ANCORA LUPI..........................................................

34
Indice
INTRODUZIONE...................................................... 1
LA TRAMA IN BREVE ................................................. 1
Sviluppo ............................................................... 1
Porta del pellegrino ........................................... 35
Sulle tracce dei lupi............................................ 35
La grotta stregata............................................... 36
CAP. 5 LA MINACCIA DRUIDICA ..................... 39

CAP. 1 VIVERE IN CITTÀ...................................... 3 UN DRUIDO A CAIRNBARROW? ............................... 39

CAIRNBARROW ......................................................... 3
Geografia ............................................................. 3
Storia ................................................................... 3
Religione .............................................................. 4
Governo cittadino ................................................ 4
Gilde .................................................................... 6
Ordini cittadini .................................................... 7
Abitanti ................................................................ 9
CREAZIONE DEL PERSONAGGIO .............................. 10
Classi a Cairnbarrow ........................................ 10
LA VITA A CAIRNBARROW ...................................... 11
Cose da sapere................................................... 11
Lavoro: corporazioni e gilde ............................. 11
Altre attività...................................................... 12
CAP. 2 CAIRNBARROW ....................................... 13
Raggiungere il castello ...................................... 39
Castel de Brìght ................................................. 39
Concludere la missione ...................................... 43
PROBLEMI NELLA DARSENA ................................... 43
Le fogne .............................................................. 44
Concludere la missione ...................................... 48
CAP. 6 IL GRANDE COLPO ................................. 49
I GITHYANKI............................................................ 49
CONCLUDERE LE INDAGINI ..................................... 49
Il covo dei contrabbandieri ................................ 50
LA CASA DEL LADRO ............................................... 53
Uno spiacevole incontro .................................... 53
La casa di Keli’aran .......................................... 53
Il laboratorio segreto ......................................... 57
KELI’ARAN ............................................................. 59

I QUARTIERI DELLA CITTÀ....................................... 13 CAP. 7 UNO STRANO INCONTRO ..................... 62

A. San Teocrito fuori dalle mura ....................... 13 CONCLUSIONE ........................................................ 62
B. Darsena ......................................................... 13
C. Faro............................................................... 15 APPENDICE A) DEI DI KADATH ....................... 63
D. Porto ............................................................. 15 I) PANTHEON MERIDIONALE ................................... 63
E. St. Bonos – “Città nuova” ............................. 15 II) PANTHEON NORDICO ......................................... 63
F. Necropoli ....................................................... 17 III) PANTHEON ORIENTALE ..................................... 64
G. Magazzini esterni .......................................... 18
H. St. Juste – “Le catapecchie” ......................... 19
I. Mercato .......................................................... 20
J. Quartiere dei templi ....................................... 21
K. Città vecchia ................................................. 23
L. Colle capitolino ............................................. 24
CAP. 3 VOCI A CAIRNBARROW ....................... 26
LA FESTA DELLA BRIGATA ..................................... 26
UN BRANCO DI LUPI ................................................ 26
Borgonero .......................................................... 26
A caccia di lupi! ................................................. 28
Concludere la missione ...................................... 29
VOCI SUL “GRANDE COLPO” ................................... 29
Indagini preliminari........................................... 29
I drow................................................................. 30
I ladri ................................................................. 32
Le vesti nere ....................................................... 32
Concludere la missione ...................................... 33
CAP. 4 UNA NORMALE GIORNATA AL PORTO
................................................................................... 34
DOVE OSANO LE ARPIE ........................................... 34
I nidi delle arpie................................................. 34

I

Introduzione
La storia si svolge nella regione imperiale di Cairnbar-
row ed è divisa in 3 diverse sezioni. Questo modulo rap-
presenta la prima, in cui la compagnia, ancora inesperta,
dovrà farsi un nome nella città e nelle contrade limitrofe.
Cairnbarrow è un porto molto vivo e influente, i gioca-
tori possono farsi una buona fama in breve tempo ma
anche attirare sguardi indesiderati. Dovranno esser abili
nel destreggiarsi fra gli interessi e gli intrighi delle gilde
ed indagare sulle losche attività che si stanno verifi-
cando a Cairnbarrow. Da qualche mese alcune gilde di
criminali e furfanti, infatti, sono diventate più attive del
solito, le vesti nere sono state avvistate nei sobborghi
della città intente nei propri strani affari, gilde ed ordini
cittadini lottano tra loro per un po' di gloria e per un seg-
gio nel consiglio cittadino e le compagnie erranti di vi-
gilanti ed avventurieri cercano di mantenere l’equilibrio
fra la luce e la tenebra.
“Io ho ammirato questa città, con le sue tenute, il suo
parco e l'ampio circondario delle sue colline e dei suoi
declivi, tutti abitati, per un bel po'; debbo infine dire che
vedo volti di stirpi passate, poiché questa regione è dis-
seminata di immagini di uomini arditi e sicuri di sé.
Hanno vissuto e voluto continuare a vivere: me lo di-
cono con le loro case, costruite e abbellite per i secoli,
e non per l'ora fugace; amavano la vita, per quanto
spesso potessero essere malvagi con sé stessi”
— Coilla, Bardo della Brigata Eltuman
La trama in breve
Il primo modulo dell’avventura è costituito da circa 10
quest, diviso in due filoni narrativi: la trama principale e
le missioni secondarie.
La trama principale verte intorno ad un oscuro com-
plotto ordito da varie gilde cittadine. Si tratta di una serie
di quest investigative lungo le zone più malfamate della
città dove i PG dovranno scoprire informazioni su un
furto che qualcuno sta ordendo in città. I PG saranno
probabilmente membri di varie gilde e saranno motivati
da queste e completare le quest: mettersi in luce presso
una delle gilde cittadine può portare molti benefici ad un
avventuriero, ma è anche molto pericoloso, come sco-
priranno ben presto. In base alle loro affiliazioni e all’al-
lineamento i PG potranno essere aiutati da alcune gilde
e saranno sicuramente ostacolati da altre. Una volta
completate le indagini e fallito il tentativo di fermare il
ladro la conclusione dell’avventura varierà in base agli
accordi che i PG hanno preso con le fazioni. In ogni
caso, scopriranno come il furto non era un episodio mar-
ginale, ma parte di un grande piano malvagio per risve-
gliare un potente necromante.
Le missioni secondarie possono essere suddivise in 3
categorie: vita in città, la minaccia druidica e il rituale di
necromanzia.
1
Vivere in città raggruppa tutte quelle quest singole che
i PG possono trovare raccogliendo informazioni in lo-
canda, controllando le bacheche delle guardie cittadine
e andando a controllare l’albo degli avventurieri.
La minaccia druidica è una trama secondaria, un pic-
colo intrigo con cui distrarre i PG e arricchire la loro
esperienza in città. Alcuni piccoli villaggi nelle lande
settentrionali sono vittima di strani attacchi da parte di
lupi e creature selvagge. Indagando i PG scopriranno
che un druido oscuro si è stabilito da poco in un castello
diroccato nelle paludi.
Il rituale di necromanzia è un altro intrigo che i PG
potranno scoprire se staranno attenti e riusciranno in de-
terminate prove. Le vesti nere stanno conducendo strani
esperimenti alchemici nei loro laboratori. I risultati dei
loro intrugli finiscono nelle fognature, particolarmente
vicino alle tane dei topi. Negli ultimi mesi alcuni topi
della città hanno iniziato a mutare e attaccare il porto.
Sviluppo
La campagna consiste in una decina di quest, alcune più
articolate di altre, che vanno a dipanare al trama princi-
pale e gli intrighi secondari di Cairnbarrow. Le missioni
secondarie possono essere sostituite o aumentate a pia-
cimento del DM. Nel documento vengono presentate in
ordine cronologico, con una nota che segna i level up. Il
documento è così strutturato:
• Cap. 1 Vivere in città. Presentazione della
città di Cairnbarrow, vengono indicate le per-
sonalità più in vista e le gilde più influenti della
città. Inoltre, vengono fornite indicazioni circa
la creazione del personaggio e la vita in città.
• Cap. 2 Cairnbarrow. Descrizione dei 12 quar-
tieri della città e dei rispettivi luoghi di inte-
resse. Viene fornita anche una breve descri-
zione delle campagne e delle zone circostanti.
• Cap. 3 Voci a Cairnbarrow. Vengono de-
scritte le quest introduttive alla trama princi-
pale e alla trama druidica. I PG iniziano ad in-
dagare su alcune strane voci in città e nelle
campagne. Potranno entrare in contratto con
varie gilde, tra cui Drow e Githyanki.
• Cap. 4 Una normale giornata al porto. I PG
svolgono alcuni incarichi in città: debellano i
nidi di alcune arpie e tornano ad indagare sulle
strane attività dei lupi.
• Cap. 5 La minaccia druidica. I PG esplorano
le fogne cittadine per conto delle gilde. Inse-
guito, riprendono le indagini sugli strani com-
portamenti degli animali e sventano la minac-
cia druidica.
• Cap. 6 Il grande colpo. I PG continuano la
loro indagine nei bassifondi della città e
 scoprono abbastanza informazioni per indivi-
duare il ladro. Dovranno provare a raggiungere
il ladro per sventare il colpo, o impedirgli la
fuga.
• Cap. 7 Uno strano incontro. I PG hanno fal-
lito nel loro intento di fermare il ladro ma
hanno scoperto un complotto ancora più in-
quietante dietro il furto. Se sono intraprendenti
possono riuscire a scoprire qualcosa in più per
prepararsi al prossimo modulo.

2
Cap. 1 Vivere in città
Cairnbarrow è una città densamente abitata, la popola-
zione è molto varia, cosmopolita, e industriosa. Quoti-
dianamente la vita scorre frenetica entro le strade citta-
dine. La maggior parte degli affari si concentrano at-
torno alle attività commerciali o portuali. I moli e i ter-
razzamenti limitrofi sono sempre gremiti di persone,
abitanti di tutte le razze, in cerca di un impiego o indaf-
farati nelle proprie attività quotidiane. Chi non trova im-
piego al porto spesso si dirige nelle fattorie fuori le mura
per cercare fortuna con il lavoro nei campi.
Essendo l’unico porto imperiale e il nodo commerciale
più importante della zona, la città è gremita di stranieri,
solitamente avventurieri, marinai o mercanti. Le locande
servono da mangiare e da bere a tutte le ore, i templi
svolgono orazioni quotidiane e i giovani accoliti girano
per le strade cercando di aiutare i poveri e i bisognosi.
Nelle piazze più importanti è possibile assistere alle per-
formance di bardi e artisti di strada, oppure imbattersi in
manipoli di cavalieri dall’armatura splendente. Nei vi-
coli e nelle stamberghe limitrofe alla zona portuale in-
vece vi sono mercati di ogni genere ed è un proliferare
di merci pericolose o proibite. La città è ben sorvegliata
ma le gilde di ladri sono ben organizzate e ramificate e
il mercato nero molto florido.
Cairnbarrow
Cairnbarrow, il porto del nord, è una delle città più im-
portanti dell’impero. Al suo interno convivono creature
di tutte le razze, fazioni, chiese ed ordini dei più vari.
L’equilibrio fra i vari poteri in gioco è sempre precario
e le strade non sempre sono sicure da percorrere. I PG
dovranno orientarsi in un dedalo intricato di interessi e
sotterfugi per riuscire a farsi un nome fra le centinaia di
avventurieri che alloggiano nelle locande in attesa della
loro occasione. Cairnbarrow è una città molto proficua
per chi sa ri-schiare il tutto per tutto, ma anche molto
pericolosa.
Geografia
La regione è molto vasta ma per lo più caratterizzata da
scogliere frastagliate e passaggi montani. Da nord a sud,
lungo la costa, si estende una lingua di terra che collega
il mare ai monti. La zona a nord è caratterizzata da un
lembo di terra molto esiguo e frastagliato con netti pas-
saggi di quota e bruschi cambia-menti di ambiente. La
zona sud della regione è inve-ce caratterizzata da un’am-
pia pianura coltivata che funge da granaio per l’intera
regione. La città di Cairnbarrow sorge al centro di una
gola dove i monti incontrano la costa. Il porto è l’unica
via che collega il nord e il sud della regione.
3
Distese settentrionali
La regione a nord del porto di Cairnbarrow è poco molto
insidiosa e poco presidiata. Via via che ci si allontana
dalla città le campagne si fanno più brulle e le strade più
desolate. Da sempre le gole a nord della città di
Cairnbarrow sono abitate da predoni, pirati o creature
mostruose. La fascia di terra che separa la costa dai
monti è insediata da alcuni villaggi di campagna e qual-
che vecchio podere signorile.
Pianure meridionali
Il territorio che si estende a sud del porto di Cairnbarrow
è fiorente e rigoglioso. La fascia di terra si allarga armo-
nicamente fra i monti e la costa, la pianura è costellata
da un grande numero di insediamenti umani, piccoli vil-
laggi druidici e modesti avamposti. La regione è ben sor-
vegliata e la campagna ben tenuta.
Storia
La fondazione di Cairnbarrow viene fatta risalire al II
sec. P.S. Quando venne eretto il castello nel colle capi-
tolino ed edificati i primi moli. Sin dagli albori della sua
nascita la città ha dovuto combattere per sopravvivere.
La regione di Cairnbarrow era, infatti, insidiata da orchi
e creature selvagge – come di norma all’epoca – e le
neo-nate città settentrionali si contendevano il dominio
sui mari. La nobiltà cittadina liberò la contrada dalle mi-
nacce, molte ballate si narrano sulle valorose vittorie di
Lord Oderik Denmyr.
Assicuratasi la pace, la città fu chiamata a competere sui
mari. Intorno al IV secolo, Cairnbarrow conobbe una
piccola espansione e il porto divenne sempre più impor-
tante. Per almeno un secolo la città portò avanti nume-
rose guerre commerciali, diventando lentamente lo
snodo commerciale più importante del golfo e del mare
del nord. I porti vicini vennero distrutti e insabbiati per
garantire a Cairnbarrow il dominio sul golfo; dunque le
rotte avversarie furono saccheggiate e bloccate. Una sto-
rica rivalità separa le cittadine costiere del golfo setten-
trionale: Cairnbarrow, Gryffonmark, Redcliffe, Ardanar
e Norwick.
Per più di un secolo la città poté prosperare ed arric-
chirsi. Vennero erette chiese e monumenti e gli ordini
cittadini aumentarono vistosamente. Sin da subito la
città si sviluppò come consorzio mercantile, nobili e
mercanti si scontravano sui diritti commerciali e botte-
ghe si diffondevano come funghi. La città sviluppò così
la sua identità mercantile e aprì numerose stazioni com-
merciali con l’occidente.
Intorno alla fine del VI secolo, la città fu nuovamente
minacciata da forze terrestri. La grande valle dove ora
sorge l’impero, aveva cominciato a diventare troppo
stretta per i numerosi regni che vi erano sorti. Per quasi
due secoli i regni degli uomini si scontrarono nelle pia-
nure imperiali. L’unico porto della regione non si curò
delle battaglie e continuò le sue politiche mercantili; in-
viando i soldati nelle regioni occidentali, piuttosto che
nella pianura. Tuttavia, Cairnbarrow gode di una collo-
cazione strategica e la sua ricchezza può esser molto
utile per una guerra. Così più volte fu minacciata, ma
mai conquistata.
Dopo le guerre dei secoli precedenti, il VII e l’VIII se-
colo furono un periodo di pace e prosperità per Cairnbar-
row. La città si occupo del commercio e rafforzò le rotte
occidentali, dopo aver trovato una pace altalenante con
le città del nord. A metà del IX secolo tuttavia la città è
nuovamente in guerra con le regioni confinanti dell’im-
pero. Cairnbarrow, grazie alla sua ricchezza conta l’ap-
porto di numerose compagnie mercenarie. La città ri-
marrà in guerra con l’impero per più di mezzo secolo,
senza mai essere assediata. Nel 933 la città firma l’armi-
stizio con l’impero ed entra a far parte dei possedimenti
di Altdorf. Nonostante la sconfitta, la città ottenne uno
statuto speciale e ancora oggi è una delle regioni mag-
giormente autonome dell’impero. La transazione impe-
riale, comunque, comportò diversi tumulti e rivolte cit-
tadine, contro la nobiltà di Altdorf, specie nelle campa-
gne.
Nei secoli successivi la città ha continuato a portare
avanti commerci e scambi, rafforzando le vie imperiali
e dando inizio ad una nuova età dell’oro che comportò
un nuovo ampliamento dell’abitato. Le vecchie rivalità
con il nord sono state messe da parte per favorire i com-
merci con l’impero e le rotte occidentali sono diventate
meno trafficate. Fra il X e il XV secolo la città vive il
suo maggior periodo di pace, disturbata solo dai clan or-
cheschi e dalle compagnie di pirati. I secoli sono però
caratterizzati da tumulti e violenze cittadine, da scontri
fra le nobiltà imperiali e cittadine, fra le gilde, fra le or-
ganizzazioni, e spesso anche fra le guardie cittadine e i
soldati dell’impero. Con secoli di scontri e trattative la
città sembra aver raggiunto una nuova stabilità.
La storia recente è tristemente nota. Nel XIV secolo,
l’impero venne colpito da un’infernale crociata. I culti-
sti, guidati da Nytt, regina delle tenebre, portarono di-
struzione e morte in tutto il regno. Cairnbarrow non
venne mai attaccata dai cultisti, grazie alla sua posizione
defilata e strategica, tuttavia è stata vessata dalla pesti-
lenza e dai culti eretici. La campagna comincia nel 1528.
Religione
In città, come nel resto dell’impero viene celebrato il
pantheon meridionale – nella variante occidentale – e il
pantheon nordico. I cittadini di Cairnbarrow sono molto
pratici e pragmatici, poco interessati alle questioni di-
vine; nonostante questo però, la città ospita numerosi or-
dini sacri e molti templi. La città è strutturata e
4
stratificata, la popolazione molto specializzata; i culti ri-
specchiano quest’indole pratica dei cittadini e quelli di
maggior successo sono legati alle attività quotidiane. I
culti del mare sono diffusi fra i marinai, la chiesa di santa
Ctesia è frequentata da mercanti e bottegai, la chiesa di
Ziren-Ferian è molto onorata dalle donne e dai conta-
dini; gli ordini cavallereschi sono spesso affiliati ai culti
del bene, della legge o della guerra.
Nessun ordine è prevalente sugli altri e tutte le divinità
sono tenute in considerazione. I popolani, infatti, sono
soliti venerare tutti gli dei e dirigersi al tempio adatto
alle loro necessità momentanee. Ogni distretto o quar-
tiere ha poi i propri santi patroni, così come ogni corpo-
razione. Il culto di St. Cuthbert, come nel resto dell’im-
pero, gode di maggior i libertà rispetto agli altri: si oc-
cupa della nomina dei giudici e della difesa di alcuni pa-
lazzi pubblici.
Cairnbarrow è una città molto grande e trafficata, dun-
que, vi è u proliferare di qualsiasi tipologia di culto pub-
blico o privato; le divinità malvagie non fanno ecce-
zione. Nelle necropoli sotterranee e negli anonimi edi-
fici del porto si nascondono alcune sette malvagie, tem-
pli e chiese dedicati ai culti diabolici ed infernali.
Governo cittadino
La città è governata da 3 podestà eletti da un consiglio
presieduto dai nobili locali e dai rappresentanti delle
gilde e degli ordini cittadini. La città è una sorta di re-
pubblica mercantile, con un triumvirato di consoli ed un
senato – il consiglio cittadino -, composto per lo più da
nobili e dagli esponenti delle varie gilde e corporazioni
locali. La città ha un a politica improntata sul commer-
cio, favorisce le spedizioni marittime e si assicura di di-
fendere e presidiare le infrastrutture di importanza tat-
tica per lo spostamento delle merci. La mentalità dei cit-
tadini è molto pragmatica, il senso pratico va spesso al
di là della fazione politica e lavorativa. In città vige una
sorta di mutuo egualitarismo di fronte al censo, simbolo
del successo o della benevolenza divina. I nobili più il-
lustri sono grandi mercanti o discendenti di importanti
condottieri e politici cittadini. I nobili imperiali sono vi-
sti spesso come lascivi e pigri, nel resto dell’impero per
un nobile è disonorevole compiere alcun tipo di lavoro,
ad eccezione della pratica militare. Al contrario a
Cairnbarrow è disonorevole l’ozio, anche fra i nobili; i
quali hanno dovuto mantenersi attivi e vitali per arre-
stare l’avanzata della borghesia commerciale. AL di là
dell’avversione per i nobili imperiali, i viaggiatori e gli
stranieri sono ben accolti nella città. Anche se la popo-
lazione è spesso schiva e dura.
Bèrson Vanyr, il mercante
Umano, N
 Descrizione fisica: Bèrson Vanyr è un uomo sulla
cinquantina, porta dei lunghi capelli bianchi molto ben
curati. Il viso, privo di barba, è segnato dagli anni, pro-
fondi solchi di righe gli attraversano la fronte. Nono-
stante l’età il suo sguardo è ancora molto penetrante e
intelligente. Indossa vesti molto pregiate e alla moda e
gioielli molto vistosi. Sul-le spalle porta un pesante
mantello di stoffa grezza, color porpora con ricami bian-
chi.
Carattere: La casata Vanyr è entrata a far parte della
nobiltà imperiali da poche generazioni e non gode
dell’appoggio dell’aristocrazia cittadina. La fami-glia
deve la propria ricchezza ai commerci e ad una politica
familiare molto scaltra ed attenta. Bèrson è un mercante
e tratta la politica cittadina alla stregua dei suoi affari;
aiutato da un’indole in-credibilmente persuasiva e una
parlantina molto convincente. Ha fama di essere una
persona molto scaltra e intelligente, senza un riguardo
particola-re per la legge. Egli deve il suo titolo di pode-
stà all’appoggio delle gilde mercantili e marittime, non-
ché delle corporazioni dei mestieri più abbienti; a causa
di ciò viene spesso chiamato “il Mercante”.
Dalac, Capitano del popolo
Umana, NB
Descrizione fisica: Dalac è una donna sulla trentina,
una folta chioma di riccioli rossi le ricade sul viso gen-
tile e solare. È una donna slanciata e muscolo-sa, alta
poco più del metro e sessanta ed è decisa-mente attraente
per standard umani. Porta delle vesti semplici ma pre-
giate, senza fregi o ricami, e un grosso mantello di stoffa
grezza, rosso con ricami bianchi.
Carattere: Dalac è una donna di umili origini. I ge-
nitori facevano i pescatori a nord della città e morirono
in seguito ad una violenta tempesta. Da allora è cresciuta
in città diventando una donna molto influente e cono-
sciuta grazie al suo ottimismo e allo spirito guerriero.
Dalac è la rappresentante delle classi meno agiate e
molti in città la considerano una vera e propria guida. Le
sue posizioni radicali le hanno valso il titolo di “Capi-
tano del popolo”.
Kevacar Rolen, il Lord di Cairnbarrow
Umano, LN
Descrizione fisica: Kevacar è un uomo sulla quaran-
tina, porta i capelli corti e la barba ben curata e segnata
sul viso. Il suo sguardo è serio e acuto, con una smorfia
intransigente stampata sul viso. È un uomo robusto e
alto, porta delle vesti molto pregiate ma sobrie dalle to-
nalità smorzate e poco sgargianti. Sulle spalle gli ricade
un ampio mantello di stoffa grezza, color porpora con
ricami bianchi. Ha dei modi gentili ma decisi enfatizzati
dalla massiccia corporatura e dallo sguardo torvo.
5
Carattere: La famiglia Rolen è una delle più illustri
della regione e vanta un lignaggio assai antico. Lord Ke-
vacar è molto importante ed influente, fin da giovane età
è stato educato per diventare un lord di Cairnbarrow e si
trova all’apice della propria carriera politica. Per diven-
tare un uomo così illustre Kevacar ha dovuto imparare
sin da presto ad essere astuto e scaltro, a capire i propri
interlocutori e agire d’anticipo rispetto le loro inten-
zioni. È un uomo gentile ma non ama dilungarsi in
chiacchiere. Tuttavia, è anche molto intelligente e non si
lascia raggirare facilmente. Educato ad essere un lord si
da giovane età è abituato all’obbedienza e alla fedeltà
incondizionata che ri-paga con lauti premi e ricono-
scenza. Kevacar ha la fama di essere una persona onesta
e diretta, una qualità particolare in una città abitata da
congiure ed intrighi. Nonostante il governo cittadino sia
conciliare molti considerano Lord Kevacar il “Lord di
Cairnbarrow” grazie alla sua influenza e fama.
Casata Aradel
Descrizione: La casata Aradel è una casata molto
antica e rispettata nell’impero, tuttavia, come molte altre
famiglie nel consiglio cittadino, non è originaria di
Cairnbarrow il che la rende “meno nobile” agli occhi dei
comuni cittadini e più pericolosa a quelli dei nobili. Lord
Kira Aradel è il più impor-tante benefattore della fami-
glia Vanyr e detrattore di Dalac. Il Lord vive in una reg-
gia nel centro della città, conducendo i propri affari in
maniera riservata e intelligente. Casata Aradel controlla
buona parte dei molti il che la ha resa una delle famiglia
più ricche della regione. Casa Aradel possiede una fitta
rete di spie e di servitori e può contare sulla collabora-
zione di alcuni gruppi di malviventi locali.
Casata Denmyr
Descrizione: La casata Denmyr è molto antica e in-
fluente. Secondo le leggende il generale d’ottone, Ode-
rik Denmyr I, fondatore della stirpe, aveva discendenze
elfiche. Per questo motivo i membri della sua discen-
denza hanno tratti fini e gentili. Castel Denmyr si trova
a qualche giorno di distanza da Cairnbarrow, nelle pia-
nure meridionali. Il lord, Leonard Denmyr III è un si-
gnorotto locale, molto riverito in città. La casata
Denmyr è molto vicina alla famiglia Rolen e condivi-
dono molti interessi comuni. Questa fazione è interes-
sata al benessere della città e al mantenimento dello sta-
tus quo. Lord Denmyr è un membro del Concilio dei
Lord e non va molto d’accordo con Dalac o Bèrson.
Casata Janoi
Descrizione: La casata Janoi è molto vecchia ma
non vanta la storia delle casate Denmyr e Rolen. Lord
Fred Janoi vive in una villa nel cuore cittadino e ha fama
di essere una persona solare, ospitale; periodicamente
Casa Janoi richiama l’attenzione dell’alta società orga-
nizzando numerosi banchetti e invitando i bardi e gli ar-
tisti più rinomati dell’impero e del nord. Lord Fred è un
membro degli Arpisti e governa una fitta trama di spie
ed informatori in tutta la città. È un nemico dichiarato
della casata Vanyr, in buoni rapporti con Dalac e cordiali
con Lord Kevacar.
male in tutte le sue forme. I membri portano con orgo-
glio i simboli del proprio ordine e si impegnano per ac-
crescerne la fama e l’importanza. Esistono gruppi di
Cacciatori dell’oscuro in ogni parte dell’impero, più o
meno collegati fra loro. Co-loro che entrano a far parte
di questa gilda ante-pongono la lotta al male anche alla
propria vita.

