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Invitro è una stagione teatrale on demand: sette spettacoli, messi in scena
appositamente da sette teatri cooperativi lombardi, disponibili online e fruibili
attraverso computer, smartphone e tablet. Gli utenti scelgono se acquistare gli
accessi per una singola opera teatrale oppure l’intero abbonamento (7 spettacoli)
on line per la durata della stagione (6 mesi).
Invitro
o è un esperimento cooperativo al quale hanno aderito i teatri milanesi
Teatro dell’Elfo, Teatro del Buratto, MTM Manifatture Teatrali Milanesi, Teatro
Menotti, Teatro della Cooperativa, Teatro Magro di Mantova e Industria Scenica
di Vimodrone. Il progetto è nato nell’ambito delle iniziative di innovazione digitale
promosse da Fondazione Pico, Digital Innovation Hub di Legacoop, e nello
specifico dal nodo territoriale di Pico Lombardia, con Legacoop Lombardia e
Coopservizi, in collaborazione con partner appartenenti al mondo cooperativo
lombardo: Genera, Gnucoop, Hagam, Multimagine e Smart.
Invitro
o vuole essere uno strumento utile per affrontare il presente e, al contempo,
un’occasione per ripensare il futuro. Nella visione a lungo termine - dopo la
fase Invitro,
o, di sperimentazione - c’è la costituzione di una piattaforma teatrale
cooperativa permanente dove i Soci saranno i teatri, i partner e gli utenti, sviluppata
attraverso una proposta di stagioni teatrali online allargando il modello a livello
nazionale.
Teatro dell’Elfo
Teatro Magro
Industria Scenica
WEBULLI
SOLO ONLINE SU
spettacoli e teatri Promosso da
www.invitro.coOP
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Far finta di essere sani
Il Teatro Menotti ha compiuto da poco quarant’anni di attività teatrale ed è
uno dei luoghi più amati di Milano. Il Teatro Menotti non solo è un centro
di produzione e programmazione di spettacoli, ma un luogo familiare in cui
Teatro Menotti
Nel 2018 il teatro ha rischiato di chiudere e la compagnia Tieffe Teatro, che dal In concerto
2010 gestisce la sala di via Menotti, ha accettato la sfida di provare a difendere in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber
uno spazio cittadino, impegnandosi economicamente, e non solo, con sguardo con Andrea Mirò, Enrico Ballardini e i Musica da Ripostiglio
di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
fiducioso al futuro. È iniziata così la prima campagna di raccolta fondi destinata adattamento e regia Emilio Russo
a salvare un teatro, una grande mobilitazione che ha coinvolto enti e istituzioni produzione TieffeTeatro
del territorio, personaggi della cultura e dello spettacolo, ma anche tantissime
persone. La svolta è arrivata con un mecenate, il Trust Filippo Perego di Cremnago,
attivo in importanti progetti di solidarietà e iniziative culturali, che ha acquistato
il teatro garantendo fino al 2036 lo svolgimento delle attività teatrali. Il teatro è
Sono passati quasi 50 anni, ma lo spettacolo del signor G è ancora
diventato Teatro Menotti Filippo Perego. Il 24 febbraio 2020 il Teatro Menotti ha
terribilmente d’attualità. Stupisce e rincuora il fatto che Gaber sia
chiuso le porte per più di tre mesi a causa del Coronavirus e un minuto dopo la
riuscito ad anticipare i tempi, a raccontare la realtà come pochi altri al
mezzanotte del 15 giugno è stato il primo teatro in Italia a riaprirle.
mondo, ma – allo stesso tempo – di andare oltre.
invitro
Sul palcoscenico Andrea Mirò, artista eclettica come pochissimi altri
in Italia e Enrico Ballardini, attore, musicista e cantautore. Le musiche
sono arrangiate dalla travolgente band Musica da Ripostiglio, presente
da anni sui palchi dei festival di jazz e sui palcoscenici teatrali di tutta
Italia.
Nato nel 1975, il Teatro del Buratto – oggi cooperativa sociale - ha da sempre
orientato la produzione in direzione di un “teatro totale”, dove alle consuete JANIS Take another little piece
Teatro del Buratto
Grazie al costante lavoro di confronto con il mondo della scuola, delle reti
of my heart
associative e istituzioni che si occupano di riqualificazione professionale delle
Ideazione: Luca Cecchelli
fasce più deboli, riesce ad adempiere con sempre maggior completezza e Testo, video e regia: Davide del Grosso
articolazione al proprio mandato come Centro di Produzione per l’infanzia e i Luci: Marco Zennaro
giovani. All’attività di produzione si affianca anche un’intensa attività di ospitalità In scena: Marta Mungo e Davide del Grosso
con rassegne per bambini, famiglie e scuole, che si svolge dalla stagione Direttore di produzione: Franco Spadavecchia
2017/2018 nella nuova casa, il Teatro Bruno Munari, struttura del Comune di
Milano che lo ha affidato in gestione attraverso un bando di evidenza pubblica.
