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ISSN 2421-5511

00019

9 772421 551003
Anno X - N. 19 (#441) Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano - Supplemento culturale settimanale da vendersi esclusivamente in abbinamento a Corriere della Sera ¤ 1,00 + il prezzo del quotidiano. In CH Tic. Fr 1,00

per il Corriere della Sera


Marcello Morandini
Euro 1,00
#441
10 maggio 2020
Domenica
2 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

corriere.it/lalettura Libri Il protagonista


SSS
L’intervista .

Joyce Carol Oates:


famiglia, pessima tribù
10
FOTOGRAFIA DI SHAWN THEWN/EPA

Arrivano finalmente nel-


di CRISTINA TAGLIETTI
le librerie (riaperte in tut-
L’incipit ta Italia) le novità edito-
riali rimaste in sospeso
.

Una proposta indecente


nella Parigi del 1940 per due mesi, come tutto
13 il resto, a causa dell’emer-
ILLUSTRAZIONE DI FRANCESCA CAPELLINI

genza coronavirus. In
questo numero «la Let-
tura» presenta — con
di PIERRE LEMAITRE
interviste o recensioni —
con un testo di STEFANO MONTEFIORI
alcuni libri appena distri-
La memoria buiti o che saranno in
vendita nelle prossime
.

Mio papà, mio zio


e la forza di amare la vita settimane. Testi di scrit-
24 tori italiani e stranieri;
STEFANO PIPERNO E CLAUDIO BONDÌ (1944)

bestseller, gialli, riscoper-


te, romanzi d’amore, sa-
ghe e memorie; ma anche
di ALESSANDRO PIPERNO saggi sociologici, analisi
politiche, pamphlet, ri-
Il racconto .
flessioni antropologiche.
Il pupazzo è squarciato A illustrarli ci sono opere
La bambina non c’è più
e installazioni che pro-
37
ILLUSTRAZIONE DI ANTONELLO SILVERINI

vengono da mostre d’arte


in allestimento. Perché
dal 18 maggio musei, gal-
lerie, esposizioni dovreb-
di DAVID PEACE
con un testo di CECILIA BRESSANELLI bero ricominciare ad ac-
cogliere (con le necessa-
Il Diario .

rie cautele) i visitatori


Ho stretto al petto
i panni sporchi della cesta
45
ILLUSTRAZIONE DI AMALIA CARATOZZOLO

di TERESA CIABATTI
LE ILLUSTRAZIONI DI QUESTA PAGINA
E DELLE SUCCESSIVE SONO DI SR GARCÍA
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 3

{
Una contro tutti
Icona femminile dell’area Dem americana, novembre. Pelosi di Molly Ball (Henry Holt &
Downtown Nancy Pelosi, la prima donna negli Stati Uniti
a ricoprire il ruolo di speaker alla Camera, è la
Co., pp. 368, $ 27,29, ebook $ 14,99), è il
racconto della politica americana da quando
di Stefano Righi
protagonista di una biografia che alza il livello entrò in Parlamento (1987) a oggi. Un mondo
del confronto in vista delle presidenziali di maschile, visto con gli occhi di una donna.

Regista acclamato come un genio, marito e padre


(adottivo) investito da accuse di molestie sessuali,
pubblica in Italia un’autobiografia che è molto più
della sua versione dei fatti. Piuttosto un bilancio.
A «la Lettura» dice: lasciare New York? E come

Woody Allen
potrei? Qui ci sono i miei affetti, il jazz, i miei dottori

Q
uella di Allan Stewart Kö- di MAURIZIO PORRO to l’Ulisse, Don Chisciotte, Lolita, Comma 22
nigsberg, cioè Woody Al- e mai una riga di Virginia Woolf, Forster,
len, 85 anni il prossimo 1° Lawrence e le sorelle Brontë, preferendo di
dicembre, è una East Side gran lunga Hemingway, Camus, Mann,

Per favore,
story che incomincia però Stendhal, Mickey Spillane e i musical.
nella Avenue J. di Broo- Chiaro che c’è del metodo in questo schiz-
klyn, nel chiasso pop di zo di educazione letteraria, ma la sua vera
una famiglia yiddish, in una casa che passione è stata da subito il cabaret, la
confina con una giostra (vedi Radio stand-up comedy, scrivere battute per i col-
Days). Per dare l’idea, scrive che il suo leghi alla radio, in tv (lo show di Pat Boone),
Bar Mitzvah (la cerimonia ebraica che a teatro. Un curriculum esemplare che l’ha
segna l’inizio della maturità) sembrava i portato a conoscere i grandi di quel periodo
Bassifondi di Maksim Gorkij. Il papà gli felice dove si sognava sui song di Cole Por-

spargete
raccontava come favole della buonanotte ter, Irving Berlin, Gershwin, con la bacchet-
storie di gangster; la mamma per Woody ta di Glenn Miller. Lì c’era la vita vera.
somigliava a Groucho Marx, smentendo
Edipo una volta per tutte: due persone
che non c’entravano niente, scrive, come
il protagonista di Bulli e pupe e Hannah Allen passa in rassegna gli sfortunati ten-
Arendt. tativi sentimentali con ragazze che volevano
Il libro autobiografico A proposito di indirizzare la conversazione su Proust o che

le mie ceneri
niente (che arriva ora nelle librerie, dopo lo portavano al Village a vedere il Macbeth
l’uscita digitale, per La nave di Teseo di con marionette thailandesi; finché incontra
Elisabetta Sgarbi) è in 3D, risaltano pa- Harlene e la sposa, ma per cedere dopo sei
recchi skyline americani, è amaramente anni il posto a Louise Lasser, che gli porta in
molto divertente e pieno di ghiotti gossip dote dal 1966 al 1970 una bella dose di di-
sullo show business. Fin da quando ven- sturbi mentali. Arrivano gli sketch, i primi
deva bottiglie vuote per comprarsi un bi- trafiletti sui giornali, le interferenze con il
glietto del cinema, sono stati i film con i teatro e le battute anonime, il lavoro con Sid
grattacieli, i taxi e i Martini dry che hanno Caesar, Ed Sullivan, Johnny Carson, Danny

vicino a una
salvato Woody, insieme con i fumetti e Simon, fratello del commediografo Neil, e il
l’illusionismo: la realtà è stata sempre cabaret con Garry Marshall, regista di Pretty
vissuta attraverso uno specchio, un truc- Woman.
co, le commedie sofisticate, l’irrequieto Per non fare il servizio militare si fece fare
comico repubblicano Bob Hope, i fratelli certificati di ogni disturbo fisico e mentale,
Marx, Fields, Mae West. E poi crescendo ma quando videro che si mangiava le un-
Kazan, a cui piaceva il suo cinema, Arthur ghie bastò quello. Quattro psicoanalisti non
Miller (con cui, un giorno a pranzo, con- gli guarirono la fobia di entrare a un party,

farmacia.
venne che la vita non ha senso), il grande mentre inizia la carriera dei suoi 50 film, se-
O’Neill. E tanti registi europei ispiratori, guita nel volume passo passo, sempre giu-
da Fellini a Bergman; ma il suo massimo rando di essersi divertito ma di non aver gi-
cult rimane Tennessee Williams con Un rato il capolavoro: «Il piacere sta nel lavoro
tram che si chiama desiderio, al quale in- che fai».
fatti Blue Jasmine — film del 2013 con Diane Keaton è forse la donna e l’attrice
Cate Blanchett e Alec Baldwin — si ri- alla quale è ancora più grato e sensibile. Ma
chiama. molti andranno a cercare le oltre 60 pagine
dedicate ai 13 anni in cui diresse in 10 film,

È un luogo
amò e infine disprezzò Mia Farrow, rievo-
cando i tristissimi anni del ben organizzato
Sapere come usare le citazioni è molto scandalo, scrive Woody, con i figli addestrati
utile, scrive Allen. Il libro è un’appassio- a dire ad avvocati e procuratori solo quello
nata dichiarazione d’amore che mescola che voleva la mamma. Woody era diventato
passato, presente e futuro, per Soon-Yi, uno di famiglia: la madre di Mia, Maureen
la terza moglie che gli è costata uno scan- O’Sullivan, famosa prima Jane di Tarzan, gli
dalo, ma anche 25 anni di vita coniugale confidò che Greta Garbo ci aveva provato
felice con due figlie adottive: «A Soon-Yi, con lei. Ma nel libro si possono leggere «le

che mi dà
la migliore. Pendeva dalle mie labbra e menzogne che mi gettarono addosso per
poi mi ha avuto in pugno», dice la dedica. un’accusa indiziaria talmente infondata che
E naturalmente c’è quasi un diario alla non si fece neppure il processo»: era capita-
Kierkegaard sulle sue impervie conquiste to che Woody un giorno, il 4 agosto 1992,
un po’ alla volta facilitate dalla fama, per- aveva appoggiato, seduto per terra, casual-
ché non sempre portare una ragazza a ve- mente, la testa sul grembo di Dylan, figlia
dere Il settimo sigillo risulta una mossa adottiva di Mia e sorella di Ronan, figlio bio-
vincente. logico di Mia e oggi giornalista noto per ave-

tranquillità
Woody ci tiene molto a non sembrare re scritto gli articoli sul «New Yorker» che
un intellettuale — nel libro, e anche nel- hanno contribuito a sollevare gli scandali
l’intervista che segue con «la Lettura» — sessuali legati ad Harvey Weinstein.
piuttosto un fan del baseball, un lettore Quando Allen s’innamora di Soon-Yi, an-
di Damon Runyon e, se volete, un nichili- che lei figlia adottiva di Mia Farrow, scopre
sta d’istinto. Amante dei fumetti fin da che la vita dell’orfanella coreana era stata
piccolo, va fiero di non avere mai visto peggio di un romanzo di Dickens, mentre
Amleto né Piccola città di Thornton Wil- ogni personaggio della famiglia Farrow,
der a teatro, di non amare La vita è mera-
vigliosa di Frank Capra e di non avere let- CONTINUA A PAGINA 4
4 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

Libri Il protagonista
SEGUE DA PAGINA 3 girati con me. Credo che stiano facendo
un errore, ma ciascuno è libero di espri-
scrive Allen, sembrava uscito da una tra- mere la propria opinione».
gedia greca (un fratello di Mia è in carce- Sul set ha scritturato nel corso della
re per molestie sessuali), con un’escala- sua carriera 230 attrici per 106 ruoli
tion di reciproci e indistinti abusi. Ma la femminili, con decine e decine di can-
cosa peggiore, scrive il regista, è l’indu- didature all’Oscar. Che rapporti ha con
stria del sentimentalismo: Mia era sem- gli attori sul set?
pre in cerca di adozioni che la santificas- «I miei rapporti con la maggior parte
sero con il pubblico. dei molti artisti di questi ultimi cinquan-
Poi ci sono gli aneddoti e i complimen- t’anni sono stati molto buoni sul set. Non
ti pazzeschi alle dive (la bellezza di Scar- sono mai andato a caccia di storie con gli
lett Johansson è radioattiva, Penelope attori, maschi o femmine che fossero, a
Cruz è una delle creature più sexy). E di- parte la normale socializzazione degli in-
gressioni, e racconti su attori e scrittori... viti a cena. Siamo sempre andati avanti
Questo merita l’Oscar: quando uscì La- bene in questo modo e credo che loro
mento di Portnoy, il primo Philip Roth pensino la stessa cosa».
molto scandaloso con un protagonista C’è una cena speciale, racconta nel li-
non refrattario all’onanismo, subito si bro, consumata (quasi consumata, in
pensò di farne un film, ma ci si chiedeva realtà) in casa Hemingway, ai tempi di
come, per via della censura, sarebbe stato «Manhattan», dove recitava Mariel He-
possibile. «Semplice, disse qualcuno, ba- mingway, che ebbe la nomination al-
sta che il regista tenga la cinepresa con l’Oscar ed è la nipote del celebre scrit-
una mano sola». E poi le dichiarazioni tore da lei tanto amato. Come andò
d’amore all’Italia, alla Parigi by day e by quella volta?
night, ai suoi direttori della fotografia, «Eravamo nell’Idaho, avevamo finito le
Gordon Willis, e l’amato Carlo Di Palma, riprese di Manhattan, a due passi dalla
grande, irrequieto e geniale, che non pre- casa dove il nonno si era ucciso. È stata
parava, ma annusava d’istinto il set. un’esperienza molto divertente, una fa-
Adriana, la vedova di Carlo, è rimasta miglia davvero affascinante. Dovetti
buona amica di Woody e fu tra i pochi in- mangiare una quaglia appena uccisa dal
vitati al matrimonio veneziano con Soon- padre di Mariel e a ogni morso mi cade-

Ho avuto molti
Yi quella fredda mattina di dicembre del vano dalla bocca i pallini. Alla fine scap- «Non ci sono molti scrittori senza i
1997. pai, quando scoprii che avrei dovuto con- quali non potrei vivere, sebbene creda
La vita sembra prendere il sopravvento dividere il bagno con il padre di Mariel». che Sidney Joseph Perelman (umorista e
nelle memorie di Woody. Finisce così, bi- Molti libri oggi ricordano la Parigi sceneggiatore, a lungo collaboratore del
sogna farsene una ragione: concluso il degli anni folli che lei ha reso indimen- “New Yorker”, ndr) rappresenti per me

milioni per fare


film ciascuno per la sua strada: «Di vivere ticabile protagonista di uno dei suoi sempre la massima gioia della lettura. Ma
nel cuore e nella mente del pubblico non film migliori, «Midnight in Paris». Tra scrivo nel libro che la persona che ho
m’importa niente, preferisco vivere a casa americani a Parigi e francesi, chi la at- sempre invidiato di più è Tennessee Wil-
mia». traeva di più? liams per Un tram che si chiama deside-
«La Parigi che ho descritto nel film rio».

i miei film,
non era quella della Belle Époque; era Lei ricorda che ha sempre continua-
quella degli anni Venti e io sono sempre to a scrivere anche dopo i fatti più trau-
Il titolo del suo libro autobiografico stato molto affascinato da tutti quegli ar- matici della storia, per esempio l’as-
«A proposito di niente», che ha l’incipit tisti e scrittori che hanno avuto la possi- sassinio di Kennedy, dopo pochi minu-
del «Giovane Holden», è ispirato alla bilità di esprimere con libertà la propria ti di tiggì, o anche dopo momenti me-

ma meno
tormentata filosofia spiritual-nichili- creatività. C’era anche un soggetto origi- morabili, per esempio la vittoria di
sta nordica di Ingmar Bergman, il regi- nario in cui immaginavo che Cary Grant quattro Oscar per «Io e Annie». Dice:
sta svedese a lei caro, o alla società di mi portasse in macchina nell’America quello è il mio ruolo. Anche oggi è così?
oggi? anni Venti dei gangster movie». «Ancora oggi posso continuare a scri-

di quelli che
«Direi né l’uno né l’altro. È solo un Che cosa significa la sua espressio- vere tutto il giorno perché il mio lavoro e
semplice titolo che riguarda qualcosa di ne: «Leggo per legittima difesa». la mia vita sono davvero piacevoli. Io scri-
non essenziale». «I read for self defense, è vero. Voglio vo a casa, mi organizzo da solo le ore di
Lei dice che a 84 anni non le interes- dire: la lettura non è al numero uno dei scrittura e trovo tutto ciò molto diverten-
sa se verrà ricordato come regista o co- miei piaceri, ma per sopravvivere decen- te».

avrei voluto. E
me pedofilo, solo è importante che le temente a questo mondo bisogna legge- Come vive da recluso nella Manhat-
sue ceneri vengano sparse presso una re». tan del Covid-19?
farmacia... Tra le molte sofferenze da regista, «Isolato e distanziato a causa del virus,
«Dal momento che non credo nell’al- quali ricorda? è una cosa orribile. A una certa reclusio-
dilà, alla mia età ormai ho poco da perde- «Guardi, la massima sofferenza di un ne e solitudine io sono abituato, non lo

comunque non
re, non vedo che cosa possa cambiare se regista è di non avere mai i soldi necessa- sono invece a vedere le strade della città e
verrò ricordato come un regista o come ri per fare esattamente quello che vuoi fa- i ristoranti che si svuotano e alla totale as-
un pedofilo. Chiedo solo che le mie cene- re su un set. Sono sempre stato finanzia- senza di avvenimenti sportivi da seguire;
ri vengano sparse vicino a una farmacia, to, come dire, con ristrettezza, e mi pia- per non dire della tragedia di tutti questi
mi sono sempre sentito più al riparo vi- cerebbe una volta poter dirigere un film morti, alcuni dei quali li conoscevo per-

ho mai girato
vendo vicino a una farmacia che può sod- senza limiti di costi. Non sarei esagerato, sonalmente».
disfare le mie ricette». troppo spendaccione, mi basterebbe un Che cosa è cambiato così in peggio
Scrive che nel corso delle tante pole- poco di più di quanto mi viene dato oggi nella società americana? L’ultima volta
miche si è sentito più oltraggiato dalle da spendere nel budget. E le assicuro che che ci siamo visti, a Venezia, lei aveva
reazioni del «New York Times», che ha non è molto. Comunque: ho avuto milio- assicurato che Trump non avrebbe mai

un capolavoro
cavalcato lo scandalo, di Hillary Clin- ni per fare film, ma non ho mai girato un e poi mai vinto.
ton e della società progressista di capolavoro». «Vero, me lo ricordo. In effetti devo di-
Manhattan che dal clan di Mia Farrow. Di quali scrittori, lei che da ragazzo re che nessuno al mondo, compreso lo
Da che cosa nasce questa avversione amava tanto i fumetti, non può fare a stesso Trump, avrebbe pensato che po-
che impedisce l’uscita dei suoi film in meno? tesse vincere. È stato un fenomenale col-
America?
«Veramente non ho mai scritto che mi
sono sentito insultato dal “New York Ti-
mes” o da Hillary Clinton o da una certa
Manhattan. Sono stato sorpreso da certi
SSS Tesi
PETERPANNEONATOÈFANTASYPERADULTI
loro atteggiamenti, ma li ho sempre ri-
spettati e continuerò a farlo».
Che impressione le fa essere quasi
considerato uno straniero in patria?
«Non ho davvero un’idea precisa di di VANNI SANTONI chica), l’adulto che non vuole cresce- dedicati a Peter zione di Carla Vannuccini (a cura di

I
quello che le gente prova nei miei riguar- re — e che magari si ostina a leggere e li ripubblicò Giovanna Mochi e con un testo di
di e di che cosa pensa. Non credo che il l fantasy? Roba per ragazzi. romanzi fantasy alla ricerca di un come libro a sé Beatrice Masini, pp. 288, e 18), non
mio Paese mi consideri davvero uno stra- Pregiudizio tenace, che 8 sta- facile escapismo. Qualcuno, allora, stante, arric- ci sono ancora Capitan Uncino,
niero, ma è vero che come regista ho gioni di Trono di Spade e il si sorprenderà a trovare il popolare chito da illu- Wendy né Campanellino, ma la do-
sempre usato uno stile europeo, lontano passaggio al mainstream della fanciullo volante — ancora in una strazioni (quel- lente amicizia tra un reduce di guer-
dagli stilemi di Hollywood, fuori dai ca- cultura nerd non hanno ancora sua prima forma, diversa da quella le sì, destinate ra scapolo e senza prole e un ragaz-
noni: così hanno detto e ne vado molto sradicato da tante menti. Ci viene che il teatro prima, e l’incarnazione ai bimbi) e zino figlio dei suoi vicini di casa, di
orgoglioso, tanto che una delle mie gran- oggi in ulteriore aiuto un personag- disneyana poi, hanno reso popolare: intitolato Peter cui Peter Pan diventa una sorta di
di emozioni è stato dirigere alcuni vostri gio più che classico dagli albori del è, di fatto, un neonato (ha 7 giorni di Pan nei giardi- simbolo. Quante «bambinate» ci
attori in Italia nel film girato a Roma». genere, col ritorno in libreria per età!) che si muove in groppa a un ni di Kensin- sono nella storia di un desiderio di
Alcuni attori, come Timothée Chala- Marsilio dal 14 maggio de L’uccelli- non poco demonico caprone — al- gton, a cui sarebbe seguita una paternità insoddisfatto nella cupa
met di «Un giorno di pioggia a New no bianco, del drammaturgo scozze- l’interno di un romanzo destinato pièce treatrale, Peter Pan, e infine il Londra vittoriana, su cui incombe
York», hanno dichiarato di essersi pen- se James Matthew Barrie, uscito in senz’altro a un pubblico adulto, che libro più celebre della serie, Peter e persino l’ombra della morte? Davve-
titi di avere lavorato con lei. Sono since- origine nel 1902. Qui compare per la per di più indulge nella satira socia- Wendy. Solo a quel punto la figura ro poche: forse anche meno che nel-
ri? Pedine di un gioco? O semplicemen- prima volta la figura di Peter Pan, le e nelle atmosfere oscure. di Peter si sarebbe pienamente af- l’ennesimo sbudellamento o nell’en-
te ingrati? (Chalamet disse alla sorella che avremmo detto paradigmatica Una rivelazione che può suonare francata dalla realtà, facendosi a nesima scena-di-sesso-con-spiegone
che lo fece per ingraziarsi i membri nel suo essere fantasy-per-ragazzi, inattesa anche perché, in seguito al ogni effetto personaggio fantasy, e del Trono di Spade (che, certo, conti-
dell’Academy per un Oscar che poi non al punto di aver incarnato, con successo de L’uccellino bianco, l’edi- non più fantasia o proiezione. nueremo ad amare senza sentirci
vinse). espressioni come «sindrome di Peter tore, intuendo il potenziale di quel Ne L’uccellino bianco, che torna minimamente dei Peter Pan).
«Vero. Alcuni attori e attrici hanno di- Pan» (per la scienza: neotenia psi- curioso personaggio, isolò i capitoli dal 14 maggio in libreria nella tradu- © RIPRODUZIONE RISERVATA

chiarato di essere pentiti di alcuni film


DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 5

l’ha aiutata nei suoi anni difficili? «Io non ho più parlato con Ronan da
«Anni difficili? A me non risulta di ave- quando aveva 4 anni e neppure con Dylan
re avuto anni difficili. Ho una vita meravi- da quando ne aveva 7: non una parola
gliosa, due bambini che stanno crescen- con entrambi, non una».
do molto bene, lavoro di continuo, ho Dopo tutto quel chiasso — le accuse
fatto film, regie d’opera, sono stato alla di molestie, le foto scabrose di Soon-Yi
Scala, suono il jazz al clarinetto. Mi creda: quando voi due avevate appena iniziato
non ho complessi di alcun tipo, è andata a vivere insieme — non ha mai pensato
bene così». di lasciare gli Stati Uniti?
A che punto è la sua causa con Ama- «Ho fantasticato molto sull’idea di vi-
zon che ha prodotto ma poi non ha vo- vere a Parigi, ma è difficile quando uno,
luto distribuire «Un giorno di pioggia a come me, ha tanti affetti qui, tanti amici,
New York» proprio in America? dottori, la mia jazz band del lunedì sera al
«La causa contro Amazon alla fine si è Michael’s pub e i concerti per il mondo,
conclusa con un patteggiamento molto tutti gli uffici e i collaboratori del cinema.
amichevole da entrambi le parti». Ma la mia idea è di passare il maggior
Qual è il pensiero più ottimista e tempo possibile a Parigi, come in Italia e
quello più pessimista che le è capitato in Spagna, tutti posti dove mi sento a ca-
di fare in questi mesi? sa».
«Il pensiero ottimista è quello che mi Il suo libro è la versione di Woody.
induce a vedere una veloce fine del virus Ma di cosa? Una vita singola, una socie-
in un modo totale e soddisfacente. Il pen- tà, un momento storico?
siero pessimista è quello che mi induce a «Il mio libro è semplicemente una de-
non vedere una veloce fine del virus in scrizione cronologica al meglio delle mie
modo totale e soddisfacente. Ecco, temo facoltà mnemoniche, della mia vita e del
che questa situazione così ingrata e im- mio lavoro per tutti coloro che proveran-
barazzante possa durare a lungo, anche no interesse. Spero possa essere diver-
se credo che la fine potrebbe essere visi- tente specie per chi sta iniziando nello
bile a breve». show business. Potrebbe contenere un
Pensa all’Italia? Ci tornerà quando po’ di speranza e alcune informazioni es-
apriranno le frontiere? Sogna il grand senziali».

i
hotel Gritti che frequenta abitualmente Nella pubblicazione spesso ostacola-
po di fortuna, risultato di un nostro stra- somi, e quindi la tua educazione. Tentare a Venezia? ta, «A proposito di niente» ha avuto più
no processo elettorale per cui anche se di emulare i tuoi idoli è inutile perché «Penso molto spesso all’Italia. Ho ami- problemi del «Dottor Živago» di Boris
Trump ha preso tre milioni di voti meno tanto non sarai mai come loro, quindi re- ci a Roma, mi piace visitare il vostro Pae- Pasternak. Perché, secondo lei, teme-
di Hillary Clinton, comunque alla fine ce sterai sempre e solo — se va bene — una se e lavorarci. Venezia per me poi ha vano di pubblicare la sua versione dello
l’ha fatta». copia sbiadita. Puoi in realtà sempre cer- un’importanza particolare: me ne sono scandalo che la riguarda?
Un mistero? care di imitare il loro lavoro, ma non po- innamorato la prima volta che l’ho vista, «Il libro stava per essere pubblicato da
«Per me il mistero è un altro: perché trai mai diventare come loro. È questa la tanto che l’ho scelta per il mio matrimo- Hachette in Francia e improvvisamente
Trump ha voluto questo lavoro da primis- ragione segreta della frustrazione di un nio, un matrimonio che è stato ed è mol- hanno bloccato tutto. Il comportamento
sima fila che richiede così tanto impegno artista». to felice. Appena sarà possibile tornerò in non è stato tra i migliori, considerando la
mentre a lui piace giocare a golf, seguire Manhattan ha ancora il fascino se- Europa come turista e come regista». mossa maldestra, ma poi abbiamo trova-
il football e apparire in tv, in light format? greto di quando lei ragazzo sognava un È vero o è una leggenda che cucina to un accordo. Io non avevo problemi: un
Certamente nulla a che vedere con la ge- Martini dry all’Astor’s Bar sulla Quinta all’italiana a casa? minuto dopo che Hachette ha rotto l’ac-
stione dei problemi di un Paese». strada? «Tentiamo di fare orecchiette al sugo, cordo, il telefono squillava in continua-
Ma se Hillary Clinton avesse accetta- «Manhattan rimane una grande e sofi- ma con l’aiuto telefonico della nostra zione con altri editori. Ci siamo lasciati
to il suo aiuto avrebbe potuto vincere le sticata città come tutte le grandi capitali, amica Adriana Chiesa Di Palma». da amici».
elezioni presidenziali? come Roma, Berlino, Parigi, Barcellona, Che cosa deve a Diane Keaton, oltre Corrisponde al vero che già a cinque
«No, non credo. Una delle ragioni del- Madrid. Tutte queste città hanno alti e alle partecipazioni ai suoi film? anni lei vedeva non il bicchiere, ma la
la sua sconfitta è il sistema di votazione WOODY ALLEN bassi e ognuna le sue crisi, ma rimango- «Ovunque Diane Keaton si sia diretta, bara mezza piena?
presidenziale americano basato sui colle- A proposito di niente. no nel profondo grandi capitali. Non no- io ho imparato da lei tantissimo, dalla «Sono stato sempre, anche da ragazzi-
gi elettorali». Autobiografia mino Venezia, perché Venezia è davvero sua vita e dal suo modo di recitare. En- no, ossessionato dalla idea della nostra
Ha appena girato un film in Spagna, Traduzione un posto troppo speciale». trambi hanno significato molto per me». mortalità e dalla vita che considero priva
«Rifkin’s Festival», con Louis Garrel, di Alberto Pezzotta Nel libro racconta, come in «Radio Non ha più visto o sentito suo figlio di significato. Vero, ho cominciato a dirlo
Elena Anaya, Gina Gershon, Sergi LA NAVE DI TESEO Days», della sua iraconda, variopinta e Ronan? Lo considera definitivamente a 5 anni».
López e Christoph Waltz, storia roman- Pagine 400, ebook e 15,99 chiassosa famiglia yiddish a Brooklyn: perduto? Corrisponde al vero che la sua prima
tica di una coppia che va al festival di Edizione cartacea, in libreria moglie, Harlene Rosen, le disse «Sì»
San Sebastián e rompe le righe matri- dal 14 maggio, e 22 con la cupezza di Orson Welles quando
moniali provocando uno sconquasso parla di Rosebud in «Quarto potere»?
affettivo. Scrive che ha avuto difficoltà Il regista «La mia prima moglie era molto cari-
a mettere insieme il cast. È un classico
«Woody movie»?
Regista, sceneggiatore,
scrittore, in passato anche
Thriller Il nuovo caso dell’anatomopatologa na, intelligente, una pianista classica con
una laurea in filosofia. Con i suoi para-
«Tutto quello che posso dirle sul film è
che mi sembra sia venuto carino, con il
grande aiuto del direttore della fotografia
stand-up comedian,
appassionato di jazz e tifoso
di sport, Woody Allen (Allan
Reichs ritrova la signora delle ossa dossi mi dimostrava che io non esistevo.
Si divertiva e apprezzava molto il buon ci-
nema: questa fu una ragione che dava a
Vittorio Storaro. Devo anche dire che sta-
re un’estate a San Sebastián è il Paradi-
Stewart Königsberg) è nato
a Brooklyn, New York, il 1° che ora indaga nel web sommerso entrambi il piacere di stare insieme».
Cosa ne pensa delle molte e belle se-
so». dicembre 1935. In 55 anni rie programmate da Netflix su storie di
Lei ricorda che si infilava nei musei ha diretto 49 lungometraggi di JESSICA CHIA comunità ebraiche ortodosse?

S
quando saltava scuola da ragazzo. e 3 tra corti ed episodi. Ha «Non ho mai visto in vita mia una serie
Quali frequentava e frequenterà appe- vinto 4 Oscar: per regia e ono passati cinque anni dalla decomposizione, tv, non provo interesse. Vedo la tv solo
na riaperti a New York? sceneggiatura di Io e Annie sua ultima apparizione e dalle sue dopo cena e per poco prima di andare a
«Visito quelli che sono vicini a casa, il (1977; anche miglior film e letteraria (La verità delle ossa, esperienze dormire e di solito seguo lo sport o qual-
Metropolitan, il Guggenheim, il Museum attrice, Diane Keaton) e per 2015): ora l’antropologa attinge per che vecchio film».
of Modern Art che è il mio favorito, la Fri- la sceneggiatura di Hannah e forense più famosa del North scrivere (è stata A conti fatti a chi si sente debitore
ck Collection. Ogni volta, ovunque, mi le sue sorelle (1986) e di Carolina, Temperance Brennan, è consulente per il nella sua vita? C’è qualcosa che vorreb-
sorprendo a guardare e riguardare sem- Midnight in Paris (2011). tornata. Anche se, apparentemente, Tribunale penale be avere vissuto diversamente?
pre gli stessi quadri, spesso sono i grandi L’autobiografia A proposito di non in splendida forma. Il suo equilibrio internazionale per «Mi sento in debito con moltissime
maestri classici e gli impressionisti fran- niente è uscita in Italia (in psicofisico oscilla a causa della morte il genocidio in persone. Ho avuto una bella vita perché
cesi». ebook) per La nave di Teseo del suo capo, degli scontri con la nuova Ruanda del 1994, un certo numero di uomini e di donne mi
Come è cambiata New York travolta il 23 marzo (alle 16, in responsabile, Margot Heavner, e per l’attentato hanno dato una mano, mi hanno inco-
dell’infezione che ha contagiato il anteprima mondiale) e il 14 dell’intervento chirurgico dovuto delle Torri gemelle del 2001). La sfida raggiato, mi hanno ispirato. Spero anche
mondo? maggio arriva in edizione all’aneurisma che l’ha lasciata a lottare più grande che Brennan deve di fare cose nuove e diverse, ma di mante-
«New York è davvero diventata irrico- cartacea. La casa editrice di con emicranie e allucinazioni. È in affrontare in Predatori e prede è nere la stessa moglie che ho oggi».
noscibile per colpa del Covid-19. È come Elisabetta Sgarbi aveva questo stato che Tempe si trova di un’indagine non autorizzata, con il solo Quale tra i suoi film avrebbe voglia di
una città fantasma. Ma è soltanto que- deciso di procedere alla fronte a un nuovo caso: il cadavere di aiuto di qualche collega, come l’ex girare di nuovo? Nel libro scrive che
stione di tempo, in attesa che la gente pubblicazione anche dopo un uomo senza faccia, senza addome, investigatore Skinny Slidell. Tempe tutti ci guadagnerebbero ad essere ri-
possa finalmente uscire dai nascondigli che il gruppo editoriale senza mani, lasciato in pasto a maiali vuole scoprire chi è l’uomo senza volto fatti.
nei quali ci siamo rifugiati, quando il vi- Hachette aveva rinunciato, selvatici. È l’incipit di Predatori e prede — le cui foto del cadavere le sono state «Non vorrei rigirarne nessuno. Quan-
rus sarà in qualche modo controllato da in seguito alle polemiche (traduzione di Luisa Piussi, Rizzoli, inviate in anonimo — ma Heavner la do li finisco non voglio più saperne nulla:
un medicinale e poi da un vaccino. Allora innescate da Dylan Farrow, pp. 464, e 19, dal 12 maggio), taglia fuori. La vittima è la punta di un in quel momento mi sento annoiato e
New York ritornerà ad essere la grande, figlia adottiva del regista, ventunesima indagine di Kathy Reichs iceberg insanguinato: strane stanco non solo dal lavoro del set ma an-
vitale metropoli che è sempre stata. Ne che lo accusa di averla con protagonista Brennan, costruita su coincidenze riportano a vecchi casi di che dal lungo momento della post-pro-
sono davvero convinto. Così come sono molestata da bambina. Il una trama-matriosca. Dal suo esordio bambini scomparsi, e alla scoperta di duzione, il montaggio, la color correc-
convinto che succederà anche in tutti i libro è uscito il 23 marzo (a con Corpi freddi, nel 1997, Reichs un mondo oscuro, popolato da tion, la musica. Ogni volta sono esausto e
Paesi europei, in Spagna e in Italia, in sorpresa) negli Stati Uniti (Chicago, 1948) è diventata una delle complottisti ossessionati, agenti annoiato a morte».
Francia e in Germania». per Arcade; in tedesco per autrici di thriller più tradotte (in Italia la immobiliari di bunker antiatomici e Sono cent’anni dalla nascita di Felli-
Il suo sceneggiatore Marshall Brick- Rowohlt Verlag; il 21 maggio pubblica Rizzoli), spesso accostata pedofili, che si ritrovano tutti nel web ni che lei non ha mai incontrato ma con
man dice: sai che cosa ti fotte? È che sei arriva in spagnolo per all’anticipatrice del genere Patricia sommerso. Nemmeno la scomparsa di cui, su chiamata di Federico, ha parlato
quello che sei e basta. Pensi di essere Alianza Editorial e il 3 Cornwell che al suo medico legale, Kay ogni prova, dal suo pc, fermerà Tempe. al telefono, dopo aver creduto che si
Marlon Brando ma non lo sei. È un as- giugno in francese per Scarpetta, deve la fama e più di venti Non solo perché la sua dote principale trattasse di uno scherzo.
sioma quasi scespiriano ma senza la Stock. A Woody Allen è romanzi. è marchiata nel nome che si porta «Fellini è stata una vera, originale fon-
forza del dubbio del «to be or not to dedicata anche la storia di Come la sua protagonista (a cui sono dietro, ma perché le sue missioni sono te di ispirazione. Sono contento di essere
be». copertina della rivista dedicate le 12 stagioni della serie tv mosse dallo stesso motore: dare a corpi vissuto e di avere lavorato nel cinema du-
«Brickman dice che la verità è che nes- «Linus» e il volume Il mondo Fox, Bones), Reichs è antropologa senza nome la voce della giustizia. rante gli anni in cui c’era anche lui».
suno può fuggire da sé stesso, da quello di Woody di Roberto Escobar forense, cioè studiosa di resti umani in © RIPRODUZIONE RISERVATA Maurizio Porro
che sei e da quello che sono i tuoi cromo- (il Mulino, pp. 160, e 14) © RIPRODUZIONE RISERVATA
6 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

Libri Geografie

«La metamorfosi» L’immagine


Martin Kippenberger
(Dortmund, Germania, 1953
di Kafka è - Vienna, Austria, 1997),
The Happy End of Franz

un’opera aperta, Kafka’s «Amerika» (1994,


installazione): fino al 27

che rifiuta ogni


luglio alla Fondazione Prada
di Milano (fondazionepra-
da.org) per K, progetto che
gabbia. Nello unisce Kippenberger, The
Trial (1962) di Orson Welles

straordinario apo- e The Castle (2013)


dei Tangerine Dream

logo di McEwan
invece — che
arriva in italiano e
in cui è un insetto
a diventare uomo
— tutto è estre-
mamente definito:
quell’uomo è il
primo ministro

Il premier britannico
britannico nelle
fasi conclusive
della Brexit. E ha
un piano altret-
tanto definito:
invertire il flusso
finanziario, si pa-
gherà per lavora-
è un ex... scarafaggio
re, non si potrà
S
di GIORGIO arà bene mettere subito in chia- te, ha grossi problemi esistenziali, nasco- 10 di Downing Street, si chiama ovvia-
MONTEFOSCHI ro una cosa: Lo scarafaggio, sti nella soffocante vita quotidiana; pro- mente con un nome «prestato», Jim

accumulare con-
nuovo libro di Ian McEwan (edi- blemi di amore e odio con la modesta e Sams, ma ha i capelli biondo rossicci, lo
to in Italia da Einaudi), con il ro- squallida famiglia composta da un padre, sguardo a tratti fisso del cane lupo, a trat-
manzo di Franz Kafka, La meta- una madre e una sorellina che potrebbe ti del burlone dell’attuale premier britan-
tante. Il suo gran- morfosi, pubblicato nel 1912, non ha nulla
a che vedere.
già fidanzarsi; problemi, soprattutto, con
la figura, basta solo dire «incombente»,
nico Boris Johnson. E l’apologo, che Ian
McEwan ha costruito con straordinaria

de amico — va da Certo, il fatto che entrambi i libri co-


mincino una mattina con due metamor-
fosi — anche se sono due metamorfosi al
dell’anziano padre. E comunque, per
quante interpretazioni siano state offerte
di questo breve racconto terribile, La me-
bravura, viaggia nella tradizione della sa-
tira inglese che in Jonathan Swift ha il
suo maggiore rappresentate — anche se,
sé — è il presi- contrario: perché il personaggio di Kafka
è un uomo che, risvegliandosi, prende
tamorfosi rimane un’opera aperta, che ri-
fiuta ogni gabbia — essendo, questa, la
a detta stavolta dell’autore, nella sua po-
stfazione — fare satira sulle sciagure
dente americano... coscienza con orrore di essere diventato
un mostruoso insetto, laddove il protago-
sua forza trascinante e la sua bellezza.
Mentre invece, ne Lo scarafaggio, tutto
contemporanee di una nazione può pro-
porre qualche remora.

Una satira dura


nista del pamphlet di McEwan è uno sca- è estremamente chiaro: lo scarafaggio Siamo nella Brexit, infatti; nelle sue fa-
rafaggio che diventa un essere umano, che la sera precedente era sgusciato sotto si finali. Jim Sams — fatto salvo che, per
un individuo, e che individuo! — è un il portone del palazzo del Parlamento di lui, cambiare idea e pensare il contrario
ed elegante, anche parallelo inverso che non si può ignorare.
Ma Gregor Samsa, l’uomo che diventa
Westminster e, superando le canaline
gonfie di pioggia, e i cordoli, si era avvia-
di quello che pensava prima è facilissimo
— ne è un convinto sostenitore. Con la

se su temi dolorosi insetto, impiegato presso una ditta di tes-


suti praghese in qualità di rappresentan-
to verso Whitehall, e al mattino si sveglia
nel suo letto nientemeno che al numero
Brexit, la Gran Bretagna si purificherà li-
berandosi dalle viscide pastoie di Bruxel-

John Lanchester narra una distopia che somiglia


I
l Muro è la risposta alla catastrofe. In un futuro in un certo modo era prevedibile: abbiamo avuto un
non troppo distante, l’apocalisse climatica ha periodo di crescente movimento, apertura e connessio-
al reale. Ed evoca Joseph K. (cioè, ancora Kafka) innalzato il livello dei mari e sommerso gran par-
te delle terre: la Gran Bretagna, dove le coste sono
ne, con il mondo che è diventato un solo posto. Poi
siamo passati a un periodo in cui la gente è spaventata

C’è un Muro
sparite, è interamente circondata da una grande dalle conseguenze di tutto ciò, anche perché costi e
muraglia che serve a tenere fuori gli Altri, quelli che benefici sono distribuiti in maniera ineguale».
tentano di sbarcare in cerca della salvezza. A proteggere Nel suo libro i due temi che si intrecciano sono
il Muro, i Difensori, giovani uomini e donne in servizio quelli del cambiamento climatico e dell’immigrazio-
obbligatorio: uno di loro, costretto a passare le notti ne: in che modo sono legati?
sulla fortificazione, è Joseph Kavanagh, il protagonista
del nuovo libro di John Lanchester, Il muro. Che suona

che circonda
John Lanchester è nato nel 1962 ad
come una descrizione neppure troppo velata del pre-
Amburgo, è cresciuto ad Hong Kong
sente della Brexit e dell’Europa.
e ha studiato in Inghilterra. Vive
Lei ha scritto un libro immaginando un futuro
a Londra. Tra i suoi romanzi: Gola
distopico: ora quel futuro lo viviamo, in qualche
(Longanesi, 1996), Il porto degli
modo, a causa della pandemia. Come ci si sente?
aromi (Longanesi, 2004) e Capitale.
«Ho cominciato a scrivere il libro nel 2016, nel perio-
Pepys Road (Mondadori, 2013)

l’Inghilterra
do in cui avevo questo sogno ricorrente su una figura
che stava eretta su un muro: quello che è successo do-
po è andato lungo la traiettoria immaginata nel libro. «Sono temi connessi. L’immigrazione ha a che fare
La direzione di viaggio della nostra società è stata verso con la paura: è un bottone facile da premere quando la
una maggiore divisione: barriere, muri, noi che volgia- gente è piena di apprensioni. Non si sentono sicuri e
mo le spalle gli uni agli altri. È stato sconcertante». fiduciosi, è facile incolpare le persone che non sono
Ci sono cose nel suo libro che sono già reali, come come te: è una trama storica e politica molto chiara».
la legge sull’immigrazione post-Brexit, basata su un Ma non pensa che certe paure sull’immigrazione
sistema a punti che decide il destino delle persone. siano legittime? O che quanto meno debbano essere
dal nostro corrispondente a Londra LUIGI IPPOLITO «Sfortunatamente è così. Quello che sta accadendo tenute in considerazione?
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 7

{
Lasciamo decidere le donne
Emergenza coronavirus? Lasciamola alle Danimarca, Finlandia, Islanda, Hong Kong,
Sopra le righe donne. La Germania di Merkel ha avuto meno Taiwan: merito di Mette Frederiksen, Sanna
di Giuseppe Remuzzi morti di tutti. Simonetta Sommaruga e Erna Marin, Katrin Jakobsdóttir, Carrie Lam e Tsai
Solberg in Svizzera e Norvegia hanno stan- Ing-wen (con Trudeau in quarantena in
ziato milioni per i poveri. Storie di successo in Canada hanno deciso le donne). Più di così!