Gilde Concilio dei Lord

Qualsiasi, no malvagi.
A Cairnbarrow esistono centinaia di gilde, corpora-zioni
Motto: “Difendere e servire”.
e associazioni varie. Esistono diverse tipologie di gilde.
Simbolo: Una corona d’alloro su sfondo giallo.
Le più comuni sono le corporazioni delle arti e dei me-
Segretezza: Massima, la gilda è poco conosciuta e i
stieri che interessano la maggior parte dei cittadini. Que-
membri ignoti.
ste tutelano gli interessi di chi esercita i vari mestieri che
Descrizione: Il concilio dei Lord è un’organizza-
fanno andare avanti la città e portano le loro istanze al
zione segreta creata da alcuni impor-tanti nobili e aristo-
consiglio cittadino. Esistono corporazioni di bardi, cac-
cratici imperiali per garantire la pace e combattere
ciatori, fabbri, guardie private, manovali, marinai, mer-
l’oscurità all’interno dell’impero. La gilda è composta
canti, pescatori, pescivendoli e via dicendo. Poi vi sono
da avventurieri che si impegnano a difendere l’impero e
le associazioni formali, formate da gruppi di avventu-
i suoi abitanti dalle creature malvagie e dagli oscuri
rieri, nobili o mercanti. Queste sono le gilde che spesso
complotti, garantire la prosperità e la giustizia. Il conci-
interessano i personaggi poiché sono scuole bardiche,
lio non è una gilda formalmente riconosciuta e non è le-
leghe di avventurieri, sette di arcanisti e così via. Infine,
gata al governo imperiale. La gilda esiste da diversi se-
vi sono le associazioni segrete, gruppi di cittadini che
coli, più volte i suoi membri sono stati oggetto delle mire
tengono al proprio anonimato e che si contendono il fu-
imperiali e più volte la con-fraternita ha dovuto riorga-
turo della politica, degli affari o dell’equilibrio fra gli
nizzarsi per non soccombere. La sua struttura è molto
allineamenti. Esempi di queste gilde sono l’Ordine della
rigida e verticale con un alto livello di segretezza anche
pergamena o la confraternita oscura.
fra i membri.
Arpisti
Qualsiasi, non malvagi.
Confraternita oscura
Solo malvagi.
Motto: “Troppo potere porta alla corruzione”.
Motto: “L’ombra risorgerà”.
Simbolo: Un’arpa e una mezza luna su sfondo blu
Simbolo: Una grossa luna nera.
notte.
Segretezza: Massima.
Segretezza: Alta, la gilda è mediamente conosciuta
Descrizione: La confraternita oscura è un’organiz-
ma i membri tendenzialmente ignoti.
zazione segreta creata dai drow prima della crociata del
Descrizione: Gli arpisti sono una vecchia organizza-
caos. Il compito della confraternita era di infiltrarsi nelle
zione distrutta e ricostruita più volte. La sua longevità è
città umane per garantire agli eserciti elfici un vantaggio
dovuta alla segretezza e alla struttura de-centralizzata
tattico e preziose informazioni. Con la sconfitta dei drow
delle sue “cellule”. L’obiettivo principale degli arpisti è
molti membri del-la confraternita sono morti o fuggiti
acquisire conoscenza, la loro ideologia è nobile e incor-
nel sottosuolo; negli ultimi anni però i drow hanno ri-
ruttibile; gli arpisti credono nella giustizia più che nella
preso ad affacciarsi sulla superficie. La confraternita è
legge. La gilda lotta contro le ingiustizie e la malvagità,
un’organizzazione molto importante che garantisce sup-
sia sotto forma di necromante oscuro che di signorotto
porto a tutti i membri della razza drow, raccoglie utili
tirannico. Gli apristi sono soliti agire nell’ombra, racco-
informazioni e combatte i nemici degli elfi oscuri.
gliere informazioni e cercare di manovrare gli eventi.

Cacciatori dell’oscuro Gilda degli inventori

Qualsiasi.
Qualsiasi, non malvagi.
Motto: “La tecnica è come la magia, ma con gli in-
Motto: “La caccia non si ferma mai”.
granaggi”.
Simbolo: Un elmo cornuto con una gemma blu in-
Simbolo: Un ingranaggio con incisa al centro una
castonata al centro.
runa.
Segretezza: Molto bassa, la gilda è famosa.
Segretezza: Molto bassa, la gilda è famosa.
Descrizione: La gilda è formata da avventurieri che
hanno deciso di dedicare la propria vita a combattere il

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 Descrizione: La gilda degli inventori è una corpora-
zione molto importante e stimata di Cairnbarrow. I suoi
membri sono artificieri, fabbri, falegnami e incantatori
dediti all’arte della tecnica e del progresso tecnologico.
La gilda venne fondata da una comunità di gnomi della
città e da allora non ha fatto altro che prosperare grazie
alle utili invenzioni dei suoi membri per facilitare la vita
cittadina e le attività lavorative.
Ordine dell’Ippogrifo
Qualsiasi, non malvagi.
Motto: “Per il Re, per il regno e per la gloria!”.
Simbolo: Un ippogrifo giallo su sfondo verde.
Segretezza: Minima, l’ordine e i suoi membri sono
noti.
Descrizione: L’ordine dell’Ippogrifo è un antico or-
dinamento cavalleresco, le cui origini risalgono ai vec-
chi regni prima dell’impero. I cavalieri dell’ordine
dell’Ippogrifo erano un’unità specializzata formata da
cacciatori di arcanisti che durante la guerra dei maghi e
si distinse per ardimento. Nonostante siano passati se-
coli, l’ordine continua ad esistere, sciolto e ricostituito
più volte nel corso del tempo. Oggi sono una compagnia
di cavalieri e paladini, legati alla chiesa di St. Cuthbert.
Ordine della pergamena
Qualsiasi.
Motto: “La Chiave è la conoscenza”.
Simbolo: Una chiave poggiata su una pergamena.
Segretezza: Molto alta, la gilda è ignota ai più.
Descrizione: L’ordine della pergamena è una setta
segreta creata da Lord Moror ben prima di diventare im-
peratore. Gli obiettivi della gilda sono raccogliere infor-
mazioni e collezionare conoscenze di ogni tipo, con
un’ottica particolare nei riguardi delle arti arcane. I
membri giurano di servire il Lord comandante e di pro-
teggere l’impero. Negli anni l’ordine si è ingrandito gra-
zie alle influenze e al potere di Lord Moror. Ha una strut-
tura gerarchica molto rigida e i suoi membri sono molto
at-tenti alla segretezza: nessun membro conosce più di
un paio di altri suoi compagni.
Pugnali ammantati
Qualsiasi, non buoni.
Motto: “Non è illegale se le guardie non lo sanno”.
Simbolo: Un pugnale ed una cappa bordeaux.
Segretezza: Media, la gilda è famigerata e alcuni
membri noti.
Descrizione: I pugnali ammantati sono un’organiz-
zazione criminale che agisce nel porto di Cairnbarrow.
Sono ben organizzati, molto ramificati e spietati; il che
li rende potenzialmente molto pericolosi. Esistono sva-
riate “cellule” dei pugnali ammantati e non c’è un vero
e proprio leader; ognuna si organizza in maniera
7
autonoma e si occupa di determinate aree di influenza:
contrabbando, estorsione, furto e via dicendo. La natura
caotica della gilda e i loschi affari rendono molto insta-
bile l’organizzazione della gilda.
Spade d’argento
Solo malvagi.
Motto: “Vivi, ma solo se puoi vivere libero”.
Simbolo: Due spade incrociate con sopra una co-
rona.
Segretezza: Massima.
Descrizione: La gilda delle spade d’argento è una
delle più pericolose e segrete di tutta Cairnbarrow. Po-
chissimi sono a conoscenza della sua esistenza e nes-
suno ne conosce i membri. L’organizzazione è arrivata
solo di recente sino a Cairnbarrow ma i suoi membri si
sono dimostrati laboriosi fin da subito. La gilda è com-
posta principalmente da githyanki, molto rigida e strut-
turata i suoi comandanti prendono or-dini direttamente
dal loro piano natio. I githyanki cercano informazioni,
potere ed oggetti ancestrali e sono una delle poche razze
psioniche sul continente. Nessuno dei giocatori può ap-
partenere a questa gilda.
Vesti nere
Solo arcanisti malvagi.
Motto: “Raggiungere il potere con ogni mezzo ne-
cessario”.
Simbolo: Uno scettro nero con una gemma luminosa
incastonata sulla cima.
Segretezza: Media, la gilda è nota ma la maggior
parte dei membri ignoti.
Descrizione: Le vesti nere sono un vecchio ordine
arcano di maghi oscuri. Gli arcanisti che ne fanno parte
sono assetati di potere e di conoscenza e disposti a sacri-
ficare qualunque cosa per raggiungerli. A causa delle
mire proprie espansionistiche, degli atteggiamenti di-
spotici dei suoi membri e degli studi necromantici la
gilda non è ben vista dai cittadini e più volte è stata co-
stretta ad entrare in clandestinità e riorganizzarsi. Nono-
stante ciò la gilda è ufficialmente riconosciuta dall’Ac-
cademia della Magia di Altdorf, come una delle più im-
portanti istituzioni di magia oscura dell’impero. I suoi
maestri risiedono nella famigerata torre della necroman-
zia, cui solo i membri anziani del concilio magico cono-
scono ubicazione.
Ordini cittadini
A Cairnbarrow esistono una gran quantità di ordini, i
quali sono registrati in una sezione apposita del Registro
comunale. La maggior parte degli ordini cittadini sono
legati alle numerose chiese che sorgono in tutte le strade;
esistono tuttavia anche alcuni ordini monastici e arcani.
Amazzoni dell’oscurità
Solo drow.
Motto: “L’oscurità inghiottirà la superficie per la
gloria della Dea!”.
Simbolo: Lolth, un grosso ragno nero.
Tipo di ordine: ordine sacro.
Descrizione: L’ordine delle amazzoni dell’oscurità
è di recente fondazione, nato dopo la sconfitta dei drow
durante la crociata del caos. Al suo interno sono am-
messe solo sacerdotesse drow che si sia-no dimostrate
degne di servire la dea ragno. In città pochissimi sono a
conoscenza dell’esistenza delle Amazzoni che operano
nell’ombra: raccolgo-no informazioni e addestrano se-
guaci per la causa elfica. L’ordine è molto gerarchico e
strutturato rigidamente, solo i superiori in rango cono-
scono i propri sottoposti. Le amazzoni solitamente in-
dossano una maschera nera dalle fattezze di ragno.
Conclave demoniaco
Qualsiasi malvagio.
Motto: “Potere, morte, distruzione!”
Simbolo: La testa di un demone cornuto.
Tipo di ordine: ordine sacro.
Descrizione: Il conclave demoniaco è una setta
estremamente antica, legata ai primi discendenti di Bel-
zamath in persona. Il dio-demone, capo delle anti-divi-
nità che si rivoltarono contro Rhaas Gheledon, è raffigu-
rato come un demone non morto. Il conclave è formato
dai membri più disparati, al suo interno vi sono i diabo-
listi, che detengono i ranghi più importanti dell’ordine,
ma anche orde di assassini violenti e irrazionali, spie ed
esperti nel sotterfugio, incantatori di ogni specie e pala-
dini oscuri. Il conclave è una delle sette oscure più fami-
gerate e importanti del continente; l’organizzazione è
estremamente gerarchica e strutturata, dislocata in varie
parti del continente. I membri dell’ordine sono dediti
alla tirannia, alla guerra e culto della morte.
Figli del Santo
N, NB, LN, LB.
Motto: “Combattere il caos con ogni mezzo neces-
sario”.
Simbolo: Una bilancia con due piatti in perfetto
equilibrio.
Tipo di ordine: Ordine sacro.
Descrizione: I Figli del Santo sono un ordine mag-
giore appartenente alla chiesa di St. Cuthbert. L’ordine
esiste da alcuni secoli e si è specializzato nella divulga-
zione della legge del Santo. Nell’ultimo secolo i Figli
del Santo sono entrati a far parte della Santa Inquisizione
e da allora le loro chiese producono una gran quantità di
inquisitori e vendicatori.
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Ordine Bruno
N, NB, LN, LB.
Motto: “L’onore è la vita”.
Simbolo: Un orso bruno rampante.
Tipo di ordine: Ordine di paladini.
Descrizione: L’ordine bruno è un vecchio ordine di
paladini. Nato nel nord ha avuto largo seguito nell’im-
pero fra paladini e nobili di spada. Sebbene non sia le-
gato ad una divinità in particolare, il rispetto del pan-
theon è un elemento molto importanti del rigido codice
morale dei membri. Ogni membro dell’ordine è vinco-
lato dal proprio onore che deve difendere a costo della
vita.
Ordine dell’astro nascente
Solo monaci, LN, LB.
Motto: “In legem stat virtus”.
Simbolo: Un sole nascente con due pugni incrociati.
Tipo di ordine: Ordine monastico.
Descrizione: L’ordine dell’astro nascente è l’ordine
monastico più importante di Cairnbarrow. I monaci en-
trano a far parte di questo ordine si dà piccoli e vivono
in clausura con i propri confratelli sino alla conclusione
dell’addestramento. Dopo la prova finale diventano mo-
naci erranti, incaricati di girare per il mondo per accre-
scere la propria saggezza e provare il proprio valore
marziale. Il monastero insegna la disciplina e la fedeltà
incondizionata alla legge e al codice dell’ordine sacro.
Data l’indole equilibrata e la nota rigidità morale, i mo-
naci dell’ordine dell’astro nascente sono spesso chia-
mati a fare da giudici o prender parte ad una giuria.
Setta dell’ira
M, CM.
Motto: “Moriamo oggi, risorgiamo domani nelle
schiere della morte”.
Simbolo: Una croce nera, dai lati uguali, sopra un
rombo rosso.
Tipo di ordine: Ordine sacro.
Descrizione: La setta della lussuria è un ordine nato
a Arifor da poco più di un secolo. La maggior parte dei
suoi membri vennero sterminati durante la crociata del
caos, tuttavia la setta è stata ricostruita ed è diventata
importante durante la guerra del caos. Dopo la disfatta
di Nytt i suoi membri si sono ramificati in tutto l’impero
per raccogliere nuovi seguaci. La setta è dedita al culto
oscuro di Serihandul-Hamath, i suoi membri giurano di
diffondere i dettami del caos e combattere le forze del
bene, in particolare i paladini e i seguaci di Rhaas-Ghe-
ledon e St. Cuthbert.
Spade di Gheledon
LN, NB, LB.
Motto: “Siamo la spada che veglia sull’oscurità”.
 Simbolo: Una spada rivolta verso l’alto con uno
scudo sullo sfondo.
Tipo di ordine: Ordine sacro.
Descrizione: Esistono molti ordini con questo nome.
Le Spade di Gheledon di Cairnbarrow sono molto re-
centi, dopo la leggendaria battaglia delle pianure di Alt-
dorf. La chiesa è stata fondata da un contadino di nome
Abric che partecipò e riuscì a sopravvivere alla Battaglia
di Altdorf. L’uomo raccontò di aver combattuto nella
piana arida e inzuppata di sangue davanti alla capitale
con i suoi compaesani. In battaglia racconta di aver visto
un cavaliere con la fulgida armatura e il coraggio di un
dio. Tornati a Cairnbarrow dopo la disfatta del caos,
Abric profondamente scosso da visioni mistiche fondò
un ordine sacro in onore al Re degli Dei e al guerriero
che aveva visto nella piana. Nel giro di pochi anni l’or-
dine è cresciuto per numero di fedeli e Abric è conside-
rato un uomo pio.
Abitanti
Cairnbarrow è una delle città più cosmopolite dell’im-
pero. Entro le sue mura vi sono membri appartenenti a
tutte le razze che convivono pacifica-mente portano
avanti i propri affari.
Elfi
A Cairnbarrow è presente un piccolo enclave elfico for-
mato principalmente dai profughi silvani delle Terre
Selvagge. Gli elfi si sono saputi adattare alla nuova vita
cittadina e si sono ben integrati con la comunità umana
di Cairnbarrow.
Descrizione fisica: vedi manuale.
Carattere: Gli elfi migrati a Cairnbarrow rammen-
tano ancora con nostalgia giorni passati nelle fo-reste, la
maggior parte di loro vive nelle campagne desiderosa
dell’aria aperta e della luce del sole. Gli elfi sono gentili
e altruisti, molto ospitali e sempre disposti ad aiutare
qualcuno in difficoltà. Nono-stante la convivenza però
gli elfi continuano a capire poco le altre razze.
Gnomi
Gli gnomi non sono molto numerosi in città e la maggior
parte di loro vive in una piccola comunità a ridosso delle
mura cittadine.
Descrizione fisica: vedi manuale.
Carattere: Gli gnomi di Cairnbarrow si sono inte-
grati molto bene con gli umani. Il porto imperiale è una
grande città, con un porto importante e una fitta rete di
commerci. Tutto quello che serve ad uno gnomo per di-
vertirsi! Per quanto considerati eccentrici e strani gli
gnomi sono molto rispettati in città grazie alla loro fama
di grandi inventori ed esperti orafi.
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Halfling
Gli halfling sono la razza che meglio ha saputo integrarsi
con la comunità umana di Cairnbarrow. Negli anni si è
formata una rigogliosa comunità halfling e i mezz’uo-
mini sono considerati cuochi eccezionali, molto richiesti
dalle ciurme dei mercantili.
Descrizione fisica: vedi manuale.
Carattere: Curiosi e socievoli per natura, gli
halfling non hanno creato comunità chiuse come gli elfi
e gli gnomi ma vivono tranquillamente fra gli umani,
condividendone la maggior parte delle usanze ma non
condividendone l’indole frenetica e violenta. Gli
halfling vanno anche molto d’accordo con gli elfi, con-
dividendone la passione per i piaceri della tavola e le
vecchie canzoni, e gli gnomi, condividendone la curio-
sità. Contro ogni probabilità gli gnomi hanno anche
amici fra i nani, i quali costituiscono la comunità più
chiusa di Cairnbarrow.
Nani
I nani sono una razza molto numerosa nell’impero e an-
che Cairnbarrow ha una sua comunità nanica. I nani
sono ben integrati all’interno della comunità umana e
tendenzialmente rispettati, anche se preferiscono stare
per conto e non avere a che fare con nessuno; cosa che
continuano a fare anche fra di loro.
Descrizione fisica: Vedi manuale.
Carattere: A Cairnbarrow i servigi dei nani sono te-
nuti in alta considerazione. Questi infatti sono ottimi
fabbri e falegnami e instancabili lavoratori; molto utili
per lavorare nei cantieri navali. I nani sono creature
estremamente riservate, schive e propense a curare i pro-
pri affari. Per questo motivo hanno saputo integrarsi be-
nissimo con una comunità umana come quella di
Cairnbarrow, caratterizzata da umani riservati e intenti a
curare i propri interessi. La buona fama di cui godono i
nani in città è anche dovuta all’indole onesta che carat-
terizza la loro comunità.
Umani
La maggior parte degli abitanti di Cairnbarrow sono
umani e la città è stata fondata dagli antenati dei più il-
lustri Lord della città. Gli umani conducono qualsiasi
tipo di lavoro in città, amministrano la giustizia e man-
tengono la pace nei rioni.
Descrizione fisica: Gli abitanti di Cairnbarrow sono
diversi dagli altri imperiali e dagli uomini nel nord. Si
ignora da quale popolazione umana discendessero i fon-
datori della città, la cui venuta è dimenticata nel tempo.
Il porto imperiale è un luogo di in-contro per le genti del
nord, dell’ovest e delle regioni centrali di Kadath. Gli
uomini di Cairnbarrow sono tendenzialmente alti fra il
metro e cinquanta e il metro e settanta, di carnagione
chiara con dei tratti che ricordano le genti occidentali.
Carattere: Cairnbarrow è da sempre un anello di
congiunzione fra l’estremo ovest, il nord e le regioni
centrali del continente. Questo continuo scambio ha
creato una comunità molto particolare, con una cultura
ricca e meticcia. Gli uomini di Cairnbarrow sono riser-
vati e schivi, difficili alle confidenze ma si possono ri-
velare anche molto ospitali e leali con gli amici. La cosa
che più ama un cittadino di Cairnbarrow è la propria
città, o la propria nave, se ne possiede una, e nessun pa-
norama potrà farlo sentire appagato come quello del
porto cittadino.
Altre razze
Cairnbarrow è un porto molto attraversato, lungo le sue
strade è possibile imbattersi in ogni tipo di creatura. Du-
rante il primo modulo della campagna Drow e Githyanki
avranno un ruolo importante. I giocatori possono sce-
gliere anche razze meno comuni per la campagna, come
tiefling e dragonborn.
Creazione del personaggio
I PG sono originari di Cairnbarrow o hanno deciso di
stabilirvisi. La maggior parte sono di giovane età, vedere
“generazione casuale dell’età” e con poca esperienza.
Per sopravvivere, come tutti in città, i PG sono iscritti ad
una corporazione o gilda a cui si ri-volgono per trovare
impiego. I PG si conoscono da tempo ma non hanno an-
cora intrapreso alcuna avventura insieme. Per la crea-
zione del personaggio utilizzare il Manuale Base, senza
considerare i 3 background: civilizzato, nomade, primi-
tivo.
Classi a Cairnbarrow
I Pg che sono originari di Cairnbarrow devono decidere
come hanno appreso il loro mestiere, se appartengono ad
una corporazione, ad una gilda o un ordine sacro. Il “Re-
gistro de’ Arti e de’ Mestieri” consultabile nel palazzo
di governo contiene la lista aggiornata delle centinaia di
assemblamenti cittadini giuridicamente riconosciuti. Il
PG potrebbe facilmente far parte di uno di questi, in base
alla sua classe e alla razza.
• Barbari: Solitamente i barbari non danno peso
alle scartoffie burocratiche. Il loro spirito libero
e la loro imprevedibilità fanno sì che raramente i
barbari entrino a far parte di una corporazione.
Tuttavia, il giocatore può decidere di iscriversi ad
una fazione di cacciatori, combattenti, guardiani
delle campagne e simili.
• Bardi: A Cairnbarrow non esiste un’Accademia
delle Arti come ad Ardanar, i bardi si esibiscono
per lo più nelle piazze, nelle chiese e nelle
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locande. Esistono alcune “scuole bardiche”, dove
vecchi cantori istruiscono i giovani circa la bel-
lezza delle Arti.
• Chierici e paladini: Come tutte le città su
Kadath, Cairnbarrow possiede una grande quan-
tità di chiese e monasteri i quali brulicano di or-
dini religiosi. Un chierico potrebbe appartenere
ad un ordine minore in una piccola chiesa citta-
dina, oppure appartenere ad un prestigioso ordine
di sacerdoti.
• Druidi e ranger: Cairnbarrow non è una città
molto attraente per chi vive nelle foreste. Navi di
legno e case di pietra non sono uno spettacolo che
mette a proprio agio un animo selvaggio come
quello druidico o che anima la caccia del ranger.
In città non esistono ordini druidici, ve ne sono
molti però nelle campagne limitrofe e sulle
sponde frastagliate del mare. Nonostante la città
possa non attrarre particolarmente un ranger, po-
trebbe decidere di entra-re in una delle fazioni di
combattenti oppure nella corporazione dei cac-
ciatori.
• Guerrieri: In una città come Cairnbarrow saper
impugnare una spada torna sempre comodo e può
fornire facilmente un lavoro. I guerrieri sono dei
lavoratori efficaci ed instancabili spesso ingag-
giati per far da scorta a qualche merce o addirit-
tura a qualche mercante. Un guerriero potrebbe
essere iscritto ad una corporazione di cacciatori,
combattenti, guardie del corpo e via dicendo.
• Ladri: Cairnbarrow è l’unico porto dell’impero,
sui suoi moli passano una quantità incredibile di
“affari” per chiunque sappia coglierli. Le orga-
nizzazioni di malviventi e le gilde di ladri non
mancano in una città che deve così tanto al com-
mercio. Il porto è abitato da una fitta rete di con-
trabbando e criminalità organizzata che risponde
ad ogni tipo di necessità non legale in città.
• Maghi e stregoni: Cairnbarrow ha una tra-di-
zione magica di tutto rispetto. La città non pos-
siede scuole di magia ma molte famiglie aristo-
cratiche si dilettano nell’arte arcana e hanno co-
struito nel tempo dei veri e propri “ordini arcani”
interni alla città. Molti arcanisti importanti per la
storia dell’impero sono originari di Cairnbarrow
e si racconta che qualcuno di loro potrebbe aver
costruito un favoloso laboratorio sotto la città,
tuttavia nessuno lo ha mai trovato.
• Monaci: A Cairnbarrow esistono diversi or-dini
monastici, alcuni sono legati alle chiese cittadine,
altri non hanno nulla a che fare con la fede e si
occupano di tramandare le antiche arti del
 combattimento corpo a corpo. In città non esi-
stono ordini monastici particolarmente influenti
ma vene sono alcuni minori.
I Pg possono decidere se far parte di una delle fazioni
descritte nel capitolo introduttivo o di deciderne una
nuova con il DM.
Reputazione cittadina
Anche se Cairnbarrow è una città molto grande, le
voci girano in fretta. A mano a mano che risolveranno le
missioni, i PG inizieranno a farsi un nome in città. La
reputazione varierà in base al modo in cui risolveranno
gli incarichi. Essere famosi torna sempre utile per recu-
perare qualche incarico in città, tuttavia potrebbe anche
attirare spiacevoli attenzioni.
In città agiscono numerose corporazioni, gilde e or-
ganizzazioni segrete. Queste potrebbero mutare il loro
atteggiamento nei confronti dei PG, aiutandoli oppure
ostacolandoli. Inoltre, l’avventura vedrà i PG indagare
sulle gilde dei ladri. Alla lunga i loro nemici potrebbero
molestarli o attaccarli per le strade cittadine.
La vita a Cairnbarrow
Sopravvivere in una città come Cairnbarrow è già di per
sé un’avventura. La città è ricca di opportunità e di strani
personaggi, le attività con cui impegnare la propria gior-
nata non mancano. All’inizio della campagna tutti i gio-
catori hanno a disposizione un alloggio e alcune MO (in
base al background e all’estrazione sociale), inoltre pos-
seggono alcuni contatti in città: membri di corporazioni
o gilde, datori di lavoro e risorse utili in base alla loro
classe. Per il resto i giocatori dovranno vivere alla gior-
nata e soppesare quotidianamente come guadagnarsi da
vivere in città. La maggior parte di loro potrebbe essere
iscritta ad una corporazione per impieghi occasionali, in
attesa di cominciare un’avventura che gli farà lasciare
alle spalle la loro vecchia vita.
Cose da sapere
Il porto è un luogo molto esteso e popoloso, denso di
misteri e segreti. Chiunque sia vissuto a Cairnbarrow per
un po' conosce alcuni miti e leggende che aleggiano
nella città, inoltre ha delle conoscenze (locali) e dei con-
tatti. Ogni PG stabilisce con il DM alcuni luoghi che ha
frequentemente abitato: una chiesa di riferimento, al-
cune taverne che è solito frequentare o alcune botteghe
dove ha fatto il garzone. Inoltre, hanno conoscenze varie
sulla città – concretizzato in un bonus di circostanza alle
prove relative a conoscenze cittadine -.
Alcuni distretti – il quartiere dei templi, la città vec-
chia – sono strettamente sorvegliati da numerosi drap-
pelli di guardie; altri – St. Juste – sono completamente
lasciati a sé, presidiati da alcuni ordini cavallereschi o
da membri delle chiese locali, se non da gilde oscure o
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gruppi di banditi. Gli edifici più importanti e le zone più
presidiate sono quelle che sorgono lungo le strade prin-
cipali e a ridosso delle mura. Il porto rappresenta un vero
e proprio campo di battaglia fra le guardie cittadine e le
gilde di ladri e contrabbandieri.
A Cairnbarrow operano centinaia di gilde, corpora-
zioni e organizzazioni. La maggior parte sono di scarsa
importanza per degli avventurieri e si occupano di ge-
stire la vita cittadina: corporazioni mercantili, logge dei
mestieri, giuristi, notai… Alcune sono costantemente in
lotta tra loro per il controllo della città e operano furti-
vamente per le strade di Cairnbarrow. Gli abitanti sono
sicuri che molti degli ubriaconi al bar o dei cantastorie
agli angoli delle strade siano spie o membri di corpora-
zioni segrete.
Si dice che sotto la città si estendano intricati labirinti
e meravigliosi dungeon, con tesori oltre ogni immagina-
zione. Diverse spedizioni nel corso del tempo hanno
esplorato la grande Necropoli, collegata ad alcuni templi
della città da cunicoli e passaggi. La maggior parte del
sotterraneo però è ancora da esplorare.
Ogni tanto, di notte, la zona del porto viene attaccata
da alcune creature mostruose. Gli attacchi non hanno
mai impensierito particolarmente le guardie che non in-
daga a riguardo. Gira voce in città che le creature siano
frutto degli esperimenti di qualche mago pazzo che vive
in città.
Lavoro: corporazioni e gilde
Cairnbarrow è una città molto trafficata e importante,
piena di botteghe e con l’unico porto imperiale. La mag-
gior parte dei bottegai, mercanti e braccianti sono iscritti
a corporazioni dei mestieri che gestiscono la distribu-
zione del lavoro. I PG possono essere garzoni di qualche
bottegaio, apprendisti presso un tempio o un ordine ar-
cano, oppure fare i braccianti in città o in campagna.
All’inizio della campagna non tutti i PG potrebbero es-
sere avventurieri a tutti gli effetti, i più giovani potreb-
bero essere attendenti di un ordine cavalleresco o reli-
gioso, apprendisti presso la bottega del fabbro o volon-
tari della guardia cittadina. Ognuno dei PG deve avere
un modo per sopravvivere e guadagnarsi abbastanza per
avere un tetto sopra la testa. Quando ne hanno occasione
i PG si guadagnano qualche moneta svolgendo varie
missioni o quest. Chiese, istituzioni benefiche, capitane-
rie di porto sono luoghi perfetti dove trovare incarichi
interessanti.
Oltre alle corporazioni, in città agiscono compagnie di
avventurieri, ordini cavallereschi, organizzazioni se-
grete e svariate gilde. I PG possono decidere di essere
affiliati ad una di queste – alcune necessitano di un pe-
riodo imprecisato di apprendistato, prima di entrarne uf-
ficialmente a far parte -. Altresì i PG possono decidere
di agire da soli e andare in cerca di missioni e quest di
volta in volta.

