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Corso di Economia e Organizzazione aziendale Politecnico di Torino Anno Accademico 19/20

L1. Contabilità Generale:


natura e scopo
(Capitolo 1)
Argomenti trattati
I concetti contabili di base: lo stato patrimoniale

• L’impresa
• La contabilità nell’impresa
• Definizione di contabilità
• Principi contabili
• Documenti contabili
La natura dell’impresa

Capitale tecnico: sia di tipo tangibile (impianti, macchinari,


attrezzature) che intangibile (es. brevetti, marchi, know-how Capitale umano: lavoro
tecnico)
Obiettivo:
produrre
ricchezza
INPUT (materie IMPRESA OUTPUT
prime, (prodotti/servizi)
componenti)

• Diversi tipi di costi:


– Operativi: materie prime, macchinari, servizi di terzi,…
personale…
– Costo del capitale proveniente da finanziatori:
• Azionisti : € for equity
• Creditori : € for interest on debt
– Tasse
I soggetti economici interessati alle performance
dell’impresa (stakeholders)
Necessitano di
informazioni per
Proprietà prendere
decisioni
Portatori interessi
della comunità locale e
nazionale Erario

Management e Clienti
organi di governo

Lavoratori IMPRESA Concorrenti


dipendenti

Lavoratori
in cerca Sindacati
d’impiego Intermediari Fornitori
finanziari

Banche
I diversi tipi di informazione

Informazioni

consistono di

Informazioni non quantitative Informazioni quantitative


consistono di

Informazioni monetarie Informazioni non monetarie

consistono di

Informazioni Informazioni Informazioni Informazioni


operative di bilancio per il management fiscali

Operations Contabilità Controllo di Gestione Contabilità


Management fiscale

Utile civilistico
5 ≠ utile imponibile
Classificazione delle informazioni
4 tipi di informazioni monetarie e le relative discipline:
• Informazioni operative. Hanno a che fare con il dettaglio delle
singole transazioni (es. Vendita di un prodotto, acquisto materie
prime, stipendi, debito verso creditori, etc.) à sono un input alla
redazione del bilancio.
• Informazioni di bilancio. Sono utilizzate da terzi e dal management
→ Contabilità generale.
• Informazioni dalla contabilità direzionale (o analitica) per il
management. Sono impiegate dal management per pianificare,
porre in atto decisioni e controllare → Controllo di Gestione.
• Informazioni di natura fiscale. Sono impiegate per il pagamento
delle imposte → Contabilità fiscale.
Lo scopo della contabilità nella gestione di
impresa
Per operare efficacemente le imprese hanno pertanto bisogno di
informazioni su quante risorse (fattori di produzione e input) stanno
impiegando nelle diverse attività e se il loro utilizzo è profittevole (= crea
reddito)
I sistemi contabili forniscono informazioni di natura gestionale-finanziaria e
rappresentano quindi un linguaggio attraverso cui tali informazioni vengono
trasmesse ad:
• Attori interni (responsabili di attività produzione, vendita, amministrazione
etc. ai vari livelli gerarchici dell’impresa).
• Attori esterni (clienti e fornitori, creditori e azionisti) alla gestione
economica-operativa dell’impresa
Sulla base di tali informazioni gli attori prendono decisioni relative alla
gestione dell’impresa a seconda del:
• Posizionamento nella gerarchia aziendale degli attori in questione.
• Dell’orizzonte temporale di pianificazione (pre) e controllo (post).

à Bilancio di esercizio (comprende diversi documenti)


Contabilità: definizione e natura
In generale la contabilità è il processo di:
• identificazione,
• misurazione,
• analisi,
• interpretazione e
• comunicazione di informazioni economiche e finanziarie che
consentano ai decisori di esprimere giudizi e valutazioni sull’impresa.
La contabilità è un linguaggio del business. Come tale ha le seguenti
caratteristiche:
• natura tecnica (ha termini specifici),
• è guidata da regole pienamente condivise e da altre che non lo sono
(diverse opinioni sulla registrazione di un evento),
• evolve in risposta ai cambiamenti economici e sociali à i principi in
futuro possono evolvere.
Due approcci diversi alla contabilità
1. Il punto di vista del contabile (di professione)
enfasi su concetti e tecniche necessari a raccogliere,
sintetizzare e comunicare l’informazione contabile.

