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ENERGIA

L'energia
energia è la capacità di un corpo o di un sistema di
compiere un lavoro.
lavoro Esiste sotto varie forme:
9 Energia meccanica, la somma dell’energia potenziale e
dell’energia cinetica;
9 Energia biochimica;
9 Energia chimica;
9 Energia elettrica
9 Energia eolica;
9 Energia geotermica;
9 Energia luminosa;
9 Energia nucleare;
9 Energia termica;
ognuna delle quali possiede una propria equazione
dell energia.
dell'energia
L' energia totale di un sistema e' data dalla
somma di due componenti,
componenti l'energia
l'ener ia potenziale e
quella cinetica
Campbell-Reece, Biologia ©
2009 Pearson Paravia Bruno
Mondadori S.p.A
SpA
L'energia chimica è l'energia immagazzinata nelle sostanze
L'energia
sotto forma di legami chimici e varia a seguito della
formazione o della rottura dei legami chimici di qualsiasi
tipo.
p Q Quando q questi legami
g vengono
g spezzati
p ((ad esempio
p
quando brucia una sostanza), una parte di questa energia
viene liberata sotto forma di calore e luce.
METABOLISMO CELLULARE
M t b li
Metabolismo:
Metabolismo i i
insieme d
delle
ll ttrasformazioni
f i i ddella
ll
materia e dell’energia nella cellula.

Le attività metaboliche di una cellula comprendono:


catabolismo: insieme delle reazioni di degradazione
catabolismo
delle molecole complesse in sostanze
più semplici.
semplici
anabolismo: insieme delle reazioni di sintesi di
anabolismo
composti cellulari a partire da composti
semplici.
Anabolismo Catabolismo

fase costruttiva fase di


degradazione

consumo di liberazione
energia energia

Reazioni chimiche Reazioni chimiche


endoergoniche esoergoniche
Le reazioni cataboliche liberano energia
(esoergoniche
esoergoniche)

Le reazioni anaboliche richiedono energia


ener ia fornita da
un trasportatore intermedio (ATP) (endoergoniche
endoergoniche)
Metabolismo ed energia
Reazioni chimiche Reazioni chimiche
endoergoniche esoergoniche

E. prodotti
E. reagenti

E. assorbita E. liberata

E. prodotti
E. reagenti

Il contenuto energetico Il contenuto energetico


dei reagenti è minore di dei reagenti è maggiore
quello dei prodotti di quello dei prodotti
Le reazioni biochimiche che sono essenziali per la vita della
cellula oltre che nel citoplasma avvengono anche in alcuni
organuli citoplasmatici e molte di esse procedono con
sequenze
q che sono p peculiari dell’organulo
g preso in
p
considerazione.
¾ Nel nucleo avvengono quei processi che, attraverso la
sintesi
i i del
d l DNA e dell’RNA,
d ll’RNA sovrintendono
i d alla
ll
riproduzione delle cellule;
¾ sui ribosomi raggruppati in polisomi,
polisomi attraverso la
lettura dell’RNA messaggero, avviene la sintesi delle
p
proteine;
¾ nelle cellule vegetali le vescicole dell’apparato del Golgi,
attraverso la formazione della lamella mediana, sono
coinvolte
i lt nella
ll sintesi
i t i della
d ll paretet cellulare;
ll l
¾ nella membrana plasmatica si trovano enzimi che
concorrono alla sintesi della lignina,
lignina costituente della
parete cellulare.
Tutti
T tti questiti processii sono
sottoposti alle leggi che
regolano le reazioni chimiche
e la cellula nella quale esse
g
avvengono può
p essere
considerata come un sistema
termodinamico e come tale in
essa sono rispettati
i tt ti i principi
i i i
della termodinamica
termodinamica..
La termodinamica studia le trasformazioni dell’energia
Rudolph Julius Emmanuel Clausius ( 1822 - 1888)

Nel 1857, analizzando la relazione fra il trasporto di


calore dal corpo caldo a quello freddo e la conversione del
calore in lavoro
lavoro, introdusse fra questi due processi una
funzione alla quale successivamente, nel 1865, assegnò il
nome di entropia (S S) e compendiò nella frase: “die
Energie
g der Welt ist konstant; die Entropie p der Welt
strebt einem maximum zu” i principi della termodinamica.
Entropia
- +
+
Ordine
-

