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I Concerti di Chopin

I Concerti di Chopin
Milano, Palazzina Liberty, 30 marzo 2011

Lo studio di Frédérick Chopin nel suo appartamento parigino

Una produzione
Il Clavicembalo Verde - http://www.ilclavicembaloverde.com
ClassicaViva - http://www.classicaviva.com
Direzione artistica M° Stefano Ligoratti
stefano.ligoratti@classicaviva.com
Direzione organizzativa: M° Angelo Mantovani
testi e redazione del presente programma a cura di Ines Angelino
pag. 16 direzione.editoriale@classicaviva.com
pag. 16 pag.
Il Clavicembalo Verde

Associazione culturale senza scopo di lucro, nasce nel 2005 a Milano dalla passione di
due giovani musicisti diplomati al Conservatorio Giuseppe Verdi, Angelo Mantovani
(pianista, compositore e direttore d’orchestra) e Giovanni Mantovani (violinista).
Il Clavicembalo Verde conta oggi più di 250 iscritti. Ha promosso in 6 anni più di 200
eventi, con grande successo sia di pubblico che di critica.
Si ricordano: la rassegna milanese Suonare e quella segratese L’Arte dei Suoni, il
Monferrato Festival, corsi di alta formazione artistica dell’“Accademia” Milano
Music Masterschool, il Concorso Pianistico realizzato in collaborazione con il Con-
Programma servatorio milanese, i concerti della rassegna La Musica e Il Bene negli atenei di Mila-
no, il CONCERT for IFLA (International Federation of Library Associations and In-
stitutions) tenutosi in Duomo e il CONCERTO al FAMEDIO del Cimitero Monu-
mentale.
Frédérick Concerto n. 1 Op. 11 in mi min.
Tante le collaborazioni con il Progetto COMI - Consorzio Operatori Musicali Italiani e
Chopin: per pianoforte e Orchestra, nei tempi: le Divisioni operative SonArt (Studio di registrazione) e Media (Studio grafico).
 Allegro Maestoso L’associazione cura inoltre la redazione di VivaMusica.
 Romance. Larghetto Dal 2009 Il Clavicembalo Verde coordina l’organizzazione e la realizzazione di circa
40 iniziative promosse nell’ambito della rassegna Concerti in Periferia, patrocinata
 Rondo. Vivace dal Comune di Milano. Il 7 dicembre 2009 l’associazione culturale Il Clavicembalo
Verde ha ricevuto l’“Ambrogino d’Oro”.
pianista: Stefano Ligoratti
Per concludere, citiamo le collaborazioni con il Comune di Milano per l’ideazione e
realizzazione dell’evento “NOTE FEMMINILI” tenutosi l’8 marzo 2010 nell’ambito
Attilio Pace: - Concerto per violino e orchestra della Giornata internazionale della donna presso la Fabbrica del Vapore, il ciclo di 12
concerti del lunedì “ESTATE ALLE COLONNE” presso il sagrato della Chiesa di
- Sonata San Lorenzo e i quattro concerti della rassegna estiva “Palazzo Marino aperto ad
agosto”, promossa dalla Presidenza del Consiglio e dall’Assessorato alla Cultura del
Comune di Milano.
Frédérick Concerto n. 2 Op. 21 in fa min.
Chopin: per pianoforte e Orchestra, nei tempi:
 Maestoso
 Larghetto
 Allegro vivace
pianista: Sara Costa
I Concerti di Chopin

Che cos’è “ClassicaViva”

