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Ass.

Culturale
“La Nave
di Cascella”

LOGO: “ A SCUOLA CON TOTÒ”

Percorsi didattici “Totò materia di scuola”


“Totò e la Mòseca:
le canzoni di Totò e le colonne sonore di Alessandro Cicognini”

Mercoledì 18 aprile 2018 - Ore 9,30


Aula Magna del MIBE - Via L. Einaudi 2 - Pescara

Saluti istituzionali
Francesco Pagnanelli Presidente del Consiglio Comunale di Pescara
Raffaella Cocco Dirigente Scolastico MIBE

Interventi
Docenti e alunni MiBe

Cerimonia di consegna degli Attestati “Amici del Principe”


per aver contribuito il 16 dicembre 2017 alla riuscita dell’evento di intitolazione della rotonda
ad Antonio De Curtis, in arte Totò, nel cinquantesimo anniversario della morte (1967-2017)

Raffaella Cocco Dirigente Scolastico MIBE


Leontino Iezzi Direttore Orchestra MIBE
Adriano Bonelli tamburello
Luca Colancecco tamburo
Nicola Cristino flauto
Federica Gelsumini ottavino

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FORMAT DI SPETTACOLO

PROGRAMMA

Video
 Orchestrina Mibe dell’inaugurazione Rotonda Totò
 L’Orchestra Mibe esegue le colonne sonore di Alessandro Cicognini
 Totò e Lucio Dalla
 Totò e la banda
 Totò compositore

Scaletta
 Orchestra schierata diretta da L. Iezzi esegue un jingle da musiche di Cicognini
 Presentazioni – un presentatore e una presentatrice alunni del MiBe
Francesco Pagnanelli Presidente del Consiglio Comunale di Pescara
Raffaella Cocco Dirigente Scolastico MIBE
Silvano Console Presidente Ass. La Nave di Cascella - Amici del Principe
Significato di “Totò materia di scuola” – la poliedrica personalità artistica: attore, autore,
musicista, poeta, artista a tutto tondo – ancora attuale a 50 anni dalla sua morte. Rapporto
con l’Abruzzo.
 Progetti scolastici: “Totò e la Moseca” – poi “Totò e la legalità”
 L’Orchestra del MiBe: come è nata, come si compone, il repertorio, ecc.
La banda e Totò (Leontino Iezzi): video sequenze film di Totò.
Orchestra esegue la musica di Cicognini. Chi era Cicognini: video dal Flaiano.
Brani da Peppone e Don Camillo e da ”Guardie e ladri”. Spiegazione.
 Presentazione ed esibizione del complesso di musica “giappunesa” dell’inaugurazione della
Rotonda Totò (video) - Il significato del pazzariello-banditore: un attore del MiBe.
Una “sparata” del MiBe. Testo e costumi.
Premiazione del complesso con attestati.
 Le canzoni di Totò. Gli spartiti.
Video di Lucio Dalla.
Malafemmena, Core analfabeta. Alle tastiere Gennaro Fioccola. + Cantante del
MiBe.
 Il coro del MiBe esegue Carmè, Carmè.
https://www.youtube.com/watch?v=IzXDXu17a8Q (Carmè, Carmè)

Finale.

Buffet
La Pizza verace napoletana patrimonio dell’Umanità (UNESCO 2017) Pizzeria Da
Lello
Pubblicizzazione
Manifesti, Internet, Facebook, invito, Il Centro, Rete8, ecc.
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ARGOMENTI

Totò e la mòseca
L'aspetto musicale della carriera di Totò è poco considerato. Una disattenzione che ha varie
giustificazioni: dalle difficoltà di reperire il materiale (molti spartiti e dischi sono andati perduti)
ai sempre spinosi problemi di diritti legali.
“Non ho hobby, non vado a pescare e non raccolgo francobolli. In quanto a scrivere
versi o canzoni, quello non è un hobby ma una necessità”. (Totò)

 CLIP “Malafemmena” di Lucio Dalla – un bolognese che canta Malafemmena – Totò


compositore: musica e parole !! il giudizio di Renzo Arbore
 CLIP Lucio Dalla parla di Totò
“La napoletanità” “La bellezza di Totò è la bellezza di Napoli” – Caruso

Totò pazzariello e la figura del banditore


Come nella migliore tradizione partenopea, il Pazzariello è un imbonitore che annuncia alla
popolazione, girando per le strade e le piazze, un evento come l'apertura di un negozio, la
promozione di un prodotto o l‟intitolazione di una via o piazza.
Da solo, o con la sua orchestrina detta “Musica Giappunesa” attira dapprima l'attenzione
delle persone ed una volta ottenuta, da vita alla “sparata”, quel bando o filastrocca in rima,
sempre condita di motti, scherzi e doppi sensi con il quale „O Pazzariello comunica alle
persone,in modo simpatico, la notizia. Famoso è il richiamo ( Attenzio', Battaglione, è asciutto
pazz' o Padrone) ed alla “Sparata”.