2. Il punto di vista dell’utilizzatore delle informazioni contabili (tra cui


l’ingegnere gestionale)
– ciò che gli utilizzatori del bilancio devono conoscere in merito
al significato, all’affidabilità e alle ambiguità dell’informazione
di natura contabile
– Significato delle voci,
– Modalità attraverso cui le singole transazioni vengono
registrate a bilancio,
– Analizzare il bilancio per ricavarne informazioni su
andamento impresa relativamente a solidità patrimoniale,
capacità di generare profitto, liquidità. 9
Lo scopo della contabilità nella gestione di
impresa
Due tipi di contabilità:
-Contabilità civilistica o generale:
• di supporto alle attività decisionali di attori interni,
• [bilancio ad uso interno può essere diverso]
• ma in particolare di attori esterni non coinvolti direttamente nella gestione
economica-operativa dell’azienda,
• fornisce informazioni di natura monetaria di rilevanza per la redazione del
Bilancio dell’impresa à Parte I del corso.

Contabilità industriale o direzionale:


• rivolta ai manager e alle loro attività di programmazione e controllo
all’interno dell’impresa à Parte II del corso.
Principi
Criteri guida
Le fonti dei principi contabili
In Italia
• i principi di redazione del bilancio (che riassume e struttura i dati della
contabilità) sono definiti dal Codice Civile agli articoli 2423 e 2435 bis e
dalla prassi contabile (regole specifiche)
• la prassi contabile stabilita dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC)

Nel mondo
• Organismo internazionale che emana i principi contabili: IASB
International Accounting Standard Board, nato dal rinnovamento dello
IASC – International Accounting Standards Committee
Principi contabili emanati dallo IASB à IFRS (International Financial
Reporting Standard)
• [precedentemente: IAS (International Accounting Standard)]
Principi o Concetti base della contabilità
I concetti o principi sono:
• regole che guidano l’azione,
• ma non prescrivono esattamente come un’organizzazione deve
registrare un evento.

I concetti di base della formulazione dei principi:


• Rilevanza: un principio ha rilevanza nella misura in cui le informazioni
che riporta sono significative ed utili per gli utilizzatori di queste.
• Oggettività: un principio è oggettivo nella misura in cui le informazioni
che scaturiscono non sono influenzate da chi le ha prodotte.
• Fattibilità: un principio è fattibile nella misura in cui questo può essere
implementato senza difficoltà.
Esempio: Oggettività vs. rilevanza
Lo sviluppo di un nuovo prodotto può avere un effetto rilevante sul valore
reale dell’impresa

La scoperta di un principio attivo particolarmente efficace o lo sviluppo di


un nuovo microprocessore ne sono esempi

Prima del lancio di un nuovo prodotto, le informazioni riguardo il valore di


mercato del prodotto sono utili per gli investitori

Problema: La migliore stima di tale valore è pur sempre il frutto di una


valutazione soggettiva del management

Quindi, la contabilità non può registrare tale valore sacrificando l’oggettività


a favore della rilevanza
Esempio: Fattibilità e oggettività vs. rilevanza
Valore di mercato di Genentech (impresa di biotecnologie quotata al
Nasdaq di NY) = 26,4 miliardi di dollari (in un determinato giorno e a
una determinata ora)
• Valore ottenuto moltiplicando il prezzo di un’azione per il numero di
azioni messe in circolazione

Capitale netto registrato nel bilancio = 6,8 miliardi di dollari (nel


2007)

Questa differenza tra valore di mercato e capitale netto non riflette


un errore nei valori contabili di bilancio, ma comunica semplicemente
che – in nome del principio di fattibilità - la contabilità non si prefigge
di rappresentare (tantomeno in tempo reale) il valore di mercato di
un’impresa
Esempio: Fattibilità e oggettività vs. rilevanza
Tesla (2018): Patrimonio Netto (KN) 5 bln $
• Quanto hanno investito i soci
• Accumulo degli utili passati non distribuiti

