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5.9. Le Unioni
5.9.1. Generalità
L¶DVVHPEODJJLRGLVWUXWWXUHLQOHJQR va eseguito con opportuni sistemi di unione che collegano
IUDORURJOLHOHPHQWLH DVVXPRQRXQUXRORGHWHUPLQDQWHSHUODVLFXUH]]DGHOO¶LQWHUDVWUXWWXUDLQ
particolare se devono ripristinare la continuità degli elementi:
í giunti con continuità assiale (travature reticolari);
í giunti con continuità a taglio (travi Gerber);
í giunti con continuità flessionale e tagliante (coperture di grandi luci).
Nelle strutture in legno massiccio le unioni sono in genere soggette a sforzi modesti, mentre nel
caso di strutture in legno lamellare le sollecitazioni che interessano il giunto di collegamento
possono essere invece di notevole intensità.
Infatti la tecnologia del legno lamellare ha consentito:
í un miglior controllo delle caratteristiche meccaniche del materiale (nodi, cipollature, fessure)
í produzione di elementi con forme e dimensioni qualunque (elementi rettilinei e curvi di grande
lunghezza)
Quindi in generale si ha
í necessità di realizzare unioni di grandi dimensioni;
í necessità di FRQRVFHUHO¶HIIHWWLYRIXQ]LRQDPHQWR del tipo di unione considerato;
í necessità di tenere sotto controllo le pericolose possibili trazioni ortogonali alle fibre
provocate della giunzione considerata.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11 - Pag. 5.215 -
Strutture in legno
í unioni chiodate;
í unioni bullonate o con spinotti;
Le unioni con dispositivi meccanici
comprendono: í unioni con viti mordenti;
í unioni con caviglie;
Strutture in legno
Tipi di caviglie
Strutture in legno
Strutture in legno
Strutture in legno
Nel caso di unioni con connettori a gambo cilindrico (chiodi, bulloni, spinotti, viti, ecc.) la
capacità portante a taglio si determina mediante European Yield Model (EYM).
Strutture in legno
Tensione di rifollamento:
Nelle unioni di elementi di legno, eseguite con connettori meccanici, la forza viene trasmessa
attraverso le pareti di uno o più fori. Assume quindi notevole importanza valutare la resistenza al
rifollamento delle pareti del foro. Tale resistenza può essere determinata mediante prove
sperimentali specifiche (UNI EN 383).
In letteratura vengono presentate vari relazioni; le principali sono quella di Whale e Smith (EC5)
e quella di Soltis e Wilkinson (NDS 1991 ± National Design Specification for Wood
Construction, USA):
Strutture in legno
°f h,1,k t1 d
Rk min ®
°̄f h,2,k t 2 d
Rk
Rd k mod J m 1.5
Jm
R k f h,2,k d a
°
° a2
° M M y,k f h,2,k d
2
°
®
°R f h,1,k c d f h,1,k t1 c d f h,1,k d 2c t1
° k
° c § t c·
°M f h,1,k c d f h,1,k t1 c d ¨ c 1 ¸
¯ 2 © 2 ¹
Strutture in legno
Modo III - contemporanea plasticizzazione del legno e formazione di due cerniere plastiche
nel connettore
Si hanno due cerniere plastiche incognite;
scriviamo le equazioni di equilibrio alla
traslazione ed alla rotazione per ciascun
elemento:
R k f h,2,k d a
°
°M M f a2
h,2,k d
° y,k
2
°
®
°R f h,1,k d c
° k
° c2
°M f h,1,k d M y,k
¯ 2
Risolvendo il sistema si ottiene:
2E f h,2,k
Rk [ 2M y,k f h,1,k d con E =
1 E f h,1,k
R k f h,2,k d 2a t 2