Relazione di Boltzmann
S è l'entropia, K è una
costante (costante di
Boltzmann), omega è la
probabilità termodinamica
Supponiamo di avere in una boccetta un sistema di sei
molecole di olio essenziale dotate di una certa velocità
(derivante dalla temperatura): fino a quando la boccetta
è tappata, ossia isolata dal resto dell'universo, le
molecole
l l saranno costrette
t tt a rimanere
i all'interno
ll'i t e non
avendo spazio rimarranno abbastanza ordinate (stato
liquido).
liquido)
Quando togliamo il tappo tra i due settori comunicanti il
sistema di sei molecole nello stato iniziale avrà le molecole
tutte accumulate
l nell settore sinistro e all passare del
d l tempo
fluttuando, evolverà verso lo stato più probabile.
N1 6 5 4 3 2 1 0

N2 0 1 2 3 4 5 6

1 6 15 20 15 6 1
il sistema evolve nel tempo verso lo stato di
massima
i E
Entropia
t i

Probabilità
t m di mi
termodinamica
il sistema evolve nel tempo verso lo stato di
massima probabilità termodinamica
Entropia e Passaggi di Fase
S(T)
( )
Entropia crescente

ΔS > 0 ΔS > 0

ΔS < 0 ΔS < 0

Solido Cristallino Liquido Gas

S(solido) < S(liquido) < S(Gas)


Il secondo p principio
p della termodinamica (il
principio della dissipazione o degradazione
dell’energia o principio
p p dell’aumento
dell’entropia) stabilisce che “in un processo
spontaneo l’entropia
l entropia totale del sistema
(intendendo per sistema una porzione di materia
contenente quantità definite di una o più
determinate sostanze) e del suo ambiente
aumenta”, cioè che “la quantità totale di
entropia in natura è in aumento”.

ΔSProcesso = Δ SAmbiente + Δ SSistema [9, 1]


Col termine di sistema termodinamico s'intende
una determinata porzione di spazio delimitata da
una superficie, reale o apparente, detta pelle, che
racchiude una o più sostanze chimicamente
definite.

AMBIENTE

UNIVERSO
SISTEMA
Ora poiché ll’entropia
entropia è una misura del disordine delle
particelle (atomi e molecole) che formano un sistema, tale
concetto può anche essere espresso dicendo che tutti i
processi che avvengono spontaneamente
avvengono con un aumento del disordine ed una
diminuzione dell’energia libera stante il fatto che il
primo
p m p principio
p della termodinamica
m m ((o p
principio
p della
conservazione dell’energia) stabilisce che:
“L’energia
g totale di un sistema e
dell’ambiente circostante deve rimanere
costante anche se essa p possa essere convertita
da una forma ad un’altra”, vale a dire che “l’energia
dell’universo è costante”.
La variazione di energia interna di un sistema ΔE è connessa
sia al calore assorbito Q sia al lavoro compiuto dal sistema W
ed
d è espressa dall’equazione:
d ll’ i

ΔE = Q - W [9 2]
[9,

Poiché il lavoro compiuto


p da un sistema a ppressione costante è
eguale al prodotto della pressione P per la variazione di volume
del sistema, ΔV, possiamo scrivere:

W = PΔV [9, 3]

e sostituendo tale valore nella [9, 2] avremo:

QP = ΔE + PΔV [9, 4]

dove QP indica il calore consumato nel processo a pressione


costante.
La quantità di calore rilasciata od assorbita in un processo
che avviene a ppressione costante è detta variazione di
entalpia, ΔH, perciò la [9, 4] potrà essere scritta:

ΔH = ΔE + P ΔV [9, 5]

In un processo endotermico sarà ΔH > 0 mentre in


processo esotermico
t i saràà ΔH < 0.
In contrasto con il secondo principio della
t
termodinamica,
termodinamica
di i i processi
p ssi cellulari
llul i, che
h sii svolgono
l i
in
modo da porre ordine nelle strutture e nell’attività della
cellula stessa e che portano alla sintesi dei composti che
ritroviamo nella cellula, procedono in una direzione
che porta ad una diminuzione dell
dell’entropia
entropia e ad
un aumento dell’energia libera
libera.