SSS
i
L’idea è insieme semplice e geniale,
Tesi pensa Ian, infilandosi i calzini, facendosi
il nodo alla cravatta, incontrando ai piedi

LEGGI L’ILIADE O MONTAIGNE delle scale la miriade di collaboratori in


attesa, bevendo il caffè in un frenetico
inizio di giornata abbastanza simile (sen-
L’AMICO È PIÙ DI UN PARENTE za uova al bacon) a quello di Churchill,
interpretato nel film L’ora più buia dallo
strepitoso Gary Oldman. Perché si realiz-
di NUCCIO ORDINE zi, il partito dell’Inversionismo dovrà

M
convincere il popolo e vincere le elezioni.
a siamo veramente sicuri Per queste ragioni, le forze impenetra- Ma Ian, che di Churchill sa di essere l’ere-
che i vincoli di parentela bili che legano indissolubilmente due de, è pronto, e, bevuto il caffè, entra spa-
siano più importanti dei esseri umani finiscono per costituire rato nella sala del Consiglio dei ministri.
vincoli dell’amicizia? un «mistero». Un enigma che Montai-
Siamo certi che, in tempi gne racchiude in una formula destinata
di pandemia, sia lecito stabilire per a spiegare la sua profonda amicizia per
decreto che solo i legami di sangue pos- Étienne de La Boétie: «[le due anime] si Il racconto della convulsa riunione del
sono giustificare incontri e frequenta- mescolano e si confondono l’una nel- Consiglio — con il lugubre segretario
zioni? Ancora una volta la letteratura l’altra con un connubio così totale da personale che suggerisce al premier pas-
può correre in soccorso di coloro che, a cancellare e non ritrovar più la com- si indietro; con il ministro degli Esteri Be-
giusto titolo, rivendicano la libertà di messura che le ha unite. Se mi si chiede nedict St John, avversario irriducibile al-
decidere le priorità nel loro mondo af- di dire perché l’amavo, sento che que- l’interno del partito (dunque, da far fuo-
fettivo. I classici pullulano di esempi in sto non si può esprimere che rispon- ri) pronto a dare battaglia; con i fedeli e i
cui l’amicizia, quella vera, costituisce dendo: “Perché era lui; perché ero io”. complottisti (tutti assimilabili dai tic, dal
un sodalizio assoluto ed essenziale, a C’è, al di là di tutto il mio discorso, e di linguaggio secco e puntuto, nonché dalla
tal punto da mettere la propria vita al tutto ciò che posso dirne in particolare, predisposizione al whisky già attorno al-
servizio dell’altro. Nell’epica, solo per non so qual forza inesplicabile e fatale, le 10 del mattino di certa aristocrazia bri-
ricordare qualche celebre caso, le cop- mediatrice di questa unione». L’amici- tannica) — è parecchio divertente. Anche IAN MCEWAN
pie rappresentate da Achille e Patroclo zia, insomma, come «santo legame», perché, se i guai non mancassero, arriva Lo scarafaggio
(Iliade), Eurialo e Niso (Eneide), Clori- che trova nella «consonanza» e nella la notizia che, nella nebbia più fitta, un Traduzione
dano e Medoro (Orlando furioso), oltre «comunicazione» tra due persone il peschereccio inglese è stato speronato di Susanna Basso
a esprimere il coraggio del guerriero, suo più alto «nutrimento». dalla fregata francese Larkin a due miglia EINAUDI
esaltano la generosità di chi non teme della costa della Bretagna e i sette pesca- Pagine 120
di sfidare la morte per difendere l’ami- tori sono morti. Questo è un bel casino. e 16, ebook e 8,99
co o vendicarne l’uccisione. Che fare? Interpretare l’episodio come In libreria dal 12 maggio
Una profonda intensità, di natura Lo aveva già spiegato, con parole un incidente o come un’aggressione? Ian
les, avrà la più ricca e fiorente economia molto diversa, che è possibile ritrovare commoventi, Francesco Petrarca in una ci pensa un po’ e decide di creare un caso Il testo
del continente europeo, tornerà a essere anche nel mondo femminile. Basta ri- lettera del 1363 all’umanista Barbato diplomatico con la Francia: stabilisce con Lo scarafaggio è un racconto
il Paese più grande del mondo, e lui pas- leggere la tenera e drammatica storia da Sulmona. Nel ricordare al destina- i ministri che andrà all’aeroporto di Stan- lungo nel quale Ian McEwan
serà alla storia. Perché ciò accada, ha in- di Elena e Lila, raccontata in quattro tario la loro amicizia e la distanza che sted ad accogliere le bare, per dare anco- immagina che l’insetto si
ventato un sistema economico, politico e volumi da Elena Ferrante, per capire li divide («legati spiritualmente, fisica- ra maggiore rilievo alla crisi. Poi decide il svegli trasformato nel primo
sociale di grande efficacia che si chiama come l’amicizia tra donne possa tra- mente divisi»), il poeta confida nella meccanismo con il quale farà secco Bene- ministro inglese. L’autore
Inversionismo. In poche parole, si tratta sformarsi in una simbiotica identità forza dell’immaginazione («nulla può dict St John: palpeggiamenti di trent’anni rende omaggio sia a La
di questo: una inversione di rotta del flus- fondata sul «noi» («Nessuno ci capiva, vietarci che ci si abbracci con l’immagi- prima denunciati dalla sua capogruppo metamorfosi (1915) di Franz
so finanziario. solo noi due — pensavo — ci capiva- nazione») e del cuore per far sì che (mentre un’altra notizia arriva, non pro- Kafka sia alla tradizione
Che vuol dire? Con molta pazienza, mo. Noi, insieme, soltanto noi, sapeva- «non passerà giorno o notte, non ci prio confortante: il suicidio tramite im- satirica inglese
McEwan ce ne spiega i capisaldi: «Alla mo»). Una relazione — sospesa tra saranno fatiche di studi […] che ci im- piccagione del suo segretario). Infine in- Lo scrittore
conclusione di una settimana di lavoro, solidarietà e rivalità, perdersi e ritro- pediscano di vivere sempre l’uno con dividua il passo finale, il coinvolgimento Ian McEwan (Aldershot,
una dipendente paga alla ditta le ore svol- varsi — che si rivela essenziale nella l’altro». La separazione fisica non pre- nell’Inversionismo del suo grande amico, Inghilterra, 1948) è
te. Quando va a fare la spesa, tuttavia, tro- vita delle due eroine («Testimoniava clude la possibilità di continuare a il presidente degli Stati Uniti, Archie Tup- considerato tra le voci più
va ampia ricompensa, a prezzi al detta- soprattutto quanto fosse stato fruttuo- condividere anche i gesti più umili della per. «Cosa potremmo regalargli, intanto, significative della narrativa
glio, per ogni articolo che si porta a casa. so studiare e conversare con Lila, aver- vita quotidiana. Un’invisibile presen- per ingraziarcelo? — s’informa con uno contemporanea: ha scritto
La legge le impedisce di accumulare con- la per stimolo e sostegno»). za, insomma, che ti accompagna nella dello staff —. Che dici se gli regaliamo opere di approfondimento
tante. Il denaro che deposita in banca alla Ma il registro può essere ancora più lettura di un libro («Quel libro che uno Hyde Park, così ci gioca a golf?». psicologico, scandagliando
fine di una dura giornata di lavoro al cen- intimo e toccante quando dalla finzione di noi prenderà in mano anche l’altro lo Quindi, con la decisione dei momenti situazioni a volte morbose.
tro commerciale produce alti tassi di in- si passa a raccontare un’esperienza aprirà; dove uno fisserà lo sguardo fatali, afferra il telefono. E, se finora il li- Primo amore, ultimi riti
teresse negativi. Prima che i suoi rispar- vissuta. Michel de Montaigne, in alcu- l’altro lo leggerà»), mentre riposi sul bro è stato parecchio divertente, da qui in (1975; edito in Italia
mi si riducano a zero, la nostra lavoratrice ne pagine meravigliose dei suoi Saggi, prato («su qualsiasi zolla l’uno debba poi, con i colloqui fra i due fantasiosi lea- nel 1979, traduzione
sarà perciò tanto saggia da mettersi in ci ricorda che talvolta l’amicizia, in sedere avrà l’altro come compagno») o der, e quello di Ian con l’attonita cancel- di Stefania Bertola) è la
cerca di un impiego, o di qualificazioni quanto libera scelta dell’altro, crea nell’atto del conversare («ogni volta liera (alla quale a un tratto propone di raccolta di racconti con cui
professionali, più costosi. Migliore, e legami più forti di quelli intrecciati con che abbia preso a parlare con sé stesso comprare Riesling vinificato a Glasgow, esordisce. Tra i lavori
quindi più dispendioso, è il lavoro che ri- un fratello o con un qualche tipo di o con altri vedrà l’amico ascoltarlo superiore a quello prodotto sul Reno), il successivi, i romanzi, tutti
media, e più si vedrà costretta a comprare congiunto («E poi, quanto più si tratti attentamente») o impegnato nelle atti- divertimento tocca il suo culmine. Ognu- editi da Einaudi e tradotti
per poterselo permettere. L’economia è di amicizie che ci vengono imposte dal- vità più diverse («qualsiasi cosa in- no ha i guai suoi. E McEwan è un fuori- da Susanna Basso: Bambini
stimolata, aumenta il numero dei lavora- la legge e dal dovere naturale, tanto somma [ tu] faccia») «dovunque [ tu] classe. Sa fare satira dura ed elegante an- nel tempo (1987);
tori qualificati, tutti hanno qualcosa da meno entrano in gioco la nostra scelta e sia o vada sempre [avrai] l’amico al che su argomenti scottanti o dolorosi. Amsterdam (1998), che gli è
guadagnarci». la nostra libera volontà»). Lontana da [ tuo] fianco». E anche se l’amicizia Come non sappiamo fare noi. Più pro- valso il Booker Prize; Chesil
Allo stesso modo, un padrone di casa vincoli biologici (non scegliamo noi i rende possibile l’impossibile, Petrarca pensi agli insulti. Beach (2007), storia
dovrà diventare un instancabile consu- genitori o una sorella) o amorosi (in cui sa che nessun incontro virtuale può © RIPRODUZIONE RISERVATA di aspettative deluse; Solar
matore per poter pagare i suoi affittuari; i esiste comunque l’egoismo di un desi- sostituirsi a quello fisico, in presentia: (2010), sulla crisi climatica;
direttori delle strutture alberghiere con- derio erotico), la «comunione» di cui si l’amico, infatti, spera sempre di poter Macchine come me (2019),
sumeranno e compreranno per poter pa- nutre l’amicizia, sfuggendo a qualsiasi «vincere la difficoltà del cammino» per Stile UUUUU
sull’intelligenza artificiale.
gare i loro ospiti; gli impresari teatrali tipo di vantaggio utilitaristico, è «vedere il tuo volto e udire la tua voce». Nel 2017 in Italia all’autore
consumeranno per poter pagare gli spet- l’espressione più alta della gratuità. Storia UUUUU è stato assegnato
© RIPRODUZIONE RISERVATA

tatori, e via andando. Copertina UUUUU il premio Bottari Lattes

i
«È giusto che la gente esprima preoccupazioni. dato forma alla coscienza. Ma non era per niente una guenze. Non pensavo a creare una distopia perché pen-
Quello che non ha funzionato è stata un’altra cosa: con- metafora: ti sparavano se lo attraversavi. Questa dualità savo a qualcosa che potrebbe essere vero. È più terrifi-
siderare che certe preoccupazioni fossero automatica- mi ha sempre affascinato». cante che una distopia».
mente illegittime e razziste. Da un punto di vista eco- Alle origini del suo libro ci sono anche esperienze In effetti a prima vista la sua storia potrebbe sem-
nomico è innegabile che ci siano persone che ci perdo- personali, come la sua infanzia a Hong Kong. brare una specie di «Mondo nuovo» di Aldous Hux-
no dall’immigrazione. Ma si sentono dire che la loro «Non ci avevo pensato prima, ma solo dopo che il ley, ma se guardiamo più da vicino ci accorgiamo
rabbia è automaticamente razzista e quindi si crea ri- libro è uscito sono tornato a Hong Kong e ho capito che che è qualcosa che succede già nella realtà in tanti
sentimento attorno a questo argomento: farne un tabù c’era molto di più nel libro di quanto avevo avvertito: le posti.
ha avuto conseguenze negative potenti. Il che non vuol persone che rischiano la loro vita per attraversare un «Ho pensato ad Huxley. Orwell in 1984 descriveva
dire però che non venga sfruttato». confine hanno avuto una risonanza profonda su di me cose che aveva visto, di che cosa la gente era capace in
Il suo libro è decisamente britannico, non solo per e il mio modo di reagire all’immigrazione dipende da politica, nei sistemi totalitari; mentre quella di Huxley
la collocazione ma per le abitudini che descrive: ci quella mia esperienza da ragazzo. Ti rendi conto che era una proiezione, lui guardava al futuro: è stupefa-
sono tè e marmellate, gite ai laghi e così via... Quan- siamo in un posto sicuro se tanti rischiano la vita per cente che avesse previsto le pillole per lo stato d’animo,
to in esso è particolare e quanto universale? raggiungerlo. E lo vediamo anche ora, nel Mediterra- i database, il sesso ricreativo, l’intrattenimento di mas-
«Se vuoi che qualcosa abbia risonanza universale neo o nella Manica». sa come forma di anestetico».
devi collocarlo in un contesto specifico: alla nostra Il nome del suo protagonista rimanda a Joseph K., Nel suo muro c’è anche un’eco di quello visto nel
immaginazione piacciono i dettagli. Ho appena letto Il il personaggio dei romanzi kafkiani. È un’eco volu- «Trono di Spade»...
deserto dei Tartari di Dino Buzzati (e avrei tanto voluto JOHN LANCHESTER ta? «Sono un grande fan! La loro idea è venuta dal Vallo
leggerlo anni fa): è un libro stupefacente, affascinante Il muro «L’intenzione è sempre sopravvalutata quando si di Adriano: ed era qualcosa presente anche nella mia
per dettagli e specificità, ma la sua collocazione parti- Traduzione parla di fiction. Al protagonista volevo dare un nome testa, l’idea di trovarmi al confine del mondo. I legiona-
colare rende quel libro universale». di Federica Aceto irlandese, Joseph Kavanagh, perché tale è mia madre, e ri romani venivano da ogni posto ed erano al limite del
Il muro del suo libro non è però affatto una meta- SELLERIO volevo sottolineare che la gente è venuta qui per lungo mondo conosciuto, guardavano nella nebbia gli scoz-
fora, esiste in molti posti e si è moltiplicato in questi Pagine 296, e 16 tempo da altri posti. Ma c’è una forte tradizione disto- zesi che gli tiravano le lance. C’è un senso straordinario
anni. In libreria dal 14 maggio pica nella letteratura inglese del Ventesimo secolo: di un posto liminale. Entrambi i muri, il mio e quello
«È del tutto vero: c’è una dualità in cosa fanno i muri. Già disponibile in ebook però quando ho cominciato dalla premessa della cata- del Trono di Spade, partono da quella sensazione di
Le persone della mia età hanno in testa il Muro di Berli- al prezzo di e 6,99 strofe e del muro, ho pensato in termini di non-fiction, essere sul limite di ciò che è conosciuto».
no: strutturava la nostra esperienza dell’Europa, ha (dal 14 maggio a e 9,99) a come sarebbe nella realtà, quali sarebbero le conse- © RIPRODUZIONE RISERVATA
8 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

{
Non l’abc, ma l’alfa beta gamma
Durante la chiusura delle scuole di lingue, che l’apprendimento della lingua greca. L’offerta
Greche fare se si desidera o si ha necessità di dei corsi è molto ampia e spazia da quelli

Libri Narrativa straniera di Alice Patrioli imparare il greco? L’organizzazione non profit
Study in Greece ha realizzato il progetto e-
Academia: una piattaforma online per
finalizzati all’ottenimento della certificazione
linguistica ad altri che mirano semplicemente
a fornire una conoscenza di base.

QUICHOTTE VOGLIO SAPPIATE CHE CI SIAMO ANCORA

Omaggio a Cervantes, e Melville, e Collodi Esther Safran Foer sulle orme del padre
Uno dei romanzi più personali di Rushdie (ma anche su quelle del figlio Jonathan)

U L’
RISCRITTURE

MEMOIR
rsula K. Le Guin ha definito Salman Rushdie «il infanzia di Esther Safran Foer era affollata di si-
nostro Sheherazade». Come la narratrice delle lenzi, talvolta spezzati da preziose e scioccanti
Mille e una notte, l’opera preferita dall’autore an- rivelazioni. Tra queste, la notizia che il padre
gloindiano, Rushdie (1947) cattura il lettore. Il 12 mag- aveva avuto una famiglia precedente a quella in cui era
gio Mondadori pubblica il nuovo romanzo, Quichotte, cresciuta lei. Un’altra vita prima della catastrofe. Esther
ispirato, già a partire dal titolo, al capolavoro di Cer- Safran Foer è nata a Lodz, Polonia, nel 1946, e ha passa-
vantes (traduzione di Gianni Pannofino, pp. 456, e 22; to i primi anni in un campo per sfollati. È figlia di ebrei
del libro si è occupato Matteo Persivale su «la Lettura» sopravvissuti alla Shoah. Nel 1949, i genitori si sono tra-
#408 del 22 settembre 2019, in occasione dell’uscita in sferiti negli Stati Uniti. Voglio sappiate che ci siamo an-
lingua inglese). L’autore dei Versi satanici riscrive il cora (traduzione di Elisa Banfi, Guanda, pp. 288, e 18;
classico picaresco in chiave contemporanea. Il protago- in libreria dal 28 maggio) è il memoir d’esordio di Foer,
nista di Quichotte (pronuncia alla francese: kishòt) è sintesi letteraria di un viaggio alla scoperta delle origi-
Ismail Smile, commesso viaggiatore di origine indiana ni in Ucraina, per guida soltanto una foto in bianco e
ossessionato dalla televisione. Ismail è una creazione nero e una mappa disegnata a mano. Un viaggio che
letteraria del mediocre autore di spy story Sam Du- serve a rispondere a due domande: chi ha salvato suo
Champ. La sua Dulcinea è Salma R., star della tv: per lei padre, Louis Safran (morto suicida nel 1954), durante la
Ismail si lancia in un viaggio attraverso l’America. Ru- Seconda guerra mondiale? Chi erano la sua prima mo-
shdie non lascia nulla al caso, a partire dai nomi. Smile glie e la figlia da lei avuta, entrambe uccise dai nazisti?
è la versione americanizzata di Ismail; DuChamp fa ri- Jonathan Safran Foer, uno dei figli di Esther — gli altri
ma con sham, «impostore», etichetta su misura per un sono Franklin e Joshua Foer, anch’essi autori — ha im-
narratore che mescola Cervantes, Melville e Collodi. È maginato lo stesso percorso per il protagonista del suo
uno dei libri più personali di Rushdie: all’interno ci so- debutto, Ogni cosa è illuminata (2002, Guanda): il libro
no riferimenti alla piaga degli oppiacei, dipendenza testi è ispirato al viaggio in Ucraina compiuto da Jonathan
che costò la vita alla sorella minore dell’autore. di MARCO BRUNA nel 1999 per fare ricerche sulla vita del nonno.

Arrivata alla terza stagione della sua tetralogia


dopo «Autunno» e «Inverno», Ali Smith ha
messo in scena una scolaretta dall’indignazione
potente ancora prima che davanti al Parlamento
svedese scioperasse la piccola Greta Thunberg

È primavera
Il capitalismo
liberale
sta finendo
di LIVIA MANERA

SE SCORRE IL SANGUE L’immagine I QUATTRO ANGOLI DEL CUORE


Edmondo Bacci (Venezia,
Tutti i fantasmi di Stephen King 1913-1978), Avvenimento
#292 (1958, olio su tela,
Bonjour Sagan, il ritorno di Françoise
in una raccolta di racconti particolare): dal 17 ottobre
all’11 gennaio 2021 alla
Quattro familiari in un interno di provincia
Fondazione Querini

S A
Stampalia di Venezia per
PAURA

RELAZIONI

e la paura ha un volto, lo dobbiamo anche a Ste- 18 anni Françoise Sagan scioccò la Francia con
phen King. Quel volto può assumere le fattezze Edmondo Bacci. L’energia Bonjour Tristesse (1954). Raccontato dalla pro-
dell’adolescente disadattata Carrie White, prota- della luce (la mostra spettiva di Cécile, una ragazza di 17 anni in va-
gonista del primo romanzo del 1974, o del clown Pen- è curata da Chiara Bertola canza sulla Costa Azzurra con il padre e la giovane
nywise, un incubo reso immortale dal capolavoro It e organizzata dalla Peggy amante di lui, mescola tragedia e intrighi sentimentali
(1986). It è il male cosmico che insegue i sette ragazzini Guggenheim Foundation, con le prime esperienze sessuali della protagonista.
del Club dei perdenti ma anche il fantasma con cui guggenheim-venice.it) Dopo Bonjour Tristesse, Sagan (1935-2004) ha scritto
ognuno di noi si scontrerà nella vita. Oggi King (1947) venti romanzi, tre raccolte di racconti brevi, nove opere
torna a indagare la paura con una nuova raccolta di teatrali, due biografie e numerosi pezzi di nonfiction. A
quattro storie intitolata Se scorre il sangue, in libreria questo corpus imponente si aggiunge ora un romanzo
per Sperling & Kupfer dal 12 maggio (traduzione di Lu- inedito, I quattro angoli del cuore, che Solferino manda
ca Briasco, pp. 512, e 21,90). La novella che dà il titolo in libreria l’11 giugno (traduzione di Federica Di Lella e
al libro è una sorta di sequel del bestseller The Outsider Maria Laura Vanorio, pp. 208, e 17). L’ultima opera di
(2018), diventato una serie Hbo. Qui si rivede la detecti- Françoise Sagan vede la luce grazie alla curatela edito-
ve Holly Gibney, impegnata a scovare il colpevole del- riale del figlio dell’autrice, Denis. La provincia francese
l’attacco bomba alla scuola media Albert Macready. Il è la cornice di una storia che si snoda, ancora una volta,
titolo richiama il dogma giornalistico «Se scorre il san- tra perbenismo e trasgressione. Al centro una famiglia
gue, si vende»: uno dei sospettati è il reporter arrivato composta dal padre Henri, industriale di Tourenne che
per primo sulla scena del crimine. Tra le storie della ha fatto fortuna con il commercio del crescione; da suo
raccolta (le altre sono Il telefono del signor Harrigan e figlio Ludovic, che porta i segni di un terribile inciden-
Ratto), La vita di Chuck è uno dei tanti pezzi di bravu- te; dalla moglie di Henri, Marie-Laure, incolta e preten-
ra: ripercorre a ritroso la vita del protagonista, a comin- ziosa; dalla madre di lei, Fanny, sensibile ed elegante. I
ciare dalla morte per tumore al cervello a 39 anni fino quattro angoli del cuore mette in gioco le loro relazioni
all’infanzia in una casa infestata di fantasmi. e indugia su un non detto dalle sfumature scandalose.
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 9

{
Una catena di addii
Testi simili a maglie di una lunga catena di (Copper Canyon, pp. 114, $ 17) di Victoria
Stanze perdite e di addii, scritti dopo la morte della Chang (1950), che sa ampliare i confini delle
di Angela Urbano madre, come per diluire il lutto, scomporlo in forme poetiche ed elenca gesti, parole,
minuscole parti e riuscire ad affrontarlo. Fa speranza, tempo, quel che scompare
pensare a questo processo la raccolta Obit lentamente prima della fine.

L’ULTIMA STORIA ASPETTANDO IL CIELO

Un uragano uccide uno scrittore di gialli Quel che resta di un soldato in Afghanistan
O forse no. Indaga John Grisham Elliot Ackerman è di nuovo al fronte

I P
THRILLER

NARRATIVA BELLICA
l mercato editoriale americano ha un appuntamen- rima di dedicarsi alla scrittura, Elliot Ackerman
to fisso, a cadenza quasi annuale: l’uscita del nuovo (1980) ha passato i suoi vent’anni come Marine
thriller di John Grisham (1955). A inizio giugno arri- degli Stati Uniti in Medio Oriente, soprattutto in
va in Italia L’ultima storia (traduzione di Luca Fusari e Iraq e Afghanistan. Quell’esperienza è il terreno su cui
Sara Prencipe, Mondadori, pp. 280, e 22), pubblicato poggia tutta la sua narrativa, dal romanzo d’esordio,
negli Usa a fine aprile. Dopo Il caso Fitzgerald (2017), i Prima che torni la pioggia (Longanesi, 2015), all’opera
lettori ritornano nell’immaginaria Camino Island, Flo- più recente, Aspettando il cielo, in libreria sempre per
rida, questa volta minacciata da un uragano. Come la Longanesi dal 4 giugno (traduzione di Katia Bagnoli,
piccola Clanton, Mississippi, inventata da Grisham agli pp. 300, e 18,60). Ackerman, decorato per la seconda
esordi, anche Camino è il luogo ideale per nascondere battaglia di Falluja (2004), torna a riflettere sulle cica-
segreti. Per Grisham, nato a Jonesboro, Arkansas, e cre- trici della guerra. Il protagonista, Eden, giace in un let-
sciuto a Southaven, Mississippi, il Sud è molto più di to d’ospedale, devastato dalle ustioni dopo un’imbo-
una biografia: è la cultura che definisce i suoi perso- scata sul fronte afghano. Al suo fianco c’è la moglie
naggi. Dopo che il governatore della Florida ordina agli Mary. La loro figlia sta imparando a camminare nei
abitanti di lasciare l’isola, il collezionista di libri antichi corridoi dell’ospedale militare. La storia di Eden è nar-
Bruce Cable, vecchia conoscenza de Il caso Fitzgerald, rata da una terza persona, il suo migliore amico e com-
decide di rimanere e di sfidare la sorte. Il passaggio militone, ucciso nell’esplosione. Il romanzo è un’im-
dell’uragano è devastante. Tra le sue vittime c’è l’autore mersione nella vita interiore del protagonista, nel suo
di thriller Nelson Kerr, ex avvocato, amico del protago- matrimonio e nel suo destino di uomo e di soldato. Il
nista. A questo punto, la trama del libro sterza in dire- titolo — nella versione originale Waiting for Eden
zione del mistero: la morte di Kerr sembra non sia stata («Aspettando Eden») — sembra tradire l’annuncio di
provocata dalla violenza dell’uragano ma da quella del- una fine inesorabile. Ackerman affronta con lucidità il
l’uomo. Forse la sua condanna a morte è contenuta in dolore di una moglie davanti a un dilemma atroce: ha
un libro che ha lasciato incompiuto... senso tenere in vita artificialmente l’uomo che ami?

«C i
ome va», chiedono di zie svuotate di credibilità; il riscaldamen- contemporaneamente in una cittadina
questi tempi le perso- to climatico. delle alpi svizzere senza mai incontrarsi,
ne in vena di battute, Ali Smith aveva cominciato con il bel- hanno invece una bollente storia d’amo-
«a parte la fine del lissimo Autunno, poetico romanzo in cui re. E Richard, ostaggio del sentimento di
mondo?». «Come va», la storia dell’amicizia tra un gay anziano perdita che lo accompagna — per la
chiede un personaggio di Primavera, «a e una bambina si intersecava con le ope- morte di Paddy, per quella figlia svanita,
parte la fine del capitalismo liberale?». re di un’artista inglese degli anni Sessan- ma anche per una televisione decente —
Diabolica Ali Smith. Si può non essere ta, Pauline Boty. Aveva proseguito con è pronto per farla finita nel paesino scoz-
d’accordo sul fatto che il risultato della Inverno, in cui la storia di un blogger che zese a cui approda.
sua grande libertà espressiva sia sempre paga una giovane sconosciuta perché lo Qui entra in scena Brittany: agente di
all’altezza delle qualità che più la con- accompagni al pranzo di Natale dalla sicurezza in un lurido centro di detenzio-
traddistinguono — originalità, talento, propria arci-capitalista madre, s’interse- ne per rifugiati, che incontrando per ca-
passione civile — ma su una cosa non si cava con una riflessione sulle sculture di so una dodicenne saggia e veggente di
discute: questa scrittrice che non somi- Barbara Hepworth. Ora aggiunge un al- nome Florence, figlia di una migrante
glia a nessuno e ha influenzato molti (tra tro tassello a questa storia cumulativa. morta nel Mediterraneo, lascia tutto e la
cui l’ottimo Max Porter) ha il dono della Il risultato è un romanzo-collage che segue su un treno diretto, anche quello, a
preveggenza. dà voce alla sua rabbia per lo stato del nord. E lì, nella stazione di un paesino
Prendiamo Primavera, romanzo a mondo, visto attraverso la lente della ALI SMITH
Primavera scozzese, i destini dei tre personaggi si
tratti incantevole e psicologicamente Gran Bretagna d’oggi. Nella prima parte fonderanno, in un percorso di dispera-
profondo, a tratti capace di deragliare e di Primavera — la parte prodiga di em- Traduzione di Federica Aceto
SUR zione in cui, forse, una piccola luce di
fare infuriare il lettore, e in definitiva patia e intelligenza narrativa — Richard
Pagine 300, e 17,50 speranza alla fine s’intravvede.
opera interessante anche se diseguale. Lease, regista televisivo, piange la morte
Smith ha messo in scena il personaggio della sua adorata sceneggiatrice e grande In libreria dal 20 maggio Ali Smith se ne infischia che il suo rac-
di una scolaretta dall’indignazione po- amica Paddy: una donna coltissima, spi- conto abbia o no un senso, o semplice-
tente ancora prima che davanti al Parla- ritosa e disincantata, che il cancro si è La scrittrice mente riesca a stare insieme: è un’autrice
mento svedese cominciasse a scioperare portato via lasciando Richard disperato e Ali Smith (Inverness, Scozia, che ama riscrivere le regole del narrare a
la piccola Greta Thunberg. inconsolabile. Dopo che i figli di Paddy 24 agosto 1962) è autrice di proprio piacimento. I romanzi di Ali
Primavera è il terzo volume della te- gli negano il permesso di parlare al suo cinque raccolte di racconti e Smith stanno alla letteratura come i film
tralogia che questa scrittrice scozzese ca- funerale, Richard perde la testa e monta nove romanzi, fra cui di Mike Leigh stanno al cinema: alcuni
pace di infischiarsene delle regole e co- su un treno diretto a nord: uno qualun- compaiono nel catalogo Sur, sono migliori di altri, ma tutti sono il
minciare un romanzo dove più le aggra- que. Sua moglie lo ha lasciato molti anni Autunno, Inverno, L’una e prodotto della visione di un’artista di
da — in questo caso a metà — ha dedica- prima, portandosi via l’unica figlia al- l’altra, Voci fuori campo e spessore e dalla voce inconfondibile.
to ai temi caldi del momento. Cose che la l’epoca dodicenne, che Richard non ha Hotel World (quest’ultimo © RIPRODUZIONE RISERVATA

fanno infuriare: come le divisioni nella più rivisto e con cui ha stabilito, su consi- sotto il marchio Beat).
società inglese dopo lo choc del referen- glio di Paddy, un dialogo immaginario. Il Quattro volte finalista al
dum sulla Brexit; come il fascismo che suo produttore lo perseguita di messag- Booker Prize, è una delle Stile UUUUU
guadagna terreno; come il razzismo; la gini per convincerlo a girare un film in voci più originali e influenti
della letteratura britannica Storia UUUUU
beceraggine dei social media; il tratta- cui Katherine Mansfield e Rainer Maria
mento dei rifugiati in Inghilterra; le noti- Rilke, che nella vita hanno soggiornato contemporanea Copertina UUUUU

CONTRO IL GIORNO IL MISTERO DELLA STANZA 622

Chicago, Venezia, la Siberia, il Messico... La verità sul caso dell’hotel svizzero


Anarchici, killer, tossici, spie... È Pynchon Un altro omicidio irrisolto per Joël Dicker

C L
POSTMODERNO

MISTERI

on Thomas Pynchon siamo in tutti i luoghi e in a passione di Joël Dicker (1985) per la scrittura è
nessun luogo, in nessun tempo e dentro la storia. scoppiata a 15 anni. L’eroe dell’adolescente Dicker
Da biografo non ufficiale dell’America, l’inaffer- era Ken Follett perché, ha confidato l’autore sviz-
rabile Pynchon (1937) ha portato i lettori nella Califor- zero a Stefano Montefiori in un’intervista apparsa su
nia del sud (L’incanto del Lotto 49, 1966; Vizio di for- «la Lettura» #407 (15 settembre 2019), «mi ha dato
ma, 2009), in quella del nord (Vineland, 1990), nelle co- l’ambizione di scrivere romanzi che appassionano il
lonie americane agli albori della rivoluzione (Mason & lettore, che lo costringono a girare pagina». È stato an-
Dixon, 1997) o a New York, dove è tornato 50 anni dopo che grazie a Follett se sono nati bestseller come La veri-
il debutto (V., 1963; La cresta dell’onda, 2013). Ora pre- tà sul caso Harry Quebert (Bompiani, 2012, diventato
pariamoci ad andare a Chicago con Contro il giorno, il una miniserie tv diretta dal premio Oscar Jean-Jacques
sesto romanzo di Pynchon, uscito nel 2006 e ripropo- Annaud con Patrick Dempsey), Il libro dei Baltimore
sto in Italia da Einaudi (in libreria dal 19 maggio; tradu- (2015) e La scomparsa di Stephanie Mailer (2018), que-
zione di Massimo Bocchiola, pp. 1.147, e 22). Ecco la sti ultimi due pubblicati da La nave di Teseo. L’11 giu-
descrizione che lo stesso Pynchon fa del romanzo: «È gno arriva il nuovo romanzo, Il mistero della stanza
ambientato negli anni che vanno dal 1893 all’immedia- 622 (traduzione di Milena Zemira Ciccimarra, La nave
to primo dopoguerra. Si muove tra la Chicago del- di Teseo, pp. 648, e 22). Siamo nel lussuoso hotel Pala-
l’Esposizione Mondiale, Londra, Gottinga, Venezia, la ce du Verbier, sulle Alpi svizzere. È dicembre. La festa
Siberia, il Messico della rivoluzione, Hollywood e alcu- di una banca d’affari viene sconvolta da un omicidio, di
ni luoghi che non si trovano sulle mappe. I personaggi cui non si troverà il colpevole. Con un salto nel tempo,
sono anarchici, aviatori, avventurieri, magnati, tossici, l’azione si sposta di quindici anni. Uno scrittore sog-
innocenti e decadenti, scienziati pazzi, sciamani, spie e giorna nell’albergo e si trova immerso nei misteri di
killer. Fanno anche una fugace apparizione speciale quel caso: segreti di famiglia ben custoditi e passioni
Nikola Tesla, Bela Lugosi e Groucho Marx». In chiosa, corrotte dall’ambizione. Una domanda costringerà a
un augurio rivolto al lettore: «Buona fortuna». voltare pagina: cos’è accaduto nella stanza 622?
10 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

{
Il fungo magico
La magia dell’oro nero che delizia il palato è al lavorazione, conservazione del fungo ipogeo
Pazzi da collezione Museo del Tartufo «Urbani» di Scheggino (non un tubero). In mostra oggetti d’epoca,

Libri Made in Usa di Maurizio Bonassina (Perugia). Sei generazioni custodiscono una
preziosità culturale, non solo gastronomica:
le testimonianze parlano di ricerca,
foto e documenti: come la lettera di Ronald
Reagan in ringraziamento per quel tartufo da
1,1 chili ricevuto in dono dalla premiata ditta.

La scrittrice, 82
anni portati con
aristocratica ele-
ganza nella clau-
sura del New Jer-
sey, torna con un
romanzo che va a
comporre l’affre-
sco che da sempre
Joyce Carol Oates
dipinge sull’Ame-
rica di oggi. A
proprio agio con
killer e accademi-
ci, madri e figlie,
mitologie popola-
ri e scandali presi-
denziali, ha alter-

La piccola spia:
nato il genere fan-
tastico, «neogoti-
co», a un impie-
toso realismo

fedele all’etica
sociale. Come in
questa epopea che
affonda le unghie
nella carne viva
della famiglia. Sì,
dice a «la Lettu-
ra» dopo avere
premesso che non
o fedele al clan?
di CRISTINA TAGLIETTI
parlerà di politica
J
oyce Carol Oates è in quarantena in natore Ted Kennedy insieme alla segre- ripetitività. Scorre questo flusso anche in
né di T***p, apo- una grande casa su tre acri di terre-
no a Princeton, nel New Jersey, do-
taria Mary Jo Kopechne: l’auto finì in ac-
qua, la donna morì, lui si salvò ma le sue
Ho fatto la spia, il nuovo romanzo che
esce in questi giorni dalla Nave di Teseo,

strofato così su
ve vive da molti anni: «Sono qui con aspirazioni alla presidenza vennero nella traduzione di Carlo Prosperi. An-
i miei due gatti, molti amici e vicini stroncate) fa sapere attraverso il suo che qui Joyce Carol Oates affonda, di
di casa con cui riesco a comunicare agente di non voler parlare di politica, nuovo, le unghie nella carne viva nella fa-
Twitter come se spesso» dice spiegando di non risentire
troppo del lockdown causato dalla pan-
ma il suo convinto e veemente antitrum-
pismo è noto a chiunque frequenti Twit-
miglia (e della società americana) met-
tendone in luce le ferite mai rimarginate.

fosse una parolac- demia che ha investito anche gli Stati


Uniti. Il mondo social, che frequenta vo-
lentieri, è per lei un buon punto di osser-
ter, dove si rifiuta di scrivere il nome del
presidente americano per esteso, prefe-
rendogli «T***p», come se fosse una pa-
Ho fatto la spia è la storia di una dodi-
cenne, Violet Rue Kerrigan, ultima di set-
te figli di una famiglia irlandese, cattoli-
cia. «Racconto la vazione di ciò che accade, anche per
quanto riguarda lo stato della cultura.
rolaccia.
Maestra della short story, nella sua va-
ca e proletaria, nella cittadina di Niagara.
È la preferita del padre, o almeno lo è sta-

tensione tra la vita «Spesso — dice — mi viene chiesto qua-


le sarà il futuro della parola scritta: sono
ottimista sul fatto che ci sarà sempre una
sta ed eclettica opera narrativa (in parte
scritta anche sotto pseudonimo) che
comprende romanzi, saggi, poesia, JCO
ta «prima che tra noi accadesse qualcosa
di terribile che sto ancora cercando di ri-
parare», dice nelle prime pagine di que-
ideale di una “parola scritta”. E mi conferma questa
convinzione anche il fatto che in questi
si è calata con la stessa profondità nella
mente di personaggi molto diversi tra lo-
sto romanzo che alterna la prima perso-
na della protagonista, con la seconda
comunità, tenuta giorni di isolamento forzato molte per-
sone stiano leggendo libri, compresi i
ro: killer, accademici, giovanissime (per
esempio Una brava ragazza che La nave
persona, in uno sdoppiamento del pun-
to di vista che offre al lettore la possibili-

insieme da una
classici, e i club della lettura online sia- di Teseo ha appena ripubblicato in tà di vedere Violet come lei stessa si vede.
mo molto affollati. Io stessa sto leggendo ebook), alternando il genere fantastico, Una traditrice, un «ratto». Rat viene
Guerra e pace con un club del libro, su «neogotico», a un realismo sociale che chiamato nello slang americano lo spio-
visione morale, e Twitter. In queste condizioni la comuni-
tà creata da persone coinvolte nelle stes-
smaschera impietosamente l’ipocrisia e
la violenza della vita borghese, dei rap-
ne, rat diventa Violet quando una sera i
due fratelli maggiori, ubriachi, investo-

la vita privata di se esperienze artistiche può essere mol-


to arricchente».
Esile e pallida, 82 anni portati con ari-
porti tra i sessi, dei legami familiari, in
particolare quello tra madri — spesso
nevrotiche, infelici, sottomesse — e fi-
no e poi uccidono con una mazza da ba-
seball un adolescente nero. È lei a sco-
prirli mentre di notte rientrano a casa e
nuclei parentali stocratica eleganza, più volte favorita de-
gli scommettitori tra i possibili vincitori
glie che continuano vanamente a cercare
il loro amore.
cercano di lavarsi le mani e gli abiti, di
nascondere la mazza usata per uccidere,

spesso legati del Nobel per la Letteratura, la scrittrice


americana che nei suoi romanzi ha rac-
contato miti come Marilyn Monroe
Oates ha scritto oltre cento libri che
possono essere osservati come fram-
menti di un unico, grande affresco del-
seppellendola in giardino. È lei che uno
dei due fratelli spinge (per caso?) sui gra-
dini ghiacciati della casa facendole bat-
a culture tribali» (Blonde), scandali presidenziali (Acqua
nera, sull’incidente che coinvolse il se-
l’America contemporanea, riuscendo
sempre a dribblare ogni impressione di
tere la testa. È lei a mandarli, quasi in-
consapevolmente, in prigione («Avevo
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 11

{
Il suono dell’acqua virtuale
«Rilassatevi e immaginate di essere in uno trasmessi su YouTube gli utenti, immersi nella
Sushi style dei nostri famosi onsen». Costretti alla loro vasca (meglio se dotati di visori),
di Annachiara Sacchi chiusura a causa dell’emergenza sanitaria, i sperimentano il benessere di un bagno
proprietari degli alberghi termali giapponesi all’aperto in totale sicurezza. Si può anche
puntano sull’esperienza virtuale. Con video scegliere il suono dell’acqua che scorre.

L’immagine
Paul McCarthy (Salt Lake
City, Utah, Stati Uniti, 1945),
intero è stato devastato dall’emergen-
za Covid-19. Come ha influenzato la
sua vita questa situazione?
SSS Tesi
Bang Bang Room (1992,
installazione): dal 15 giugno
«Diciamo che l’influenza maggiore
l’ha avuta sulle lezioni che tengo. Attual- PATTERSON
alla Fondazione Sandretto
Re Rebaudengo di Torino
mente sto insegnando due corsi su
Zoom per la Princeton University & Rut- FA SPARIRE
(fsrr.org) per Space Oddity:
la mostra (tra gli artisti
gers University e mi sono resa conto che
l’utilizzo di un mezzo online intensifica LA FIRST LADY
presenti Babette Mangolte,
Mark Manders, Andrea
l’esperienza di insegnamento. Finché
siamo in isolamento, faremo lezione GLI USA TREMANO
Zittel) è concepita come una online, una procedura che diventa gra-
palestra dove fare rivivere dualmente più facile». di PATRIZIA VIOLI

I
i 25 anni della collezione Molti si chiedono se la pandemia ci
cambierà, se impareremo qualcosa. l presidente degli Stati Uniti, a
Che cosa ne pensa? una settimana dalla rielezione
«È impossibile dirlo. Le guerre cam- per il secondo mandato (dun-
biano le persone, i terremoti e le altre de- que siamo in autunno inoltra-
vastazioni anche, ma lo sapremo solo to, fine ottobre), si rilassa nella
dopo un po’ di tempo. Credo però che le suite di un albergo di lusso, guar-
connessioni umane fondamentali non dando una puntata di House of Car-
cambieranno, anzi i legami di famiglia o ds (serie tv non irrilevante per un
le amicizie potrebbero diventare anche presidente degli Stati Uniti), su un
più profondi». letto king-size, abbracciato alla don-
La dimensione onirica, surreale, na che ama. L’amante, non la mo-
fantastica nella sua narrativa è impor- glie. La relazione va avanti da tem-
tante quanto quella realistica. Pensa di po, ma termina brutalmente quando
cercare la stessa cosa in entrambi i ge- la coppia viene paparazzata, nono-
neri? L’origine del Male? stante la protezione della security
«Sì, la mente inconscia, che appare presidenziale (non proprio una cosa
nei nostri sogni, è certamente una “real- da dilettanti), all’uscita dell’hotel.
tà” neurologica, anche se interna. Forse Scandalo in piena campagna elet-
il nostro io più vero emerge nel sogno, torale, da risolvere subito «all’ame-
come in certi tipi di finzione e arte surre- ricana»: con il perdono istantaneo
ale. Il bellissimo surrealismo di Calvino, della first lady, fotografata stoica-
per esempio, suggerisce un realismo mente al fianco del marito fedifrago
psicologico che è forse “più reale” della e (apparentemente, ovvio) pentito.
superficiale scrittura realistica commer- Ma la donna, invece di prestarsi a
ciale». interpretare il ruolo della compagna
Ha pubblicato più di cento libri. devota, esce dal radar dei servizi
Scrivere è una necessità o una sorta di segreti, non si trova più. La first lady

i
liberazione? è sparita. In un
dodici anni. Fu la mattina del mio ultimo ri non la perdoneranno mai per «esse- «Scrivere è usare il linguaggio, che momento così cru-
giorno d’infanzia»). Dopo questo gesto re uscita dalla famiglia» quando de- non è diverso da quello di un musicista ciale, tutto sembra
non riconquisterà più l’amore dei geni- nuncia i suoi fratelli. Rimanere fedeli che esplora la musica. C’è la speranza di fuori controllo. A
tori, verrà mandata a vivere lontano, da alla famiglia è più importante che ri- comunicare con gli altri, naturalmente. rischio la presi-
una zia, diventando una di quelle adole- manere fedeli alla verità. Il sociologo L’arte alla fine è sempre un’impresa co- denza, a rischio
scenti introverse e vulnerabili, facili vitti- Edward C. Banfield nel ’58 lo definì mune». l’America, a ri-
me di molestatori. Eppure quella di Vio- «familismo amorale». È pure il princi- Il suo approccio alla scrittura è cam- schio il mondo.
let è anche una storia di resistenza, una pio su cui si basa ogni forma di mafia. biato nel corso degli anni? Così inizia La
lotta interiore tra ciò che è e ciò che gli «Sì, la maggior parte delle famiglie «Sì, sono interessata ad ascoltare i first lady è scom-
altri vorrebbero che fosse. Una sfida che esige lealtà, non solo le famiglie del cri- miei personaggi, a parlare con la loro vo- parsa, nuovo be-
vincerà pagando un prezzo alto. Joyce mine. È necessario un forte senso di ce, più di quanto non lo fossi in origine». stseller annuncia-
Carol Oates la costruisce in un meccani- identità e uno scopo morale per opporsi Lei passa per una stakanovista. Co- to di James Patterson che Longanesi
smo narrativo che commuove e tiene in alla propria famiglia. È un soggetto che m’è la sua routine di scrittura? manda in libreria il 28 maggio ( tra-
sospeso. mi interessa da molto tempo e infatti Ho «Inizio a lavorare al mattino presto, duzione di Luca Bernardi, pp. 350,
fatto la spia era in origine un racconto scrivo tutto il giorno facendo numerose e 16,80). Autore da 400 milioni di
intitolato “Riccioli rossi”, scritto 10 anni brevi pause (cerco di andare all’aperto copie nel mondo, Patterson detiene il
prima (uscito nella raccolta Tu non mi per correre e camminare ogni giorno, se Guinness dei primati mondiali per
Machismo, razzismo, disuguaglian- conosci, Oscar Mondadori, 2016, ndr)». posso; a volte sto con gli amici, sempre essere entrato con i suoi romanzi 59
za sociale sono temi che caratterizza- Come vede la situazione sociale oggi rispettando il “distanziamento sociale”). volte nella lista dei bestseller del
no gran parte del suo lavoro, su cui negli Stati Uniti? Di solito mi prendo un po’ di tempo per «New York Times».
scrive da circa quarant’anni. Sono an- «Di certo in America, al momento, sia- una cena e per guardare un film (Netflix, Amatissimo dai lettori sia per le
cora questi i grandi temi della società mo confusi da un governo di destra che soprattutto), ma poi mi capita, verso storie d’azione che per i libri dedicati
contemporanea, in particolare della non rispetta l’etica della democrazia, ma mezzanotte, di rimettermi a scrivere e di ai bambini (in settembre ne uscirà
società americana? soltanto la lealtà verso un leader. Detto andare avanti per un altro po’. Sono uno scritto con i Guns N’ Roses), in
«Direi di sì. Nel libro c’è anche la ten- questo la vita americana può essere mol- spinta dall’intensità del lavoro, spesso questo thriller adrenalinico, firmato
sione tra la vita ideale in una comunità to diversa da regione a regione. Il senso non voglio smettere di scrivere per tutto con Brendon Dubois, intrighi politici
tenuta insieme da una certa visione etica morale di una comunità dipende molto il giorno, ma a volte trovo molto difficile e colpi di scena scandiscono la tra-
e la vita privata e personale delle fami- da dove si vive. In modo sempre più iniziare...». ma, svolta in capitoli brevi e incal-
glie, spesso legate a una cultura tribale drammatico, abbiamo comunità “blu” JOYCE CAROL OATES zanti, in cui la narrazione è alterna-
che privilegia la lealtà al gruppo rispetto (blu è il colore del partito democratico, Ho fatto la spia ta in prima e terza persona. In un
al comportamento morale. La protagoni- ndr), spesso in aree urbane con universi- Traduzione di Carlo Prosperi crescendo di suspence, si scopre che
sta del romanzo, Violet, non vuole fare la tà e aziende benestanti al loro centro do- LA NAVE DI TESEO Lei ha insegnato scrittura creativa la scappatella del presidente (ricor-
spia, non vuole rivelare la colpa dei suoi ve le persone tendono a essere bene Pagine 416 alla Princeton University. Jonathan Sa- da qualcuno?) ha innescato non solo
fratelli, non vuole distruggere la sua fa- istruite, e comunità “rosse” (dal colore e 20, ebook e 9,99 fran Foer ha detto che le deve molto co- un’emergenza matrimoniale, enfa-
miglia ma, ciò nonostante, sente un forte dei repubblicani, ndr) che probabilmen- In libreria dal 14 maggio me romanziere. Ci sono altri scrittori tizzata da un video virale che avvan-
bisogno di dire la verità». te si trovano in piccole città o aree rurali che sono venuti nella sua scuola di cui taggia gli avversari, ma una crisi
Il razzismo strisciante nella comu- nel sud, nel Midwest e nell’ovest. In que- L’autrice è orgogliosa? politica, con conseguente corsa con-
nità, il senso di superiorità dei bianchi ste comunità gli immigrati e le persone Joyce Carol Oates (Lockport, «Numerosi scrittori più giovani e oggi tro il tempo per non lasciare trapela-
che, in certi casi, è molto vicino alle te- di colore sono spesso trattati male e la si- New York, 1938: foto di ben considerati dai critici hanno lavora- re dettagli compromettenti.
orie neonaziste (l’insegnante di mate- tuazione è molto più pericolosa». Dustin Cohen) è autrice di to con me: Mohsin Hamid, Clare Beams, Inizialmente l’ipotesi ufficiale è
matica che molesta Violet), è il clima Leggendo i suoi libri molti si sono una quarantina di romanzi e Jonathan Ames, Whitney Terrell, Akhil che la first lady si sia concessa una
sociale in cui si svolge l’azione del ro- fatti l’idea che il sogno americano sia di centinaia di racconti. Ha Sharma, Amir Ahmadi, Alex Gansa (il vacanza dai doveri di Stato, rifu-
manzo. Il nucleo della storia risale al diventato un incubo. O forse non è mai sperimentato generi diversi: creatore della serie Homeland) e alcuni giandosi in un luogo del cuore, un
2003 ma ci sono echi di fatti più recen- realmente esistito? la saga familiare (Una altri». maneggio della Virginia.
ti, come l’omicidio, nel 2012 in Florida, «Il sogno americano è sempre stato le- famiglia americana, il Sui social media è molto attiva, spe- Ma quando alla Casa Bianca arri-
del diciassettenne Trayvon Martin. E gato all’indipendenza personale e alla Saggiatore, 2010) e conflitti cialmente su Twitter. Cosa le piace di va una busta, che contiene una lette-
lei ha vissuto a Detroit nel 1967 duran- possibilità di migliorare sé stessi e di- personali (Sorella, mio unico questo modo di comunicare? ra con richiesta di riscatto e un dito
te le rivolte, esperienza che ha riversa- pende principalmente da una buona amore, Mondadori, 2009), ha «Twitter mi fornisce le notizie che mi mozzato della donna, la situazione
to nel romanzo «Loro. Un’epopea ame- istruzione pubblica. Per molti americani raccontato Marilyn Monroe interessano e mi ha permesso di crearmi prende una piega molto drammati-
ricana». Qual è stata la principale ispi- si è effettivamente realizzato — questo è (Blonde, Bompiani, 2007) e i una cerchia di amici che la pensano co- ca, che tiene il lettore con il fiato so-
razione per «Ho fatto la spia»? un Paese molto benestante — ma per al- Kennedy (Acqua nera, il me me: liberal, anti-Trump, a favore del- speso fino all’ultima pagina.
«In realtà credo che potrebbero esser- tri, soprattutto al momento attuale, que- Saggiatore, 2012). Il la libertà di scelta sui temi etici, a favore Patterson possiede un indubbio
ci state ispirazioni diverse, cumulative. sto sogno non è raggiungibile». romanzo Loro (uscito in Italia dei diritti degli animali, delle preoccupa- talento nel descrivere i complotti
Eventi come il pestaggio bianco-razzista dal Saggiatore nel 2017), zioni per il riscaldamento globale, del- nelle stanze di potere a Washington,
di un ragazzo nero che racconto nel ro- che le è valso il National l’istruzione, della poesia. Twitter è una come già ha mostrato in Il presiden-
manzo non è purtroppo raro negli Stati Book Award nel 1970, parla bella comunità se si sceglie con attenzio- te scomparso (Longanesi), romanzo
Uniti. Ho vissuto i disordini di Detroit del Qual è per lei il rapporto tra la scrit- della working class. Insegna ne chi seguire. E questo mi piace». precedente, sempre ambientato alla
1967 e non ho dimenticato l’instabilità tura e l’autobiografia? alla Princeton University ed A che cosa sta lavorando? Casa Bianca ma con protagonisti
dell’epoca, e la necessità di riunire le raz- «Ho scritto alcuni saggi di memorie è membro dell’American «Sto scrivendo un romanzo su una diversi, scritto addirittura (oggi, alla
ze, non di creare divisioni. Nel romanzo, ma buona parte della mia vita personale Academy of Arts and Letters donna perseguitata da un uomo che in luce della trama del nuovo romanzo,
tuttavia, volevo anche suggerire che una va comunque nella mia narrativa, il che è dal 1978. In Italia hanno realtà è morto. Voglio esplorare il feno- possiamo metterci un po’ di malizia)
volta che le persone si conoscono, la di- vero per la maggior parte degli scrittori». tradotto suoi lavori anche gli meno emotivo/psicologico della “perse- con l’ex presidente degli Stati Uniti
scriminazione e il bigottismo hanno me- «Scrivere narrativa è difficile quan- editori e/o, HarperCollins, cuzione” che può essere anche vivida- Bill Clinton.
no probabilità di prosperare». do la vita reale sembra molto più im- Leconte, Sellerio, Tropea mente reale». © RIPRODUZIONE RISERVATA

A Violet viene detto che i suoi genito- portante» ha detto tempo fa. Il mondo e 66thand2nd © RIPRODUZIONE RISERVATA
12 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

EINAUDI
STILE LIBERO BIG

TANA FRENCH

Cosa c’è di piú sicuro di casa tua?


