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33.

La curva di domanda aggregata


• Fin qui abbiamo ipotizzato, per semplicità, che i prezzi fossero
dati e costanti. La produzione si adegua sempre alla domanda,
nei limiti della capacità produttiva
• In realtà, il livello generale dei prezzi varia nel tempo e questa
variazione dipende, tra l’altro, dalla fase congiunturale
dell’economia.
• La flessibilità dei prezzi dipende anche dal grado di
concorrenza nel mercato dei beni; inoltre i prezzi sono spesso
flessibili verso l’alto e rigidi verso il basso.
• Inoltre una variazione dei prezzi non è priva di effetti sulla
domanda e sulla produzione
• Dovremo allora preliminarmente studiare l’influenza che una
variazione dei prezzi, a parità di altre circostanze, ha sulla
domanda e sulla produzione: le curve della domanda aggregata
e dell’offerta aggregata
1
• A partire da una posizione di equilibrio (produzione aggregata
= domanda, o spesa, aggregata) si supponga che diminuiscano
tutti i prezzi dei beni e servizi prodotti (variazione esogena)
• Se i salari in euro restano costanti, aumentano i salari reali e
diminuiscono corrispondentemente i profitti. Questo può avere
un effetto sulla composizione della spesa e sul suo volume, in
modo complicato. Per semplicità, ignoriamo questo effetto
• Sicuramente, invece, aumenta il valore reale della ricchezza
finanziaria del settore privato (delle obbligazioni e della
moneta detenute dal settore privato e non emesse dal settore
privato).
– Questo porta ad un aumento della spesa del settore privato, perché
diminuisce (temporaneamente) la propensione al risparmio
• Inoltre aumenta la competitività dei beni e servizi nazionali
rispetto a quelli esteri
– Anche questo porta ad un aumento della spesa perché aumentano le
esportazioni e diminuisce la propensione ad importare
2
• Questo mette in moto il meccanismo del moltiplicatore del reddito,
finché si raggiunge l’equilibrio ai nuovi prezzi (supponendo ancora,
provvisoriamente, che l’offerta si adegui passivamente ai nuovi
prezzi)
• Conviene ora rappresentare questa variazione con un grafico
• Tutti i punti nella curva AD (curva di domanda aggregata) esprimono,
per ogni possibile (astratto) livello generale dei prezzi, l’ipotetica
produzione che sta in equilibrio con la spesa (reale)
• In ogni punto al di sotto della AD c’è eccesso di spesa sul Pil, in ogni
punto al di sopra, c’è un eccesso di Pil sulla spesa
• Altra cosa è chiedersi se il sistema delle imprese è disposto a
realizzare, per un certo livello di prezzi, proprio quel prodotto reale
che sta nella AD
• Finora abbiamo ipotizzato che l’offerta si adegui sempre alla
domanda, per ogni livello di prezzi. Ora dobbiamo passare a ipotesi
più realistiche. Questo ci porta a ragionare sulla curva di offerta
aggregata 3
Spesa reale SA (P1)

SA (P0)

Reddito reale
prezzi Y0 Y1

P0

P1
AD

Reddito reale
Y0 Y1
4
prezzi

P0

AD

Reddito reale

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