Esempio di sparata del pazzariello/banditore


Quella eseguita per l’intitolazione della rotonda della Pineta a Totò
Attenzione! Popolazione!
benvenuti alla Grande Inaugurazione!

Il Popolo Pescarese
che è bello e assai cortese
è invitato a una giornata lieta
per intitolare al Principe
una rotonda della Pineta.

Antonio De Curtis tanto amato


ci ha concesso il privilegio
ca, vicino all‟Aurùm, col suo nome
si chiamasse nu sito di grande pregio.

Ma chi ha avuto „sta pensata accussì bella?


O‟ merito è dell‟Associazione „A Nave di Cascella
e del presidente Console Silvano
a cui facimme nu bello battimano.

Attenzione! Popolazione!

È „scito pazzo o‟ padrone,


cioè o‟ Sinneco e l‟assessore
che hanno accettato l‟intitolazione.

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Ma non con una bella sovvenzione
alla nostra associazione
che da sola ha faticato
senza rimunerazione
per ricordare il grande campano
Totò, insieme con d‟Annunzio e con Flaiano.

Attenzione! Popolazione!

Che succedeva in questa nazione


settant‟anni or sono?
Flaiano scrittore d‟eccezione
che gli aforismi facette
vinse pure il Premio Strega
l‟anno Noveciento Quarantasette.

Ma è o vero che „sta pupulazione


è senza passione
e se caca into „o pantalone?
Oppure sta pupulazione
è viva e chiena e‟ animazione
e celebra Flaiano, D‟Annunzio
Cicognini e Cascella
che a Pescara so‟ nate.

Chest‟è a città do Vate


che ccà ebbe „o natale.
E ancora male lo ricunosce
Anz‟ è disprezzate
Ma pecchè non s‟è studiate.

„A pioggia nel pineto


N‟è nnate ccà …
Ma nun‟amporte
Sott‟a sti stelle
de la Pescara
so‟ nate le Novelle.

Attenzione! Popolazione!

Cultura non sono i Grandi eventi


notte bianche e canzunette
e grand‟assembramenti.
Cultura so‟ i figli di Pescara,
(di grandi personaggi
terra non avara):
Flaiano, d‟Annunzio, Cicognini,
Cascella
Pittura, musica, cinema e poesia …

E mo‟ pure Totò!


Con la rotonda
a isso „ntitolata
la riserva dannunziana
da domani diventa pur‟essa
nu poco napoletana.

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Attenzione! Attenzione!

E per voi intervenuti,


gentile popolazione,
come omaggio finale,
giacchè nun stamme a pazzijà,
chiste so nummere, so nummere buone:
dieci, quindici, ventidue e trentuno
jatevelle a jucà!....

Con accompagnamento
di tamburo, flauto, tamburello
e ottavino (a cura dell‟Orchestra del MiBe)

Totò e gli abruzzesi


Ma che cosa c‟entra Totò con l‟Abruzzo? Qual è stato il rapporto tra Totò e gli Abruzzesi?
Hanno avuto a che fare con Totò personalità importanti della nostra cultura e dello spettacolo:
Ennio Flaiano, Alessandro Cicognini, Maria Pia Casilio, Giulia Rubini & C. (Carlo Delle Piane …)
Totò a Pescara: Michetti e Pomponi (vedi D‟Amico – Il Parrozzo) 10 MARZO 1950
Totò e Cicognini
Chi è stato Cicognini. Contributo video tratto dal un documentario realizzato con il Mibe da
Silvano Console e Gianni Fato, appunto su Cicognini.

La musica di Alessandro Cicognini


Ma il nome di Cicognini è anche legato ad alcuni film interpretati da Totò, come
Guardie e ladri (1951) di Steno e Mario Monicelli, L'oro di Napoli (1954) di De Sica,
Siamo uomini o caporali? (1953), La banda degli onesti (1956), Totò, Peppino e i
fuorilegge (1956) di Camillo Mastrocinque e Totò nella luna di Steno (1958).
La trama di Guardie e ladri, di cui Ennio Flaiano era uno degli sceneggiatori., è nota.