E di chi puoi fidarti, se non di chi ami?

NOVITÀ
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 13

Libri l’Incipit .

6 aprile 1940, un’osteria di Parigi. Pierre Lemai-


tre fa incontrare Louise e il dottore: così inizia
il romanzo che chiude la trilogia del Novecento

UN’OFFERTA
INDECENTE
i
di PIERRE LEMAITRE cliente che mormorava: «Previsto, previsto...».
«Ma insomma!» sbottò il signor Jules, tornando die-
tro il bancone. «Da dove vuoi che arrivino?».
Con una mano, sistemò i vassoi delle uova sode.
«Qui ci sono le Ardenne: invalicabili!».
Con lo straccio umido, tracciò un grande semicer-
chio.
«Qui la linea Maginot: invalicabile! Quindi, da dove
vuoi che passino? Resta solo il Belgio!».
Finita la dimostrazione, si ritirò in cucina brontolan-
do.
«Non c’è bisogno di essere un generale per capirlo, e
che cavolo...».
Louise non seguì il resto della conversazione: la sua
preoccupazione non erano i ragionamenti strategici

C
del signor Jules, ma il dottore.
Lo chiamavano così, «il dottore». Erano vent’anni
PIERRE LEMAITRE hi pensava che la guerra sarebbe iniziata che andava a sedersi ogni sabato allo stesso tavolo, vici- mano, rivolgendole uno sguardo perplesso.
Lo specchio presto si era stancato da tempo, il signor no alla vetrina. Con Louise non aveva mai scambiato Louise era ancora un’adolescente quando aveva ini-
delle nostre miserie Jules per primo. A più di sei mesi di di- più di qualche parola, sempre molto cortese, buon- ziato a lavorare il sabato per il signor Jules, proprietario
Traduzione stanza dalla mobilitazione generale, il giorno, buonasera. Arrivava verso mezzogiorno, e si ac- e cuoco della Petite Bohème. Era un uomo grande e
di Elena Cappellini proprietario della Petite Bohème, scorag- comodava con il suo giornale. Anche se sceglieva co- grosso, dai gesti lenti, con il nasone, una giungla di pe-
MONDADORI giato, aveva smesso di crederci. Mentre munque il dessert del giorno, per Louise andare a li nelle orecchie, il mento un po’ sfuggente e dei baffi
Pagine 504 serviva ai tavoli, Louise l’aveva persino prendere l’ordinazione era una questione d’onore. «Il brizzolati che gli scendevano sul labbro. Portava sem-
e 20, ebook e 17,99 sentito dichiarare che in realtà «a questa guerra, nes- clafoutis sarebbe perfetto» rispondeva in tono dolce e pre delle pantofole antidiluviane ai piedi e un basco
In libreria dal 26 maggio suno ci aveva mai creduto davvero». Secondo lui, il sempre uguale. nero in testa, nessuno poteva vantarsi di averlo visto a
conflitto era solo un’immensa trattativa diplomatica su Lui leggeva le notizie, guardava la strada, mangiava, capo scoperto. Serviva una trentina di coperti. «Cucina
Lo scrittore scala europea, con discorsi patriottici a effetto e procla- finiva il suo quartino e, verso le due, mentre Louise parigina!» diceva drizzando l’indice, ci teneva molto a
Pierre Lemaitre è nato a mi magniloquenti, una gigantesca partita a scacchi in contava l’incasso, si alzava, piegava il «Paris-Soir» che precisarlo. E piatto unico, «come a casa, se i clienti vo-
Parigi il 19 aprile 1951. Ha cui la mobilitazione generale non era stata altro che un abbandonava sul tavolo, metteva la mancia sul piatti- gliono più scelta, basta che attraversino la strada». La
insegnato per molti anni ulteriore gesto eclatante. Certo, c’era stato qualche no, salutava e lasciava il ristorante. Persino a settem- sua attività era circondata da un certo mistero. Nessu-
letteratura e ora è scrittore e morto qua e là — «probabilmente più di quanti dico- bre, quando la trattoria era in fermento per la mobilita- no capiva come facesse quell’uomo pesante e lento,
sceneggiatore. Con i suoi no!» —, un po’ di disordini nella Saar, in settembre, zione generale (il signor Jules era in splendida forma che sembrava stare tutto il giorno dietro il bancone, a
romanzi, tutti premiati da che erano costati la vita a due o trecento poveri diavoli, quel giorno, veniva davvero voglia di affidargli il co- preparare tanto cibo di qualità. Il ristorante era sempre
critica e pubblico, si è ma in fin dei conti «questa non si può definire guerra!» mando dello Stato maggiore), il dottore non aveva pieno, avrebbe potuto tenere aperto anche la sera e la
imposto come uno dei più diceva, infilando la testa in cucina. Le maschere anti- cambiato di una virgola il suo rituale. domenica, persino ingrandirsi, cosa che il signor Jules
grandi nomi della narrativa gas ricevute in autunno, che ormai giacevano dimenti- E all’improvviso, un mese prima, mentre Louise gli si era sempre rifiutato di fare. «Quando si apre troppo
francese contemporanea. Le cate sulla credenza, erano diventate oggetto di scherno serviva la crème brûlée all’anice, le aveva sorriso e si era la porta, non si sa mai chi possa entrare» diceva. E ag-
sue opere sono tradotte in nelle vignette umoristiche. Si scendeva nei rifugi con sporto verso di lei per chiederle una cosa. giungeva: «Io ne so qualcosa...», frase enigmatica che
oltre venti lingue. fatalismo, come per compiere un rituale piuttosto ste- Se le avesse fatto una proposta oscena, Louise avreb- restava sospesa nell’aria come una profezia.
Mondadori ha pubblicato la rile, erano sirene senza aerei, una guerra senza batta- be posato il piatto, l’avrebbe schiaffeggiato e avrebbe Era stato lui a proporre a Louise di aiutarlo in sala
serie noir del commissario glie che andava per le lunghe. L’unico elemento tangi- tranquillamente ripreso a servire ai tavoli. L’unico in- l’anno in cui sua moglie — che nessuno ricordava più
Camille Verhoeven — Irène, bile era il nemico, sempre lo stesso, quello che si ripro- conveniente per il signor Jules sarebbe stato quello di — era fuggita con il figlio del carbonaio di rue Marca-
Alex, Camille e Rosy & John mettevano di sbudellare per la terza volta in cinquan- perdere il suo più vecchio cliente. Ma non era andata det. Quello che era iniziato come un servizio di buon
(dal 2011 al 2015; raccolti t’anni, ma che non sembrava disposto nemmeno lui a così. Certo, era una richiesta sconcia, ma era... come di- vicinato si era protratto mentre Louise frequentava
anche in un cofanetto); e il gettarsi a capofitto nello scontro. Al punto che, in pri- re... l’istituto magistrale. E quando era stata assunta lì vici-
romanzo Tre giorni e una vita mavera, lo Stato maggiore aveva concesso ai soldati al «Vederla nuda» aveva detto come se niente fosse. no, alla scuola comunale di rue Damrémont, non aveva
(2016). Ha pubblicato anche fronte... (e mentre lo diceva, il signor Jules si passava lo «Solo una volta. Giusto guardarla, nient’altro». cambiato abitudini. Il signor Jules la pagava in contan-
Ci rivediamo lassù (2014; straccio nell’altra mano e puntava il dito al cielo per Louise, scioccata, non aveva saputo cosa rispondere. ti, e di solito arrotondava per eccesso. Lo faceva bronto-
premiato con il Goncourt, sottolineare l’enormità della situazione)... di coltivare Era arrossita come se la colpa fosse sua, aveva aperto la lando, come se fosse lei a pretenderlo e lui ad assecon-
il più importante riconosci- degli orti! «Giuro» sospirava. bocca, però non era uscito alcun suono. Il dottore era darla controvoglia.
mento letterario francese), E così, l’effettiva apertura delle ostilità gli aveva rida- già tornato al suo giornale, lei si era chiesta se per caso Louise aveva la sensazione di conoscerlo da sempre,
diventato un film nel 2017, e to speranza, nonostante fosse avvenuta nel Nord Euro- non avesse avuto un’allucinazione. il dottore. Ecco perché a sembrarle immorale non era
I colori dell’incendio (2018), pa, troppo lontano per i suoi gusti. Gridava a tutti: Per tutto il servizio, non aveva fatto altro che pensare tanto il fatto che volesse vederla nuda, quanto che
primi due capitoli della «Con la batosta che Hitler si sta prendendo dagli Allea- a quella strana proposta, passando dall’incredulità alla l’avesse vista crescere. C’era qualcosa di incestuoso in
trilogia che si chiude con ti a Narvik, la guerra non durerà a lungo», e siccome collera, ma intuendo vagamente che ormai era tardi, quella richiesta. Inoltre, aveva appena perso la madre:
questo romanzo, del quale considerava chiusa la questione poteva tornare a con- che avrebbe dovuto piazzarsi davanti al tavolo, con le come si può proporre una cosa del genere a un’orfana?
anticipiamo le prime 17 centrarsi sui suoi argomenti di lamentela preferiti: l’in- mani sui fianchi, e alzare la voce, metterlo in imbarazzo In realtà, la morte della signora Belmont risaliva a sette
pagine. Su «la Lettura» flazione, la censura sui giornali, le giornate senza ape- davanti ai clienti... La rabbia le saliva dentro. Quando le mesi prima, ed era già da sei che Louise aveva smesso
#419 dell’8 dicembre ritivo, la pacchia degli imboscati, l’autoritarismo dei era sfuggito un piatto che si era infranto sul pavimento, di portare il lutto. Fece una smorfia, pensando a quan-
Lemaitre ha partecipato a capi fabbricato (in particolare di quel rimbambito di in lei era scattato qualcosa. Si era precipitata in sala. to fosse debole quell’argomento.
una conversazione sulla Froberville), gli orari del coprifuoco, il prezzo del car- Il dottore se n’era già andato. Si chiedeva quali fantasie potesse avere un vecchio
scrittura del romanzo storico bone, niente gli andava a genio, all’infuori della strate- Il giornale era ripiegato sul bordo del tavolo. come lui, per desiderare di vederla nuda. Si spogliò e si
ambientato nel ’900 (a cura gia del generale Gamelin, che giudicava imbattibile. Lo afferrò con rabbia e lo gettò nella spazzatura. «Ma piazzò davanti allo specchio a figura intera della came-
di Annachiara Sacchi). Con «Se dovessero arrivare, passeranno dal Belgio, è già Louise, che ti prende?» si indignò il signor Jules, che ra da letto. Aveva trent’anni, il ventre piatto, il pube
lo scrittore hanno dialogato previsto. E posso dirvi che li stiamo aspettando!». considerava il «Paris-Soir» del dottore e gli ombrelli morbido, castano chiaro. Si voltò di tre quarti. Non le
Ildefonso Falcones, catalano, Louise, che portava piatti di porri in vinaigrette e dimenticati dai clienti alla stregua di spoglie opime.
e Antonio Scurati frattaglie d’agnello, vide l’espressione perplessa di un Riesumò il quotidiano e lo lisciò con il palmo della CONTINUA A PAGINA 14
14 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

Libri l’Incipit .

SEGUE DA PAGINA 13

era mai piaciuto il suo seno, le sembrava troppo picco-


lo, ma sapeva di avere un bel sedere. Aveva il viso trian-
golare della madre, gli zigomi alti, gli occhi di un az-
zurro acceso e una bella bocca con le labbra legger-
mente sporgenti. Paradossalmente, quelle labbra car-
nose erano la prima cosa che si notava di lei
nonostante non fosse una ragazza molto sorridente o
loquace, non lo era mai stata, nemmeno da bambina.
Nel quartiere, avevano sempre attribuito quella serietà
ai traumi che aveva subito, un padre morto nel 1916,
uno zio l’anno successivo e una madre depressa che
trascorreva la maggior parte del tempo alla finestra, a
fissare il cortile. Il primo uomo che aveva messo gli oc-
chi su Louise era un reduce della Prima guerra mon-
diale, che aveva il volto mezzo sfigurato da una scheg-
gia di granata, figuratevi che infanzia...
Louise era una ragazza carina, anche se si guardava
bene dall’ammetterlo. «Ce ne sono a decine molto più
carine di me» ripeteva tra sé. Aveva successo con i coe-
tanei, ma «tutte le ragazze hanno successo, non vuol
dire niente». A scuola, respingeva in continuazione le
avance di colleghi e presidi (a volte persino dei padri
degli allievi), che cercavano di metterle una mano sul
sedere nei corridoi. Niente di strano, accadeva dapper-
tutto. Gli spasimanti non le erano mai mancati. Ar-
mand, per esempio. Tre anni. Fidanzamento regolare,
sia ben chiaro! Louise non era il tipo da gettare la sua
reputazione in pasto ai vicini. Quella del fidanzamento
era una gran bella storia. Saggiamente, la signora Bel-
mont aveva lasciato che fosse la madre di Armand a oc-
cuparsi del ricevimento, del rinfresco, della cerimonia,
più di sessanta invitati e il signor Jules — che indossa-
va un frac (tempo dopo, Louise venne a sapere che
l’aveva noleggiato in un negozio di arredi e costumi te-
atrali, gli stava troppo stretto, tranne i pantaloni che
continuava a tirarsi su come faceva quando usciva dalla
cucina) e un paio di scarpe di vernice che gli facevano
dei piedini da cinese —, il signor Jules che spadroneg-
giava con la scusa di aver chiuso il ristorante per mette-
re a disposizione la sala. Louise se ne infischiava, mori-
va dalla voglia di andare a letto con Armand, da cui de-
siderava un figlio. Che non era mai arrivato.
La storia andò per le lunghe. Nel quartiere, non capi-
vano come mai. Iniziarono a insospettirsi, a guardare
storto i due fidanzatini, non è possibile stare insieme
tre anni senza sposarsi. Armand aveva chiesto la sua
mano, aveva insistito, ma Louise aspettava che si inter-
rompesse il ciclo per accettare la proposta e rimandava
di mese in mese. La maggior parte delle ragazze prega-
va il cielo di non restare incinta prima del matrimonio,
per Louise invece era l’opposto: niente bambino, nien-
te nozze. Però il bambino non arrivava.
Lei fece un ultimo, disperato tentativo. Dal momen-
to che non riuscivano ad avere figli, ne avrebbero preso
uno all’orfanotrofio, il mondo era pieno di piccoli sfor-
tunati. Armand lo interpretò come un insulto alla sua
virilità. «Perché non adottare un cane che rovista nel-
l’immondizia, anche lui è bisognoso!» replicò. La con-
versazione degenerò, accadeva spesso, litigavano già
come marito e moglie. Il giorno in cui discussero del-
l’adozione, Armand si infuriò, tornò a casa sua e non si
fece più vedere.
Louise era sollevata, perché era convinta che fosse
colpa di Armand. Quanto se ne parlò di quella rottura,
nel quartiere! «Ma se alla piccola quel tipo non piace»
urlava il signor Jules «volete costringerla a sposarsi
contro la sua volontà?». Poi però prendeva da parte
Louise: «Quanti anni compi, Louise? È un bravo ragaz-
zo, il tuo Armand, cosa vuoi di più?». Ma lo diceva con
voce smorzata, quasi esitante, e aggiungeva: «Un bam-
bino, un bambino, arriverà, vedrai! Certe cose richie-
dono tempo!». E tornava in cucina, «ci manca solo che
rovini la mia besciamella...».
Quello che Louise rimpiangeva di più di Armand era
il figlio che non le aveva dato. All’inizio era solo un so-
gno non realizzato, ma presto diventò un’ossessione.
Voleva un bambino a qualunque prezzo, anche a costo
di rovinarsi la vita. Le si stringeva il cuore ogni volta che
vedeva un neonato nella carrozzina. Si malediceva, si
detestava, si svegliava di soprassalto nel cuore della
notte, certa di aver sentito piangere un bambino, si al-
zava dal letto in fretta e furia, sbatteva contro i mobili,
correva in corridoio, apriva la porta, sua madre le dice- ILLUSTRAZIONE ma trovare un uomo, poi...». leva per espiare la colpa immaginaria di cui pensava di
va: «È solo un sogno, Louise» e la prendeva tra le brac- DI FRANCESCA CAPELLINI «Ce l’avevo, un uomo!». essersi macchiata essendo sterile. Jeanne Belmont di-
cia, la riaccompagnava in camera sua come se fosse an- «Probabilmente non era quello giusto». ceva che quel gatto era una disgrazia, ma non si ribella-
cora piccola. E così Louise si fece degli amanti. In gran segreto. va alla sua presenza.
La casa era triste come un cimitero. In un primo tem- Andava a letto con uomini che abitavano lontano dal Stanca di nascondersi dietro un dito, Louise si decise
po, Louise aveva chiuso a chiave la porta della cameret- quartiere, dalla scuola. Se un ragazzo le faceva l’occhio- ad andare dal medico. E il verdetto arrivò: nessuna spe-
ta che pensava di sistemare per il bambino. Poi aveva lino sull’autobus, rispondeva con discrezione, senza ranza, un problema di tube, conseguenza di numerose
cominciato a dormire lì, stesa per terra, con addosso oltrepassare i limiti concessi dalla morale. Un paio di salpingiti, non c’era niente da fare. Casualmente, il gat-
solo una coperta, di nascosto da sua madre, che però se giorni dopo si concentrava sulle crepe del soffitto, lan- to fu investito la sera stessa davanti alla Petite Bohème,
ne accorgeva. ciava qualche gridolino e dall’indomani iniziava ad at- che liberazione, commentò il signor Jules.
La signora Belmont, amareggiata per i tormenti del- tendere il ciclo. «Potrà combinarmene di ogni» si ripe- Louise interruppe le frequentazioni maschili e di-
la figlia, la stringeva a sé, le accarezzava i capelli, diceva teva pensando al bambino, come se la promessa di un ventò irascibile. Di notte, sbatteva la testa contro il mu-
che la capiva, che c’erano altri modi per realizzarsi nel- calvario potesse facilitarne l’arrivo. Era un chiodo fisso, ro, iniziò a odiarsi. Guardandosi allo specchio, si accor-
la vita oltre che fare figli. Facile, per lei che ne aveva se ne rendeva conto, era ossessionata. se che le erano spuntati in volto degli impercettibili tic,
avuti. Era tornata in chiesa ad accendere ceri, aveva confes- aveva l’aria sprezzante, nervosa, irritabile e tesa tipica
«È un’ingiustizia» ammetteva Jeanne Belmont sato peccati inesistenti pur di guadagnarsi la redenzio- delle donne che covano la frustrazione di non aver avu-
«ma... forse la natura vuole che prima trovi un papà per ne, sognava di allattare. Quando uno dei suoi amanti le to figli. Conosceva ragazze — come Edmonde, la sua
questo bambino». prendeva un capezzolo tra le labbra scoppiava a pian- collega, o la signora Croizet della tabaccheria — che se
Era un ragionamento ingenuo, Madre Natura e tutte gere, li avrebbe schiaffeggiati tutti. Raccolse per strada ne fregavano di non essere madri. Mentre per lei era
le fesserie con cui le avevano riempito la testa a scuo- un gattino e si rallegrava che fosse sempre tutto spor- un’umiliazione.
la... co, così poteva passare il tempo a pulire, spolverare, Gli uomini erano spaventati da quella rabbia sorda.
«Sì, lo so che è snervante. Sto solo dicendo che... arieggiare. Era una bestiola egoista, esigente, che si ab- Persino i clienti al ristorante, che prima non si faceva-
Spesso è meglio fare le cose con ordine, tutto qua. Pri- buffava senza ritegno, esattamente quello che le ci vo- no troppi problemi, non osavano più allungare le mani
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 15

{
Il bombarolo di Ustica
Superato il prologo (il bombarolo intento a Bologna, andata e ritorno, di Duccio E. Fumero
Mani in alto confezionare un botto «indimenticabile»), il
giallo comincia al bancone di una birreria
(Lupieditore, pp. 186, e 3,49). Il racconto del
trentaduenne donchisciottesco Gabriele
Roberto Iasoni milanese. E fa subito una vittima, la partenza riporta al 1980 delle stragi. Tra perversioni
dell’ebook Biglietto per il Purgatorio. Ustica- (non tutte gravi) e crimini (gravissimi).

mentre passava fra i tavoli. Era fredda, distante. A scuo- servizio, cercò di fare la lista delle cose che avrebbe po- fissata con insistenza, probabilmente non erano abi-
la, le davano della «principessa sul pisello» alle spalle, tuto comprare con quei diecimila franchi. Si rese conto tuati a vedere facce nuove da quelle parti. L’allarme non
e non era simpatico. Si fece tagliare i capelli cortissimi
per punire la sua femminilità, per risultare inaccessibi-
che aveva accettato di farsi pagare da un uomo per spo-
gliarsi. Era una puttana. Si sentì quasi sollevata da
Lo scrittore durò a lungo, e tornarono di sopra. «Prima le donne»
disse il ciccione, frase che facilmente pronunciava
le. Il paradosso si inasprì ulteriormente, perché con
quell’acconciatura era più bella che mai. A volte temeva
quella conclusione. Era in linea con la considerazione
che aveva di sé stessa. In altri momenti, per rincuorar-
È il passato ogni volta e che gli dava l’impressione di essere un gen-
tiluomo. Nessuno aveva rivolto la parola a Louise. Rin-
di prendere in antipatia gli alunni, di fare la fine della
maestra Guénot, quella pazza che chiamava alla lava-
si, si diceva che mostrarsi nuda non era poi così diverso
che andare dal medico. Una sua collega faceva la mo-
che racconta graziò la proprietaria dell’hotel, che la guardò allonta-
narsi. Louise si sentiva i suoi occhi addosso, ma quan-
gna i bambini indisciplinati e li sculacciava, e che du-
rante l’intervallo metteva in punizione le bambine di-
della in un’accademia di pittura, sosteneva che era solo
una gran noia e che l’unica sua paura era quella di
il presente do si voltò la strada era deserta.

subbidienti fino a che non si facevano la pipì addosso. prendere freddo. Vero, Macron?
Nuda, di fronte allo specchio, Louise rimuginava tut- Diecimila franchi... No, impossibile, non poteva es-
ti questi pensieri. Forse perché i suoi rapporti con gli sere soltanto per spogliarsi. Il dottore voleva dell’altro. dal nostro Il giorno seguente, le ore trascorsero a una velocità
uomini erano ormai inesistenti, all’improvviso realizzò Per quel prezzo, poteva avere... Ma Louise non aveva corrispondente folle. Aveva deciso di non andare, ma tornando da
che, per quanto fosse immorale, la proposta del dotto- idea di cosa un uomo potesse pretendere per una cifra a Parigi STEFANO scuola si era cambiata. E alle cinque e mezza era pronta
re l’aveva lusingata. simile. MONTEFIORI per uscire, con un nodo allo stomaco.

D
Forse anche il dottore ci aveva ripensato, perché non Prima di farlo, tornò sui suoi passi, aprì il cassetto
tornò più sull’argomento. Passò il sabato successivo. ice spesso della cucina, prese un coltello da bistecca e lo infilò
Poi un altro. E un altro ancora. Louise si interrogava, Pierre nella borsa.
Il sabato successivo si sentì comunque sollevata. aveva chiesto troppi soldi? Magari lui aveva trovato Lemaitre: Alla reception dell’hotel, la proprietaria la riconobbe
Probabilmente anche lui si era reso conto dell’assurdi- un’altra ragazza, più accomodante. Si sentì offesa. Si «Parlo del e manifestò la sua sorpresa.
tà della situazione e non aveva rinnovato la richiesta. sorprese a servirgli il piatto con gesto un po’ sgarbato, a passato per «Thirion» si limitò a dire Louise.
Aveva sorriso gentilmente, l’aveva ringraziata per il ser- emettere un brontolio di gola quando le rivolgeva la occuparmi del L’anziana donna le porse una chiave e le indicò le
vizio, per il quartino, e come al solito era sprofondato parola, insomma, stava diventando il tipo di cameriera presente». E anche Lo scale.
nella lettura del «Paris-Soir». Louise, che non l’aveva che avrebbe odiato se la cliente fosse stata lei. specchio delle nostre «311. Terzo piano».
mai veramente guardato, ne approfittò per studiarlo. Terminò il servizio e passò la spugna sul tavolo. Da miserie sembra Louise aveva la nausea.
Se la settimana prima non aveva reagito d’istinto, era quella posizione, si vedeva la facciata del villino in cui confermarlo. Il Era tutto calmo, silenzioso. Non era mai entrata in
perché quell’uomo non aveva niente di losco o di in- abitava, in Impasse Pers. Scorse il medico all’angolo romanzo che conclude un hotel, non era il genere di luogo che frequentavano i
quietante. Il viso provato, triste e stanco. Poteva avere della strada, che fumava una sigaretta con l’aria di chi la trilogia sul periodo Belmont, era un posto da ricchi, insomma, per gli altri,
una settantina d’anni, ma lei non era mai stata molto aspetta tranquillamente qualcuno. tra le due guerre è per quelli che andavano in vacanza o che vivevano alla
portata per quel giochetto, si sbagliava spesso. A di- Louise si dilungò il più possibile, ma per quanto si ambientato nel 1940, giornata. «Hotel» era una parola esotica, sinonimo di
stanza di tempo, si ricordò di avergli attribuito qualco- cerchi di protrarle le mansioni hanno sempre una fine. nei giorni del crollo albergo di lusso o, pronunciata in un certo modo, di
sa di etrusco. Quella parola l’aveva colpita, perché non Si infilò il cappotto e uscì. Aveva la vaga speranza che il dell’esercito francese di bordello, due posti nei quali un Belmont non avrebbe
la usava quasi mai. Voleva dire «romano», per via del dottore si fosse stancato di aspettare, però sapeva che fronte all’attacco mai messo piede. E invece Louise era lì. La moquette
naso pronunciato e un po’ adunco. non era così. nazista, con l’esodo di del corridoio era lisa, ma pulita. Salì le scale con il fia-
Il signor Jules era eccitato, girava voce che presto il Gli andò incontro. Lui le sorrise con gentilezza. Fuo- 10 milioni di persone. È tone e rimase a lungo davanti alla porta, cercando il co-
reato di propaganda comunista sarebbe potuto essere ri dal ristorante, sembrava più basso. una fase, documentata raggio di bussare. Un rumore in lontananza la fece tra-
punito con la pena di morte. Lui proponeva di ampliare «Dove vuole farlo, Louise? Da lei, da me?». dallo storico Marc salire, girò la maniglia ed entrò.
il dibattito («Fosse per me, manderei al patibolo anche Da lui certamente no, troppo rischioso. Bloch nel capolavoro Il dottore era seduto sul letto, con il cappotto ancora
i loro avvocati... E non scherzo!»). Louise stava serven- Ma neanche da lei, che figura avrebbe fatto? I vicini... La strana disfatta, che indosso, come in sala d’aspetto. Era tranquillo, Louise
do il tavolo accanto, quando il dottore si alzò per andar- Non ne aveva tanti, ma era una questione di principio. Lemaitre affronta con il lo trovò terribilmente vecchio ed ebbe la certezza che il
sene. Quindi no. talento straordinario di coltello non le sarebbe servito.
«Le darò dei soldi, naturalmente. Mi faccia sapere Il dottore propose un albergo. Faceva molto casa narratore «classico» e «Buonasera, Louise».
quanto vuole. E le ripeto che è solo per guardarla, nien- d’appuntamenti, Louise accettò. con Balzac e Dumas Il suo tono era dolce. Louise non riuscì a rispondere,
t’altro, non abbia alcun timore». Probabilmente il dottore se lo aspettava, perché le come modelli. Ma aveva un nodo alla gola.
Finì di abbottonarsi il cappotto, si mise il cappello, allungò un foglietto. Lemaitre resta uno La camera constava di un letto, un tavolino, una se-
sorrise e uscì con calma, dopo aver rivolto un cenno di «Venerdì può andare? Verso le sei? Prenoterò una scrittore dia e un cassettone su cui lei intravide una busta spes-
saluto al signor Jules, che era passato alla fuga di Mau- stanza a nome Thirion, è scritto sul biglietto». contemporaneo che sa. Il dottore si limitò ad abbozzare un sorriso bonario,
rice Thorez («Dev’essere a Mosca, quel porco! Il ploto- Si rimise le mani in tasca. tiene molto al legame chinò leggermente il capo, come per rassicurarla, ma
ne d’esecuzione ci vuole, dico io!»). Presa alla sprovvi- «Grazie per aver accettato» aggiunse. con l’attualità: le sue Louise non aveva più paura.
sta da quel sollecito che ormai non si aspettava più, Louise rimase per un attimo con il pezzo di carta tra storie non sono Lungo il tragitto, aveva preso delle decisioni. Prima
Louise rischiò di far cadere il vassoio. Il signor Jules al- le dita, poi lo infilò nella borsa e rientrò a casa. allegorie eppure nel di tutto, gli avrebbe detto che era disposta a fare solo
zò gli occhi. precedente I colori ciò che avevano pattuito, se si fosse azzardato a toccarla
«Qualcosa non va, Louise?». dell’incendio se ne sarebbe andata all’istante. Poi avrebbe contato i
Lei rimase in collera per tutta la settimana, gli avreb- l’infatuazione del soldi, non voleva farsi imbrogliare... Ma ora, in quella
be detto ciò che pensava, a quel vecchio rimbambito. Quella settimana fu un calvario. giornalista André stanza troppo piccola, capì che la scena che aveva im-
Attese il sabato successivo con rabbiosa impazienza, Andare, non andare, cambiava idea dieci volte al Delcourt per la maginato non corrispondeva alla realtà, che tutto si sa-
tecnocrazia ricorda rebbe svolto con calma e semplicità.
l’atteggiamento anti- Non sapeva come comportarsi, e siccome non succe-
ideologico di Macron deva niente diede un’occhiata alla busta per farsi co-

Se avesse fatto una propo-


(«Mi interessava raggio, arretrò di un passo, appese il cappotto al gancio
mostrare i precedenti fissato sulla porta, si tolse le scarpe e, dopo un attimo
storici di quel che di esitazione, si sfilò l’abito incrociando le braccia so-
Macron fa sembrare pra la testa.

sta oscena, Louise avrebbe


come una sua trovata Avrebbe voluto che il dottore la aiutasse, che le di-
originale») e nello cesse cosa fare. Nella stanza regnava un silenzio smor-
Specchio delle nostre zato, frusciante. Per un attimo credette di svenire. Se si
miserie sono evidenti i fosse sentita male, quell’uomo avrebbe approfittato di

posato il piatto e l’avrebbe


rimandi all’esodo nei lei?
nostri tempi: «Nel Louise era in piedi, il dottore seduto, ma quella posi-
corso del romanzo zione non le dava alcun vantaggio. La sua forza era
sento inconsciamente l’inerzia.
questa risonanza tra gli Si limitava a guardarla, aspettava.

schiaffeggiato... Certo, era


anni Quaranta e oggi, Nonostante lei fosse in lingerie, era lui a tenere le
che si materializza mani in tasca, come se avesse freddo.
quando descrivo il Per farsi forza, Louise cercò i lineamenti familiari del
campo dei rifugiati». cliente che conosceva, ma non li trovò.

una richiesta sconcia, ma...


In Ci rivediamo lassù Dopo un paio di lunghi e imbarazzanti minuti, visto
Lemaitre raccontava la che qualcosa doveva pur fare, portò le mani dietro la
storia di Edouard, una schiena e si levò il reggiseno.
gueule cassée della Lo sguardo dell’uomo le si arrampicò sul petto, co-
Prima guerra: ferito e me attratto da una luce, e nonostante lui non avesse
sfigurato, creava cambiato espressione, Louise credette di scorgere
maschere per un’emozione sul suo viso. Anche lei si guardò il seno, le
ma quando lo vide entrare al ristorante lo trovò così an- giorno, venti per notte. E se qualcosa fosse andato stor- nascondere il suo volto areole rosate, e fu quasi doloroso.
ziano, così fragile... Durante tutto il servizio, cercò di to? L’indirizzo era quello di un palazzo nel quattordice- spaventoso con l’aiuto Non vedeva l’ora che fosse tutto finito. Così si decise
capire il motivo per cui la rabbia era svanita. Era perché simo arrondissement, l’Hôtel d’Aragon, ci andò il gio- di Louise, la vicina a togliere le mutandine, e le lasciò cadere a terra. Non
che era sicuro di sé. Louise era rimasta sconvolta dalla vedì, per fare un sopralluogo. Era lì davanti quando si allora bambina. Dopo I sapendo come muoversi, rimise le mani dietro la
proposta, mentre quell’uomo sembrava non avere udì la sirena. Era un allarme antiaereo. Si guardò attor- colori dell’incendio e la schiena.
dubbi. Il dottore sorrise, ordinò il piatto del giorno, les- no, in cerca di un posto dove rifugiarsi. vita piena di colpi di Gli occhi del vecchio scesero lentamente come una
se il giornale, pranzò, pagò e appena prima di andarse- «Venga...». scena di Madeleine tenera carezza, e si fermarono sul basso ventre. Tra-
ne: «Ci ha riflettuto?» chiese, in tono dolce. «Quanto I clienti uscivano dall’albergo in fila indiana, con Péricourt, sorella di scorsero secondi interminabili. Impossibile dire cosa
vuole?». passo pesante e contrariato, una vecchietta la prese per Edouard, in Lo specchio provasse quell’uomo. Il volto e l’intera persona lascia-
Louise guardò il signor Jules e provò un certo imba- un braccio, è qui, la porta accanto. C’era una scala che delle nostre miserie vano trasparire qualcosa di indefinibile e di infinita-
razzo a intrattenersi a bassa voce con il vecchio dottore scendeva in cantina, accesero delle candele. Nessuno si torna Louise, ormai mente triste.
vicino alla porta d’ingresso. stupì che Louise non avesse la maschera antigas a tra- trentenne. Sotto choc D’istinto, Louise capì che doveva girarsi. Forse per
«Diecimila franchi» buttò lì, come un insulto. colla, metà dei presenti non ce l’aveva. Doveva essere dopo il colpo di pistola sfuggire a quella situazione straziante.
Arrossì. Era una cifra enorme, inaccettabile. un albergo a mezza pensione, la gente si conosceva. Al- raccontato qui accanto, Ruotò sul piede sinistro, fissò per un attimo la mari-
Lui annuì, come a dire «capisco». Si abbottonò il l’inizio squadrarono Louise, poi un uomo con la pancia Louise correrà nuda na leggermente storta appesa sopra il cassettone. Le
cappotto, si mise il cappello. che debordava dai pantaloni tirò fuori un mazzo di car- lungo boulevard de parve di sentire il suo sguardo sulle natiche.
«Affare fatto». te, una coppietta estrasse una scacchiera e si dimenti- Montparnasse e Un ultimo scrupolo le fece temere che allungasse la
E se ne andò. carono di lei. Solo l’albergatrice, una donna anziana incontrerà poi i tanti mano, che tentasse di toccarla, e si voltò di scatto.
Il signor Jules chiese: «Non avrai dei problemi con il con il naso aquilino, i capelli d’un nero sospetto come personaggi di un Lui aveva appena estratto una pistola dalla tasca, e si
dottore?». quelli delle parrucche, lo sguardo duro, gli occhi grigio avvincente romanzo sparò un colpo in testa.
«No, perché?». acciaio, avvolta in una mantiglia, fragile e magra — corale. Pierre Lemaitre
Vago gesto della mano. No, niente. quando si era seduta, Louise aveva notato le ginocchia © RIPRODUZIONE RISERVATA ( traduzione di Elena Cappellini)
L’entità della somma la spaventò. Mentre ultimava il appuntite sotto il tessuto dell’abito —, solo lei l’aveva © ÉDITIONS ALBIN MICHEL, PARIS 2020; MONDADORI, MILANO 2020
16 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

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Accompagnamenti cubano-palladiani
Il Comune di Vicenza si affida a YouTube per mostra Ritratto di donna. Il sogno degli anni
WeTube ritagliare un nuovo spazio espositivo ai suoi Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi e la

Libri Antichi e moderni di Filippo Motti eventi culturali e tesori. Nasce così il nuovo
canale VicenzaCultura, un archivio digitale
che muove i primi passi con le pillole della
performance del pianista cubano Gonzalo
Rubalcaba al Teatro Olimpico. E, ovviamente,
gli immancabili monumenti palladiani.

di RANIERI POLESE

P
iove, è venerdì, Francesco Pe-
trarca è a Padova. È il 13 ottobre
1368, il poeta ha compiuto da
poco 64 anni. Si sente vecchio,
stanco. L’umidità di quella città
dove sembra piovere sempre gli entra
nelle ossa; a causa dei dolori quasi non
riesce ad alzarsi. Come se non bastasse,
soffre di incontinenza urinaria, l’acidità
di stomaco lo perseguita, ha indolenzi-
menti e fitte al basso ventre, fa peti puz-
zolenti. Quando non si trattiene più, sca-
rica il corpo in un pitale, esamina il colo-
re delle feci giallastre che non prometto-
no niente di buono. Si tira su le lunghe
mutande di lana e guarda desolato quello
che resta della sua virilità. È preso dalla
più cupa malinconia.
Questo Petrarca carico di acciacchi e in
preda al più nero malumore è il protago-
nista de Il copista. Un venerdì di France-
sco Petrarca, il romanzo di Marco Santa-
gata che, appunto, si svolge nell’arco di
quel 13 ottobre 1368. Un venerdì, giorno
sacro per molti motivi. Intanto perché
per chi come lui ha preso i voti religiosi
quello è il giorno della morte di Cristo, e
perciò è dedicato al digiuno e alla medi-
tazione. Ma nell’immaginario di Petrarca
il venerdì è sacro soprattutto perché nel
venerdì santo del 1327 egli vide Laura per
la prima volta. E sempre un venerdì, nel
1348, colpita dalla peste, Laura morirà.
Pubblicato una prima volta nel 2000 (Sel-
lerio), Il copista torna ora in libreria, da
Guanda, con alcuni ritocchi. «All’epoca
della prima uscita — racconta Marco
Santagata — il libro ebbe buona acco-
glienza, anche da parte del grande pe-
trarcologo spagnolo, Francisco Rico, che
parlò di “immaginazione rispettosa della

La vera passione
storia”».
Nessuno si scandalizzò per l’impie-
toso realismo con cui descriveva il cor-
po del poeta devastato dagli anni e da-
gli acciacchi?
«Assolutamente no; Il copista veniva
letto a scuola, nei licei. Ci fu scandalo, in-
vece, per un altro mio libro, il romanzo

del vecchio Petrarca


Come donna innamorata su Dante dopo
la morte di Beatrice. Qualcuno scrisse
che mancavo di rispetto a Dante!».
Il copista del titolo è Giovanni Mal-
paghini, il giovane che per tre anni ave-
va lavorato per Petrarca, copiando le
lettere e, in parte, le rime del «Canzo-
niere». E che poi, il 21 aprile 1367, im-
provvisamente lo aveva lasciato.
«Oggi alcuni studiosi sostengono che
non fu Malpaghini il copista del vecchio L’immagine molto Petrarca, come si legge nella no- dietro, probabilmente, un compenso. «Petrarca era costretto al silenzio per-
Petrarca. Certo, però, ci fu un giovane che Taddeo di Bartolo (Siena, ta del «Virgilio» dell’Ambrosiana. Qualcosa che fa pensare un po’ all’ute- ché aveva pronunciato il voto di castità e
a un certo punto lo lascia dicendo che è 1362 circa - 1422), «Sì, aveva cercato di fargli avere ro in affitto di oggi. perciò non poteva avere ufficialmente un
stanco di copiare. La vera ragione non ci Pentecoste (1403, tempera un’educazione, una cultura. Gli aveva tro- «I nomi di queste donne non li ha mai figlio, una famiglia. Anche Boccaccio ha
viene detta. Qui ho lavorato di invenzio- su tavola): fino al 20 agosto vato un posto di canonico a Verona da cui fatti. Eppure, in un codice, Petrarca regi- avuto cinque figli: da chi non lo dice mai.
ne, pensando che quell’abbandono aves- alla Galleria nazionale però fu allontanato. Petrarca piange il strava puntualmente tutte le volte che Sappiamo che ebbe una lunga relazione
se aggiunto un altro motivo di tristezza dell’Umbria di Perugia suo fallimento come padre, aveva pensa- aveva “ceduto alla carne”. Senza mai dirci con una donna di Ravenna, ma anche
per il poeta che già lamentava la morte (gallerianaziona- to di allevare un suo erede, un nuovo poe- con chi. C’è, in questo elenco, una buona qui, niente nomi. Comunque, scrivendo
del figlio Giovannino, nel 1361, e del pic- ledell’umbria.it) per la prima ta laureato. Ho immaginato che forse, dose di esibizionismo, perché Petrarca della madre di Giovannino, ho lasciato
colo nipote Franceschino nato dalla figlia monografica (curata da Gail dopo la sua morte, aveva trasferito le sue scrive queste note pensando ai posteri. spazio all’invenzione, creando con la fan-
Francesca. Ho poi immaginato una spie- E. Solberg) mai dedicata al aspettative su Malpaghini. E un’altra volta Del resto è con lui che nasce il culto della tasia la figura di una zingara».
gazione che qui non è giusto anticipare, «Maestro del Polittico». sarà deluso». propria personalità». Oggi, con l’avvicinarsi dell’anniver-
lavorando di fantasia, certo, ma a volte la Ricostruita anche la Due figli, Giovannino e Francesca, Oggi fa impressione questo silenzio sario della morte di Dante (1321-2021),
creatività può servire». smembrata Pala di San ma non sappiamo niente delle madri sulle donne con cui ha avuto rapporti si parla solo di lui. Quando, nel 2004, si
La morte di Giovannino addolorò Francesco al Prato che dovettero lasciare i figli a Petrarca sessuali e da cui ha avuto due figli. celebrarono i 700 anni dalla nascita di

Maestri dimenticati Esce tutta l’opera


P
er definire l’opera di Carlo Coc- dei suoi libri più belli e interessanti Il giunga che Coccioli fu traduttore di sé
cioli è utile iniziare con due cielo e la terra. Carlo Coccioli è il grande stesso; scriveva i suoi libri in italiano o
di Carlo Coccioli, a cent’anni dalla nascita giudizi. Il primo è di Pier Vitto-
rio Tondelli che in un articolo
assente dai canoni del secondo Novecen-
to, confermando la parabola che Tondel-
francese o spagnolo.

Lo scrittore
pubblicato su «l’Espresso» nel li aveva vaticinato per questo scrittore,
1987 definisce Coccioli uno «scrittore nato a Livorno e morto nel 2003 in Mes-
assente»; il secondo di Giorgio Barberi sico. Che Coccioli sia un eccentrico e una Uno dei suoi maggiori successi fu
Squarotti che parlando della produzione sorta di soggetto esorbitante della lette- Fabrizio Lupo, romanzo che venne pub-
coccioliana intorno agli anni Cinquanta ratura nostrana è un dato di fatto, e per blicato nel 1952 in Francia, dove fu accla-
definisce quei mato come un testo rivelazione, destan-
romanzi «profon-

assente
Carlo Coccioli nacque a Livorno il 15 do scandalo per la tematica omosessua-
damente religiosi, le, e che in Italia vide la luce soltanto nel
maggio 1920. Partecipò alla Resistenza e
tutti bellissimi», 1978 con un traduzione/riscrittura da
fu decorato con la medaglia d’argento al
con una menzione parte dello stesso autore. «Un eccentrico
valore. Ha pubblicato il suo primo romanzo
particolare al- non stravagante» lo definisce Alessan-
a Firenze, dove viveva, nel 1946. Nel 1949
l’esordio, Il miglio- dro Raveggi, scrittore che gli ha dedicato
si trasferì a Parigi e nel 1953 a Città del
re e l’ultimo, a il suo ultimo lavoro, Il grande Karma,
Messico, dove è morto il 5 agosto 2003

è tornato
tema resistenziale. che Bompiani pubblicherà nei prossimi
Ora, la reazione mesi, un romanzo che racconta l’osses-
del lettore a queste prime righe potrebbe questo basti elencare alcune categorie sione di un giovane autore per la miste-
essere simile a quella di don Abbondio: biografiche: fu partigiano, omosessuale, riosa vita di Carlo Coccioli: «La sua ec-
«Carlo Coccioli, chi era costui?». cattolico, appassionato di religioni centricità è in primo luogo biografica e
A questo viene in soccorso la casa orientali (il buddhismo), studioso affa- nasce dall’infanzia a Tripoli, dove ebbe la
editrice Lindau che a partire dal 15 mag- scinato delle culture del Centro America possibilità di vivere, nonostante il fasci-
gio, centenario della nascita di Coccioli, (ne L’erede di Montezuma si narra la smo, una situazione di eccezionale com-
ripubblicherà l’opera omnia di questo distruzione dell’impero azteco dal punto presenza di tre grandi culture: cristiana,
di DEMETRIO PAOLIN autore misconosciuto, iniziando da uno di vista degli indigeni). A questo si ag- musulmana ed ebraica». Questa eccen-
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 17

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Le città di Basilico
Metropoli di Gabriele Basilico (1944-2013) è lavori dedicati a Milano, Beirut, alle fabbriche
Scatti flessibili un condensato della migliore produzione del e al paesaggio italiano. Il volume è
di Fabrizio Villa fotografo milanese in 178 foto a colori e accompagnato dai testi di Giovanna Calvenzi,
bianco e nero che raffigurano paesaggi Luca Doninelli, Roberta Valtorta, Filippo
urbani di tutto il mondo. Immagini tratte da Maggia e Marc Augé (Skira, pp. 224, e 42).