5 bln $

Total assets (Attività) 30 bln $

Market value 50 bln $


Principi di scrittura dei doc. contabili
1. Omogeneità
2. Entità / Continuità di funzionamento / Periodicità
3. Prudenza à costo storico
4. Duplice aspetto
5. Competenza
6. Prevalenza sostanza su forma
7. Costanza nei criteri di valutazione
1. Il principio di omogeneità
Il principio di omogeneità:
• le registrazioni contabili si riferiscono unicamente a eventi che
producono effetti esprimibili in termini monetari,
• si possono in tal modo sommare algebricamente risorse di natura
diversa.
L’adozione del concetto pone severi limiti alle finalità del bilancio:
• Il bilancio è una descrizione incompleta perché non riporta tutti i fatti
importanti che riguardano la vita dell’impresa.
• I valori sono espressi in termini di potere d’acquisto della moneta al
momento della registrazione.
• Rendiconti che si riferiscono ad anni diversi devono essere interpretati.
1. Il principio di omogeneità: Esempio
Sebbene possa essere indiscutibile che un’impresa possieda € 30.000
di denaro contante, 6.000 kg di acciaio, 5 autovetture, un edificio di
1.000 mq e altre risorse, questi dati non possono essere sommati
assieme per valorizzare le risorse nel loro complesso

Ma se in termini monetari l’acciaio fosse quantificabile in € 60.000, le


autovetture in € 90.000, l’edificio in € 700.000, allora un tale
ammontare complessivo sarebbe € 880.000. In definitiva, nonostante
“non sia possibile sommarli direttamente” è possibile sommare il loro
valore monetario.
2. Il principio dell’entità
La contabilità si riferisce a un’entità giuridica, non alle persone che
siano a essa in qualche modo collegate.

• La domanda è:
• Quali conseguenze l’evento
• Organizzazione, processo,
produce sull’azienda?
attività per la quale si
• e non invece…
ritenga utile redigere
• Quali conseguenze l’evento
rendiconti contabili:
produce sulla Proprietà
azienda.
dell’azienda?
2. Il principio dell’entità: Esempio
Esempio:
Il proprietario di un sito Internet preleva 100 € dalla cassa della
propria società per uso personale. Dovrebbe il sistema contabile
aziendale rilevare il prelievo?

• Si, il principio dell’entità giuridica richiede, infatti, che i conti aziendali


mostrino che la liquidità dell’azienda è ora inferiore di 100 € rispetto a
prima del prelievo!
• …ma non registrerà l’impiego del denaro fatto dal proprietario
2. Il principio di continuità di funzionamento
Nel redigere un bilancio si assume che l’azienda rimanga in vita per un
tempo indeterminato:
à attività impiegate non per essere vendute, ma in funzione della loro
utilità futura,
à valore di mercato non ha significato sufficiente per preferirne
l’utilizzo al più oggettivo criterio del costo storico.

Le rilevazioni contabili devono assumere in alternativa che l’azienda


sia in una fase di interruzione dell’attività (situazioni non frequenti).
2. Il principio di periodicità della misurazione
Le imprese non hanno normalmente una vita di pochi mesi.
La proprietà e i portatori di interesse non sono disposti ad attendere molti
anni prima di avere informazioni sulla performance economica dell’impresa.

Hanno bisogno di informazioni a intervalli frequenti e periodici nel tempo


Periodicità dell’informazione: la contabilità misura il risultato economico di
un determinato periodo di tempo denominato periodo amministrativo o
esercizio:
• Specifico intervallo di tempo che richiede la suddivisione virtuale (arbitraria)
del flusso continuo degli eventi.
• Nella maggior parte dei casi: Periodo amministrativo=anno solare (1 gennaio
–> 31 dicembre) = esercizio fiscale.
• Rendiconti nel corso dell’anno (rendiconti infrannuali).
3. Il principio di prudenza
Il principio di prudenza guida la registrazione delle voci in SP e in CE
Es:
Attività al Costo Storico
QUANDO ricavi/costi devono essere riconosciuti.
“Una rendicontazione improntata alla prudenza e fondata su un ragionevole
scetticismo aumenta la credibilità dei risultati” (FASB, Statements of Accounting
Concepts).
• prudenza: doverosa attitudine a sottostimare il reddito e le attività qualora
sussista incertezza nella misurazione.
Applicazione del concetto di prudenza:
• Riconoscere i ricavi (incrementi delle riserve di utili) solo quando sono
ragionevolmente certi.
• Riconoscere i costi (decrementi delle riserve di utili) non appena sono
ragionevolmente possibili.
I ricavi sono normalmente riconosciuti al momento della consegna del bene al
cliente o dell’erogazione del servizio poiché è ragionevole pensare che siano
ragionevolmente certi.
4. Il principio del duplice aspetto