ClassicaViva ® è la divisione Editoriale di New Problem Solving S.r.l. (Dorno, PV), una nuo- Frédérick Chopin (1810-1849)
va Casa Editrice, nata nel 2004 con obiettivi di alto profilo.
E’ un punto di riferimento per chi ama la musica classica. Con il legittimo orgoglio del “made in Fryderick Franciszek Chopin,
Italy” valorizza la grande musica italiana ed i musicisti italiani sia in patria che all’estero. Si scritto alla polacca, oppure Frédé-
pone quindi come polo culturale di elevata qualità, ma accessibile e non elitario, per il rilancio ric Francois, scritto alla francese,
della grande musica presso il pubblico, attraendo anche chi non ha mai frequentato finora sale da nacque in Polonia, a Zelazowa
concerto o comprato un CD di classica. Diffonde la cultura musicale tra i giovani, con un'opera di Wola, a una cinquantina di chilo-
divulgazione in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado. Strutturatasi come Network,
ClassicaViva si avvale delle nuove tecnologie per far vivere la grande musica, sfrutta il nuovo per metri da Varsavia, il 22 febbraio
diffondere e divulgare una grande tradizione storica. La Casa Editrice è nata nel 2004 con 1810 (ma forse si trattava del 1
l’obiettivo di scoprire e valorizzare talenti musicali italiani, sia compositori che interpreti, fornen- marzo, data in cui Fryderick fe-
do opportunità di lancio professionale e di lavoro a giovani musicisti e autori. steggiava il suo compleanno). Il
Il progetto di ClassicaViva, profondamente e completamente innovativo, riunisce in un’unica padre Nicholas era francese, ma si
filiera produttiva l’intero processo di selezione di nuovi autori ed interpreti, pubblicazione, promo- era trasferito in Polonia per far da
zione e vendita di musica classica. precettore nella famiglia del conte
In pratica, ClassicaViva, soprattutto per mezzo del proprio sito internet www.classicaviva.com, Skarbek, che tenne a battesimo il
che vende direttamente musica in formato digitale in tutto il mondo con tecnologie di e-commerce, piccolo Frederick. Chopin non
svolge le seguenti attività: proveniva da una famiglia di mu-
 Selezione e promozione dei migliori musicisti italiani per mezzo della propria Agenzia sicisti, come pure i suoi contem-
artistica. poranei Schumann, Mendelssohn
e Liszt, ma da una normale fami-
 Incisione di nuovo repertorio classico, principalmente pianistico, ma anche cameristico,
glia della piccola borghesia, però
affidato soprattutto a nuovi grandissimi talenti. Le incisioni vengono vendute sia nella forma
tradizionale di CD che, in formato MP3, nel catalogo on-line del proprio sito Internet di non comune cultura. Il padre
www.classicaviva.com. divenne poi professore nel Liceo
di Varsavia, e la madre Justyna
 Pubblicazione di nuove composizioni musicali, vendendo gli spartiti e le partiture diretta-
impartì al figlio i primi rudimenti della lettura musicale e della tecnica pianistica.
mente sul proprio catalogo on-line.
Ma non doveva trattarsi di un insegnamento tanto superficiale, visto che nel
 Pubblicazione di libri, saggi e dispense di argomento musicale, in formato elettronico E- 1817, a sette anni, il giovanissimo Chopin pubblicò la sua prima “Polacca in sol
book, sempre direttamente dal proprio catalogo on-line. minore“, e continuò gli studi con Zywny, un tipico - modesto - insegnante priva-
 Organizzazione di recital e concerti dal vivo dei propri artisti, proponendo tali eventi nel to. Fryderick fu, agli inizi, un enfant prodige di provincia. Studiò privatamente
proprio catalogo on-line ed organizzandoli "chiavi in mano" per Enti, associazioni e comunità mentre frequentava il liceo a Varsavia, e solo alla fine degli studi si iscrisse alla
locali. locale Scuola superiore di Musica, dove studiò anche organo e, privatamente,
 ClassicaViva ha dato vita anche a una propria Orchestra sinfonica, che viene proposta composizione con Jozef Elsner. In complesso, scrisse una ventina di composizioni
per i concerti con vari programmi già strutturati, soprattutto del tipo "concerto con solista e prima dei sedici anni.
orchestra".
ClassicaViva registra in un proprio studio interamente creato a questo scopo, dotato di nuo- Per quanto riguarda lo studio del pianoforte, a quell’epoca Chopin ammirava
vissime e sofisticate apparecchiature digitali e con un ambiente acustico progettato e modellato molto Kalkbrenner, da lui definito “il primo pianista d’Europa”, e del quale co-
“ad hoc” dall'Ing. Mario Murace, fondatore e CEO di Chario Loudspeakers, i cui monitor equipag-
giano la sala regia. Lo studio è dotato in permanenza di un magnifico pianoforte a coda Yamaha
C7. Lo staff tecnico che si occupa delle registrazioni è composto da giovani musicisti ed esperti
informatici, all'avanguardia nell'utilizzo di tutte le più moderne tecnologie. pag. 3
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Milano, Palazzina Liberty, 30 marzo 2011

