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L’ARTE DELL’ASCOLTO

t empo impiegat o nelle diverse


compet enze comunicat ive
40 Chi ascolta veramente
35 è in grado di assumere
30
un gran numero di
25
% 20
informazioni,
15 organizzarle,
10 integrarle
5
PER QUESTO
0
ASCOLTARE PARLARE
L’ASCOLTO E’ UN
LEGGERE SCRIVERE ATTO
VOLONTARIO
QUANTO ASCOLTIAMO
NELLA COMUNICAZIONE IL TEMPO DEDICATO
ALL’ASCOLTO E’ IN MEDIA IL

40%
CHE CON L’AUMENTO DELLE
RESPONSABILITA’ SALE FINO AL

70%
ASCOLTARE
NON E’
SENTIRE

IL “SENTIRE” E’ SOLO
IL PRIMO STADIO:
IL MOMENTO IN CUI
IL MESSAGGIO ENTRA O NON ENTRA
NELLA MENTE DI CHI ASCOLTA

E’ PER LO PIU’ UN
MECCANISMO PASSIVO E INVOLONTARIO
COSA SIGNIFICA
ASCOLTARE?
L’ASCOLTO ATTIVO E’ UN
ATTO VOLONTARIO
FINALIZZATO A
COMPRENDERE IL PROPRIO
INTERLOCUTORE
vale a dire:
INDIVIDUARE ED ACCETTARE
LE SUE MOTIVAZIONI
ASCOLTO ATTIVO

RIGUARDA TUTTI I PARAMETRI


DELLA COMUNICAZIONE:
verbale non verbale tempo/spazio

• LA COMUNICAZIONE UTILIZZA L’INTERO


ORGANISMO UMANO: E’ ERRONEO
PENSARE CHE L’UNICO ELEMENTO SIA LA
VOCE E CHE A QUESTA SI CONTRAPPONGA
L’UDITO.

• Oltre a ciò non si deve trascurare l’importanza


del CONTESTO e dell’AMBIENTE
ASCOLTO ATTIVO

cosa fa chi ascolta


• E’ interessato e concentrato sull’interlocutore:
gli presta attenzione
• Assume una postura in sintonia con l’intenzione
di ascoltare
• Pone domande di verifica
• Mantiene un buon contatto visivo
• Incoraggia l’interlocutore con parole e gesti
• Riespone ciò che l’altro ha detto per
verificarne la propria comprensione
• Fa domande che mostrano interesse
• Rimane in silenzio per lasciare spazio all’altro
• Fornisce ed accetta feedback
CHI ASCOLTARE?
Ascoltare se stessi
Ascoltare gli altri
Ascoltare l’azienda/organizzazione di
appartenenza
Ascoltare l’ambiente
Autoconsapevolezza
Finestre ed Occhiali
Ascoltare l’azienda/organizzazione di
appartenenza
Ascoltare l’ambiente
autoconsapevolezza

Se non conosciamo noi stessi, vale a dire


in che modo guidiamo dall'interno tutte le
nostre azioni e i nostri pensieri, sarà
difficile che riusciamo ad ascoltare
veramente gli altri.

Eliminare i pregiudizi sostituendoli con


semplici e verificati giudizi
finestre
Scoprire dove siamo noi, per capire la
prospettiva del nostro interlocutore

Ciascuno di noi vede il mondo in modo


diverso, saper valutare chi è l’altro è
necessario per poterlo ascoltare

occhiali
ASCOLTO INEFFICACE
ci porta ad ottenere informazioni
FRAMMENTARIE o INCOMPLETE
Perdere tempo nell’elaborazione successiva delle
informazioni ottenute
Rischiare di mancare l’obiettivo di una
comunicazione
• Interrompe
• Giudica
• Critica
• Prevarica l’altro con atteggiamenti, tono di voce,
parole.
• Guarda l’orologio
• Attacca verbalmente l’interlocutore
• Si distrae
• Cambia argomento
OBIETTIVI POSITIVI
• Comprendere l’obiettivo della
comunicazione
• Capire l’importanza che la
comunicazione assume per l’altro
• Individuare ed accettare le
differenze di valori, cultura, attese ed
esperienze che l’altro ci comunica
Barriere all’ascolto

ü chi parla non è chiaro


ü distrazione
ü pensare alla risposta
mentre l’altro parla
ü svalutazione di ciò che
l’altro dice
ü tendenza a giudicare
ü approvare/disapprovare
COSA FARE
Perché l’ascolto sia efficace è necessario:

Verificare la credibilità del parlante:


Cogliere gli aspetti salienti del messaggio
Comprendere le motivazioni della
conversazione.
COME FARE
l’ascolto si articola in 4 FASI:

ðUDIRE (O SENTIRE)
ðINTERPRETARE parole, suoni, linguaggio
del corpo, tono…
ðCOMPRENDERE (o VALUTARE) il
significato del tutto
ðRISPONDERE MEDIANTE UN
FEEDBACK

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