Altre attività
In città è possibile svolgere intrattenersi in diverse atti-
vità. Consultare “Unearthed Arcana: Downtime” per de-
cidere cosa fare nel tempo libero.
Link:https://media.wizards.com/2017/dnd/down-
loads/UA_Downtime.pdf

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Cap. 2 Cairnbarrow
La città di Cairnbarrow è molto popolosa e discreta-
mente grande, costruita a ridosso delle montagne si
estende sino al golfo. Cairnbarrow è nota soprattutto per
essere l’unico porto di mare dell’impero. Tutte le merci
esotiche che si dirigono presso l’impero passano dal
porto di Cairnbarrow; questo ha reso la città molto ricca
e importante.
Cairnbarrow è una città molto antica, il nucleo primitivo
si è esteso sino a diventare la grande città che è ora. In-
dipendente ed estremamente temibile la città è stata per
secoli padrona del Mare del nord ed ha imposto il suo
dominio sulle altre città costiere. L’impero marittimo di
Cairnbarrow fu ridimensionato dopo il suo ingresso for-
male nell’impero.
I quartieri della città
La città di Cairnbarrow è suddivisa in 12 quartieri, a loro
volta divisi in svariate contrade e rioni. I quartieri prin-
cipali rispecchiano le fasi di sviluppo ed espansione
della città. Il colle capitolino è la zona più antica della
città, dove sorge il castello e dove è nato il primo inse-
diamento. Successivamente, i cittadini di Cairnbarrow
hanno costruito case una dopo l’altra sino a ridosso della
costa. La città è percorsa da alcune strade principali,
lungo le quali sono stai costruiti gli edifici più importanti
e le ville padronali. Lungo la spiaggia e nelle zone più
lontane dal nucleo le case di pietra lasciano il passo agli
edifici di legno ed infine alle catapecchie costruite a ri-
dosso delle mura. Lungo le strade è possibile notare sva-
riati stendardi e drappi colorati con gli emblemi dei rioni
e dei quartieri: creature mitologiche e mistici religiosi.
Cairnbarrow è una città caotica e affollata, punto nevral-
gico del commercio imperiale. Le sue strade sono un an-
dirivieni di persone delle più svariate classi sociali. Ta-
verne, osterie e botteghe si susseguono a perdita d’oc-
chio in tutti i tortuosi vicoli cittadini. Le piazze sono ri-
colme di folle e bancarelle, mercanti con prodotti esotici
e spezie profumate.
A. San Teocrito fuori dalle mura
Il quartiere di San Teocrito sorge fuori dalle mura, sul
versante settentrionale della città. Il quartiere consiste in
un numero variabile di edifici e carovane che si stabili-
scono temporaneamente fuori dalle mura. Di giorno la
zona è molto trafficata, al centro del grosso spiazzo sulla
scogliera si dirama il mercate della carne e del pesce.
Intorno bancarelle di tutti i tipi cercano di fare affari in-
torno al grande mercato. A ridosso delle mura si trovano
anche alcune chiese dedicate ai santi protettori dei vian-
danti, dei pellegrini e degli avventurieri.
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A1. Mercato di San Teocrito
Il mercato di san Teocrito è composto da una quantità
indistinta di bancarelle su ruota e botteghe. Disposte in
maniera del tutto casuale, queste attività commerciali
vendono per lo più carne e pesce. Intorno al mercato ge-
nerale sono sorti numerosi banchi di mercanti o ambu-
lanti.
A2. Covo dei contrabbandieri
Questo covo è molto importante per i ladri e i contrab-
bandieri di varie gilde che ogni tanto vengono a nascon-
dersi dalla legge o a depositare merci scottanti. Il “rifu-
gio sicuro”, come viene chiamato, non è facile da rag-
giungere e bisogna sapere dove cercare. Si tratta di un
avamposto molto elaborato costruito all’interno di una
grotta che si apre sulla scogliera, poco fuori dalla città.
I PG dovranno necessariamente entrare in questo dun-
geon per svolgere le loro indagini, dunque la sua descri-
zione dettagliata viene fornita più avanti.
A3. San Teocrito fuori dalle mura
A ridosso delle mura sorge un piccolo tempio, l’unico
edificio in pietra della zona. La chiesa è molto semplice
e spartana, costituita da poche stanze e scarsamente ar-
redata. L’ingresso, piuttosto angusto e stretto, si affaccia
su un salone molto buio e spoglio. Questi costituisce la
parte principale del tempio, arredato con delle panche e
con un grosso altare di pietra. Il tempio è dedicato a San
Teocrito, mistico viaggiatore dedito alla dea nordica Ki-
shàr, ed è gestito dal padre Victorinus, chierico NB.
B. Darsena
Il porto di Cairnbarrow è diviso in due dal promontorio
dove sorge il grande faro. La parte settentrionale del
porto è la Darsena, dove è ormeggiata la flotta imperiale
e dove sorgono armerie, magazzini e caserme dedicate
all’esercito cittadino. Il quartiere è relativamente re-
cente, in confronto con le parti centrali della città, ed è
caratterizzato da grossi edifici in mattoni o in pietra,
strade larghe e squadrate e ben pattugliato. Il lembo di
terra a ridosso delle mura è caratterizzato da botteghe,
taverne e locande, frequentate per lo più dai marinai e
dagli addetti ai lavori del porto. In questa zona è possi-
bile trovare molte merci esotiche che i marinai vendono
per pagarsi da bere. I moli, invece, sono accessibili solo
ai soldati e ai lavoratori portuali e è possibile accedervi
solo con il permesso della capitaneria di porto.
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B1. Capitaneria di porto
La capitaneria di porto è un grosso edificio di pietra, a
due piani. Al primo piano ci sono gli uffici della capita-
neria, con gli addetti ai catasti e agli scali marittimi della
Darsena. Al secondo piano ci sono invece alcuni dormi-
tori.
B2. Emporio di Albinio
L’emporio è una piccola bottega di legno, costruita a ri-
dosso delle mura. L’edificio sembra letteralmente som-
merso di oggetti, all’interno e in vetrina si susseguono
interi banconi pieni di oggetti: strumenti musicali, set di
porcellane esotiche, corni nordici, boccette di sabbia
d’oriente. All’interno di questo negozio è possibile tro-
vare componenti per incantesimi, armi esotiche, oggetti
d’equipaggiamento e pozioni. Inoltre, vi è il 15% di pos-
sibilità di trovare 1d4 oggetti magici.
B3. Scarico fognario
A lato della Darsena, lungo la scogliera si apre un grosso
squarcio circolare che scarica i liquami della città diret-
tamente nell’abisso. Lo scarico si trova a pochi metri dal
livello del mare ed è chiuso da una spessa grata di ferro
arrugginito. Tuttavia, la struttura mostra diversi segni di
cedimento e alcuni fori abbastanza grandi per consentire
ad un umanoide medio di passare con una prova di At-
letica CD 10.
C. Faro
Il porto cittadino è spaccato a metà da un grosso pro-
montorio roccioso che si erge maestoso sul mare e si
getta a strapiombo nei flutti. Sul pinnacolo degli scogli i
primi abitanti di Cairnbarrow eressero una maestosa
torre che tuttora padroneggia nel paesaggio.
Sui lati del promontorio si diramano due piccoli sentieri
rocciosi che collegano la Darsena e il Porto. La strada si
inerpica sulla scogliera ed è molto angusta e stretta. Al-
cuni basamenti di legno e qualche ponte di assi rendono
il passaggio più agevole. Tuttavia, l’intera strada è priva
di appigli sicuri e barriere di protezione.
C1. Faro
La grande torre sul pinnacolo della scogliera ospita il
faro di Cairnbarrow, un macchinario arcaico costruito
dai primi abitanti del golfo. Il faro ha due entrate: il por-
tone principale si affaccia su di un’agevole strada che si
estende sino alle mura cittadine, la porta secondaria è
scavata nella roccia e si ricongiunge con il sentiero na-
turale che collega il Porto alla Darsena. La torre è presi-
diata da alcune guardie scelte e ospita alcuni guardiani
del fuoco.
Il macchinario che illumina le coste è un costrutto di in-
granaggi e magia, estremamente antico e ben tenuto.
15
L’intricato sistema garantisce una luce sempiterna, ri-
flessa a grandi distanze da una struttura di specchi e
lenti. Il guardiano del faro più alto in grado è uno gnomo
di nome Grondar.
D. Porto
Il Porto è un vasto quartiere posto sulla costa meridio-
nale del Golfo di Cairnbarrow. È caratterizzato da un
grosso lembo di terra fuori dalle mura, lungo cui sorgono
magazzini, botteghe e casermoni di legno. Lungo la riva
si estendono intricati corridoio di moli in legno con sva-
riate navi ormeggiate. Il porto è molto più trafficato della
Darsena e brulica di piccole attività commerciali con un
continuo viavai di viaggiatori e marinai. Le strade sono
molto trafficate ma anche ben sorvegliate.
D1. Capitaneria di porto
La capitaneria di porto è un grosso edificio di pietra, a
due piani. Al primo piano ci sono gli uffici della capita-
neria, con gli addetti ai catasti e agli scali marittimi del
porto meridionale. Al secondo piano ci sono invece al-
cuni dormitori.
E. St. Bonos – “Città nuova”
San Bonos è il quartiere più amplio della città ed è stato
costruito secoli dopo la fondazione della città. Il distretto
è costituito per lo più da una grande fascia pianeggiante
su cui sono stati edificati numerosi edifici in pietra e le-
gno. Le strade sono regolari e spaziose. In confronto alle
costruzioni caotiche degli altri quartieri, St. Bonos è re-
golare e preciso. Gli edifici si susseguono in maniera ri-
gorosa, costruzioni in legno di due o tre piani. Lungo le
strade principali sorgono la maggior parte degli edifici
di pietra, le chiese più importanti, la banca, e le case dei
mercanti più facoltosi. Il quartiere è abitato da una gran
quantità di persone, appartenenti ad ogni ceto sociale:
braccianti, bottegai e ricchi mercanti si incontrano rego-
larmente lungo le piazze del distretto, durante le proces-
sioni e gli eventi pubblici. La città nuova è una zona
molto trafficata, ma meno caotica rispetto al porto. An-
che qui è possibile trovare locande, taverne e botteghe
di ogni tipo: stoffe pregiate, spezie del sud, vasai, cia-
battini, fabbri, artigiani del legno, orafi…
E1. Banca
La Banca è un grosso edificio in muratura e mattoni po-
sto al centro di una grossa piazza trapezoidale. La strut-
tura è relativamente anonima, dalla forma rettangolare e
compatta. Le facciate sono impreziosite da alcuni basso-
rilievi e decorazioni in pietra, finte colonne e finti archi.
L’ingresso consiste in uno spesso portone di quercia,
con una struttura di rinforzo in ferro. Sopra l’arco
d’ingresso svetta il grosso stendardo della corporazione
dei banchieri.
All’ingresso l’edificio è molto spazioso e luminoso.
Lunghe sale di pietra, abbellite con marmi esotici e sta-
tue si estendono sui due piani principali. Nel sottosuolo,
su vari livelli, si diramano le stanze blindate che celano
i grandi tesori di Cairnbarrow.
E2. Locanda “Il Galeone”
La locanda “Il Galeone” è un pittoresco edificio molto
frequentato da viaggiatori e mercanti. Il primo piano è
in muratura, regolare e semplice. Delle amplie vetrate
mostrano la zona interna della locanda e la porta di legno
è sormontata da un’insegna a forma di vascello. Il se-
condo piano, in legno, è il più caratteristico. Esso è co-
stituito da una vera e propria imbarcazione, installata a
3 metri d’altezza, sopra le mura dell’edificio. Una scali-
nata in legno si collega ad uno stretto corrimano, dal
quale è possibile raggiungere i piani superiori senza en-
trare in locanda.
Il galeone è una locanda molto frequentata, una delle più
note della città Quotidianamente nelle sue stanze allog-
giano avventurieri, viaggiatori ed esotici viandanti. La
locanda è il luogo migliore dove raccogliere informa-
zioni e dove imbattersi in membri di gilde locali o cor-
porazioni. Nei capitoli seguenti è riportata una descri-
zione accurata dell’edificio. La locanda è gestita da Ti-
veria, una donna sulla sessantina, molto attiva ed ener-
gica.
Cucina a Cairnbarrow
Cairnbarrow è un porto di mare, gode di un grande
fiume e di una rigogliosa campagna, nonostante il
clima tendenzialmente freddo. La città gode di ot-
timo pescato, verdure fresche e carni – le leggi sulla
cacciagione sono consentono alle corporazioni di
cacciare -.
Le locande offrono spesso ottime zuppe di verdure e
pesce. Il salmone e il merluzzo sono cucinati in decine
e decine di maniere diverse e non mancano mai –. Tal-
volta, le osterie più rinomate hanno selvaggina, arrosti o
stufati. Le taverne e osterie offrono sempre un pasto per
poche monete di rame o d’argento con gli ingredienti più
freschi.
E3. Caserma
La caserma è un grosso edificio in pietra, con torrette di
legno e postazioni di guardia anche sul tetto, da cui
svetta uno stendardo con il simbolo cittadino. L’edificio
si affaccia su una grossa piazza, la piazza dell’adunata,
circondata da porticati sotto cui si estendono osterie e
botteghe. La caserma è una struttura a due piani, dalle
pareti spesse e massicce, con piccole feritoie che si dira-
mano a distanza regolare lungo tutto l’edificio,
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sprovvisto di finestre. Il portone è in quercia molto pe-
sante con rivestimenti e protezioni in ferro. Davanti alla
caserma sono schierati due piantoni, armati, che sorve-
gliano la piazza e l’ingresso.
All’interno della caserma c’è una grossa mensa e le sale
comuni dei soldati, con una piccola armeria ben fornita.
Sottoterra ci sono delle piccole segrete.
E4. Tempio di St. Cuthbert
Il tempio di St. Cuthbert è un edificio in legno con i ba-
samenti di pietra. La struttura è rettangolare e molto so-
lida, con una palizzata di fortificazione. Sopra l’ingresso
sventola lo stendardo con l’effige di St. Cuthbert e il
motto dell’ordine dei figli del santo. All’interno l’orga-
nizzazione del tempio è militare. Il salone centrale ospita
l’altare con le immagini votive. Ai piani superiori ci
sono i dormitori e le sale d’addestramento.
E5. Ordine bruno
L’Ordine Bruno, un’importante organizzazione di com-
battenti e avventurieri, si è stabilito in un grosso edificio
di legno, affacciato su una delle principali piazze citta-
dine nei pressi del Cancello Settentrionale. La struttura
è molto solida e ben difesa, con alcune feritoie di legno
e un unico ingresso, un portone in ferro. Le facciate
esterne sono semplici, prive di particolari fronzoli arti-
stici; il legno è stato intonacato di bianco e sopra l’in-
gresso torreggia un affresco con il simbolo dell’ordine.
All’interno l’avamposto ospita poco meno di una ven-
tina di avventurieri, la maggior parte dei quali originari
della città. Al pian terreno ci sono le sale comuni e i luo-
ghi d’incontro degli avventurieri. Il piano superiore, in-
vece, accoglie gli alloggi privati dei membri più impor-
tanti, l’armeria e due grosse sale comuni. Il quartier ge-
nerale cittadino dell’ordine è comandato da un paladino
laico, Atenagora; un umano sulla trentina, molto pre-
stante fisicamente e dal carattere pragmatico. L’armeria
è invece gestita dal fabbro Dazas, una umana poco più
che ventenne, con le spalle larghe e braccia muscolose
ma dal carattere burbero e scontroso.
E6. Tempio di Serihandul-Hamath
Un piccolo edificio in legno, molto anonimo, ospita un
tempio segreto dedito a Serihandul-Hamath. Il culto
della dea del caos è severamente proibito nell’impero
per questo la struttura non porta simboli né riferimenti
particolari. All’interno sembra la normalissima casa di
un mercante, spaziosa ma non esageratamente sfarzosa;
ben pulita e arredata.
Nei meandri dell’abitazione, sottoterra, si estende un in-
tricata cripta sotterranea che ospita i cultisti della setta
dell’Ira.
E7. Monastero dei “Pugni danzanti”
Il monastero dei Pugni danzanti è un edificio a due
piani, in pietra e legno, circondato da una murata di le-
gno. L’esterno della cinta di mura è completamente di-
pinto di colori sgargianti che rappresentano i vari cicli
della natura. Sopra la cinta di mura, a distanza regolare,
sono poste delle bandierine colorate. Il portone il legno
è relativamente piccolo e basso. Oltre si estende un pic-
colo giardino, ben curato, dove i monaci sono soliti me-
ditare. Alle spalle del giardino si erge un grosso edificio
di due piani, la parte inferiore in pietra e quella superiore
in legno. Sull’ingresso sventa un grosso stendardo con il
simbolo dei pugni danzanti. L’architettura dell’edificio
è esotica e non ricorda nessun’altra della città. Le pareti
sono attraversate da amplie aperture regolari e il tetto si
innalza, a cupola, con una le forme molto affusolate ed
arrotondate.
All’interno del tempio ci sono le sale comuni dei mo-
naci, i dormitori e le stanze d’addestramento. L’edificio
è molto grande e ospita anche un amplio sotterraneo,
usato per la meditazione o gli allenamenti.
E8. Covo dei ladri
Il covo dei ladri è un piccolo edificio che sorge nel quar-
tiere di St. Bonos. All’interno della struttura vi sono sva-
riate stanze dove riposare e alcune sale comuni per man-
giare, bere e parlare di affari. Questo piccolo rifugio è
sorvegliato da un gruppo di ladri, membri di varie gilde
del distretto. Per la riservatezza degli avventori e per le
evenienze esiste un passaggio segreto che collega l’edi-
ficio alle fogne. Per svolgere le loro indagini i PG po-
trebbero decidere di sorvegliare questo covo, o un altro;
in seguito è descritto come gestire gli appostamenti e de-
terminare gli occupanti della struttura.
E9. Chiesa di San Bonos
La chiesa di San Bonos è un edificio in pietra, dalle pa-
reti molto molto alte, con un tetto spiovente e un campa-
nile che si innalza oltre il livello delle mura cittadine. La
pianta rettangolare dell’edificio è molto lunga e stretta,
costruita a ridosso delle mura. Le facciate esterne sono
molto semplici, pietre regolari disposte una sull’altra,
con piccole fenditure per far filtrare la luce. All’interno
si erge un piccolo altare di marmo, attorniato da due sta-
tue raffiguranti due sirene. Dietro l’altare, la vetrata
della navata centrale, raffigura un grosso dragone acqua-
tico, Hàddu il dio del mare. Il tempio è controllato da
Pàn, alto chierico di Haddu.
E10. Chiesa dei sommi gemelli
La chiesa è un grosso edificio in pietra, dalle pareti sem-
plici e prive di decorazioni. La pianta della costruzione
è a croce greca e la chiesa ospita quattro differenti
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ingressi. Tutti i portoni sono uguali: delle porte massicce
in metallo, verniciate di nero. Al centro dell’edificio
svetta un alto campanile di legno. La struttura è stata di-
pinta di nero ed è coperta di stendardi neri e bianchi.
All’interno, la chiesa è molto buia, con alcune statue in
marmo ben esposte alla luce delle feritoie. Al centro del
tempio si erge un altare in legno d’ebano, con rifiniture
in avorio. Ai lati si ergono due statue, una in ebano ed
una in marmo, simbolo della vita e della morte.
La chiesa dei sommi gemelli è dedicata ai culti della vita
e della morte, alle divinità che si occupano di nascita e
trapasso. Il tempio non è intitolato ad una divinità in par-
ticolare, ma è gestito da un chierico di Baàl, don Deme-
trio da Arbor.
F. Necropoli
Il quartiere della necropoli deve il suo nome all’intricato
labirinto di tombe che si estendono nel sottosuolo citta-
dino, fra il promontorio e il colle capitolino. È un quar-
tiere densamente popolato della città, abitato da una fa-
scia indistinta di persone, da lavoratori del porto a gilde
di ladri, commercianti, artigiani e soldati di varia estra-
zione sociale. La necropoli è una fila indistinta di edifici
in pietra e legno. Di giorno le sue strade sono affollate
da una calca frenetica di cittadini, bottegai e artigiani che
gridano nelle piazze per attirare l’attenzione, cortei di
chierici o di cavalieri di uno dei vari ordini cittadini. Di
notte ladri e contrabbandieri si aggirano furtivi scam-
biandosi segnali con le luci delle lanterne.
F1. Mercato interno
Poco distante dalle mura si erge la piazza del mercato;
un grosso spiazzo rettangolare dove si ammassano carri,
carovane, ambulanti e una gran quantità di piccole bot-
teghe. Tutti i giorni la piazza è gremita di gente che fa
acquisti; nel mercato interno si possono trovare una gran
varietà di merci legate all’uso quotidiano. Vasi, scarpe,
vesti, stoffe, spezie e utensili. Intorno alla piazza si
estende un grande porticato che ospita taverne, fabbri e
osterie.
Questo mercato è dedicato agli utensili e alle merci di
uso quotidiano, frutta, verdura e prodotti locali. I mer-
canti sono abitanti del posto ed è difficile trovare merci
esotiche o armamentari per avventurieri.
F2. Locanda “Il Guanto d’arme”
La locanda “Il guanto d’arme” è un edificio in legno,
costruito su 3 piani. La pianta dell’edificio è stretta e ret-
tangolare. L’esterno non presenta nulla di notevole, ad
eccezione di una grossa insegna in acciaio con inciso un
guanto d’arme. All’interno la locanda è buia e sporca,
gestita da un mezzorco di nome Ursos, un energumeno
di quasi due metri con le spalle larghe e massicce. Ai
piani superiori ci sono le stanze comuni e private dove
alloggiare.
F3. Gilda degli inventori
La sede della gilda degli inventori è un edificio molto
appariscente, dalla forma circolare e a cupola, alta quasi
come una torre. Le pareti, in muratura, sono lisce e into-
nacate di bianco, grandi vetrate a distanze regolari. Sul
pinnacolo della cupola si vede spuntare un grosso can-
nocchiale di metallo, puntato verso l’alto. All’interno
l’edificio è molto strano; i primi piani sono caratterizzati
da grossi stanzoni circolari con un’infinità di porte sulle
pareti. Gli stanzoni fungono da laboratori, mentre nelle
stanze laterale sono contenuti migliaia di strumenti, at-
trezzi e pezzi di oggetti. Gli ultimi piani della grossa
torre sono, invece, caratterizzati da un’infinità di piccole
stanze, costruita una vicina all’altra, e ospitano le stanze
degli inventori. Nella gilda è possibile trovare esponenti
di tutte le razze, la maggior parte però sono gnomi.
F4. Cripte oscure
In mezzo ad alcune case di legno sorge un piccolissimo
capanno con il tetto di paglia e delle spesse pareti di pie-
tra. L’edificio sembra molto vecchio e le case gli sono
state costruite intorno come fosse già lì da epoche ed
epoche. Il capanno è molto anonimo e non attira parti-
colari attenzioni; le persone del posto si sono abituate
alla sua presenza anche se raramente vedono qualcuno
entrarci.
All’interno l’edificio è praticamente vuoto, una vecchia
mobilia ammuffita e mangiata dai topi si consuma len-
tamente lungo le pareti. Composto, da due stanze non
cela nulla di interessante. Nascosto sotto il marciume e
la polvere è celato un passaggio segreto, protetto da una
trappola magica. Questo, buio e tortuoso, scende in pro-
fondità sino al livello delle cripte della necropoli e si di-
sperde in un dedalo di corridoi vecchi e logori. Da qual-
che parte nell’oscurità si riuniscono i membri della con-
fraternita oscura.
F5. Chiesa di Santa Era
La chiesa di Santa Era è un grosso edificio in muratura
che sorge lungo una delle strade principali. Le pareti
esterne sono completamente ricoperte da tavole di le-
gno, finemente intagliate e decorate per mostrare scene
di vita domestica. Il postone in pietra, molto elaborato e
decorato, porta al centro il simbolo della dea del foco-
lare.
All’interno l’edificio è molto spazioso e ben illuminato.
Sulla parete ovest, sotto la navata centrale sorge il
grande altare di fuoco, una pira sempre accesa, e vene-
rata dai chierici.
Il tempio è governato dal chierico Kerkyra, un uomo
molto giovane ed energico; circondo da un gruppo di
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suore dedite al culto della dea del focolare, Ziren-Fe-
rian.
F6. Chiesa di St. Minus
La chiesa di san Minus è un piccolo edificio costruito a
ridosso delle mura. È una chiesa molto antica, si dice
fosse lì prima dell’espansione della città e che le abbiano
costruito le mura attorno. L’edificio è relativamente
anonimo, un piccolo quadrato di pietre alto poco più di
4 metri e largo meno di dieci. All’interno c’è un numero
sparuto di panche, illuminate dalle luci di alcune torce e
un grosso altare lungo la parete sud, grande quasi quanto
tutta la stanza.
La chiesa è votata ai culti benefici, sull’altare è raffigu-
rata la figura di Minus, eroe della città di Cairnbarrow e
paladino onorevole. La chiesa è controllata da Fuscus,
chierico di Dàgon. La parte più interessante della vec-
chia chiesa sono i sotterranei che si dice collegati con la
necropoli.
F7. Covo dei ladri
Il covo dei ladri è un piccolo edificio che sorge nel quar-
tiere della necropoli. All’interno della struttura vi sono
svariate stanze dove riposare e alcune sale comuni per
mangiare, bere e parlare di affari. Questo piccolo rifugio
è sorvegliato da un gruppo di ladri, membri di varie gilde
del distretto. Per la riservatezza degli avventori e per le
evenienze esiste un passaggio segreto che collega l’edi-
ficio alle fogne. Per svolgere le loro indagini i PG po-
trebbero decidere di sorvegliare questo covo, o un altro;
in seguito è descritto come gestire gli appostamenti e de-
terminare gli occupanti della struttura.
G. Magazzini esterni
Nella fascia di terra che si estende a sud delle fortifica-
zioni e della darsena sorgono innumerevoli magazzini di
legno ed edifici cadenti, botteghe e piccoli banchi per il
mercato. Di giorno la zona dei magazzini esterni è carat-
terizzata da un viavai di persone, viaggiatori e mercanti
che si affollano intorno alle numerose carovane che
giungono sino alla città. Il quartiere non è molto esteso
ma gli edifici sono ammassati uno sull’altro, attraversati
da stretti vicoletti e stradine. Di notte le strade si svuo-
tano e l’oscurità regna sovrana sino alle mura.
G1. Carovane
Ad un lato della strada maestra sorge un grosso edificio
in legno, a tre piani. Dal tetto pende un grande stendardo
con il simbolo di Cairnbarrow. La struttura portante è in
muratura e l’ultimo piano in legno.
Alle spalle dell’edificio sorge un grosso recinto con ani-
mali e carri. All’interno vi sono vari magazzini e alcuni
uffici, dove i mercanti organizzano le spedizioni verso
sud.
G2. Le stranezze di Vera
Le stranezze di vera è una piccola stazione commerciale
posta sul lato settentrionale del crocevia, alle porte di
Cairnbarrow. L’edificio è una semplice struttura di le-
gno a due piani. Il primo è costruito in legno, su delle
spesse fondamenta di pietra appartenute ad un edificio
più antico. All’interno ci sono ampi banconi con alcuni
oggetti esotici, rastrelliere per armi, bauli e alcune libre-
rie con polverosi tomi. Nel secondo piano ci sono le
stanze di Vera e un piccolo studio da alchimista.
Le stranezze di Vera è il posto ideale dove trovare equi-
paggiamento per avventurieri, qualche arma, tomi di sa-
peri generici e un 10% di possibilità di trovare 1d4 og-
getti magici. Vera è una piccola donna halfling di circa
40 anni, una vecchia avventuriera che ha viaggiato nelle
lande del nord. È un’abile mercante e conosce molto
bene gli equipaggiamenti adatti per una spedizione.
G3. Chiesa di St. Ammon fuori dalle mura
La chiesa è un piccolo edificio in pietra, dalla pianta cir-
colare, larga e bassa. Il tetto in legno di innalza a cupola
per alcuni metri e termina con una grossa bandiera az-
zurra e il simbolo di Yàro, patrono della conoscenza e
della taumaturgia. Le pareti consunte e rovinate fanno
pensare ad una chiesa molto antica, le decorazioni
esterne sono scomparse da tempo, sostituite da incisioni
votive e preghiere.
All’interno, la chiesa è molto piccola, buia e dal soffo-
cante odore d’incenso. Al centro del tempio sorge la
tomba di vetro di St. Ammon, con i resti del santo an-
cora conservati. Una fila regolare di torce alle pareti il-
lumina i seggi e le panche dove pregare.
H. St. Juste – “Le catapecchie”
Il quartiere meridionale della città p molto vasto e carat-
terizzato da un’accozzaglia molto varia di edifici, per lo
più poveri, in legno e materiali di scarto. St. Juste è il
quartiere più popoloso di Cairnbarrow, abitato per lo più
dalle fasce povere della popolazione: operai del porto,
braccianti delle campagne e piccoli bottegai. Le strade
sono strette e mal tenute, piene di mendicanti e taglia-
borse. Ad ogni angolo è possibile vedere la miseria e de-
grado. Nelle piazze principali si innalzano i pochi edifici
in pietra del distretto, chiese o palazzi signorili.
H1. Mercato interno
Una grossa piazza, poco distante dal cancello meridio-
nale, ospita un grande mercato di generi alimentari, ver-
dure, formaggi e attrezzi domestici. I banchi sono per lo
più in legno, la maggior parte su ruota o veri e propri
carri con le merci. La piazza è frequentata per lo più da
popolani e contadini, le merci sono povere e di media
qualità.
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H2. Catasto
Il catasto è un edificio immenso, in pietra, a due piani.
Le pareti sono molto spesse, attraversate da finestre
strette e chiuse con imposte di legno. Il portone è nero,
in ferro battuto. Sopra l’arco d’ingresso svetta lo sten-
dardo con i colori cittadini.
Il catasto è un edificio amministrativo. Il primo piano
contiene un numero esiguo di uffici, con notai ed addetti.
Il secondo piano ospita i dormitori e le stanze private dei
lavoratori del catasto e alcune biblioteche con atti nota-
rili relativi ai nuovi distretti e alle campagne. Nel sotter-
raneo si trovano invece gli archivi, con i documenti e
carte catastali più antichi e importanti – alcune copie dei
documenti contenuti al castello -.
H3. Caserma
La caserma è un grosso edificio quadrato, a tre piani,
circondato da uno steccato di legno. Dal tetto pende un
grande stendardo con il simbolo di Cairnbarrow. La
struttura portante è in muratura e l’ultimo piano in legno.
All’interno dell’edificio ci sono le camerate dei soldati,
alcune sale comuni dove mangiare e un ristretto numero
di celle per i prigionieri.
Guardie cittadine e soldati imperiali
La città di Cairnbarrow ospita all’interno delle pro-
prie mura sia le guardie cittadine che i soldati impe-
riali. I due ordini di soldati hanno incarichi diversi
anche se non è sempre chiaro il confine che li separi.
I soldati imperiali presiedono la Darsena e il
Colle capitolino, quest’ultimo insieme alle guardie
scelte del consiglio. I loro compiti sono relativi alla
sicurezza della zona militare e delle tratte commer-
ciali limitrofe alla città, oltre al controllo delle cam-
pagne. La maggior parte dei soldati sono originari di
Cairnbarrow, molti di loro sono combattenti e sacer-
doti votati a qualche divinità legale o buona.
Le guardie cittadine sono, invece, incaricate di
mantenere l’ordine in città. Si occupano dei distretti e
del porto commerciale e hanno a che fare con le gilde di
ladri e contrabbandieri. Tutte le guardie sono originarie
di Cairnbarrow e anche fra le loro fila si contano nume-
rosi paladini, chierici e membri di ordini sacri.
Le guardie scelte del consiglio, invece, sono soldati
veterani che giurano di difendere il colle capitolino con
la propria vita. I membri sono scelti direttamente dal
consiglio e sono combattenti e sacerdoti esperti.
H4. Chiesa di St. Nikla
La chiesa di St. Nikla è un piccolo edificio in chiesa, ar-
roccato sulla strada principale. La struttura principale è
quadrata, stretta con le pareti alte. Le facciate sono di-
pinte con affreschi e arazzi dal tono moraleggiante:
precetti divini e buone azioni. All’interno la chiesa è
molto illuminata. Sulla parete sul sorge un piccolo altare
di adamantio, con incisa una bilancia ed una spada. Sulle
pareti sono stati apposti arazzi che narrano la vita di St.
Nikla, importante legislatore di Cairnbarrow. La chiesa
è collegata ad un amplio sotterraneo, delle vecchie cripte
contenenti gli antichi chierici del templio. La chiesa è
controllata da Isidoro da Salimport, chierico di St. Cu-
thbert.
H5. Chiesa di St. Juste
La chiesa di St. Juste è un edificio molto imponente che
si erge sulla piazza del mercato. La struttura è in mura-
tura ed è una delle chiese più recenti della città. Le pareti
sono affrescate con colori semplici e luminosi, decorate
con simboli agresti e da grossi soli resi luminosi con la
magia. Il tempio ha una pianta ottagonale, il tetto è co-
stituito da una grossa cupola con l’estremità aperta.
All’interno, il tempio, è molto spazioso e ben illuminato.
File di sedie sono disposte in cerchi concentrici attorno
ad un grandissimo focolare sempre acceso, posto al cen-
tro della chiesa. Sulle pareti scorrono varie immagini di
vita dei campi, con exempla di rettitudine e virtù. Fra le
sedie, a distanze regolari ci sono 7 statue che rappresen-
tano St. Juste e i compagni delle sue imprese.
La chiesa è controllata da Seràpia, chierica di Ziren-
Ferian e da un ordine di suore di clausura.
H6. Covo dei ladri
Il covo dei ladri è un piccolo edificio che sorge nel quar-
tiere di St. Juste. All’interno della struttura vi sono sva-
riate stanze dove riposare e alcune sale comuni per man-
giare, bere e parlare di affari. Questo piccolo rifugio è
sorvegliato da un gruppo di ladri, membri di varie gilde
del distretto. Per la riservatezza degli avventori e per le
evenienze esiste un passaggio segreto che collega l’edi-
ficio alle fogne. Per svolgere le loro indagini i PG po-
trebbero decidere di sorvegliare questo covo, o un altro;
in seguito è descritto come gestire gli appostamenti e de-
terminare gli occupanti della struttura.
H7. Monastero delle “Ombre”
Il monastero delle “Ombre” di Cairnbarrow è di recente
formazione, ma l’ordine è molto noto e riscuote grande
successo. Il “culto” monastico delle ombre è molto an-
tico e originario dell’estremo occidente; da poco più di
un secolo alcuni monasteri sono nati anche nell’impero
e nelle terre orientali. Le ombre sono una vera e propria
setta di mistici religiosi che dedica la propria vita alla
contemplazione e al combattimento. L’ordine è tenden-
zialmente neutrale e vede come elemento dogmatico
principale la legge.
L’edificio è in legno, edificato su evidenti fondamenta
di pietra, appartenenti, probabilmente, ad un edificio più
20
antico. Lo stile architettonico è molto sobrio e spartano,
senza richiami alla cultura occidentale o particolari af-
freschi. Le pareti sono completamente ricoperte da pic-
coli chiudi di metallo scuro con un fazzoletto colorato
legato su ognuno. L’effetto è molto variopinto e partico-
lare. Il tetto, squadrato, ospita una postazione di guardia
e diverse zone di contemplazione. Le sale interne del
tempio sono molto amplie e spaziose. All’interno dimo-
rano una trentina di monaci, i quali passano le proprie
giornate in estasi mistica nei propri eremi personali op-
pure nelle sale di addestramento. Le poche sale comuni
indicano la natura molto mistica ed individualistica del
culto delle ombre.
H8. Salone della caccia
Il salone della caccia è un edificio in legno di modeste
dimensioni. Le pareti esterne sono state intonacate ed af-
frescate con scene di caccia e vita boschiva. L’ingresso
è sprovvisto di portone, una grossa tenda di pelle scende
sino al suolo per celare l’uscio. L’interno è molto buio,
le pareti del salone d’ingresso sono decorate con trofei
di caccia e alcuni affreschi; al centro sorge un altare di
pietra, molto rozzo e semplice – non è dedicato ad alcun
dio in particolare -. La sala da su alcune stanze comuni,
con tavoli e panche. Il salone è un misto fra un tempio
della caccia e un luogo di ritrovo per cacciatori e viag-
giatori. Segretamente l’edificio ospita i cacciatori
dell’oscuro, una fazione segreta molto influente in città.
Le sale della gilda si trovano nel sotterraneo, nascoste
da un passaggio segreto. Il salone della caccia è gestito
da un vecchio soldato, veterano dell’esercito imperiale e
affiliato all’ordine, Ursacio; un uomo anziano, con il
passo claudicante per l’età.
H9. Pugnali ammantati
Il covo dei pugnali ammantati è nascosto sotto una ta-
verna molto esclusiva e dalla fama ambigua. Il locale è
un semplice e povero edificio di legno, con un’insegna
logorata dal tempo che risulta illeggibile e le pareti into-
nacate ricoperte da uno strato di sporcizia. All’interno la
stanzona principale ospita diversi tavoli ed un bancone
molto grosso. La taverna è frequentata da persone schive
e riservate, alcune molto losche. Nella dispensa della ta-
verna è celato un piccolo passaggio che scende in pro-
fondità sino al covo del pugnali ammantati. Questi è
molto semplice, alcune sale comuni e diversi dormitori
e serve come base operativa alla gilda. La taverna è ge-
stita da Decimo, un uomo sulla trentina, molto magro e
slanciato.
I. Mercato
I PG sono originari di Cairnbarrow o hanno deciso di
stabilirvisi. La maggior parte sono di giovane età, vedere
“generazione casuale dell’età” e con poca esperienza.
Per sopravvivere, come tutti in città, i PG sono iscritti ad
una corporazione o gilda a cui si ri-volgono per trovare
impiego. I PG si conoscono da tempo ma non hanno an-
cora intrapreso alcuna avventura insieme.
I1. Mercato
Il Mercato è lo snodo commerciale più. grande, confu-
sionario e trafficato di tutta Cairnbarrow. I grandi carri,
banchetti, carovane, e chioschi sono disseminati sotto un
grande capannone di legno e ferro battuto, la struttura
più grande e imponente della città. Al suo interno è una
cacofonia di suoni, odori e sensazioni. Nei vari banchetti
schiacciati tra la folla è possibile trovare qualsiasi cosa.
Fra le strutture removibili del mercato le strade sem-
brano prendere vita da sé e condurre in sentieri privi di
senso. Le attività commerciali sono sparse in maniera
casuale, verdurai, fabbri, vasai, mercanti di merci esoti-
che, attrezzi da lavoro… Il mercato è un luogo molto
frequentato e affollato, dove non mancano i borseggia-
tori; nonostante sia ben pattugliato dalle guardie e dagli
ordini cittadini.
I2. Locanda “I piaceri di Tanek”
La locanda “I piaceri di Tanek” è un grosso edificio in
pietra e muratura. Le pareti sono ricoperte da uno spesso
strato di edera e fiori colorati. Il tetto in legno, spiovente
è in tegole rosse. Sull’ingresso è stato affisso un grosso
stendardo con la caricatura di un nano ubriaco.
La locanda è molto grande e spaziosa, ben illuminata e
spesso affollata. Il primo piano ospita la grossa sala prin-
cipale, con un palco di legno per bardi e cantastorie, un
grosso bancone in legno ed una grande quantità di tavoli.
Nei piani superiori ci sono stanze comuni e private. La
locanda è gestita da Tanek, un nano dai capelli rossi e
dall’età indecifrabile, La locanda è di classe e lussuosa
e attira i mercanti più facoltosi e gli avventurieri più ric-
chi E funge anche da bordello.
I3. Tenuta del ladro
La tenuta del ladro è un luogo importante per la risolu-
zione del modulo. Essa è descritta dettagliatamente nei
capitoli successivi.
I4. Chiesa di Santa Ctesia
La Chiesa di Santa Ctesia è un edificio in pietra, di mo-
deste dimensioni, che si affaccia al mercato. Il tempio è
molto opulento, le facciate esterne sono decorate con
preziosi affreschi dalle tinte dorate e con arazzi di stoffe
preziose. L’edificio ha una pianta a croce, con l’ingresso
sulla facciata meridionale. All’interno la chiesa è ben il-
luminata e arredata con sfarzo: statue e marmi pregiati
decorano le navate, le pareti sono ricoperte da arazzi pre-
giati e nell’aria aleggia un forte profumo di incenso. Al
centro della navata settentrionale si erge un monolitico
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altare di pietra con idoli e oggetti sacri in oro. La vetrata
principale mostra l’immagine di Santa Ctesia, una mi-
stica del luogo.
La chiesa è gestita da Messor, chierico di St. Cuthbert,
tuttavia la chiesa è dedicata a tutte le divinità del panteon
nordico. In particolare, la chiesa è frequentata dai mer-
canti più facoltosi e dagli abitanti del distretto.
I5. Casa dei saperi
La casa dei saperi è un salotto di nobili, ospitato in una
grande tenuta affacciata su una delle strade principali
della città. L’edificio è un palazzo signorile, in muratura,
dall’architettura ricercata ed elaborata. Le facciate sono
finemente decorate con i simboli della città e della casata
nobiliare che possiede la tenuta.
Al suo interno il palazzo è molto grande, con stanze pic-
cole e lunghi corridoi, come di consueto a Cairnbarrow.
I vari piani ospitano le stanze private di Lord Floro Ma-
dius, della sua famiglia e della servitù. Al pian terreno
c’è una grossa biblioteca privata, la collezione personale
del Lord. La sua casata, che appartiene all’aristocrazia
imperiale – non cittadina -, è da lungo tempo amica con
l’ordine della Pergamena di cui è uno dei più influenti
membri.
I6. Tempio dell’Astro nascente
L’ordine dell’astro nascente è ospitato all’interno di un
grande palazzo signorile della città, nella zona mercan-
tile. Il palazzo, costruito su 5 piani, è in pietra e mura-
tura, finemente decorato all’esterno e dalle sale amplie e
spaziose all’interno. Il portone principale, in mogano, è
sovrastato da un grosso stendardo con il simbolo dell’or-
dine. All’interno il palazzo è ammobiliato in maniera
semplice, con mobili di legno poco decorati, le amplie
sale sono umide e buie e ricordano quelle di una chiesa.
Lungo i vari piani sono disposte alcune stanze di adde-
stramento e alcune celle monastiche, oltre alle sale co-
muni e alla biblioteca, poco fornita. L’ordine è dedito
più all’azione che alla contemplazione e conta diverse
decine e decine di seguaci in tutta la città.
J. Quartiere dei templi
Il quartiere deve il suo nome ai molti templi e chiese edi-
ficati nelle piazze e lungo le strade. Gli edifici sono per
lo più in pietra, decorati con affreschi e bassorilievi; le
strade larghe e le piazze spaziose, ornate con statue o
fontane. Anche questa zona della città è molto trafficata,
mercanti, nobili e viaggiatori si aggirano per i luoghi di
culto e le pregiate botteghe del distretto. Lungo le strade
e nelle piazze è possibile imbattersi in piccole proces-
sioni religiose o in dimostrazioni dei vari ordini cavalle-
reschi. Nelle sagrestie delle chiese piccoli palchi in le-
gno ospitano oratori e predicatori.
J1. Cattedrale un’importante organizzazione oscura che opera in città.
Gli arcanisti si ritrovano nella cripta del Lord dove svol-
La cattedrale è un immenso edificio circolare, in pietra gono i loro concili segreti. La casata Valen è un’antica
e marmo. Le facciate esterne sono istoriate con i mo- famiglia magica della regione e sotto il palazzo si
menti più importanti della città e con i miracoli più por- estende il vecchio laboratorio di famiglia che oggi ospita
tentosi dei suoi santi. La cupola sale per diversi metri, gli esperimenti dei nuovi rampolli della casata. Il sotter-
completamente ricoperta da una lamina d’oro che brilla raneo è collegato con le fogne della città.
alla luce del sole. Sulla punta si innalza lo stendardo di
Cairnbarrow, fiero e possente. J5. Chiesa di St. Rudel
All’interno, la cattedrale presenta una sola stanza, molto
La chiesa di St. Rudel è un sontuoso tempio che sorge
grande e ben illuminata. Lungo le pareti scorrono affre-
nel quartiere monumentale della città. L’edificio è in
schi e statue che rappresentano i culti più importanti
pietra, decorato da statue e bassorilievi estremamente
delle divinità. Al centro sorge un grosso altare di marmo,
pregiati che illustrano la vita del santo. All’interno il
decorato con ornamenti d’oro e di platino. L’arreda-
tempio è molto grande, caldo e ben illuminato. Le Spade
mento interno alla cattedrale è estremamente ricco e son-
di Gheledon, un’importante ordine imperiale, hanno
tuoso: arazzi preziosi, teche con reliquie e gioielli anti-
stabilito in questa chiesa il proprio quartier generale e lo
chi. Il tempio è dedicato ai culti cittadini, senza partico-
gestiscono come una vera e propria caserma. Il tempio
lare preferenza. Al suo interno sono presenti effigi della
conta diverse decine di accoliti più un numero variabile
maggior parte delle divinità buone venerate in città. La
di membri dell’ordine sacro.
chiesa è presidiata da un ordine di templari di St. Cu-
thbert. J6. Chiesa di San Floro
J2. Locanda “La dama e il cavaliere” La chiesa di San Floro è un imponente edificio che si
affaccia sulla piazza della cattedrale. La struttura è di-
La locanda è un grosso edificio quadrato in muratura,
fesa da una cinta muraria in legno e ospita delle guar-
costruito su tre piani. L’esterno in mattoni e intonacato
diole sul tetto come le caserme. L’unica decorazione
e finemente decorato, a imitazione delle case signorili
esterna è il grosso stendardo con le effigi di san Floro e
più rinomate. Sopra l’ingresso, un’insegna reca il dise-
il simbolo di Goibhniu, un’incudine con una stella.
gno di una dama e di un cavaliere in armatura. All’in-
All’interna la chiesa è spoglia e spartana come lascia tra-
terno la locanda è molto spaziosa. Il piano terra è for-
sparire da fuori. La stanza principale è costituita da una
mato da diverse sale comuni per gli avventori, con
grossa sala per le preghiere con l’altare del dio e le pareti
grandi tavolate e un salone principale con il grosso ban-
istoriate con la vita del santo. Le altre stanze ospitano
cone in pietra e un piccolo palco per le esibizioni bardi-
dormitori, sale comuni e stanze d’addestramento; con
che. Nei due piani successivi sono schierate varie stanze
una grande fucina nell’ala nord dell’edificio. La chiesa
per dormire. La locanda è molto famosa e rinomata, ge-
è gestita dal nano, Kelghar, un chierico dal carattere
stita da un umano sulla quarantina di nome Gaudenzio.
burbero e scontroso.
J3. Il drago e l’incenso J7. Monastero dei “Figli del drago d’oro”
L’emporio “Il drago e l’incenso” è una piccola bottega
Il grosso monastero è un edificio in pietra a più piani
arrembata sulla piazza principale; un locale molto stretto
dall’aspetto esotico e dall’architettura ricercata. Intorno
e buio, pieno di strani oggetti polverosi. Nella bottega
alla struttura cresce un rigoglioso giardino, recintato da
aleggia un perenne odore di incenso che sembra ormai
uno steccato di legno e abbellito con statue e colonne
essere penetrato anche nelle pareti. Il primo piano della
decorative. Il monastero ha una pianta irregolare, che ri-
bottega, quello a livello della strada, espone una grande
corda vagamente una X; quattro piccole torri laterali col-
quantità di oggetti esotici, oggetti d’arte e pozioni mira-
legate a due corridoi che si intrecciano in una struttura
bolanti per attirare clienti facoltosi. Nel retro bottega, si-
ottagonale più piccola. L’ingresso principale reca l’inse-
tuato nel piano inferiore, ci sono invece gli oggetti più
gna dell’ordine, una targa di ferro a forma di drago e di-
interessanti per avventurieri e arcanisti: armi esotiche,
pinta con smalti dorati. Le pareti sono i pietra con sten-
pozioni, veleni rari e 15% probabilità di trovare oggetti
dardi e stoffe pregiate. Le sale interne sono molto spa-
magici. “Il drago e l’incenso” è gestito da una mezz’elfa
ziose, caratterizzate da un forte odore di incenso e dallo
chiromante di nome Edeth.
scoppiettare delle torce. I corridoi e le sale principali
J4. Laboratorio di Lord Valen sono decorate con effigi dell’ordine. Il monastero ospita
una trentina di monaci che abitano nelle sale comuni e
Un antico palazzo signorile, di tre piani, appartenente nelle piccole celle di clausura. L’edificio possiede
alla casata Valen, ospita gli incontri delle Vesti Nere,