nobbe la tecnica attraverso il di lui allievo Rembielinski. Edoardo Gavasso, Borsa di studio dell’ Accademia Perosi di Biella, primo premio
al Forum Pianistico Internazionale Città di Chioggia, Finalista al I Concorso Piani-
A diciannove anni e mezzo spiccò il volo e si presentò a Vienna come pianista stico Europeo “M. Fiorentini” di La Spezia.
compositore. Tenne un concerto, eseguendo le proprie Variazioni op. 2, sul te-
ma “Là ci darem la mano”, dal “Don Giovanni” di Mozart, che lo lanciò con la Ha suonato per numerose associazioni italiane, sia in qualità di solista che in for-
fama di “genio”, un epiteto che coniò per lui Schumann in una recensione, con mazioni da camera (duo, trio, quartetto con archi e duo pianistico) e con orche-
la celebre frase “giù il cappello, signori: un genio”. stra. Si è esibita in varie città d’Italia: Bergamo-Teatro Donizetti, Ridotto “G. Ga-
vazzeni” del Teatro Donizetti, Auditorium della Libertà, Salone Riccardi, Salone
Il successo incoraggiò Chopin ad intraprendere definitivamente la carriera del Bernareggi, Sala Piatti, Palazzo Rubini di Romano di Lombardia(BG), Castello
pianista compositore. Tornato a Varsavia, egli compose il Concerto in fa minore Albani di Urgnano e Castello Visconteo di Pagazzano per l’Associazione Musica
op. 21 e quello in mi minore op. 11. Completato in tal modo il proprio reperto- Rara, Brescia -Teatro San Carlino, Salone Vanvitelliano di Palazzo della Loggia,
rio, che comprendeva anche un rondò, una fantasia, e una polacca, nel frattem- rassegna “La musica e il disagio” delle settimane musicali bresciane,Le dieci gior-
po si innamorò di Costanza Gladkowaska, ma quando partì per Vienna in cerca nate, “Festival Internazionale Armonie sotto la rocca” di Manerba del Garda 2002
di ulteriore successo, nel 1830, la donna sposò un gentiluomo di campagna. Da e 2005, Auditorium Artigianelli , Bologna Circolo Ufficiali, Lucca Sala Corte
Vienna Chopin non poté rimpatriare, essendo scoppiata in Polonia la rivoluzio- d’Assise e Sala Ademollo di Palazzo Ducale, San Gemini , Biella -Accademia Pe-
ne. Appresa a Stoccarda la notizia della caduta di Varsavia, scrisse il famosissi- rosi, Palazzo Gromo Losa, Magliano Romano (RM) - Festival Internazionale di
mo Studio in "Do minore" (op. 10, n. 12) detto anche Rivoluzionario, in cui e- pianoforte e musica da camera 2008, Chioggia Auditorium San Nicolò, Bobbio-
spresse, con fortissimi accenti, il dolore per la tragedia della patria. Festival di musica da camera, Venezia - Sale Apollinee del Teatro La Fenice, Mila-
no - Sala Puccini del Conservatorio per la Società dei Concerti 2010, Varese
Auditorium del Liceo Musicale, La Spezia Teatro Civico.
Tornato in Francia da Londra, dove si era recato a tenere dei concerti, nel 1831
venne presentato dal principe Valentino Radzwill alla Società parigina. Ne se-
guì una serie di grandi successi: affascinato dall'ambiente e dalle conoscenze All’estero ha suonato con successo in Francia, Germania, Austria, Svezia, Repub-
fatte (tra cui Liszt, Berlioz, Rossini, Cherubini), decise di rimanere. blica Ceca, Slovenia, Israele. Nel 2009 ha tenuto un concerto di musica da camera
in quartetto con archi dei Berliner Philarmoniker, riscuotendo ampio successo di
pubblico e critica.
Chopin trionfò rapidamente: ebbe come ammiratori Berlioz, Balzac, Liszt, Hei-
ne, Meyerbeer. In seguito, anche Praga, Teplitz e Breslavia furono teatro dei
suoi trionfi. In una serata memorabile si misurò al pianoforte con Franz Liszt. Sara si è esibita e ha registrato per Radio Vaticana a Roma e Radio Classica e ha
inciso un disco per l’etichetta discografica ClassicaViva, con musiche di Beetho-
ven, Liszt e Rachmaninov. E’ stata ospite alla trasmissione “Il Pianista” su Radio
Nella vita di Chopin, provato da una nuova delusione d'amore (Maria Wodzin-
Classica. Di recente pubblicazione un disco, per la Wide Classique, in duo con il
ska), entrò nel 1838 la celebre scrittrice George Sand che con lui, già malato di
violinista C. J. Saccon. E’ artista ClassicaViva.
petto, partì alla ricerca di un clima mite. Dopo un soggiorno nell'isola di Major-
ca (che coincise forse con il periodo più felice della vita del compositore), nel
1839 ritornarono a Parigi. L'anno 1844 fu tristissimo: gli giunse notizia della Sara affianca all’attività concertistica quella di insegnante: è docente di pianoforte
morte del padre, e si trasferì nella tenuta di campagna della Sand, a Nohant. presso la Scuola Civica di Arte e Musica di Osio Sopra (BG).
Nel 1847 fu abbandonato dalla Sand ed ebbe un pericoloso aggravamento della

