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La metrologia industriale

Prove non distruttive

Bibliografia per la lezione

“Tecnologia meccanica”
S. Kalpakjian, S. R. Schmid
Pearson – Prentice Hall, 2008
capitolo 4 paragrafo 8

1
Prove non distruttive

PND: caratteristiche comuni

Le Prove Non Distruttive (PND)

Consentono di valutare difettosità o struttura dei


materiali senza alterare lo stato fisico del pezzo

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Le Prove Non Distruttive (PND)

Consentono di valutare difettosità o struttura dei


materiali senza alterare lo stato fisico del pezzo
Sono procedimenti indiretti: valutano le criticità
attraverso la loro influenza sulle proprietà fisiche
del materiale in esame

Le Prove Non Distruttive (PND)

Consentono di valutare difettosità o struttura dei


materiali senza alterare lo stato fisico del pezzo
Sono procedimenti indiretti: valutano le criticità
attraverso la loro influenza sulle proprietà fisiche
del materiale in esame
Risultano utili per la verifica al 100% della
produzione o per il monitoraggio dello stato del
componente durante tutta la sua vita operativa

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Precauzioni di impiego

I benefici economici delle prove superano i costi


ma il loro uso indiscriminato porta ad un
aumento improduttivo dei costi

Precauzioni di impiego

I benefici economici delle prove superano i costi


ma il loro uso indiscriminato porta ad un
aumento improduttivo dei costi
Metodi che distinguono discontinuità molto
piccole non sono sempre necessari (es. prodotti
in ghisa)

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Precauzioni di impiego

I benefici economici delle prove superano i costi


ma il loro uso indiscriminato porta ad un
aumento improduttivo dei costi
Metodi che distinguono discontinuità molto
piccole non sono sempre necessari (es. prodotti
in ghisa)
La scelta del momento in cui applicare le prove
ha significativi risvolti economici

Scelta della prova

Per operare una scelta corretta delle tecniche da


applicare è necessario considerare:
proprietà fisiche (ferromagnetismo,conducibilità)
stato del materiale (fusione, laminato, saldato)
grado di finitura superficiale
tipo, posizione ed entità dei difetti

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L’affidabilità delle PND

L’affidabilità di una tecnica non distruttiva è la


probabilità che la prova riveli difetti di dimensioni
e forma specificate

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11

L’affidabilità delle PND

L’affidabilità di una tecnica non distruttiva è la


probabilità che la prova riveli difetti di dimensioni
e forma specificate
Lo scopo delle prove è di garantire con un certo
livello di confidenza l’assenza del difetto dal
pezzo

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L’affidabilità delle PND

L’affidabilità di una tecnica non distruttiva è la


probabilità che la prova riveli difetti di dimensioni
e forma specificate
Lo scopo delle prove è di garantire con un certo
livello di confidenza l’assenza del difetto dal
pezzo
Ogni tecnica non distruttiva deve permettere
l’identificazione dei difetti pericolosi trascurando
quelli accettabili

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Applicazione delle PND

Collaudi di accettazione
controlli di qualità sui semilavorati presso i
fornitori o all’arrivo in magazzino (liquidi
penetranti e ultrasuoni)

14

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Applicazione delle PND

Collaudi di accettazione

Controlli in processo
sostituiscono i collaudi finali
sono controlli automatici

15

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Applicazione delle PND

Collaudi di accettazione

Controlli in processo

Controlli in servizio
controlli effettuati durante la vita della macchina,
in funzionamento o in manutenzione (industria
nucleare)

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Prove non distruttive

Liquidi penetranti (PT)

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Prova a liquidi penetranti

Analisi dello stato della superficie del materiale

18

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Prova a liquidi penetranti

Analisi dello stato della superficie del materiale


I difetti vengono messi in risalto con liquidi
speciali a bassa viscosità e tensione superficiale
che penetrano per capillarità nelle discontinuità