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un’importante collezione di tomi alchemici e di erbori-
steria che sono conservati nella biblioteca.
J8. Chiesa di San Suplicio
La chiesa di San Suplicio è un piccolo edificio di pietra,
molto antico e ben conservato. Le otto pareti esterne
sono affrescate con le immagini di altrettanti miracoli
del santo, i più importanti. All’interno il tempio è molto
buio, sulle pareti sono affissi gli arazzi con i dogmi del
credo e i simboli di Saharat. Al centro del grande salone
d’ingresso, sorge un altare di ebano, con decorazioni di
mitrhal. La chiesa è molto piccola e, oltre il salone prin-
cipale, ci sono poche stanze dedicate ai sacerdoti
dell’ordine di San Suplicio.
J9. Salotto delle arti
Il palazzo che ospita il salotto delle arti appartiene alla
casata Janoi, ed è un grande edificio di tre piani. Le pa-
reti sono finemente affrescate e decorate con gli em-
blemi della città e delle casate più facoltose. All’interno,
i vari piani, ospitano la biblioteca privata del Lord, al-
cune sale comuni e le stanze private del Lord. Il salotto
è un’associazione culturale composta da vari Lord e pa-
trocina molto spesso esposizioni artistiche ed esibizioni
teatrali. In realtà l’organizzazione è una copertura per gli
Arpisti che spesso si ritrovano nel palazzo per i loro in-
contri segreti. Il salotto è gestito da alcuni maggiordomi
e attendenti di Lord Janoi e controllato dagli arpisti in
incognito.
J10. Chiesa della Vergine
La chiesa della vergine è un grosso edificio in pietra po-
sto nel distretto dei templi. Le facciate sono decorate con
i simboli delle maggiori divinità buone della città. Le
vetrate, molto dettagliate e vivide, illustrano le virtù.
All’interno la maggior parte dell’edificio è occupato
dalla sala centrale, con l’altare alla vergine. Lungo le pa-
reti sono disposti alcuni altari minori, dedicati alle divi-
nità buone venerate in città. Le stanze sul retro ospitano
i dormitori e le cucine dove alloggiano le sorelle dell’or-
dine della Vergine.
J11. Ordine dell’Ippogrifo
L’ordine dell’ippogrifo è ospitato in un grande palazzo
circolare di tre piani, in pietra e legno. Le facciate
esterne sono fortificate con rivestimenti in legno e pre-
sentano piccole feritoie al posto delle finestre. L’in-
gresso è serrato da un grosso portone rivestito di metallo.
Sopra l’arco d’ingresso pende uno stendardo con il sim-
bolo dell’ordine dell’ippogrifo. All’interno l’avamposto
è una sorta di caserma con una fucina e una piccola bot-
tega e una cappella dove pregare St Cuthbert.
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K. Città vecchia
La città vecchia, uno dei primi nuclei di Cairnbarrow,
sorge a ridosso del colle capitolino. Il distretto è stato
ricostruito più volte durante le espansioni della città e
ospita le abitazioni delle personalità più importanti di
Cairnbarrow. Gli edifici sono in pietra, abbelliti con ela-
borati affreschi e pregiate sculture. Le strade ospitano
botteghe molto opulente e i salotti privati della nobiltà.
L’intero quartiere è molto sorvegliato con svariate ronde
che assicurano la calma e la tranquillità ai lord. Drappi
colorati con le casate nobiliare attraversano le piazze e
lungo le strade è facile imbattersi in targhe commemo-
rative o statue. Sebbene tutti possano accedere a questo
distretto la maggior parte dei cittadini se ne tiene di-
stante e lungo le sue vie è possibile incontrare per lo più
nobili o bottegai molto facoltosi.
K1. Palazzo di giustizia
Il palazzo di giustizia è un immenso edificio in marmo e
ardesia. Le facciate sono decorate da ampie vetrate co-
lorate che mostrano scene di giustizia ed estenuanti
scontri contro le forze oscure. La pianta dell’edificio è
irregolare, estremamente grande ed è una delle più alte
del distretto. Sopra l’alto portone di quercia svetta lo
stendardo con il simbolo della città. Ai lati, delle targhe
di marmo, recano le effigi delle divinità votate alla legge
ed alla giustizia.
All’interno l’edificio è molto grande e spazioso. Nei sot-
terranei sono nascoste alcune segrete, tenute sotto con-
trollo da un gruppo di carcerieri templari di St. Cuth-
bert. Il primo piano ospita un amplio ingresso che si af-
faccia su diverse aule di tribunale. Lungo il piano sono
disseminate alcune piccole stanzette qua e là. Ai piani
superiori si estendono file e file di angusti corridoi che
si fanno largo fra uffici, archivi e piccole biblioteche. Di
giorno l’edificio è sempre affollato e gremito di paladini
e chierici; di notte, è sorvegliato dai templari.
K2. Palazzo Denmyr
Il palazzo della casata Denmyr sorge nella zona setten-
trionale del distretto nobiliare. L’edificio è estrema-
mente grande e sontuoso, decorato con affreschi e sten-
dardi pregiati che ostentano l’importanza e la fortuna
della casata. Sull’ingresso sono affisse due targhe di
marmo, una reca il simbolo della città, l’altra quello
della famiglia. Il portone è presidiato da due piantoni,
guardie private del Lord.
All’interno la tenuta si snoda su tre piani differenti, con
stanze molto larghe e spaziose nel piano inferiore, e pic-
cole cantine e stanzette in quelli superiori.
K3. Zecca
La zecca è un edificio impenetrabile, in pietra, dalla
forma esagonale. Le facciate esterne sono decorate
come i palazzi signorili circostanti, il tetto spiovente con
tegole rosse. Sulla facciata, sopra l’ingresso, è stato af-
frescato il simbolo della città a grandi dimensioni. Poche
persone possono entrare all’interno della zecca, le sue
stanze e i saloni del tesoro sono quasi una leggenda fra i
cittadini di Cairnbarrow; seconde solo a quelle sulle ric-
chezze della banca. La Zecca ospita le fucine dove ven-
gono create le monete, con l’ausilio della magia e di ar-
tigiani esperti. Inoltre, al suo interno vi sono alcuni uffici
che regolano i conti cittadini.
K4. Palazzo Janoi
Il palazzo della casata Janoi sorge nella zona centrale del
distretto nobiliare. L’edificio è estremamente grande e
sontuoso, decorato con affreschi e stendardi pregiati che
ostentano l’importanza e la fortuna della casata. Sull’in-
gresso è stato dipinto un magnifico affresco che raffi-
gura un antico avo della casata, un eroe della città. Il
portone è presidiato da due piantoni, guardie private del
Lord.
All’interno la tenuta si snoda su quattro piani differenti,
con stanze molto larghe e spaziose nel piano inferiore, e
piccole cantine e stanzette in quelli superiori.
K5. Piazza delle esecuzioni
La piazza delle esecuzioni è un grosso spiazzo nella
zona meridionale del distretto nobiliare. La piazza è
molto antica e da secoli ospita le più importanti esecu-
zioni cittadine, nonostante molte esecuzioni avvengano
in altre piazze minori. La piazza non presenta nulla di
particolare, è molto ben tenuta e decorata con statue e
bassorilievi, come tutte le strade del distretto. Durante le
esecuzioni viene montato un palco al centro e la folla si
accalca intorno nell’attesa dei condannati.
K6. Palazzo Aradel
Il palazzo della casata Aradel sorge nella zona meridio-
nale del distretto nobiliare. L’edificio è estremamente
grande e sontuoso, decorato con affreschi e stendardi
pregiati che ostentano l’importanza e la fortuna della ca-
sata. Sopra l’ingresso è stato affisso un bassorilievo
molto lavorato che reca il blasone della famiglia e il sim-
bolo della casata imperiale. Il portone è presidiato da due
piantoni, guardie private del Lord.
All’interno la tenuta si snoda su tre piani differenti, con
stanze molto larghe e spaziose nel piano inferiore, e pic-
cole cantine e stanzette in quelli superiori.
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K8. Chiesa di San Pelagio
Un grosso edificio nella zona settentrionale del distretto
ospita la chiesa di San Pelagio. Il grosso è costruita in
legno, su fondamenta in pietra ben visibili. Le pareti
sono ricoperte da pannelli di legno che recano le imma-
gini dei miracoli del santo. Sopra l’arco d’ingresso,
privo di porta, pende uno stendardo con il simbolo
dell’ordine di san Pelagio e quello di Rhaas-Gheledon.
All’interno la chiesa è molto grande e ospita, oltre il
tempio principale, le stanze dove alloggia l’ordine di
guaritori di Pelagio. La chiesa è controllata da un an-
ziano chierico di nome Atnos.
K9. Tenuta Tiberius
La tenuta di Lord Ammon Tiberius è un palazzo a quat-
tro piani, ben tenuto e finemente decorato. La tenuta
ospita le stanze private del Lord, della famiglia e della
sua servitù. La casata è relativamente antica e gode di
buona fama. Lord Tiberius si occupa di assicurare le spe-
dizioni marittime, lavoro molto remunerativo.
Nel palazzo si riunisce spesso il concilio dei Lord, una
delle più importanti gilde della città.
K10. Tenuta Garius
La tenuta di Lord Garius è un palazzo di tre piano,
molto semplice e privo di particolari affreschi e decora-
zioni. All’ingresso sono affisse varie targhe con il sim-
bolo della casata e il suo motto.
Il palazzo è ben tenuto, con molte stanze e corridoi
stretti. La servitù lo tiene in ordine come se fosse abitato,
ma raramente il Lord si ferma in città. Spesso tuttavia,
nei dungeon sotto il palazzo si riuniscono le Spade d’ar-
gento, un’organizzazione segreta di Githyanki.
K11. Chiesa di Lora ed Elkun
La chiesa di Loran ed Elkun, paladini di Diancecht - dio
della natura -, sorge su una delle strade principali del di-
stretto. L’edificio è in pietra, dalla forma irregolare e
asimmetrica. Le pareti sono intonacate e dipinte con raf-
figurazioni boschive: immagini di fiere feroci ed impa-
vidi cacciatori oppure di druidi e chierici dall’aspetto
animalesco e selvaggio.
All’interno il tempio è molto buio, con un grande fuoco
nella navata nord. Le pareti sono decorate da motivi flo-
reali e caratterizzate da nicchie regolari con statue di
ninfe o animali. Sul retro sorgono gli alloggi privati dei
chierici di Diancecht.
L. Colle capitolino
Il colle capitolino è il nucleo primitivo della città, un
maestoso colle a ridosso delle montagne. Arroccato al
centro dell’altipiano c’è l’antico castello di Cairnbar-
row, circondato da una spessa cinta di pietre. Le pareti
rocciose del colle fungono da difesa naturale al castello
e l’unico accesso è una strada ripida e stretta che si iner-
pica sino al cancello principale.
All’interno della cinta muraria si cela il giardino più
bello curato della città. Ai piedi del castello i nobili e i
più facoltosi mercanti sono soliti passare le proprie gior-
nate all’ombra degli alberi o nei grandi prati del giardino
imperiale. Al centro del giardino si erge una statua mo-
numentale in alabastro bianco, decorata con ametiste e
rubini, che raffigura Lord Oderik Denmyr, generale di
Cairnbarrow.