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Sara Costa malattia.

E' considerata una dei più promettenti ta- Dopo un viaggio in Inghilterra e in Scozia
lenti italiani della nuova generazione. per tenervi gli ultimi concerti, nel 1849
tornò nuovamente a Parigi dove, il 17
Si è diplomata con il massimo dei voti e la ottobre, morì a 39 anni.
lode presso l’Istituto Musicale G. Donizetti
di Bergamo nel 2006 e nel 2010 ha conse- Per un commento musicale dell’opera di
guito la Laurea di II livello presso il mede- Chopin, che lasciò settantadue composi-
simo istituto con il massimo dei voti, allie- zioni numerate, di vasto respiro, il compi-
va di D. Alberti e M. Bellocchio. In qualità to è così arduo che preferiamo lasciare la
di miglior talento riceve il prestigioso parola a Franz Liszt, che su di lui scrisse
“Premio S. Mayr” della Città di Bergamo, un bellissimo libro, “Chopin, Vita e Arte”:
cui segue un recital in Sala Piatti che sanci-
sce l’inizio di una brillante carriera concer-
“Impossibile fare un’analisi intelligente delle opere di Chopin senza trovarvi bel-
tistica, che la porterà ad esibirsi in numero-
lezze di un ordine molto elevato, di un’espressione assolutamente nuova, di un
si teatri e sale in Italia e all’estero.
tessuto armonico originale e sapiente. In lui le arditezze si giustificano sempre; la
ricchezza, la stessa esuberanza non escludono la chiarezza; l’originalità non de-
Attualmente si perfeziona sotto la guida genera in bizzarrie barocche; le cesellature non sono disordinate; il lusso
del M° russo Konstantin Bogino, avvalen- dell’ornamentazione non appesantisce l’eleganza delle linee principali.
dosi anche degli insegnamenti di Svetlana
Bogino e Vladimir Ogarkov presso
Le sue opere migliori sono ricche di combinazioni che, si può dire, fanno epoca
l’Accademia Santa Cecilia di Bergamo. Fre-
nel modo di trattare lo stile musicale. Audaci, brillanti, seducenti, esse nascondo-
quenta inoltre l’Accademia pianistica
no la loro profondità sotto tanta grazia, la loro bravura sotto tanta seduzione, che
”Incontri col maestro” di Imola sotto la
difficilmente riusciamo a sottrarci al loro fascino e a giudicarle a freddo, dal pun-
guida del Trio Tchaikovsky.
to di vista del valore teorico, che si farà sempre più evidente quando sarà venuto
il tempo di un attento esame dei servigi resi all’arte da Chopin…
Ha preso parte a numerosi corsi di perfezionamento in Italia (San Gemini, Chiog-
gia, Lucca, Biella) con il M° Bogino e all’estero ( Germania, Mozarteum di Sali-
A lui dobbiamo l’estensione degli accordi, sia simultanei, sia arpeggiati, sia spez-
sburgo, Stoccolma, Eilat-Israele) con i M° S. Dorensky, A. Jasinsky, V. Lobanov, P.
zati, quelle sinuosità cromatiche ed enarmoniche di cui le sue pagine offrono e-
Gililov, M. Widlund, A. Kornienko, M. Roscoe. Ha partecipato a masterclass di
sempi così convincenti, quei piccoli gruppi di note surajoutées che cadono come
musica da camera con i maestri Guy Ben-Ziony, Per Nyström, Terje Tønnesen, A.
goccioline di una rugiada screziata sopra l’andamento della figura melodica...”
Commellato.