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Prova a liquidi penetranti

Analisi dello stato della superficie del materiale


I difetti vengono messi in risalto con liquidi
speciali a bassa viscosità e tensione superficiale
che penetrano per capillarità nelle discontinuità
Si rimuove il liquido dalla superficie

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10
Prova a liquidi penetranti

Analisi dello stato della superficie del materiale


I difetti vengono messi in risalto con liquidi
speciali a bassa viscosità e tensione superficiale
che penetrano per capillarità nelle discontinuità
Si rimuove il liquido dalla superficie
Il liquido penetrato nelle fessure rimane
intrappolato e viene evidenziato da un agente
assorbente

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Esame con liquidi penetranti

22

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Liquidi a contrasto di colore

A contrasto di colore
osservazione mediante luce visibile
si rilevano cricche larghe fino a 0,1 m

23

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Liquidi fluorescenti

A contrasto di colore

A liquidi fluorescenti
osservazione con radiazione ultravioletta (lampada
di Wood)
sono rilevabili cricche larghe fino a 0,01 m
migliori risultati su superfici rettificate

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Limiti della prova

Non rivela difetti sotto pelle o chiusi in superficie

Non applicabile su superfici rugose o porose

L’interpretazione dei risultati va fatta


esclusivamente da personale autorizzato

L’esame è limitato a zone facilmente accessibili

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Prove non distruttive

Magnetoscopia (MT)

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La magnetoscopia

Rilevazione di difetti superficiali o appena sotto la


superficie

Tecnica di controllo molto sensibile fino a una


profondità di 4 ÷ 5 mm

Applicazione solo a materiali ferromagnetici

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27

Fisica del processo

Il riconoscimento dei difetti avviene perché le


particelle si dispongono lungo le linee di flusso
del campo magnetico

28

28

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Fisica del processo

Il riconoscimento dei difetti avviene perché le


particelle si dispongono lungo le linee di flusso
del campo magnetico
Viene generato un flusso magnetico che si chiude
all’interno del pezzo

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29

Fisica del processo

Il riconoscimento dei difetti avviene perché le


particelle si dispongono lungo le linee di flusso
del campo magnetico
Viene generato un flusso magnetico che si chiude
all’interno del pezzo
Alcune particelle magnetiche sulla superficie del
pezzo vengono attratte dal flusso; dalla loro
distribuzione si deduce la presenza di difetti

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Direzione dei flussi magnetici e cricche

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Direzione dei flussi magnetici e cricche

Cricca superficiale
rilevabile anche con
liquidi penetranti

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Direzione dei flussi magnetici e cricche

Difettosità sotto
pelle

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33

Direzione dei flussi magnetici e cricche

Discontinuità interna
non rilevabile con
magnetoscopia

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Prova ad induzione magnetica circolare

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35

Induzione per avvolgimento magnetico

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Prove non distruttive

Ultrasuoni (UT)

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Esame non distruttivo ad ultrasuoni

Il fascio ultrasonoro viene generato da trasduttori


che trasmettono all'interno del pezzo impulsi
riflessi dal materiale e rielaborati da un
oscilloscopio

Impiego di onde elastiche dette ultrasonore


perché a frequenze comprese tra 250 kHz e 25
MHz

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Onde elastiche

Onde longitudinali (o di compressione)


si eccita un solido elastico con sollecitazione
alternata piana: fasi alterne di compressione e
dilatazione

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Onde elastiche

Onde longitudinali (o di compressione)


Onde trasversali (o di taglio)
vibrazione del solido in direzione perpendicolare al
moto perché soggetto a forze di taglio

40

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Onde elastiche

Onde longitudinali (o di compressione)


Onde trasversali (o di taglio)
Onde superficiali
propagazione dell’onda lungo uno strato
superficiale

41

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Onde elastiche

Onde longitudinali (o di compressione)


Onde trasversali (o di taglio)
Onde superficiali
Onde flessurali
si verificano in lamiere con spessore pari alla
lunghezza d’onda

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42

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Onde longitudinali

Velocità (v) di Compressione


propagazione
Dilatazione

43

43

Onde longitudinali

Pressione (p)

