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MESSAGGIO PER IL 2011

DI DAISAKU IKEDA

Congratulazioni per il brillante inizio dell’“Anno delle persone capaci e


della crescita dinamica”!
Impegniamoci con vigore in questa seconda decade del ventunesimo
secolo mirando al centenario della fondazione della Soka Gakkai nel
2030.
Nichiren Daishonin scrive: «Quando all’alba la Dea del sole sorge a est,
irraggia la sua luce, apre gli occhi divini e osserva il mondo intero. Se
vede un devoto del Sutra del Loto, gioisce nel suo cuore» (WND, 2,
653). Nelle terre dove i nostri compagni di fede invocano Nam-myoho-
renge-kyo – la Legge fondamentale dell’universo – e mettono in
pratica la saggezza presente negli insegnamenti umanistici del
Buddismo del Daishonin, gli dèi celesti sicuramente si rallegrano. È da
lì che prende il via lo slancio carico di speranza verso la pace e la
prosperità che noi chiamiamo kosen-rufu.
In questa epoca densa di problemi “riempiamo” al massimo la nostra
vita con il potere della Legge mistica capace di trasformare,
rivitalizzare e armonizzare.
Quest’anno segna il sessantesimo anniversario della nascita della
Divisione donne. Le donne, i soli della SGI, rivestono un ruolo
inestimabile nella famiglia, nella comunità e nella società nel suo
complesso. Sostenendo caldamente e lodando tutte le appartenenti
alla Divisione donne, le madri di kosen-rufu, continuiamo a espandere
la nostra rete di felicità e di vittoria con saggezza e in armonia.
Il Sutra del Loto descrive i Bodhisattva della Terra che emergono «dal
suolo di migliaia di milioni di paesi del mondo di saha» (SDL, 280) in
risposta alla chiamata del loro maestro, Shakyamuni. Questi
bodhisattva appaiono gioiosamente nel luogo della loro missione e
conducono la lotta proprio nella terra con la quale hanno un legame
karmico.
Esattamente nello stesso modo, noi della SGI costruiamo una magnifica
rete di Bodhisattva della Terra dediti alla promozione della pace, della
cultura e dell’educazione che si estende a tutto il nostro “pianeta
azzurro”. Ciascuno di noi ha scelto volontariamente di nascere in
questo travagliato mondo di saha e di mettere in scena il dramma della
rivoluzione umana. Ogni storia è differente: alcuni stanno vincendo sulla
malattia, altri stanno superando difficoltà finanziarie o risolvendo
problemi di relazioni interpersonali. Ma tutti siamo impegnati nel
raggiungere la vittoria trasformando il veleno in medicina per
trasmettere la grandezza della Legge mistica agli altri e offrire loro
coraggio e speranza sconfinati.
Rivolgendo parole di lode ai fratelli Ikegami che avevano superato
ostacoli enormi, il Daishonin scrive: «Potrà mai esserci una storia
meravigliosa come la vostra?» (Lettera ai fratelli, RSND, 1, 444). Non
esiste karma negativo che non possa essere trasformato con il potere
della fede e della Legge mistica. Spero che ciascuno di voi scriva la
sua storia vittoriosa, il racconto della sua rivoluzione umana, e che sia
ricordato per infinite generazioni nel futuro.
In inglese la parola history (storia umana) contiene la parola story
(racconto). Attualmente sto portando avanti un dialogo con lo storico
americano Vincent Harding, che è stato intimo amico dell’attivista per
i diritti civili Martin Luther King Jr. Abbiamo discusso di come il potere
che ha l’umanità di fare la storia nasca dalla nostra capacità di
raccontare, di narrare storie. Harding ha sottolineato: «Questi racconti
ci aiutano a comprendere in che modo siamo collegati con gli altri. È
questo pensiero che ci fa comprendere che siamo parte di un tutto
unico e che non esiste realmente separazione [fra di noi]. Ciò significa
che separazione e divisione non sono altro che illusioni. I nostri vari
racconti richiamano l’attenzione sulle connessioni che esistono fra gli
esseri umani».
Le esperienze di fede che i membri della SGI stanno orgogliosamente
raccontando ad altre persone sono i racconti del risveglio della dignità
umana e del valore inerenti alla loro stessa vita, e il risultato
dell’emergere dell’invincibile potere del Budda dalla profondità del loro
essere. Sono racconti che ispirano e che ci permettono di riconfermare
che al di là delle differenze superficiali, come quelle di razza, etnia,
lingua, cultura, noi tutti siamo esseri umani infinitamente nobili dotati del
potenziale della Buddità. Racconti che incoraggiano e stimolano a
proseguire i nostri sforzi.
Quest’anno segna anche il sessantesimo anniversario della fondazione
della Divisione giovani. Il 6 gennaio 1951 il mio mentore Josei Toda mi
chiamò a casa sua. Quel giorno, nel mezzo di grandi avversità derivanti
da problemi legati al suo lavoro, affidò a me, appena ventitreenne, il
futuro. Disse anche: «Non importa cosa possa accadere, se io e te
porteremo a compimento la nostra missione arriverà senza dubbio
l’epoca in cui il desiderio nutrito dal Daishonin di realizzare kosen-rufu
si concretizzerà. Non importa cosa chiunque possa dire, tu devi
avanzare con forza e con scopi chiari per il bene della Soka Gakkai».
Quando giovani discepoli si alzano e agiscono nello stesso spirito del
maestro, scrivono una storia significativa e lasciano una traccia unica
al mondo nella storia umana. Infatti, i giovani della SGI stanno
realizzando ovunque obiettivi di grande rilievo.
Il filosofo britannico Alfred North Whitehead osservò: «La qualità più
importante di una religione è la sincerità». La sincerità non ha
confronti e niente può superarla.
Vinciamo nell’anno che sta iniziando, scriviamo un nuovo racconto di
trionfo nella nostra rivoluzione umana e segniamo una nuova tappa
nella storia del progresso di kosen-rufu tramite una forte preghiera,
sforzi appassionati e una solida unità.
Mia moglie e io stiamo pregando con tutto il cuore affinché voi, amati
membri, e le vostre famiglie godiate di salute e longevità nelle 192
aree e nazioni di tutto il mondo.

Daisaku Ikeda
presidente della Soka Gakkai Internazionale

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