E’ risultata vincitrice di numerosi premi e borse di studio: Premio Mayr, Premio

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I Concerti di Chopin
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Attilio Pace Ha studiato il Pianoforte con Maria Gloria Ferrari, Riccardo Risaliti, Leonardo
Leonardi e Daniele Lombardi, l'Organo con Eva Frick Galliera e con Ivana Valotti,
Attilio Pace nasce a Milano il 18 luglio 1967 e il Clavicembalo con Ruggero Laganà e Maria Cecilia Farina, la Composizione con
inizia a studiare pianoforte all'età di 5 anni con Paolo Arcà, Danilo Lorenzini e Mario Garuti, la Direzione d'Orchestra con Julius
la Prof. Politi. Kalmar, Herbert Handt e Daniele Agiman.
Dopo le scuole medie entra al Conservatorio Dopo il primo concerto organistico, tenuto nel 1999, ha affiancato gli studi in Con-
Giuseppe Verdi di Milano, studiando oboe servatorio a una intensa attività concertistica, esibendosi per importanti enti sia in
con il M. Calderoni. Questa esperienza dura un Italia che all’estero, nelle vesti di solista, camerista (sia come pianista, che come
solo anno, ma lo studio della musica continuerà organista e clavicembalista) e Direttore d’Orchestra.
negli anni a seguire, con l’ascolto e l’approfon- In particolare ha tenuto diversi recital per l'Associazione musicale ClassicaViva,
dimento della musica ad indirizzo cinemato- come pianista solista, organista, Direttore, pianista di musica da camera. Si è esi-
grafico, e la scrittura di numerose composizio- bito come solista presso il Conservatorio di Milano e quello di Lugano, la Trien-
ni pensate per cortometraggi e per un adatta- nale di Milano, gli Amici del Loggione del teatro alla Scala di Milano, il Festival
mento sul grande schermo. “Mito”e “la Società dei Concerti” di Milano.
Il Concerto per Violino e orchestra e la Sonata E’ vincitore di diversi premi in Concorsi nazionali e internazionali, tra cui il con-
emanano atmosfere a volte malinconiche e a corso di Castrocaro per l’“XI Rassegna dei migliori diplomati 2006” e il prestigio-
tratti piene di ottimismo, dedicate al figlio Edo- so concorso pianistico europeo “Mario Fiorentini” di La Spezia, svoltosi nel gen-
ardo. naio 2010, nel corso del quale ha vinto sia il primo premio, che quello del pubbli-
E’ un insieme di melodie che vogliono essere un momento di ascolto co, che quello per il pianista più giovane.
spensierato, offerto con amore da parte di un autore che scrive nota dopo nota, Direttore artistico del Network musicale ClassicaViva, per la quale incide in e-
notti dopo notti, per raccontare di se stesso e di come, attraverso la musica, vo- sclusiva, si è esibito con grande successo alla guida dell’omonima orchestra, da
glia farsi conoscere davvero. lui fondata nel 2005, spesso nella duplice veste di pianista solista e Direttore.
Incide per l’etichetta discografica Classica Viva, per la quale sono usciti tre CD:
I concerti di Chopin “Variazioni … e dintorni”, pubblicato nel 2007, “Fantasie”, pubblicato nel 2009, e,
con la violinista Yulia Berinskaya, “Violin in Blue”, pubblicato nel 2011.
Chopin compose i suoi due unici concerti per pianoforte e orchestra tra il 1829 e il 1830.
Essi costituivano il suo “corredo” musicale per il tentativo di cercar fortuna a Vienna e a Si dedica con passione alla riscoperta del grande repertorio, che ripropone - af-
Parigi, abbandonando la natia Polonia. fiancato a quello di brani rari e poco eseguiti - in tutte le proprie poliedriche vesti
di musicista, dal Rinascimento fino ai giorni nostri.
In realtà, ad essere composto per primo, nel 1829, fu il Concerto che oggi conosciamo
come il n. 2, ossia quello in fa minore, l’Op. 21. Venne però pubblicato un anno dopo, Il debutto nella grande stagione 2009-2010, avvenuto l’11 novembre 2009 per la
quando l’altro concerto, quello che oggi conosciamo come Op. 11, aveva già trovato un Società dei Concerti, nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano con un recital
editore, (e questo spiega la numerazione invertita). solistico, ha segnato un’importante svolta nella sua carriera di concertista.
I Concerti di Chopin sono spesso definiti “Biedermeier”. Risentono infatti decisamente
dell’influenza di compositori allora molto famosi ed acclamati a Vienna, ossia Hummel,