Poiché questo non è possibile, è evidente che nella


cellula
u è di continuou introdotta energiag
sottratta all’ambiente esterno. Tale energia è
fornita alle cellule animali dall'utilizzazione e
trasformazione dei legami chimici delle molecole assunte
con il cibo mentre le cellule vegetali provvedono al loro
f bbi
fabbisogno energetico
ti captando
t d l’energia
l’ i raggiante
i t e
trasformandola in energia chimica.
In tutte le cellule eucariote, sia quelle animali sia quelle
vegetali,
g ta , il nucleo
nuc o contro
controlla
a le att
attività
tà c u ar ed i
cellulari
mitocondri forniscono alla cellula una parte dell’energia
occorrente per le complesse attività connesse con la
riproduzione cellulare. Nella cellula i mitocondri, attraverso
trasformano
una serie di stadi intermedi,,f in ATP
l’energia chimica contenuta nelle sostanze
organiche che ad essi pervengono in modo che essa
possa essere utilizzata nei vari processi metabolici.

Nelle cellule vegetali, i cloroplasti captano l’energia


luminosa,
m , la trasformano
f m in energia
g chimica
m e la
immagazzinano nei prodotti che saranno successivamente
utilizzati dalle cellule stesse.
Il termine che unisce i due principi della termodinamica è
l’energia libera di Gibbs (1839-1903). Quando
indichiamo la variazione di energia libera (ΔG) con
l’espressione:

Δ G = Δ H - TΔ S [9, 6]

noi teniamo conto oltre che della temperatura (T,


espressa in gradi Kelvin) anche della variazione di entalpia del
sistema (ΔH), che è presa in considerazione dal primo
principio,
p p e della variazione di entropiap ((ΔS),
) considerata dal
secondo principio.
La variazione dell
dell’energia
energia libera può avere valori
positivi, negativi od essere eguale a zero.

• ΔG = 0: il sistema si trova all’equilibrio;

• ΔG > 0: il processo così come è scritto non è


spontaneo (processo endoergonico);

• ΔG < 0: il processo è spontaneo (processo


esoergonico
i ).
)
qualunque
processo con
ΔG > 0 non è
permesso
G

stato
t t iniziale
i i i l
del sistema

Procedere
P d della
d ll reazione
i
schematicamente si avrà:
il sistema tende a compiere
spontaneamente solo le
trasformazioni
f con ΔG < 0

Procedere della reazione


schematicamente si avrà:

quando il sistema raggiunge il


minimo si ha l’equilibrio
G

Procedere
P d della
d ll reazione
i
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Paravia Bruno Mondadori S.p.A
Per una generica reazione:

aA + bB cC + dD [9, 7]

sarà:

ΔG°’ i
ΔG°’reazione = ΣG°’prodotti
ΣG°’ d tti - ΣG°’reagenti
ΣG°’ ti [9 8]
[9,

La variazione di energia libera standard per una sostanza A è


data da:

GA = G°’A + 2,303
2 303 RT log[A]
l [A] [9,
9 9]
9

dove R e T sono,
sono rispettivamente,
rispettivamente la costante universale dei
gas e la temperatura assoluta.
Nel caso sia [A] = 1, sarà log[A] = 0 e quindi: GA = G°’A
L variazione
La i i di energia
i libera
lib per l’l’equazione
i [9
[9, 7] è d
data
t dda:

ΔG = (cGC + dGD) – (aGA + bGB) [9 10]


[9,
Se nell’equazione [9, 10] sostituiamo i valori dell’energia
lib
libera di ognii componente,
t avremo:
[C]c + [D]d
ΔGreazione = (cG°’C + dG°’D) – (aG°’A + bG°’B) + 2,303 RT log _________ [9, 11]
[A]a + [B]b

All equilibrio, essendo la variazione di energia libera eguale a


All’equilibrio
zero, la [9, 11] diventa:
reazione = - 2,303 RT log Keq
ΔG°’reazione
ΔG [9, 12]
L’equazione [9, 12] mette in relazione la variazione di energia
libera standard per una determinata reazione con la sua
costante di equilibrio
l ed è valida
l in tutte le
l reazioni che
avvengono in ambito biochimico.
In una reazione di
ossido-riduzione
ossido riduzione, il
donatore di elettroni,
o agente riducente
[A], cede elettroni
all’accettore di
elettroni
elettroni, o agente
ossidante [B].