13 ottobre 1368:
i
no che fosse un amore inventato e che
dietro il nome di Laura si nascondesse
Romanzo-memoir il desiderio della «laurea» poetica.
un giorno nella «Laura è esistita veramente, e da molti

Il mistero vita del poeta,


versi del Canzoniere si può vedere che è
stata una vera passione. È lo stesso Pe-

della «beata»
trarca a darci molti indizi dell’esistenza
reale di quella donna. Conosciamo il
qui ritratto carico giorno del loro primo incontro, 6 aprile
che non mangia di acciacchi fisici 1327, nella chiesa di Santa Chiara ad Avi-
gnone. E sappiamo il giorno della morte,

né beve e in preda al più


6 aprile 1348, per la peste che infuriava in
quell’anno. Petrarca, in un sonetto, ci in-
dica il luogo della sua nascita in un borgo
di LAURA ZANGARINI tra Avignone e Valchiusa. E quando nel

L
nero malumore.
a storia è piena di mistici e
Secretum, scritto dopo la morte dell’ama-
ta, la ricorda sfiorita e con “lo splendido

Così lo racconta
sensitivi, di santi e di beati, di
geni, innovatori, visionari, di
corpo stremato dalle malattie e dai fre-
quenti parti”, certifica in questo modo il

Marco Santaga-
esseri straordinari capaci di fatto che Laura non era solo un’immagi-
mettersi in relazione con il ne poetica, ma una persona reale. Sog-
Tutto. Rispetto alle storie di altre getta a malattie, come si legge in alcune
ta: «Laura, la
mistiche cristiane, gli aspetti che
rendono unica la vicenda di Maria
poesie, è stata vicina a morire ma poi è
guarita. Ecco, Laura non è solo un perso-

donna amata, era


Domenica Lazzeri (1815-1848), la
«Beata Meneghina» raccontata da
Pino Loperfido in La manutenzione
naggio, è una persona fisica, che invec-
chia e si ammala. La donna dello Stil No-
vo, invece, poteva morire ma non invec-

e una persona reale,


dell’universo (Curcu Genovese, pp.
333, 16), sono almeno quattro: la
chiare o ammalarsi».
Quanto è durato questo amore? MARCO SANTAGATA
non un mito».
Chiesa ha sempre ambiguamente
ignorato, quando non censurato,
«Nell’epistola Posteritati Petrarca scri-
ve che la morte di Laura aveva “spento
Il copista.
Un venerdì

Il libro nasce
questa figura; esistono testimonianze una fiamma ormai languente”. È allora di Francesco Petrarca
clamorose provenienti da tutta che diventa il nucleo aggregatore del suo GUANDA
Europa: in particolare quella di un libro di poesie, pur nella lunga e contra- Pagine 144
da una canzone:
medico che ha seguito il suo caso per
dieci anni; alcuni «prodigi» registrati
stata elaborazione del Canzoniere che si
protrae fino ai suoi ultimi mesi di vita.
e 16, ebook e 7,99
In libreria dal 14 maggio

«Ne avevo scritto


sulla Lazzeri rispondono a leggi della
fisica teorizzate solo cento anni dopo
Ma Laura non è solo un nome come le
donne cantate dagli Stilnovisti, non è un
mito come Beatrice per Dante, è anche e
L’autore
Marco Santagata (Zocca,
un saggio accade-
(il riferimento è alla dilatazione
gravitazionale del tempo); molti prima di tutto una persona di cui Petrarca Modena, 1947: qui sopra),
documenti sono scomparsi ricorda particolari fisici, come i capelli allievo della Normale di
mico, ma avevo
misteriosamente o sono stati
secretati. La ricerca di Loperfido,
biondi, l’angelico seno, il bel fianco... Di
Beatrice Dante cita solo il colore sublime
Pisa, italianista, studioso di
Dante e petrarchista,

Petrarca, non ci fu un’esplosione di li-


bri, iniziative, cerimonie come quelle
bisogno di svinco-
giornalista e
scrittore (dal suo
libro Ciò che non si
dell’incarnato. Ci dice che è morta, ma
non sappiamo perché. Certo, il trascorre-
re degli anni, l’invecchiamento, la distan-
docente nella stessa città
toscana, è autore di molti
studi critici. Ha esordito
che si annunciano ora per l’Alighieri.
«Per secoli, Dante non è praticamente larmi dal rigore fi-
può dire. Il racconto
del Cermis è stato
za (quando muore Laura, Petrarca è in
Italia, disposto a lasciare per sempre Avi-
come scrittore con il
romanzo Papà non era
esistito. È stato Petrarca che ha segnato
profondamente la poesia italiana: si è lologico e ho lavo-
tratto un monologo
teatrale in scena da
gnone) hanno spento la passione di un
tempo. Però con la morte quella donna
comunista (Guanda, 1996 e
2003). Negli anni successivi,

rato di fantasia».
avuto il Petrarchismo, un Dantismo non 18 anni) mescola permetterà al poeta di costruire un dise- con Il maestro dei santi pallidi
c’è stato. Il culto di Dante nasce per moti- teologia, storia, gno per la raccolta delle sue rime». (Guanda, 2002) ha vinto il
vi politici, con Ugo Foscolo. Dante è il mi- letteratura e fisica C’è, nel libro, il richiamo a una can- premio Campiello 2003 e
to del Risorgimento e diventa così il pro-
feta dell’Unità d’Italia. Un’immagine ere- Lo studioso, che è
quantistica.
Alle vicende della Lazzeri, nata il 16
zone, la 323, che ci mostrerebbe un Pe-
trarca in piena crisi religiosa, che non
con L’amore in sé (Guanda,
2006) il premio Stresa per
ditata dal ventennio fascista».
Nella versione del 1925 di «Giovinez-
za», su testo di Salvator Gotta, si legge:
anche dantista,
marzo 1815 a Capriana, un villaggio
della Val di Fiemme, in Trentino,
Loperfido intreccia, in una sorta di
crede più alla vita eterna.
«L’idea prima de Il copista era nata da
quella canzone in cui vedevo serpeggiare
la narrativa. Tra le opere: Il
salto degli Orlandi, (Sellerio,
2007), Voglio una vita come
«Il valor dei tuoi guerrieri,/ La virtù dei
tuoi pionieri/ La vision dell’Alighieri/
spiega perché
memoir, quelle di un’altra
protagonista, Teresa, sua madre,
una sorta di scetticismo su articoli di fede
come la vita dopo la morte, la resurrezio-
la mia (Guanda, 2008) e
Come donna innamorata
Oggi brilla in tutti i cuor».
«Il richiamo a Dante continua nel do- l’autore del
scomparsa nel 2008. A lei l’autore
rivolge in continuazione il pensiero, in
ne della carne. Ne avevo scritto in un sag-
gio accademico, dove però non potevo
(Guanda, 2015), finalista al
Premio Strega, Il movente è

«Canzoniere»
poguerra con il Neorealismo che non un filo che la morte non è riuscito a spingermi troppo oltre con la fantasia. sconosciuto (Guanda, 2018).
perdona a Petrarca di essere stato l’ispira- spezzare. Perciò avevo deciso di passare a un lavoro Santagata è anche il
tore e il modello dell’Ermetismo. E l’Ali- Sui primi anni di vita della Lazzeri creativo, a un racconto svincolato dalle curatore delle opere
ghieri obbedisce pienamente alla nuova
parola d’ordine: realismo. Se guardiamo ha segnato
non si hanno molte notizie. A
vent’anni la giovane confida a don
regole rigorose della filologia. E così ho
lavorato di fantasia (per esempio, Boc-
dell’Alighieri nell’edizione
Meridiani Mondadori.
a questi ultimi anni Dante è diventato
una presenza ossessionante, un’icona
della cultura di massa, quasi un brand.
profondamente
Michelangelo Santuari, curato di
Capriana, di avere un solo desiderio:
caccio che legge un abbozzo della canzo-
ne e crede di averne ispirato alcune im-
Lo scorso anno
ha pubblicato Boccaccio,

la lirica italiana,
patire. E vuole farlo per uno scopo magini è una mia invenzione). Non senza fragilità di un genio
Fino ad arrivare alla carta igienica con Be- preciso: Gesù. La morte del padre però riscontri testuali, nell’idea non tan- (Mondadori) in cui ha
atrice!». Bortolo, mugnaio, la precipita in un to di provare una mia tesi, ma semmai di ricostruito la vita dello
Ne «Il copista» il vecchio Petrarca ri-
corda Laura. Ma Laura c’è stata davve- molto più
buco nero di angoscia. La salute di
Domenica si infragilisce fino a
suggerire ai colleghi filologi e storici un
po’ più di creatività, di fantasia. Cosa che
scrittore, compresi i passi
falsi. Per il Mulino
ro, o è un «fantasma poetico»? Del re-
sto, già alcuni amici del poeta pensava- dell’Alighieri
costringerla, a 18 anni, alla definitiva
infermità. Immobile a letto, la giovane
trascorre le ore pregando e
oggi manca in questo settore».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
è uscito Boccaccio indiscreto.
Il mito di Fiammetta

meditando; non mangia né beve. I


segni che in lei si manifestano non

i
rientrano, per i medici, in nessuna
tricità si vota non solo ai temi, ma anche patologia conosciuta: tremori e che ne Il cielo e la terra scriveva: «Sì. Il compiti di uno scrittore è di aggiungere
alle strutture stesse delle sue opere, qua- convulsioni; stimmate su mani e piedi cristiano ama... ma il cattolico ama di libri alla Bibbia».
si sempre esorbitanti rispetto al canone (dove il sangue scorre all’insù); la più. Non ama solamente il Bene, ciò che E così Coccioli ci consegna il ritratto
italiano. La collana, pensata da Lindau, fronte come trafitta da una corona di è buono; ma ama anche il Male. Senza di Davide, molto prossimo al racconto
porta il nome di Piccolo Karma, che è spine. Una «vivente immagine del saperlo, ma credo che l’ami. Il cattolico... biblico e nello stesso tempo moderno, e
anche il titolo di uno dei romanzi più Crocifisso». Ogni venerdì l’Addolorata è un uomo. È questa la saggezza del cat- lo fa, come conclude Mozzi, «perché
sperimentali di Coccioli. «patisce i dolori della Passione», tolicesimo, la sua superiorità». solo i grandi narratori hanno l’umiltà e
Siamo nel 1987, in pieno minimali- benché non appaia, secondo le l’orgoglio di raccontare una storia per-
smo carveriano, e Coccioli dà alle stam- testimonianze dell’epoca, «la minima ché l’hanno sentita raccontare da un
pe un «quasi romanzo», un diario che in traccia di sangue sulla biancheria e altro». C’è, infine, un ultimo dato: Coc-
realtà si assesta non tanto sullo scandire sulla coperta del suo letto». Non sono Si può capire bene come una frase del cioli è uno scrittore cosmopolita, molte
dei giorni, ma sulla parcellizzazione del questi i soli misteri che riguardano la genere sia nel buon senso comune inac- sue narrazioni non sono chiuse tra i
tempo, sulla sua possibilità di ridursi a giovane. Che il 3 ottobre 1835 cettabile, parlare della superiorità del confini italici; l’altrove di Coccioli non è
una porzione impercettibile; il racconto addirittura «sparisce» dal suo letto cattolicesimo, dell’amore del Male come salgariano, ma è sinonimo di conoscen-
è scandito in minuti, un «minutario» nel per ricomparirvi qualche giorno dopo. del Bene, fanno ovviamente di Coccioli za, come ci conferma Helena Janeczek:
quale Coccioli riversa il proprio pensie- «Miracoli» per cui nel 1995 si aprirà la una figura d’inciampo rispetto a un cat- «È questo un momento favorevole per
ro, dove il piccolo e il grande si incontra- causa di beatificazione, che sin da tolicesimo che si annacqua alle pretese riscoprire Coccioli, anche se l’afferma-
no, in cui convivono la ricerca di un «Dio subito si arena. Il 4 aprile 1848, dopo del mondo. Coccioli non fu solo uno CARLO COCCIOLI zione può suonare paradossale. Le sue
che misteriosamente non capisco» e la 14 anni immobile nel suo letto di scrittore credente, etichetta quanto mai Il cielo e la terra opere ci consentono di compiere nel
fede disarmante: «Dato che ci sono i dolore, stimmatizzata, Maria vaga e trita, ma anche uno scrittore che LINDAU modo più radicale quei viaggi a oggi
cani, i virus, i rinoceronti, perché non Domenica Lazzeri muore. Ha 33 anni. conobbe molto bene le sacre scritture. Pagine 400 vietati; viaggi nello spazio, ma anche nel
dovrebbero non esserci gli angeli?». Benché il suo caso abbia più volte Ne è un esempio il romanzo Davide, e 20, ebook e 16,99 tempo, dove il nostro presente può in-
Se l’omosessualità narrata in Fabrizio fatto il giro d’Europa, dell’agonia della edito da Rusconi nel 1976, finalista al In libreria dal 15 maggio contrare uno scrittore che al suo tempo
Lupo al suo apparire in Francia suscitò giovane, studiata e raccontata per premio Campiello, in cui l’autore riscrive come L’erede di Montezuma. è stato tanto estraneo». Un’estraneità
un tale scandalo da costringere l’autore anni, le cronache non riportano nulla. la storia del secondo re di Israele. Come Con questi due titoli Lindau che fu per Coccioli lo stigma profetico
ad andarsene in Messico, non fu meno © RIPRODUZIONE RISERVATA
afferma Giulio Mozzi, che ripubblicò ripubblica tutta della sua fortuna letteraria.
forte l’ostracismo religioso per un autore questo romanzo per Sironi, «uno dei l’opera di Carlo Coccioli © RIPRODUZIONE RISERVATA
18 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 19

{
La frontiera dell’auto-spoiler
Charles Kenny, analista ed ex economista alla scrive l’autore sui social. Intanto, ha deciso di
Cittadini Banca Mondiale, sta terminando il libro twittarne il succo: un capitolo al giorno.

Libri Stagioni di Edoardo Vigna Winning the War on Death sul rapporto fra Spoilerarsi da sé per cogliere la possibilità di
città e malattie: il volume è in rilettura alla sviluppare un dibattito: tempi eccezionali,
University of California Press. Uscirà presto, cose mai viste.

Antieroi Il nuovo romanzo di Marco Lodoli inizia con due studenti tenuti in ostaggio nell’ufficio da un dirigente
che con il pensiero ripercorre la sua vita. Sembra un thriller, in realtà conta soprattutto il riverbero interiore degli eventi

i
ben presto deluso. Carola, «pazza, felice
e infelice nello stesso momento», piena
di «fame e sete di tutto», gli aveva regala-
to per lunghi anni l’amore e un matrimo-
nio felice, infranto poi dall’impossibilità
di avere un figlio per «colpa» di lui. Che
allora si era messo a tradurre ogni sera
versioni dal greco e dal latino, chiuso nel
suo studio con un bicchiere di vino ros-
so, a immaginare dietro alla sintassi, fra
aoristi e ablativi assoluti, «l’ordine segre-
to del mondo», finché un giorno Carola
se ne era andata, con il solo congedo di
un laconico biglietto sul tavolo e l’invito a
non cercarla.
Anche la presidenza era arrivata per un
duplice e assurdo gioco del caso ed era
diventata un’altra lotta condotta a suon di
proposte «sovversive», entrando nelle
aule non per controllare ma per capire
«come gli insegnanti provavano a far
passare la conoscenza dalle dita alla cre-
ta», scatenando le proteste di docenti e
genitori, l’arrivo degli ispettori del mini-
stero e perfino una convocazione dal vi-
ceministro, con l’accusa di essere «un
guaio vivente, come tutti gli idealisti».

La scuola è fallita
MARCO LODOLI
Il preside
Il preside è così, un antieroe, capace di EINAUDI
sognare con coraggio «gli spazi grandi Pagine 92
della felicità», un uomo mite che al di- e 14, ebook e 7,99
sprezzo di chi lo considera un reperto In libreria dal 12 maggio

Il preside un po’ di più


umano ha sempre opposto gentilezza e
cortesia e ora ascolta le vite inguaiate dei L’autore
suoi ostaggi, legati da un’improbabile re- Marco Lodoli (Roma, 1956:
lazione, il giovane studente alle prese qui sopra) presso Einaudi ha
con una famiglia sgangherata, la profes- pubblicato, tra gli altri, la
soressa con la crisi di mezza età. E lui, trilogia I principianti,
che conosce il lato oscuro delle cose, vor- comprendente I fannulloni
rebbe una scuola capace di insegnare il (1990), Crampi (1992) e
di MARZIA FONTANA mistero sacro della vita e la sua fragilità, Grande Circo Invalido (1993):

A
perché «poco conta sapere mille cose» se i romanzi Il vento (1996), I
ncora pochi mesi e si sarebbe rante (il lettore non lo conoscerà che con estremo tentativo di restituire un senso non si conosce la più importante, che fiori (1999), La notte (2001),
congedato dalla scuola alla il titolo di preside, alla vecchia maniera) all’enorme «pupazzata» dell’esistenza di «tutto passa in un attimo e a volte anche raccolti nel 2003 nella
periferia di Roma dove era sta- davanti alla finestra si sente «un antico pirandelliana memoria, fra il caos che ci un attimo è troppo, l’immaginazione ac- trilogia I pretendenti; i
to studente, insegnante per capo indiano», in canna l’ultima cartuc- governa e la costrizione ad indossare una celera e lo brucia». romanzi Sorella (2008), Italia
trent’anni e infine preside. E cia del fucile da caccia che non spara dai maschera che non ci appartiene. Intanto la vicenda precipita in una ver- (2010), Vapore (2013),
invece eccolo asserragliato nel suo uffi- tempi delle passeggiate su monti con tigine onirica: sogno, immaginazione e Diario di un millennio che
cio, con due ostaggi che non avrebbe vo- l’amico Eugenio, oltre dieci anni prima. realtà si confondono come su un palco- fugge (1997, prima edizione
luto con sé, colpevoli solo di essersi attar- Si è preparato per mesi, acquistando scenico, il preside e il commissario si tro- Theoria 1986); la raccolta di
dati nei bagni al suono della campana. una catena al giorno, prima dal ferra- In un romanzo in cui gli eventi hanno vano alla resa dei conti improvvisamente recensioni Fuori dal cinema
Intorno a un attacco da thriller, lo scritto- menta del quartiere poi più lontano, per valore solo per il loro riverbero nella di- divisi solo da una porta, in un dialogo (1999), e poi Isole. Guida
re e insegnante sessantaquattrenne Mar- non destare sospetti. Ma perché lo abbia mensione interiore e lo stile si impone che ha i toni di una confessione e che si vagabonda di Roma (2005),
co Lodoli costruisce in realtà un romanzo fatto («smania di protagonismo, narcisi- innanzitutto per le sfumature dell’agget- fa nuovo sforzo di imparare qualcosa, di Snack Bar Budapest, con
di eventi minimi, tutto giocato sull’inte- smo spettacolare, sordo rancore, squili- tivazione, il preside ripercorre a ritroso strappare un segreto che sfugge, nell’im- Silvia Bre (2008, prima
riorità, e un’accorata riflessione sulla brio psichico, disperazione?») non si una vita ai margini ma mai rassegnata: minenza della fine, davanti al buio pro- edizione Bompiani, 1987), Il
funzione della scuola. E svela pagina do- scoprirà mai con certezza. Piuttosto, un studente appassionato e perciò preso di fondo. rosso e il blu. Cuori ed errori
po pagina la solitudine, le aspirazioni in- mira dai compagni; aspirante poeta e Alle spalle un’esistenza a suo modo nella scuola italiana (2009),
frante, le poche gioie e le tante delusioni
di un’esistenza per lo più anonima eppu-
re indomita, a chiudere un ciclo di dodici
SSS scrittore di un libro di racconti, vincitore
di un paio di premi ma incapace di ritro-
vare l’ispirazione dopo la stroncatura di
eroica, condotta a indagare il vuoto in cui
bisogna imparare a calarsi e a risalire
senza dimenticarlo mai, perché tutto du-
Nuove isole (2014), Il fiume
(2016) e Paolina (2018)
L’immagine
romanzi, iniziato nel 1990 con I fannullo- I temi Eugenio, amico-nemico che a sua volta ra poco» ed è assai prezioso. La sala Miseria e nobiltà
ni, dai protagonisti alle prese con la ricer- La solitudine, le aspirazioni ha dovuto rinunciare alla pittura e ripie- © RIPRODUZIONE RISERVATA della mostra Napoli Napoli.
ca di qualcosa di più grande di loro. gare sulla scuola; insegnante entusiasta, Di lava, porcellana e musica
Così, mentre fuori imperversa il caos infrante, le gioie (poche) pronto a scardinare il sistema e spiegare (a cura di Sylvain Bellenger),
fra forze dell’ordine, giornalisti, curiosi e e le delusioni (tante, agli studenti che i voti non contano, che Stile UUUUU
dal 2 giugno
la voce di un commissario che al megafo- fino al 20 settembre
no suona «pacata, profonda, subdola»
tantissime) di un’esistenza «nessun poeta vorrebbe che un ragazzo
venisse interrogato sui suoi testi, vorreb- Storia UUUUU al Museo e Real Bosco
per indurlo ad arrendersi, dentro l’io nar- anonima eppure indomita be solo vederlo piangere o volare», ma Copertina UUUUU di Capodimonte, Napoli

Mondi È una Milano estiva il centro dell’intreccio governato dall’italo-indiana Gabriella Kuruvilla
i
ne, dalle suggestioni dello spiri-
to e dei viaggi vacanza. Forse in

Quattro personaggi in cerca di cuore


lei, anima in lotta su due fronti,
si specchia più che in altri l’au-
trice, Gabriella Kuruvilla, italo-
indiana anche lei, scrittice, au-
trice di romanzi e racconti, pit-
di GIULIA ZIINO trice e illustratrice: sua è anche
la copertina di questo libro, con

C’ è Milano, dietro a que-


ste quattro piccole sto-
rie che si incastrano in
una sola, più grande e sotterra-
nea. Milano d’agosto, una cate-
loro sono Diana, Manuel, Pietro
e Carla, tutti fra i trenta e i qua-
ranta, non più così giovani,
irrisolti — ma i dettagli escono
fuori lentamente.
legare insieme. Quattro precari,
del lavoro ma soprattutto dei
sentimenti: indecisi, restii a
prendersi le responsabilità che
la vita adulta domanda. Gravati,
preferivo subire le sue mosse
piuttosto che dovermi pentire
delle mie». Poi c’è Manuel, pro-
messa mancata del calcio, ca-
meriere quando serve, che arro-
un cuore trasportato su uno di
quei carrellini per il carico e
scarico che si vedono ancora e
tanto per le vie di Milano. Un
cuore trattato come merce di
goria a sé stante della vita me- Siamo a Milano, dunque, e molto, dagli errori commessi, tonda lo stipendio saltuario (piccolo) scambio, eppure da
tropolitana che qui si mescola nell’estate del 2011: Diana, qua- prima che da loro, dai loro ge- distraendo donne mature e maneggiare con cura se non si
con altri luoghi, e suggestioni: rantenne italo-indiana sul cui nitori. svogliate. C’è Carla, insolita fi- vuole fare a pezzi quello che
l’India, soprattutto, poi la Geno- passato pesa l’ombra del suici- Questo, per esempio, è Pie- gura di ragazza, forse l’unica GABRIELLA KURUVILLA resta di puro tra ferite del pas-
va del G8, la campagna, Bonas- dio della madre, insegnante tro, che non vuole crescere, che portatrice di un possibile riscat- Maneggiare con cura sato e del presente, fra Oriente e
sola. Ma Milano è il centro. all’Accademia di Brera, all’Esse- insegue il fantasma di una don- to, di un altrove diverso da cui MORELLINI Occidente, genitori e figli. Uo-
Quello fisico, però, perché il lunga incontra Pietro, completo na impossibile: «Vivevo dentro ripartire e trovarsi, finalmente. Pagine 218, e 14,90 mini e donne.
centro affettivo intorno a cui blu e All Star rosse, e a breve uno stato di sospensione, in cui E Diana, protagonista più © RIPRODUZIONE RISERVATA

ruotano le quattro vite raccon- finiscono a casa di lui. Di Ma- mi facevo spettatore abdicando degli altri, divisa a metà tra il L’autrice
tate in Maneggiare con cura, nuel e Carla sapremo poi, man al ruolo da protagonista. Pronto presente a Milano e il miraggio Gabriella Kuruvilla (Milano,
romanzo di Gabriella Kuruvilla, mano. Ciascuno dei quattro si a parare o ad assorbire qualsiasi delle radici che si smarriscono 1969) è architetta, scrittrice, Stile UUUUU
è un altro. Lo scopriamo quasi racconta da sé: quattro storie colpo, restavo in difesa ed evita- in India, terra (perduta) di sua pittrice e illustratrice. Tra i
subito, il gioco di incastri fin per voce sola che il destino — vo l’attacco. Dato che qualsiasi madre. Un’India difficile, che Storia UUUUU
suoi libri, Milano, fin qui tutto
troppo perfetto che li lega — ma non solo lui — decide di scelta mi sembrava sbagliata, respinge, lontana dalle cartoli- bene (Laterza, 2012) Copertina UUUUU
20 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

{
La musica del Perù contemporaneo
Negli anni Novanta il gruppo rock Uchpa sonorità contemporanee in quechua, la
Voci dal mondo (Ceneri) si fece cantore delle sofferenze di seconda lingua più parlata del Paese ma

Libri Legami di Sara Banfi una generazione di peruviani. Oggi Renata ancora associata a uno stigma sociale. Con
Flores è leader di una nuova ondata di artisti l’album Isqun (Nove), in uscita nel 2020,
che ne raccoglie l’eredità producendo vuole dare voce alle donne del Perù d’oggi.

Racconti Donne coraggiose e anticonformiste


nelle remote storie siciliane di Maria Attanasio

La badessa
si prende la libertà
di salvare i gatti
di ERMANNO PACCAGNINI

MARIA ATTANASIO
Lo splendore del niente
e altre storie
SELLERIO
Pagine 232
e 14, ebook e 9,99
L’autrice
Maria Attanasio
(Caltagirone, Catania, 1943)
è stata insegnante e
collabora a riviste e testate
giornalistiche. Ha scritto

S
poesie (Interni, Guanda,
ette i racconti proposti da Ma-
ria Attanasio in Lo splendore
mente da un interessante personaggio a
sua volta uomo del dubbio che l’assolve,
1979; Nero barocco nero,
Sciascia, 1985; Eros e mente,
Avventure Gianluca Barbera trasforma una gita
del niente e altre storie, uno avendo «canosciuto la tua liberalitate La vita felice, 1996; Amnesia scolastica in una serie di incontri rocamboleschi

L’esploratore
dei quali, il racconto lungo che si nosciente — va’ ti torno e dico del movimento delle nuvole,
Correva l’anno 1698 e nella che sei benedetta». O, ancora, la Ignazia La vita felice, 2003; Del rosso
città avvenne il fatto memorabile ha di Lo splendore del niente il cui persona- e nero verso, Il Faggio, 2007;
addirittura segnato il suo passaggio lissimo misticismo le fa rifiutare «la vita Di dettagli e detriti,
dalla poesia alla prosa. Racconti risa- di società preferendo al comodo e al Almanacco dello Specchio,
lenti al ventennio 1994-2014, ma dalla lusso del suo palazzo un’angusta stan- Mondadori, 2010; e Blu della
forte unità tematica, temporale, geogra- zetta nella zona servile», affascinando il cancellazione, La vita felice,

sulla macchina
fica e stilistica. Sta infatti Caltagirone conte Trahun coi suoi ragionamenti ma 2016), saggi (Scuola e
dietro l’immaginaria Calacte quale am- rifiutandone l’amore: perché la propria sistema mafioso, Tringale,
bientazione di storie che zampillano da «disponibilità non era di cuore, ma d’in- 1983; e Della città d’argilla,
piccoli squarci di cronache d’epoca — e telletto», dato che «non servo alcun, né Mesogea, 2012) e narrativa.
le note esplicative a fine testo sono storia d’altri son che mia». Senza dimenticare Per Sellerio ha pubblicato
nelle storie — e che si dipanano dal 1693 l’avvelenatrice Giovanna Bonanno di Correva l’anno 1698 e nella

del tempo
di Delle fiamme, dell’amore al 1789 delle Dell’arcano liquore, la vecchia dell’aceto, città avvenne il fatto
due ultime, Dell’arcano liquore e di altri benefica giustiziera di «mogli buttane e memorabile (1994), Piccole
odori e Morte per acqua. Quanto all’uni- compari traditori»; o «la pietosa e teme- cronache di un secolo (1997,
tà tematica: protagoniste sono tutte figu- raria badessa che con affetto e rispetto con Domenico Amoroso), Di
re femminili dal forte senso di libertà tutti chiamavano Sant’Ammiraglia» di I Concetta e le sue donne
interiore che si traduce in scelte di vita gatti dell’isola nomade, che trasforma la (1999), Il falsario di
che rompono gli schemi del tempo. forzata monacazione «in affermazione Caltagirone (2007), Il
Donne anonime rinominate dall’autri- di libertà, autonomia di decisione», condominio di Via della Notte
ce. Come Catarina, che nel primo rac- opponendosi all’eccidio di gatti voluto (2013) e La ragazza di
conto sceglie di morire arsa «come una da re Carlo a Procida per poter continua- Marsiglia (2018) di ORAZIO LABBATE

I
torcia» pronunciando un «Senza vossia, re a cacciare i fagiani.
non ce n’è mondo!» nel cercar «di trasci- l viaggio dei viaggi (Solferino) di
nare fuori il marito dalla baracca in fiam- Gianluca Barbera è scritto con la lu-
me». O come la sorprendente cavalletta
di Morte per acqua, battezzata Levia per Due racconti, questi, che sono però i
cidità stilistica di chi maneggia con
consapevolezza le fantasie incon-
Dal 14 al 17 maggio
la «leggerezza del suo esistere: libertina
e mutevole», vivissima nel contrasto con
testi più deboli: I gatti col suo anda-
mento da racconto dai risvolti anche
suete e innumerevoli del romanzo
di avventura. Un genere letterario, quello
Diamond e Quammen
le immagini di morte proprie delle caval-
lette. O come l’anonima «epilettica»
umoristici; l’altro, sviluppandosi su una
vicenda più nota e sfruttata. E in effetti
«avventuroso», ricco di suggestioni sto-
riche e pseudo storiche da cui si attinge
al Salone in streaming

L
Donna pittora chiamata Annarcangela, si tratta di due racconti che lasciano ingenuamente — proprio per questa ra- a stagione
che «dal profondo del sonno in cui era meno spazio all’iniziativa personale gione di imitazione spesso goffa — che estiva delle
caduta, miracolosamente restituiva for- dell’autrice, che ha la necessità di scava- GIANLUCA BARBERA l’autore affronta al meglio, grazie sia al- novità
ma e colore alla frammentata immagine re in queste storie con la sua scrittura Il viaggio dei viaggi l’originale struttura, condita di flashback editoriali di solito
del Crocifisso», da lì invocato in soccor- che si fa immaginifica rivitalizzando SOLFERINO immaginifici, sia attraverso una trama viene presentata al
so non per il corpo ma per il «vacillare vicende e personaggi — e son visti con Pagine 272 del libro molto semplice. Salone del libro di
della mente» con un «Cancillati i me affetto anche mariti e compagni — pog- e 17, ebook e 9,90 Torino. Quest’anno, causa virus, la
piccati, mantiniti a menti mia». giando su una matrice poetica che alter- In libreria dal 14 maggio manifestazione non potrà essere
E accade con chi ha nome. Come la na metafore a una prosaicità necessaria- come al solito al Lingotto ma, negli
Francisca di Correva l’anno, dalla vita mente cronachistica ma intarsiata lin- L’autore Il viaggio dei viaggi racconta del pro- stessi giorni, da 14 al 17 maggio, ci
«scardinata» dall’«imprevedibile morte guisticamente come nella tradizione Gianluca Barbera è nato a fessor Terranova, insegnante di storia sarà un Extra Salone in streaming a
del marito», che si ribella a «ogni nor- siciliana, senza rinunciare a tratti di Reggio Emilia nel 1965 e che accompagna la scolaresca liceale in cui parteciperanno alcuni degli
ma etica e a ogni consuetudine sociale» memoria autobiografica. vive a Siena. È direttore visita al museo dei grandi viaggi di avven- scrittori originariamente previsti. Una
riguardante le vedove con una «dichia- © RIPRODUZIONE RISERVATA editoriale di Edizioni tura, di esplorazione e di scoperta. Sala serie di appuntamenti che vedranno,
rata volontà di farsi campagnola e anda- Theoria. Ha pubblicato dopo sala, ammirando cimeli, oggetti an- tra gli altri, presenti (virtualmente)
re, come un uomo, a lavorare a giorna- racconti e diversi romanzi, tichi, monili, vetusti strumenti, riprodu- Alessandro Barbero, David Quammen,
ta». Una «fimmina dintra e masculu Stile UUUUU
tra cui i più recenti zioni in scala e ogni sorta di tesoro o cu- Katherine Rundell, Jared Diamond,
fora» chiamata «Messer Francisco, l’uo- Magellano (2018) e Marco riosità risalenti al periodo di riferimento, Salman Rushdie, Roberto Calasso,
mo-femmina», che la porta a essere Storie UUUUU Polo (2019), editi da gli studenti vengono scortati dalla guida, Alessandro Baricco e Fabrizio Gifuni.
processata come strega, ma fortunata- Copertina UUUUU Castelvecchi un giovane fresco di laurea che approfon-
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 21

{
Quarant’anni sulla spiaggia
Rami Meiri, considerato il padre della street art venditori di gelato, coppie. A seguito di un
Sulla strada israeliana, completò nel 1980 il suo primo deturpamento subito di recente, l’artista ha
di Davide Francioli murale. Leggeri tratti riproducevano a Gordon restaurato l’opera con il sostegno del Comune,
Beach (Tel Aviv) i frequentatori della spiaggia: aggiungendo nuove figure. Un ritratto della
ragazzi sulla battigia, bambini che giocano, comunità lungo quarant’anni.

Romanzi autobiografici Andrea Pomella elabora


il rapporto con il padre riallacciato dopo 37 anni

Papà mi ha tradito
e io lo ritrovo
solo tradendolo
di ALESSANDRO BERETTA

ANDREA POMELLA
I colpevoli
EINAUDI
Pagine 216
e 18,50, ebook e 9,99
L’autore
Andrea Pomella (Roma,
1973) ha pubblicato Van
Gogh (Ats, 2004), Caravaggio.
Un artista per immagini (Ats,
2005), Musei Vaticani
(Edizioni Musei Vaticani,

R
2007), Il soldato bianco
disce via via i relativi collegamenti stori- C’è spazio anche per il corpo di un pe- (Aracne, 2008), 10 modi per itrovare il padre dopo 37 anni con l’abilità, la pazienza e la pinza del
ci. Senonché il professore, partecipando sce mitologico. Il nostro insegnante capi- imparare a essere poveri ma di silenzio, dopo aver rotto il mosaicista, e con l’aiuto di tutto ciò che
al cammino — mentre sorveglia attento tombolerà — studiando sul catalogo un felici (Laurana, 2012), La rapporto da bambino con una mi viene incontro dall’arte e dalla lette-
le scorribande della classe — sfoglia il ca- resoconto dell’epoca — nella storia, vera misura del danno (Fernandel, breve lettera che scolpisce una ratura». Il racconto è allora costellato da
talogo dell’esposizione. Tappa dopo tap- o fittizia, dell’anti-viaggiatore per anto- 2013), Anni luce (Add, 2018, vita: «Non voglio più vederti». capitoli che toccano materiali culturali
pa, lungo il percorso obbligato, vuoi l’af- nomasia, il re del Regno delle Due Sicilie, entrato nella dozzina dei Il nuovo libro di Andrea Pomella è un che diventano amuleti del proprio per-
flato partecipativo, vuoi lo studio passio- Ferdinando II di Borbone. Il cosiddetto «semifinalisti» del Premio viaggio nell’oscurità verso «l’uomo la cui corso: da Lettera al padre di Franz Kafka
nale verso la storia degli oggetti, si ritro- «Re Bomba» percorrerà l’Italia per am- Strega) e, per Einaudi, ombra ha da sempre dominato i miei alla tragica vicenda dei cantautori ameri-
verà, attraverso la fantasia della lettura, mirare e valutare in quel di Acireale l’au- L’uomo che trema (2018, pensieri, il mio carattere, la mia psicolo- cani Tim Buckley e di suo figlio Jeff, dal-
trasportato nelle rocambolesche vite dei tenticità della celebre sirena delle Premio Napoli 2019). gia e i miei comportamenti», il genitore le poesie, mai tradotte in Italia, dello
personaggi storici e nel cuore delle loro Galápagos, catturata al largo delle isole Insegna scrittura che si è costruito un’altra famiglia con statunitense William Pitt Root, fino al-
peripezie vere o reinventate. «Contro la rese celebri da Darwin ed esposta da un autobiografica alla Scuola due figlie e che a 7 anni l’autore ha esclu- l’«uovo cosmico» della Pala di Brera di
sua volontà, si lasciò afferrare dalla sug- truffatore siciliano quale freak più getto- del Libro di Roma so dalla sua con un impatto psicologico Piero della Francesca.
gestione, sprofondando in una specie di nato. «Subito pretese di essere accompa- debilitante. La relazione è però a due, È un autobiografismo a carte scoperte
sogno a occhi aperti [...] Con un gesto gnato al museo nel quale era esposta la come segna il plurale del titolo I colpe- che svela il senso delle tessere di imma-
quasi meccanico, tirò fuori dallo zainetto sirena. Soldati a cavallo lo precedevano voli, e anche l’altro, il padre-traditore, ginario messe in pagina in modo fronta-
la guida-catalogo del museo, che aveva perlustrando la strada. Il suo arrivo fu porta con sé il suo dolore e cerca un per- le, diverso ma fraterno a certe opere di
acquistato al bookshop al momento di preannunciato da un ussaro con la scia- dono. Quando si ritrovano dopo i suoi Emanuele Trevi e Tommaso Pincio dove
fare il biglietto e, dopo aver scorso l’indi- bola sguainata. Il re scese dalla carrozza messaggi, nella seconda persona che si svelano a posteriori. Il ragionamento
ce l’aprì alla pagina che cercava». ed entrò nel piccolo padiglione allestito domina il libro, l’autore scrive: «Tu hai culturale e su temi come il perdono e il
[...] Ferdinando si avvicinò alla sirena che sessantotto anni, io quarantaquattro rapporto padre-figlio non intralciano
campeggiava al centro della sala illumi- anni». Di mezzo, sono passati: «Trenta- comunque l’avanzamento narrativo per-
nata da lampade che spandevano una lu- sette anni, tredicimilacinquecento gior- ché Pomella, talvolta eccedendo, trova
Grazie all’intreccio appassionante e ce azzurrina». ni, trecentoventiquattromila ore». ottime chiusure narrative per ogni mo-
fulmineo, la narrazione si muove altresì Se sciogliere «tutta questa rabbiosa mento. È giusto sia così nell’esercizio di
come una speciale e rocambolesca mac- quantità di tempo» è un’impresa, affi- ricomposizione e nel desiderio di tenere
china del tempo. Fungendo da apripista darsi alla scrittura come mezzo per farlo a bada la forza altrettanto lacerante del
ai capitoli, il singolare catalogo diventa Non ancora esaurita la fantasia furfan- è un atto di fede. Terzo pannello di una nuovo incontro. Fino a capire che cosa
una specie di grimorio, un libro magico tesca del libro, tra i capitoli finali, davanti trilogia autobiografica che in Anni luce gli ha permesso di accettarlo.
che scaraventa (come in Le mille e una a un modellino di macchina del tempo, si (Add, 2018) toccava i vent’anni, la passio- Solo il diventare a sua volta traditore, e
notte fa il Genio della lampada con i desi- scatenerà un’avventura alquanto diver- ne per la musica e la libertà dai vincoli quindi il potersi sentire «colpevole»
deri di Aladino) nelle incredibili gesta di tente. Il professor Terranova immaginerà familiari e ne L’uomo che trema (Einau- come il padre nei suoi confronti, ha ri-
illustri personalità esistite. Il professor una cena tra i tre famosi astronauti Al- di, 2018) la depressione e la propria pa- stabilito un campo di confronto e anche
Terranova si ritroverà così ad assistere al- drin, Armstrong e Collins nella villa di Gi- ternità, I colpevoli può essere letto a sé e di lotta che apre all’altro. Non sveliamo
l’esplorazione di Charles Darwin a bordo na Lollobrigida: «Quella mattina l’amba- come immersione nella nuova presenza come avviene, anche perché Pomella lo
del brigantino «Beagle» quando questi, sciatore americano l’aveva chiamata al te- del padre che aveva un ruolo cardine, ma costruisce con una mossa narrativa da
in viaggio da otto mesi, procedette a la- lefono per dirle che i tre eroi lunari erano in absentia, nel libro precedente. maestro giocata sui piani temporali del
sciare le acque del Rio de la Plata facendo appena sbarcati a Roma, una delle tante Le immagini L’autore ha famiglia e il padre è riam- racconto che illumina retrospettivamen-
rotta in direzione di Capo Deseado. En- tappe del tour mondiale per festeggiare il Da sinistra: Patrick messo a patto che non dica nulla della te d’amore tanta parte del libro. Con quel
trerà, osservando sulla guida un’illustra- successo della missione Apollo 11». Con Tuttofuoco (Milano, 1974), sua altra vita. È una presenza parziale e padre che all’inizio de I colpevoli appare
zione, nel picaresco Grand Tour compiu- Il viaggio dei viaggi Barbera si conferma Zero / Weak Fist (2017); in cui la sua storia, dai mille lavori alla nel giardino di casa dell’autore, un luogo
to dallo scrittore del Castello di Otranto un narratore di razza che mischia, talen- Leone Contini (Firenze, passione dominante per la musica, viene di tensione simbolica fondamentale
Horace Walpole insieme all’amico «poeta toso, realtà e finzione attraverso una lin- 1976), Il corno mancante raccontata ricostruendo episodi che anche nel libro precedente, più che tro-
sepolcrale» Thomas Gray, descritti in gua smagliante che ricorda per sentore il (2017); Nicolò Degiorgis possono partire da un ricordo lontano vare la luce, Pomella può infine diradare
azione come due singolari Indiana Jones. periodare eccitato di Un avamposto del (Bolzano, 1985), Le Baron dell’autore, che dà spazio alla sua infan- l’ombra con la scrittura che è «la religio-
«Il sentiero correva tra terrificanti stra- progresso di Joseph Conrad e gli esotici Chéper (2017): dal 5 giugno zia arrabbiata a «S.», dov’è cresciuto non ne attraverso cui espio il senso di colpa
piombi. In lontananza, distese di boschi azzardi letterari di Álvaro Mutis nel goti- al Maxxi di Roma (maxxi.art) lontano da Roma, o da un oggetto. per averti ucciso», ma, in fondo, anche
di pino a perdita d’occhio e qua e là gi- co caraibico La casa di Araucaíma. peer REAL_ITALY, affresco Pomella condivide con il lettore il fatto risorgere.
ganteschi ammassi di roccia che lasciava- © RIPRODUZIONE RISERVATA della scena artistica italiana modo con cui indaga il nuovo rapporto: © RIPRODUZIONE RISERVATA

no intravedere crepacci dalle cui profon- più attuale vista attraverso «Per comprendere appieno ciò che ci sta
dità saliva il gorgogliare di ruscelli. I dieci i lavori di 13 artisti vincitori succedendo, o meglio, per metabolizzar-
portantini, scuri di pelle e nodosi, si Stile UUUUU
del programma Italian ne le conseguenze, ho bisogno di stru- Stile UUUUU
muovevano agili sul sentiero sconnesso, Council 2017 della Direzione menti raffinatissimi. [...] Così, da quan-
simili a capre selvatiche, senza spiccicare Storia UUUUU generale Creatività do tu e io ci rifrequentiamo, non faccio Storia UUUUU
parola, dandosi ogni tanto il cambio». Copertina UUUUU contemporanea del Mibact che cercare di riposizionare frammenti, Copertina UUUUU
22 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

{
L’archivio dei sapori
Abbinare gli ingredienti. Scienza o intuizione? Parkhurst, La matrice dei sapori, Bibliotheca
Cotture brevi Salveremmo entrambe. Secondo James Culinaria, pp. 310, e 49). Impronta digitale

Libri Narrativa italiana di Marisa Fumagalli Briscione, direttore di ricerca all’Institute of


Culinary Education (New York) è la scienza a
comandare i matrimoni di gusto (con Brooke
di 150 ingredienti e sviluppo degli algoritmi
per analizzare le percezioni del palato: ecco
qui l’archivio dei sapori.

IL NOME DELLA ROSA DUE VITE

Torna il thriller medievale di Umberto Eco Emanuele Trevi ricorda Rocco e Pia
con i suoi disegni (quasi tutti) inediti gli amici letterati scomparsi e rimpianti

P E
ROMANZO STORICO

RICORDI
rese il filone del romanzo storico e lo reinventò in manuele Trevi prosegue nella sua ricerca di una
un genere moderno, colto e pop insieme, nonché scrittura insieme saggistica e narrativa, già speri-
bestseller: quarant’anni fa — era il 1980 — il se- mentata in lavori come Qualcosa di scritto (Ponte
miologo Umberto Eco esordì nella narrativa con Il no- alle Grazie, finalista al Premio Strega) in cui ricostruiva
me della rosa per l’editore Bompiani. Il romanzo, vinci- i momenti successivi alla morte di Pier Paolo Pasolini,
tore del Premio Strega nel 1981, è tuttora un longseller, con le reazioni immediate degli amici e dei colleghi
con 50 milioni di copie vendute nel mondo e ha ispira- scrittori e artisti, le riflessioni di personalità come Al-
to il film di Jean-Jacques Annaud con Sean Connery e la berto Moravia e Laura Betti e lo choc del mondo cultu-
miniserie tv diretta da Giacomo Battiato con John Tur- rale italiano. Con il nuovo libro Due vite, in libreria per
turro. Per il quarantennale, dal 21 maggio l’opera torna Neri Pozza dal 28 maggio (pp. 128, e 12,50), lo scrittore
in libreria in una nuova edizione per La nave di Teseo romano si dedica alla ricostruzione delle biografie e del
(pp. 768, e 16), con una nota critica di Mario Andreose ricordo personale di due scrittori e amici scomparsi
e un’appendice che contiene i disegni quasi tutti inedi- prematuramente. Sono lo scrittore calabrese Rocco
ti dell’autore. Proprio i disegni chiariscono l’ampiezza Carbone (1962-2008), morto a 46 anni in un incidente
della costruzione narrativa concepita da Eco, l’indagine stradale, autore profondamente impegnato sia nei ro-
del francescano Guglielmo da Baskerville e del suo aiu- manzi (tra i quali Libera i miei nemici, Mondadori, sul
tante Adso da Melk in un monastero benedettino, alla terrorismo) sia nella vita (era docente nella sezione
ricerca di un misterioso libro perduto che si lascia alle femminile di Rebibbia); e quella dell’autrice toscana
spalle una scia di sangue: nei disegni l’autore non solo Pia Pera (1956-2016), traduttrice dal russo e saggista
dà forma e fisionomia ai personaggi principali, ma ri- che nella coltivazione di un fondo abbandonato in pro-
produce l’ambientazione del romanzo con mappe e vincia di Lucca e nella passione per il giardinaggio e la
piantine di abbazie, castelli, labirinti, «in una piena im- natura aveva trovato fonte d’ispirazione per una narra-
mersione — scrive Andreose — nella cultura anche tiva peculiare (Al giardino ancora non l’ho detto, Ponte
materiale del Medioevo». testi di IDA BOZZI alle Grazie), fino alla morte dopo una lunga malattia.