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Stefano Ligoratti Kalkbrenner, Moscheles, Czerny...


La musica cosiddetta Biedermeier derivava dal Classicismo, ma trascurò il tardo Mozart,
l'ultimo Haydn, il Beethoven dalla Terza Sinfonia in poi, insomma tutte le composizioni
finalizzate alla evoluzione interna del linguaggio. I compositori Biedermeier erano estranei
a qualsiasi tipo di sperimentazione, poiché concepivano la musica come strumento di
comunicazione, contribuendo così al suo sviluppo sociale. Il genere strumentale, a
quell’epoca, era ancora una prerogativa dell'aristocrazia. Quando la borghesia decise di
appropriarsene, non essendo in grado di finanziare i concerti attraverso i privati, istituì le
società di concerti, che scritturavano musicisti e orchestre. Il pagamento del biglietto d'ac-
cesso fu allora il mezzo per superare le vecchie barriere di classe. I compositori Bieder-
meier furono quindi ben attenti a valutare e ad assecondare i gusti del nuovo pubblico,
soprattutto la predilezione per l'opera e per il balletto, accentuando il carattere mimico-
espressivo e acrobatico-virtuosistico della musica.
Erano tutti strumentisti di valore, abili a improvvisare e a inventare nuove combinazioni
tecniche che stupissero l'ascoltatore, rendendo teatrale il gesto esecutivo; e non a caso
amarono molto il genere del concerto per pianoforte, per violino, per chitarra, in cui il
solista non è integrato nell'orchestra, bensì è l'assoluto protagonista, allo stesso modo del
cantante nel teatro d'opera.
Al giorno d'oggi il loro sterminato repertorio non è molto apprezzato, mentre gli storici
dell'arte e della letteratura hanno rivalutato lo stile Biedermeier (e anche nella mentalità
comune il mobile Biedermeier è considerato oggetto di lusso).
Il termine stesso si diffuse attorno al 1850 come dispregiativo, e venne preso in prestito
da un personaggio creato dagli scrittori Adolf Kussmaul e Ludwig Eichrodt, che stava ad
Nato a Milano nel 1986, è pianista, organista, clavicembalista, compositore, Di-
indicare il piccolo borghese apolitico e conservatore, interessato solo alla propria vita
rettore d'Orchestra. familiare. È composto da due parole, cioè l'aggettivo semplice, sempliciotto (bieder, ma
Nel 2006 ha conseguito, presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, il diploma che significa anche integro, onesto), unito a uno dei cognomi tedeschi più diffusi Meier (o
in Organo e composizione organistica con il massimo dei voti e la lode, e in Pia- Maier).
noforte con il massimo dei voti, la lode e la menzion d'onore. Nello stesso giorno Il Concerto n. 1 di Chopin in mi minore, Op. 11
ha conseguito anche il Compimento Medio di Composizione tradizionale, con
votazione 10/10. Il Concerto n. 1 in mi minore, scritto nel 1830, fu eseguito con successo dallo stesso Cho-
pin, allora ventenne, per la prima volta l’11 ottobre a Varsavia, nel Teatro Nazionale,
Nel luglio 2007, sempre al "Verdi" di Milano e sempre a pieni voti, si è diploma- durante uno dei suoi concerti “d’addio”, prima di lasciare la Polonia, diretto a Vienna.
to anche in Clavicembalo, e nell’A.A. 2008-2009 ha conseguito anche il Diploma Ma il momento storico difficile per il suo paese fece sì che quest’opera non venisse accolta
di Biennio di specializzazione in Pianoforte e quello di Direzione d'Orchestra. dalla stampa locale con lo stesso entusiastico favore con cui era stato commentato il Con-
Nell’ottobre 2010 ha inoltre ultimato gli studi in Conservatorio con il Diploma di certo n. 2, eseguito pochi mesi prima. Infatti il 29 novembre 1830 scoppiarono i moti rivo-
luzionari contro il dominio russo.
Composizione tradizionale.
Dedicato a Friedrich Kalkbrenner, famoso pianista e compositore dell’epoca, il concerto è