Continua inoltre a gestire il Teatro Verdi, dove propone una stagione per il pubblico Take another little piece of my heart è un viaggio alla scoperta di
di giovani e adulti. Il Buratto promuove anche lo storico festival Segnali (punto una delle più grandi figure del rock and roll, Janis Joplin, seguendo
di riferimento nazionale del nuovo teatro per l’infanzia e i giovani) e IF Festival l’intuizione che a cinquant’anni dalla sua scomparsa possa essere
Internazionale di Teatro di Immagine e Figura. Nel 2015 il Buratto è stato insignito un’interlocutrice straordinaria per le nuove generazioni.
dell’onorificenza dell’Ambrogino d’Oro da parte del Comune di Milano.
Sulla scena un’attrice e un attore evocano, in un dialogo metateatrale,
il mondo della Joplin attraverso articoli, pagine intime di diario, lettere
e ovviamente musica. Lo sguardo non è tanto però storiografico,
quanto connesso al contemporaneo. Janis appare come un emblema
dell’adolescenza, smontando il mito di eccessi e sregolatezze della
rockstar dalla voce inarrivabile per riconsegnarlo a una dimensione
più umana. Una teenager di straordinario talento che, coltivando il
desiderio di essere vista e amata dal mondo, corre il rischio di essere
fagocitata tanto dal mercato, quanto dai propri eccessi.
invitro
Una little girl blue che, nel suo sapersi incamminare verso il futuro con
incertezza e speranza, con rischio e desiderio, sembra l’avanguardia
di ogni gioventù.
nome di battaglia lia
Teatro della Cooperativa
Drammaturgia contemporanea, impegno civile, memoria storica e una comicità
mai fine a se stessa sono da sempre la cifra stilistica del Teatro della Cooperativa. MEDAGLIA COMMEMORATIVA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
Un teatro di qualità, legato all’idea di “Teatro d’Arte per tutti”, capace di far
testo e regia Renato Sarti
dialogare generazioni differenti, di valorizzare il potenziale creativo dei nuovi
con Marta Marangoni, Rossana Mola, Renato Sarti
talenti e di accogliere attori ed artisti di diverse nazionalità, attento ai bisogni e musiche originali Carlo Boccadoro
alle istanze delle periferie, come quella in cui il Teatro ha la sua sede dal 2002: il video BUZZ 2001
combattivo quartiere di Niguarda. produzione Teatro della Cooperativa
con il patrocinio di
La sala di via Hermada, dedicata alla partigiana Gina Galeotti Bianchi (nome Associazione Nazionale Partigiani Italiani
di battaglia “Lia”) che ospita il teatro fin dalla sua nascita è di proprietà della Associazione Nazionale Ex Deportati
Società Cooperativa Abitare, da sempre grande sostenitrice del teatro grazie Istituto Nazionale Ferruccio Parri
alla comunanza di intenti. Le produzioni del teatro, molto spesso firmate dallo Federazione Italiana Associazioni Partigiane
Laboratorio Nazionale per la Didattica della Storia
stesso fondatore e direttore Renato Sarti, si caratterizzano per la volontà di far
emergere realtà sociali e umane poco conosciute, dimenticate, a volte distorte
dall’informazione mediatica e di raccontare la “grande storia” tratteggiandola All’interno della grande pagina della Resistenza, il quartiere di Niguarda
attraverso le “piccole storie”. a Milano e le donne dei suoi cortili ebbero un ruolo particolare. Niguarda
si liberò il 24 aprile 1945, con un giorno di anticipo sul resto d’Italia.
E fu proprio in quel giorno che si consumò uno degli episodi più tragici
della liberazione della città: colpita al ventre da una raffica di mitra
di un gruppo di nazisti in fuga, moriva – incinta di otto mesi – Gina
Galeotti Bianchi, nome di battaglia “Lia”, una delle fi gure più importanti
del Gruppo di Difesa della Donna. Quest’ultimo vantava a Milano ben
quarantamila aderenti, di cui oltre tremila attiviste: assisteva i militari
abbandonati da un esercito allo sbando; aiutava economicamente le
famiglie in cui il marito, o il padre, era nei lager o in carcere; era parte
integrante dei Gruppi Volontari della Libertà e del comitato cittadino
invitro
del C.L.N.; organizzava manifestazioni; forniva staffette; stampava “Noi
Donne”, un foglio clandestino precursore del movimento femminista.