L1. Caserma
A ridosso delle mura è stato edificato un grosso edificio
in pietra che ospita la principale caserma di Cairnbar-
row. I soldati che vi alloggiano appartengono alla guar-
dia scelta del consiglio. La caserma è un edificio su tre
piani con ampli dormitori e alcune sale comuni. Intorno
alla caserma ci sono dei campi di addestramento.

L2. Castello
Al centro del colle si erge un granitico castello in
pietra. La struttura è molto imponente e massiccia. Ori-
ginariamente doveva avere un aspetto molto semplice e
spartano, nei secoli le facciate dell’edificio sono state
abbellite con affreschi e bassorilievi. Il castello è peren-
nemente presidiato dalla guardia e ospita al suo interno
la sala del consiglio e le varie aule dei consigli minori,
gli uffici di alcune corporazioni e i più importanti antichi
della città.

25
Cap. 3 Voci a Cairnbarrow
Durante le loro prime missioni i PG dovranno ambien-
tarsi ai ritmi della città, prendere confidenza con i vicoli
stretti e le piazze affollate e imparare a distinguere i le
varie gilde in campo. Inizialmente i PG potranno essere
attendenti presso una gilda o una corporazione maggiore
(Arpisti, Ordine dell’ippogrifo…), oppure potranno es-
ser iscritti da una delle tante corporazioni e tirare avanti
come riescono. In ogni caso, fin dall’inizio verranno
contattati e avvicinati da strani personaggi: agenti delle
gilde che cercano di arruolarli. Il DM è libero di inserire
questi tentativi quando desidera, mentre i PG sono in-
tenti nelle loro attività quotidiane. La scelta di fazione e
gilde dovrebbe rispettare l’allineamento, l’indole o la
classe del PG.
In questo capitolo i PG cominceranno a venire a cono-
scenza degli intrighi che si cospirano in città. Inizial-
mente verranno mandati nelle lande settentrionali, per
indagare circa lo strano comportamento di un folto
branco di lupi. Dopo verranno messi sulle tracce di un
grande complotto che stanno ordendo alcune gilde, fra
cui i pugnali ammantati e le vesti nere. I PG dovranno
indagare sui loro loschi affari e sulle voci di un “grande
colpo” che si verificherà in città. Per farlo potranno sce-
gliere diversi approcci ed entrare in contatto con alcune
fazioni, fra cui i drow e githyanki.
La festa della Brigata
La campagna si apre nel giorno della Festa della brigata
Eltuman – 15 Ryelund 1528 – la leggendaria compagnia
che sconfisse Nytt e sventò la crociata del caos nel 1389.
Da allora ogni anno, in tutto l’impero, vengono eretti
grandi falò e al calare del sole viene bruciato sul rogo il
fantoccio di Nytt, insieme alle rappresentazioni di dia-
voli, demoni e divinità oscure.
Durante la giornata le piazze sono gremite di persone fe-
stanti ed ebbre. Ogni rione, ogni contrada ed ogni cor-
porazione gareggia per offrire cibi più prelibati e be-
vande più rinfrescanti, ingaggiare i cantori migliori e i
bardi. Lungo le strane i membri dei sacri ordini sfilano
in pompa magna, elargendo elemosina ai poveri, gio-
strando o predicando. In ogni dove giocolieri, cantasto-
rie, mangiafuoco, acrobati e artisti si cimentano nei loro
spettacoli; i bambini corrono festanti e cittadini si go-
dono un giorno di riposo. Ovunque viene raccontata la
sagra della brigata Eltuman ed esaltati i nomi degli eroi
che sconfissero la crociata, dei generali che guidarono
gli eserciti e delle autorità imperiali che rimasero salde
e mostrarono la via della salvezza; il nome dell’impera-
tore, Moror, è ancora ben ricordato in tutto il regno.
26
Un branco di lupi
Durante le loro attività quotidiane i vari PG possono im-
battersi in questa missione, o vedersela affidati se fanno
parte di un ordine.
Da qualche periodo gli animali si comportano in ma-
niera strana nelle lande settentrionali. Grossi branchi di
lupi e di creature mostruose si aggirano per le foreste e
le paludi attaccando i viaggiatori e minacciando le poche
fattorie della zona. Due gironi fa, un dispaccio imperiale
è giunto a Cairnbarrow. Il borgomastro di Borgonero,
Ser Geminiano ha segnalato la presenza di alcuni ani-
mali pericolosi nei pressi del Borgo che stanno insi-
diando gli abitanti. È richiesto l’intervento della città di
Cairnbarrow per sistemare la vicenda.
Il palazzo di giustizia ha affidato la missione alle corpo-
razioni di avventurieri e agli ordini cittadini. I PG pos-
sono imbattersi nella quest controllando le bacheche del
palazzo di giustizia o della gilda degli avventurieri; in
alternativa, alcuni di loro – chierici, paladini, maghi e
membri di ordini e gilde – verranno raggiunti da un
membro dell’ordine che gli affiderà la missione. Il primo
incarico ufficiale del PG che potrà svolgere con i propri
compagni di viaggio. Comunque ingaggino la missione
i PG riceveranno una ricompensa di 30 MO.
Borgonero
Borgonero è un piccolo avamposto a poco più di 4
giorni a cavallo da Cairnbarrow, attraverso le secche e
la zona paludosa. La strada è meno sorvegliata di quelle
meridionali e di conseguenza anche meno trafficata. Le
lande sono il rifugio di ladri e contrabbandieri e la tana
naturale di bestie feroci. Durante il viaggio verso nord i
PG potrebbero incorrere in un incontro. Per il primo
giorno occorre tirare un d%, con un risultato di 60%o
più hanno un incontro (Consultare il supplemento: In-
contri nelle terre selvagge). Il secondo giorno incappano
in un incontro con un risultato di 55% o più. Il terzo ed
il quarto con un risultato di 50% o superiore.
Verso le prime ore del quinto giorno i PG raggiungono
il borgo – meno se hanno forzato la marcia -. Questi è
un assemblamento di alcune decine di case, con una sala
comune, un unico fabbro ed un solo granaio. Intorno si
estendono fattorie a perdita d’occhio, dove l’uomo è riu-
scito a sconfiggere le paludi. Il paese è abitato da un cen-
tinaio di persone, con un centro abitato piccolo e poco
popoloso. Il borgo non possiede una vera e propria lo-
canda, quindi se i PG vogliono riposare dovranno accet-
tare l’ospitalità dei paesani o del borgomastro – dormire
nella sala grande del borgomastro, nel campanile della
chiesa, oppure nella cucina di qualche contadino -. La
cittadina è sprovvista di una caserma e la difesa è
garantita dalla vicinanza con la città e dalle spedizioni
occasionali dell’esercito imperiale.
I PG si trovano nel borgo per indagare sui comporta-
menti insoliti di un branco di lupi e di altri animali mo-
struosi. Per saperne di più possono chiedere al borgoma-
stro, ser Geminiano e domandare agli abitanti del con-
tado. Le personalità più importanti del paese sono:
• Iacobus, il prete del villaggio è un uomo sulla
quarantina, stempiato, con lo sguardo pene-
trante. Veste una tunica grigia, molto semplice
che gli ricade sulle larghe spalle. Porta sempre
seco un bastone di faggio, lavorato, con il sim-
bolo di Ziren-Ferian, incastonato all’estremità.
Molti contadini gli raccontano da alcuni mesi
che gli animali si comportano in maniera
strana. Stessa voce riferita dai cacciatori che si
sono spinti nelle paludi a nord del villaggio. Il
prete, insieme ad alcuni cacciatori e al fabbro,
si sono diretti a nord e hanno seguito per qual-
che giorno le tracce delle creature. Questo poco
più di un mese prima. Di recente, i contadini
sono nuovamente tornati a parlare di strani
comportamenti degli animali. Alcuni dicono di
aver visto grossi branchi di lupi aggirarsi nelle
pendici settentrionali e orientali del villaggio.
Il prete, in accordo con il borgomastro, stavano
aspettano l’arrivo dei druidi - nomadi stagio-
nali - per sottoporgli la questione; questi però
non si sono ancora fatti vedere.
• Petrus, il fabbro, è un uomo sulla trentina, con
le spalle larghe e il collo taurino. Le braccia e
il petto sono sproporzionati rispetto al resto del
corpo. Le gambe, corte e tozze, ma anch’esse
muscolose. La testa molto piccola, con i capelli
tagliati molto corti e gli occhi infossati. La
pelle e il viso sono segnati da cicatrici e brucia-
ture. Petrus è un uomo schivo, riservato e scon-
troso. Passa la maggior parte del proprio tempo
alla forgia, insieme ai suoi apprendisti e abita
nel centro del villaggio, sopra la bottega. Il fab-
bro è un uomo molto rispettato in città ed uno
dei più benestanti. Insieme a frate Iacobus e ad
alcuni cacciatori ha indagato sui lupi, più per la
forza del suo braccio che per la capacità di se-
guirne le tracce. Nonostante il carattere scon-
troso, tiene molto alla propria comunità e non
ha esitato a seguire la scorta organizzata dal
prete. Abitando nel centro del villaggio sa poco
circa i movimenti sospetti dei lupi, solo quello
che gli è stato raccontato: gli animali delle fat-
torie sono inquieti e spesso ci si imbatte in
orme di grossi branchi di animali. Negli ultimi
tempi alcuni contadini giurano di aver visto dei
branchi nei dintorni del borgo.
27
• Oratio, il taverniere, gestisce una piccola bot-
tega nel centro del borgo. Per lo più si occupa
di vendere vini, formaggi e salumi che acquista
dai contadini e offrire uno spazio di convivia-
lità per i braccianti stagionali. Il taverniere è un
uomo sulla sessantina, gestisce la bottega con
la moglie Griselda e i minori dei suoi figli. In
taverna si parla da mesi di animali che infe-
stano le lande settentrionali; nulla di partico-
lare, visto che si tratta di zone insidiose e peri-
colose. Tuttavia, i contadini si lamentano che
gli animali nelle stalle si comportano in ma-
niera strana e i cacciatori parlano di impronte
di veri e propri branchi di lupi.
• Luculio, il vasaio, è un uomo sulla sessantina,
curvo e fragile dagli anni. Passa la maggior
parte della giornata in bottega a cuocere cera-
mica e creare vasi per gli abitanti del villaggio.
Il lavoro per un vasaio non manca mai e Lucu-
lio si fa accompagnare da alcuni garzoni. Il
vecchio conosce praticamente tutti gli abitanti
del villaggio per nome: anfore e vasi, ancor più
delle preghiere, servono a tutti gli abitanti di
Borgonero, dice sorridendo. Anche lui ha sen-
tito parlare degli strani comportamenti dei lupi
e di quello che dicono i cacciatori. Tutte le voci
fanno pensare ad un branco di animali lungo le
contrade a nord del villaggio. Luculio è uno dei
membri più anziani della comunità e racconta
che raramente gli animali si sono mai fatti così
vicini.
• Alaricus, un vecchio contadino di Borgonero,
è un uomo sulla sessantina, alto e snello. In-
dossa una veste grezza da contadino e si appog-
gia ad un bastone nodoso. Alaricus è uno dei
membri più anziani della comunità e conosce
molto bene la zona. La sua fattoria viene por-
tata avanti dal figlio Eriberto. Il vecchio con-
tadino parla di strani comportamenti degli ani-
mali, agitati e nervosi; latte acido dalle mucco
e poche uova nelle ultime settimane. Non ha vi-
sto personalmente tracce di branchi ma la ni-
pote Olga – una bambina di 9 anni - ha raccon-
tato di aver trovato strane tracce di molti ani-
mali a nord, mentre raccoglieva i funghi.
• Calantha, la mercante, è una donna sulla tren-
tina. Alta, muscolosa e dalla pelle ambrata.
Porta un peplo viola, molto spesso e una man-
tellina azzurra. I capelli neri sono raccolti in
una grossa treccia che le ricade dietro la testa
sino alla cintura. La donna ha un carattere so-
lare e aperto, inoltre, è facile notare l’accento
straniero – probabilmente dell’ovest – che con-
traddistingue la sua parlata. Calantha gestisce
 l’unico emporio commerciale della città, un
grosso magazzino dove poter trovare le poche
merci fatte dalle contadine e alcune importanti
risorse giunte dalla città. L’emporio si occupa,
per lo più, di organizzare le derrate alimentari
per il mercato di Cairnbarrow, ogni fine setti-
mana. La donna ha parlato con le mogli dei
contadini e dei cacciatori e ha sentito le strane
voci che circolano nel villaggio. Pare che un
branco di lupi si aggiri nei dintorni di Borgo-
nero; le mamme sono spaventate e tengono i
bambini chiusi in casa. Molto invocano l’arrivo
dei druidi per aiutarli.
• Enricus, un cacciatore del villaggio, è un
uomo di circa quarant’anni. Busto snello e
gambe agili. Indossa una casacca di cuoio e un
cappello di stoffa. I capelli sono neri, lunghi
sino alle spalle e la barba molto folta. Il caccia-
tore si addentra spesso nei boschi e nelle paludi
settentrionali, da solo o in compagnia di altri.
Negli ultimi mesi si sono imbattuti più volte in
tracce di animali e hanno avvistato alcuni bran-
chi di lupi. Secondo molti di loro gli animali si
comportano in maniera strana, sembrano più
organizzati del solito. Inizialmente hanno ini-
ziato ad attaccare i viaggiatori solitari, pian
piano le contrade sono diventate difficilmente
praticabili e adesso le creature si aggirano nei
dintorni del villaggio. Qualcuno deve fare qual-
cosa! Il borgomastro ha mandato una missiva
al consiglio di Cairnbarrow e i paesani del
borgo si aspettano l’intervento dell’esercito o
della guardia cittadina.
I PG possono indagare nel villaggio, parlare con gli abi-
tanti e setacciare i dintorni alla ricerca di tracce. I sette
PNG descritti sono alcuni, i più importanti, membri
della comunità di Borgonero. I PG possono parlare con
loro e con altri abitanti determinati casualmente dal DM.
Le informazioni principali saranno sempre le stesse: ne-
gli ultimi mesi al villaggio ci sono stati avvistamenti di
branchi di lupi. I cacciatori hanno organizzato una spe-
dizione per rintracciarli, con il prete ed il fabbro. La spe-
dizione non è andata a buon fine e non sono riusciti a
trovare i lupi. Le creature, infatti, sembrano particolar-
mente organizzate e intelligenti. Dopo la spedizione, gli
avvistamenti sono stati sempre più frequenti. Ora, molti
abitanti pensano che ai confini settentrionali dell’inse-
diamento si aggiri un branco di lupi.
A caccia di lupi!
I PG, dopo aver raccolto le informazioni, possono co-
minciare a setacciare i confini del villaggio in cerca di
tracce dei lupi. Per trovarle dovranno ovviamente spin-
gersi ben più a nord del centro abitato, dove i sentieri
28
sono meno battuti dalle persone. A qualche ora da Bor-
gonero - circa 4 ore dal centro abitato - possono effet-
tuare una prova di seguire tracce CD 15 per trovare im-
pronte di lupo.
Oltre il villaggio la vegetazione si fa più fitta e boschiva.
I PG possono immergersi nel piccolo bosco alla ricerca
di tracce delle creature. Qui devono effettuare una prova
di seguire tracce CD 13, poiché la zona è meno battuta
e le tracce dei lupi più fresche. La macchia boschiva si
estende per qualche ora – circa 2 ore di cammino - e cede
il passo ad una palude salmastra. Mentre esplorano i din-
torni del villaggio e della macchia boschiva i PG devono
tirare un d% ogni 2 ore, con un risultato di 50% o supe-
riore si imbatteranno in: 1d3+1 lupi (MM 341). Con una
prova di conoscenza (natura) o di sopravvivenza CD
14 è possibile notare come gli animali si comportino ef-
fettivamente in maniera strana: sono particolarmente di-
sciplinati e organizzati, combattono in maniera corale
come se controllati da un’entità esterna. Inoltre, è possi-
bile notare gli occhi particolarmente annebbiati e la
bocca che produce molta più saliva del normale. Un
druido o un ranger che tenti di interagire con gli animali
può accorgersi anche lui di quanto scritto sopra ma non
può tentare di calmare gli animali. Può rendersi conto
però che sono spaventati e arrabbiati, che combattono
spinti dalla paura.
Sul limitare della palude i PG possono eseguire un’ulte-
riore prova di seguire tracce CD 12, per capire che il
branco è entrato nella palude. Con una prova di cono-
scenza (natura) CD 12 è possibile intuire come questo
sia un comportamento insolito per un branco di lupi in-
vernali.
Nella palude seguire le tracce dei lupi è più difficile. Per
trovare delle tracce occorre una prova di seguire tracce
CD 15, con un risultato di 10 o superiore è possibile in-
tuire comunque che si dirigono a nord. Per raggiungere
il bosco a nord della palude – poco più di un’ora di viag-
gio, considerato il rallentamento dato dal terreno - è ne-
cessaria una prova di sopravvivenza (orientarsi) CD
13. Anche quando esplorano la palude i PG devono ti-
rare un d% ogni 2 ore; qui vi è una possibilità del 45%
di incontrare 1d3+2 lupi (MM 341).
Il branco sembra essersi riunito ai intorno di una vec-
chia capanna in legno, diroccata. La capanna a nord di
una piccola radura - a circa due dalla palude -, coperta
da una fitta vegetazione e difficilmente distinguibile.
Nella radura sono annidati 3 lupi (MM 341) e 1 dire
wolf (MM 321).
Il capanno da caccia sembra abbandonato da molti
anni. Le pareti cadono a pezzi e la porta è scomparsa
tempo addietro. All’ingresso c’è una sola stanza; i mo-
bili di legno sono completamente consunti e abitati dagli
insetti, così come il vecchio giaciglio di paglia. IL
capanno non sembra avere nulla di interessante. Con una
prova di osservare CD 14 è possibile, però, notare al-
cuni strani simboli sulle pareti. Una prova di sapienza
magica CD 14 rivela si tratti di rune difensive, la magia
è quasi sicuramente druidica. Inoltre, con una prova di
cercare CD 16 è possibile trovare, sotto il giaciglio, un
ciondolo druidico: alcuni semplici bastoncini di legno
intrecciati fra loro per formare una runa silvana. Con una
prova di conoscenze (locali) o conoscenze (storia) CD
18 è possibile ricollegare la runa al vecchio ordine drui-
dico che agiva nelle lande settentrionali il secolo scorso:
l’ordine delle foglie cadute. Il medaglio è magico e
conferisce un bonus +1 alla CA, utilizzabile solo da sa-
cerdoti.
Concludere la missione
Una volta sconfitti i lupi i PG possono ritornare al borgo
per darne notizia o direttamente in città. Durante il viag-
gio, come per l’andata dovranno effettuare delle prove
di sopravvivenza (orientarsi) CD 10 per orientarsi e ti-
rare un d% ogni 6 ore per determinare gli incontri (ve-
dere all’inizio della quest le percentuali d’incontro e
consultare il supplemento: Incontri nelle terre selvagge).
Tornati a Cairnbarrow i PG possono fare il resoconto
della spedizione ai mecenati e alle gilde che gli hanno
affidato e ricevere la ricompensa. Dopo aver completato
questa missione, i PG da apprendisti saranno nominati
membri ufficiali del proprio ordine/gilda.
Voci sul “grande colpo”
Una volta tornati in città i PG saranno nuovamente alla
ricerca di un impiego, ma godranno di un maggior sup-
porto da parte delle proprie gilde o ordini. Uno o più di
questi potrebbero fornirgli, infatti, la prossima missione.
Questa è più particolare rispetto alla precedente e pre-
vede la capacità di investigare e sapersi infiltrare fra le
bande di ladri e tagliaborse della città.
Da qualche giorno si è sparsa voce in città, prima nelle
strade e poi all’orecchio dei lord, di un “grande colpo”
che una gilda locale avrebbe in mente di compiere. La
voce si è diffusa come la peste, tanto che molti ne par-
lano; tuttavia, nessuno sa indicarne la fonte o quale sa-
rebbe la gilda in questione. I Lord sono molto preoccu-
pati per le proprie collezioni private e il consiglio ha au-
mentato le guardie nel castello capitolino. La natura
della refurtiva e l’obiettivo del furto restano un mistero.
Le varie gilde e gli ordini sacri si stanno prodigando per
sventare il colpo e chiedono ai PG di indagare.
La quest desta molte attenzioni dunque i PG non saranno
gli unici a cercare informazioni sul colpo. Durante le in-
dagini si dovranno scontrare sia con i gruppi di ladri che
con gli avventurieri ingaggiati dalle altre organizzazioni.
I PG possono scegliere diversi approcci d’indagine,
29
anche il virtù dei propri contatti e del proprio allinea-
mento. Questi possono braccare direttamente le gilde dei
ladri, dirigendosi nelle bettole malfamate e pedinando i
sospetti sino ai covi dei malviventi. Oppure possono fare
delle indagini sulle attività dei ladri, chiedere ai membri
delle altre gilde e di altre organizzazioni. I PG possono
scoprire che sulla vicenda stanno indagando anche 4
gilde – determinare casualmente quali, escluse quelle
cui parteggiano i PG – e che circolano voci sulla com-
plicità di alcune razze oscure: drow e githyanki.
Arrivati a questo punto, i PG potranno continuare ad in-
dagare sui ladri oppure cercare informazioni su drow e
githyanki. In entrambi i casi scopriranno informazioni
interessanti. Nessuna delle due razze oscure è però di-
sposta a dare informazioni gratuitamente. In cambio
della loro collaborazione i PG dovranno risolvere due
piccole missioni supplementari.
Risolte le quest e indagato riguardo le attività dei ladri,
svolgendo pedinamenti e penetrando in qualche covo, i
PG avranno un’idea più chiara della vicenda.
Anzitutto i ladri sono divisi in varie gilde e gruppetti,
non sempre collaborativi fra loro. Fra la moltitudine di
pesci piccoli, alcune gilde – come i pugnali ammantati –
comandano le altre gilde e le usano per i propri scopi. I
pugnali non hanno a che fare con la vicenda e ciò li in-
dispettisce, stanno cercando il gruppo di presunti ladri. I
ladri sanno e non sanno del colpo; ci sono molte voci,
ma pochi di loro sanno qualcosa di concreto. I drow sono
in guerra con le vesti nere e la gilda dei ladri, poiché si
sentono traditi da quest’ultima. I githyanki sono in
guerra con alcune gilde dei ladri perché uno di loro li ha
abbandonati per commettere il “grande colpo”. Il furto è
stato commissionato da una personalità sconosciuta ad
un gruppo di ladri poco invischiati con le faccende delle
gilde. La prima indagine ha proprio lo scopo di chiarire
la geografia criminale di Cairnbarrow e di consentire ai
PG di stringere rapporti con le varie gilde e gruppi.
Indagini preliminari
Come prima cosa, dopo aver ricevuto la missione i PG
dovranno decidere come impostare l’indagine. Davanti
a loro hanno diverse opzioni. Se uno di loro è un ladro,
affiliato a qualche banda, potranno provare ad infiltrarsi
fra i bassifondi e scoprire informazioni. Possono pro-
varci anche senza un ladro, ma la faccenda potrebbe farsi
più complicata; i PG dovranno scoprire i posti giusti e le
persone a cui fare le domande giuste. Se no, possono op-
tare per un approccio più diretto: dirigersi nei luoghi più
famigerati e nelle bettole e torchiare i membri dei ladri
o i contrabbandieri; pedinarli e attaccare il covo in cera
di informazioni. Anche questo approccio presenta al-
cune difficoltà. Prima di gettarsi a capofitto nell’azione,
farebbero bene in ogni caso a fare qualche domanda e
qualche indagine preliminare.
Anzitutto è bene che i PG si facciano idea della situa-
zione in città.
Per farsi un’idea su come approcciare l’indagine i PG
devono fare una prova di conoscenze (locali) CD 14 per
conoscere i luoghi più frequentati da gente losca, un la-
dro conosce di base 1d4 luoghi. Le varie gilde che gli
affidano la missione glie ne indicheranno altri 2: una
osteria nel quartiere di St. Juste e una locanda a St.
Bonos. Questi locali, e quelli che potrebbero conoscere
i PG, non sono segnati nella mappa – il DM deve inven-
tarseli di volta in volta - questa riporta esclusivamente i
covi delle varie gilde di ladri.
Covi dei ladri
Nella mappa cittadina sono segnati alcuni covi ap-
partenenti alle varie gilde cittadine, il DM può deci-
dere di aggiungerne altri per rendere l’indagine più
insidiosa. I covi non hanno una loro mappa – a parte
quello dei contrabbandieri – il DM può crearne una
ad hoc oppure descrivere grossolanamente il posto. I
covi sono solitamente piccoli edifici a due piani, o
stanzette dentro edifici più grandi. Al loro interno c’è
un dormitorio, qualche stanza comune e un riposti-
glio per armi e refurtiva. I covi sono utilizzati dai la-
dri per cospirare, scambiarsi informazioni o nascon-
dersi. Sono sempre sorvegliati da 4/5 banditi e ogni
tanto anche da un bandit captain. Saccheggiando i
covi è possibile trovare un tesoro GS 1.
Sarà difficile per i PG intrufolarsi nei covi; per farlo
dovranno conoscere qualcuno o essere abili nel per-
suaderlo. Oppure sarà necessario irrompere passando
i nemici a fil di spada. In ogni caso, una volta dentro
il covo, i PG possono interrogare i ladri e scoprire
informazioni utili, altri covi o luoghi di incontro.
Una volta trovati i posti giusti, i PG devono entrare per
indagare. In tal caso è consigliabile inizialmente un ap-
proccio diplomatico. Se è presente un ladro nel gruppo,
ha il 75% di possibilità di conoscere 1d4 avventori. I
Pg dovranno eseguire delle prove di persuasione, rag-
girare e raccogliere informazioni per scoprire il più
possibile sul grande colpo. I PG possono scoprire le se-
guenti informazioni:
• In città esistono decine e decine di gilde e or-
ganizzazioni di ladri e contrabbandieri. La
maggior parte di queste sono piccoli gruppi che
contano una manciata di persone; alcune sono
vere e proprie organizzazioni criminali ben
strutturate. Le gilde maggiori spesso utilizzano
quelle minori come mercenari.
• I ladri stanno velocemente acquisendo terreno
in città, sembra che qualche Lord arrida ai Pu-
gnali ammantati. I pugnali ammantati sono una
30
sorta di entità che lavora dietro le gilde dei la-
dri, una rete di contrabbandieri, ladri e lord
molto abili e discreti. Per i PG sarà difficile av-
vicinare qualcuno di loro, avranno invece a che
fare con molte gilde minori.
• Nessuno sa chi stia organizzando il colpo. Tutti
i ladri ne parlano, ma sembra impossibile ca-
pire chi abbia messo in giro la voce.
• Nelle ultime settimane i drow hanno interrotto
i rapporti con i ladri. Qualcuno dice che siano
responsabili di alcuni sabotaggi nel porto a
danno dei contrabbandieri.
• Ultimamente in città sono arrivati diversi ma-
ghi/stregoni. Molti di questi, per mantenere
l’anonimato hanno sfruttato i servigi dei con-
trabbandieri per entrare a Cairnbarrow.
Con un po' di persuasione i PG possono farsi dire
altri ritrovi dei ladri; con molta persuasione possono
scoprire alcuni covi, appartenenti a gilde minori che
potrebbero saperne di più. A questo punto i PG de-
vono se continuare a torchiare i ladri oppure chie-
dere informazioni ai drow e alle vesti nere.
I drow
Non esiste una vera e propria comunità drow a Cairnbar-
row, la maggior parte di loro vive nelle catapecchie o nei
quartieri limitrofi al porto. Pochi se la cavano così bene
da vivere in case di pietra. Nonostante ciò esistono due
ordini drow all’interno della città: la confraternita oscura
e le amazzoni dell’oscurità. Entrambi molto collabora-
tivi, agiscono quasi all’unisono e con i medesimi scopi,
la gloria della dea ragno e la sopravvivenza del popolo
drow.
Per i PG non sarà semplice entrare in contatto con i
drow, almeno che uno di loro non appartenga alla razza
elfica. In caso contrario devono effettuare una prova di
conoscenze (locali) CD 16 per vedere se conoscono
qualche drow o sanno dove alcuni di quella razza sono
soliti ritrovarsi. In caso non abbiano informazioni ade-
guate, possono sempre rivolgersi al proprio ordine o
gilda che sarà pronto a metterli sulla strada giusta for-
nendogli il nome di un affiliato drow e dicendogli come
entrarvi in contatto.
L’elfo in questione è una donna di nome Ennan, il nome
drow sarebbe troppo complesso da pronunciare. Ennan
fa parte di un gruppo di mercenari al servizio della cor-
porazione mercantile: difende le navi da pirati e contrab-
bandieri. Indossa una tunica blu notte, poco più chiara
del colore della sua pelle, un’armatura di cuoio e due
daghe alla cintura. La drow non fa parte dei due ordini
druidici, ma come molti della sua razza li conosce bene.
Ennan non è particolarmente ben vista dagli altri drow,
il suo allineamento è neutrale e, inoltre, ha lasciato la
comunità per la vita da avventuriera. Nonostante ciò può
fare da intermediaria per i PG e organizzare un incontro
con alcuni membri della confraternita oscura.
I PG dovranno inoltrarsi, scortati da Ennan, nelle cripte
oscure ed incontrare Lama ricurva, un reclutatore della
confraternita oscura. Anche in questo caso, il nome
dell’elfo sarebbe troppo difficile da pronunciare. Lama
ricurva ascolterà cosa avranno da dire i PG e gli offrirà
delle informazioni riguardo ai ladri. Tuttavia, le infor-
mazioni hanno un prezzo. I PG devono svolgere due in-
carichi per la confraternita oscura, dopodiché gli dirà
tutto quello che sanno a riguardo.
I. Come prima quest, i PG dovranno assalire un
carico dei ladri. I drow gli forniranno le indica-
zioni necessarie. Il carico scorta dei veleni che
i drow conoscono bene e vogliono per sé.
II. Il mago nero Vanilmyr ha contratto un forte
debito nei confronti dei drow, un debito di san-
gue. I PG devono liberarsi del mago oscuro.
Spedizione segreta
I drow saranno estremamente sintetici e un po' vaghi nel
comunicargli la quest, ma le informazioni saranno suffi-
cienti per la riuscita dell’assalto. Domani notte giungerà
al porto una nave mercantile, fra le varie merci è conte-
nuta una cassa con veleni e agenti alchemici. I drow co-
noscono bene il contenuto della cassa e lo vogliono per
sé. Sono vaghi circa il destinatario e come facciano a
conoscere la spedizione; tuttavia possono fornire ai PG
il percorso della cassa, dal molo fino ad un covo di ladri.
La spedizione è segretissima, dunque la cassa sarà scor-
tata da pochi uomini.
Determinare casualmente un covo dei ladri e selezionare
la via più breve per raggiungerlo dal porto. I PG po-
tranno decidere di assaltare la spedizione dove preferi-
scono, fra i moli e il covo. È consigliabile agire prima di
raggiungere il covo, dove potrebbero esserci altri ne-
mici. La spedizione è composta da 4 banditi (MM 343).
Nel covo li aspettano altri 2 banditi e 1 bandit captain
(MM 344). Se interrogati i ladri non sapranno dire molto
sul furto che viene pianificato. Possono però indicare un
altro covo appartenente ad un altro gruppo di ladri.
I drow controlleranno a fondo che nella scatola siano
presenti tutti i veleni e i componenti, posseggono una
lista del contenuto.
Vanilmyr lo stregone
Vanilmyr, un uomo meschino e odioso, ha infranto al-
cuni giuramenti che aveva fatto ai drow. Inoltre, lo stre-
gone è in debito con gli elfi perché lo hanno fatto entrare
in città passando per il sottosuolo. Dopo averli sfruttati,
Vanilmyr si è convinto di aver trovato un protettore più
31
importante – le Vesti nere – e gli elfi vogliono fargliela
pagare.
Lo stregone è astuto e se i drow si avvicinassero al suo
nascondiglio fuggirebbe sicuramente – in realtà i drow
non vogliono rischiare uno scontro con le vesti nere e
quindi preferiscono non ucciderne direttamente un
membro –. I PG potrebbero provare ad avvicinarlo ed
ucciderlo. I drow hanno scoperto che Vanilmyr si na-
sconde nelle cripte della necropoli.
Non esiste la mappa delle cripte, il DM può facilmente
inventarla sul momento o crearne una ad hoc. In ogni
caso il rifugio di Vanilmyr è molto semplice, una cripta
con poche stanze ed alcuni corridoio. Vanilmyr è un ne-
cromante, nella cripta i PG devono scontrarsi con 2
ghoul (MM 148). Inoltre, Vanilmyr – cult fanatic (MM
345) con incantesimi da mago – è accompagnato da
1d2+1 scheletri (MM 272).
Una volta completate entrambe le quest i drow rivele-
ranno ai PG le seguenti informazioni:
• Nell’ultimo periodo i ladri hanno intessuto
strani rapporti con le vesti nere. I ladri riforni-
scono i maghi di veleni e componenti alche-
mici. I drow, da molto in affari coi ladri, hanno
cominciato a sabotare alcune loro spedizioni. I
drow non vogliono che i ladri acquisiscano
troppo potere e non si fidano dei maghi oscuri.
• I drow sanno che in città si parla di un grande
furto, non hanno idea di chi ci sia. Anche se non
sanno dov’è, i drow hanno sentito dire che il
covo dei contrabbandieri è un buon posto
dove fare domande: tutti conoscono tutti lì.
• Si dice sia arrivato in città un potente necro-
mante di cui però si ignora l’identità. Pare che
questi si sia diretto immediatamente a setten-
trione. Poco dopo però si è anche diffusa la
voce del colpo.
• I githyanki hanno cominciato ad attaccare aper-
tamente i piccoli gruppi di ladri; i drow igno-
rano però il motivo, anche se sono molto inte-
ressati alla cosa.
Scontri tra fazioni
A Cairnbarrow operano numerose fazioni e corpora-
zioni tutte in lotta fra loro per ottenere maggior peso
politico – come nel caso delle organizzazioni segrete
– oppure per migliorare la condizione dei propri af-
filiati – come le corporazioni di arti e mestieri –.
Inoltre, la città è molto grande e vi è un brulicare di
abitanti, avventurieri, membri di varie razze e vari
ordini. Per quanto la città sia ben pattugliata gli scon-
tri fra fazioni sono all’ordine del giorno. Le corpora-
zioni e le gilde, durante i momenti più caldi della
storia cittadina, si sono affrontate in vere e proprie
bande armate. Ultimamente la situazione è più con-
trollata e gli scontri avvengono di notte e nei vicoli
più oscuri della città.
A Cairnbarrow è possibile, anche se non così fre-
quente, imbattersi in scontri o venire attaccati da
gruppi di ladri e tagliagole. Con gli ultimi avveni-
menti sembra che la situazione stia nuovamente pre-
cipitando.
I ladri
I PG possono decidere di continuare a braccare i ladri,
anche se prima è consigliabile provare a contattare i
drow o i maghi. In ogni caso, i PG conoscono alcuni luo-
ghi dove si ritrovano i ladri. Come nelle indagini preli-
minari dovranno infiltrarsi e continuare a fare domande.
Il DM dovrà decidere quanto i PG dovranno indagare
per ottenere informazioni. I PG possono scoprire le se-
guenti cose:
• Il ladro è uno straniero, nessuno degli interro-
gati lo ha visto e sa come sia fatto. Sanno solo
che è stato soprannominato il prestigiatore.
• Il furto è stato commissionato all’insaputa dei
pugnali ammantati che non hanno gradito la
cosa e stanno indagando.
• Si dice che l’oggetto del colpo sia un potente
oggetto magico, non si sa dove sia tenuto na-
scosto – a Cairnbarrow potrebbe essere ovun-
que! –.
• Le vesti nere sono diventate dei preziosi alleati
dei ladri, anche se ignorano cosa facciano di
tutto il veleno e gli agenti alchemici che si pro-
curano.
• Drow e Githyanki sono particolarmente ostili
ai ladri. I drow è comprensibile, non vengono
più riforniti di veleno come prima; ma le moti-
vazioni dei githyanki sono sconosciute.
Le vesti nere
I PG potranno entrare in contatto con le vesti nere solo
se uno di loro è un arcanista, meglio ancora se malvagio.
In caso ci sia un PG arcanista questi deve fare una prova
di conoscenze (locali) CD 16 per vedere se conosce un
mago oscuro. In caso di successo allora può conoscere
Vanilmyr, un giovane necromante di Cairnbarrow,
spesso in viaggio ma fortunatamente ritornato in città di
recente. Il PG conosce alcuni luoghi dove è solito andare
il necromante – la biblioteca cittadina, un ritrovo di ar-
canisti, alcune taverne e osterie – e può facilmente indi-
viduarlo. Il giovane è un umano di circa 30, molto schivo
e riservato. Sul viso ha una perenne smorfia antipatica,
circondata da una patina unticcia di capelli neri. Indossa
32
vesti scure, solitamente nere, e un ampio mantello. Va-
nilmyr non sarà felice di esser stato contattato dal PG e
lo sarà ancora meno quando scoprirà il motivo. Il gio-
vane umano conosce alcuni dettagli sul colpo, ma non li
rivelerà tanto facilmente. Tuttavia, nell’ultimo periodo
ha iniziato a subire fastidi da parte dei drow e l’aiuto di
un gruppo di mercenari potrebbe fargli comodo. Se i PG
saranno abbastanza persuasivi e completeranno due
quest, Vanilmyr gli rivelerà alcuni importanti indizi.
I. Come prima quest dovranno difendere un pic-
colo convoglio di contrabbandieri dal possibile
assalto dei drow.
II. Inseguito, i PG dovranno liberarsi di alcuni
drow scomodi che stanno spiando Vanilmyr.
Spedizione segreta
Vanilmyr sarà piuttosto vago circa la missione. I con-
trabbandieri hanno ricevuto un pacco molto importante
che contiene veleni e componenti alchemici per le Vesti
Nere. Un tempo questi veleni erano venduti ai drow ma
ultimamente i rapporti fra contrabbandieri ed elfi sono
tesi e i maghi oscuri ne stanno approfittando per rifor-
nirsi. Gli elfi faranno sicuramente qualcosa per provare
ad entrarvi in possesso.
Vanilmyr fornisce ai PG il percorso della spedizione, dal
molo sino al covo dei banditi dove diretto. Loro do-
vranno scortare la spedizione. Questa è composta da 4
banditi (MM 343). Il gruppo verrà assaltato da un drap-
pello di drow: 5 drow (MM 128) – questi devono essere
affrontati dai PG, i banditi saranno impegnati con altri
drow di cui riusciranno a liberarsi -.
Lama ricurva il reclutatore
Vanilmyr riceverà i PG nel suo rifugio sotto la Necropoli
dopo che avranno risolto la prima quest. Il mago è co-
stretto a nascondersi nelle cripte poiché è braccato da un
gruppo di drow. Gli elfi oscuri hanno aiutato Vanilmyr
ad entrare in città ma una volta ripagato il suo debito, il
mago ha deciso di non averci più a che fare e si è unito
ai ranghi delle Vesti nere. I drow però sembrano volere
ancora qualcosa da lui; non sono così arditi da attaccarlo
e rischiare una rappresaglia. Però un drow e i suoi
sgherri gli stanno rendendo la vita ostica. L’elfo in que-
stione è un reclutatore della Confraternita oscura, gli
umani lo chiamano lama ricurva. Vanilmyr indica ai
PG dove si nasconde il drow e gli chiede di farlo fuori
nella maniera più pulita possibile.
Lama ricurva si nasconde nelle cripte oscure, un dedalo
sotterraneo di cripte e antichi livelli della città. Fortuna-
tamente Vanilmyr conosce bene i drow e sa in quale
zona delle cripte si nasconde. Fornisce ai PG le indica-
zioni su dove entrare – nei vari portali per il sottosuolo
– e su quali strade non sono battute dai drow. Una volta
raggiunto il nascondiglio segreto di lama ricurva i PG
dovranno affrontare 1 bandit captain (MM 344) – lama
ricurva – e 4 drow (MM 128).
Una volta completate entrambe le quest Vanilmyr ai PG
le seguenti informazioni:
• Nell’ultimo periodo i ladri hanno stretto molti
accordi con le vesti nere, per lo più contrab-
bando. I ladri riforniscono i maghi di veleni e
componenti alchemici. I drow, da molto in af-
fari coi ladri, hanno cominciato a sabotare al-
cune loro spedizioni. I drow non vogliono che
i ladri acquisiscano troppo potere e non si fi-
dano dei maghi oscuri.
• Vanilmyr ha sentito che i ladri vogliono attac-
care la banca. In realtà sa che i ladri vogliono
rubare un oggetto magico, anche se ignora
quale.
• I githyanki hanno cominciato ad attaccare aper-
tamente i piccoli gruppi di ladri; Vanilmyr
pensa che i ladri abbiano rubato qualcosa di va-
lore ai gith.
• Vanilmyr può rivelare, se persuaso, che è arri-
vato un grande necromante a Cairnbarrow e
che si è subito diretto a nord per un’importante
ricerca. Il suo ordine è in fibrillazione e in città
stanno giungendo molti maghi: le cose si fa-
ranno interessanti.