Ogni transazione ha impatto su due (o più) elementi / voci / conti

è sempre bilanciata
7. Il principio di continuità dei criteri di
valutazione
Il principio di continuità stabilisce che i criteri utilizzati nella valutazione
delle varie poste di bilancio non devono variare di esercizio in esercizio:
• à si assicura la confrontabilità dei bilanci di esercizi diversi e la corretta
determinazione del risultato d’esercizio
Questo principio si applica soprattutto nelle valutazione di poste quali ad
esempio:
• la valutazione delle rimanenze di magazzino (es. metodi LIFO e FIFO);
• la valutazione delle partecipazioni azionarie che possono essere iscritte nel
bilancio al loro costo o al valore di mercato;
• la valutazione dell’utile d’esercizio
Una volta adottato un criterio, questo non può essere modificato se non
giustificando:
• (1) il motivo del cambiamento,
• (2) indicando in nota integrativa l’effetto del cambiamento sul reddito.
Documenti contabili
Documenti/rendiconti del bilancio
Il bilancio è composto di 4 documenti (o rendiconti) principali stilati
su base periodale:
1. lo Stato Patrimoniale (SP) (prospetto della situazione finanziaria in
un determinato momento) Rendiconto di
Rendiconti
2. il Conto Economico (CE) di flusso
stato/stock/livello

3. Il Rendiconto dei flussi di cassa


4. La Nota integrativa + Relazione Andamento Gestione
• à Funzioni esplicativa ed integrativa
Stato Patrimoniale (SP)
Documento che riporta la
situazione patrimoniale e
finanziaria dell’azienda, si
suddivide in due sezioni:
• Le ATTIVITA’ a sinistra
• PASSIVITA’ E CAPITALE NETTO a
destra

Attenzione:
Quello in figura è uno SP ad uso
interno più simile ai principi
contabili internazionali: è ordinato
in maniera leggermente diversa
dalle prescrizioni del Codice Civile
Il principio del duplice aspetto

I creditori vantano diritti


PASSIVITÀ prioritari sulle attività e
possono chiedere il
ATTIVITÀ = fallimento dell’azienda
qualora questa non onori
i propri debiti.
“attività al CAPITALE
netto delle NETTO
passività”

ATTIVITÀ = PASSIVITÀ + CAPITALE NETTO


o anche:

CAPITALE NETTO = ATTIVITÀ - PASSIVITÀ

IL CAPITALE NETTO E’ UN VALORE RESIDUALE


Il principio del duplice aspetto
• Ogni attività sulla quale non vantano diritti i creditori sarà rivendicata dai
detentori del capitale netto (la proprietà).
• Il totale dei diritti vantati sulle attività (cioè: passività + capitale netto)
non può eccedere quanto l’azienda possiede (le attività).

ATTIVITÀ = PASSIVITÀ + CAPITALE NETTO

Chi vanta i diritti? Creditori e proprietà.

Ogni transazione (evento che modifica i valori della contabilità di una impresa)
produce un effetto doppio sulle registrazioni contabili (partita doppia).

CAPITALE NETTO = ATTIVITÀ - PASSIVITÀ à Il capitale netto è un valore residuale.


Il principio del duplice aspetto

ATTIVITÀ = PASSIVITÀ + CAPITALE NETTO

Transazione 1) Tizio avvia un’attività e deposita € 40.000 nel conto della nuova società:

Attività (cassa) = 40.000 = diritti vantati dalla Proprietà (capitale netto) = 40.000

Transazione 2) Poi l’impresa accende un debito con la banca di € 15.000

Attività (cassa) 55.000 = diritti vantati dalla Proprietà (CN) 40.000


diritti vantati dalla banca (DEBITO) 15.000
Totale attività 55.000 Totale passività e CN 55.000
2. Conto Economico (CE)
Stato'Patrimoniale'sintetico Stato'Patrimoniale'sintetico
31(12(2014 31(12(2015
Attività Attività
Attività&correnti 22.651 Attività&correnti 24.062
Immobilizzazioni&tecniche&nette 13.412 Immobilizzazioni&tecniche&nette 14.981
Altre&attività&immobilizzate 2.176 Altre&attività&immobilizzate 3.207
Totale'attività 38.239 Totale'attività 42.250

