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Domande Ottaviano

1) La prima tappa, attutata nel 28 a.C., fu venire nominato “princeps” (colui che occupa il primo posto)
dal senato. Ottaviano fu infatti dichiarato princeps senatus (primo dell’assemblea senatoria) sia
princeps civitatis (primo cittadino dello Stato).
La seconda tappa consistette nel rinunciare a tutti i poteri a lui conferiti durante la guerra. Gesto
nobile e magnanimo all’apparenza, ma che nasconde un intento molto più astuto: infatti Ottaviano
voleva solo che i poteri di cui si era impadronito gli fossero riconosciuti ufficialmente dal senato. Il
senato, consapevole di ciò, lo pregò di continuare a governare e gli diedero il titolo di Augustus.
La terza tappa, realizzata nel 23 a.C., fu quella di ottenere la potestà tribunizia e l’imperio
proconsolare, per poi in seguito assumere il titolo di pontefice massimo e pater patriae. In questo
modo le cariche più importanti della repubblica erano nelle sue mani.
2) Ottaviano riformo l’esercito in 3 modi:
La prima cosa che fece fu quella di ridurre il numero delle legioni e permettere anche agli abitanti
delle province di arruolarsi. In questo modo il numero degli arruolamenti crebbe notevolmente.
La seconda cosa fu quella di trasformare il mestiere di soldato in una carriera molto ambita: infatti
al termine della loro permanenza i legionari ricevevano molto denaro, appezzamenti di terreno e la
cittadinanza romana. Durante il periodo del servizio militare i legionari non potevano però sposarsi,
rendendo i loro figli illegittimi. Questo causò una sorta di catena che spinse a tramandare il
mestiere di militare di padre in figlio. Infine, Augusto instituì una speciale guarda armata
dell’imperatore chiamata i pretoriani. Erano 9000 soldati fra i più valorosi ed erano comandati da
un fidato collaboratore del principe, il prefetto del pretorio. Erano anche utilizzati come forza di
polizia.
3) Nei 45 anni in cui Augusto regnò. L’impero diventò molto vasto e per questo decise di realizzare la
riforma dell’amministrazione dello stato. Egli divise le province in due categorie. Le province
senatorie erano quelle piu antiche, prestigiose e stabili. Vennero affidate al senato che nominava
un proconsole per governarle.
4) Le province imperiali erano invece territori con rischi di ribellione. Queste province dipendevano
dall’imperatore ed erano affidati ai legati, che dovevano rendere conto direttamente a lui.
5) La prima campagna militare di Augusto fi doretta a consolidare il dominio in Spagna, scossa da
continue ribellioni: furono poi conquistati i Salassi e ciò che ora corrispondo alla svizzera, parte
dell’austra, ungheria serbia e bulgara. Cercò anche di conquistare la Germania, ma fallì. Infine
stipulò contratti di alleanza con i Parti, unico impero rivale di Roma.
6) Mecenate fu un collaboratore e consigliere di Augusto che aiutò e protesse numerosi letterati, che
ripagarono esaltando l’epoca di Augusto come nuova epoca dell’oro. Attorno a lui, in un circolo
letterario, si riunirono:
7) Publio virgilio Marone, massimo poeta epico latino. Scrisse l’Eneide, poema che narra le vicende di
Enea, leggendario progenitore di Romolo e Remo; Quinto Orazio Flacco, autore delle Satire, che nel
suo Carme Secolare celebrò la gloria di Augusto; Tito Livio, scrittore di Storia di Roma dalla sua
fondazione, la prima opera che narra della civiltà latina dalle origini fino ad Augusto. La sua opera è
caratterizzata dal patriottismo: esalta la tenacia romana, il valore dei generali e delle legioni e la
clemenza verso ribelli e nemici.
8) Per Augusto I romani avevano dimenticato i valori antichi come la parsimonia, il coraggio, la
semplicità e il legame della famiglia: perciò Augusto fece votare le leggi Giulie, leggi che
salvaguardavano la famiglia proibendo adulteri, obbligando a sposarsi e limitando l’ereditò per chi
non aveva figli. Augusto emanò anche delle leggi contro il lusso, motivo per cui esiliò il poeta
Ovidio, le cui opere erano considerate immorali. Infine, valorizzò le attività della terra e rinnovò la
devozione per gli dei tradizionali romani.

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