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organizzato in tre movimenti, tipici di quel periodo, seguendo una forma impiegata da Il Concerto n. 2 in fa min Op. 21
Hummel. Lo stampo stilistico è classico, equilibrato e molto efficace nella costruzione di Il Concerto n. 2 in fa minore, op. 21, fu scritto tra la fine del 1829 e l'inizio del 1830 (dunque
una continuità logica ed espressiva. precede di qualche mese quello che è indicato come Concerto n. 1, op. 11) e fu presentato a
L’organico originale prevede piano solo, flauti, oboi, clarinetti, fagotti, corni, trom- Varsavia il 17 marzo 1830 dallo stesso Chopin, che lo scelse anche per il suo esordio parigi-
be,trombone tenore, timpani e archi. Ne esistono però anche altre versioni: per quartetto no, il 26 febbraio 1832. È dedicato alla contessa Delphine Potocka, una bellissima giovane
d’archi, quintetto d’archi e quindi per orchestra d’archi, (la versione che viene presentata che per molto tempo fu ritenuta - erroneamente - un suo amore giovanile.
stasera). Questo concerto, ripetiamo, scritto per primo, è quello che presenta la più visibile influenza
I musicologi si sono divisi in due differenti scuole di pensiero nel commentare questo Biedermeier. Vi ritroviamo quindi gli echi di questo tipo di estetica, che nel concerto vedeva
lavoro. La prima, più tradizionale, iniziata da Berlioz, ritenne che la parte orchestrale soprattutto l'occasione in cui un grande solista potesse esibire il proprio scintillante virtuosi-
fosse un semplice “riempitivo” per dar modo al pianista di sfoggiare il suo virtuosismo. smo e una affascinante cantabilità.
La seconda invece esprime apprezzamento per il magnifico sottofondo orchestrale, che La discussa semplicità dell'orchestrazione di Chopin è attribuibile non all'inesperienza del
sembra scritto appositamente per mettere in evidenza il suono del pianoforte, e in cui la giovane genio ventenne, quanto alla difficoltà di conciliare la sua delicata scrittura pianisti-
semplicità dell’orchestrazione contrasta con la complessità delle armonie impiegate. ca con una grande orchestra ottocentesca: si pensi in particolare alla funzione fondamentale
In quest’opera, rispetto alla precedente (il Concerto in fa minore), la tecnica è più svilup- del pedale di risonanza, che potrebbe facilmente essere vanificata da un'orchestra massiccia.
pata, il virtuosismo più appariscente, la stessa sonorità è più robusta. Si notano invece alcune geniali combinazioni tra la scrittura pianistica, che usa il pedale con
L’Allegro maestoso si apre con un preludio orchestrale in cui vengono esposti entrambi i grande raffinatezza ed abbondanza, e i morbidissimi sfondi orchestrali. Nel Concerto n. 2