°
° ª a2 § t 2 a ·º
°M f h,2,k d « 2 t 2 a ©¨ a 2 ¹¸ »
°° ¬ ¼
®
°R f h,1,k d 2c t1
° k
° ª c2 § t c ·º
°M f h,1,k d « t1 c ¨ c 1 ¸
¯° ¬2 © 2 ¹ »¼
Risolvendo il sistema si ottiene:
ª ª t § t ·2 º 2 º
f h,1,k t1 d « 2 3 § t2 · § t 2 ·» f h,2,k
Rk E 2E «1 ¨ ¸ » E ¨ ¸ E ¨1 ¸
2 2
con E =
1 E « «¬ t1 © t1 ¹ »¼ © t1 ¹ © t1 ¹ »» f h,1,k
«¬ ¼
Strutture in legno
f h,1,k t1 d Modo 1a
°
°f h,2,k t 2 d Modo 1b
°
° f t d ª 4E 2 E M y,k º
R k min ®[ h,1,k 1 « 2E 1 E E » Modo II
° 2E « f h,1,k d t12 »¼
¬
°
° 2E
°[ 1 E 2M y,k f h,1,k d Modo III
¯
f
con E = h,2,k [ coefficiente ricavato da prove sperimentali
f h,1,k
f y,k d 3
M y,k momento caratteristico di completa plasticizzazione del gambo del connettore
6
( formulazione variabile a seconda della tipologia del connettore)
Il diaJUDPPDVHJXHQWHULSRUWDLOOLPLWHLQIHULRUHGHOODFDSDFLWjUHVLVWHQWHGLXQ¶XQLRQHDOYDULDUH
della dimensione dei me]]LG¶XQLRQHUDSSRUWRVSHVVRUHdiametro)
Sono valide tutte le espressioni precedentemente esposte, fatto salvo calibrare le caratteristiche
geometriche e meccaniche dei vari elementi della connessone.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2010/11 - Pag. 5.233 -
Strutture in legno
&RQWULEXWR³(IIHWWR7LUDQWH´
/¶HIILFDFLDGHOO¶XQLRQHYLHQHULGRWWDSHUHIIHWWRGHOO¶LQWHUD]LRQHUHFLSURFDIUDLFonnettori.
Si introduce in concetto di efficacia dei connettori, infatti:
Fm n Fs
Fm n ef Fs con nef < n
Strutture in legno
/¶HIILFDFLDGHLFRQQHWWRULGLSHQGHGD:
í dalla diversa distribuzione della forza esterna nei bulloni: i primi sono maggiormente
sollecitati e questo provoca lesioni e rotture di tipo fragile dette splitting;
í ULGX]LRQH GHOOR VOLWWDPHQWR XOWLPR DOO¶Dumentare del numero dei bulloni (a causa delle
fessure da spacco che creano rapidamente);
í tolleranze di fabbricazione (diverso passo fra i fori degli elementi da unire).
Come nel caso delle giunzioni bullonate nelle costruzioni metalliche, anche per le unioni in legno
esistono precise indicazioni delle distanze ed interassi minimi da garantire fra i connettori, al fine
di evitare rotture fragili e perdita d¶efficacia della giunzione.
Si veda in letteratura o normative (EC5 / CNRLYDORULVSHFLILFLSHUFLDVFXQFDVRG¶LQWHUHVVH
Strutture in legno
Per valutare correttamente la deformazione degli elementi strutturali è necessario tener conto
anche della deformabilità concentrata nelle unioni.
(¶ TXLQGL QHFHVVDULR GHWHUPLQDUH XQ PRGXOR GL VFRUULPHQWR GHOO¶XQLRQH .ser da utilizzare per
YDOXWDUHO¶HQWLWjGHOORVOLWWDPHQWRIUDLPH]]LGLXQLRQH. Per le unioni bullonate è necessario tener
conto di XQ¶XOWHULRUH VOLWWDPHQWR GRYXWR DOOH WROOHUDQ]H GL FRVWUX]LRQH (foro di diametro
maggiorato rispetto al diametro del bullone) e viene forfettariamente assunto pari ad 1 mm.
F
u c,ist 1
K ser
F è la forza applicata al singolo bullone riferita ad una sezione resistente
I valori di kser , modulo di scorrimento istantaneo per ciascuna sezione resistente per singolo
connettore sotto una forza allo SLE, sono riportati nella seguente tabella.
(CNR-DT206/2007)
Strutture in legno
Strutture in legno
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