Le sceneggiature di Ennio Flaiano


Ennio Flaiano, pescarese, fu soggettista e sceneggiatore di alcuni dei più importanti e bei film
con Totò. Appunto “Guardie e ladri” ma anche Dov'è la libertà (Flaiano sceneggiatore) film
diretto da Roberto Rossellini nel1952.
Scrive Flaiano: “Per la prima volta Totò si staccava dai suoi modi direttamente comici per un
saggio d'interpretazione realistica, che tuttavia il pubblico rifiutò. Totò uscito di galera si
aggirava cercando una solidarietà, una verità umana e trovando solo la frode e il tornaconto,
una realtà sociale che lo spingeva a ritornare in carcere tra i suoi compagni.”
“Così conobbi Totò e, nei limiti delle nostre due timidezze, diventammo quasi amici. Totò era
un "signore", perlomeno del signore meridionale aveva la calma, la tolleranza, la cortesia.
Questa fu la prima impressione. Salutava togliendosi il cappello, non faceva mai circolo attorno
a sé, non raccontava storielle, né cadeva preda di quelle concitate allegrie o depressioni che,
nel lavoro del cinema, sono il prodotto delle lunghe e inspiegabili attese. Dagli uomini della
troupe veniva chiamato principe.
Totò va cercato nel suo centinaio di film, non in uno solo, nella continua follia di una maschera
che non fa della satira o tanto meno della sociologia, ma propone esclusivamente se stessa. I
film di Totò restano (...) e questo è un fenomeno unico.
Quello che purtroppo non resta è il Totò di cui ero un fervente ammiratore, il Totò dei
palcoscenici di quartiere, nei lontani Anni Trenta”.

Due attrici abruzzesi nei film di Totò


Giulia Rubini (Pescara, 2 giugno 1935) Veniva chiamata per interpretare giovani dolci e un
po' ingenue. Lo Zio Pasquale De Antonis, Teramo – 1929 Pescara - famoso fotografo d'arte
(Tommaso Cascella – folklore ed etnografia tradiz. popolari – le processioni - operatore
cinematografico) studio fotografico a Piazza di Spagna punto di riferimento per gli incontri
culturali. Nella capitale frequenta Ennio Flaiano che gli dedica anche il racconto "Le fotografie".
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frequenta il Caffè Greco di via Condotti. Appese in vetrina in Piazza di Spagna un ritratto a
colori, una delle prime foto a colori dell'epoca. La vide il regista Luciano Emmer - il provino per
il film che stava preparando, "Terza liceo". 17 anni, il 4° magistrale
Maria Pia Casilio (Castelnuovo di San Pio delle Camere - AQ, 5 maggio 1935 – Roma, 10
aprile 2012) è stata un'attrice italiana. ragazza di provincia dal viso grazioso, i modi spicci e la
voce nasale, una delle caratteriste più valide e longeve della commedia all'italiana.
Debutto: Umberto D. (1952) di Vittorio De Sica. Pane, amore e fantasia (1953) di Luigi
Comencini, Il medico dei pazzi (1954) di Mario Mattoli, Un americano a Roma (1954) di Steno,
nel ruolo della fidanzata di Alberto Sordi. Il medico dei pazzi, regia di Mario Mattoli (1954)

MALAFEMMENA
Si avisse fatto a n'ato
chello ch'e fatto a mme
st'ommo t'avesse acciso,
tu vuò sapé pecché?

Pecché 'ncopp'a sta terra


femmene comme a te
non ce hanna sta pé n'ommo
onesto comme a me!...

Femmena
Tu si na malafemmena
Chist'uocchie 'e fatto chiagnere..
Lacreme e 'nfamità.

Femmena,
Si tu peggio 'e na vipera,
m'e 'ntussecata l'anema,
nun pozzo cchiù campà.

Femmena
Si ddoce comme 'o zucchero
però sta faccia d'angelo
te serve pe 'ngannà...

Femmena,
tu si 'a cchiù bella femmena,
te voglio bene e t'odio
nun te pozzo scurdà...

Te voglio ancora bene


Ma tu nun saie pecchè
pecchè l'unico ammore
si stata tu pe me...

E tu pe nu capriccio
tutto 'e distrutto,ojnè,
Ma Dio nun t'o perdone
chello ch'e fatto a mme!...

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CARME’, CARME’

Pure st'anno 'a primmavera,


me trasuto dint'o core
cu na smania'e fa l'ammore
cu nu fuoco 'e giuventu',
quanno veco a na figliola,
me va o sango dint'a ll'uocchie
po' me tremmano 'e denocchie
e nun garro niente cchiu'?

CARME'CARME',
Tu sola nun ma basta,
me ce ne vonno tre,
CARME'CARME',
i' songo 'e bona pasta
V'accuntento a' tutte' e ttre.
CARME'CARME',
Io nun'o faccia apposta,
e tu chesta ll'he 'a sapè,
CARME'CARME',
lo tengo a capa tosta,
tosta, tosta
comma 'a chè.

Per ogni uomo, tre mugliere


steva scritto, int'o giurnale
mo na legge speciale
faciarranno 'e ssaie pecchè,
pecchè l'uommene so' poche,
mentre a donna e in abbondanza
me ne voglio fa na panza,
n'ti ddoie a fore 'e te.

CARME'CARME',
Tu sola nun ma basta,
me ce ne vonno tre,
CARME'CARME',
i' songo 'e bona pasta
v'accuntento 'a tutte 'e ttre;
CARME'CARME',
i' nun 'o faccia apposta,
e tu chesta ll'he 'a sapè,
CARME'CARME',
lo tengo a capa tosta,
tosta, tosta comm'a chè.

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