Concludere la missione
Una volta recuperate abbastanza informazioni i PG po-
tranno riferirle alla propria gilda/ordine/fazione. Così da
ricevere la ricompensa e nuove indicazioni. Le gilde in-
vieranno i PG a svolgere alcune missioni secondarie,
mentre dei loro agenti indagano per trovare l’ubicazione
del covo dei contrabbandieri.

Level up!

A questo punto i PG dovrebbero aver maturato abba-

stanza esperienza per salire al livello successivo.

33

Cap. 4 Una normale giornata
al porto
Dopo le indagini preliminari i PG si prendono una mo-
mentanea pausa dai vicoli stretti e maleodoranti del
porto e si ritrovano a dover svolgere alcuni incarichi se-
condari.
Anzitutto, dovranno sconfiggere un nido di arpie che si
è insediato su una insenatura rocciosa poco distante
dalla città. La missione sarà relativamente semplice, ma
potrebbe rivelarsi insidiosa per avventurieri poco ac-
corti.
Tornati in città avranno a che fare con una missione in-
solita. I PG dovranno intrufolarsi nelle fogne di
Cairnbarrow per sgominare alcuni clan di uomini-ratto
che compiono incursioni minori sui moli. La ricerca
nelle fogne potrà portare alla luce alcuni interessanti re-
troscena sugli usi dei veleni e degli agenti alchemici dei
maghi oscuri.
Dove osano le arpie
Durante le loro attività quotidiane i vari PG possono im-
battersi in questa missione, o vedersela affidati se fanno
parte di un ordine.
Pochi giorni fa un gruppo di arpie ha fatto dei nidi, lungo
la via commerciale. Periodicamente le creature si muo-
vono lungo la costa e depongono uova sul crinale roc-
cioso a sud, e ogni anno la città deve ingaggiare avven-
turieri per affrontare le arpie e distruggere le uova.
Il palazzo di giustizia ha affidato la missione alle corpo-
razioni di avventurieri e agli ordini cittadini. I PG pos-
sono imbattersi nella quest controllando le bacheche del
palazzo di giustizia o della gilda degli avventurieri; in
alternativa, alcuni di loro – chierici, paladini, maghi e
membri di ordini e gilde – verranno raggiunti da un
membro dell’ordine che gli affiderà la missione. Co-
munque ingaggino la missione i PG riceveranno una ri-
compensa di 20 MO.
I nidi delle arpie
I nidi delle arpie sorgono su un crinale roccioso a sud,
distante circa 3 giorni dalla città. Durante la spedizione
a sud i PG hanno l’80% di possibilità di imbattersi in un
incontro (vedi supplemento: Incontri nelle terre sel-
vagge). La campagna è sorvegliata, rigogliosa, con
campi e sprazzi di bosco che si alternano a piccoli pae-
sini. Lungo la via è possibile imbattersi in viaggiatori,
avventurieri, mercanti e farsi ospitare per la notte dai
contadini. Lungo la strada non esistono, infatti, vere e
proprie locande; si possono trovare però alcune osterie
che in cambio di qualche moneta lasceranno dormire i
PG davanti al fuoco.
34
Le arpie sono insidiose e molto pericolose, attaccano i
viaggiatori e gli abitanti del luogo. Per i PG non sarà dif-
ficile trovare il crinale infestato; nell’avvicinarcisi po-
trebbero imbattersi in una carovana che fugge veloce-
mente a nord, o in qualche contadino gravemente ferito.
Quando raggiungeranno il crinale roccioso i PG saranno
attaccati da 2 arpie (MM 181).
Il nido si trova a una trentina di metri d’altezza. Per rag-
giungerli sarà necessario scalare la parete rocciosa.
Lungo la via ci sono alcuni spiazzi dove possono stare
massimo due PG, il nido si trova invece su una piccola
protuberanza rocciosa, più ardua da raggiungere.
Per raggiungere il primo spiazzo i PG devono eseguire
una prova di atletica (scalare) CD 10. Si tratta di salire
per quattro o cinque metri con una leggera pendenza. Il
secondo spiazzo si trova a circa 15 metri dal primo. Per
raggiungerlo i PG devono eseguire una prova di atletica
(scalare) CD 15. La pendenza inizia ad essere maggiore
e i punti d’appiglio molto più radi. Da qui in avanti la
scalata è molto più ardua. Il nido si trova su un pinnacolo
nell’insenatura, a circa 10 metri rispetto allo spiazzo. Un
PG deve salire sino ad un piccolo spiazzo sopra il nido
e da lì distruggerlo – per farlo deve dargli fuoco e fran-
tumare le uova –. Per farlo deve eseguire un’altra prova
di atletica (scalare) CD 16. Una volta raggiunto il
picco, nel momento fatidico, giungerà 1 arpia ad attac-
care i PG e difendere il nido. Nel nido possono trovare
un tesoro GS 2.
Danni da caduta
In caso dovessero cadere per i PG potrebbe mettersi
male. Alla fine della caduta infatti, un PG subisce
1d6 ogni 3 metri d’altezza. Poiché sono ai primi li-
velli, una caduta dall’altro potrebbe rivelarsi fatale. I
PG devono stare attenti e premunirsi di usare corde,
rampini e attrezzi congrui; nonché studiare qualche
stratagemma per impedire ad un compagno caduto di
sfracellarsi al suolo.
Ancora lupi
Dopo aver fornito il primo resoconto, i PG sono chiamati
nuovamente ad indagare a nord dopo un nuovo dispac-
cio imperiale sugli attacchi dei lupi. I PG riceveranno la
missione dalle medesime gilde che gli hanno affidato la
prima; altrimenti potrebbero trovarla nelle bacheche del
palazzo di giustizia o delle corporazioni.
Un villaggio a nord di Borgonero, Porta del pellegrino
è stato recentemente attaccato da un branco di lupi fa-
melici. Cacciatori e contadini si sono difesi come hanno
potuto ma hanno subito alcune perdite. I PG devono di-
rigersi al villaggio per coprire cosa è successo, seguire
le tracce dei lupi e ucciderli.
La missione è più ardua delle precedente. I lupi sem-
brano aver attaccato in massa un villaggio e i PG sono
chiamati a riportare ordine nella contrada. Se falliranno
sarà inviato a Porta del Pellegrino un contingente mili-
tare per sistemare la situazione. La missione comporta
una ricompensa di 30 mo.
Porta del pellegrino
Porta del pellegrino è un piccolo villaggio che sorge a
circa 7 giorni da Cairnbarrow. Anche in questo caso, le
strade sono poco pattugliate e vi è il 60% di incappare
in incontri, con una preponderanza per i branchi di lupi.
La via procede attraversa acquitrini, piccole macchie di
bosco e dure gole rocciose, un paesaggio ostico e poco
invitante. Durante il viaggio i PG dovranno effettuare
una prova per incontri ogni 6 ore, insieme ad una prova
di sopravvivenza (orientarsi) CD 14. Perdersi nelle
macchie delle lande settentrionali è facile, ritrovare la
strada, invece, è tutta un’altra questione; specie quando
ci sono branchi famelici di lupi che si aggirano.
I PG devono percepire il viaggio come stressante, fati-
coso e pericoloso; con l’ansia di essere assaliti dai lupi
o da qualche predone.
Una volta giunti a destinazione, il villaggio risulterà più
piccolo di Borgonero. Alcune case di pietra sorgono al
centro di una grande piazza, che costituisce anche il
paese stesso. Nei dintorni si estendono alcuni piccoli
campi coltivati a fatica. Il villaggio sorge al centro di una
piccola gola rocciosa, ed è attraversato dalla via del pel-
legrino un sentiero di redenzione sino al tempio del pel-
legrino, un antico luogo a nord.
Appena giunti possono subito notare i segni del combat-
timento. In un campo a sud vi sono i resti di una pira
funeraria. Intorno al villaggio sono state appese alcune
carcasse di lupo e la piazza principale è ancora a soq-
quadro. L’arrivo dei PG sarà notato da distante: un
gruppo di viaggiatori a cavallo, alcuni dei quali in arma-
tura o con la veste da mago. Subito potranno quindi
avere a che fare con il borgomastro ser Todoricus, chia-
mato da tutti Tod. Questi può ragguagliargli su quanto è
successo e indicargli le persone più importanti del con-
tado.
Anzitutto, ormai più di una settimana fa il villaggio di
Porta del pellegrino è stato attaccato da un branco di
lupi, una trentina e anche di più. I lupi hanno combattuto
selvaggiamente, sembravano affamati, ma gli abitanti li
hanno allontanati coraggiosamente. Purtroppo, 6 per-
sone sono cadute durante la battaglia, ma la maggior
parte dei lupi sono morti. Alcuni valorosi hanno deciso
di inseguire i lupi per cacciarli dalle terre del contado,
ma dopo più di una settimana non sono ancora tornati.
• Dara, la sacerdotessa del villaggio, è una
donna molto anziana, sorda ma dal carattere
35
gentile. La chierica è votata alla dea dei campi,
Ziren-Ferian, e officia le messe nel villaggio da
più di 50 anni. Dara racconterà ai PG le stesse
cose che ha detto il borgomastro. Aggiungendo
che da mesi i cittadini erano preoccupati per
l’attacco dei lupi. In alcune fattorie a nord si
sono verificate strane sparizioni, probabil-
mente colpa dei lupi.
• Talerio, il fabbro del villaggio, è un ragazzo
sulla ventina; molto attraente e muscoloso. Il
fabbri è un giovane vanesio e pieno di sé,
troppo pavido per andare ad affrontare i lupi. Si
occupa per lo più di ferrare i cavalli e riparare
oggetti per i contadini.
• Alfred è un contadino sui quarant’anni, con la
pelle abbronzata e i lineamenti quadrati e de-
cisi. Indossa una semplice tunica di stoffa e un
cappello di paglia. Il contadino racconterà ai
PG dello scontro con i lupi, a cui ha preso parte.
Alfred non ha perso nessuno, tuttavia il figlio
del suo vicino – Selenus – è rimasto ucciso du-
rante gli scontri. Alfred racconta di come la vita
sia dura nelle paludi, lupi e creature mostruose
sono all’ordine del giorno. Tuttavia, non ha mai
visto gli animali comportarsi così; sia quelli nel
fienile che quelli selvaggi.
Come confermeranno tutti, un gruppo di giovani valo-
rosi si è spinto a nord alla ricerca dei lupi, tuttavia nes-
suno di loro è ancora tornato. La spedizione era compo-
sta da 8 persone – per lo più contadini e cacciatori – ar-
mati con quello che hanno racimolato al villaggio e pro-
tetti dalla benedizione di Dara.
Dopo aver raccolto le informazioni necessarie i PG pos-
sono spingersi a nord alla ricerca dei lupi, seguendo le
tracce lasciate dagli abitanti.
Sulle tracce dei lupi
La maggior parte del branco è stata uccisa durante gli
scontri del Passo del pellegrino. Un numero esiguo di
creatura si è diretto a nord a trovare rifugio presso una
grossa grotta. I lupi e le altre creature selvagge sono
molto organizzati e operano come una vera e propria
unità di predoni. Nella grotta contano di riorganizzarsi,
recuperare le forze e partire alla ricerca di altri animali
per rimpinguare il branco. La grotta dista 2 o 3 giorni dal
villaggio. Per raggiungerla i PG dovranno effettuare va-
rie prove di sopravvivenza, per orientarsi, e tiri percen-
tuale per gli incontri. La strada che devono percorrere è
suddivisa in 3 sezioni, una per giorno di marcia – da
circa 6/8 ore –.
Il primo giorno i PG devono attraversare la palude, un
grosso acquitrini pieno di alberi putrescenti e gremito di
insetti famelici. La traversata della palude porterà via la
prima giornata, considerando che i PG dovranno muo-
versi più lentamente a causa del terreno accidentato.
Nella palude dovranno effettuare un tiro percentuale
ogni 3 ore; con un risultato di 60% o superiore avranno
un incontro (consultare il supplemento: Incontri nelle
terre selvagge, o far incontrare ai PG un gruppo di lupi
(MM 341). Inoltre, sempre ogni 3 ore, i PG dovranno
effettuare una prova di sopravvivenza (seguire tracce)
CD 14 per rimanere sulle tracce del branco. Dovranno
fare una prova di sopravvivenza (orientarsi) CD 15 per
capire dove stanno andando. In caso perdano le tracce
dei lupi o l’orientamento, potrebbero cominciare a va-
gare nella palude.
Il secondo giorno i PG devono attraversare una piccola
radura che sfocia in modesto bosco di pini. Anche in
questo caso dovranno effettuare dei tiri percentuale ogni
3 ore; le probabilità di incontro sono come le precedenti,
le creature cambiano in base all’ambiente. Inoltre, do-
vranno anche ripetere le prove di sopravvivenza come
descritto nel giorno precedente.
Il terzo giorno i PG si trovano ad esplorare la foresta di
pini, seguendo le tracce di uno sparuto numeri di lupi,
fino a che non giungono al limitare di una grotta, a ri-
dosso dei monti. Fuori dalla grotta è possibile notare
molte orme recenti con una prova di sopravvivenza CD
10, o con una semplice prova di percepire CD 10. Vi
sono solamente tracce di animali, mancano segni di pre-
senza umanoide, fuochi o simili. La grotta è difesa da 2
dire wolf (MM 321). I lupi sono appostati fra i cespugli
ed è possibile notarli con una prova di percepire (osser-
vare) CD 18, altrimenti coglieranno di sorpresa i PG e
gli tenderanno un agguato.
La grotta stregata
La grotta è molto grande, con alcuni passaggi laterali e
una grossa fenditura a nord. Al suo interno si sono sta-
biliti i lupi che hanno assalito il villaggio di Passo del
guardiano. I PG vi troveranno molti lupi, un mostro e
uno strano mistero.
All’interno della grotta è buio, per vederci è necessario
avere scurovisione o munirsi di torce/luce magica. Il ter-
reno è abbastanza regolare, i PG possono procedere alla
normale velocità. La grotta è grande ma non presenta se-
gni di attività umanoide.
1. Ingresso
L’ingresso è una semplice fenditura nella roccia, ai lati
ci sono alcuni cespugli con acquattati i lupi di vedetta.
Al di là dell’apertura c’è un piccolo passaggio verso il
basso che si apre ben presto nella grotta centrale.
36
2. Grotta centrale
La grotta centrale è estremamente grande e non è possi-
bile osservarla nella sua interezza con la luce delle torce.
Si tratta di un grosso spiazzo ovale, molto irregolare;
Sulle pareti si aprono alcuni passaggi laterali, molto an-
gusti. A nord, una grossa voragine impedisce di proce-
dere.
Nella grotta centrale ci sono 3 lupi e 2 lupi zombi (MM
341, usano le stesse statistiche) che attaccheranno i PG
appena li vedranno. Gli animali vivi e non morti sem-
brano collaborare tranquillamente, come un unico
branco.
3. Tana dei ragni giganti
Il percorso che si snoda a sud-est è molto angusto, con
alcuni spiazzi maggiori. Lungo tutta la superficie vi sono
numerose ragnatele, alcune molto grandi. Dal soffitto
pendono dei bozzoli di varie dimensioni con dentro i re-
sti degli animali catturati dai ragni giganti. Al centro
della grossa tana dei ragni ci sono 3 ragni giganti (MM
330).
4. Nidi di ragno
La grotta è invasa da ragnatele e protetta da 1 ragno gi-
gante. Lungo la parete sud sono state depositate decine
e decine di uova (tirare 4d10): una vera infestazione di
ragni. Ogni uovo può valere 3 mo e può essere venduto
ad un negozio di materiali alchemici.
5. Grotta laterale
Il sentiero a nord-est porta ad una grossa grotta, anche
se più piccola di quella principale. Il luogo non presenta
segni particolari; non sembrano neanche esservi tracce.
La grotta si affaccia su un grosso buco, profondo circa
30 metri. La parete di roccia è ripida ma presenta molti
appigli. Sicuramente nessun lupo può essere sceso sino
a sotto; i PG possono però decidere di farlo. Per scendere
devono effettuare due prove di atletica (scalare) CD 15.
6. Passaggio sotterraneo
La parete di roccia conduce ad una grotta sotterranea,
collegata ad un unico passaggio a nord. I PG possono
decidere di avventurarsi nel passaggio che conduce ad
una grotta più piccola – non segnata nella mappa – al cui
interno vi è la tana di un grell (MM 172) che attaccherà
i PG.
7. Spaccatura
Il passaggio a nord è interrotto da una grossa spaccatura
nel terreno. Il crepaccio è molto profondo, impossibile
determinare quanto, e molto largo, circa una ventina di
metri. I PG non possono sperare di attraversarlo se non
volando.
37
8. Grotta dei rituali
Una grossa grotta dalla forma irregolare è celata da un
piccolo sentiero. La grotta è grossa e semplice, le pareti
sono state decorate con alcuni disegni molto primitivi.
Sul lato nord si erge un piccolo altare in legno. L’altare
emana energia malvagia ed è protetto da 1 dire wolf
zombi, 1 giant wolf spider, 2 wolf.
Le iscrizioni sulle pareti sono molto primitive, ma sicu-
ramente umanoidi: simboli del sole e della luna, disegni
rudimentali di lupi e rune con il simbolo druidico della
morte. L’altare in legno non è dedicato ad alcun dio in
particolare, su tutta la superfice vi sono numerosi sim-
boli druidici. Con una prova di conoscenza (rituali) o
di sapienza magica CD 16 è possibile capire che si
tratta di un altare druidico, su cui è stata imposta una
rudimentale maledizione: l’altare riporta in vita gli ani-
mali uccisi.