Relazione tra SP e CE Passività


Passività'e'Capitale'Netto

Capitale(netto:
12.343 Passività
Passività'e'Capitale'Netto

Capitale(netto:
14.622

Capitale&versato 12.256 Capitale&versato 12.256


Riserve&di&utili 13.640 Riserve&di&utili 15.372
Totale'capitale'netto 25.896 Totale'capitale'netto 27.628
Stato'Patrimoniale'sintetico
Stato'Patrimoniale'sintetico Totale'Passività'e'Capitale'netto
Stato'Patrimoniale'sintetico
Stato'Patrimoniale'sintetico 38.239 Totale'Passività'e'Capitale'netto 42.250
31(12(2014
31(12(2014 31(12(2015
31(12(2015
AttivitàAttività AttivitàAttività Conto'Economico'Moretti'esercizio'2015
Attività&correnti
Attività&correnti 22.65122.651 Attività&correnti
Attività&correnti 24.06224.062 Ricavi 75.478
Immobilizzazioni&tecniche&nette
Immobilizzazioni&tecniche&nette 13.41213.412 Immobilizzazioni&tecniche&nette
Stato'Patrimoniale'sintetico Immobilizzazioni&tecniche&nette 14.98114.981
Stato'Patrimoniale'sintetico meno:&costo&del&venduto 52.227
Altre&attività&immobilizzate
Altre&attività&immobilizzate 2.176 2.176
31(12(2014 Altre&attività&immobilizzate
Altre&attività&immobilizzate 3.207 3.207
31(12(2015 Margine'lordo 23.251
Totale'attività
Totale'attività 38.239 38.239
Attività Totale'attività
Totale'attività 42.25042.250
Attività meno:(costi&di&periodo 10.785
Attività&correnti 22.651 Attività&correnti Risultato'prima'delle'imposte
24.062 12.466
Immobilizzazioni&tecniche&nette
Passività'e'Capitale'Netto
Passività'e'Capitale'Netto 13.412 Immobilizzazioni&tecniche&nette
Passività'e'Capitale'Netto
Passività'e'Capitale'Netto meno:&imposte&sul&reddito
14.981 6.344
Passività
Passività Altre&attività&immobilizzate
12.34312.343 Passività 2.176 Altre&attività&immobilizzate
Passività 14.62214.622 Risultato'netto
3.207 6.122
Capitale(netto:Totale'attività
Capitale(netto: 38.239 Totale'attività
Capitale(netto:
Capitale(netto: 42.250 Cambiamento'delle'riserve'di'utili
Capitale&versato
Capitale&versato 12.25612.256 Capitale&versato
Capitale&versato 12.25612.256 Riserve&di&utili&al&31/12/2014 13.640
Riserve&di&utili
Riserve&di&utili 13.64013.640 Riserve&di&utili
Passività'e'Capitale'Netto Riserve&di&utili 15.37215.372
Passività'e'Capitale'Netto più:&risultato&netto 6.122
Totale'capitale'netto
Totale'capitale'netto
Passività 25.89625.896 Totale'capitale'netto
Totale'capitale'netto
12.343 Passività 27.62827.628 14.622 19.762
Totale'Passività'e'Capitale'netto
Totale'Passività'e'Capitale'netto
Capitale(netto: 38.23938.239Totale'Passività'e'Capitale'netto
Totale'Passività'e'Capitale'netto
Capitale(netto: 42.25042.250 meno:&dividendi 4.390
Capitale&versato 12.256 Capitale&versato 12.256
Riserve'di'utili'al'31/12/2015 15.372
Riserve&di&utili 13.640 Riserve&di&utili
Conto'Economico'Moretti'esercizio'2015
Conto'Economico'Moretti'esercizio'2015 15.372
Totale'capitale'netto
Ricavi Ricavi 25.896 Totale'capitale'netto 75.47875.478 27.628
Totale'Passività'e'Capitale'netto
meno:&costo&del&venduto
meno:&costo&del&venduto38.239 Totale'Passività'e'Capitale'netto
52.22752.227 42.250
Margine'lordo
Margine'lordo 23.25123.251
meno:(costi&di&periodo
meno:(costi&di&periodo 10.78510.785
Conto'Economico'Moretti'esercizio'2015
Risultato'prima'delle'imposte
Risultato'prima'delle'imposte
Ricavi 12.46612.466 75.478
meno:&imposte&sul&reddito
meno:&imposte&sul&reddito
meno:&costo&del&venduto 6.344 6.344 52.227
Risultato'netto
Risultato'nettoMargine'lordo 6.122 6.122 23.251
meno:(costi&di&periodo
Cambiamento'delle'riserve'di'utili
Cambiamento'delle'riserve'di'utili 10.785
Risultato'prima'delle'imposte
Riserve&di&utili&al&31/12/2014
Riserve&di&utili&al&31/12/2014 13.64013.640 12.466
più:&risultato&netto meno:&imposte&sul&reddito
più:&risultato&netto 6.122 6.122 6.344
Risultato'netto 19.76219.762 6.122
meno:&dividendi
meno:&dividendi 4.390 4.390
Cambiamento'delle'riserve'di'utili
Riserve'di'utili'al'31/12/2015
Riserve'di'utili'al'31/12/2015
Riserve&di&utili&al&31/12/2014 15.37215.372 13.640
più:&risultato&netto 6.122
19.762
meno:&dividendi 4.390
Riserve'di'utili'al'31/12/2015 15.372
Nota integrativa