Per ogni reazione


redox è p
possibile
misurare un potenziale
che indica le
d ff
differenze tra l
le
sostanze nella
tendenza a donare gli
elettroni
Anche in campo biologico è valida l’equazione di Nernst:

E = E’0 + RT/nF ln [Accettore di elettroni]/[Donatore di elettroni] [9, 13]

e siccome i processi biologici si svolgono a pH 7,0 il


potenziale standard della semireazione dell
dell’idrogeno
idrogeno non
sarà 0,00 V (potenziale standard della semicoppia H2/H+ a
pH = 0) bensì - 0,421
421VV; pertanto la forza elettromotrice
di una semireazione misurata accoppiando la semireazione
con l’elettrodo ad idrogeno a ppH 7,0 differirà da quella
misurata qualora l’elettrodo ad idrogeno venga fatto
funzionare a pH 0,0.
N ll reazioni
Nelle i i redox
d bi l i h sii prende
biologiche d perciò

come riferimento il potenziale misurato nelle
condizioni
di i i biologiche
bi l i h standard
standard.
t d d.
Il potenziale di riduzione standard (E’0) relativo al
trasferimento di un elettrone da una specie molecolare ad
un’altra è collegato alla variazione di energia libera (ΔG°’)
dall’equazione:

ΔG°’ = - n F ΔE’0 [9, 14]

dove n,
n F e ΔE
ΔE’0 rappresentano,
rappresentano rispettivamente,
rispettivamente il numero
di elettroni scambiati, la costante di Faraday (23,06 kcal
V-1 mole-1) e la differenza tra i p potenziali standard di
riduzione della specie ossidata e della specie ridotta.
All’equilibrio
All ilib i è:

ΔE’0= RT/ n F ln Keq


ΔE [9 15]
[9,

dove T è la temperatura
p espressa
p in g
gradi Kelvin ed R è la
costante universale dei gas (1,987 cal K-1 mole-1), a 25°C.

P
Passando
d dai
d i logaritmi
l i i neperiani
i i a quelli
lli di Briggs
B i sarà:
à

ΔE’0= 0,059/
ΔE 0 059/ n log Keq [9 16]
[9,

Quest ultima equazione consente di calcolare la costante di


Quest’ultima
equilibrio di una reazione redox direttamente dai valori
di E’0.
Ad esempio calcoliamo la costante di equilibrio della
reazione di ossidazione del malato ad ossalacetato:

Malato22- + NAD+
L-Malato
L Ossalacetato22- + NADH + H+
Le due semireazioni sono:

Ossalacetato2- + 2H+ + 2e- Malato2 - E’0= - 0,166V

NAD+ + 2H+ + 2e- NADH + H+ E’0= - 0,320V

In una cella elettrochimica il flusso di


elettroni
l tt i va dalla
d ll semireazione
i i che
h ha
h il
potenziale standard di riduzione più
negativo a quella che ha il potenziale
standard di riduzione più positivo e
perciò in una cella costituita da q
p questi due
elettrodi gli elettroni fluiranno dal
NADH all’ossalacetato con conseguente
riduzione
id i d ll’
dell’ossalacetato
l t t a malato.
l t
La reazione ed il ΔE
ΔE’0 quindi saranno
saranno:

Ossalacetato2- + NAD+ + 2H+ Malato2- + NADH


+ + H+

ΔE’0 = - 0,154V

Sostituendo questo valore nell’equazione [9, 14] e


nell’equazione
nell equazione [9,
[9 16] risulterà:

ΔG°’= - 0,71
, kcal mole-1

Keq = 1,66 x 105


Applicando lo stesso procedimento al processo della
respirazione vediamo che esso è rappresentabile con le due
semireazioni

NAD+ + 2H+ + 2e- NADH + H+ E’0= - 0,320V


0 320V

1/2 O2 + 2H+ H2O E’0= + 0,820V


E 0 820V

Siccome la semireazione del NADH ha un potenziale


p
standard di riduzione più negativo rispetto a quello della
semireazione dell’ossigeno, il NADH è ossidato e l’ossigeno
ridotto
id perciò
iò sarà:
à

NADH + ½ O2 + H+ H2O + NAD+ ΔE’0 = + 1,14V


ΔE 1 14V
Utilizzando l’equazione [9, 14] troviamo che la variazione di
energia
i libera
lib standard
d d per l’ossidazione
l’ id i d l NADH è
del
-52,6 kcal mole-1

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