9. Grotta delle carcasse

La grotta a ovest è di medie dimensioni, priva di deco-
razioni o qualsiasi intervento umanoide. Al centro sono
accatastate una decina di carcasse di lupo. Con una
prova di sopravvivenza (seguire tracce) o di percepire
(osservare) CD 14 è possibile notare segni di trascina-
mento lungo la grotta, come se i lupi avessero trascinato
le cascasse.

10. Pozza d’acqua

Il sentiero a ovest conduce in una grossa grotta, molto
umida e fredda. Sul lato ovest, fra le rocce, si estende
una grossa pozza d’acqua dolce. L’acqua è molto lim-
pida, sul fondo si possono notare vari cunicoli e passaggi
subacquei.

11. Tana di ragni

Il sentiero a sud-ovest è disseminato di piccole grotte la-
terali, piene di ragnatele e bozzoli di varie dimensioni.
Lungo gli anfratti delle pareti vi sono molti nidi con
uova. I PG devono effettuare una tiro percentuale in ogni
stanza, con un risultato di 80% o più si imbattono in 1
giant spider. Il sentiero si conclude con uno spiazzo leg-
germente più grosso, in cui riposa un phase spider (MM
334).

Level up!

A questo punto i PG dovrebbero aver maturato abba-

stanza esperienza per salire al livello successivo.

38

Cap. 5 La minaccia druidica
In questo capitolo i PG porteranno a termine la breve
storia della minaccia druidica e compiranno un’altra
missione in città per recuperare un po' di denaro e di
fama. L’ordine di risoluzione delle due quest è variabile
e dipende molto dalle scelte che vorranno fare.
I PG si trovano ancora nelle grotte dei lupi. Con le in-
formazioni che hanno recuperato possono essere abba-
stanza sicuri che gli animali agiscano sotto l’influenza
di un druido oscuro. Quindi possono decidere di inda-
gare più a fondo la questione, magari cercando tracce
ancora calde dei lupi; oppure possono tornare in città a
riferire quanto scoperto. Se i PG continuano ad indagare
troveranno alcune tracce che li condurranno ad un vec-
chio maniero abbandonato a nord. A questo punto pos-
sono entrare nel castello e sgominare il druido oscuro, o
rientrare cautamente in città.
Se i PG decidono di rientrare in città, riferiranno alla
propria gilda/fazione/ordine quanto hanno scoperto e
potranno occuparsi di altre faccende. Dunque, gli verrà
affidata una missione che li condurrà nelle fogne; men-
tre le gilde invieranno dei membri in ricognizione per
indagare intorno al castello. Nelle fogne dovranno scon-
trarsi contro alcuni clan di topi umanoidi e distruggere i
loro nidi. Una volta completata la quest saranno nuova-
mente spediti al castello druidico per concludere la que-
stione lasciata in sospeso, con le informazioni acquisite
dagli esploratori.
Un druido a Cairnbarrow?
Dopo aver esplorato il capanno del guardiacaccia e la
grotta dei lupi i PG possono esser certi di una cosa: gli
animali agiscono sotto l’influsso malefico di un druido.
Il druido si nasconde in un castello diroccato a nord di
Passo del guardiano, il castello de Brìght (si pronuncia
de Brìt). Questa era la antica magione di una stirpe di
signorotti di campagna ormai estinta da più di un secolo.
Il castello è in macerie da decenni; tuttavia la struttura è
solida, le pareti portanti hanno retto.
Raggiungere il castello
Il castello dista circa due giorni dalla grotta dei lupi. Il
percorso non è particolarmente impegnativo, alcuni sen-
tieri – segnati da molte orme di lupo – si susseguono
nella foresta di pini sino ad una grossa radura, al centro
della quale sorge il Castello de Brìght. Durante la ricerca
del castello i PG dovranno eseguire una prova di so-
pravvivenza (seguire tracce) CD 14 per trovare le
orme dei lupi. Inoltre, ogni 3 ore, dovranno tirare un
dado percentuale, con un risultato di 60% o superiore
incapperanno in un incontro (vedi supplemento: Incontri
nelle terre selvagge).
39
Esploratori
Se nella quest precedente i PG si sono fermati alla
grotta e sono tornati in città, allora le varie gilde
avranno inviato degli esploratori ad indagare. Questi
hanno scoperto il castello e dato indicazioni su come
raggiungerlo. Inoltre, hanno appurato la presenza di
qualche creatura nel castello, probabilmente il
druido. In questo caso i PG possono eseguire una
prova di sopravvivenza (orientarsi) CD 14 anziché
di sopravvivenza (seguire tracce) per trovare il ca-
stello.
Se, nella quest precedente, i PG si sono fermati
all’infuori del castello, gli esploratori avranno ben
poche novità. Il castello è sicuramente abitato, pro-
babilmente dal druido. Al suo interno ci sono segni
di attività di varie creature.
Ovviamente, se i PG sono tornati a Cairnbarrow, do-
vranno ripercorrere tutta la strada sino alla grotta, ri-
petendo i test – con un leggero bonus – e i tiri per-
centuale.
Castel de Brìght
Il castello è un antico maniero di modeste dimensioni.
La casata de Brìght, antichi signorotti della zona, è
molto antica ma di poca importanza. I de Brìght hanno
dominato sulla zona per più di un secolo, amministrando
le terre dei contadini, per poi scomparire senza più eredi.
Le pareti del castello sono molto spesse, anche se dete-
riorate. Il forte è poco meno di una decina di metri, di-
stribuito su due piani; strette feritoie si diramano sulle
pareti a distanze regolari. Il tetto, per lo più sfondato,
sembra impossibile da transitare. Intorno al castello,
nella radura, non ci sono segni particolari né costruzioni.
Con una prova di sopravvivenza (seguire tracce) o di
percepire (osservare) CD 15 è possibile notare tracce
di varie creature, per lo più lupi.
1. Ingresso
Una piccola scalinata di pietra conduce all’ingresso del
forte: un portone di quercia molto spesso, ma ormai se-
gnato dal tempo e dall’usura. Ai piedi delle scale sono
posizionati 4 lupi (MM 341) – 1d3 lupi sono zombi –
che difendono l’ingresso come sentinelle.
2. Anticamera
Dietro il portone si cela una piccola stanza che funge da
anticamera d’ingresso. Le pareti della stanza erano af-
frescate con gli emblemi della casata de Brìght, ormai
cancellati e rovinati dal tempo. Qualcuno ha tracciato sul
pavimento una runa silvana, molto simile al ciondolo ri-
trovato dai PG.
40
3. Corridoio
Un piccolo corridoio a T con due porte sul lato sinistro
e una sul destro. Nell’insenatura a destra c’è una statua
di pietra dalle forme umanoidi, anche questa rovinata dal
tempo – è impossibile stabilire chi raffigurasse –.
4. Stanza crollata
La porta di legno si apre su una stanza rettangolare. La
parete esterna sembra aver ceduto e i detriti riempono
l’area. Alcune erbacce hanno preso a crescere lungo le
pareti e nel pavimento ed è impossibile immaginare
l’antica funzione della stanza.
5. Sala della guardia
La stanza è rettangolare, priva di ornamenti o oggetti. Il
mobilio è stato distrutto da tempo e un gruppo di cin-
ghiali sembra aver fatto il proprio nido con i resti trovati
in giro. Nella stanza ci sono 4 cinghiali (MM 319). Gli
animali sono ostili e non è possibile provare a calmarli.
6. Stanza in rovina
Il corridoio porta ad una grossa stanza quadrata. Anche
questa è molto inselvatichita, il mobilio è andato di-
strutto da tempo e le pareti sono attraversati da buchi e
spaccature.
7. Cappella
La stanza è molto rovinata e versa in stato di rovina; la
parete esterna presenta segni di spaccature e buchi, il
soffitto presenta dei segni di cedimento. Anche qui il
mobilio è per lo più distrutto, anche se si distinguono i
resti di un vecchio altare e alcuni oggetti devastati atti
ad eseguire una messa. Sotto l’altare c’è un vecchio
baule che si rivela essere un mimic (MM 220).
8. Torre, primo piano
Sul lato nord-est dell’edificio si innalza la torre del ca-
stello. La stanza è rovinata, le pareti non molto stabili.
Al centro si erge un’angusta scala a pioli che sale al
piano superiore.
9. Cortile interno
Una piccola porta su un lato della torre conduce ad un
piccolo cortile interno, posto al centro del maniero. Il
cortine è molto selvatico, le erbacce sono cresciute a di-
smisura e i rovi crescono senza sosta. Fra i rovi si na-
scondono 2 Quaggoth spore serveant (MM 230) che
tenderanno un agguato ai PG. È necessaria una prova di
percezione passiva, eseguita da parte del master
41
10. Corridoio
Il piccolo corridoio in pietra è più largo che lungo. Le
pareti sono decorate da vecchie insegne araldiche, sbia-
dite e cancellate.
11. Mensa
La vecchia mensa è una stanza gigantesca, in pietra, con
un grande camino sulla parete e i resti di vecchie tavo-
late. Anche in questo caso il mobilio è ridotto in pessimo
stato. Lungo la mensa pascolano 4 cinghiali.
12. Cucina
La cucina è una stanza di medie dimensioni. Nella zona
sud-est sorgeva la postazione dei fuochi, intorno vi sono
i resti del mobilio, completamente deteriorato.
13. Torre, secondo piano
Le scale a chiocciola salgono sino ad un grosso stanzone
di pietra, le pareti sono rinforzate con spesse assi di le-
gno, ormai marce e cadenti. La stanza è disseminata di
macerie dal soffitto e le scalette per il tetto sono impra-
ticabili.
14. Stanza infestata
Una grossa stanza quadrata con i resti, meglio conser-
vati, di una camera da letto. Anche in questo caso le pa-
reti ed il soffitto sono in pessimo stato e i mobili dete-
riorati. Nella stanza si rifugia un poltergeist (MM 279).
15. Salone
Il salone, con le pareti crepate e il tetto cadente, è molto
grande. Sul pavimento giacciono i resti degli scaffali e
delle tavolate, mobili muffiti e distrutti, alcuni arazzi la-
ceri pendono dalle pareti. In questa stanza sono appostati
3 lupi.
16. Terrazza
Una grossa terrazza di pietra si affaccia sul versante oc-
cidentale della radura. La terrazza non presenta nulla di
particolare, il pavimento è segnato da crepe e buchi che
si affacciano sulla mensa.
17. Corridoio
Un piccolo corridoio fortificato collega l’ala nord a
quella sud. Lungo le pareti sorgono delle feritoie.
42
18. Ripostiglio
Uno stanzino relativamente piccolo, pieno di detriti e
pezzi di legno muffito. Fra i detriti si nascono dei funghi
velenosi. I PG che entrano nella stanza devono effet-
tuare un TS contro veleni CD 15 o subire 1d4 danni ed
essere avvelenati.
19. Anticamera
Una stanzetta irregolare con un mobilio devastato. Nella
stanza c’è un piccolo altare in legno, molto rudimentale,
simile a quello nella grotta. Le pareti sono ricoperte di
scritte druidiche e strani simboli elementali. Nella stanza
ci sono un druido (MM 346), un orso nero (MM 318)
e 1d2 lupi (MM 341).
20. Stanza del druido
Sul lato sud sorge una piccola stanzetta dove si era sta-
bilito il druido. Al centro c’è un piccolo giaciglio, con
tutti i suoi averi sparsi nella stanza insieme a vari totem
e simboli druidici; determinare un tesoro GS 4.
Itari, il decaduto
Itari, elfo, era un giovane noviziato dell’ordine delle
foglie cadute, un circolo druidico che officiava nelle
zone di Sel’ran. Durante la grande crociata del caos,
i maggiori capi del suo villaggio si diressero in bat-
taglia con gli elfi, per salvaguardare le terre selvagge
e la foresta. I maestri perirono lontano dal proprio
circolo e il caos avanzava inesorabilmente.
Itari preso dalla follia e da strane visioni avvelenò gli
altri membri del circolo e fuggì lontano. Viaggiò er-
rando per le terre dell’impero rifugiandosi qua e là in
antiche rovine ed affinando le sue arti druidiche. Di
recente è giunto nei pressi di Cairnbarrow e si è im-
possessato del maniero.
21. Ripostiglio
Uno stanzino relativamente piccolo, pieno di detriti e
pezzi di legno muffito. Fra i detriti si nascono dei funghi
velenosi. I PG che entrano nella stanza devono effet-
tuare un TS contro veleni CD 15 o subire 1d4 danni ed
essere avvelenati.
22. Dormitorio
Una grossa stanza con le pareti segnate e cadenti; il tetto
è mezzo crollato e la stanza piena di detriti. Il mobilio è
andato per lo più distrutto, la stanza probabilmente era
un dormitorio.
23. Ripostiglio
Uno stanzino relativamente piccolo, pieno di detriti e
pezzi di legno muffito. Fra i detriti si nascono dei funghi
velenosi. I PG che entrano nella stanza devono
43
effettuare un TS contro veleni CD 15 o subire 1d4 danni
ed essere avvelenati.
24. Dormitorio
Una grossa stanza con le pareti segnate e cadenti; il tetto
è mezzo crollato e la stanza piena di detriti. Il mobilio è
andato per lo più distrutto, la stanza probabilmente era
un dormitorio. All’interno dell’area c’è un grosso orso
nero (MM318), arrabbiato e spaventato. Se è presente
un druido è possibile provare a calmare l’animale; altri-
menti attaccherà i PG.
25. Ripostiglio
Uno stanzino relativamente piccolo, pieno di detriti e
pezzi di legno muffito. Fra i detriti si nascono dei funghi
velenosi. I PG che entrano nella stanza devono effet-
tuare un TS contro veleni CD 15 o subire 1d4 danni ed
essere avvelenati.
Concludere la missione
Una volta sconfitto il druido il suo incantesimo sugli ani-
mali svanirà, questi rimarranno confusi e spaventati, ma
non costituiranno più un reale problema per i villaggi a
nord di Cairnbarrow. I PG possono dunque tornare in
città e ricevere la meritata ricompensa di 150 MO per la
missione. L’esito positivo della quest comporterà una
promozione nei ranghi della gilda/ordine/fazione del
PG. Le loro gesta saranno ricordate dai villici a nord e
potrebbero venire udite anche a Cairnbarrow.
Ai PG potrebbe fare gola impossessarsi del castello; tut-
tavia questo versa in uno stato di rovina ed è difficil-
mente abitabile. I PG non possiedono risorse a suffi-
cienza per metterlo a posto. Inoltre, i PG non posseg-
gono alcun titolo per possedere il castello, il loro inse-
diamento sarebbe abusivo e potrebbe creargli problemi
in futuro. È bene che il DM dissuada i giocatori dall’in-
sediarsi nel maniero.
Problemi nella Darsena
Come le missioni precedenti, questo incarico può essere
trovato dai PG presso le bacheche pubbliche delle cor-
porazioni, oppure può vederselo proposto da un membro
più alto in grado della gilda/corporazione/ordine di cui
fa parte. Si tratta di una missione secondaria che non do-
vrebbe occupare troppo tempo, ma che potrebbe rive-
larsi impegnativa.
Già da un po', ogni tanto, si verificano delle strane in-
cursioni nella darsena. Sulle prime la guardia cittadina
ha torchiato le gilde di ladri, credendo nei sabotaggi dei
contrabbandieri. Tuttavia, le incursioni sono continuate
e gli assalitori si sono rivelati essere degli inquietanti
ratti giganti insieme a degli uomini-ratto. A quanto pare
le creature si rifugiano nelle fogne della città. Cairnbar-
row offre una ricompensa per sgominare gli uomini-
ratto e liberare le fogne.
La missione è abbastanza semplice: si tratta di intrufo-
larsi nelle fogne e uccidere tutte le creature che vi abi-
tano. Le fogne di Cairnbarrow tuttavia sono molto
estese, essendo la città molto grande. Inoltre, non si può
mai sapere cosa si annida nelle fognature di un antico
centro abitato, specie con delle cripte nelle vicinanze.
Come prima cosa i PG dovranno dirigersi verso lo sca-
rico fognario – segnato sulla mappa – e superare le
grosse sbarre che impediscono il passaggio. Le sbarre
sono vecchie, arrugginite e piegate; per passare i PG
possono eseguire una prova di atletica CD 13, altrimenti
possono provare a piegarle maggiormente con una prova
di forza CD 18.
Le fogne
Una volta superate le sbarre la strada proseguirà verso
l’interno della città. Le fogne sono costituite da ampli
canali di mattoni o pietra, con un odore fetido e liquami
alti più di 30 cm. I sentieri fra i rifiuti cittadini sono
estremamente bui e non vi sono fonti di luce. Sui bordi
delle fognature sono costruiti degli strettissimi marcia-
piedi, per evitare di dover attraversare direttamente la
melma. Le fogne di Cairnbarrow sono molto grandi, di-
vise in svariate sezioni da grossi cancelli di ferro e sbarre
molto spesse. Per trovare la strada giusta i PG dovranno
eseguire più prove di sopravvivenza (seguire tracce)
CD 16. È consigliabile che i PG si segnino la strada che
percorrono, altrimenti potrebbero perdersi. In ogni caso
il gruppo deve eseguire 3 prove di sopravvivenza, ac-
compagnate da 3 tiri percentuale. Con un risultato di
65% o superiore incapperanno in un incontro.
D12 Incontro
1-2 1 grick (MM173);
3-4 1 grey ooze; 1 ochre jelly (MM 243);
5-6 1 basilisco (MM 24);
7-8 6 lucertole giganti (MM 326);
9-10 6 ratti giganti (MM 327);
11 2 uomini-ratto (MM 209);
12 1 black pudding (MM 241).
Ogni tanto, mentre esplorano le fogne, il DM deve ri-
chiedere ai PG un tiro percentuale, per determinare
eventuali mostri erranti. Il gruppo, inoltre, farebbe bene
a tenere gli occhi aperti: eseguire prove di sopravvivenza
e percezione. Il DM dovrebbe descrivere le fogne come
un luogo oscuro, puzzolente e soffocante; dove le per-
sone sono a disagio e rischiano di sentirsi male per la
44
puzza e dove possono spuntare creature maligne da ogni
ombra. Se il DM lo ritiene necessario, per rendere la
missione un po' più ardua, può richiedere ai giocatori di
effettuare anche dei TS COS CD 14 per non sentirsi
male a causa del cattivo odore.
1. Ingresso
Dopo avere eseguito alcune prove di sopravvivenza e
aver trovato la zona delle fogne dove sono nascosti gli
uomini-ratto, i PG sbucano in un grosso corridoio, largo
e molto lungo. Questo è privo di melma e può essere
percorso senza problemi. Il tunnel è segnato dal passare
del tempo, con uno spesso strato di polvere smossa e
molte crepe lungo la superficie.
2. Pozza circolare
L’ingresso si affaccia su una grossa pozza circolare di
melma e liquami, data la densità è impossibile determi-
narne la profondità. Un piccolo marciapiede si estende
intorno alla pozza e si dirama in diverse direzioni. I li-
quami invece defluiscono verso un tunnel a nord, anche
questo accompagnato da due stretti passaggi. Sul lato
nord-est della pozza c’è un grosso spiazzo con i segni di
un rudimentale accampamento: tende logore e puzzo-
lenti, avanzi di cibo marcio e muffito e rifiuti da ogni
parte. A difendere questo piccolo avamposto ci sono 8
ratti giganti (MM 327). Se i PG ingaggiano il combat-
timento, accorreranno in 3 round altri nemici appostati
nella stanza 9.
3. Stanza laterale
Sul lato dello stretto corridoio si apre una piccola porta
di metallo. All’interno ci sono i resti di un accampa-
mento, apparentemente più pulito del precedente. Il
luogo sembra stato saccheggiato, ci sono macchie di
sangue e alcune pergamene. Sui fogli sono riportati al-
cuni appunti dell’uomo che si era nascosto in questa
stanzetta. Un umano di nome Albus, scappato dai ladri
per un debito di gioco.
4. Tempio Skag
La stanza è molto grande, il pavimento ricoperto da uno
strato di melma e rifiuti. Lungo le pareti sono state inciso
varie rune sconosciute – linguaggio degli uomini-ratto –
e al centro è stato eretto un altare di ossa. Nel tempio ci
sono un sacerdote degli uomini-ratto (MM 450), un
combattente degli uomini-ratto (MM 350) e 2 ratti gi-
ganti (MM 327).
45
5. Stanza vuota
Una grossa stanza piena di escrementi, liquami e rifiuti.
Con una prova di cercare CD 16 è possibile trovare
3d10 MO.
Gli uomini-ratto
Gli uomini-ratto, non sono realmente uomini; si
tratta di ratti magicamente modificati dalle fattezze
antropomorfe. Gli uomini-ratto esistono da alcuni se-
coli nell’impero, dove solitamente vengono disprez-
zati e uccisi a vista. Le creature, oltre ad essere spor-
che, maleodoranti e particolarmente deformi, sono
meschine, caotiche e malvagie; inoltre sono general-
mente troppo stupidi per imparare un linguaggio di-
verso dal proprio. Hanno gli occhi rossi, di una tinta
molto vivida; il muso allungato con i denti anteriori
estremamente pronunciato. Il corpo è muscoloso, gri-
giastro e pieno di bozze; sono interamente ricoperti
da una rada peluria nerastra, putrida e puzzolente.
Si ignora come siano nati, probabilmente il frutto di
esperimenti andati male. A Cairnbarrow gli uomini-
ratto sono divisi in alcuni clan, ma non sono mai stati
particolarmente numerosi. Ultimamente il loro nu-
mero è aumentato, sinistramente in concomitanza
con l’arrivo degli stregoni.
Gli uomini-ratto con cui avranno a che fare i PG ap-
partengono al clan Skag -nella zona sud delle fogna-
ture –e al clan Quirk – nelle stanze a nord –. Il primo
è un gruppo di guerrieri, il secondo è un clan dedito
al misticismo.
6. Ripostiglio Skag
La stanza è un po' più piccola delle precedente, piena di
rifiuti accatastati l’uno sull’altro. Probabilmente per gli
uomini ratto si tratta di un ripostiglio con oggetti utili;
per gli avventurieri non è altro che un mucchio di spaz-
zatura, cibo marcio e liquami rancidi. Con una prova di
conoscenza (alchimia) o di sapienza magica CD 16 è
possibile rendersi conto che alcuni dei liquami sono in
realtà dei veleni – troppo contaminati per essere recupe-
rati – o degli intrugli alchemici andati a male.
7. Stalla
La stalla degli uomini ratto è una stanza rettangolare in
pietra, ricoperta di fitte ragnatele di varie dimensioni.
Lungo la parete nord sono disposte diverse file di uova,
difese da un ragno gigante (MM 328) e 4 ragni-lupo
giganti (MM 330).
8. Stanza del riposo
La stanza è vuota e relativamente pulita. Non sembrano
esserci tracce di passaggio degli uomini-ratto. La stanza
46
è appartata e difesa da una spessa porta di metallo,
quindi è ideale per riposarsi.
9. Accampamento Skag
Un piccolo accampamento con tende lacere e malridotte,
cosparso di rifiuti, escrementi e liquami. Nell’accampa-
mento sono appostati 4 ratti giganti (MM 327) e un
combattente degli uomini-ratto (MM 350). Se i PG in-
gaggiano battaglia nella stanza 2, allora questi accorre-
ranno in 3 round.
N.B. La stanza si trova più in basso rispetto alla passe-
rella e spiazzo della stanza 2. Il corridoio che unisce la
zona della pozza alla stanza dell’accampamento è in di-
scesa. Se qualcuno dovesse abbassare la diga davanti
alla stanza 11, questa verrebbe sommersa di liquami.
10. Pozza meridionale
La stanza è una pozza quadrata, con una stretta passe-
rella a nord, a circa 5 metri d’altezza dal suolo della
stanza. Il pavimento della pozza è incrostato da un sot-
tile strato di melma puzzolente e calcificata.
N.B. Se qualcuno abbassa la diga davanti alla stanza 11,
questa pozza viene sommersa dai liquami.
11. Pozza orientale
La stanza è una pozza rettangolare, molto simile a quella
precedente. Anche in questo caso, se la diga dovesse es-
sere sotto il normale livello, la stanza si riempirebbe di
liquami. Nella pozza si annida chuul (MM 40).
12. Guardiola Skag
Una grossa stanza di pietra, molto sporca e sudicia. AL
suo interno ci son avanzi di cibo, resti di varie creature,
e montagnole di escrementi. All’interno sono schierati
un combattente degli uomini-ratto (MM 350) e 2 ratti
giganti (MM 328) che presidiano l’argano.
13. Argano
L’unica porta della guardiola conduce ad un grosso ar-
gano di metallo, collegato alla diga da spesse catene e da
un complesso sistema di ingranaggi e leve incassato
nella roccia. L’argano veniva usato per controllare i
flussi dei liquami nelle fogne, ma ormai è nelle mani dei
clan di uomini-ratto.
14. Guardiola Quirk
La grossa guardiola è un presidio permanente del clan
Quirk per controllare uno degli ingressi ai loro territori:
le stanze con la scalinata poste davanti. All’interno sono
appostati un combattente degli uomini-ratto (MM
350) e un ratto gigante (MM 328). La stanza è piena dei
rifiuti degli uomini-ratto, con escrementi e una grossa
tenda logora.
15. Ripostiglio Quirk
La stanza è un po' più piccola delle precedente, piena di
rifiuti accatastati l’uno sull’altro. Probabilmente per gli
uomini ratto si tratta di un ripostiglio con oggetti utili;
per gli avventurieri non è altro che un mucchio di spaz-
zatura, cibo marcio e liquami rancidi. Con una prova di
conoscenza (alchimia) o di sapienza magica CD 16 è
possibile rendersi conto che alcuni dei liquami sono in
realtà dei veleni – troppo contaminati per essere recupe-
rati – o degli intrugli alchemici andati a male.
16. Stanza melmosa
Una piccola stanzetta quadrata piena di melma e li-
quami. La stanza è apparentemente vuota, al centro dei
liquami c’è qualcosa che brilla, forse pietre preziose. Si
tratta di alcuni oggetti metallici intrappolati dentro 2
cubi gelatinosi (MM 242) che attaccano i PG.
17. Zona di confine
La stanza in questione è buia e rettangolare, disadorna,
con melma e liquami incrostati sul pavimento. La stanza
è presidiata da un uomo-ratto del clan Skag (MM 209)
e 3 ratti giganti (MM 328).
18. Stanza delle preghiere
Una grossa stanza rettangolare con le pareti dipinte in
maniera grottesca e raffiguranti delle divinità oscure e
deformi. Sul lato ovest è posto un grosso altare di ossa,
sporco di sangue e incrostato con brandelli di carne. Il
pavimento è pieno di liquami, ossa, spazzatura e chiazze
di sangue.
19. Templio Quirk
Una porticina di metallo conduce alla sala interna del
tempio, una stanza rettangolare molto semplice. Anche
questa è piena di rifiuti e liquami, presenta alcuni giaci-
gli lungo le pareti e ospita un sacerdote degli uomini-
ratto (MM 450) e 2 cultisti Quirk (MM 345).
20. Guardiola Quirk
La guardiola è composta da una semplice stanza di pie-
tra, ricoperta di escrementi. Questa è presidiata da 2
combattenti degli uomini-ratto (MM 350) e 2 ratti gi-
ganti (MM 328).
21. Accampamento Quirk
L’accampamento maggiore è una grossa stanza in mura-
tura e blocchi di pietra disseminata di tende logore e
marce. I miasmi emanati dal campo sono estremamente
forti da togliere il respiro. Nell’accampamento ci sono
catasti di immondizia, di oggetti e svariati cumuli di ri-
fiuti. Fra la spazzatura è possibile ritrovare un tesoro GS
2. L’accampamento è presidiato da 2 combattenti degli
47
uomini-ratto (MM 350) e da 8 ratti giganti (MM 328).
Dopo 3 round intervengono anche 2 guardie del capo
(MM 350) e il leader dei Quirk (MM 344).
22. Stanza del capo dei Quirk
La stanza del capo è piena di oggetti, per lo più immon-
dizia, con un grosso giaciglio marcescente al centro.
Nella stanza riposa il capo dei Quirk, accompagnato da
due leali guardie del copro. Questi interverranno se i PG
attaccheranno l’accampamento.
23. Stanza del capo degli Skag
La stanza del capo è piena di oggetti, per lo più immon-
dizia, con un grosso giaciglio marcescente al centro.
Nella stanza riposa il capo degli Skag (MM 344), ac-
compagnato da 2 guardie del capo (MM 350). Nella
stanza è possibile trovare un tesoro GS 2.
24. Accampamento Skag
L’accampamento maggiore è una grossa stanza in mura-
tura e blocchi di pietra disseminata di tende logore e
marce. I miasmi emanati dal campo sono estremamente
forti da togliere il respiro. Nell’accampamento ci sono
catasti di immondizia, di oggetti e svariati cumuli di ri-
fiuti. Fra la spazzatura è possibile ritrovare un tesoro GS
2. L’accampamento è presidiato da 2 combattenti degli
uomini-ratto (MM 350) e da 8 ratti giganti (MM 328).
25. Trappola
Alla fine della prima rampa di scale è posta una matto-
nella molto sensibile che farà scattare una trappola:
un’immensa palla di roccia cadrà da una crepa nel sof-
fitto e rotolerà dallo spiazzo sopra le scale sino alla
pozza a nord. Per individuare la trappola è necessaria
una prova di cercare CD 15; per evitare la sfera occorre
un TS DES CD 16, o subire 3d6 danni da impatto.
26. Stanza dei cadaveri
Una grossa stanza maleodorante e piena di liquami. Le
pareti sono incise con rune e simboli degli uomini-ratto.
Sul pavimento sono accatastate montagnole di cadaveri.
Le pile accumulano i resti di svariate razze, animali o
creature mostruose e sembrano una scorta alimentare de-
gli uomini-ratto. Con una prova di conoscenza (alchi-
mia), sapienza magica oppure di guarire CD 16 è pos-
sibile accorgersi che i corpi sembrano esser stati trattati
con degli strani unguenti e liquami velenosi, composti
da scarti alchemici.
27. Stanza vuota
Una grossa stanza in mattoni, la posizione rialzata fa sì
che il pavimento non sia coperto di liquami; tuttavia è
cosparsa di spazzatura, escrementi e resti degli uomini-
ratto.
28. Stanza vuota
Una grossa stanza in mattoni, la posizione rialzata fa sì
che il pavimento non sia coperto di liquami; tuttavia è
cosparsa di spazzatura, escrementi e resti degli uomini-
ratto.