Attraverso una coppia di amici Hans Tuzzi


costruisce una struttura romanzesca
continuamente deviante che cattura il lettore
in una spirale. Un dialogo a distanza che tutto
ingloba: la musica, la poesia, l’amore, la letteratura

Vita eretica
e scrittura
approdano
(forse) a Itaca
di PAOLO DI STEFANO

IL DIAVOLO SULLE COLLINE L’immagine LA GRANDE CACCIA


Giovanna Garzoni
Giovinezza e formazione secondo Pavese: (Ascoli Piceno, 1600 -
Roma, 1670), Natura morta
Il soldato di Ben Pastor indaga in Palestina
sette libri per i settant’anni dalla morte con piatto di ciliegie e fiori
(1650 circa, tempera su
Deve trovare l’oro dei Maccabei
pergamena, particolare):

«È T
in mostra dal 24 maggio
COLLANE

GIALLO STORICO

esistita per ognuno di noi una fase simile. orna uno dei due grandi filoni della narrativa di
Un periodo in cui il mondo dei grandi era nell’Andito degli Angiolini Ben Pastor, prolifica scrittrice italiana naturaliz-
ancora una mescolanza di esperienza perso- di Palazzo Pitti a Firenze zata statunitense: se da una parte Pastor è la crea-
nale e preconcetti. In questa fase transitoria si gioca la (uffizi.it) per La grandezza trice del personaggio di Martin Bora, ispirato alla figu-
vicenda», così scrive Paolo Giordano nell’introduzione del universo nell’arte ra dell’attentatore di Hitler, Claus von Stauffenberg, e
a Il diavolo sulle colline, un romanzo forse meno noto di Giovanna Garzoni, protagonista di numerosi romanzi gialli ambientati du-
di Cesare Pavese (1908-1950) rispetto ai più antologiz- a cura di Sheila Barker rante la Seconda guerra mondiale, dall’altra la scrittrice
zati La luna e i falò e La casa in collina, in cui però i te- ha dato vita alla serie che ha come protagonista Elio
mi sono quelli universali della giovinezza e del con- Sparziano ed è ambientata ai tempi dell’impero roma-
fronto formativo o distruttivo con il mondo: il roman- no, intorno al 300 a.C. Proprio Elio Sparziano è il prota-
zo uscirà il 19 maggio in libreria per Einaudi (pp. 155, gonista del nuovo romanzo di Pastor, La grande caccia
e 11,50, postfazione di Marziano Guglielminetti), quan- (pp. 664, e 16) che esce il 12 maggio per Mondadori.
do arriveranno sugli scaffali anche altri sei libri di Pa- Sparziano, che è ispirato a una figura forse realmente
vese, nel settantesimo dalla morte, in una nuova uni- esistita di storico, intellettuale e collezionista alla corte
form edition, cioè un’edizione che propone una nuova imperiale romana, è diventato nella narrativa di Pastor
veste grafica coerente, e arricchita con nuove introdu- un soldato e biografo, di volta in volta impegnato nel-
zioni. In questo romanzo il destino di tre amici si gioca l’indagine intorno a «casi» che lo portano ad attraver-
durante una vacanza in campagna in cui i giovani vo- sare le province e i territori dell’impero. Nella nuova
gliono assaporare il gusto e la paura del proibito, pro- avventura, lo storico Sparziano è diretto in Palestina,
vare le trasgressioni, entrare nel mondo degli adulti: dove l’imperatore Galerio gli ha affidato il censimento
non per tutti loro sarà un passaggio indolore. Insieme dei cristiani: dietro la missione si nasconde in realtà
escono anche Dialoghi con Leucò, Il mestiere di vivere. una pericolosa caccia a un tesoro leggendario, l’oro dei
Diario 1935-1950, La casa in collina, La luna e i falò, Le Maccabei, mentre i tempi preparano l’ascesa di Costan-
poesie e Tra donne sole. tino, pronto a salire al trono.
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 23

{
Un tutù = 700 mascherine
Solitamente in questo periodo la produzione devono essere robusti, lavabili e sterilizzabili,
In punta di piedi di tutù è a pieno ritmo (per gli spettacoli di caratteristica alla base anche dei costumi di
di Giovanna Scalzo fine anno) ma le esigenze ora sono cambiate: scena. Le aziende che prima realizzavano un
molti teatri e aziende tessili hanno convertito tutù al giorno ora confezionano 700
la produzione in mascherine, oggetti che mascherine al giorno, molte donate.

STORIA DELLA COLONNA INFAME IO SONO IL CASTIGO

Alessandro Manzoni racconta la peste Debutta il magistrato seriale di De Cataldo


Leonardo Sciascia denuncia le fake news Fan della lirica, ha una squadra di donne

«D’ A
PAMPHLET

NOIR
un gran male fatto senza ragione da uomi- nche agli scrittori piace l’idea di coltivare un per-
ni a uomini, devono necessariamente po- sonaggio, vederlo crescere e «farsi una vita»,
tersi ricavare osservazioni più generali, e scoprendo come si confronta non solo con l’ec-
d’un’utilità, se non così immediata, non meno reale». cezionalità del «caso» da investigare ma anche con i
Poche opere risultano ancora attuali, nell’epoca della sentimenti e le vicende quotidiane. Per la prima volta,
pandemia da coronavirus, quanto la Storia della colon- lo scrittore magistrato Giancarlo De Cataldo, autore di
na infame di Alessandro Manzoni, che racconta un epi- bestseller come Romanzo criminale e I traditori, ha de-
sodio secondario, ma di significato e valore universale, ciso di creare appunto un personaggio seriale che tor-
della peste del 1630 narrata nei Promessi sposi: le accu- nerà in diversi romanzi: il libro con cui esordisce il
se, il processo, la tortura e l’uccisione dei presunti un- nuovo eroe di De Cataldo esce il 26 maggio in libreria
tori Gian Giacomo Mora e Guglielmo Piazza. L’opera per Einaudi Stile libero e si intitola Io sono il castigo,
torna in libreria nell’edizione Sellerio (pp. 200, e 12) sottotitolo Un caso per Manrico Spinori (pp. 233,e 18).
con la nota di Leonardo Sciascia: si parla, oltre che del- Già dal nome del protagonista si intuisce una delle sue
la malattia (la peste fece quell’anno circa un milione di caratteristiche: si chiama Manrico infatti il protagoni-
morti in Lombardia), anche della paura, con tutte le sta del Trovatore di Giuseppe Verdi, e il Pubblico mini-
sue conseguenze: la caccia all’untore, le accuse e le voci stero Manrico Spinori della Rocca è un appassionato di
incontrollate pronte a confermare quelle che oggi chia- musica, che ama risolvere i suoi casi ascoltando opere
meremmo fake news, la ferocia nel perseguitare sem- liriche. Eccentrico, gentiluomo di robusta stirpe nobi-
plici passanti, colpevoli solo d’avere sfiorato un muro liare ma con una madre affetta da ludopatia, nel suo
mentre si affrettavano per la strada in un giorno di primo caso si trova a indagare sulla morte di «Ciuffo
pioggia. E sullo sfondo di un mondo spaventato dalla d’oro», ex stella della musica pop, poi manager potente
piaga mortale, racconta anche il «contagio» della dice- nell’industria discografica. Insieme a Manrico Spinori
ria, dei rimedi improvvisati e contraddittori e, in fin dei debutta nel romanzo anche il team investigativo, tutto
conti, della superstizione. al femminile, che accompagnerà il Pm nelle indagini.

S i
e, come dice uno dei suoi prota- rivede Itaca». Sicché il romanzo (nella suta, in un’Europa sempre meno tolle-
gonisti, Massimo, la sola vita che più classica delle mise en abyme) si dipa- rante, come condizione di precarietà
merita di essere vissuta è ereti- na su due voci (una in tondo, l’altra in «che riduce, e di molto, gli aspetti più ne-
ca, forse per Hans Tuzzi l’unica corsivo) che ora vanno parallele, ora si in- gativi dell’essere umano maschio».
letteratura che merita di essere crociano, ora si rincorrono su piani tem- Nel dialogo a distanza (di spazio, di
praticata è quella priva di etichette. Un porali mobili. E in più, qua e là (in corpo tempo e ormai di mondi) si dispiega que-
paradosso per chi, come lui, passa per es- forse troppo minore) le epistole che i due sto romanzo-conversazione (Alberto Ar-
sere un autore di gialli? Solo se si credes- decidono di sfogliare nel loro racconto. basino è lì a occhieggiare) che tutto in-
se che non si tratta piuttosto di romanzi Massimo è inizialmente, per Tomma- globa: alto e basso, dalla rievocazione dei
in cui il delitto è un espediente per farci so, niente più che un amico dei genitori: bordelli veneziani nell’epoca di Proust, ai
sprofondare nel mistero della vita (e del- ha un cognome del patriziato veneziano bombardamenti su Roma, all’ebbrezza
la letteratura). Se dovessimo segnalare (Bon come il vero cognome di Tuzzi?), degli anni Sessanta, alle bombe nere dei
una parola chiave (o un campo semanti- una sontuosa villa sul Lago Maggiore do- Settanta, fino all’arrivo dell’Aids; si spazia
co) per capire Nessuno rivede Itaca, po- ve viveva con la vecchia madre e dove lo in coraggiose dissertazioni sulla qualità
tremmo ricorrere a «diversione» e la tro- stesso Tommaso bambino andava non di della voce nell’opera, sul Leopardi tra-
viamo proprio nei dintorni dell’«eresia». rado con padre e madre (dalla Toscana) a duttore, sul rapporto tra l’arte e il proprio
Laddove Massimo, il raffinato scrittore passare qualche giornata di incanto in- tempo, sulla coincidenza vertiginosa tra
classe 1936 che ci parla da postumo, nel fantile. Mentre l’amico maggiore scrive HANS TUZZI
Nessuno rivede Itaca male e ordine, su determinismo e desti-
suo raccontare-meditare, si sofferma sui romanzi non abbastanza premiati dalla no, sul rapporto intimo tra musica e poe-
vantaggi dello «scarto curioso, ozioso, critica e dal pubblico, frequenta Milano, BOLLATI BORINGHIERI
Pagine 250 sia, sull’amore per la propria lingua. Con
inutile, apparentemente gratuito, che è Venezia, Roma, Parigi, si interessa di lin-
e 15, ebook e 9,99 straordinarie invettive contro il nostro
poi il solo che ti ripaga di tutto». guistica, etnologia e storia delle religioni
In libreria dal 12 maggio tempo e contro l’Italia senza futuro
È la letteratura, bellezza, verrebbe da pur dichiarandosi ateo, vede molto mon-
(«Qui, ora, vedo soltanto putrefazione,
dire. Infatti siamo in una costruzione do («prima della lebbra turistica»), da
continuamente deviante, divertente nel dandy quale pure si definisce coltiva una L’autore fra eredi di imperi economici e ceti diri-
senso filologico dell’aggettivo: entri e ne passione per la sua giovinezza e per quel- Hans Tuzzi (pseudonimo di genti che vestono come minorenni e par-
vieni risucchiato, perché Tuzzi conosce la dei maschi che incontra sul suo cam- Adriano Bon, Milano, 1952) lano come minorati…»). Ma è la qualità
l’arte di catturare il lettore in una spirale mino, Tommaso fa una brillante carriera: è autore, tra gli altri, del della lingua che conta («tutto sta nella
che sembra trascinarti lontano per farti da musicista e da seduttore (etero). romanzo Vanagloria e di lingua», avverte Massimo), e il ritmo che
scivolare nel fondo e poi nel fondo del L’amicizia permane e matura, ci saran- Come scrivere un romanzo ci trascina verso un finale del tutto inatte-
fondo. È questo lo stesso effetto che deve no momenti di autentica affinità elettiva. giallo o di altro colore. I suoi so. Lasciandoci con il sospetto che Itaca
fare a Tommaso, l’altro io narrante, tren- Ma è chiaro a questo punto che nella «di- gialli milanesi hanno come potremo rivederla, nella letteratura.
t’anni più giovane di Massimo, la lettura versione» (che diventa letteraria) c’è an- protagonista il vicequestore © RIPRODUZIONE RISERVATA

dei materiali che l’amico, prima di mori- che la diversità dello sguardo, del com- Norberto Melis. Tutti sono
re, ha deciso di mandargli, in coinciden- portamento, delle prospettive sul mondo editi o ripubblicati da Bollati
za con il suo cinquantesimo complean- regalata allo scrittore viveur da un’omo- Boringhieri. Hans Tuzzi è Stile UUUUU
no. Di che si tratta? Di una scatola di car- sessualità subito consapevole («io crebbi stato «intervistato da
Adriano Bon» su «la Lettu- Storia UUUUU
tone contenente le ultime volontà e una serenamente frocio»): non sofferente,
chiavetta con un file intitolato «Nessuno non rivendicativa ma lieta e leggera, vis- ra» # 435 del 29 marzo Copertina UUUUU

ACQUA DI SOLE GUSCI

Un bambino e una bambina tra i fiori: Frammenti di un amore finito


Bianca Rita Cataldi avvicina due famiglie La lista della spesa di Livia Franchini

N C
SAGHE

ABBANDONI

el primo romanzo uscito nel 2018, I fiori non he cosa rimane di una storia d’amore finita al-
hanno paura del temporale (HarperCollins), la l’improvviso, dopo che lui se n’è andato? Una lista
barese Bianca Rita Cataldi aveva raccontato l’av- della spesa dimenticata in casa, nient’altro: è ab-
ventura di una protagonista adolescente cresciuta in bastanza per un libro d’esordio diventato un caso lette-
una famiglia di sole donne. Ora, l’autrice ventottenne si rario in Gran Bretagna dove è già uscito. Sarà in libreria
cimenta con una saga familiare allargata a più genera- il 26 maggio in Italia per Mondadori Gusci, primo ro-
zioni e ambientata sullo sfondo della società barese de- manzo della traduttrice, docente di scrittura creativa e
gli anni Cinquanta e Sessanta: nel nuovo romanzo Ac- poetessa Livia Franchini, da quindici anni residente a
qua di sole. La saga dei Fiorenza e dei Gentile (Harper- Londra dove ambienta la sua insolita e destabilizzante
Collins, pp. 368, e 16, dal 18 giugno), la narrazione fa anti-storia d’amore (pp. 264, e 18). L’espediente lette-
perno sulle coltivazioni di fiori delle campagne puglie- rario è quello della «lista», l’unica traccia rimasta di
si per raccontare la vita e gli incontri tra due famiglie Neil ora che ha lasciato Ruth: sono le singole vettova-
lontanissime per censo, ma destinate a incontrarsi. I glie elencate nella nota della spesa a consentire all’au-
ricchi Fiorenza, profumieri da generazioni, hanno co- trice di aprire finestre sul passato attraverso il flash-
struito la loro attività intorno alle essenze dei fiori col- back. Piano piano la storia d’amore decostruita nei suoi
tivati nel territorio; anche i Gentile, contadini le cui ingredienti dolceamari si ricompone raccontando i
sorti dipendono dalla stagione e dalle intemperie, vivo- tempi «felici», le amicizie del liceo, il primo incontro,
no grazie alla coltivazione dei fiori che smerciano ai la convivenza e le scoperte fatte spiando la casella di
commercianti borghesi. Quel commercio incrociato di posta del fidanzato. Ma contemporaneamente prende
essenze è all’origine dell’amicizia tra due bambini, il vita anche il presente, il lavoro della ragazza in una casa
povero Michele, studioso e promettente, e la ricca Te- di riposo, il rapporto con la famiglia e quello con i coe-
resa: grazie all’appoggio dei protettori, Michele potrà tanei, mentre si chiarisce anche ciò che nella lista man-
continuare a studiare invece di seguire le orme del pa- ca davvero: quello che realmente la protagonista desi-
dre, ma dovrà farsi strada in un ambiente non suo. dera dalla vita, ora che deve cavarsela da sola.
24 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

Libri Memorie

CARO PAPÀ
.

di ALESSANDRO PIPERNO

CARO ZIO
T Stefano Piperno
utto mi sarei aspettato dalla vita tranne di italiani che fascisti non erano. Ci sono proposizioni che
ritrovarmi alla soglia dei cinquant’anni alle trasudano la stessa tonitruante oratoria di un cinegior-
prese con la postfazione di un libro scritto nale o una velina di regime. «È uno sconcio generale,
da mio padre e mio zio: e mica un libro
qualunque, bensì il genere di libro che ri- e Claudio Bondì, ovunque si odono frantumarsi di vetri, legni, mattoni e
mille e mille foto dell’odiato tiranno sono arse nelle
tenevo non avrebbe mai visto la luce. Del
resto, mentre lo scorrevo per la prima volta
(in seguito ne avrei affrontate diverse riletture, via via
cugini e fratelli di latte piazze fra ali di popolo plaudente». Eppure anche un
passo del genere esprime la forza di questo ragazzo, di
quei ragazzi: l’entusiasmo che li guida nel mondo, la vi-
più distese e smaliziate), ho sentito montarmi dentro il
sospetto infantile di essere stato defraudato: non del («zio Claudio»), han- talità, la speranza.
Non sta a me indagare i moventi emotivi che indusse-
mestiere che mi sono conquistato lottando con le un-
ghie, ma dei miei argomenti elettivi. Come se qualcuno no raccolto lo scambio ro Maurizio a tenere un diario così dettagliato proprio in
quel momento storico. Stando a ciò che dice Claudio, è

epistolare che racconta


fosse venuto ad abbeverarsi abusivamente allo strimin- come se il padre — in una felice intuizione profetica —
zito, torbido stagno della mia ispirazione. Il dato ridico- avesse caricato le sue apparentemente fragili spalle del-
lo — segno di quanto sfrenata e onnicomprensiva possa lo spiacevole onere di comporre gli annuari del disastro
essere l’impudenza filiale — è che, a pensarci bene, ero
stato io a suo tempo a impadronirmi dei loro ricordi, la storia della loro fa- che stava per travolgere lui e i suoi cari. Se da un lato,
infatti, Maurizio scrive per sé, assecondando una preci-
non certo loro dei miei. E non mi ero limitato ad appro-
priarmene, ma li avevo snaturati, distorti, infangati, al
solo scopo di offrire un contesto adeguato alle inade-
miglia e della tragedia sa esigenza interiore, dall’altro sta lavorando per tutti: i
genitori, la giovane moglie, i figli che ben presto metterà
al mondo, e in fondo anche per noi che saremmo venuti
guatezze virili di un discendente ingrato e risentito, e al-
le ubbie del fustigatore puritano i cui panni — dopo ebraica vista da Roma. parecchi decenni dopo. Così la sua voce si fa strumento
dialettico della tribù: i Bondì, i Piperno, gli ebrei secola-
un’adolescenza scolorita — avevo deciso di indossare.
A mio nonno Franco piaceva raccontare (soprattutto Alessandro Piperno ha rizzati di una certa generazione e di una precisa cerchia
sociale che aveva raggiunto la piena emancipazione e

scritto la postfazione
ai nipoti) di quando il padre — il molte volte citato e as- l’agiatezza nella Roma post-risorgimentale.
sai venerando Pellegrino Piperno — gli diceva: «I tuoi fi- E mi chiedo se papà e zio Claudio, da una diversa pro-
gli faranno le mie vendette». Povero nonno Pio! Dubito spettiva, un’ottantina d’anni dopo, raccogliendo la sfida
potesse immaginare che un giorno il più improbabile
tra i pronipoti avrebbe preso carta e penna per dare alla che qui anticipiamo lanciata da Maurizio, non abbiano voluto fare altrettan-
to, in tal modo innescando un vorticoso ciclone erme-
sua micidiale profezia un senso a dir poco letterale. neutico intorno al medesimo asse ereditario. Come se i

i
Se da un lato, infatti, non c’è parola che io abbia scrit- rami dell’albero di famiglia — tratteggiati in modo così
to nell’ultimo trentennio che non sia implicata, anche famiglia. In essa riconosco lo scanzonato edonismo che sapiente e meticoloso da nonno Pio — non smettessero
solo di sbieco, con il mondo irrimediabilmente perduto ha saputo infondermi. di spuntare dal tronco vivo, massiccio e terribile che af-
evocato in questo epistolario; dall’altro, a valutarle in re- Zio Claudio è più incline a introspezione e lirismo. È fonda le radici nel fertile limo della genealogia.
trospettiva, non ce n’è una, delle mie parole, che sia sta- un tipo emotivo. Per non parlare degli intrecci genealo-
ta capace di sfiorare il garbo, l’indulgenza, la tenerezza gici che non smettono di avvincerlo. Si vede che ha tra- Lasciate che i morti seppelliscano i morti
di cui hanno dato prova questi due attempati corrispon- scorso buona parte della vita a leggere e a scrivere, così Quasi tutti i ricordi che mi rendono felice hanno a che
denti: Stefano Piperno e Claudio Bondì, cugini e fratelli come è evidente che la memoria gli procede a scatti: per fare con le infinite discussioni da cui sono stato travolto
di latte, nati a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, lampi e analogie. fin dalla prima infanzia, dispute sollecitate e rese possi-
sotto false generalità, alla macchia, braccati come le- Insomma, tanto Stefano è spigliato e esplicito, tanto bili da tavole imbandite zeppe di squisitezze non per
protti in un mondo che ha smarrito decenza e dignità. Claudio è allusivo. Ciò crea un curioso contrappunto forza ebraiche. Eravamo a cena quando la tv ci fornì i
sinfonico. D’altronde, se è vero, come pensava Karen dettagli agghiaccianti dell’omicidio di Leon Klinghoffer,
Commento al commento Blixen, che la sola felicità concessa a un essere umano il paraplegico ebreo assassinato sulla nave da crociera
Immagino che qualcuno, a questo punto, potrà giudi- civilizzato è volgere in racconto le vicende della propria Achille Lauro. Eravamo a cena quando sentii mio padre
care sconveniente, se non proprio sfacciato, che io me vita, è stato bello vedere come Stefano e Claudio abbia- commentare con un certo scoramento la scelta del go-
ne stia qui a discettare su un testo che mi riguarda per- no scoperto, ciascuno a suo modo, l’ebbrezza di lasciarsi verno Craxi (di cui papà apprezzava il programma di
sonalmente. Nei tempi tristi che viviamo, tanto inclini al andare alla leggenda domestica che li terrà uniti per modernizzazione e rinnovamento progressista) di libe-
sospetto e alla tendenziosità, ci sarà sicuramente lo sce- sempre. Conosco il sollievo e l’eccitazione di mettere per rare Abu Abbas durante la crisi di Sigonella. Eravamo a
CLAUDIO BONDÌ mo di turno pronto a twittare: ma guarda tu a che cazzo iscritto ciò che, in qualsiasi contesto genetico, reclama cena quando udii mio zio Leonardo raccontare gli istan-
STEFANO PIPERNO di nepotismo al contrario ci tocca assistere? di essere serbato e protetto. Non sono mica reliquie da ti tragici che avevano portato alla morte del piccolo Ste-
Perché ci siamo salvati A costui vorrei dire che mi spiace per lui ma non c’è conservare sotto teca, ma sangue giovane, ricco di glo- fano Tachè, durante l’attentato alla Sinagoga di Roma
Postfazione nulla di più ebraico di un commento al commento: lo buli e piastrine. nell’ottobre del 1982: si dà il caso che lui, a quell’ora, fos-
di Alessandro Piperno sfrenato dialogo intergenerazionale in cui la memoria si Questa breve divagazione stilistica sarebbe incomple- se proprio lì, nel suo ufficio di via Catalana, a pochi me-
MARSILIO mescola all’eloquenza, l’eloquenza al sentimento, il sen- ta se non spendessi un paio di paragrafi sul diario di zio tri dall’orrore.
Pagine 192 timento alla storia. Prima papà e zio Claudio si cimenta- Maurizio. Non sapevo della sua esistenza. E dire che ho Insomma, credo di aver scoperto a tavola la natura te-
e 17, ebook e 9,99 no con il diario tenuto dal ventenne zio Maurizio negli un ricordo abbastanza plastico di Maurizio Bondì, il pa- atrale delle famiglie che avrebbe fatto di me un roman-
In libreria dal 14 maggio anni più spaventosi della millenaria storia ebraica: lo ci- dre di Claudio. In un certo senso era l’alterità dialettica ziere. Ciò rende più comprensibile il ruolo essenziale ri-
tano, lo interrogano, lo decifrano; poi tocca a me chiosa- rispetto a nonno Franco. I due cognati avevano così po- coperto dal cibo nel tiepido protetto ecosistema in cui
Gli autori re le loro glosse affettuose; mi aspetto che prima o poi co in comune da sembrare il prodotto di universi paral- ho avuto la fortuna di crescere.
Il volume raccoglie uno un nipote — un Piperno, un Bondì del Duemila e chissà leli e incompatibili. Maurizio era affilato, laconico, al- Nonna Maria, nel suo delizioso snobismo, si vantava
scambio epistolare tra due cosa — sentirà l’urgenza di venirci dietro mettendosi a meno agli occhi indagatori di un bambino non proprio di aver rubato la ricetta della torta caprese allo chef del
cugini, entrambi nati a Roma elucubrare a sua volta, portando nuova linfa a questa al- appariscente; Franco era virile, vitale, sempre in scena Quisisana di Capri. Civetterie auto-celebrative che ho
nel 1944. Claudio Bondì è legra, semiseria, a tratti dolente girandola di interpreta- con i suoi calzini rossi e lo sguardo sfavillante e sedutti- sentito emergere qua e là anche dalle parole di Stefano e
scrittore, sceneggiatore, zioni. C’è da perderci il senno. Che non si tratti della giu- vo. Eppure, non deve stupire che a prendere carta e pen- Claudio, e con cui ho ancora qualche conto in sospeso.
regista. È stato aiuto regista daica perversione dialettica così invisa ai nazisti? na sia stato Maurizio e non Franco. A pensarci bene, in- D’altra parte, come si può evincere dalle loro parole,
di Roberto Rossellini e Visto che ci siamo, dev’essere la deformazione profes- fatti, non deve stupire che tale esigenza narrativa sia sca- l’alimentazione raffinata e il vivere bene erano impor-
collaboratore di Vittorio De sionale, ancor prima della pedanteria, a spingermi a se- turita dall’indole prudente e meditabonda del primo, al- tanti. Lo erano stati negli anni della persecuzione, quan-
Seta. Stefano Piperno, gnalare le differenze stilistiche tra la prosa di Stefano e la lunga assai più efficace dell’energia faunesca del do erano venuti meno in modo drammatico; lo sarebbe-
sposato, padre di due figli, è quella di Claudio. A fronte dello stesso bagaglio di ricor- secondo. Comunque sia, si stenta a credere che quel dia- ro stati ancor più in seguito, nella spensierata stagione
stato consulente di marke- di, del comune background familiare e di una simpate- rio sia stato vergato da un ragazzo di vent’anni, la stessa della rinascita postbellica, come sordina ai ricordi di
ting nell’industria tessile e tica condivisione di intenti, le loro voci conservano età dei miei svagati studenti. Altri tempi, certo. Quando miseria e orrore. Non credo sia un caso che molti com-
ha sviluppato attività un’originalità sorprendente. l’istruzione borghese impartita in certi licei classici era ponenti delle nostre famiglie, dal secondo dopoguerra
imprenditoriali a Milano e Papà è papà, con il suo debole per le idee generali e i in grado di formare piccoli umanisti provetti, quando in poi, abbiano mietuto considerevoli successi nei più
New York. Il romanzo Con le contesti antropologici. La sua scrittura sobria, paratatti- l’ortografia e il buon uso della sintassi erano questioni disparati ambiti dell’industria alimentare: ristoratori,
peggiori intenzioni di ca, indulge in ricostruzioni storiche e dissertazioni rab- di classe. Ritrovo nelle pagine di zio Maurizio un’elo- catering planner e persino — parlo di Daniele, fratello
Alessandro Piperno è uscito biniche. Mi fa ridere (l’anticamera della tenerezza) l’at- quenza d’antan, la stigmate inconscia del lavaggio del di Claudio — amministratore delegato di una multina-
per Mondadori nel 2005 tenzione prestata a stoffe, arredi, urbanistica, ricettari di cervello inflitto dal ventennio fascista anche ai giovani zionale del food. Che non si tratti della reazione, tanto
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 25

prepotente quanto inesorabile, alla fame patita negli an- ne da chiedersi se tale smaniosa urgenza di riempire la
ni terribili: un appetito generalizzato che riguardava tut- casa di ospiti non rispondesse a un’esigenza nata in
ti gli aspetti di quella vita prima di allora mai così pre- un’epoca in cui le case degli ebrei erano state ridotte da
ziosa e in pericolo. leggi razziste e liberticide a luoghi di tremebonde de-
Ero già adulto e patentato quando, insieme a mio fra- tenzioni; per non parlare dei mesi durante i quali quelle
tello, presi l’abitudine di accompagnare nonna Maria al medesime dimore erano rimaste disabitate, abbando-
Verano per l’omaggio annuale alla tomba di nonno Fran- nate in fretta e furia dai proprietari fuggiaschi e braccati.
co. Finita la visita, condita da siparietti spiritosi e ricordi Non a caso i menu delle feste in casa Piperno obbedi-
commoventi, andavamo a fare colazione nel bar prospi- vano a una ferrea ortodossia, celebrando pedissequa-
ciente al vecchio cimitero monumentale, una bettola fa- mente una collaudata tradizione gastronomica: mozza-
mosa per i cornetti tiepidi, torniti, profumati. Nonna ci rella all’imperiale, cicoria e bottarga, ragù di funghi sec-
spiegò che quella era una tipica usanza ebraica: il cibo chi, gâteau di patate, concia e l’immancabile crema al
come antidoto alla morte. La vita che reclama il suo di- mascarpone con scaglie di cioccolato di nonna Maria.
ritto a perpetrarsi. Visto che gli ebrei sono proverbialmente astemi, le bot-
«Lasciate che i morti seppelliscano i morti»: è l’esor- tiglie di vino rimanevano per lo più intonse.
tazione che l’ebreo Gesù rivolge ai suoi discepoli ebrei. Tra gli habitué c’era zio Claudio. In veste di intellet-
Lo stesso Maestro che per sfamarli è disposto a decupli- tuale della famiglia, gli toccava subire le mie molestie di
care pani e pesci. Del resto, ho sempre trovato il paupe- aspirante scrittore. Si era laureato con Giovanni Macchia
rismo cristiano un tradimento ai gusti conviviali di Ge- e aveva fatto da aiuto regista a Roberto Rossellini, cre-
sù. E visto che parliamo di miracoli agro-alimentari, so- denziali di prim’ordine, e non solo agli occhi di questo
lo a un ebreo geniale poteva venire l’idea di tramutare piccolo Rastignac. Ricordo quando una sera, con il piat-
l’acqua in vino durante un ricevimento nuziale. to ricolmo di polpettone e patate, mi spiegò che i ro-
Nonna, come molte altre ebree della sua generazione, manzieri si dividono in due categorie: quelli in terza e
parlava di rado e malvolentieri della tragedia che per po- quelli in prima persona. A poco valsero le mie dotte
co non l’aveva annientata. Ma, quando lo faceva, il tema obiezioni: c’erano un mucchio di romanzieri, m’infervo-
della scarsità di vettovaglie, esacerbato dalla fuga e dalla rai, che avevano usato diversi punti di vista con la stessa
clandestinità, tornava alla ribalta puntualmente. disinvoltura. Con il senno di poi, temo di dovergli dare
Un pomeriggio, uscendo dal cinema Barberini, per ragione. A ben guardare, quanti sono gli scrittori capaci
poco non svenne di fronte all’entrata dell’hotel Bernini di utilizzare le due tecniche con la medesima intensità e
Bristol. Una cospicua percentuale di quell’albergo si- immediatezza? Davvero pochi. Forse Tolstoj, ma è come
gnorile era appartenuta a Marco Del Monte, suo zio, pa- dire Michelangelo o Mozart: non fa testo.
triarca ricco e munifico, cui i tedeschi avevano portato Poi c’era la musica. Quale ortodossia non la contem-
via figlia, genero e nipotine. «Non posso pensare a quei pla? Le leggi razziali avevano costretto mia nonna a la-
due angeli» si lagnava quel pomeriggio. «Principessine sciare anzitempo il conservatorio, ad appena un anno
così schifiltose. Non mangiavano quasi niente». Il pen- dal diploma. Il solo testimone di quell’atroce ingiustizia
siero di nonna non faceva che volgersi all’inappetenza era una spinetta malconcia relegata a un angolo del sog-
delle cuginette viziate dagli agi e dagli sprechi; la sua giorno: irrimediabilmente scordata, tastiera annerita,
immaginazione indugiava sul viaggio in treno intrapre- pedali ossidati, quel povero arnese ottocentesco emette-
so dalle bimbe, senza acqua né cibo, stipate come ani- va un suono sgradevolmente barocco. Il trauma del-
mali da macello, alla mercé delle prime gelate d’autun- l’espulsione aveva avuto effetti più duraturi e fatali di
no e della violenza affamatrice dell’implacabile macchi- quanto nonna non fosse disposta ad ammettere: solo
na teutonica: ultima fermata Auschwitz-Birkenau. una volta, infatti, la sentii accennare la marcetta alla tur-
Dal memoir congiunto di papà e Claudio emerge ca di Mozart disseminata di stecche commoventi.
spesso — anche nel pieno delle rievocazioni più fosche I suoi eredi erano decisamente più generosi, ai limiti
— questa vena gioiosa, se non proprio frivola, che ani- dell’esibizionismo. Quale miglior occasione, se non le
mava la famiglia. Il che dà conto dell’entusiasmo festaio- nostre feste, per infliggere agli ospiti satolli di cibo in-
lo dei Piperno e dei Bondì, di cui io stesso parecchi anni terminabili jam session? In seguito mio cugino Miche-
dopo avrei goduto i frutti autunnali. A fronte della mia langelo avrebbe intrapreso la carriera di chitarrista: og-
precoce decisione di assumere pose intellettuali, censo- gi, dopo aver tirato la carretta per un quarto di secolo, è
rie e misantropiche — indotta dalla montatura degli oc- un professionista ammirato e un autentico virtuoso. Al-
chiali, che gravava su questo naso tratteggiato da una vi- l’epoca la vera star era suo padre, Leonardo, il fratello di
gnetta antisemita, più che da un’autentica disposizione papà. Che alla fine era riuscito a diplomarsi in chitarra
d’animo — mi piaceva quando casa nostra si riempiva di classica, sebbene in ritardo, e da privatista. Malgrado le
gente, al solo scopo di vedersi e gozzovigliare. vecchie signore gli chiedessero sempre di eseguire un
Mi preme precisare che al tempo di quelle feste il mio preludio di Villa-Lobos, o la trascrizione per chitarra di
piccolo nucleo familiare — composto dal sottoscritto, Asturias di Isaac Albéniz, eseguita da mio zio Leonardo
mio fratello Filippo, mamma e papà — doveva apparire con l’energia necessaria e con la sufficiente circospezio-
uno spot idilliaco all’integrazione interreligiosa, impre- ne, si finiva per tornare al suo grande amore di gioventù,
ziosito dal fatto che a suo tempo il matrimonio dei miei il rock’n’roll: Ricky Nelson, Gene Vincent, Eddie Co-
era stato osteggiato dalle rispettive casate con una certa chran, per citarne alcuni. Erano stati i nostri genitori a
fermezza, neanche fossero i Montecchi e i Capuleti. iniziarci a quella musica anacronistica. Leonardo Piper-
Mio padre aveva preteso che Filippo e io fossimo cir- Le parentele in virtù di tale primato auto-certificato si sentisse in di- no possedeva una collezione di oltre ventimila dischi,
concisi in culla; ma lo aveva fatto per quello che potrem- Il patriarca di questa storia ritto di auspicare la distruzione dell’avversario politico. impreziosita da autentici pezzi rari come i bootleg dei
mo definire un atavismo igienico sul quale non era di- familiare romana è L’odio non faceva per noi. primi concerti di Ray Charles (suo idolo indiscusso).
sposto a transigere. L’altra concessione che era riuscito Pellegrino Pio Piperno, Ma veniamo al mondo senza religioni auspicato da Non mi diffonderei troppo su questo genere musicale
a strappare — nella serrata concertazione sindacale in- padre di Franco Piperno e Lennon. Io ci sono cresciuto dentro. Anzi, vorrei dire — paragonato alla trap in voga oggigiorno suona remo-
gaggiata con suoceri molto cattolici e parecchio diffi- Gianna Piperno. Franco che in casa le religioni erano state ridotte a un diversivo to come un madrigale di Monteverdi — se non ritenessi
denti — riguardava la nostra educazione religiosa: non Piperno sposa Maria: dalla ludico che dava il meglio di sé durante le festività del- che la devozione che tutti noi gli portavamo ricopra, nel
dovevamo riceverne alcuna; nessuna influenza né da loro unione nasce Stefano l’una o dell’altra confessione; come se un folklore vario- contesto, un’importanza nodale.
una parte né dall’altra. «Decideranno loro» aveva detto Piperno (coautore del libro pinto avesse preso il sopravvento su qualsiasi spirituali- Tale passione idolatra era sorta in papà, Claudio e Le-
con salomonica equanimità spolverata di fatalismo bi- Perché ci siamo salvati, ora in tà. Da bravo bimbo cattolico amavo il Natale per i mille onardo nei tardi anni Cinquanta, grazie ai dischi di im-
blico, ben sapendo che procrastinando alla maggiore libreria per Marsilio) e papà diversivi consumistici, le vacanze interminabili, i dol- portazione inviati da zia Adriana che, seguendo il mari-
età il tempo della nostra scelta era probabile che avrem- di Alessandro, romanziere ciumi stucchevoli e pieni di grassi saturi. Da bravo bim- to emigrato durante le leggi razziali, si era trasferita ne-
mo finito per non scegliere alcunché, cosa che si sareb- che esordisce nel 2005 con bo ebreo mi piaceva che mia nonna mi mettesse una gli Stati Uniti. Così, mentre la maggior parte dei loro
be puntualmente verificata. il volume Con le peggiori mano in testa per benedirmi, mi sembrava parecchio fi- connazionali era alle prese con le hit di Nilla Pizzi e
Vanto diversi debiti di gratitudine con i miei: a comin- intenzioni, autore della co indossare lo zucchetto al Seder di Pesah, non avrei Claudio Villa, questi ragazzi di buona famiglia israelita,
ciare da un’infanzia, dopotutto e al netto delle nevrosi di postfazione pubblicata in mai potuto fare a meno delle pizzarelle alle azzime irro- nei loro ampi appartamenti del centro storico di Roma o
prammatica, prospera e spensierata. Ma forse la cosa queste pagine. Gianna rate di miele caldo che ancora oggi mio fratello replica di Monteverde, ballavano sui riff irresistibili di Chuck
per cui non smetterò mai di ringraziarli è di aver realiz- Piperno sposa Maurizio con precisione filologica. Ciò detto, niente comunioni, Berry e James Burton. Musica negra di cui si erano im-
zato sul campo il sogno espresso dalla più famosa strofa Bondì, autore di un diario niente Bar Mitzvah, al bando chiese e sinagoghe. possessati giovani bianchi proletari e ribelli (Elvis Pre-
della più celebre canzone di John Lennon: dal quale prende il via Per dare il senso del paganesimo che si respirava in sley, Eddie Cochran, Jerry Lee Lewis), decisi a reinter-
Imagine there’s no countries questa storia letteraria. famiglia, in assenza di una cerimonia di iniziazione alla pretarla e in tal modo contribuendo a cambiare il mon-
It isn’t hard to do Dall’unione di Gianna vita adulta adeguata alle circostanze, fu proprio zio do, non solo quello della musica.
Nothing to kill or die for Piperno e Maurizio Bondì Claudio a inventarsi per la figlia una non meglio precisa- Non vorrei esagerare con le suggestioni, ma nessuno
And no religion too nasce Claudio Bondì, il ta «festa della primavera», per sostituire Comunione o mi toglie dalla testa che anche quella musica fosse al
Imagine all the people secondo coautore del libro Bat Mitzvah. servizio — proprio come l’edonismo, le feste, il cibo —
Living life in peace... Perché ci siamo salvati. Dal Conservo un cimelio che dimostra come queste reli- di un programma di auto-rigenerazione. Quella era la
A me non serve immaginare. Mi basta ricordare. punto di vista anagrafico gioni in millenario conflitto avessero trovato un modo musica dei liberatori, che inneggiava alla vita e al sesso,
Né mio padre né mia madre davano peso, almeno di Stefano Piperno e Claudio più che civile di convivere nel soggiorno di casa. Una fo- la musica anti-puritana, che negava la legittimità del-
fronte a noi, alla propria origine, né a quella di chiunque Bondì sono cugini di primo to dai colori sbiaditi che potrebbe fare da manifesto a l’apartheid etnico e della pruderie erotica, insomma il
altro. Se l’avessero fatto probabilmente non si sarebbero grado; e dunque Claudio qualsiasi campagna per la tolleranza interculturale: io, miglior antidoto morale ed estetico alle purghe hitleria-
sposati. Ricordo ancora la punizione draconiana che mi Bondì è cugino di secondo papà, mamma e Filippo seduti sul divano vestiti a festa: ne che avevano rischiato di cancellare gli ebrei di mezza
venne inflitta per aver apostrofato (naturalmente in ab- grado di Alessandro alla sinistra un albero di Natale addobbato, alla destra la Europa dalla faccia della Terra.
sentia) un ragazzino rom che mi aveva presumibilmente Piperno, che lo chiama «zio» Hanukkiah ardente.
sfilato il portafoglio in autobus. Che vergogna! Ancora perché da sempre Claudio è Voglio molto bene a questa foto. Mi sembra che illu- Con le migliori intenzioni
oggi niente considero più schifosamente oltraggioso «zio Claudio» secondo una stri le placide, ironiche virtù della secolarizzazione, la Frivolezza, sarcasmo, improntitudine, inclinazione al
della generalizzazione razziale; niente mi sdegna e mi diffusa abitudine di stessa che oggi è minacciata dalla recrudescenza di fon- sofisma, al depistaggio e al millantato credito, impru-
risulta odioso come chi fa eccezioni tipo: «Io non ho chiamare zii i cugini più damentalismi medievali forieri di chissà quali disastri. denza, incapacità di valutare l’effetto d’ogni singolo atto,
pregiudizi tranne che per gli zingari». anziani. Gli altri personaggi Non mi sarei così dilungato sulla composizione mo- prodigalità, sessuomania, disinteresse per l’altrui punto
In quanto a qualcosa per cui morire o uccidere, sebbe- che compaiono nella storia rale della mia piccola tribù, sulle sue abitudini profane, di vista, riluttanza a riconoscere i propri torti, ostentato
ne sia venuto al mondo nel periodo storico in cui la con- sono: zia Adriana, sorella di se non pensassi che le suddette splendide feste organiz- vigore caratteriale che è solo debolezza, e soprattutto
trapposizione ideologica raggiungeva una specie di api- nonna Maria; Leonardo, zate dai miei non ne fossero la prelibata emanazione. una peculiare varietà di ottimismo che sconfina nell’ir-
ce parossistico, bisogna dire che il settarismo politico fratello di Stefano e padre di Sempre più, infatti, quei ricevimenti mi appaiono il solo responsabilità: non è che una piccolissima dose della
era un vizio intellettuale bandito da casa, non meno del- Michelangelo; zia Bice, rituale religioso che mi sia stato imposto. Forse qualcu- miscela con cui abitualmente ti fregano, mettendoti con
la maleducazione. I miei non erano soliti scendere in cognata di Pellegrino; no potrà ritenerlo un tantino troppo dionisiaco per un le spalle al muro, il microbo con cui t’intossicano l’orga-
piazza. Aborrivano gli slogan politici di ogni colore. Dif- Graziadio e Maddalena, ragazzo implicato con le due più antiche religioni mo-
fidavano di chiunque ritenesse di aver ragione a priori, e genitori di Bice noteistiche dell’Occidente, ma tant’è. D’altro canto, vie- CONTINUA A PAGINA 26
26 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

Libri Memorie .