Descrive:

è Movimenti e composizione delle immobilizzazioni

è Variazioni delle altre voci dell’attivo e del passivo

è Elenco delle partecipazioni

è Dettaglio delle voci del conto economico

è Altre informazioni (numero dipendenti per categoria, …)


Il rendiconto dei flussi di cassa
• Rendiconto di flusso come il Conto Economico, ma preparato
seguendo il principio di cassa
• Entrate di Cassa ≠ Ricavi
• Uscite di Cassa ≠ Costi

• Cashflow statement
Quale bilancio?
Dipende dal destinatario, il bilancio infatti può essere:
a uso interno:
- rivolto alla proprietà ed al management,
- non deve rispettare precise regole,
- esistono diversi modi di classificarlo:
• comprendere in che modo le variazioni dei volumi di vendita hanno inciso sui
cambiamenti del reddito (CE a margine di contribuzione),
• comprendere come le diverse aree funzionali hanno contribuito alla
formazione del reddito (CE al costo del venduto)

a uso esterno (a margine di contribuzione):


- forma e contenuti sono regolati dal Codice Civile e dalla prassi contabile:
• sono tutelati gli interessi dei creditori,
• rende comprensibile la lettura a persone esterne,
• rende comparabili i bilanci nel tempo e di imprese diverse,
• sono informazioni codificate!
Quale bilancio?
Esistono diverse categorie di bilancio esterno a seconda:
• della forma giuridica dell’impresa
• Società per azioni - SpA, Società a responsabilità limitata - Srl, Imprese
cooperative…
• del settore di appartenenza
• imprese bancarie, assicurative, società finanziarie, sportive…
• Se la società è quotata
• della dimensione (per quelle piccole esiste il cosiddetto bilancio
abbreviato),
• della circostanza che l’impresa operi o no in continuità di
funzionamento
Il focus del corso
schemi di bilancio a uso interno ma avendo a riferimento i principi
contabili (il bilancio civilistico è nel capitolo 12)
società di capitali nei settori produttivo, commerciale o di servizio
riferimenti alle società quotate in borsa
il bilancio ordinario d’esercizio (non bilanci speciali di cessione o
cessazione dell’attività) nell’ipotesi quindi di continuità di
funzionamento
Problema 1.1
Il 31 dicembre alcune voci dello stato patrimoniale di Carletti Srl
erano:
cassa € 12.000; rimanenze € 95.000; altre attività € 13.000. Carletti
aveva inoltre ottenuto un prestito dalla Banca di Roma per € 40.000.

Domande
Preparare lo stato patrimoniale di Carletti al 31 dicembre.
Denominare propriamente ciascuna voce e ciascuna colonna (attività,
passività, capitale netto).

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