2018/19
Modulo 1 – Prof. Bellan Università degli Studi di Torino
Rifasamento circuito LR
Circuiti RLC
Mattia Pavese, Gruppo 18
e-mail: mattia.pavese@edu.unito.it
Obiettivi misura
Obiettivo della prima parte dell’esperienza è il rifasamento, tramite l’utilizzo di un adeguato
elemento capacitivo, di un circuito LR forzato in cui la tensione in uscita è sfasata rispetto
alla tensione in ingresso. Nella seconda parte dell’esperienza s vuole studiare l’utilizzo dei
circuiti RLC come filtri passa-banda o sopprimi-banda, a seconda che la tensione in uscita sia
presa rispettivamente ai capi della resistenza o ai capi della serie L-C.
Esperienza 1 1
Università degli studi di Torino, corso di laurea in Fisica
Esperimentazioni II corso B A.A. 2018/19
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e tramite calcolo simbolico possiamo arrivare ad Anche in questo caso si osserva concordanza fra i valori.
un’espressione di G in funzione di parametri caratteristici Per ultimo saggiamo la compatibilità fra i valori
del circuito, quali la pulsazione di risonanza e l’induttanza: dell’induttanza:
𝑅 4,915 − 4,313
𝐺= 𝑍= = 1,67
√(𝑅 + 𝑅𝑠 )2 + 𝜔 2 𝐿2 (1 𝜔2 2 √0,3212 + 0,1622
− 𝑟𝑖𝑠 )
𝜔2
Si ottiene anche in questo caso un valore di Z uguale a 1,67,
dove R = (99,7 ± 1,3) Ω , Rs è la resistenza parassita quindi i valori risultano in accordo.
dell’induttanza, ω la pulsazione dell’onda prodotta dal
generatore e ωris è la pulsazione di risonanza del circuito. Considerazioni interessanti possono essere rivolte alla
Tramite la forma funzionale enunciata possiamo interpolare tensione in ingresso. La tensione Vin, prelevata ai capi del
il guadagno e la pulsazione del generatore, mantenendo generatore, non è approssimabile alla tensione da questo
come parametri incogniti Rs, ωris2 e L2. erogata a causa della resistenza interna del generatore,
uguale a 50 Ω. Causa l’architettura del circuito, la resistenza
Risultati e commenti interna del generatore ha l’effetto di generare un filtro
Il risultato ottenuto è proposto in fig.1. sopprimi banda sulla tensione in ingresso Vin, con il minimo
Si ottiene un valore di χ2 di 45,5, che a fronte dei 42 gradi di della tensione in ingresso in corrispondenza del massimo
libertà ricade all’interno dell’intervallo di accettazione. della tensione in uscita. Si osservi in fig.2 l’andamento
I valori dei parametri incogniti risultano essere: descritto.
Rs = (11,5 ± 1,4) Ω Si conclude osservando come la resistenza parassita
ωris2 = (2,57 ± 0,06)*108 Hz2 dell’induttanza non sia assolutamente trascurabile: se non si
L2 = (1,86 ± 0,07)*10-5 H2 considerasse questa durante l’interpolazione dei dati non si
da cui si ottengono a loro volta la frequenza di risonanza e il otterrebbero risultati corretti. La resistenza parassita
valore dell’induttanza: dell’induttanza è dovuta alla sua composizione: essa è infatti
fris = (2552 ± 60) Hz composta da un lunghissimo filo di rame avvolto a formare
L = (4,313 ± 0,162) m H un numero estremamente elevato di avvolgimenti; essendo
Possiamo a questo punto procedere al calcolo della capacità la resistenza di un conduttore direttamente proporzionale
tramite alla sua lunghezza, secondo la legge
1
𝐶= 𝑙
4𝜋 𝐿𝑓𝑟𝑖𝑠 2
2
𝑅= 𝜌
𝑆
ottenendo il valore C = (902,7 ± 54,3) nF.
dove ⍴ è la resistività del materiale, 𝑙 la lunghezza del
Si verifica ora la compatibilità tra i valori sperimentali di conduttore e S la sua sezione, è intuitivo dedurre che la
frequenza di risonanza, capacità e induttanza ed i valori reali resistenza parassita della capacità sia dovuta alla lunghezza
misurati con gli opportuni strumenti, operando tramite una elevata del filo avvolto a formare la bobina. L’effetto di tale
serie di Test Z. Cominciamo col verificare la compatibilità tra resistenza è quello di impedire al guadagno G di
il valore sperimentale della frequenza di risonanza ed il raggiungere, in corrispondenza della frequenza di risonanza,
valore calcolato originariamente: il valore 1 nel filtro passa banda ed il valore 0 nel filtro
sopprimi banda: si osserva in effetti come il guadagno
2744 − 2552
𝑍= = 1,50 massimo ottenuto nel set sperimentale sia pari a 0,94.
√1132 + 602
I due valori risultano dunque compatibili.
Per la capacitò si confronta il valore misurato con il
multimetro ed il valore ottenuto tramite i parametri del fit:
902,7 − 802,8
𝑍= = 1,67
√54,32 + 25,12
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Appendice
Tabella 1
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Figura 1
Figura 2
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