SEGUE DA PAGINA 25 superati. Che non basti questo a spiegare il baldo colpo
di reni con cui nell’immediato dopoguerra riuscirono a
nismo, ma anche la cocaina con cui lo euforizzano. E se risollevarsi: la capacità di mettersi l’orrore alle spalle, fin
solo avessi, a mia volta, trovato il coraggio d’inchiodarli quasi a disinnescarlo; e di recuperare il tempo perduto
alle loro responsabilità, se solo avessi avuto l’imperti- con un’energia coriacea e spavalda. Per l’ennesima volta
nenza (di cui ero così sprovvisto agli albori della mia pu- reagirono alla morte mangiando, vivendo, spassandose-
bertà) di intimare loro: «Vi prego, vi scongiuro, non sarà la. Trasformarono la debolezza in forza. Non permisero
l’ora che ammettiate i vostri torti? E che guardiate in fac- che fosse l’angoscia, o il risentimento, a dettare loro
cia alla realtà?», sono certo che essi mi avrebbero guar- l’agenda emotiva negli anni a venire.
dato con disprezzo per bruciarmi subito dopo con una Ecco l’atteggiamento da me sarcasticamente celebra-
facezia filosofica tipo: «Il signorino è pregato di dare to nelle pagine più vibranti di Con le peggiori intenzioni;
una definizione di realtà!». un contegno verso il quale Stefano e Claudio — con qua-
le maggiore saggezza — si mostrano indulgenti, e in un
Così inizia una delle tante invettive contro la famiglia certo senso grati. «La mia impressione — scrive papà —
di origine scagliate da Daniel Sonnino, il giovane narra- è che l’anelito alla felicità superò qualunque ostacolo, la
tore di Con le peggiori intenzioni, il mio romanzo d’esor- normalità del bene contro la banalità del male». Gli fa
dio. Il libro era, o almeno sarebbe dovuto essere, un’irri- eco poche pagine dopo Claudio, riflettendo sul viaggio
verente requisitoria contro i Penati fin troppo soffocanti di nozze intrapreso dai genitori nell’estate del 1943, a
da cui io e il mio narratore stavamo affannosamente cer- pochi giorni dall’8 settembre: «C’è una leggerezza che
cando di emanciparci. A scanso di equivoci, desidero solo l’amore è capace di garantire a due ragazzi che rie-
chiarire che, malgrado le esperienze adolescenziali di scono a guardare al futuro sorridenti e felici. E sì che mia
Daniel ricalchino per sommi capi le mie, malgrado i no- madre a sedici anni era stata espulsa dal liceo Virgilio e
stri milieu si somiglino fin quasi a confondersi, la mia mio padre, a diciannove, dalla facoltà di Economia. Pen-
adolescenza, per quanto turbolenta e non priva di om- so a come sarei stato io nelle loro condizioni: ma non
bre, è stata decisamente più lieta e risolta della sua; così trovo parole e resto incantato dalle loro, che non cono-
come i personaggi che l’hanno popolata risultano, so- sco e solamente posso immaginare».
prattutto se sottoposti al vaglio dei ricordi, assai più in- Come si vede, papà e Claudio non smettono di chie-
nocui di quelli da me inflitti al mio disgraziato eroe. dersi come avrebbero reagito loro di fronte al cataclisma
Per ragioni a tutt’oggi misteriose, Con le peggiori in- che colpì genitori, zie, nonni. E allo stesso tempo en-
tenzioni ottenne molto più successo del previsto e pa- trambi danno conto di come Franco e Maurizio, Maria e
recchi più dissensi del necessario. Anche in virtù del Gianna avessero continuato a vivere nel modo in cui ave-
bailamme che riuscì a suscitare, fu preso da alcuni com- vano sempre vissuto. Cos’altro, se non un’acerba inco-
ponenti della mia famiglia come una specie di tradi- scienza, un cieco investimento sulla benevolenza del de-
mento della deontologia parentale. Mi giunse voce che stino, può averli indotti a sposarsi, a intraprendere viag-
alcuni Piperno (abbastanza lontani da me, ma assai gi pericolosi muniti di documenti falsi, a mettere al
prossimi ai miei defunti nonni) si risentirono al punto mondo bambini già segnati e destinati al macello? La
da riunirsi per esecrare le deliranti intemerate messe in domanda che perseguita papà e Claudio è la stessa che
bocca a Daniel Sonnino dal suo irresponsabile creatore. da sempre affligge anche me: perché lo fecero? Come ci
Pare che la frecciata più sgradita fosse quella che riduce- riuscirono? Cosa diavolo diceva loro il cervello?
va le leggi antiebraiche del 1938 al rango di mere «fru- La verità è che non c’è strabismo più periglioso che
strazioni erotiche». Come mi ero permesso di ironizzare valutare un evento storico, persino il più gigantesco e
su ciò che aveva rischiato di annientarli? Come avevo po- sciagurato, con il famigerato senno di poi. In tal senso
tuto liquidare con una battuta di dubbio gusto la trage- gli argomenti di Primo Levi appaiono al solito i più pe-
dia ebraica per antonomasia, fino a svilirla trucemente? netranti e persuasivi: «Molte minacce di allora, che oggi
Come avevo osato oltraggiare la sacralità della Memoria ci sembrano evidenti, a quel tempo erano velate dall’in-
con un cinismo degno del peggior antisemita? credulità voluta, dalla rimozione, dalle verità consolato-
Non è certo questa la sede per dare voce alle mie ra- rie generosamente scambiate ed autocatalitiche».
gioni, o per discolparmi. Diciamola tutta: nessun ebreo romano allora poteva
Se ne ho fatto cenno è solo perché nelle pieghe delle immaginare — come avrebbe potuto? — fin dove si sa-
email di Stefano e Claudio mi è sembrato di ravvisare rebbe spinta la macchina demoniaca del totalitarismo
una cauta interlocuzione nei confronti degli spettri dei omicida tedesco. Papà ricorda come ancora dopo la rac-
loro genitori che fa il paio con i dubbi espressi fin trop- colta dell’oro la maggior parte degli ebrei romani confi-
po sfacciatamente dal protagonista di quel mio primo dasse nel fatto che il malvagio programma dei nazisti
controverso romanzo. Essi riguardano la specificità di avrebbe portato alla deportazione dei soli maschi abili.
un certo ambiente ebraico romano di cui Franco e Maria Sebbene fosse già un’enormità, almeno rientrava nel
Piperno, così come Maurizio e Gianna Bondì, erano par- novero di cose orribili che possono capitare a un uomo
te integrante: un mondo che nel giro di pochi decenni adulto in tempi di guerra. D’altronde, non erano trascor-
aveva raggiunto un grado di assimilazione rispetto al- si così tanti anni da quando quasi un’intera generazione
l’universo dei «gentili» impensabile ai loro antenati; e di italiani, chiamata a difendere i confini patrii, aveva
insieme di consapevolezza delle proprie forze, dei diritti perso la vita o subito gravi mutilazioni fisiche e morali
e degli obiettivi sociali e mondani da perseguire e rag- in trincee tanto fangose quanto insalubri.
giungere; e soprattutto di benessere borghese fatto di Insomma, neanche l’ebreo più pessimista, la Cassan-
civismo, costumi raffinati, attività sportiva, cultura dra paranoica e apocalittica della comunità, avrebbe po-
umanistica. Franco e Maria, Maurizio e Gianna erano tuto immaginare l’esistenza di un posto come Treblinka.
tutti nati immediatamente prima o subito dopo l’avven- Nessuno a Roma (ma forse neanche a New York, a Lon-
to del fascismo, e quindi all’ombra di un regime autar- dra, a Mosca) aveva idea delle stragi perpetrate a danno
chico, autoritario, tanto spietato con gli oppositori di inerti comunità askenazite compiute dai tedeschi nei
quanto generoso con i sostenitori più ottusi e zelanti. Il boschi della Galizia, o delle condizioni in cui versavano
che significa che questi ragazzi belli e ben pasciuti non gli abitanti dei ghetti di Cracovia o Varsavia. Quale per-
avevano avuto l’opportunità di conoscere altro. Come ri- versa fantasia masochista e kafkiana avrebbe potuto
corda papà, nonno Franco aveva percorso tutte le tappe concepire un simile inferno?
dei giovani fascisti, sguazzando beatamente nella retori- «Il mondo non è stato creato una volta per tutte per
ca machista contrabbandata dal regime. E mai, nei pri- ciascuno di noi» sentenzia Proust in uno dei momenti
mi incoraggianti anni della sua vita, gli era passato per più toccanti della Recherche. È strano come questa frase
l’anticamera del cervello che potesse esistere un Paese bellissima e struggente si attagli al trauma giovanile dei
migliore del suo o un contesto storico più vantaggioso miei nonni. Erano poco più che adolescenti quando
in cui nascere, crescere e generare. scoprirono che il mondo — quel mondo pieno di cose
Conservo un’immagine di lui che, nel suo abbacinan- confortevoli e affidabili — non era stato creato per loro
te splendore iconografico, rende merito a quel remoto una volta per tutte. Ciò che ignoravano è quanto assurdo
noviziato avanguardista. Madonna di Campiglio, tardi e oscuro potesse essere il nuovo mondo in agguato. Da
anni Settanta, avrò otto anni al massimo. Sono su un ciò, immagino, dipese la loro imprudenza, e quella di
campo scuola alle prese con scalette e spazzaneve al molti altri. Come possiamo biasimarli? Chi di noi può
fianco di altri pargoli infagottati, quando vedo nonno avere una visione panoramica della tragedia storica che
destreggiarsi su una cunetta nel suo stile sicuro e anti- è in procinto di sommergerlo? Per quanto colti e scafati
quato. Gli sci sono straordinariamente lunghi, così co- potessero essere, per quanto accorti e informati si rite-
me le racchette. Il corpo massiccio e virile è fasciato da nessero, nessuno dei miei familiari poteva immaginare
una divisa grigia la cui marziale austerità è minata dallo fin dove sarebbe arrivata l’atroce ideologia che aveva
svolazzante pompon sul berretto di lana. Si ferma a po- eletto a nemico giurato dell’umanità qualsiasi ebreo sul-
chi passi da me e mi ammicca raggiante. Eccolo lì, nel la faccia della Terra: per il semplice fatto che nessuno li
suo elemento: la pelle abbronzata, le labbra spalmate di aveva preparati ad affrontare una così improbabile, de-
burro di cacao, il sorriso trionfante di chi non ha altro da vastante calamità. Se non altro perché, fino a quel mo-
desiderare. Immagino che il duce e i suoi gerarchi ne mento, per loro essere ebrei non aveva mai costituito
avrebbero apprezzato sia la posa che lo spirito. una questione talmente seria da implicare cose deter-
Mi chiedo come abbia reagito un diciottenne ebreo minanti come la vita e la morte.
come lui, venuto su in questo contesto, entusiasta, vita- Mi ha sempre colpito che i miei nonni chiamassero i
lista e speranzoso, all’onta inflitta alla sua gente dalle loro persecutori i «tedeschi», e non i «nazisti», come ci
leggi razziali e dal Patto d’acciaio. Posso solo immagina- veniva insegnato a scuola. Evidentemente per Franco e
re il senso di delusione e sconforto. La stupefazione mi- Maria, per Maurizio e Gianna, la militanza ideologica di
sta a paura. quegli orrendi criminali disposti a tutto pur di acciuffar-
E tuttavia neppure questo riuscì a piegarlo, né a ren- li era irrilevante. I tedeschi non erano astrazioni malva-
derlo diffidente nei confronti della vita, di sé stesso e gie, crudeli marionette letterarie, come a noi retrospet-
delle proprie scelte. Ciò vale per lui, ma anche per gli al- tivamente appaiono i nazisti. Bensì persone in carne e
tri. È come se avessero optato per non lasciarsi schiac- ossa: forestieri dai nasi affilati e gli aliti pestilenziali;
ciare dal senso del tragico di cui erano così evidente- squadracce armate fino ai denti, infagottate in divise
mente sprovvisti. Una mancanza che paradossalmente li brune o grigio ferro, con i medesimi elmetti dalla visiera
protesse, se non dagli eventi che li minacciavano, dal ri- sporgente, che non facevano alcuno sforzo per farsi ca-
schio di non riuscire ad affrontarli qualora li avessero pire dalle vittime, impartendo ordini sinistri, assurdi,
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 27

{
Jazz di oggi. Anzi, di ieri
Nell’altra vita (estate 2019) due italiani fondatori dell’XY Quartet anch’esso
Note blu potevano registrare a Vancouver con due
canadesi un cd di jazz contemporaneo. Ne è
documentato da Nusica, si confrontano con
la batteria di Nick Fraser e il clarinetto del
di Claudio Sessa nato Vortex (Nusica). Nicola Fazzini (sax alto) fuoriclasse François Houle. Quasi un viaggio
e Alessandro Fedrigo (basso elettrico), già dalla musica ancestrale all’oggi (ieri).

violenti nell’inconfondibile, indimenticabile idioma. ma, papà, Filippo, zii, cugini in un posto remoto e terri- vi per capire che non c’è merito nel farcela, né demerito
Per questo a nessun ebreo romano della generazione bile al solo scopo di gasarli e incenerirli. Se avessi dovu- nel soccombere. Fu il caso, o se preferite una serie di cir-
dei miei nonni, dal secondo dopoguerra in poi, sarebbe to lasciare tutto — la casa avita, Roma, la mia meravi- costanze imperscrutabili, a decidere la sorte della mag-
mai venuto in mente di andare in vacanza nella Foresta gliosa lingua — per trovare asilo in qualche Paese lonta- gior parte degli ebrei europei. È una cosa penosa da ac-
Nera, di acquistare un disco di Wagner o una Mercedes. no, costretto a inventarmi da zero, senza appoggi, senza cettare, ma è la sola che resista alla prova del buonsenso.
Non era questione di ritorsione, e neppure di odio im- una lira in tasca, una nuova vita, una nuova famiglia, una Resta comunque il fatto che alcune condizioni si di-
medicabile. Era diffidenza; un modo come un altro per nuova professione. Mi chiedevo come avrei gestito ri- mostrarono obiettivamente più favorevoli di altre, e ciò
gestire il trauma, e soprattutto per non sfruculiare i dor- cordi così mefitici e ingovernabili. E capivo che lo scena- rese, se possibile, ancor più iniqua l’ingiustizia. Papà e
mienti spettri da cui non si sarebbero mai liberati. rio era talmente desolato e raccapricciante da non auto- Claudio si sono guardati bene dal nascondere i privilegi
rizzare alcuna plausibile messa a fuoco. Forse, mi dice- di carattere finanziario, sociale, culturale, logistico di
La coppia di ungheresi vo, nei loro panni avrei fatto come Stefan Zweig: mi sarei cui si avvalsero i Piperno e i Bondì, vantaggi senza i quali
A proposito di spettri, ce ne sono un paio che da sem- tolto la vita. probabilmente non ce l’avrebbero fatta. Non è certo un
pre occupano la mia fantasia e tormentano i miei sonni. A giudicare dal contegno tenuto durante le cene in ca- oltraggio notare come il tributo più salato — in termini
Una coppia di coniugi ungheresi che frequentava la no- sa nostra o nel loro studio alle porte del ghetto, i due co- di sparizioni e di morti — fu pagato dagli ebrei meno
stra casa con una certa regolarità. Erano fornitori di mio niugi ungheresi avevano deciso altrimenti. Eccoli lì, alle abbienti, quelli che costituivano il ventre molle della co-
padre, disegnatori tessili di gusto, fama e talento. Per di- prese con qualche squisita pietanza, impegnati in di- munità millenaria, la classe popolare in gran parte an-
screzione preferisco tacerne i nomi ma non l’aspetto co- scussioni sulla politica di Israele o assorti nella contem- cora imprigionata nel vecchio ghetto cittadino. Ce lo ri-
sì singolare, tanto più quando li vedevi insieme. Lui se- plazione di un librone zeppo di illustrazioni. corda Giacomo Debenedetti nel suo 16 Ottobre 1943,
galigno, dinoccolato, affetto da una lieve scoliosi, aveva Credo di aver iniziato allora a diffidare — pur senza scritto a caldo, pochi mesi dopo la tragedia, con la scar-
un aspetto svagato e aristocratico, con le sue guance in- saperlo — di quell’entità astratta e inservibile, troppo na solennità di un kaddish.
fossate lucide e friabili come un’antica pergamena. Lei spesso invocata nel dibattito pubblico, che si chiama
era piccola, tondetta, con occhi straordinariamente vigi- «memoria collettiva». Erano proprio loro, quelli di «piazza Giudìa», che più
li: il vero motore della coppia. Maneggiavano parecchie Mi chiedo: come può la memoria di un individuo ri- avrebbero dovuto avvertire la minaccia, perché loro era-
lingue ma davano l’impressione di non parlarne corret- guardare gli altri? Come possono i ricordi di pochi im- no destinati a fornire il più vasto bottino di vittime. Ma
tamente nessuna, se non la propria, immagino. Non plicarci tutti? Un ricordo non è forse ineluttabilmente avrebbero poi dato retta a quell’allarme? Erano pigri, at-
credo di averli mai sentiti alludere al proprio passato personale, e quindi tragicamente incomunicabile? Pos- taccati ai loro luoghi. L’ebreo errante ormai si sente
mostruoso, e tuttavia esso incombeva al punto da prece- so solidarizzare con un amico rimasto vedovo, posso stanco, ha troppo camminato, non ce la fa più. La fatica
derli: ne portavano i segni con misteriosa, assurda leg- persino figurarmi l’incolmabile senso di vuoto in cui an- di tanti esilii e fughe e deportazioni, di quelle tante stra-
gerezza, o con quella che potremmo chiamare ironia naspa, poveretto, ma non potrò mai intendere l’intrinse- de percorse dagli avi per secoli e secoli ha finito con l’in-
askenazita. Provenivano entrambi da famiglie dell’alta ca specifica natura del suo lutto. Ed è proprio questo il tossicare i muscoli dei figli; le loro gambe si rifiutano di
borghesia di Budapest che avevano versato tributi uma- punto: niente ci fa sentire più soli dei nostri ricordi. Vale trascinare ancora i piedi piatti.
ni e patrimoniali insostenibili, sia alla malvagità nazista per quelli lieti, ma ancor più per quelli dolorosi. Bisogna
che all’avidità sovietica. Vittime sacrificali dei grandi to- farsene una ragione: ogni pretesa di memoria comune Con tutta evidenza né i Piperno né i Bondì appartene-
talitarismi novecenteschi, avevano visto il loro leggia- implica una buona dose di ipocrisia, retorica e impostu- vano a questa categoria di ebrei erranti resi sedentari da
dro, cosmopolita mondo austroungarico andare in pez- ra. Nasconderselo è un oltraggio alla verità. secolari tribolazioni. Anzi, erano l’esatto opposto: dina-
zi in appena un lustro, dovendo sopportare prima la de- Allora si comprende meglio perché non c’è un solo mici fino all’avventatezza, e tuttavia abbastanza scaltri,
portazione di genitori, fratelli, cugini; poi l’esilio. scampato a una grande sciagura che prima o poi non introdotti, scolarizzati da non abbandonarsi all’atavico
Erano la cosa più simile ai personaggi del Mondo di debba fronteggiare il senso di sconfinata solitudine in- fatalismo, cercando piuttosto soluzioni, se non proprio
ieri di Stefan Zweig in cui mi fossi mai imbattuto. Ma a sito nella sua condizione derelitta. Non c’è sopravvissu- lineari, sicure o definitive, almeno efficaci. La destrezza
dispetto del grande scrittore viennese avevano scelto di to ai campi di sterminio, o più in generale alla persecu- inaudita con cui zia Bice riuscì a salvare dall’annienta-
ricostruirsi un’esistenza degna di questo nome in altri zione nazista, che non avverta nel profondo del proprio mento il suo piccolo nido familiare — cui rende merito
Claudio in un paio di vividi paragrafi picareschi — la di-
ce lunga sulle doti di audacia e improvvisazione di cui
disponevano le figlie di Graziadio e Maddalena Piperno.

Poche vicende suscitano la mia


Del resto, è proprio con loro, le ragazze, che vorrei
chiudere questo piccolo omaggio postumo.
Poche figure suscitano la mia ammirazione e altret-
tanta curiosità romanzesca come le due giovanissime

ammirazione e la mia curiosità


partorienti in fuga: mia nonna Maria e zia Gianna. Toccò
a loro portare nove mesi in grembo i fragili feti che un
giorno — a quasi ottant’anni di distanza — avrebbero
preso a scambiarsi email per dare senso a giorni così in-

romanzesca come la gravidanza


sensati. Stando a calcoli non troppo complessi, i due au-
tori di questo libro furono concepiti a distanza di una
manciata di giorni l’uno dall’altro, nell’estate del 1943, e
quindi a pochi mesi dal crollo del fascismo e dall’avvio
delle conseguenti perquisizioni antiebraiche a opera

di nonna Maria e di zia Gianna


degli sgherri di Himmler. Ciò significa che sia Maria che
Gianna vissero il meglio della loro gravidanza nella con-
dizione peggiore che si possa immaginare: sotto falso
nome, senza adeguato ricovero, in ansia per la propria

durante l’inverno del 1943-1944


sorte e quella dei cari più prossimi.
Come uomo mi è quasi impossibile ogni tentativo di
immaginare gli incanti e i disagi della maternità. E non
parlo solo dei risvolti biologici della faccenda. Al netto
di ogni retorica, mi è consentito tutt’al più figurarmi il
senso di responsabilità da cui si sente investita una don-
Paesi, e lo avevano fatto con decoro e successo. cuore l’impossibilità di raccontare l’angoscia, la mortifi- L'album di famiglia na incinta. Non credo sia scorretto considerare la gravi-
Se ne parlo qui, se li chiamo in causa dopo tanti anni, cazione, l’orrore in cui non smette di dibattersi. Come Nella pagina accanto: danza l’esperienza simbiotica più radicale messa in
è perché in qualche misura essi rappresentavano l’altra ha scritto Elie Wiesel: «Quelli che non hanno vissuto Stefano Piperno (sempre campo dalla natura.
faccia — quella innominabile — della persecuzione. quell’esperienza non sapranno mai che cosa sia stata; a sinistra) e Claudio Bondì Ciò rende ancor più inconcepibile ed eroico il corag-
Sebbene condividessero con la mia famiglia le origini quelli che l’hanno vissuta non lo diranno mai; non vera- bambini sulla spiaggia di gio con cui quelle due ragazzine affrontarono il proprio
religiose e alcune tradizioni millenarie, avevano dovuto mente, non fino in fondo. Il passato appartiene ai morti, Santa Marinella, litorale stato interessante. Mi chiedo cosa passasse loro per la
sostenere ben altre angherie e ben più durevoli strazi. e il sopravvissuto non si riconosce nelle immagini e nel- romano, nel luglio del 1947 testa. Si sentivano in colpa? Erano guidate dall’inco-
Per loro la Shoah non era come per me un incubo infan- le idee che pretendono di descriverlo». In termini analo- e in una fotografia recente. scienza o blandite dalla speranza? Oppure, avevano solo
tile, o come per i miei nonni un ricordo doloroso, ma il ghi, a più riprese, si sono espressi anche Levi, Bettelhe- Nella pagine precedente un un motivo in più rispetto a qualsiasi altro per resistere e
cuore di una sventura permanente e indicibile, il cancro im, Améry e tanti altri ancora. D’altra parte, tale inespri- dettaglio delle mani. Stefa- combattere? La Liberazione era ancora un’ipotesi aleato-
morale che li avrebbe tormentati fino alla tomba. Eppu- mibilità raccapricciante è il cuore della poesia di Celan e no Piperno e Claudio Bondì, ria. Ciò significa che il rischio che correvano era di met-
re niente di tutto questo sembrava emergere in superfi- dell’opera saggistica di Steiner. cugini e fratelli di latte, sono tere al mondo due marmocchi ebrei che non avrebbero
cie, almeno non in società. Si comportavano come tutti Spesso, nel corso degli anni, mi è accaduto di pensare nati a Roma nel 1944 a mai conosciuto il privilegio di vivere la propria vita co-
gli altri amici dei miei genitori. Lavoravano, viaggiava- che molti dei sopravvissuti, ansiosi di testimoniare la pochi giorni di distanza m’era giusto che la vivessero. E tuttavia è logico doman-
no, si nutrivano doviziosamente, ascoltavano bella mu- propria esperienza, avessero finito con il prendere fin darsi se ad animarle non fosse un istinto assai meno dis-
sica, andavano al cinema. Il che, spero ne converrete, era troppo seriamente il loro dovere di ricordare, e non ab- sennato e imbelle: il sospetto che la sorte avesse messo
incredibile. bastanza il loro sacrosanto diritto di dimenticare. nelle loro mani il frutto della perpetuità familiare. For-
Il rispetto che provavo per loro era di natura supersti- C’era qualcosa di morboso e sconcio nella curiosità se, travolte da frequenti scariche ormonali, sentivano
ziosa. Per dare un’idea di quanto morbosamente mi av- che la coppia di ungheresi mi suscitava. E qualcosa di che il destino delle nuove generazioni dipendeva dalla
vincessero, basti dire che erano gli anni in cui mio fra- estremamente dignitoso nel modo in cui affrontavano loro sopravvivenza, e che questo era un ottimo motivo
tello e io eravamo in preda a una specie di smania nel- la vita, senza mai lasciarsi andare allo sconforto, almeno per lottare e non perdersi d’animo.
l’accumulazione compulsiva di libri sul genocidio ebrai- non di fronte a quel piccolo impiccione. Avrei dovuto Mi pento di non aver mai interrogato mia nonna su
co. Una bulimia bibliografica macabra e insana a cui avere maggior rispetto per il mistero che incarnavano, e una questione così capitale. A impedirmelo è stata cer-
saremmo scampati con una certa difficoltà. Non posso provare a comprendere il loro diritto a essere altro da ciò tamente la pudicizia imposta dalla condizione di nipote
parlare a nome di Filippo, ma per quanto mi riguarda ho cui la storia li aveva condannati. adolescente. D’altronde, ripensando alla sua scorbutica
il sospetto che il cuore della mia ricerca, allora come og- Altrettanto si può dire dei miei nonni e dei miei pro- ironia, non credo che mi avrebbe fornito risposte più
gi, si concentrasse sul mistero incarnato da quella civile, zii. Mentre io e mio fratello, la terza generazione, erava- eloquenti di un’alzata di spalle o uno sbuffo stizzito.
sorniona coppia di ungheresi. Non conoscendo la loro mo alle prese con i nostri studi eruditi sull’origine e la Non era una donna sentimentale e, soprattutto in vec-
storia avrei potuto prenderli per gente qualsiasi, un po’ natura del Male, essi — che di quel Male erano stati vit- chiaia, di fronte a nuovi rovesci, avrebbe dato ancora
eccentrica forse, incline a bizzarre trascuratezze freak, time — preferivano concentrarsi sulle diuturne faccen- una volta prova di quanto vigorosa fosse la sua scorza.
ma niente di più. E invece non era affatto «gente qualsi- de della vita: la famiglia, i figli, il lavoro, il sesso, l’adulte- Un dato è certo: la sua scommessa fu vinta, così come
asi». Se lo fosse stata, avrei incontrato meno difficoltà a rio, il cibo, lo svago, i viaggi, guardandosi bene dal ripu- quella di zia Gianna, a dispetto di infinite altre tragica-
comprenderli e a identificarmi. Qualcosa me lo impedi- diare la frivolezza, l’incoscienza e l’irresponsabilità che mente perdute. Non sta a noi giudicare i loro contegni
va. Un deficit di coraggio, forse. Dio solo sa se ci provavo. li aveva assistiti anche durante gli anni più terribili. scriteriati e pieni di intrepida irresponsabilità giovanile.
Del resto, un giorno immaginare sarebbe diventato il Non ci resta che annotare i loro nomi — con tutta la di-
mio mestiere. Era bene impratichirsi con quella divina Partorienti in fuga screzione del caso — accanto a quelli dei troppi sventu-
facoltà umana. Macché. Mi domandavo cosa avrei fatto Fu questo a salvarli? Questa specie di sfrontatezza? rati che non hanno avuto la fortuna sfacciata di soprav-
io al loro posto. Cosa ne sarebbe stato di me se avessi do- Papà e Claudio se lo chiedono a più riprese. E con lo- vivere.
vuto affrontare ciò che avevano affrontato loro. Se un ro, immagino, chiunque sia sopravvissuto per il rotto Alessandro Piperno
certo giorno un nemico bieco avesse portato via mam- della cuffia. Non occorre tirare ancora in ballo Primo Le- © RIPRODUZIONE RISERVATA
28 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

LORENZO MARONE
INVENTARIO
DI UN CUORE IN ALLARME

«Ipocondriaci di tutto il mondo,


fate squadra!»

EINAUDI
STILE LIBERO BIG
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 29

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Una tovaglia sbrodolata per bandiera
Ci ha messo 57 anni ma è arrivato anche in avrebbe voluto essere con quello che è
Risate al buio Italia La perlina sul fondo di Bohumil Hrabal davvero». Una collana di racconti preziosi

Libri Ragazzi
(a cura di Alessandro Catalano, traduzione di come perle scovate «sul fondo dell’essere
di Francesco Cevasco Laura Angeloni, Miraggi, pp. 256, e 20). umano». Diceva di sé Hrabal (1914-1997):
Racconta «di gente che confonde quello che «Una tovaglia sbrodolata è la mia bandiera».

Young adult Suzanne Collins non ha abbandonato la trilogia post-apocalittica che le ha dato successo planetario ed è
diventata quattro film. Esce il prequel, dove il protagonista è Snow diciottenne: la «Ballata dell’usignolo e del serpente»

Ricominciano gli Hunger Games ILLUSTRAZIONE DI MASSIMO CACCIA

i
di SEVERINO COLOMBO mente studenti e insegnanti, chiedendo nifer Lawrence. Il nuovo film sarà diretto

H
dei familiari, lasciando cadere compli- da Francis Lawrence (nessuna parentela
unger Games ricomincia dal
«cattivo». Il nuovo capitolo
menti qua e là».
Il funzionamento degli Hunger Games
L’ultima Judith Kerr con l’attrice), già regista di precedenti
episodi della serie. Del trattamento si oc-
della saga post-apocalittica
di Suzanne Collins è ambien-
prevede che giovani, detti tributi, prove-
nienti da diversi distretti, dall’uno al do-
Cigni, laghetti e alberi cuperà, invece, la stessa Collins mentre la
sceneggiatura è affidata al premio Oscar
tato nel passato e ruota attor-
no al personaggio di Coriolanus Snow,
dici in ordine di importanza, si sfidino
davvero in un reality show a beneficio del
per bambini e mamme Michael Arndt (Little Miss Sunshine).

l’infido e spietato Presidente di Panem. pubblico, che segue la gara in diretta vi-
La Ballata dell’usignolo e del serpente deo. La figura del mentore è una novità di VIVIAN LAMARQUE

N
(in originale: The Ballad of Songbirds introdotta per innovare una formula di- on è un libro, sono due. Due In concomitanza con la nuova avventu-
and Snakes) uscirà in contemporanea venuta col tempo prevedibile e per prova- grandi in uno che sembra ra i volumi precedenti (Hunger Games,
mondiale il 19 maggio per Mondadori: la re a invertire il calo di ascolti e di consen- piccolo. Perché la chiamano La ragazza di fuoco e Il canto della rivol-
storia prevede un salto all’indietro di di- si. «Per l’incarico erano stati selezionati letteratura per l’infanzia, ma c’è autore ta) sono proposti in edizione speciale
versi decenni rispetto alle vicende narra- ventiquattro tra gli studenti più brillanti e autore. A volte da elementari pagine Oscar Drago in un solo cofanetto mentre
te nella trilogia di partenza: dalla 74ª edi- all’ultimo anno di Accademia». Il compi- rosazzurre, qui dolce mamma con la televisione sta trasmettendo i film,
zione degli Hunger Games, in cui si è to di un mentore? Vago. «Si parlava di dolce bimbo, parco, ogni giovedì fino al 28 maggio su Italia 1.
svolta la prima avventura della coraggio- preparare ogni tributo a un’intervista alberi in fiore, Per l’emergenza coronavirus la lavora-
sa tiratrice con l’arco Katniss Everdeen, si personale, magari di dargli una ripulita a laghetto dei cigni e zione del film è stata interrotta. Il casting
torna alla decima edizione. uso delle telecamere. Tutti concordavano omino dei per il protagonista deve ancora iniziare:
sul fatto che, se gli Hunger Games dove- palloncini, spunta spazio allora alle fantasiose ipotesi, avan-
vano continuare a esistere, era necessario qualcosa di più, per zate in rete dai fan, che vanno da Dacre
che evolvessero in un’esperienza più pro- grandi (se ne Montgomery (il Billy di Stranger Things)
La saga, che si è chiusa in America die- fonda, e l’abbinamento dei giovani ram- accorgeranno?). a Miles Heizer (l’Alex di Tredici) a Lucas
ci anni fa (in Italia è uscita tra il 2009 e il polli di Capitol City con i tributi dei di- L’autrice è Judith Till (il nuovo MacGyver) e altri. In attesa
2012 da Mondadori), ha venduto nel stretti aveva incuriosito la gente»... Kerr. Peccato, da un di conoscere il volto del Coriolanus tee-
mondo 100 milioni di copie ed è tradotta anno esatto non nager rimane nella memoria la versione
in 40 Paesi. Del nuovo libro sono stati an- c’è più, non potre- matura del personaggio, descritto, ne La
ticipati due brevi brani. Poco? Abbastan- SUZANNE COLLINS mo più leggere sue storie nuove, ma ragazza di fuoco con «occhi da serpen-
za per creare aspettative nei fan. Il primo Hunger Games. Ballata E incuriosire è l’obiettivo (raggiunto) possiamo correre a cercare le vecchie te», aspetto per nulla gradevole e sempre
brano coglie il protagonista mentre sale dell’usignolo e del serpente dal secondo brano che anticipa l’uscita (Una tigre all’ora del tè, Quando Hitler accompagnato da un forte «odore di rose
l’imponente scalinata dell’Accademia Traduzione di Simona Brogli del romanzo e in cui assistiamo in diretta rubò il coniglio rosa). La sua famiglia e sangue». Nei film il personaggio è stato
studentesca di Capitol City, capitale del MONDADORI agli abbinamenti tra tributi e mentori. riuscì per un pelo a fuggire da Berlino interpretato da Donald Sutherland: il vol-
regno. Il diciottenne Snow — non ancora Pagine 480 Qui le cose non vanno affatto come il gio- a Londra e scampare ai nazisti to imperscrutabile, incorniciato da capel-
«cattivo» ma già determinato, sicuro di e 22, ebook e 13,99 vane Snow si aspetta: con «una dispera- quando Judith aveva 11 anni. Al parco li e barba bianchi, lo sguardo gelido e pri-
sé e, si intuisce, pronto a tutto per arriva- In libreria dal 19 maggio zione crescente» Coriolanus attende che con mamma (HarperCollins, pp. 32, e vo di emozioni.
re in alto — è uno studente modello al- il suo nome venga pronunciato in abbi- 13), è per bambini piccoli, meglio se A proposito di aspetto fisico, nel brano
l’ultimo anno di corso; si appresta a rice- L’autrice nata a quelli dei giovani dei migliori di- non sanno leggere, e per mamme, in anteprima del romanzo si traccia il ri-
vere un importante riconoscimento per- Suzanne Collins (Hartford, stretti («aveva sperato nell’1 o nel 2, ma meglio quelle con cellulare incorpo- tratto del decano Highbottom, l’uomo a
sonale, la nomina a mentore negli Hun- Usa, 1962: qui sopra, foto non gli fu assegnato né l’uno né l’altro»); rato all’orecchio. Mentre il bambino cui si deve la creazione degli Hunger Ga-
ger Games. Grazie alle sue qualità, Todd Pitt) ha esordito con gli toccherà l’ultimo, il candidato del di- gironzola, la mamma dalla panchina mes e che ora sostiene il progetto dei
vorrebbe «aggiudicarsi un premio in de- Gregor. La prima profezia stretto 12, anzi la candidata. telefona a un’amica. Judith Kerr (e il mentori. Scrive Collins: «Si presentò agli
naro abbastanza consistente da coprire la (2003; Sperling & Kupfer, Per scoprire il resto occorre aspettare il bravo traduttore Augusto Macchetto) studenti con tutta la vivacità di un son-
retta dell’università». Infatti la famiglia 2004, poi Mondadori), saga libro. Ma, trama a parte, alcune certezze riescono a condurre la conversazione nambulo, trasognato e strafatto di morfa-
Snow, una volta importante e rispettata, fantasy per ragazzi in 5 riguardanti il nuovo Hunger Games per su un doppio binario che si presta sia mina come al solito. Il suo fisico, un tem-
oggi non naviga in buone acque e il gio- volumi. A seguire, la trilogia fortuna ci sono. Come il fatto che il ro- al racconto della mamma che a quello po notevole, era rinsecchito e coperto di
vane per il riscatto punta su sé stesso: «Il young adult post-apocalitti- manzo diventerà un film, prodotto da Li- che sta succedendo al bambino. I pelle cascante. La precisione millimetrica
mondo riteneva ancora che lui fosse ric- ca Hunger Games (pubblicata onsagate. Dalla trilogia sono stati tratti piccoli rideranno e anche le mamme. del recente, cortissimo taglio di capelli e
co, ma la sua unica, vera moneta era il fa- tra il 2008 e il 2010). tra il 2012 e il 2015 quattro film (il terzo (Poi ci sarebbe la morale. Utile specie il completo nuovo non facevano altro che
scino, che distribuiva a piene mani men- Del 2013 è l’albo illustrato volume è stato diviso in due parti) che a chi ha figli già usciti dall’infanzia). mettere in risalto il suo declino».
tre si faceva strada tra la folla. I volti si il- per bambini Un anno hanno incassato circa tre miliardi di dol- © RIPRODUZIONE RISERVATA Sarà lui il nuovo «cattivo» della storia?
luminavano quando salutava amichevol- nella giungla (Mondadori) lari e hanno consolidato la carriera di Jen- © RIPRODUZIONE RISERVATA
30 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

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DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 31

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Andromaca in Nigeria
Da sempre il corpo di una donna è usato Stupro di guerra (Interlinea, pp. 72, e 14)
Soglie come campo di battaglia. Un’arma ancestrale piangono il loro comune destino Andromaca,

Libri Versi di Franco Manzoni di dominio. Lo testimonia Mariastella schiava degli Achei, e la nigeriana Amina,
Eisenberg (Napoli, 1944), che canta una rapita nel 2014 dai miliziani islamisti di
disperazione impotente. Nel poemetto Boko Haram.

BiagioMarinLuiultranovantenne,voceneldialettodi Hai Zi Si uccise a 25 anni, poco prima dei fatti di piazza


Grado;AnnaDeSimone,docenteaMilano.Uncarteggio Tienanmen: in Cina è tuttora uno degli autori più amati

Il poeta mistico Il poeta ragazzo


che aprì la sua isola che cavalcò
alla professoressa la fenice e il drago
di MARCO DEL CORONA di ROBERTO GALAVERNI

N
ella mia vita ho sempre sognato
di diffondermi nella luce del mio
i 目光
Sguardi

F
iori di pero
sul muro di terra scivolano


[...] cielo, di disfarmi nella grande 花 suoni di campane di armenti
luce del sole. Zia ha portato due nipotini
在土墙上滑动
Ma mi sono sempre reso conto ritti davanti a me
che questo mio desiderio impli- 牛铎声声 come due tozzi di carbone nero
cava la negazione della persona,
大婶拉过两位小堂弟 forte davvero il sole
la rinuncia all’umanità; la rinun-
di tutto il creato in crescita,
cia quindi anche alla poesia.
站在我面前 [frusta e sangue!
La quale come ben tu sai, non è
che la sublimazione della nostra 像两截黑炭
umanità, della nostra carnalità, ANNA DE SIMONE
BIAGIO MARIN 日光其实很强
del nostro sangue. [...] Lasciami il sogno.
Carteggio 1982-1985 一种万物生长的鞭子和血!
A cura di Edda Serra,
Il frammento della lettera di Biagio Marin (Grado, Gorizia, 29 giugno 1891-Grado, 24
prefazione di Giovanni Tesio
dicembre 1985: foto Archivio Corsera) risale al 7 settembre 1983 ed è tratto da Lasciami Il testo di Hai Zi (vero nome Zha Haisheng; Huaining, Cina, 24 marzo 1964-Shanhaiguan, Cina,
IL PONTE DEL SALE
il sogno. Carteggio 1982-1985 di Anna De Simone e Biagio Marin curato da Edda Serra 26 marzo 1989: foto Archivio Corsera) è tratto da Un uomo felice, volume curato da Francesco
Pagine 321, e 32
per Il ponte del sale De Luca per l'editore Del Vecchio

I
CdS CdS

A
Gli autori
l 31 dicembre 1981 una professores- voca proprio. Apre le lettere con un rive- Anna De Simone (Milano, llo scoccare dei suoi vent’anni, punto Hai Zi). Il loro sottofondo, non
sa di Lettere in un liceo milanese, il rente «Maestro» ma svela subito un’atti- 1937), docente e nel 1984, Zha Haisheng adottò meno continuo, è rappresentato invece
«Carducci», invia a Biagio Marin tudine a vivere la poesia come relazione, divulgatrice, è studiosa di per sé stesso e per la sua poe- dal disorientamento, dalla sofferenza, da
una lettera accompagnata dalla o comunione: questo vale all’inizio del poeti come Virgilio Giotti, sia lo pseudonimo di Hai Zi, un male di cui il poeta non riesce o non
tesina dell’alunno Alessandro Cor- carteggio, quando per De Simone è an- Pierluigi Cappello e Franco che in mongolo significa «la- vuole ammettere l’esistenza, le ragioni,
rado dedicata anche ai versi del destina- cora presente l’innesco dell’esperienza Loi. Tra i suoi libri: L’isola go». Così viene in mente Marina Cvetae- la legittimità. Insieme all’ardore, insie-
tario, poeta in dialetto, uno dei massimi educativa (la cultura della poesia ha se- Marin (Liviana, 1992), Poeti va, che definì appunto di lago quei poeti me alla totalità dell’investimento poeti-
del Novecento. Nato a Grado, formatosi a gnato tutta la sua esperienza didattica) del Friuli (Cofine, 2012), Case che ritornano invariabilmente sulle stes- co, ciò che più cattura di questo poeta è
Vienna, Firenze e Roma, Marin si era ma anche per le fasi finali. De Simone, di poeti (Pagliai, 2012). se fissazioni ossessive (i poeti di fiume, proprio il suo essere impreparato, e
affermato anche grazie all’attenzione infatti, intraprese il lavoro su una biogra- Biagio Marin è uno dei viceversa, sarebbero quelli che seguono dunque inerme, di fronte al dolore che
critica di Pier Paolo Pasolini e di Claudio fia del poeta, che sarebbe uscita nel 1992 massimi poeti italiani del il movimento della storia). È una formu- scopre via via nella vita, nelle cose, so-
Magris, estimatori della sua poesia di- (L’isola Marin), e in quella prospettiva le Novecento: la sua opera in la che può senz’altro valere anche per il prattutto in sé stesso. «Ma il fiume in me
stillata nel dialetto dell’isola natale. Fu lettere sono tutto un tessere fili tra i versi versi è raccolta nei tre cinese Hai Zi. I suoi versi rimandano è troppo pesante/ pesante come un bat-
l’inizio di una corrispondenza appassio- e le vicende personali e familiari dell’au- volumi de I canti de l’isola infatti a un numero ristrettissimo di tente appeso in casa». Se in Hai Zi s’av-
nata, 67 lettere del poeta e 81 di Anna De tore. Marin la mette in guardia, «la poe- (Lint, 1991, 1992 e 1994); temi e situazioni elettive: la terra e la verte una specie di voce bianca, questa,
Simone (è lei la docente) che s’alternaro- sia non è la vita; e per quanto bella e la curatrice Edda Serra ha natura, la cultura rurale cinese, la bellez- più ancora che con la contemplazione
no fin quasi alla morte del poeta, avve- potente essa sia non può sostituire una dedicato a Marin gran parte za del creato, la solitudine e il dolore, la del bene, ha a che vedere con l’incom-
nuta la vigilia del Natale 1985, a 94 anni. sola goccia di sangue», lei replica che della sua vita di studiosa visione della propria morte. prensibilità del male.
Il carteggio, Lasciami il sogno, esce «Biagio Marin non è un uomo, non è un Di conseguenza, non ci sarebbe nem-
ora per l’editore Il ponte del sale e la poeta, è un universo mirabile». meno bisogno di rifarsi direttamente
curatrice Edda Serra avverte, nella prefa- alla biografia del poeta, per altro stra-
zione, che in quest’epistolario «ci muo- ziante, per avere un’idea delle lacerazio- La sua opera si offre principalmente a
viamo nella zona del sacro», come già ni e della contesa interiore che hanno due diverse letture, a seconda che la
avviene nella produzione dell’autore. Le coordinate profonde dell’autore finito per divorare il suo cuore. È vero s’intenda come una conseguenza della
Perché la cifra di oltre sessant’anni di dominano ampie fasi del dialogo, specie però che anche le vicende della sua vita, disillusione storico-politica (le contrad-
attività creativa di Marin è proprio una quando si tratta del cantiere della bio- che è stata brevissima, hanno contribui- dizioni e le rovine della Rivoluzione cul-
tensione mistica ma non confessionale. grafia che De Simone sbozza. Risuonano to a farne l’icona forse più pura e venera- turale) o come una specie d’incondizio-
Marin anzi avrebbe via via compresso il Qohelet e il mistico medievale Meister ta della poesia cinese degli ultimi decen- nata missione sacrificale in nome della
l’energia del suo mondo poetico nel- Eckhart. «Di questo si tratta: di fare poe- ni. Vale dunque la pena ricordarle per poesia. Nel primo caso, allora, il richia-
l’universo geograficamente concluso sia. E poesia vuol dire dare a Domened- HAI ZI sommi capi. Nato nel 1964 in un villag- mo al retaggio e alla saggezza degli avi,
della sua Grado e della laguna circostan- dio allo spirito universale sempre nuove Un uomo felice gio della provincia dell’Anhui, Hai Zi alla fecondità della «Madre terra», al
te caricandolo di una moltitudine di forme, sempre nuove melodie, sempre A cura di Francesco De Luca, apparteneva a una semplice famiglia di destino della pianura, all’armonia del
significati e di uno slancio metafisico nuovi aspetti incantevoli», spiega Marin, introduzione di Li Hongwei contadini. È infatti nel ventre della Cina villaggio, assumono il valore di reazione
che sa di panteismo. Paradosso formida- riconoscendo come abbia senso cercare DEL VECCHIO EDITORE più arcaica che trascorre l’infanzia. La storicamente connotata: il riferimento
bile: estrema, quasi ipnotica concentra- «la delineazione di una vita poetica at- Pagine 217 sua formidabile capacità d’apprendi- all’immediatezza e alla semplicità imme-
zione del lessico e delle immagini, mas- traverso l’opera poetica» pur nella con- e 15, ebook e 7,99 mento lo porta tuttavia a distinguersi moriale della vita contadina di contro
sima universalità. La lontanía (lontanan- sapevolezza di essere «vissuto come un molto presto, tant’è che a soli 15 anni alle progettazioni del potere. Nel secon-
za), le biavitae (azzurrità), un amore sonnambulo; e di non essere mai stato L’autore viene ammesso all’Università di Pechino, do sono invece l’immaginazione poetica
sempre meno carnale e sempre più co- del tutto presente nelle varie circostanze Hai Zi ha vissuto la parabola dove si laurea 4 anni dopo. Inizia così a e l’itinerario nella verità della poesia ad
smico dilagano nei componimenti della della mia vita». Affiorano interpreti par- della Rivoluzione culturale, insegnare filosofia ma soprattutto, dai assumere un significato autonomo, qua-
maturità fino a impossessarsi della sua tecipi del mondo di Marin — Gianfranco scatenata da Mao Zedong primi anni Ottanta, a scrivere poesie. le testimonianza di una vicenda tutta
poesia. Una insularità universalistica. Contini, Massimo Cacciari, Giulio Na- nel 1966 e chiusa alla sua Pochi anni d’autentica febbre poetica interiore e spirituale. Ma è vero che la
È la consonanza con il mondo estetico scimbeni — prima del definitivo declino morte nel 1976. Studiò a che si concludono con un taglio netto il poesia di Hai Zi vive a cavallo di queste
e spirituale di Marin che anima De Simo- fisico dello scrittore. E se prima il poeta Pechino ma viaggiò a lungo 26 marzo 1989, poco prima dei fatti di due possibilità e che il prendere partito
ne. Il poeta ormai cieco si fa leggere le scriveva che «la tua ultima lettera è tutta in Cina, interessato alla piazza Tienanmen, quando si toglie la per l’una o l’altra finisce inevitabilmente
lettere da un amico cui detta le repliche un grande favo di miele» e «mi vien vo- cultura tibetana. Si uccise vita sdraiandosi sulle rotaie del treno. per impoverirla, privandola dell’oscurità
ma non si arrende alla vecchiaia né tra- glia di ammazzarti per il tanto bene che sdraiandosi su una linea A fronte di una scelta così estrema, e del mistero, oltre che della luce da cui
disce il proprio ardente vitalismo (La mi dai», in seguito confida alla «sorella ferroviaria: con sé aveva una può risultare allora un controsenso o è nata: «io/ cavalcando una fenice di
vita xe fiama è il titolo dell’antologia in spirito» di sentirsi una «canna secca Bibbia, una raccolta di una provocazione il titolo del volume cinquemila anni e un drago/ di nome
einaudiana del 1970 curata da Magris, vuota». La lontanía è qui. De Simone si racconti di Joseph Conrad, che offre al lettore italiano un’ampia “cavallo” inevitabilmente fallirò/ ma
che lo considera suo maestro). «Ci sono fa forza, cita il maestro al maestro: «Pa- Walden di Henry David scelta della sue poesie: Un uomo felice, grazie al sole la poesia stessa vincerà».
parole che sono sangue vivo e caldo e rola granda, l’assoluta,/ prima che l’ora Thoreau e Kon-Tiki by Thor curato da Francesco De Luca per Del © RIPRODUZIONE RISERVATA

che comportano l’essenza musicale di se fassa muta». È l’approssimarsi della Heyerdahl. Alcune sue Vecchio Editore. Ma è vero che proprio la
tutta la vita», scrive il poeta, che altrove fusione con l’immensità di un Altro poesie sono apparse felicità, ora raggiunta, ora più spesso
evoca «un grande amplesso amoroso» o sempre circumnavigato: «Xe tempo de nell’antologia Nuovi poeti inseguita o contemplata come un mirag- Ispirazione UUUUU
ancora proclama: «Mi hai fatto bere di- ’ndâ via/ xe l’ora de salpâ;/ me speta cinesi curata da Claudia gio, costituisce l’orizzonte a cui questi
rettamente il tuo sangue». lontanía/ in una nova età». Pozzana e Alessandro Russo versi non smettono di guardare («Da Traduzione UUUUU
De Simone non evoca il poeta: lo con- © RIPRODUZIONE RISERVATA (Einaudi, 1996) domani, sarò un uomo felice», dice ap- Copertina UUUUU
32 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

Libri Società

Le società umane L’immagine


Antonio Rovaldi (Parma,
1975), Bronx (2017,
non limitano stampa analogica ai sali
d’argento su carta baritata,

rigidamente particolare): in mostra dal


18 maggio alla Gamec /

l’autonomia degli
Galleria d’arte moderna e
contemporanea di Bergamo
(gamec.it) per Antonio
individui come Rovaldi. Il suono del becco
del picchio, a cura di Lorenzo

fanno quelle Giusti, Steven Handel


e Francesca Benedetto

delle formiche,
osserva il biologo
Mark Moffett,
ma impongono
regole precise
e guardano con
sospetto i membri
di altre etnie,
fino all’orrore
di de-umanizzarli.