temi: il primo, perentorio, in mi minore, mentre il secondo, cantabile, è in mi maggiore. citiamo, come soluzioni strumentali particolarmente riuscite, anche i tremoli degli strumenti
Quando il pianoforte “prende la parola”, attacca fortissimo con il primo tema, già arric- ad arco nel "recitativo" della parte centrale del secondo movimento, e la percussione "col
chito da numerosi passaggi virtuosistici. Sin da questo primo esordio appare nettissima la legno" degli strumenti ad arco (prodotta percuotendo le corde col legno dell'archetto) nel
supremazia del solista sull’orchestra, supremazia che si esprimerà per tutta la durata del finale.
concerto. Gli archi accompagnano, ma con leggerezza estrema, il canto soave del secondo In questo, che è il più “chopiniano” dei due concerti, ritroviamo anche le caratteristiche del-
tema, sottolineando appena la melodia. Questa viene trasformata dal pianoforte, evocan- lo Chopin pianista, molto lodato dai suoi contemporanei: ossia la cantabilità intima e som-
do le atmosfere sognanti e rarefatte dei Notturni. Nello sviluppo, il solista esegue fre- messa e la delicatezza della sonorità.
quenti pezzi di bravura, mentre la ripresa conclude in forma tradizionale il primo movi- Il primo tempo, Maestoso, ha un’introduzione orchestrale molto ampia, nella quale irrom-
mento. pe il pianoforte con uno splendido e drammatico tema in fa minore, forte e cantabile. Vi si
La Romanza è forse il momento più intenso di tutta la composizione. L’orchestra, pianis- alternano in modo assolutamente geniale episodi espressivi e virtuosistici, con numerose
simo, ci introduce in un clima affettuoso, ricco di pathos e d’amore; ad essa risponde, modulazioni che trasportano i temi in lontane tonalità.
languido e dolcissimo, il pianoforte. Il secondo tempo, Larghetto, molto ammirato dai contemporanei e soprattutto da Schu-
Il Rondo è costruito su una danza popolare polacca, la Krakowiak. A un iniziale breve mann e da Liszt, presenta un meraviglioso tema, in La bemolle maggiore, intensamente
dialogo tra archi e fiati risponde il solista, creando un’atmosfera trascinante e gioiosa: è lirico, elegante, intimo, tenero, sentimentale. La melodia è quasi da aria operistica di gusto
un ballo popolare reso con magistrale eleganza e virtuosismo. Con questo tributo alla sua italiano, con suoni dolcissimi e cullanti, resi più trepidanti dai giochi degli abbellimenti e
terra, Chopin conclude il concerto. delle volate, aeree come voci angeliche, che ricordano le fioriture dei grandi cantanti dell'e-
poca.
L'Allegro vivace del terzo movimento ritorna alla tonalità di fa minore. Secondo una tradi-
zione che da Haydn arriva fino a Brahms, suggella il finale con una danza popolare: una
mazurka, danza d'origine popolare che dalle campagne polacche era ormai approdata ai
salotti.

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