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Tratto da: Le montagne del passato


Case di montagna n°71 The indoor landscape
Di Baio Editore
L’educazione tradizionale giapponese insegna a ritenere fondamentale e sacro il principio dell’adattamento verso la
natura. E con essa lo sviluppo costruttivo in base alle condizioni ambientali, soprattutto climatiche e sismiche.
Ritroviamo questa unione (casa-natura) anche nelle nostre case Walser, dove il paesaggio viene preso a prestito
mescolandosi fra le abitazioni caratteristiche da cui si gode un ampio paesaggio.

Servizio di: Paolo Rosso, architetto

Le montagne del passato, sia in Oriente che in Occidente, erano territori di spiritualità dominati da abbazie e templi,
abitati da monaci ed eremiti che con la pastorizia, hanno permesso la colonizzazione ad alte quote da parte di contadini
medioevali. Dalla pastorizia all’allevamento di bachi da seta, alla coltivazione del riso, solo una forte differenza di
spiritualità divide questi popoli, accomunati da una tipologia di casa rurale così simile da farli sembrare vicini di casa.
L’educazione tradizionale giapponese, insegna a ritenere fondamentale e sacro il principio dell’adattamento verso la
natura. Il bisogno di stabilire una relazione con essa e lo sviluppo costruttivo in base alle condizioni ambientali,
soprattutto climatiche e sismiche, si riflettono anche nella struttura della casa. La parola Katei che in giapponese
significa “casa”, è composta dagli ideogrammi “Ka” e “Tei”, i quali designano rispettivamente “casa” e “giardino”, ci
indica l’unione indissolubile fra questi due elementi nella cultura nipponica. Sicuramente ritroviamo questa unione
(casa-natura) anche nelle nostre case Walser in Valsesia, dove il paesaggio viene preso a prestito (shakkei, termine
giapponese) mescolandosi fra le abitazioni caratteristiche da cui si gode un ampio paesaggio.

La tecnica utilizzata per la costruzione della casa Walser (sopra e a destra) e dell’abitazione nipponica (a sinistra,
una fattoria giapponese, chiamata Minka) è quella a Blockbau, vale a dire un modulo cubico ottenuto attraverso
l’incastro delle travi; questa struttura poggia sul basamento in muratura e sempre a questa si connette la struttura del
loggiato pure basato sull’incastro a Blockbau. Il basamento è realizzato con pietre locali di varie dimensioni.

Ordine, misura, armonia, elementi che appartengono a case tipiche delle nostre Alpi, ci inducono a pensare al tempio e
all’architettura greca. I materiali usati nell’architettura tradizionale giapponese sono: il legno di cedro non trattato, un
tetto leggermente convesso, composto di vari strati di corteccia di cipresso che fa da protezione e isolamento nelle
varie stagioni, carta e paglia (tatami= paglia pressata) come isolamento termico, il tutto assemblato senza l’ausilio di
chiodi.
1 di 1 18/06/2009 16.30

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