Sì, le razze esistono


Le nazioni non
sono comunità
immaginarie
create dai media:
sono essenziali
come le famiglie,
anche se non
(solo nelle nostre teste)
hanno alcuna

P
di TELMO PIEVANI
base genetica.
erché quando entriamo in un Non perché abbiano una stretta parente- po. Anche le singole formiche hanno
bar affollato non ci azzuffiamo la genetica con noi, ma perché vivono in possibilità limitate: ecco perché le loro
come farebbero molti altri ani- società enormi di individui che non si co- colonie sono dette “super-organismi”.
Per questo motivo mali? Sembra una domanda ba-
nale, ma al biologo e divulgato-
noscono. Come noi. Per quanto ci sem-
brino alieni, questi insetti condividono
Gli esseri umani amano troppo le loro li-
bertà per voler vivere così. Ma le nostre li-

gli Stati europei re Mark Moffett sono servite oltre 500 pa-
gine, nel libro Lo sciame umano (Einau-
di), per spiegare perché la convivenza
con noi qualcosa che manca agli scim-
panzé: un mezzo per identificare chi ap-
partiene alla società e chi no».
bertà non sono illimitate: ci si aspetta che
ogni cittadino rispetti la bandiera e il co-
dice morale della nazione, ne conosca la
restano legati sociale, anche tra sconosciuti, è una di-
mensione essenziale della nostra natura.
Quindi esistono «nazioni» di formi-
che. Ma ho un dubbio: le formiche han-
lingua e così via. Chi non si attiene viene
trattato con sospetto, anche dopo aver
alle loro identità e Pare che le società umane assomigli-
no più a quelle delle formiche che ai
no comportamenti determinati e poca
libertà individuale, come cellule di un
superato un test di cittadinanza. Le for-
miche e le cellule di un corpo semplice-

non si fonderanno
gruppi dei nostri cugini scimpanzé: co- organismo. Più che una nazione, a me mente spingono questa perdita di libertà
m’è possibile? sembra un incubo totalitario. molto, molto più lontano».
«Nessuno scimpanzé ha mai organiz- «Ha perfettamente ragione! I nostri La pandemia ci fa vivere un parados-
mai nell’Unione zato la divisione del lavoro in linee di as-
semblaggio, costruito sistemi stradali
corpi sono società in cui nessuna delle
cellule costitutive ha opportunità di scel-
so: scopriamo di essere una società, e
di rispettarne le regole, proprio quan-

di Bruxelles con regole del traffico, elaborato strate-


gie per la sanità pubblica. Le formiche sì.
ta: una cellula della pelle non può decide-
re di lasciarci per andare in un altro cor-
do dobbiamo limitare la socialità.
«In effetti, l’autoisolamento è diventa-

Evoluzione Gli aspetti biologici e sociali del


Q
uando si chiede a un bambino di disegnare de gialle e nere posato sul muro qualcosa da cui è me-
un animale, l’atto artistico inizia con la scel- glio stare lontani, un lampo di arancio e nero nel folto
colore della pelle nel volume di un’antropologa ta del colore appropriato. Nonostante la
scatola delle matite e il barattolo dei penna-
della giungla un incontro che è meglio rimandare. Di-
scriminiamo sulla base di forme e colori. E spesso di-

Maiali rosa,
relli offrano un numero di sfumature limita- stinguiamo e identifichiamo un altro da noi nel mo-
to, gran parte degli animali che il bambino sa disegnare mento in cui incontriamo visivamente la sua barriera
ha il suo colore: il maiale non può essere che rosa, per biologica: la pelle.
il topo è perfetto il grigio e il pulcino è sempre giallo. Nel regno animale la pelle e le sue strutture specia-
Una maggiore libertà è concessa ad altri rami tassono- lizzate — come sono scaglie, penne e peli — assolvono
mici, fra cui pesci, rettili e insetti. Si potrebbe arrivare a
dire che più degli attributi — corna, piume, gusci, arti-

pulcini gialli...
Nina G. Jablonski (Hamburg,
gli, denti... — e della morfologia generale di ogni spe-
New York, 20 agosto 1953)
cie, sia il colore il tratto dominante della rappresenta-
è un’antropologa e paleobiologa
zione e, soprattutto, quello che più di ogni altro deve
americana, nota per le sue ricerche
essere corretto. Nulla infatti suscita perplessità (e risa-
sull’evoluzione del colore della pelle
te) più di un cane verde o una balena rossa.
nell’uomo. Insegna all’Università
Come tutti i primati, l’essere umano è un animale
della Pennsylvania

E l’uomo?
visivamente orientato. La vista è cioè l’organo di senso
su cui facciamo più affidamento. Il nostro giudizio e le
nostre valutazioni si basano in larga parte su quello che a una vasta gamma di funzioni. A quelle più stretta-
vediamo, sulle irregolarità che i nostri occhi sono in mente fisiologiche l’evoluzione ha spesso accoppiato
grado di scorgere e, ovviamente, sui colori che perce- funzioni comunicative e sessuali. Insieme a forme e
piamo. Quando ci troviamo di fronte a un animale di- geometrie, il colore rappresenta uno degli strumenti
verso da noi, utilizziamo la vista per ottenere informa- più efficaci per portare a termine compiti come proteg-
zioni e comprendere così in che tipo di situazione sia- gere il corpo dal fitto bombardamento di raggi ultravio-
mo capitati. Una forma sinuosa e dai colori accesi nel letti provenienti dal Sole e comunicare a un possibile
di DANILO ZAGARIA folto dell’erba può essere un pericolo, un insetto a ban- partner il proprio stato di salute e vigore durante l’im-
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 33

{
Una barca di nome Cuore
«È una barca con una tal merce/ come brocca/ forgiata al pianto della mezzanotte».
Cambusa ancora nessuna nave l’ha portata/ sta il I versi di Walter Benjamin (1892-1940)
di Nicola Saldutti nome Cuore sulla prua/ dove mai allora fa il tradotti da Claudia Ciardi in Liberami dal
viaggio?/ Scorte di memoria sono il carico/ e tempo (Via del Vento, 2011) sono influenzati
strati di tappeti/ in ciocche di nostalgia e una da Heine. Incontri che cambiano le vite.

SSS
i
sciuti del Paleolitico. Avevamo scarse in- di una stessa umanità, ma è improbabile
Tesi formazioni sugli “altri” potenzialmente
pericolosi. Quel poco che capivamo fu
che metteremo in secondo piano le no-
stre società rispetto a un’unione globale.
UN CONTRATTO stampato nelle menti sotto forma di ste-
reotipi negativi contro gli estranei, che
Le persone amano le loro identità e pos-
sono sentirsi minacciate, quando per
SOCIALE oggigiorno possono mettere le persone
troppo in fretta sul sentiero di guerra».
esempio arrivano troppi immigrati le cui
forti differenze sembrano erodere il loro
PER ANDARE Possiamo dire che le tribù che esclu-
dono gli altri sono un fenomeno pre-
senso di sé. Un passaporto globale non
cambierà questo atteggiamento. I com-
OLTRE TRUMP sente anche nel mondo digitale?
«Penso di sì. Noi formiamo gruppi,
merci, i viaggi e Facebook ci avvicinano a
culture diverse, ma le società hanno sem-
sempre e di ogni tipo. Comprese le “tri- pre preso ciò che volevano dal mondo
di CARLO BORDONI bù” digitali». esterno, come i film americani e i fast fo-

J
Facciamo un esempio. Un conflitto od, senza che i confini si sgretolassero».
oseph E. Stiglitz, premio Nobel come quello tra israeliani e palestinesi Ma le identità sono ambigue. I mar-
per l’Economia nel 2001, è uno è dovuto alla necessità di avere un ne- catori sociali descritti da lei uniscono e
dei grandi accusatori di Trump e mico esterno che tenga uniti, o piutto- dividono al contempo, danno un senso
della politica economica che au- sto agli interessi speculari dei movi- di appartenenza e insieme fanno per-
menta la disuguaglianza. A lui si menti nazionalisti che prosperano in cepire gli estranei come un pericolo.
deve lo slogan «Siamo il 99%», uno stato di minaccia permanente? «Sì, abbiamo una natura sociale radi-
utilizzato dal movimento Occupy Wall «Tutti e due. Il pericolo in questi casi è calmente ambivalente, anche oggi. Guar-
Street contro la concentrazione della che le identità stesse delle persone co- diamo gli altri in termini di “dentro” o
ricchezza nel solo 1% della popolazione mincino a dipendere dal continuo con- “fuori” dal nostro gruppo. I bambini, an-
americana. I suoi libri, da Il prezzo flitto con gli altri. Ogni parte è unita da cora prima di parlare, riconoscono le dif-
della disuguaglianza (2012) a La gran- un’eccezionale solidarietà e si impegna a ferenze e rispondono in modo più positi-
de frattura (2015), hanno insistito ribadire le proprie differenze. Lo psicolo- vo se l’interlocutore fa parte della loro
sulla necessità di promuovere un capi- go Fathali Moghaddam la chiama “radi- cerchia. Crescendo, mostriamo favoriti-
talismo più umano e responsabile. calizzazione reciproca”». smi nei confronti del gruppo, almeno in
Questo obiettivo è anche alla base del Lei vive a Brooklyn, molti vivono in modo sottile, anche se siamo pensatori MARK W. MOFFETT
suo nuovo libro, Popolo, potere e pro- città e quartieri multietnici. Questa fa- progressisti che credono fermamente il Lo sciame umano.
fitti (traduzione di Maria Lorenza miliarità con chi è diverso da noi, ma contrario. Le società ci offrono senso e Una storia naturale
Chiesara, Einaudi, pp. 343, e 20): un che sappiamo essere parte della nostra conforto, al punto che non potremmo ri- delle società
severo atto d’accusa della società società, è diventata naturale o resta nunciare ad esse anche se lo desiderassi- Traduzione di Antonio Casto
americana, i cui cittadini «sono diven- un’innovazione recente e faticosa? mo. La buona notizia è che possiamo sce- EINAUDI
tati più materialisti, meno aperti agli «Né le società nomadi di cacciatori- gliere di non denigrare gli altri. La cattiva Pagine 563, ebook e 12,99
altri, meno altruisti». Nella sua anali- raccoglitori né le società di alcun altro notizia è che in tempi di stress tendiamo Edizione cartacea in libreria
si, Stiglitz risale a Ronald Reagan e animale hanno etnie. I gruppi etnici si a ricorrere di più a tale denigrazione, co- dal 12 maggio, e 36
alla sua politica economica dell’offer- formarono solo dopo che i popoli diven- me accade spesso con gli immigrati».
ta, la supply-side nero stanziali e iniziarono a conquistarne L’autore
to la misura della nostra socialità. In so- economics, intro- altri. Da allora tutte le società sono mul- Nato nel 1958 nello Stato
cietà collettiviste come quelle asiatiche è dotta nel tentativo tietniche. In Paesi come Cina o Giappone americano del Colorado, il
più facile che succeda rispetto a società di mitigare la do- le conquiste sono avvenute così tanto Perché nel suo libro usa continua- biologo Mark Moffett (nella
più individualiste come l’Italia o gli Stati manda keynesiana, tempo fa che le distinzioni sono difficili mente l’espressione «razze umane»? foto) è ricercatore associato
Uniti, dove essere ribelli vale più di una stimolando l’inizia- da cogliere. Ma ogni società con più di Abbiamo appurato che sul piano gene- alla Smithsonian Institution
norma sociale. Detto ciò, in tempi di tiva privata, ridu- duemila individui ha una storia di sog- tico e antropologico non esistono razze e insegna nel dipartimento
guerra e nelle crisi le persone tendono a cendo le tasse e giogazione. Questa è una fonte di stress umane distinte. di Evoluzione umana della
stringersi attorno alla bandiera». liberalizzando i sociale, poiché i gruppi etnici raramente «Le razze esistono, ma solo nelle no- Harvard University. Allievo di
Lei scrive che i cacciatori-raccoglito- mercati. Da qui la sono trattati come uguali, anche quando stre teste. Non hanno alcun significato Edward Wilson, Moffett è un
ri di oggi non sono popoli arcaici. Sono fortuna del neolibe- la legge dice il contrario. Tuttavia, esiste biologico, lo so. È il nostro cervello che esperto di insetti e un
moderni come noi. Anzi, sono noi. rismo, che ha por- anche il potere dell’eterogeneità, perché cerca di mettere ordine al mondo adot- popolare divulgatore
«Anche se i loro modi sembrano strani tato lo Stato, da una parte, a rinuncia- la gamma di prospettive offerte da perso- tando queste semplificazioni». radiofonico. In Italia è stato
per gli standard attuali, il loro impegno re al suo compito di controllo e di rego- ne diverse è sempre una ricchezza». Lei scrive che l’Unione Europea non pubblicato finora soltanto il
verso la società è tanto importante e mo- lamentazione della concorrenza (che i Come muoiono le società? Secondo sostituirà le nazioni che la compongo- suo libro Rane (traduzione di
derno quanto il nostro verso la nazione. liberisti, fin da Adam Smith, riteneva- l’antropologo Jared Diamond, sotto i no e non diventerà mai una società uni- Maria Roberta Morso, White
Le prime società erano composte al mas- no necessario) e, dall’altra, a compor- colpi inferti da fattori esterni, ambien- ca. I fatti le danno ragione, ciò nono- Star, 2008). Moffett è autore
simo da duemila individui, con una lin- tarsi come una «casalinga sveva» tali, che le frantumano. Lei invece pen- stante io dissento. Si può essere felici di diversi altri saggi, tra i
gua e una cultura condivise. Le società (nelle parole di Angela Merkel), cioè a sa che le divisioni interne siano la cau- di essere italiani e al contempo sentirsi quali The High Frontier
non sono un fenomeno recente e le na- preoccuparsi di mantenere il pareggio sa principale. parte di una comunità più grande con («L’alta frontiera», Harvard
zioni, in particolare, non sono “comunità di bilancio. «Sì, secondo me le società si fram- cui si condividono valori profondi. University Press, 1994) e
immaginarie” tenute insieme dai mass Ma la disuguaglianza non è un de- mentano perché cambiano identità: i «I dati suggeriscono che un numero Adventures Among Ants
media. Sono invece essenziali per l’uma- stino, è una scelta. E il rimedio — so- membri non sentono più di stare insie- relativamente ridotto di persone pensa («Avventure tra le
nità come l’amore o la famiglia». stiene Stiglitz — non può essere nel me. I fattori ambientali e altri stress all’Ue, o alle Nazioni Unite, con lo stesso formiche», University of
totale affidamento all’iniziativa priva- esterni possono sempre accelerare il pro- impegno emotivo che mostra verso la na- California Press, 2010)
ta. Nel suo ottimismo l’America, come cesso. Ma quando le persone condivido- zione d’origine, con la sua storia, la lin- Bibliografia
già in altre occasioni, può uscire dalla no un’identità comune, è probabile che gua e la cultura condivise, i simboli e così Lo scienziato e antropologo
Impressiona nel libro la descrizione crescente disuguaglianza stipulando restino unite anche quando le cose si fan- via. Ci saranno periodi in cui l’importan- Jared Diamond, citato da
della de-umanizzazione dello straniero un nuovo contratto sociale e recupe- no difficili. Io ho calcolato che sono esi- za sociale dell’Europa unita emergerà, Mark Moffett nel colloquio
come un tratto universale della nostra rando un capitalismo progressista che stite più di un milione di società umane ma dipenderà dalle circostanze e sarà fra- con Pievani, è stato
storia, fino agli estremi della pulizia et- guardi al governo con rinnovata fidu- nella storia e tutte hanno percorso un ci- gile rispetto alla durata delle nazioni. intervistato da Paolo
nica. Perché questo terribile processo cia. Controlli l’economia e la finanza, clo di nascita, crescita e frammentazione. Detto ciò, le persone hanno sentimenti Giordano su «la Lettura» del
funziona così bene nelle nostre menti? ristrutturi i mercati, difenda l’ambien- I cosiddetti “collassi” sono pochi esempi diversi, alcuni addirittura rifiutano la lo- 19 aprile scorso. Dello
«È più facile avere fiducia di chi fa par- te e promuova la conoscenza. Svolte estremi di quella che in realtà è la natura ro società di nascita e se ne vanno, altri si stesso Diamond Einaudi ha
te della tua società, o di una società ami- che l’attuale presidenza di Trump è in continua evoluzione delle società». sentono cittadini del mondo. Ho scritto il pubblicato l’anno scorso il
ca, perché puoi prevedere meglio il suo ben lontana dal consentire. Perché pensa che una società co- libro non per semplificare, ma proprio libro Crisi. Come rinascono le
comportamento. Le nostre menti si sono © RIPRODUZIONE RISERVATA smopolita sia un sogno irrealistico? per suscitare domande come queste». nazioni (traduzione di Carla
evolute confrontandosi con gli scono- «Noi possiamo sentire di essere parte © RIPRODUZIONE RISERVATA Palmieri e Anna Rusconi)

i
pegnativa stagione degli amori. Nonostante Homo sa- Con rigore scientifico e ottime capacità narrative, È allora necessario, di fronte allo strapotere del colo-
piens possa sembrare in svantaggio rispetto ad altre Jablonski ci accompagna in Brasile, Giappone, Sudafri- re, riprendere uno dei passaggi più notevoli di Colore
specie ben più dotate a livello cromatico ed estetico, la ca, Stati Uniti, in terre di oggi e di ieri, spiegando come vivo, tornando al foglio e ai pennarelli. Quando si chie-
nostra pelle non fa eccezione: quella che oggi ci ricopre le interpretazioni culturali e sociali del colore della de a un bambino di disegnare un essere umano, il colo-
e protegge è il frutto di un lungo percorso evolutivo che pelle abbiano contribuito a forgiare imperi, decidere la re scelto per la pelle molto probabilmente sarà il suo o
racconta bene chi siamo e come lo siamo diventati. sofferenza di interi popoli e dare origine a mode e ten- quello dei suoi familiari. Apprendiamo per imitazione,
denze tutt’oggi significative in numerosi Paesi. Al ter- guardando il mondo con occhi assetati di informazio-
mine della lettura è impossibile non guardare alla sto- ni. La cosa straordinaria che oggi la scienza è in grado
ria — in particolare a quella che seguì la scoperta del- di dirci è che, come sottolinea a viva forza Jablonski, un
L’antropologa statunitense Nina G. Jablonski è con- l’America e il periodo delle grandi esplorazioni, quan- bambino inizia a riconoscere il colore della pelle intor-
vinta che «non c’è argomento che illustri meglio la do gli uomini iniziarono a incontrarsi di frequente e ad no ai tre anni, ma lì si ferma, perché da solo non asse-
storia umana del colore della pelle». Il perché lo spiega avere contatti con popolazioni mai viste prima — come gna alcuna etichetta a ciò che vede. I significati, di qua-
con abbondanza di esempi e dovizia di dettagli scienti- un susseguirsi di azioni e decisioni adottate sul colori- lunque tipo siano, vengono associati al colore della
fici nelle quasi quattrocento pagine del suo nuovo sag- smo, «la discriminazione degli individui basata sul pelle quando entrano in gioco le informazioni verbali.
gio: Colore vivo. Il significato biologico e sociale del colore della pelle». Dunque un bambino apprende come classificare ciò
colore della pelle, in libreria dal 14 maggio nella collana che vede, ed è il gruppo sociale in cui cresce a influen-
«Nuovi Saggi» di Bollati Boringhieri (traduzione di zare gran parte delle etichette, delle considerazioni e
Alberto Agliotti). È un viaggio appassionante e dram- NINA G. JABLONSKI dei valori che associa alla pelle di questo o di quest’al-
matico, incentrato sul doppio significato che possiede Colore vivo. Dall’apartheid alla schiavitù, dai pericolosi cosmetici tro colore. Per dirla in altri termini: una balena rossa ci
la pelle di noi umani: biologico e sociale. Guardare il Il significato biologico per sbiancare la pelle alle interpretazioni bibliche, pare fa ridere solo perché ci è stato insegnato.
colore della pelle che ci ricopre da testa a piedi significa e sociale del colore quasi che gran parte delle decisioni che prendiamo e © RIPRODUZIONE RISERVATA

guardare un tratto selezionato durante l’evoluzione della pelle che abbiamo preso, difficilmente riescano ad andare
della nostra specie, ripercorrere le migrazioni che ci Traduzione oltre alla pelle e al suo colore. È straordinario, e spaven-
hanno portato a colonizzare ogni angolo del globo e ad di Alberto Agliotti toso, come la quantità di una molecola piuttosto sem- Stile UUUUU
abitare tutti i climi terrestri e, infine, comprendere gli BOLLATI BORINGHIERI plice come la melanina, responsabile delle diverse sfu-
innumerevoli significati che a quelle sfumature abbia- Pagine 362 mature che la pelle umana può assumere, possa avere Rigore scientifico UUUUU
mo dato in tempi e luoghi diversi. e 25, ebook e 11,99 dato origine a conseguenze sociali così determinanti. Copertina UUUUU
34 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

{
Il salotto interiore
Chiusi nelle case, lontani da tutti, quale pubblicato da nottetempo (si scarica sul sito
Viva Liala! spazio ci è rimasto? Forse qualcuno ha edizioninottetempo.it, pp. 36). Tra yoga e

Libri Saggistica di Roberta Scorranese trovato la risposta: Lo spazio dentro, come il


titolo del nuovo ebook gratuito di Maddalena
Buri e Margherita Morgantin, appena
filosofie orientali, citazioni di grandi pensatori
e, soprattutto, vita vera, un breve prontuario
del nostro (ritrovato) salotto interiore.

L’ECONOMISTA FRANCESE NELLA SELVA DEL WEB

Piketty colpisce ancora sulle orme di Marx Meglio Pollicino di Cappuccetto Rosso
Qualche idea per superare il capitalismo Come fare un buon uso delle fake news

L L
SCENARI

INFORMAZIONE
e società complesse producono disparità di reddi- e bufale o fake news, che dir si voglia, sono anti-
to e di potere. Ma hanno anche bisogno di giusti- che quanto il mondo. Ed è inefficace, anzi decisa-
ficare il loro assetto gerarchico attraverso visioni mente pericoloso, pensare di combatterle in mo-
del mondo che rispondano ai valori delle classi diri- do censorio, trattando gli utenti del web alla stregua di
genti. Nel saggio Capitale e ideologia (traduzione di Lo- Cappuccetto Rosso: soggetti ingenui e inermi, destinati
renzo Matteoli e Andrea Terranova, La nave di Teseo, a farsi sbranare dal lupo della disinformazione. Biso-
pagine 1.197, e 25, in uscita il 28 maggio) l’economista gna invece fare appello alla responsabilità individuale e
francese Thomas Piketty, noto per la sua popolare e di- ispirarsi a un’altra favola, quella di Pollicino, il ragaz-
scussa opera sulla crescita della diseguaglianza, critica zetto capace di subodorare gli inganni e schivare i peri-
la concezione «proprietaria e meritocratica» che ha coli, sfruttando a suo vantaggio ogni opportunità. Per-
preso il sopravvento dopo il 1980 e ha mandato in crisi ché le tecnologie digitali, come un po’ tutte le invenzio-
il compromesso socialdemocratico. Secondo l’autore è ni umane, possono produrre danni, ma anche benefici.
possibile invertire la rotta con una forte tassazione dei Insomma, sostiene Fabio Paglieri nel libro La disinfor-
redditi e delle ricchezze, accompagnata da forme di mazione felice (il Mulino, pagine 251, e 16, in uscita il
«proprietà sociale». Il guaio però è che ciò richiedereb- 14 maggio), l’unico rimedio sensato è educare il pubbli-
be strumenti di cooperazione internazionale, anzi di co, cominciando dai più giovani con gli opportuni in-
governo mondiale, dai quali siamo ben distanti. Inoltre vestimenti nella scuola, «alla fruizione consapevole»
una redistribuzione incisiva delle risorse comporta il del flusso di notizie provenienti dalla rete. Non bisogna
rafforzamento del potere politico, con le sue forti ten- avere paura delle fake news, sostiene l’autore, anche
denze oligarchiche. L’obiettivo di «superare il capitali- perché possono aiutarci a capire meglio le nostre de-
smo» prospettato da Piketty, che a noi italiani ricorda bolezze e i nostri pregiudizi cognitivi. Il progetto di eli-
certe formule fumose del vecchio Pci, non appare a minare le bufale è invece irto d’insidie, «perché il prez-
portata di mano. Ma può darsi che la crisi causata dal testi zo di un universo senza menzogna è un universo senza
Covid-19 spinga nella direzione da lui auspicata. di ANTONIO CARIOTI libertà di errore». Meglio starne alla larga.

Su un lembo di terra — 3,4 chilometri quadrati OLANDA

ricchi di zinco tra Belgio, Paesi Bassi e Germania Moresnet


— sorse dopo il Congresso di Vienna, e per circa
un secolo, un Paese oggi dimenticato. Philip Dröge BELGIO

ne ha ricostruito le strabilianti vicende km 1 GERMANIA

Napoleoneama
farsiilbagno...
CosìMoresnet
divenneStato
di MARCO OSTONI

CONSOLI E IMPERATORI L’immagine LO SPAURACCHIO


Vladislav Shapovalov
Difendiamo la conoscenza di Roma antica (Rostov sul Don, Russia,
1981), Political Dreams
Soros mette in mostra il suo ego smisurato
Senza disdegnare Asterix e Paperino (2018, stampa a pigmenti,
particolare): in mostra fino
alla faccia delle invettive sovraniste
al 13 settembre al Centro

N F
Luigi Pecci di Prato per The
DIVULGAZIONE

PERSONAGGI

el suo libro sull’antica Roma La storia speciale inanziere ricchissimo, ebreo, di idee liberali, so-
(Laterza, pagine 208, e 16, in uscita il 14 mag- Missing Planet. Visioni e stenitore delle Ong. George Soros ha tutti i requi-
gio), Giusto Traina distribuisce qua e là diverse revisioni dei tempi sovietici a siti per essere presentato come uno spauracchio
punzecchiature. Al calciatore che spaccia il saluto fasci- cura di Marco Scotini e Ste- dalla destra xenofoba e cospirazionista, pronta a quali-
sta per un’eredità del mondo classico. Al principe del fano Pezzato. Sullo sfondo ficarlo con l’epiteto di «usuraio». Ma lo detestano an-
giornalismo che dimostra di non avere molto chiaro il dell’immagine è riportata che i nostalgici dell’Urss, che non gli perdonano l’op-
significato del concetto di populus, affiancato al Sena- la mappa di Moresnet posizione alla politica aggressiva della Russia, Paese re-
to nella sigla Spqr. Allo studioso convinto, sulla base di putato in certi ambienti «antifascista» poiché rivendi-
prove piuttosto labili, che i Romani siano approdati nei ca, sia pure in chiave panslava, la vittoria sul Terzo Rei-
Caraibi. Ma l’autore non è mosso dall’insofferenza tipi- ch. Comunque sia, se v’interessa il vero Soros, non il ri-
ca del cattedratico irritato verso i profani che deborda- tratto distorto che ne è stato fabbricato dal premier
no in modo maldestro nella sua disciplina. Al contra- ungherese Viktor Orbán e dai suoi ammiratori di casa
rio, cita volentieri i fumetti di Asterix e la saga Disney nostra, adesso è disponibile nel volume Democrazia!
Paperino e le oche del Campidoglio; ricorda con simpa- (traduzione di Maria Grazia Perugini, Einaudi Stile libe-
tia la campionessa di Rischiatutto Giuliana Longari, ro, pagine 211, e 17) una raccolta di suoi interventi pub-
gran conoscitrice di vicende antiche; mostra di apprez- blicati dal 2008 al 2019. Si parla di economia, politica
zare anche il serial televisivo Roma, incentrato sulle av- internazionale, mercati finanziari, problemi dell’Unio-
venture di due legionari citati da Giulio Cesare nel De ne Europea. Notevole il passo in cui Soros ammette che
bello gallico. Scritto con prosa vivace e sicura compe- il suo impegno civile deriva da un «ego esagerato» che
tenza, il volume di Traina è soprattutto un sincero atto lo spinge a voler rendere il mondo «un posto miglio-
d’amore verso un periodo grandioso e terribile (molti re». Del resto tutti gli esponenti del potere economico
gli esempi da lui evocati delle stragi compiute dalle le- globale influenzano la vita politica: lui lo fa in modo
gioni, anche a danno di popolazioni inermi), la cui co- trasparente, esponendosi in prima persona. Si può dis-
noscenza si va affievolendo in modo preoccupante. sentire dai contenuti ma il metodo ha i suoi pregi.
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 35

{
Deviazioni folk
Terzo album da solista per Brian Fallon breve, otto brani a tinte folk, intensi e ispirati,
Incisioni (1980), leader dei Gaslight Anthem, discreta magnificamente scritti e arrangiati, che fanno
di Renzo Matta rock band del New Jersey. Messo da parte il pensare alle inquietudini acustiche di Cave e
vecchio suono del gruppo, eccolo indossare i Petty, senza dimenticare l’amato Springsteen
panni del folksinger di razza. Local Honey è di Tom Joad. Coraggioso e emozionante.

NOI, LE API , LE TERMITI 1945

Omofobi di tutto il mondo, rassegnatevi Due milioni di donne tedesche violentate


La selezione darwiniana favorisce i gay L’orrore dei vincitori dopo la follia nazista

L L
SOCIOBIOLOGIA

GUERRE
a nostra specie si è evoluta fino a produrre la civil- a popolazione civile tedesca subì sofferenze tre-
tà moderna anche perché sin dai suoi stadi più mende in seguito alla sconfitta nella Seconda
primitivi era carnivora e aggressiva. Questo si ri- guerra mondiale. Moltissime donne (forse due
cava dal saggio di Edmund O. Wilson Le origini profon- milioni) furono stuprate dai vincitori, in prevalenza
de delle società umane (traduzione di Allegra Panini, schiacciante (ma non solo) dai sovietici. Intere comu-
Raffaello Cortina, pagine 134, e 15). L’autore sottolinea nità vennero espulse dai luoghi dove i loro antenati
infatti l’importanza della competizione tra gruppi, soli- avevano vissuto. A Praga la vendetta dei cechi «si ab-
tamente violenta, «come forza motrice dell’evoluzione battè in egual misura sui colpevoli e sugli innocenti»,
sociale umana». E ancora più enfatizza la funzione con episodi efferati. Nel libro 1945. Otto giorni a mag-
svolta dal consumo di carne cotta nel favorire «il rag- gio (traduzione di Marina Pugliano, Elena Sciarra e Va-
gruppamento degli individui in bande, nonché la con- lentina Tortelli, Feltrinelli, pagine 335, e 22, in uscita il
versazione e la divisione del lavoro». Se tali considera- 28 maggio) lo storico Volker Ullrich, biografo di Adolf
zioni non piaceranno molto a pacifisti e vegani, anche Hitler, rievoca queste atrocità, ma le inserisce corretta-
gli omofobi resteranno delusi dalle pagine di Wilson, mente nel loro contesto storico, ricostruendo le vicen-
secondo il quale la propensione omosessuale «è favori- de che intercorsero tra il suicidio del Führer (30 aprile
ta dalla selezione naturale». D’altronde, in tutte le spe- 1945) e la resa del Terzo Reich. Qui non c’è posto per il
cie che chiama l’autore «eusociali» (formiche, api, ter- vittimismo ed emerge con chiarezza che fu il regime
miti), caratterizzate cioè da forte cooperazione interna nazionalsocialista, che aveva voluto la guerra e assog-
e comportamenti altruistici, si trovano categorie di in- gettato l’Europa, il colpevole della catastrofe tedesca.
dividui che rinunciano alla riproduzione, «caste steri- Molti gli episodi poco noti: il fallito colpo di mano ten-
li». Quindi i tanto disprezzati e perseguitati gay, osser- tato da alcuni antinazisti a Monaco con gli americani
va Wilson, possono essere visti, sotto il profilo evolu- alle porte; Marlene Dietrich che ritrova la sorella e ne
zionistico, «come membri di una casta eusociale nel scopre i legami con il regime. Sullo sfondo le prime av-
suo significato più alto». visaglie della guerra fredda imminente.

O i
ggi lo si può intravvedere so- ricordo come abbia conosciuto quella vi- femminile e abilissima nell’usarlo per
lo dall’alto, sorvolando lo cenda — ammette —. Forse me ne parlò aiutare l’impresa paterna negli anni cen-
spicchio di terra in cui Belgio, mio padre, che amava raccontare fatti trali dell’Ottocento. «Fanny è l’unico per-
Paesi Bassi e Germania si in- bizzarri del passato. Mi dev’essere rima- sonaggio femminile del libro — puntua-
contrano sulla cartina, non sto in una piega della memoria finché lizza Dröge — e deve la sua presenza a
lontano da Aquisgrana. Nel bosco si sta- nel 1996, trovandomi da quelle parti, mi mia moglie. Quando capì che nelle bozze
glia un triangolo con sfumature di verde tornò alla mente e mi balenò l’idea di comparivano solo uomini, mi convinse a
diverse da quello circostante, ultimo se- scriverne. Ma prima di iniziare è passato “cercare” una donna. E fece bene, visto
gno del taglio degli alberi abbattuti nel molto tempo». che la biondissima imprenditrice è risul-
1822 da olandesi e prussiani per segnar- Quando ha deciso, Dröge s’è accorto di tata tra le figure più interessanti di More-
ne i confini. Ma occorre un buon colpo quanto lavoro fosse necessario per ripor- snet», un mezzo rombo di terra incastra-
d’occhio, perché l’«errore della storia» tare alla luce una pagina di storia ricca e to tra Liegi e Aquisgrana senza eguali.
chiamato Moresnet è così piccolo che in sconosciuta. «In pochissimi, anche in Moresnet nacque come risposta «tem-
un paio di secondi sparisce alla vista an- ambiente accademico, sapevano dell’esi- poranea» al mancato accordo fra Prussia
che dell’osservatore più acuto. Qualche stenza di questo piccolo Stato — prose- e Paesi Bassi nel tracciare i propri confini
migliaio di metri più sotto, dei cent’anni gue — per cui ho dovuto documentarmi in quel tratto dove sorgeva una miniera
di vita andati in scena in questa minu- a fondo, tra archivi, mappe e monografie strategica per mezza Europa. E tale «dis-
scola fetta d’Europa — nata da un tratto ottocentesche per venirne a capo». PHILIP DRÖGE senso congelato» durò decenni, a dispet-
di penna grossolanamente tracciato sul- Ma non si immagini di aprire un sag- Terra di nessuno. to dei ripetuti tentativi per sanarlo; così
la mappa dai cartografi del Congresso di gio di storia quando si prende in mano L’incredibile storia quel fazzoletto di terra, grazie alla sua
Vienna e conclusa esattamente un secolo Terra di nessuno. Perché l’autore è riu- di Moresnet, un luogo neutralità, all’essere un paradiso fiscale
fa — sono rimasti solo alcuni cippi doga- scito a raccontarla splendidamente que- che non sarebbe ante litteram, in cui vigeva il codice na-
nali. sta storia, facendone una sorta di appas- dovuto esistere poleonico ma non l’obbligo militare, do-
«Dove c’era la miniera di zinco attorno sionante guida turistico-letteraria. Un Traduzione di Andrea Costa ve il gioco d’azzardo e il contrabbando
alla quale è vissuta la comunità di More- viaggio nel tempo oltre che nello spazio KELLER impazzavano, passò gradualmente da un
snet ora c’è un parcheggio di autobus, condotto a più «voci», dove a «parlare» Pagine 288, e 17,50 manipolo di 257 abitanti a qualche mi-
per il resto non è rimasto alcun segno sono alcuni dei suoi protagonisti: l’in- In libreria dal 12 maggio gliaio di cittadini con un chiaro senso di
identificativo» conferma a «la Lettura» ventore di Liegi Jean-Jacques Daniel appartenenza. «La riprova — chiosa Drö-
Philip Dröge, l’uomo cui si deve la «risco- Dony, che, in cambio di un’avveniristica L’autore ge — che i confini possono costruire
perta» di questa misconosciuta pagina di vasca da bagno in zinco donata a Napole- Philip Dröge (Groningen, l’identità di un popolo». Quegli stessi
storia, raccontata in Terra di nessuno, in one, ottenne la prima concessione per Paesi Bassi, 1967) ha confini, però, fu poi il vento della Grande
libreria dal 12 maggio per Keller nell’otti- scavare il prezioso minerale nella zona studiato Letteratura e Storia guerra a spazzarli definitivamente via.
ma traduzione di Andrea Costa. E se la vi- (già segnalata da Plinio il Vecchio); il gio- ad Amsterdam e Salisburgo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

cenda di quei 3,4 chilometri quadrati nel vane luogotenente dell’esercito belga Autore di libri storici e
cuore dell’Europa ha dell’incredibile, Karl Schriewer, incaricato senza fortuna giornalista (ha collaborato
non meno insolito è il modo in cui Drö- di fare del Moresnet la patria dell’espe- con varie testate, tra cui Stile UUUUU
ge, giornalista e storico di Groningen ranto; Françoise-Zoé «Fanny» Mossel- «National Geographic»), ha
fondato «faqt», agenzia di Rigore UUUUU
con studi di linguistica alle spalle, ha man, figlia del proprietario della minie-
preso la decisione di raccontarla. «Non ra, perfetta incarnazione del fascino divulgazione scientifica Copertina UUUUU

L’OPPIO DEGLI INTELLETTUALI PRIMA DEL RISORGIMENTO

L’inquisitore Toni Negri e il mullah Tronti Il dito di Sismondi nelle piaghe dell’Italia
In fondo il comunismo è materia di fede Quanto ci manca un cattolicesimo liberale

E G
UTOPIE

RILETTURE

loquente il verso di Dante evocato da Paolo Virno iudizi davvero pesanti quelli che esprimeva sul
nel definire la sua idea del comunismo: «Sostan- nostro Paese il ginevrino Simonde de Sismondi
za di cose sperate». Una formula che deriva dal nella sua Storia delle repubbliche italiane in se-
Nuovo Testamento, per l’esattezza dalla Lettera agli dici volumi, uscita tra il 1807 e il 1818. Del tipo: «In Italia
Ebrei di San Paolo, e si riferisce alla fede cristiana. So- tutti hanno imparato a ingannare la coscienza anziché
no molti gli scritti inclusi nel volume Comunismo ne- obbedirle». Oppure: «Nell’Italia moderna l’interesse
cessario, a cura del collettivo C17 (Mimesis, pagine 324, del clero ha corrotto tutto ciò che ha toccato». Al suo
e 20), che rivelano il carattere religioso dell’apparte- spirito illuminista facevano ribrezzo gli effetti del do-
nenza rivendicata dagli autori. Mario Tronti esalta Le- minio straniero e dell’ipocrisia bigotta. Ora Roberto
nin come un mullah farebbe con Maometto; Toni Negri Bizzocchi presenta i due capitoli conclusivi dell’opera
elenca coloro che «non sono comunisti» con lo zelo di Sismondi in una nuova traduzione, nel volume Il ca-
dell’inquisitore che denuncia gli eretici; quasi tutti cita- rattere degli italiani (Viella, pagine 138, e 19), con un
no Karl Marx con la devozione che si deve ai testi sacri. saggio introduttivo e una serie di note. Il curatore evi-
Nella storia delle varie civiltà una «società senza classi» denzia imprecisioni e pregiudizi dell’autore svizzero,
non si è mai vista, nessuno riesce a immaginare come ma sottolinea la rilevanza del tema posto in quelle pa-
si possa arrivare all’«abolizione del lavoro salariato», gine: come sciogliere il «nesso irrisolto» tra identità
ma ciascuno è libero di crederci. Solo che i culti religio- nazionale, aspirazione alla libertà, retaggio religioso
si promettono il paradiso nell’aldilà, mentre l’intento autoritario. Sismondi esagerava nelle sue invettive, ma
di realizzarlo sulla Terra produce pesanti smentite. Si se l’Italia è stata la culla del fascismo e oggi è diventata
può ignorarle, ma poi diventa difficile attirare le masse la mecca di un populismo particolarmente refrattario
sotto le proprie bandiere. Così lo stesso anticapitali- alla modernità globalizzata, tutti i torti non doveva
smo vira nettamente a destra. E forte diventa il rischio averli. Come nota Bizzocchi evocando Alessandro Man-
di ridursi, come ammette Luciana Castellina, a «fanta- zoni, l’odierna eclissi del cattolicesimo liberale, sempre
smi che non fanno paura e nessuno». peraltro minoritario, non è un segnale rassicurante.
36 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 37

Libri ilRacconto .

John Doe, rapitore di bambini, è di nuovo fuori.


Ma per Fisher non è un caso qualunque. David
Peace omaggia Thomas Ligotti. E il film «Seven»

DETECTIVE,
TI HO PRESO di DAVID PEACE

Il trittico di racconti
Un condensato
di tensione e citazioni
di CECILIA BRESSANELLI

I
l festival interrotto per l’emergenza Covid-19
continua sulla pagina, affidato ai racconti di tre
grandi scrittori. David Peace dà il via a un trittico
di racconti nati per proseguire Zacapa Noir
Festival anche dopo l’annullamento delle cene
letterarie con gli autori, in programma a Milano fino a
giugno. «Volevamo trovare formule alternative per
sostenere cultura e conoscenza», racconta Silvia
Rota, senior culture & entertainment manager di
La luna è un ladro vagabondo, Diageo Italia (multinazionale inglese che controlla il
che ruba al sole il pallido suo fuoco marchio di rum guatemalteco che organizza Zacapa
Noir Festival) e ideatrice del festival. Così prima è
William Shakespeare nato il podcast Domani (con Piano P, una puntata
Timone d’Atene ogni venerdì fino al 5 giugno) che con alcuni ospiti

F
immagina il post-pandemia. E ora i tre racconti

i
inediti che da questo numero pubblichiamo su «la
isher era di nuovo tornato tardi, di nuovo Lettura». «Abbiamo chiesto agli autori che avevano Il telefono cominciò a suonare.
a casa tardi. accettato di partecipare al festival di scrivere un loro Quale pelouche, chiese sua moglie, andando verso
Brutta giornata, chiese sua moglie. racconto». Dopo David Peace (che il 19 febbraio è il bancone a prendere il telefono. Pronto?
Fisher sorrise e disse, non sono forse stato l’ultimo ospite del festival), toccherà allo Fisher posò il piatto, bevve un sorso di birra, poi si
tutte così. scozzese Alan Parks, che doveva essere a Milano a alzò. Dumbo.
Sua moglie e suo figlio avevano già marzo (Bompiani ha da poco pubblicato L’ultima Sorpresa, sorpresa, disse sua moglie, porgendogli
L’autore mangiato. Sua moglie aveva fatto il bagno canzone di Bobby March), e allo statunitense Michael il telefono. È per te, detective.
David Peace (foto in alto) è al bambino e l’aveva messo a letto. Ma scommetto che Zadoorian (dal suo In viaggio contromano, Marcos y La notte ti chiama ancora una volta, di nuovo i suoi
nato nel 1967 nel West è ancora sveglio, disse. Per aspettarti. Marcos, Paolo Virzì ha tratto il film Ella&John). delitti per te, un rumore lontano, uno spiffero sul col-
Yorkshire (Regno Unito). Nel Fisher appese la giacca. Arrotolò le maniche della Il thriller di Peace pubblicato in queste pagine è un lo, giù per i corridoi dell’ufficio, lungo le fogne cittadi-
2003 è stato inserito nella camicia e percorse il corridoio dirigendosi verso il condensato di tensione e citazioni: un omaggio a ne, tra i palazzi, le periferie, al di là di parchi, di cam-
lista dei migliori scrittori fondo del bungalow. La porta della camera di suo fi- Thomas Ligotti (Detroit, 1953), autore horror che pi, tra il dormire, la veglia, il dormire, la veglia, con i
della Gran Bretagna dalla glio era socchiusa. Lentamente, gradualmente, Fisher Peace ama molto (a ricostruire i rimandi ci aiuta loro segnali e simboli, le loro ricorrenze e incitazioni,
rivista «Granta». È autore di aprì la porta e sbirciò dentro. Vide suo figlio addor- Matteo Battarra, editor del Saggiatore che pubblica i le loro ripetizioni, ripetizioni; la cosa che è qui e che
Red Riding Quartet (1999- mentato, con un braccio attorno a un elefantino di pe- libri di Peace). Il nuovo racconto parte dove Ligotti non dovrebbe esserci / quella che non c’è e dovrebbe
2002) che gli è valso louche. Silenziosamente, lievemente, Fisher attraver- aveva interrotto il suo Il birichino (The Frolic), raccolto esserci: questo è il TUO LAVORO...
l’epiteto di maestro del noir sò la stanza per chiudere la finestra, poi si volse verso nel 1986 in Songs of a Dead Dreamer (I canti di un
al pari di James Ellroy. Con il il letto. Guardò il figlio addormentato, osservò il suo sognatore morto, edito in Italia da Elara, per cui è Quando Fisher accostò, König lo stava aspettando
Saggiatore, oltre al ciclo del bel volto, sereno. Si chinò e lentamente, lievemente uscito anche Lo scriba macabro; gli altri libri sono fuori del bar. Salì in macchina. Spero sia una cosa im-
Red Riding Quartet, che baciò la testa del figlio. Poi si raddrizzò, uscì dalla ca- usciti dal Saggiatore): il rapimento della piccola portante.
comprende 1974, 1977, mera in punta di piedi e silenziosamente, accurata- Norleen, figlia dello psicologo della prigione di
Un bambino è scomparso, disse Fisher, facendo
1980, 1983, ha pubblicato mente, chiuse la porta. Nolgate, su cui Peace fa indagare il detective Fisher.
marcia indietro e riprendendo la strada. I genitori te-
GB84 (James Tait Black Papà...? Tutto torna: i protagonisti, il modus operandi, il
mono un rapimento.
Memorial Prize; Tropea, Nel corridoio, con l’orecchio alla porta, Fisher rima- peluche (Bambi per Ligotti) e il biglietto per il «Dr
2006), Il maledetto United Monk» (il padre e psicologo) che Peace trascrive da
König tirò su con il naso, se lo asciugò con le dita.
se in ascolto: solo il vento di fuori, che parlava con gli Quello che dicono tutti.
(2006, su Brian Clough, alberi. Un temporale primaverile in arrivo. Ligotti parola per parola. Ecco «la ripetizione»
storico allenatore del Leeds Avresti perso la scommessa, disse tornando in sog- ricercata dall’autore inglese. C’è un biglietto, disse Fisher, svoltando a destra. A
United, «il più grande giorno. Peace guarda anche a Seven, il film cult di David quanto pare.
romanzo mai scritto sullo La moglie posò il vassoio. Era addormentato? Fincher (1995), dove trova tracce de Il birichino: il König tirò di nuovo su con il naso. Davvero? Che co-
sport» per il «Times», da cui Perso nel modo dei sogni. rapitore è un John Doe (il nome giuridico assegnato a sa dice?
è tratto il film del 2009 di La moglie gli portò una birra dal frigo. Domani un uomo dall’identità sconosciuta) senza un suo Non lo so ancora, disse Fisher.
Tom Hooper con Michael mattina sarà deluso. nome né impronte digitali, come il serial killer Sappiamo qualcosa?
Sheen), Tokyo anno zero Grazie, disse Fisher, stappando la birra. Sarò a casa. interpretato da Kevin Spacey. Al film, Peace dedica I genitori sono il dottor Monk e signora, disse
(2008), Tokyo città occupata Non devo uscire prima delle dieci. anche una citazione nascosta: colloca l’immaginaria Fisher. Arrivati da poco in città. Lui è uno strizzacer-
(2009), Red or Dead (2013, Sua moglie sorrise, accennando al piatto. Di nuovo città di Nolgate, dove anche Ligotti ambientava la velli alla prigione. Una figlia, Norleen, che ha appena
su Bill Shankly, allenatore degli avanzi, mi spiace. storia, nella Contea di Boon. Il nome viene dal Mills & compiuto dieci anni.
del Liverpool), Terremoti e Dai, come dico sempre: mangerei gli avanzi del tuo Boon, l’equivalente inglese degli Harmony. Un gioco Ora scomparsa, presumibilmente rapita.
Fantasma. Il terzo romanzo roast beef tutti i giorni. di rimandi: Mills, David Mills, è il nome del detective
della trilogia di Tokyo (dove Avevo intenzione di andare a fare la spesa, ma poi è interpretato da Brad Pitt, nel film di Fincher. Eccoci arrivati, disse Fisher, svoltando di nuovo in
Peace vive), Tokyo Redux, è arrivata tua madre. © RIPRODUZIONE RISERVATA

di prossima pubblicazione Fisher annuì. Immaginavo. Quel pelouche... CONTINUA A PAGINA 38


38 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

Libri ilRacconto .