Litta per le Arti Onlus, a sua volta fondata nel 2009 da alcuni soci della Cooperativa
Teatro Litta-Teatro degli Eguali, e la Cooperativa Quelli di Grock. produzione Manifatture Teatrali Milanesi
MTM è un progetto artistico e operativo aperto che vuole inaugurare a Milano di Luca Chieregato
un nuovo percorso e nuove modalità per produrre cultura e spettacolo dal regia Luca Chieregato, Pietro De Pascalis
vivo. Svolge il suo programma di spettacoli e iniziative culturali in 3 sale teatrali con Pietro De Pascalis
cittadine: Il Teatro Leonardo in Piazza Leonardo da Vinci, il Teatro Litta e la Sala scene e costumi Anna Bertolotti
disegno luci Monica Gorla
la Cavallerizza in Corso Magenta 24, diventando così unico esempio a Milano – consulenza musicale Gipo Gurrado
insieme al PiccoloTeatro – di multisala teatrale con una dislocazione in differenti
distretti urbani della città. MTM rappresenta una novità storica nel panorama del
sistema teatrale milanese perché guarda al futuro, all’allargamento delle fasce
di pubblico alle quali rivolgersi, alla pluralità dei linguaggi, delle culture, delle Abbiamo preso Cyrano, quello del naso, quello dell’apostrofo rosa tra
poetiche, integrando le economie di singoli soggetti e progetti che altrimenti, le parole ti e amo, quello di Rossana, il poeta spadaccino, e l’abbiamo
perseverando in un’ostinata solitudine, esaurirebbero il loro percorso, in un mandato sulla Luna. Lui ha sempre sognato di andarci, lassù. Ora
contesto economico globale sempre meno favorevole. che è morto da poco, le sue parole ancora sfiorano l’eco dell’aria... e
finalmente è arrivato lì. Lei, la Luna, non lo riconosce e fa domande
bambine: che cos’è il teatro? E la verità? Cos’è il vento? Hai amato
davvero?
invitro
fantasmi, ombre, guizzi di luce. A fargli compagnia c’è una luce di
Luna, una Terra azzurra immersa nel buio da spiare da lontano, e le
sue parole.
Mary, una sarta per Shakespeare
Il Teatro dell’Elfo è stato fondato nel 1972 da un gruppo di attori che ancora
oggi costituiscono l’anima della cooperativa e lo guidano: Corinna Agustoni,
Teatro dell’Elfo
Ferdinando Bruni, Cristina Crippa, Elio De Capitani, Ida Marinelli e Luca Toracca,
a cui si sono aggiunti Elena Russo Arman e Francesco Frongia.
Nel 2010 ha inaugurato la nuova sede, il novecentesco Elfo Puccini di corso scritto diretto e interpretato da Elena Russo Arman
Buenos Aires, sostenendo i costi di progettazione del restauro e ripensandolo suono di Giuseppe Marzoli
radicalmente come Teatro d’arte contemporanea. Le tre sale, dedicate a luci di Giacomo Marettelli Priorelli
voce registrata Francesco Gagliardi
Shakespeare, Fassbinder e Bausch, esemplificano il manifesto artistico e produzione Teatro dell’Elfo
programmatico dell’Elfo: la pratica convinta della drammaturgia contemporanea,
la programmazione interdisciplinare, la compattezza del nucleo artistico e il
lavoro con e per le nuove generazioni di artisti e di spettatori. Il Teatro dell’Elfo
è oggi una ‘fabbrica’ che produce arte e teatro (non un negozio o una vetrina),
una ’casa’ aperta alla città dove incontrarsi e condividere pensieri ed emozioni,
Il testo è ambientato all’epoca di Elisabetta I d’Inghilterra. C’è grande
è anche la prima istituzione teatrale italiana ad aver ottenuto il riconoscimento di
attesa per il nuovo spettacolo di Sir William Shakespeare in scena al
Impresa Sociale nel 2011.
Globe, il famoso teatro di Londra. Il più grande interprete del teatro
elisabettiano, Mr Goodwin, è appena entrato in scena tra le ovazioni
del suo adorante pubblico. Dietro le quinte resta la sua sarta tuttofare,
Mary, il cui sogno è interpretare la parte di Giulietta, che ormai conosce
a memoria, pur sapendo che non lo potrà mai fare perché è una donna,
e le donne non possono recitare.
invitro
Ph: Laila Pozzo
invitro
unito all’inesplicabile, l’inesplicabile unito all’incommensurabile:
questo è il cielo. In un universo infinito, qualsiasi cosa possa essere
immaginata potrebbe esistere da qualche parte. Nulla-Tutto si crea,
si distrugge, si trasforma.
Di fronte al mare stupito dallo stupore.
Io.
Un universo di atomi.
Un atomo nell’universo.
WEBulli
Industria Scenica nasce nel 2012 con l’idea di progettare e realizzare percorsi
Industria Scenica
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video pubblicati online, messaggi anonimi, foto rubate, false identità.
Fisicamente fanno meno male, ma quanto feriscono nell’anima?
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