe
diretto legame.
singoli e complessi, alcuni betili, questi ultimi Ma questa affermazione di identità etnica e
realizzati in una pietra diversa da quella delle culturale non deve trarci in inganno, facendoci
sculture e delle lastre di copertura delle tombe. pensare ad una recisa contrapposizione tra i due
Per questa necropoli-santuario propongo una mondi, quello indigeno e quello ‘straniero’, sen-
datazione, in base ai dati di scavo e per il con- tito come un corpo estraneo. In realtà gli indizi
testo ideologico-culturale che sottointende, nel di una situazione completamente diversa esisto-
periodo orientalizzante, senza poter offrire una no e si stanno facendo sempre più numerosi, tali
migliore determinazione, anche se gli indizi mi da costituire ormai un corpo di testimonianze
spingono verso la fase iniziale, e cioè tra lo scor- concretamente organico ed unitario che s rivol-
cio dell’viii e l’inizio del vii sec. a.C. ge verso una differente interpretazione.
Si tratta di una necropoli in cui sono sepolti i Già da tempo si è ipotizzato che le due diverse
membri di un gruppo aristocratico in cui, attra- etnie convivessero in pace nella sostanziale otti-
verso l’imagerie delle sculture, vengono esaltati ca di un proficuo reciproco rapporto, che supera
e teatralizzati i valori propri dell’aristocrazia : il mero contatto ‘commerciale’ per investire sfe-
la virtù guerriera (arcieri) (Fig. 1), il culto reli- re di vicendevole interazione. 3
gioso (‘pugilatori’, legati, secondo la mia inter- Il contributo di A. Sitglitz in questo stesso vo-
pretazione, a giochi sacri in onore della divini- lume viene a portarci ulteriori significativi dati
tà), il legame con il centro del potere (modelli sulla presenza di oggetti della cultura materiale
di nuraghe), il tutto con un richiamo ideologico fenicia, o veicolati con il loro tramite nell’isola,
ad una passata ‘età dell’oro’ significata dai beti- nel territorio prossimo alla zona di cui stiamo
li, elementi pressocchè costanti presso le grandi trattando che si aggiungono a quanto già sappia-
tombe di giganti dell’età del bronzo, la cui forma mo, concorrendo a formare un quadro coerente
è idealmente ripresa dalla necropoli che vede le in cui le tessere del puzzle aumentano costan-
tombe snodarsi in una fila allungata delimitata temente, inserendosi nelle posizioni che sinora
da lastrine di pietra. erano state solamente ipotizzate.
La localizzazione della necropoli è altamente La necropoli stessa di Monte Prama, ancorchè
significativa, ponendosi in una zona ricchissima significante i valori sopra richiamati, contiene
di testimonianze nuragiche, 2 che culminano nel
all’interno della tomba 25 un oggetto di pregio
grande complesso nuragico di S’Uraki a S.Vero che non può essere pervenuto presso la comuni-
Milis, interessata anche da una forte presenza fe- tà indigena se non attraverso l’insediamento fe-
1 Si veda da ultimo, con una completa descrizione e l’in- (Tronchetti 1988), unicamente per comodità di compren-
terpretazione del sito e del ritrovamento, Tronchetti 2005. sione. In effetti il sito di S’Uraki è nuragico, proseguito ad
Un congruo contributo al tema trattato è in Van Domme- essere utilizzato dai Sardi. Ma questa terminologia ancora
len-Tronchetti 2006. Sono ritornato più ampiamente sul- non è stata ancora comunemente adottata e pertanto, per
l’argomento in Tronchetti c.s. facilitare la comprensione del discorso a chi non fosse parti-
2 Utilizzo il termine ‘nuragico’ anche per le popolazioni colarmente addentro alla problematica, continuo ad adotta-
e le testimonianze di cultura materiale databili nella piena re, anche se a malincuore, la definizione ‘nuragico’.
età del ferro e nell’orientalizzante, anche se sarebbe preferi- 3 Si veda da ultimo Tronchetti-Van Dommelen 2006.
bile il termine ‘sardo’, come ho già proposto alcuni anni fa
306 carlo tronchetti
nicio sul promontorio di Capo San Marco, e cioè legato a situazioni cultuali, e non ci stupirà tro-
un sigillo scaraboide, sulla cui origine il testo di vare nel santuario di Su Monte a Sorradile 4 un
Stiglitz offre puntuali osservazioni. Ma una bre- frammento di un simile torciere, già assegnato
vissima disamina delle più rilevanti attestazioni ad una località imprecisata dell’adiacente Comu-
di materiali del ‘commercio’ fenicio ritrovati in ne di Tadasuni nella letteratura archeologica. 5
situazioni peculiari dell’alto oristanese è illumi- Questo santuario restituisce, purtroppo decon-
nante. testualizzati, materiali fenici, o veicolati dai Fe-
Il torciere bronzeo del nuraghe S’Uraki di San nici, che corrono dall’viii sino al vi sec. a.C. La
Vero Milis (Fig. 2) è elemento di grande pregio, localizzazione del sito (Fig. 3) lungo una via di
fenici e popolazioni locali della sardegna: il caso di monte prama 307
penetrazione verso l’interno dell’isola, seguendo
il corso del fiume Tirso è altamente significativa.
Su Monte, poi, si trova in un’area densa di località
cultuali : sulla sponda opposta del Tirso, a circa 15
Abini (Teti).
4 Per una prima notizia si vedano Bacco-Santoni 2001. 6 Ho già trattato questo argomento in Tronchetti 1988,
5 La convincente identificazione del sito dei ritrovamenti pp. 81-88 e Tronchetti 1997, pp. 25-26.
detti da Tadasuni con la località di Su Monte a Sorradile è 7 Nieddu-Zucca 1991, pp. 58 e 110-116 ; Bernardini 2000,
minerarie il Sulcis. L’atteggiamento che le due ci, relazioni, ideologie nella Sardegna arcaica, Milano,
etnie tengono nei loro rapporti sembra, comun- 1988.
que, abbastanza univoco, orientandosi verso una Tronchetti 1997 : C. Tronchetti, I bronzetti “nu-
V. Santoni, Il nuraghe Losa di Abbasanta, Cagliari, testo delle relazioni tra Fenici e Sardi, in Atti Convegno
2001, pp. 74-82. Villanovaforru “I Nuragici, i Fenici e gli altri”, 2007,
Bernardini 2000 : P. Bernardini, Fenomeni di inte-
c.s.
razione tra Fenici e indigeni in Sardegna, in Fenicios y Tronchetti-Van Dommelen 2006 : C. Tronch-