La finestra aperta nella cameretta,


SEGUE DA PAGINA 37

quel che di solito sarebbe stata una strada alberata,


buia e tranquilla, con belle case buie; i rami scossi dal

il pupazzo squarciato di pelouche,


vento ondeggiavano disperatamente e violentemente,
si muovevano ora illuminati dalle luci blu di un’auto-
pattuglia.
König tirò su con il naso e se lo asciugò di nuovo

e dentro al pelouche una lettera...


con le dita. Una bella zona.
Vedremo, disse Fisher.
Un soggiorno, un grande soggiorno. Le tende tirate
su tutte le finestre, tranne quella d’angolo; la scultura

Ma nessuna bambina... Fu a quel


di una donna nuda, senza braccia, la testa piegata al-
l’indietro, gli occhi ciechi rivolti al soffitto, le luci
bianche, dure, cliniche. Un grande mobile bar pieno
di bottiglie e bicchieri. Un secchiello di plastica mar-
rone con ghiaccio sciolto, i rimasugli di cocktail in

punto che sua moglie lo chiamò...


due bicchieri, un portacenere pieno di mozziconi
macchiati di rossetto accanto a una piccola scatola di
cartone chiusa; oggetti domestici abbandonati sul ta-
volino. Riviste di moda disseminate qua e là, il giorna-
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 39

{
Una stanza tutta per sé
«La mia camera è il mio rifugio», scrive Elena, dell’Istituto dei Tumori di Milano con le artiste
Altri altrove tra le autrici di Condominy (Boîte Editions, pp.
85, gratis scrivendo a condominy@gmail.
Cristina Pancini e Paola Gaggiotti e con gli
architetti Antonio Buonsante e Federico
di Silvia Perfetti com o scaricabile da cristinapancini.net), la- Casati. Un condominio ideale che i giovani, in
voro nato tra i ragazzi di pediatria oncologica isolamento, hanno immaginato per sé.

le locale piegato, messo da parte. Una poltrona, un so- con una scrittura dai caratteri multiformi — nette e pistole in mano — ILLUSTRAZIONE
fà; un marito e una moglie distanti, distanti abissi e Dr Monk, lasciamo questo biglietto nelle sue mani Doveva averli sentiti, aver intuito che arrivavano, DI ANTONELLO SILVERINI
valli, persi oltre ogni speranza e preghiera, confinati capaci, perché nei bassifondi inondati di schiuma ne- perché si fermò, lasciò andare la mano del bambino,
negli inferni solitari dei loro pensieri, di un’immagi- ra e nei vicoli sul retro del paradiso, nell’umida tene- alzò le sue sopra la testa, si voltò e disse, detective
nazione aperta, spalancata verso la peggior cosa del bra malinconica di un qualche scantinato galattico Fisher, presumo?
mondo — senza finestre, nelle spirali perlacee e cave delle con- A terra, urlarono Fisher e König —
il rapimento e la morte violenta di un bambino — chiglie trovate in mari simili a fogne, nelle città d’in- Lui fissava Fisher. Gli sorrideva...
il tuo bambino — sania prive di stelle e nei loro quartieri malfamati... la Svelto! Vai subito a terra! Mettiti giù —
Dovete andare a dare un’occhiata di sopra, detecti- mia piccola cerbiatta trafitta dalla soggezione e io si inginocchiò a terra...
ve, disse più piano che poteva il poliziotto. Nella stan- siamo andati a combinare birichinate. Pancia a terra! Subito —
za della bambina. Non abbiamo né mosso né toccato Addio per un po’. Jonathan Doe. Sorrideva ancora a Fisher, dicendogli, Ricorda, de-
nulla. tective, ti ho preso.
König fece segno a Fisher. Vai su tu. Io chiamo la È un mio paziente, disse il dottor Monk dalla porta Ma questo fu tutto quel che disse: nessun nome o
scientifica, poi parlo ai genitori. della camera di sua figlia. È stato condannato per — documenti di identità, nessun indirizzo noto o com-
Okay, rispose Fisher, e si voltò verso il poliziotto. Fisher alzò lo sguardo dal foglio nella busta di pla- plici, nessuna corrispondenza di impronte o foto se-
Controllato fuori? stica, dal nome al fondo della nota, e disse a bassa vo- gnaletiche. Ma denaro a sufficienza per pagare un av-
Il poliziotto annuì. È buio, lo so, ma non ci sono se- ce, so chi è John Doe, dottore. Sono stato io ad arre- vocato che gli procurasse un letto nella Sezione Psi-
gni o impronte di una scala. starlo. chiatrica, reparto Massima Sicurezza —
Okay, disse di nuovo Fisher. Hai chiamato rinforzi? Detective Fisher, sussurrò Monk. Parla di lei. Molto. vedremo, disse quando lo portarono via, cercando
Digli che voglio che tutte le unità disponibili cominci- con gli occhi il posto di Fisher, trovandolo, fissando-
no a setacciare la zona, strada per strada. Molto lenta- Fisher faceva da poco il detective quando le scom- lo. Vero, detective...
mente, con le luci accese. parse erano cominciate. Era convinto che fossero in ...la notte, con i suoi crimini, lacera la tenda, solle-
Il poliziotto annuì di nuovo. Lo faremo. E abbiamo realtà più numerose, che fossero cominciate da più va il velo, con illuminazione, rivelazione: ogni strada,
già cercato di chiamare il direttore. tempo; si parlava di due prostitute molto giovani che casa, stanza, la scena di un crimine, un luogo di rapi-
Il direttore, chiese Fisher. Che direttore? lavoravano in strada, poi di un bambino e di una bam- mento e morte, morte violenta, lo sai, sempre, lo sai
Quello della Prigione di Stato. Non te l’hanno detto? bina neri nella Contea di Boon. Nessuno ci aveva fatto già e non lo sai, ogni bambino un futuro cadavere che
No, disse Fisher, detto cosa? molto caso, però, almeno finché non si era trattato di qualcuno chiama figlia, figlio, qualcosa da tenere
Il poliziotto lanciò uno sguardo alle scale, poi sus- bambini bianchi di una delle scuole elementari mi- stretto, che ti tenga assieme; ancora tardi, ancora
surrò, meglio che vada su, detective, e vedrà. Nella ca- gliori di Nolgate. troppo tardi, il grido soffocato, il grido smorzato, ti ho
mera della bambina. La chiamo quando riusciamo a Allora sì che ci fecero caso, eccome, dal governatore mancato —
trovare il direttore. in giù —
Fisher attraversò il soggiorno, salì le tre rampe di senza sosta, giornate lavorative di ventuno, venti- Sono stato così lento, così dannatamente stupido,
scale, percorse un corridoio fino a una porta sulla due, ventitré ore — stava dicendo il dottor Monk, avvicinandosi al letto.
quale era stata avvitata una placca di ceramica. finché non si dormiva più; non c’era più giorno o Avrei dovuto sapere, capire prima; la finestra aperta,
Camera di Norleen. notte, solo il caso da risolvere — lo strano pupazzo, quel Bambi...
Aprì la porta socchiusa. La luce era accesa, la fine- finché König non aveva ricevuto una telefonata dal- Il foglietto che trema, traballa nella sua mano de-
stra aperta, le tende di un bianco spettrale sbattevano la zona della scuola, un rapporto su un tipo sospetto, stra, la sinistra che strofina, strizza la nuca, la bocca
al vento, lambendo il letto, il letto senza bambina — la macchina parcheggiata là davanti. König aveva improvvisamente secca, impastata, Fisher disse, Co-
senza bambina, sì, ma non vuoto — chiesto della targa della macchina e Fisher aveva fatto sa...?
solo sul letto c’era un pelouche, squarciato, l’imbot- una ricerca veloce. Venne fuori che era una macchina Di sotto, un telefono squillò una volta e risposero —
titura sparsa sul materasso e sul pavimento, intorno ai rubata e si precipitarono fuori — Il volto del dottore, la bocca si muoveva, si contorce-
suoi piedi. Fisher attraversò la stanza, prendendo un montarono in macchina, e si diressero di corsa ver- va, forse farfugliava, piangeva, ma Fisher non riusciva
fazzoletto dalla tasca. Usò il fazzoletto per chiudere la so la scuola — a udirlo, capire cosa stesse dicendo, un rumore —
finestra, poi tornò verso il letto. Fissò il pelouche lace- parcheggiarono, in attesa — rumori lontani che si avvicinavano, sempre più —
rato, squarciato, i suoi grandi occhi morti che gli re- osservando — sirene nel vento, scarponi sulle scale. König sul-
stituivano lo sguardo. Prese da una tasca interna della osservando quello stronzo, quel fottuto figlio di l’uscio, che lo fissava.
giacca delle pinzette, da un’altra una busta di plastica buona donna, con le scarpe nere lucide e i pantaloni Fisher deglutì. Fisher disse, pregò, Era il direttore,
per i reperti. Poi si chinò e usò le pinzette per estrarre cachi stirati, la camicia candida e a posto, i capelli ap- vero?
un foglietto stropicciato dalla pancia del pelouche. pena tagliati, che accompagnava la sua nuova vittima No, disse König. Era tua moglie.
Mise il foglietto nella busta di plastica, usò la busta verso la macchina, mano nella mano, lì per la strada, David Peace
per stirarlo, poi lo sollevò alla luce. Sotto un fram- mentre Fisher e König si precipitavano fuori dalla loro ( traduzione di Maria Sepa)
mento della carta intestata della prigione c’era scritto macchina, correvano sul marciapiedi, distintivo, ma- © RIPRODUZIONE RISERVATA
40 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

{
(2) posizione precedente S stabile A parità di percen-
tuale di vendita, la
Legenda 1 in salita R rientro posizione è deter-
5 in discesa
Libri Le classifiche N novità minata dal valore
decimale non in-
100 titolo più venduto (gli altri in proporzione) dicato in classifica

Auci scavalca Robecchi: la Top Ten parla soprattutto italiano


Sfida tra Nobel (Saramago e Camus) con due classici molto attuali

La pagella
di Antonio D’Orrico
Top 10 ebook
di Alessia Rastelli Narrativa italiana

1
Gabriel García Márquez voto
L’amore ai tempi
del colera
Non mi
permetterei 1 Stefania Auci
(2) 1 100
Stefania Auci
2 (1) 5 91
Alessandro Robecchi
Mondadori mai (2) I leoni I leoni di Sicilia I cerchi nell’acqua
di Sicilia
L’amore ai tempi 1 100 Nord, € 18 Nord, € 18 Sellerio, € 15

del Covid-19 (e dopo)


2 Alessandro Robecchi
I cerchi nell’acqua
Giappone Autori italiani protagonisti in Top Ten: in vetta sale
la saga storica di Auci che scavalca il giallo di 3 (3) S 67
(1) e mare: vince Robecchi; rientrano Manzini, Lucarelli e Ferrante Gianrico Carofiglio

I
che affiancano Carofiglio e Lyon Gamer (alias lo La misura
tre romanzi maggiori di Márquez
cominciano in maniera fatale. Una 5 91 Sellerio, € 15 l’evasione youtuber Ettore Canu) che guida i Ragazzi. Le
classifiche sono realizzate in prevalenza su dati
del tempo
delle vendite online e della grande distribuzione. Einaudi, € 18
fucilazione, Cent’anni di solitudine; un In digitale i lettori tornano
delitto d’onore, Cronaca di una morte
annunciata; un suicidio, L’amore ai
3 David Quammen
Spillover
a scegliere soprattutto
l’evasione e i sentimenti.
tempi del colera (in classifica causa (3)
pandemia!). Tutto di questo romanzo del
S
In vetta su Mondadori
Store, la libreria online Narrativa straniera

1
1985 è sublime. La storia (una passione che 85 Adelphi, € 14 monitorata questa
attraversa mezzo secolo prima di settimana da «la Lettura»,
compiersi), lo stile (ogni parola sembra nata
dalla spuma del mare come la dea della 4 Lyon Gamer
c’è il romanzo Il piccolo
negozio dei desideri
(2) 1 58
Wilbur Smith, Tom Harper
2 (1) 5 50
Michael Connelly
bellezza e dell’amore). Sin dall’attacco (5) Le storie dell’autrice inglese Nicola La fiamma
sobrio e velenoso, da prima riga di autopsia del mistero Il fuoco
May: storia di un cambio nel buio
(«Era inevitabile: l’odore delle mandorle della vendetta
amare gli ricordava sempre il destino degli 1 67 Salani, € 15,90
di vita, dall’affanno di
Londra a un paesino nel HarperCollins Italia, € 22 Piemme, € 19,90
amori contrastati»), lo scrittore colombiano Devon, sul mare. Segue
(il più grande narcotrafficante di letteratura
mai esistito) confermava di meritare la 5 Gianrico Carofiglio
La misura
Appuntamento in terrazzo
di Felicia Kingsley, novella
Wilbur Smith, che firma con Tom Harper il nuovo
episodio della saga dei Courtney, guida gli 3 (9) 1 47
gloria del mondo (tre anni prima aveva vinto (4) Stranieri ed è sesto in Top Ten. Qui è presente Toshikazu Kawaguchi
il Nobel e gli addetti ai livori lo aspettavano del tempo romantica ambientata
nella Milano della anche il Premio Nobel José Saramago con Cecità Finché il caffè
al varco). A togliersi la
vita, con «un suffumigio
5 67 Einaudi, € 18 quarantena, uscita il 20 (1995), che sul podio dei Tascabili precede un
altro Nobel, Albert Camus con La peste (1947),
è caldo
aprile solo in ebook «per
di cianuro di oro», è romanzi che parlano entrambi di un contagio. Garzanti, € 16
Jeremiah de Saint-
Amour assieme
6 Wilbur Smith,Tom Harper
Il fuoco
farci sognare anche solo
un’ora e aiutare chi ci sta
(dannunzianamente?) al
(8) salvando»: l’autrice
della vendetta devolverà i proventi
suo «gran danese col
petto spruzzato di 1 58 HarperCollins Italia, € 22
all’Ospedale Policlinico di
Modena. Al terzo posto La
Saggistica

1
bianco». Sarebbe già lo
donna dal kimono bianco
spunto di un romanzo
stupendo ma è solo
Gabriel García Már- l’ouverture della sinfonia
7 Antonio Manzini
Ah l’amore l’amore
dell’americana Ana Johns:
storia di una giovane
(1) S 46
AA.VV.
2 (7) 1 18
(-) giapponese e del suo Fabio Rosini
quez (1927-2014) romantica di Fermina Noi, partigiani L’arte di guarire
amore per uno
Daza, dall’«andatura da
cerva», e di Florentino Ariza, il telegrafista R 55 Sellerio, € 15 statunitense, negli anni
suo folle spasimante. Impresentabile, a Cinquanta del Novecento, Feltrinelli, € 19 San Paolo € 16
partire dal riporto («Aveva gli ultimi ciuffi
8 Carlo Lucarelli
che dà vita a una trama
che si muove nella
dei capelli delle tempie pettinati verso l’alto
e attaccati con la gommina nel centro del (-) L’inverno più nero geografia e nel tempo,
fino ai nostri giorni.
Il saggio sulle pandemie, scritto nel 2012 dal
divulgatore David Quammen, resta sul podio della
Top Ten e in vetta ai Tascabili. Tra le novità di
3 (2) 5 16
cranio lucente come soluzione finale a una Roberto Burioni
calvizie assoluta»), Florentino è capace L’ebook è stato offerto il Saggistica vince la raccolta di testimonianze sulla Virus,
R 54 Einaudi, € 18 primo maggio a 2,99 Resistenza a cura di Gad Lerner e Laura Gnocchi; la grande sfida
dell’amore assoluto (come la sua calvizie), segue il percorso verso una vita sana proposto dal
quello per cui si ubriaca trincando un litro euro, così come I leoni di
di acqua di colonia per ritrovare i sapori
dell’amata. Il sentimento di Florentino
9 José Saramago
Cecità
Sicilia di Stefania Auci,
quinta. Quarto invece
sacerdote Fabio Rosini a partire dai Vangeli. Rizzoli € 15

(9) l’ebook della guida di


sopravvive a tutto, addirittura a un attentato
terroristico per gelosia da parte di una
vedova, sua amante, «che quasi voleva S 53 Feltrinelli, € 10
Comunione e liberazione
Julián Carrón, Il risveglio Varia

1
tagliargli il pisello con le cesoie durante il dell’umano, uscito il 17

10
sonno perché non fosse di nessuna se non aprile. Un libro-intervista,
suo». E alla fine suggella una delle poche
verità rivelate (e faulkneriane): «Il cuore ha (-)
Elena Ferrante
Storia di chi fugge
curato da Alberto
Savorana in offerta a
(1) S 45
Benedetta Rossi
2 (10) 1 20
AA.VV.
più stanze di un casino». Non aspettate la e di chi resta e 2,49 fino al 31 maggio.
In cucina con voi! La prova
prossima pandemia per riscoprirlo. @al_rastelli preselettiva
R 53 e/o, € 19,50 del concorso...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mondadori Electa, € 19,90
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Edizioni Simone, € 36

La classifica
1 100 Nicola May
Il piccolo negozio... Ragazzi
Newton Compton, e 0,99

1
ePub con Social Drm
2 96 Felicia Kingsley
Appuntamento...
(1) S 67
Lyon Gamer
2 (2) S 46
J. K. Rowling
Newton Compton, e 2,99
ePub con Social Drm Le storie Harry Potter e la
del mistero pietra filosofale.
3 85 Ana Johns Edizione 20 anni
La donna dal kimono... Salani, € 15,90 Salani, € 10
Tre60, e 3,99
ePub con Adobe Drm
4 81 Julián Carrón
Il risveglio dell’umano
Bur, e 3,99 Tascabili
ePub con Adobe Drm

1
5 74 Stefania Auci
I leoni di Sicilia
Nord, e 9,99
(1) S 85
David Quammen
2 (2) S 53
José Saramago
ePub con Adobe Drm
Spillover Cecità
(27 aprile -3 maggio 2020)

Adelphi, € 14 Feltrinelli, € 10
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 41

{
Giovanna Rosadini è la #twitterguest
Giovanna Rosadini (Genova, 1963), studi poesia, Unità di risveglio (2010) e Fioriture
universitari a Venezia, è stata editor di poesia capovolte (2018), entrambe Einaudi, e
presso Einaudi, editore per il quale ha curato l’autoantologia con inediti Frammenti di felicità
Clinica dell’abbandono di Alda Merini (2004) e terrena (LietoColle, 2019). Da oggi su Twitter i
Nuovi poeti italiani 6 (2012). Fra i suoi titoli di suoi consigli ai follower de @La_Lettura.

70%
Le incognite del nuovo inizio
Per fortuna, in queste settimane di quarantena, sembra con i libri in carne e ossa. «Ripartire dai libri» — diceva editoriali ha già fatto o farà ricorso alla cassa
Il numero che sia venuta la voglia di leggere anche a chi non un recente appello congiunto al governo di editori, librai integrazione, ha ridotto o rimandato le uscite dei libri,
l’aveva. Ma, dopo la forzata ubriacatura di programmi e bibliotecari — è un’esigenza per la ripresa, ma anche respira a fatica per mancanza d’ossigeno e resta in
di Giuliano Vigini registrati, di videochiamate e di incontri digitali, è venuta per la salvezza. Certo, ad essere realisti, non sarà attesa — come tutti i settori — di misure adeguate e
anche la voglia di tornare in libreria, agli incontri diretti un’impresa facile, visto che almeno il 70% delle aziende immediate per questo nuovo inizio denso di incognite.

(Elaborazione a cura di Nielsen BookScan. Dati relativi alla settimana da lunedì 27 aprile a domenica 3 maggio 2020)

4 (6) 1 55
Antonio Mazzini
6 (7) 1 53
Elena Ferrante
8 (5) 5 52
Elena Ferrante
10 (12) 1 41 12 (11) 5 39
Elena Ferrante
14 (14) S 28
Viola Ardone
16 (19)1 21
Anna Premoli
18 (-) R 21
Antonio Scurati
20 (20) S 18
Roberto Costantini
Elena Ferrante
Ah l’amore Storia Storia Storia del nuovo La vita bugiarda Il treno Molto amore M. Il figlio Una donna
l’amore di chi fugge della bambina cognome degli adulti dei bambini per nulla del secolo normale
e di chi resta perduta
Sellerio, € 15 e/o, € 19,50 e/o, € 19,50 e/o, € 19,50 e/o, € 19 Einaudi, € 17,50 Newton Compton, € 9,90 Bompiani, € 24 Longanesi, € 19,90

5 (8 ) 1 54
Carlo Lucarelli
7 (4) 5 52
Donato Carrisi
9 (9) S 44
Sandro Veronesi
11 (10) 5 40 13 (15) 1 30
Elena Ferrante
15 (13) 5 27
Laura Imai Messina Fabio Volo
17 (17) S 21
Giorgio Fontana
19 (18) 5 18
Massimo Carlotto
L’inverno La casa delle voci Il colibrì L’amica geniale Quel che affidiamo Una gran voglia Prima di noi La signora
più nero al vento di vivere del martedì

Einaudi, € 18 Longanesi, € 22 La nave di Teseo, € 20 e/o, € 18 Piemme, € 17,50 Mondadori, € 19 Sellerio, € 22 e/o, € 16,50

4 (5) 1 44
Tracy Chevalier
6 (3) 5 40
Luis Sepúlveda
8 (12) 1 34
Isabel Allende
10 (10) S 28
Luis Sepúlveda
12 (6) 5 28 14 (15) 1 23
Vanessa Montfort
16 (16) S 18
Louise Penny
18 (17) 5 17 20
Luis Sepúlveda
(18) 5 15
Clive Cussler
Luis Sepúlveda
La ricamatrice Storia di una Lungo petalo Storia Il grande libro Il sogno Il regno Storia di una Dirk Cussler
di Winchester gabbianella... di mare di una lumaca... delle favole della crisalide delle ombre gabbianella... Il destino
del faraone
Neri Pozza, € 18 Guanda, € 12 Feltrinelli, € 19,50 Guanda, € 12 Guanda, € 20 Feltrinelli, € 19 Einaudi, € 15 Salani, € 11 Longanesi, € 19,50

5 (8) 1 43
Valérie Perrin
7 (4) 5 37
Elizabeth Strout
9 (7)5 31
Lucinda Riley
11 (11) S 28
Luis Sepúlveda
13 (14) 1 23 15 (13) 5 20 17 (-) R 17
James Patterson
19 (-) R 15
Carmen Korn
Georges Simenon Luis Sepúlveda
Cambiare Olive, La ragazza Storia di una Il signor Storia di un cane Maxine Paetro Aria di novità
l’acqua ai fiori ancora lei del sole balena bianca... Cardinaud che insegnò... L’ultimo sospettato

e/o, € 18 Einaudi, € 19,50 Giunti, € 19,80 Guanda, € 14 Adelphi, € 16 Guanda, € 12 Longanesi, € 17,60 Fazi, € 20

4 (6) 114 6 (8) 1 10


Massimiliano Ossini
8 (9) 1 10
Lorenzo Marone
10 (10) S 9
Jonathan Safran Foer
12 (-) N 8 14 (20) 1 7
Ema Stokholma
16 (16) S 7 18 (-) R 6
Federico Rampini
20 (-) R 6
Anonimo Deborah Feldman Andrea Scanzi Hisham Matar
Io sono il potere Kalipè. Inventario Possiamo salvare Ex ortodossa Per il mio bene Il cazzaro verde La seconda guerra Un punto
Il cammino di un cuore il mondo, fredda di approdo
della semplicità in allarme prima di cena
Feltrinelli, € 18 Rai Libri, € 17 Einaudi, € 18 Guanda, € 18 Abendstern, € 22 HarperCollins Italia € 18 PaperFirst, € 12 Mondadori, € 19 Einaudi, € 16

5 (5) S 12
Marco Van Basten
7 (12) 1 10
Walter Veltroni
9 (4) 5 9 11 (13) 1 8 13 (-) R 7 15 (-) N 7 17 (-) R 7
Simonetta Agnello
19 (-) R 6
Carlo Cottarelli
Paolo Bonolis Massimo Gramellini Francesco Costa Lisa Ginzburg
Fragile. Odiare l’odio Perché parlavo Prima che tu Questa Pura invenzione Hornby Pachidermi
La mia storia da solo venga al mondo è l’America George Hornby e pappagalli
La nostra Londra
Mondadori, € 20 Rizzoli, € 10 Rizzoli, € 19 Solferino, € 16 Mondadori, € 18 Marsilio, € 12 Giunti, € 16 Feltrinelli, € 16

3 (-) N 15
Luca Telese
4 (2) 5 14
Benedetta Rossi
5 (3) 5 12
Benedetta Rossi
6 (5) 5 11
Kobe Bryant
7 (-) N 10 8 (4)5 9 9 (8) 5 9 10 (7) N 8
Emiliano Barbuto Hirohiko Shoda Rossella Migliaccio Emma
Cuori rossoblù. La cucina Fatto in casa The Mamba Giuseppe Mariani Washoku Armocromia Bastava chiedere!
La leggenda di casa mia da Benedetta mentality Il nuovo concorso
di Gigi Riva... a cattedra
Solferino, € 17 Mondadori Electa, € 19,90 Mondadori Electa, € 18,90 Rizzoli, € 25 Edises, € 48 Giunti € 29 Vallardi, € 16,90 Laterza, € 18

3 (7) 1 43
Me contro Te
4 (-) R 34 5 (3) 5 30 6 (4) 5 27
J. K. Rowling
7 (5) 5 26
J. K. Rowling
8 (10) 1 26
J. K. Rowling
9 (9) S 23
J. K. Rowling
10 (6) 5 21
J. K. Rowling
J. K. Rowling J. K. Rowling
Le fantafiabe Harry Potter Harry Potter Harry Potter Harry Potter Harry Potter Harry Potter Harry Potter
di Luì e Sofì e la camera... e la camera e il prigioniero e la pietra e il prigioniero... e il calice e il calice di fuoco.
Edizione 20 anni dei segreti di Azkaban filosofale Edizione 20 anni di fuoco Edizione 20 anni
Mondadori Electa, € 16,90 Salani, € 12 Salani, € 11 Salani, € 12 Salani, € 10 Salani, € 13 Salani, € 16 Salani, € 15

3 (4) 1 37
Albert Camus
4 (3) 5 29
Sylvia Browne
5 (6) 1 25
Haruki Murakami
6 (7) 1 24
Gabriel García Márquez
7 (10) 1 24
George Orwell
8 (8) S 22
Pierdante Piccioni
9 (-) N 20
Guido Maria Brera
10 (-) R 18
George Orwell
La peste Harrison Lindsay Norwegian wood. L’amore ai tempi 1984 Meno dodici I diavoli 1984
Profezie Tokyo blues del colera

Bompiani, € 13 Mondadori, € 9,50 Einaudi, € 14 Mondadori, € 14 Mondadori, € 14 Mondadori, € 14 Bur, € 11 Mondadori, € 13


42 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

Libri Graphic novel

Quando eravamo
di Paola Cannatella lontani dal vento
DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 43

(
L’autrice e la storia
Paola Cannatella (Catania, 1979), grafica editoriale, Battaglia, assieme alla quale ha realizzato uno Cutuli uccisa in Afghanistan nel 2001 (testi di Diario della signora madre. Questa graphic novel
è specializzata in lettering e calligrafia di libri a spin-off per «la Lettura» #390 del 19 maggio 2019 Giuseppe Galeani, con il quale ha realizzato due realizzata per «la Lettura» è ispirata all’esperienza
fumetti. Come autrice ha realizzato due opere di (La memoria dello Yemen); e Dove la terra brucia, storie per «la Lettura» nel 2012 e nel 2016). di Giorgio, 4 anni, figlio dell’autrice, durante le
graphic journalism: La sposa yemenita, pubblicata uscito per Rizzoli Lizard nel 2011, biografia della Pubblica sul web delle «istantanee» prese da settimane della quarantena: una sorta di diario
da Becco Giallo nel 2017 con testi di Laura Silvia giornalista del «Corriere della Sera» Maria Grazia genitori degli anni Duemila, in particolare con il autobiografico.
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Libri ilDiarioastaffetta .

L’autrice
Quell’ombra oscura che incombe sui legami familiari
C
on Teresa Ciabatti prosegue il Diario a profondo è centrale nella narrativa di Teresa dai poteri sinistri, imprenditore nel riciclaggio
staffetta che «la Lettura» dedica al Ciabatti — che è nata a Orbetello in provincia dei rifiuti, e il suo rapporto con una figlia
racconto di questo tempo incerto. La di Grosseto e vive a Roma — e compare già obesa, ne Il mio paradiso è deserto (Rizzoli,
narrazione autobiografica di otto scrittori nei nel romanzo d’esordio Adelmo, torna da me 2013); mentre un noto primario d’ospedale,
giorni del coronavirus si svolge sul modello (Einaudi, 2002). Dal romanzo, storia di autorevolissimo e carismatico, è il padre che
del Romanzo italiano de «la Lettura», uscito formazione di una ragazza in un gruppo domina l’autofiction La più amata
nell’estate 2018. Cominciato con Sandro familiare ossessivo e nevrotico, Carlo Virzì ha (Mondadori, 2017), con cui la scrittrice è
Veronesi, proseguito da Mauro Covacich e tratto nel 2006 il film L’estate del mio primo entrata nella cinquina dei finalisti al Premio
poi da Silvia Avallone, Francesco Piccolo, bacio. Al centro del secondo libro, I giorni Strega 2017. Nel 2018 è uscito da Solferino
Fabio Genovesi, Emanuele Trevi, il Diario a felici (Mondadori, 2008), c’è invece la storia Matrigna, vicenda familiare a sfondo giallo
staffetta si concluderà la prossima settimana di Sabrina, una «bambina prodigio» che il con la protagonista, Noemi, che torna al
con Maurizio de Giovanni. padre intende lanciare tra i giovanissimi paese natale molti anni dopo la misteriosa
Il tema di un disagio familiare oscuro e talenti allo Zecchino d’Oro. Ancora un padre scomparsa del fratellino Andrea.

Mancano tre giorni al mio compleanno. È sorprendente che


abbia una figlia: il sollievo è dovuto al fatto che crescendo
A. si è dimostrata molto diversa dalla madre. Anche se
chiudeva i tappi dei lavandini e controllava la cesta dei pan-
ni sporchi, casomai ci si nascondesse qualcuno, prima di
andare a letto. Teresa Ciabatti prosegue il «Diario a staffet-
ta». Tra una settimana il finale di Maurizio de Giovanni

MAMMA MIA
di TERESA CIABATTI ILLUSTRAZIONE DI AMALIA CARATOZZOLO

M
2 maggio per un tempo lunghissimo. Tra le cose macchiate su-
dice, mie e sue.
ancano tre giorni al mio comple- Malgrado simili manifestazioni — che sia la stessa
anno, e non vi starò a dire quanti ansia della madre? Che la paura del mondo sia un
anni compio poiché per lo più contagio? — A. rimane profondamente diversa da
sono stati sprecati. colei che l’ha partorita.
Anni vissuti in casa, a non Mentre la madre ritiene l’esterno una minaccia —
uscire. Prevalentemente a dor- persone, eventi, luce, persino la luce del giorno — la
mire. Senso di pace, perché den- figlia si avventura fuori, sia pure con timore, talvolta
tro casa l’ansia che arrivava fuori, tra la gente, passa- la tentazione di ritrarsi (vedi la cesta, entrare nella ce-
va. Dentro, tutto si acquieta, e parlo al presente in sta e nascondersi).
quanto il letargo non si è mai interrotto, una linea Cosa succede nel momento in cui la turbolenza del
temporale che unisce me tredicenne a me adesso, età mondo si arresta? La luce si affievolisce, adesso è bu-
indefinita — vi sia sufficiente: oltre quaranta meno io per tutti, madre e figlia.
di cinquanta. I disegni non si animano, i tappi dei lavandini ri-
Mi sorprende che sia riuscita ad avere una figlia. La mangono aperti, nessuno controlla la cesta dei pan-
persona che sono è stata capace di crescere una bam- ni. La paura è svanita. Sta succedendo a tutti i bambi-
bina, inserirla in un contesto sociale: scuola, piscina, ni: una vacanza, una lunga vacanza.
hip hop. Amici, mia figlia è piena di amici. Lezioni su Skype. Videochiamate con gli amici.
Crescendo, A. si è delineata un individuo profon- Compiti svolti in autonomia, o con i genitori. Così ca-
damente diverso dalla madre — e questo è stato un pita di aiutare A. nello studio, cosa mai accaduta pri-
sollievo. ma — il lato bello della quarantena, una nuova vici-
Certo, a voler cogliere segni di continuità, sarebbe nanza (se non fosse che lei scuote la testa: come hai
stato possibile. fatto a laurearti, chi ti ha dato la laurea? Chiede. Per-
La bambina fa un disegno e chiede: non è che di ché al test di scienze — Un pesce rosso può vivere in
notte si anima? mare? Un cerbiatto può vivere in Amazzonia? — lei
La bambina prima di andare a dormire chiude tap- vede che cerco su Google, mi vede e mi smaschera.
pi di lavandino, vasca — una creatura dagli scarichi? Da oggi sa chi sono).
— e controlla la cesta dei panni sporchi, se mai ci si All’interno di questa quiete familiare, di questo
nascondesse qualcuno. La stessa cesta dove s’infila,
se non vuole farsi trovare. Capace di rimanere dentro CONTINUA A PAGINA 47
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DOMENICA 10 MAGGIO 2020 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 47

(
L’artista
Marco Tirelli (Roma, 1956) è tra i protagonisti dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti società contemporanea». Tirelli ha partecipato,
della Nuova Scuola Romana degli anni Ottanta, di Roma, diplomandosi in scenografia con Toti tra l’altro, alla Biennale di Venezia del 1982 (con
vicina alla Galleria L’Attico di Fabio Sargentini. Scialoja. La sua ricerca pittorica è in particolare una sala personale) e a quelle del 1990 e del
Vive e lavora a Roma e Spoleto. Inizia a esporre legata alla forma, una forma quasi ascetica, che 2013 (nel «Padiglione Italia» curato da
già nella seconda metà degli anni Settanta, fa da contraltare «all’eccesso di immagini della Bartolomeo Pietromarchi).

SSS
Oggi, 5 maggio, mia figlia Una copertina

è uscita, è tornata tra la un artista

gente; e io ho finalmente Il moto del bianco e del nero

svuotato la cesta, e stretto


Una struttura in bianco
e nero vibrante e
dinamica, elegante e
magnetica geometria

al petto i panni sporchi,


al confine tra le
seducenti visioni
dell’Optical Art e le
frontiere del 3D. L’opera, realizzata per
la nostra copertina, è una puntuale

che cadono, e cadono...


testimonianza del ricco alfabeto visivo
di Marcello Morandini (Mantova, 1940,
ottant’anni il prossimo 15 maggio) voce
tra le più significative dell’Arte Concreta
e grande artista dal carattere poliedrico,
da sempre impegnato tra architettura,
scultura, pittura, attività accademica e
SEGUE DA PAGINA 45 to, e arriviamo a oggi. Oggi ha dieci anni, evviva. design. Al suo attivo, storici
Il primo febbraio A. ha compiuto dieci anni, il ven- riconoscimenti internazionali, come le
microcosmo protetto ci apprestiamo a festeggiare il
mio compleanno.
ticinque è iniziata la quarantena, domani è il mio
compleanno.
L’opera presenze a Documenta di Kassel, alla
Biennale di Venezia, oltre alle tante
3 maggio Questa la nostra cronologia familiare.
Fuori le persone muoiono, soprattutto anziani,
Il monolite architetture realizzate in tutto il mondo.
L’universo di Marcello Morandini è una
Sento A. confabulare con il padre, le fragole, dice
lei. Non è stagione, lui. Fuori silenzio, in un quartiere
muoiono senza poter salutare familiari, in reparti di
terapia intensiva, pancia sotto. Uscire è pericoloso
di Kubrick incessante e rigorosa ricerca sulla forma
e il movimento. Ma a differenza dei suoi
che solo ora scopriamo disabitato, quelli di prima
erano turisti. Il vociare di prima, la confusione a cui
per sé e per gli altri. Meglio a casa, nella cesta, fermia-
mo il tempo. Qui la tentazione di dire: avevo ragione
e il nostro compagni di viaggio dell’Arte Cinetica e
Programmata, la sua indagine si
attribuivo il fatto di non sentire. io, rimaniamo chiusi per sempre. monolite impone come autentica visione
Non ho sentito, mi giustifico, la bambina appena E dunque eccoci dentro, pronti a festeggiare il mio autonoma (e anche solitaria) con un
nata — pochi mesi, un anno. Non la sento piangere, compleanno. di MARCO TIRELLI segno riconoscibile, il bianco e nero, che
né, più avanti, quando inizia a camminare, prende La cesta dei panni sporchi straripa. Io non muovo diventa cifra, stile, carattere: un codice
coraggio, corre, la sento arrivare. un dito, a differenza di A. che si tiene occupata, rifà il che significa spazio mentale e rigore
Nessun tippete tappete di piccoli piedi in avvicina- letto. Prepara la torta per me, divieto di candeline — progettuale. Con uno scopo primario:
mento, sempre più vicino, e io a letto, nel buio. Diret- conosce la mia avversità, fermiamo il tempo. rivelare i misteri e la responsabilità del
tamente la voce: mamma, dove sei (nel frattempo ha Guardatela, vorrei dire agli scettici, parenti medici: vedere. (gianluigi colin)
imparato a parlare). Dove sei mamma. Fuori giorno, ce l’ho fatta, l’ho cresciuta, e come.
notte. Inverno, primavera. Perché da un certo punto in poi tutti hanno inizia-
to a dubitare che fossi in grado di occuparmi di lei.
Fino all’età di cinque anni non ho mai portato fuori Gli adulti indulgenti di prima — marito, tata, i pa-
A. Se dopo è capitato, è stato di rado, e sempre ac- renti del marito, in particolare loro, suocera, cognate:
compagnata. Con me la tata, il padre, un adulto, in toglietele la bambina, dicevano alle mie spalle. Fino a

C
quanto io da sola non mi contavo adulto (giovane, di- un certo punto mi hanno giustificata: va bene rifiu- orreva l’anno
sabile?). Quell’adulto in grado di accudire un bambi- tarsi di cambiarla, il cordone ombelicale impressio- 1968 quando
no, rassicurarlo se scoppiava a piangere, soccorrerlo na. Va bene decidere di non allattarla, adducendo un Stanley Kubrick
in caso di caduta, per non parlare dell’eventualità di dolore al seno, dolore, bruciore. E poi: il latte artifi- erigeva, nel suo 2001:
un incidente: che avrei fatto se la creatura fosse pre- ciale è più equilibrato, fa meglio. Guarda — dicevo Odissea nello spazio, un
cipitata dallo scivolo, e avesse battuto la testa — si agli adulti — guarda com’è tranquilla con quello arti- monolite nero. Era una
sommavano immagini di tragedia. ficiale. Fin lì nessuno mi fa pesare l’inabilità, l’assolu- promessa di presenza
Così adesso — in questa clausura che adesso sem- ta incapacità di prendermi cura di un neonato. ma allo stesso tempo
bra allentarsi, in questo tempo nel quale la creatura è Poi le cose cambiano, è una folla che sta dicendo: anche un’evocazione
COURTESY DELL’ARTISTA

grande, finalmente, grande e salva — sul computer toglietele la bambina. dell’assenza, del nulla.
scorriamo insieme foto e video di lei. Prima infanzia A cinque mesi A. viene ricoverata per sangue nelle Quella del monolite è
— parco: eccola con la tata, eccola sulla giostra, a gi- feci (durante la settimana di degenza scopriranno (al di là di Kubrick)
rare, cavallo, cigno. Aggrappata al collo del cigno, ab- che si tratta di allergia al latte, al latte artificiale, sì). un’immagine più volte
bracciata stretta come se quello fosse vivo, come se Noi genitori possiamo entrare in reparto una volta ricorsa nella storia
fosse l’essere vivente a cui tiene di più al mondo. al giorno, un genitore alla volta. dell’uomo. Ma quali
Nel video lei ha tre anni. E io non ci sono. Così, in quanto madre — degenere, indegna, scel- sono le parole più
Madre snaturata, inetta. Alzati, esci con la bambi- lerata, inadeguata, terrorizzata, ma qui dentro chi lo pronunciate oggi, in
na, falle scoprire la vita che include il pericolo, certo, sa — in quanto madre mi ritrovo al cospetto dell’in- questi giorni, che
e tu insegnale che si affronta. cubatrice. Sola, senza adulti che mi affianchino. A potrebbero avvolgere
cinque mesi A. è nell’incubatrice, pancia su. Dal vetro idealmente questa
4 maggio noto le ciglia lunghissime, la venuzza nella curva tra forma così assoluta? Supplemento culturale del Corriere della Sera
naso e occhio sinistro. C’erano prima? E ancora: è bel- Tante, incredibilmente del 10 maggio 2020 - Anno X - N. 19 (#441)
La cesta dei panni sporchi si riempie. lissima, quando prima mi pareva così imperfetta, la tante: limite,
Il padre, sceso al supermercato, risale con la spesa. testa grande, ha la testa troppo grande, mi angustia- isolamento, Direttore responsabile Luciano Fontana
Al posto delle fragole ha trovato i frutti di bosco. Bre- vo. Arrivando a chiedermi: sarà normale? annullamento, Vicedirettore vicario Barbara Stefanelli
ve discussione, i frutti di bosco no — la figlia. E adesso, al di qua del vetro, io scopro una creatura angoscia, nudità, Vicedirettori Daniele Manca
Arrivano le voci dalla cucina. Io in camera, sul let- meravigliosa, taglio degli occhi allungato, naso. Pro- freddezza, pieno, Venanzio Postiglione
to. Calcoliamo quanta parte di vita ho trascorso a let- tetta dal vetro, imprigionata, salva, io vedo mia figlia. Giampaolo Tucci
mistero, scandalo, stasi,
to. Se si potesse portare a casa l’incubatrice. L’incuba- inquietante, punto Supplemento a cura
Pur di non alzarmi — torniamo al tempo immedia- trice, il cesto. Se potessimo chiuderci là dentro, al si- della Redazione cultura Antonio Troiano
fermo, invisibile, morte,
tamente dopo il parto — mettevo la bambina nel mio curo. pericoloso, pietra Pierenrico Ratto
letto, pur di non alzarmi di notte, cullarla. Quando mia figlia apre gli occhi metto una mano d’inciampo, lutto, eroe, Cecilia Bressanelli
E allora: per tutte le volte che non l’ho presa in sul vetro, troppo piccola lei per alzare la sua e farla Stefano Bucci
sepolcro, altare, peso, Antonio Carioti
braccio, per le volte che è caduta (solo in seguito avrei coincidere con la mia. pietra tombale, nemico, Severino Colombo
messo una sponda dal suo lato). Per quella notte che paura, guerra, Marco Del Corona
— intontita dal Rivotril — neppure il tonfo riesce a 5 maggio mancanza, riflessione, Helmut Failoni
svegliarmi — deve esserci stato un tonfo —, al matti- Cinzia Fiori
vuoto, perdita, valore, Alessia Rastelli
no, improvvisamente, non si sa bene come è giorno, Pensate pure che la storia finisca con la torta senza annuncio, solitudine, Annachiara Sacchi
trovo la bambina sul pavimento. Deve aver pianto, candeline, frutti di bosco, invece finisce con la figlia peso, proiezione, Cristina Taglietti
piangere piangere, infine addormentarsi. che esce, possiamo tornare a uscire. Finisce con la fi- ombra, base, lapide, Giulia Ziino
Quella notte ha circa un anno, poco meno, ancora glia che va nel mondo, e con la madre che svuota la monumento, Cover editor Gianluigi Colin
non cammina. cesta, stringe al petto i panni sporchi, li stringe forte, finalmente liberi,
Eppure nessuno mi attribuiva colpe. Circondata da ne perde uno, poi due. Tutto sfugge dalle tue braccia, mettere una pietra RCS MediaGroup S.p.A. Sede legale: via A. Rizzoli, 8 - Milano
Registrazione Tribunale di Milano n. 505 del 13 ottobre 2011
adulti comprensivi. Depressione post partum, dice- madre. sopra, blocco, pietra REDAZIONE e TIPOGRAFIA:
vano. Io concordavo, assumevo farmaci, sebbene non Con il dubbio — oggi, 5 maggio — il dubbio che dello scandalo, Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02-62821
mi sentissi così diversa da prima. Sii onesta: sei sem- questa lunga digressione sia un altro modo per solle- speranza, nessuna PUBBLICITA’:
RCS MediaGroup S.p.A. - dir. Pubblicità
pre tu. Sii onesta e riconosci la vera paura: prendere varsi dalla responsabilità di qualcosa di minuscolo e risposta, sentinella, Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano - Tel. 02-25841
la bambina, stringerla forte, troppo forte, farle male. fragile, fragilissimo, dietro un vetro, pancia sotto, monolite, minaccia, www.rcspubblicita.it
Camminare con quella cosa eccessivamente piccola pancia sopra, non più unico essere, ma umanità inte- possibile, preavviso, © 2020 COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.p.A.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo prodotto può
tra le braccia, fartela sfuggire. ra. Buon compleanno. memento, silenzio… essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali.
Ho atteso che diventasse autonoma, ogni anno tra- Teresa Ciabatti © RIPRODUZIONE RISERVATA Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge.
scorso rappresentava un successo, pericolo scampa- © RIPRODUZIONE RISERVATA
48 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 10 MAGGIO 2020

CARLO LUCARELLI
L’INVERNO PIÚ NERO
UN’INDAGINE DEL COMMISSARIO DE LUCA

«Questo è il suo romanzo migliore».


Antonio D’Orrico

EINAUDI
STILE LIBERO BIG

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