Tempo
(t)

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44

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Onde longitudinali

1
Frequenza f 
T

Lunghezza d’onda   x (t  T )  x (t )


Velocità v    f
T
Impedenza acustica Z   v

45

45

Proprietà acustiche dei materiali

 v Z
Materiale
[t/m3] [m/s] [s t/m2]

Acciaio 7,8 5,85 45000

Alluminio 2,7 6,30 17000

Rame 8,9 4,68 42000

Vetro 2,5 5,70 14000

Acqua 1,0 1,48 1480

46

46

23
Grafico delle onde dell’oscilloscopio

Ampiezza
d’onda

Periodo
Tempo

47

47

Grafico delle onde dell’oscilloscopio

Ampiezza
d’onda Onda trasmessa

Tempo

48

48

24
Grafico delle onde dell’oscilloscopio

Ampiezza
d’onda
Onda di ritorno

Tempo

49

49

Grafico delle onde dell’oscilloscopio

Ampiezza Onda riflessa


d’onda dalle
discontinuità

Tempo

50

50

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Prove non distruttive

Radiografia (RT)

51

Tecnica radiografica

Rilevamento su pellicola della variazione di


attenuazione che un fascio a raggi X subisce in
funzione degli spessori attraversati

Le discontinuità emergono come zone annerite

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Tecnica radiografica

Per spessori maggiori (fino a 150 mm) si usano


radiazioni  con esposizione panoramica

Per spessori oltre i 10 cm si usano acceleratori


lineari

Si possono rilevare difetti dell’ordine di 1 ÷ 2 %


dello spessore del pezzo, per sensibilità maggiori
si usa il metodo ad ultrasuoni

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53

La radiografia

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Applicazione delle radiografie

Controllo di saldature

Getti in ghisa, in acciaio, in alluminio

Materiali compositi

Materie plastiche

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55

Vantaggi delle radiografie

Costo contenuto

Contenitore piccolo e facilmente trasportabile

Sorgente molto piccola che può passare in


aperture strette

Nessuna alimentazione elettrica

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Svantaggi delle radiografie

È possibile non rilevare difetti bidimensionali


(cricche) se il loro orientamento rispetto all'asse
del cono radiante è inclinato

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Svantaggi delle radiografie

È possibile non rilevare difetti bidimensionali


(cricche) se il loro orientamento rispetto all'asse
del cono radiante è inclinato
Nelle radiografie si ha poco contrasto quindi non
è immediato riconoscere i difetti

58

58

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Svantaggi delle radiografie

È possibile non rilevare difetti bidimensionali


(cricche) se il loro orientamento rispetto all'asse
del cono radiante è inclinato
Nelle radiografie si ha poco contrasto quindi non
è immediato riconoscere i difetti
Si possono analizzare pezzi di spessore massimo
180 mm

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Svantaggi delle radiografie

È possibile non rilevare difetti bidimensionali


(cricche) se il loro orientamento rispetto all'asse
del cono radiante è inclinato
Nelle radiografie si ha poco contrasto quindi non
è immediato riconoscere i difetti
Si possono analizzare pezzi di spessore massimo
180 mm
Elevati costi di sostituzione della sorgente
radioattiva

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Altre PND

Termografia

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Altre PND

Termografia

Tecnica Olografica
un ologramma secondo specifiche viene proiettato
su un prodotto per evidenziarne possibili
interferenze

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Altre PND

Termografia

Tecnica Olografica

Metodo emissione acustica


Sfrutta il rilascio di energia nella forma di onde
elastiche che risultano da micro-movimenti interni
di un materiale quando viene opportunamente
sollecitato (es. Applicazione di un momento
torcente ad un trave, pressurizzazione di un
serbatoio, etc.)

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Altre PND

Termografia

Tecnica Olografica

Metodo emissione acustica

Tecnica impatto acustico


Consiste nel dare colpi leggeri alla superficie di un
oggetto per ascoltare ed analizzare le onde sonore
trasmesse in modo da identificare discontinuità o
difetti
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