Congratulazioni per il brillante inizio dell’“Anno delle persone capaci e
della crescita dinamica”! Impegniamoci con vigore in questa seconda decade del ventunesimo secolo mirando al centenario della fondazione della Soka Gakkai nel 2030. Nichiren Daishonin scrive: «Quando all’alba la Dea del sole sorge a est, irraggia la sua luce, apre gli occhi divini e osserva il mondo intero. Se vede un devoto del Sutra del Loto, gioisce nel suo cuore» (WND, 2, 653). Nelle terre dove i nostri compagni di fede invocano Nam-myoho- renge-kyo – la Legge fondamentale dell’universo – e mettono in pratica la saggezza presente negli insegnamenti umanistici del Buddismo del Daishonin, gli dèi celesti sicuramente si rallegrano. È da lì che prende il via lo slancio carico di speranza verso la pace e la prosperità che noi chiamiamo kosen-rufu. In questa epoca densa di problemi “riempiamo” al massimo la nostra vita con il potere della Legge mistica capace di trasformare, rivitalizzare e armonizzare. Quest’anno segna il sessantesimo anniversario della nascita della Divisione donne. Le donne, i soli della SGI, rivestono un ruolo inestimabile nella famiglia, nella comunità e nella società nel suo complesso. Sostenendo caldamente e lodando tutte le appartenenti alla Divisione donne, le madri di kosen-rufu, continuiamo a espandere la nostra rete di felicità e di vittoria con saggezza e in armonia. Il Sutra del Loto descrive i Bodhisattva della Terra che emergono «dal suolo di migliaia di milioni di paesi del mondo di saha» (SDL, 280) in risposta alla chiamata del loro maestro, Shakyamuni. Questi bodhisattva appaiono gioiosamente nel luogo della loro missione e conducono la lotta proprio nella terra con la quale hanno un legame karmico. Esattamente nello stesso modo, noi della SGI costruiamo una magnifica rete di Bodhisattva della Terra dediti alla promozione della pace, della cultura e dell’educazione che si estende a tutto il nostro “pianeta azzurro”. Ciascuno di noi ha scelto volontariamente di nascere in questo travagliato mondo di saha e di mettere in scena il dramma della rivoluzione umana. Ogni storia è differente: alcuni stanno vincendo sulla malattia, altri stanno superando difficoltà finanziarie o risolvendo problemi di relazioni interpersonali. Ma tutti siamo impegnati nel raggiungere la vittoria trasformando il veleno in medicina per trasmettere la grandezza della Legge mistica agli altri e offrire loro coraggio e speranza sconfinati. Rivolgendo parole di lode ai fratelli Ikegami che avevano superato ostacoli enormi, il Daishonin scrive: «Potrà mai esserci una storia meravigliosa come la vostra?» (Lettera ai fratelli, RSND, 1, 444). Non esiste karma negativo che non possa essere trasformato con il potere della fede e della Legge mistica. Spero che ciascuno di voi scriva la sua storia vittoriosa, il racconto della sua rivoluzione umana, e che sia ricordato per infinite generazioni nel futuro. In inglese la parola history (storia umana) contiene la parola story (racconto). Attualmente sto portando avanti un dialogo con lo storico americano Vincent Harding, che è stato intimo amico dell’attivista per i diritti civili Martin Luther King Jr. Abbiamo discusso di come il potere che ha l’umanità di fare la storia nasca dalla nostra capacità di raccontare, di narrare storie. Harding ha sottolineato: «Questi racconti ci aiutano a comprendere in che modo siamo collegati con gli altri. È questo pensiero che ci fa comprendere che siamo parte di un tutto unico e che non esiste realmente separazione [fra di noi]. Ciò significa che separazione e divisione non sono altro che illusioni. I nostri vari racconti richiamano l’attenzione sulle connessioni che esistono fra gli esseri umani». Le esperienze di fede che i membri della SGI stanno orgogliosamente raccontando ad altre persone sono i racconti del risveglio della dignità umana e del valore inerenti alla loro stessa vita, e il risultato dell’emergere dell’invincibile potere del Budda dalla profondità del loro essere. Sono racconti che ispirano e che ci permettono di riconfermare che al di là delle differenze superficiali, come quelle di razza, etnia, lingua, cultura, noi tutti siamo esseri umani infinitamente nobili dotati del potenziale della Buddità. Racconti che incoraggiano e stimolano a proseguire i nostri sforzi. Quest’anno segna anche il sessantesimo anniversario della fondazione della Divisione giovani. Il 6 gennaio 1951 il mio mentore Josei Toda mi chiamò a casa sua. Quel giorno, nel mezzo di grandi avversità derivanti da problemi legati al suo lavoro, affidò a me, appena ventitreenne, il futuro. Disse anche: «Non importa cosa possa accadere, se io e te porteremo a compimento la nostra missione arriverà senza dubbio l’epoca in cui il desiderio nutrito dal Daishonin di realizzare kosen-rufu si concretizzerà. Non importa cosa chiunque possa dire, tu devi avanzare con forza e con scopi chiari per il bene della Soka Gakkai». Quando giovani discepoli si alzano e agiscono nello stesso spirito del maestro, scrivono una storia significativa e lasciano una traccia unica al mondo nella storia umana. Infatti, i giovani della SGI stanno realizzando ovunque obiettivi di grande rilievo. Il filosofo britannico Alfred North Whitehead osservò: «La qualità più importante di una religione è la sincerità». La sincerità non ha confronti e niente può superarla. Vinciamo nell’anno che sta iniziando, scriviamo un nuovo racconto di trionfo nella nostra rivoluzione umana e segniamo una nuova tappa nella storia del progresso di kosen-rufu tramite una forte preghiera, sforzi appassionati e una solida unità. Mia moglie e io stiamo pregando con tutto il cuore affinché voi, amati membri, e le vostre famiglie godiate di salute e longevità nelle 192 aree e nazioni di tutto il mondo.
Daisaku Ikeda presidente della Soka Gakkai Internazionale