29. Slargo melmoso

Uno slargo coperto di liquami e melma si affaccia su uno
stretto corridoio che procede nell’oscurità. Lo slargo è
occupato da un cubo gelatinoso (MM 242).

30. Tana del Nothic

Una grossa stanza scura e maleodorante; il pavimento è
incrostato di melma rappresa, incastonata di ossa e resti
di varie creature. Le pareti sono caratterizzate da fori e
crepacci; in uno di questi si annida un nothic (MM 236).

31. Stanza del riposo

La stanza è vuota e relativamente pulita. Non sembrano
esserci tracce di passaggio degli uomini-ratto. La stanza
è appartata e difesa da una spessa porta di metallo,
quindi è ideale per riposarsi.

Concludere la missione
Dopo aver sconfitto i clan degli uomini-ratto, i PG pos-
sono tornare in superficie a respirare un po' di aria fre-
sca; oltre che a farsi dare la meritata ricompensa. Gli uo-
mini ratto sembravano utilizzare molti liquami strani,
magici e alchemici. Difficilmente hanno potuto procu-
rarsi gli agenti alchemici e quasi sicuramente nessuno di
loro avrebbe saputo usarli. Qualcuno sembra rifornire
gli uomini-ratto, o più realisticamente, scaricargli ad-
dosso liquidi e liquami magici. Non vi sono abbastanza
indizi per capire se ciò viene fatto con una qualche fina-
lità o meno.

Level up!

A questo punto i PG dovrebbero aver maturato abba-

stanza esperienza per salire al livello successivo.

48

Cap. 6 Il grande colpo
Finalmente i PG possono concludere la propria indagine
sui ladri. Le gilde hanno scoperto dove si trova il covo
dei contrabbandieri, dove i PG potranno indagare e
cercare di scoprire chi sia il famoso prestigiatore. Poco
prima di dirigersi al covo però, verranno contattati da
uno strano githyanki che dice di avere informazioni per
loro. I PG potranno parlare con i githyanki o entrare nel
covo dei contrabbandieri, in entrambi i casi troveranno
le informazioni necessarie per raggiungere la casa del
ladro e provare a sorprenderlo prima che commetta il
furto.
Il covo dei contrabbandieri si trova fuori città, in un an-
fratto della scogliera settentrionale. I PG difficilmente
riusciranno ad entrare di soppiatto o a spacciarsi per
membri della gilda, poiché ormai il loro volto sarà noto
ai ladri.
Dopo aver recuperato le informazioni scopriranno che il
ladro è un githyanki e abita nel quartiere del mercato.
Per quanto celeri, tuttavia, i PG non riusciranno ad in-
tercettarlo. Potranno espugnare il suo laboratorio sotter-
raneo e raggiungerlo dopo il furto.
N.B. Prima di cominciare la quest i PG devono aver sbri-
gato tutte le faccende in sospeso; inoltre, potrebbero es-
sere costretti ad agire con rapidità quindi è bene siano
equipaggiati al meglio. I dungeon finali potrebbero es-
sere molto impegnativi, è bene che i PG abbiano una pic-
cola scorta di pozioni di guarigione.
I githyanki
Prima di dirigersi verso il covo dei contrabbandieri, i PG
vengono contattati da un emissario, un ragazzino umano
di circa 8 anni, con una missiva per la compagnia. La
pergamena è scritta in comune e vergata con il marchio
delle spade d’argento, che i PG possono riconoscere
con una prova di conoscenze (locali) CD 18. Il ragaz-
zino è un semplice messaggero e non conosce l’identità
dell’emittente. La pergamena invita i PG nella locanda
“La dama e il cavaliere” poco prima di cena.
Se sono incuriositi e si dirigono nel quartiere sacro, i PG
troveranno la nota locanda e verranno avvicinati da Zè-
rin-tar, un githyanki molto circospetto dall’età indeci-
frabile. L’esterno afferma che il suo ordine ha informa-
zioni sull’identità del ladro e che i PG si sono dimostrati
abbastanza abili da meritare le attenzioni del consiglio
delle spade d’argento. Se i PG vogliono saperne di più,
Zerin-tar li scorterà nel quartier generale delle spade
d’argento. Tuttavia, la segretezza del suo ordine gli im-
pone di bendare l’intera compagnia. Il githyanki è legale
e non ha intenzione di ingannare i PG, dunque sarà di-
sposto anche a compiere un giuramento per rassicurarli.
49
I PG vengono scortati nella tenuta che ospita le spade
d’argento, attraverso le strade della città. Una volta den-
tro un grande palazzo signorile, i PG saranno sbendati e
condotti in una biblioteca. Ad attenderli i sono tre gi-
thyanki, Kàl’ak, quello al centro sarà l’unico a prendere
parola.
I githyanki conoscono l’identità del ladro e possono dire
ai PG come si chiama e dove vive. Tuttavia, questi de-
vono promettere di ucciderlo. Se i PG accettano, allora i
githyanki racconteranno la storia del ladro.
Kèli’aran, il prestigiatore
Il ladro si chiama Keli’aran ed appartiene alla razza
githyanki. Insieme ai suoi confratelli dell’ordine si
stavano occupando della ricerca delle spade d’ar-
gento, cimeli sacri nella cultura githyanki, quando il
ragazzo si è fatto sviare dalle sue amicizie umane.
Così si è sempre più immischiato nelle faccende dei
ladri e grazie ai suoi talenti psionici ha compiuto furti
molto audaci e si è guadagnato il suo stupido sopran-
nome. I githyanki lo avevano riportato nel conclave
sotterraneo ma è stato fatto fuggire. Aveva parlato di
un furto che doveva compiere con un gruppo di ladri
ignoti. Da allora i githyanki hanno attaccato i gruppi
di ladri alla ricerca del ragazzo e lo hanno trovato. I
githyanki sono legali e disprezzano il tradimento so-
pra ogni cosa, dunque hanno decretato che il ragazzo
deve morire.
I githyanki conoscono anche l’entità del manufatto,
tuttavia non lo sveleranno se non incalzati dai PG. Si
tratta di uno scettro necromantico contenuto nel ca-
stello capitolino. I suoi poteri malefici sono leggen-
dari e la sua presenza è tenuta segreta dai governatori
della città.
A questo punto i PG possono decidere se dirigersi im-
mediatamente alla casa del ladro per fermarlo, oppure
raccogliere ulteriori informazioni nel covo dei contrab-
bandieri. Sarebbe anche opportuno informare la propria
gilda di quanto appreso.
Concludere le indagini
Se i PG non si fidano dei githyanki o vogliono comun-
que provare a scoprire più informazioni allora dovranno
dirigersi al covo dei contrabbandieri. Questo è un rifugio
sotterraneo scavato nella roccia, celato da un’insenatura
lungo la costa settentrionale. Il covo è molto freddo e
umido, spesso bagnato e poco conosciuto. I contrabban-
dieri fanno di tutto per tenerlo segreto e i Pugnali am-
mantati esercitano la propria influenza per fare in modo
che nessuno indaghi troppo. I PG potranno decidere se
camuffarsi e provare ad entrare, oppure se irrompere
armi alla mano. In ogni caso potranno interrogare alcuni
contrabbandieri e scoprire alcune utili informazioni.
Il covo dei contrabbandieri
Il covo si trova sulla cresta rocciosa che dà a strapiombo
sul mare. Per raggiungere le grotte i PG dovranno pro-
curarsi una piccola imbarcazione o procedere a nuoto. Il
mare nei dintorni della città è abitato da pesci di medie
e grandi dimensioni ma privo di creature mostruose. De-
terminare con un d% la foga delle onde e stabilire una
CD consona per la prova di atletica (nuotare) o atletica
(remare). Una volta raggiunti gli scogli potranno la-
sciare la barca in una piccola riva celata e procedere a
piedi. Nella riva sono ormeggiate 1d6 piccole imbarca-
zioni.
Il covo è molto buio, illuminato da alcune lampade e di-
verse candele sparse qua e là lungo la strada e nel covo.
Il terreno è attraversato da pozzanghere e l’aria umidic-
cia e salmastra.
1. Ingresso
L’ingresso è costituito da una grossa stanza quadrata, in-
tagliata nella roccia. L’umidità trasuda dalle rocce e il
pavimento è perennemente bagnato di acqua salmastra.
Sulle pareti sono incisi vari simboli – appartenenti a
gilde o ordini che sono passati per quella stanza – e i
pochi arazzi sono così umidi e luridi da risultare delle
indistinte macchie di stoffa, gonfia e scolorita. La stanza
è presidiata da un veterano (MM 350) e un bandito
(MM 343). In caso di combattimento, irromperanno
nella stanza anche i banditi appostati nelle stanze 7;
mentre la maggior parte delle stanze 2 sono vuote.
2. Stanza
Una stanzetta relativamente piccola e buia. Sulla parete
opposta all’ingresso è appesa una lanterna spenta. Su un
lato c’è un letto a due piazze, sull’altro alcune brandine
appese ai muri, con dei bauli sotto. AL centro un piccolo
tavolino. In ogni stanza i PG hanno il 30% di possibilità
di trovare 1d10 MO e 2d12 MA.
3. Dormitorio
Un grosso dormitorio con varie brandine appese ai muri.
Al centro c’è una stretta tavolata di legno. A ridosso
delle pareti, alcuni bauli. La stanza è illuminata da un
unico lampadario al centro del soffitto.
4. Mensa
Una grossa stanza con 3 file di tavolate in legno, molto
massicce, accompagnate da svariate panche. I tavoli
ospitano sempre qualcuno intento a mangiare, bere o
chiacchierare. Nella stanza ci sono 1d2 veterani e
1d4+1 banditi.
50
5. Cucina
La cucina è una stanza rettangolare con varie postazioni
di fornelli sul lato sud e alcuni tavolacci al centro. Nella
cucina ci sono 1d6 sguatteri (MM 343).
6. Ripostiglio
Il ripostiglio è una stanzona di pietra molto fresca dove
vengono conservate le libagioni dei contrabbandieri:
casse di cibo, botti di birra, rum e alcolici, pesci sotto
sale e leccornie rubate ai carichi del porto.
7. Guardiola
Le due stanze sono pressoché identiche: due piccole cuc-
cette di pietra con lo spazio per alcuni giacigli e un
grosso tavolo con dadi, carte e altri oggetti vari. In ogni
stanza ci sono 2 banditi (MM 343) che irromperanno
nella stanza 1 appena sentono rumore di combattimento.
8. Grotta centrale
La grotta centrale è composta da una grande terrazza in
pietra che si affaccia direttamente sull’acqua del mare.
Le pareti sono rozzamente intagliate nella roccia. Sulla
terrazza ci sono vari tavolini, illuminati da candele.
Nella grotta sono presenti 1d8 banditi (MM 343).
9. Stanza
Una stanzetta relativamente piccola e buia. Sulla parete
opposta all’ingresso è appesa una lanterna spenta. Su un
lato c’è un letto a due piazze, sull’altro alcune brandine
appese ai muri, con dei bauli sotto. AL centro un piccolo
tavolino. In ogni stanza i PG hanno il 30% di possibilità
di trovare 1d10 MO e 2d12 MA.
10. Mulinelli sotterranei
Una fenditura nella roccia conduce ad una piccola riva
rocciosa che si affaccia su una pozza d’acqua sotterra-
nea. L’acqua salmastra è perennemente agitata e forma
dei violenti mulinelli. Con una prova di osservare CD
16 è possibile distinguere il corpo di un animale acqua-
tico imprigionato nel fondo della pozza. Con una prova
di conoscenze (dungeon) CD 15 è possibile stabilire si
tratti di un idra marino (MM 190), una creatura ben al
di là delle possibilità dei PG.
11. Grotta secondaria
Un’a fenditura nella roccia conduce ad un piccolo labi-
rinto sotterraneo. I tunnel si inoltrano nella roccia sino
ad un’uscita secondaria dal covo, vicino al porto.
12. Piazzale
Un grosso piazzale con dei tavolini di legno illuminati
dalla luce delle candele. La zona è priva di nemici e non
presenta nulla di particolare.
13. Anticamera
Una stanza rettangolare. Una delle mattonelle al centro
è molto sensibile e attiva una trappola. Per individuarla
i PG devono effettuare una prova di cercare CD 18; per
disinnescarla dovranno effettuare una prova di rapidità
di mano (trappole) CD 18. Altrimenti, saranno investiti
da un getto di fuoco proveniente dal soffitto e subiranno
2d6 danni da fuoco, la metà in caso superino un TS
DES CD 15.

14. Magazzino
Il magazzino dei contrabbandieri contiene merci di ogni
tipo: cianfrusaglie di uso comune, armi, armature ed
equipaggiamenti. Molte casse sono piene di merci esoti-
che, oggetti d’arte e qualche altro prezioso cimelio. I PG
possono recuperare 1d4 oggetti d’arte (150 MO), 2d10
MO e svariate armi.
Il magazzino cela una porta nascosta, che porta nella
stanza 15, Per trovarla i PG dovranno effettuare una
prova di cercare CD 15.

15. Rifugio segreto

La porta nascosta conduce al rifugio segreto dei contrab-
bandieri, dove si trova un tesoro GS 5.

16. Stanza comune

La sala comune è un grosso stanzone di pietra, umido e
freddo. Svariati tavoli sono disposti lungo la stanza, con
panche sedie e qualche poltrona. Nella stanza comune è
sempre possibile trovare alcuni dei contrabbandieri che
gestiscono il covo. All’interno ci sono 2 contrabban-
dieri (MM 344) e 3 banditi (MM 343).
I PG possono provare ad interrogare i ladri per sapere
qualcosa sul prestigiatore. Se messi alle strette i ladri
vuoteranno il sacco e diranno ciò che sanno (consultare
il box: Keli’aran, nella sezione githyanki). Anche i con-
trabbandieri, come i githyanki conoscono il nome del la-
dro, sanno dove vive. Non sanno cosa voglia rubare, ma
hanno il sentore che dietro il furto ci siano le vesti nere
e il necromante andato a nord.

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52

La casa del ladro
Dopo aver recuperato tutte le informazioni necessarie, i
PG non possono fare altro che dirigersi verso la casa del
ladro e cercare di prenderlo prima che commetta il furto.
Purtroppo, arriveranno troppo tardi, tuttavia troveranno
alcune persone nell’abitazione: pugnali ammantati e
membri della banda del prestigiatore. I primi vogliono
entrare nella casa per trovare informazioni sul ladro. I
secondi sono arroccati all’interno del laboratorio, in ag-
guato e protetti dalle trappole. I PG potranno interrogarli
per continuare l’inseguimento del ladro.
La casa del ladro si trova nel quartiere del mercato, ed è
un edificio in pietra di due piani; una sorta di villetta con
un giardino di pietra sull’esterno.
Uno spiacevole incontro
Appena arriveranno nei pressi della casa del ladro, i PG
si imbatteranno in un gruppo di mercenari dei pugnali
ammantati, arrivati sul luogo per indagare. Il gruppo è
composto da un veterano (MM 350), una spia (MM
349) e un accolito (MM 342). I PG possono decidere se
ingaggiare battaglia – possono provare a coglierli di sor-
presa – o se parlamentare con loro. I pugnali ammantati
vogliono la loro parte del bottino del furto oppure la te-
sta del ladro.
La casa di Keli’aran
La casa del ladro è un edificio in pietra di due piani. Le
pareti sono molto spesse e prive di ornamenti; il tetto è
piatto è calpestabile, ma non sembra esserci nessuno.
L’edificio è abbastanza anonimo, simile a quelli vicini,
ma comunque molto facoltoso.
1. Ingresso
Il portone d’ingresso è in legno di mogano con al centro
il simbolo, intagliato, di Cairnbarrow. Sopra l’uscio
pende uno stendardo con il simbolo imperiale. Per il re-
sto l’ingresso non presenta particolari segni di nota. Il
portone è chiuso a chiave e difeso da una trappola. Per
individuarla i PG devono effettuare una prova di cercare
CD 15; per disattivarla una prova di rapidità di mano
(trappole) CD 14. La trappola consiste in un piccolo
ago avvelenato che infligge 1d4 danni e causa la condi-
zione avvelenato (TS contro veleni CD 15 nega). Per
scassinare la serratura è necessaria un’altra prova di ra-
pidità di mano (scassinare) CD 15.
2. Corridoio
Il portone si apre su un grosso corridoio. Le pareti sono
intonacate di bianco, con vari arazzi e alcuni quadri. Il
pavimento di pietra è coperto da uno spesso strato di
53
tappeti esotici. Il corridoio è presidiato da 3 banditi
(MM 343) assoldati dai complici del ladro.
3. Cucina
La cucina è una grossa stanza rettangolare. Sulla parete
più distante sono posti alcuni punti di cottura, con tavo-
lacci, scaffali e varie panche. In uno degli angoli sono
ammucchiate alcune casse e vari bauli con generi ali-
mentari. Di giorno in cucina è sempre possibile trovare
1d2 cuochi appartenenti alla servitù – i quali non allog-
giano in questo edificio – mentre di notte è solitamente
vuota.
4. Sala da pranzo
Un’immensa sala rettangolare molto ben ammobiliata.
Al centro c’è un grosso tavolo di legno pregiato, con una
tovaglia ricamata e centrini di pizzo. Alle pareti ci sono
alcuni quadri e dal soffitto pende un sontuoso lampada-
rio.
5. Salotto
Il salotto è una stanza molto grossa, con un’amplia ve-
trata sul lato est. Le pareti sono decorate con quadri e
arazzi e il pavimento ricoperto da tappeti. Alcune pol-
trone e due divani sono posizionati nella stanza, con
qualche tavolino in legno. Con un’accurata prova di cer-
care CD 18 è possibile trovare una botola nascosta sotto
alcuni tappeti; questa conduce al laboratorio sotterraneo
di Keli’aran.
6. Stanza della servitù
Una stanza quadrata, di notevoli dimensioni, ospita la
servitù che lavora nella casa. Nella zona nord sono di-
sposte due file di letti a castello con altrettanti bauli nei
pressi. La zona nord ospita un paio di tavoli e alcuni ar-
madi con gli oggetti personali della servitù. In casa ope-
rano solitamente 6 servi, molto leali al proprio padrone
– Keli’aran – e tutti umani. Questi non se la passano
male, il githyanki è parco di doni e ricompensa bene i
loro servigi. Appena sentiranno gli scontri nel corridoio
i servi si chiuderanno nella stanza per nascondersi. Non
costituiscono una vera minaccia per i PG e imploreranno
di non essere uccisi. I servi sanno poco circa le attività
del githyanki, diranno solo che si è rifugiato nel sotter-
raneo con alcuni suoi collaboratori, degli umani che non
avevano mai visto. Ovviamente i servi sanno come rag-
giungere il sotterraneo, ma hanno l’ordine di non dirlo a
degli sconosciuti. I PG dovranno persuaderli o costrin-
gerli in altro modo; oppure dovranno scoprirlo da soli.
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7. Ripostiglio
La piccola stanza rettangolare funge da ripostiglio.
All’interno ci sono svariati oggetti per tenere in ordine
la casa; alcune scorte di candele, torce e altre cose utili.
8. Scale
Una piccola scalinata di legno conduce al piano supe-
riore.
9. Anticamera
Una stanza rettangolare di medie dimensioni. Le pareti
sono affrescate molto finemente e raffigurano scene di
vita pastorale. Sul lato est della stanza sono disposte 3
statue di metallo. Le armature animate (MM 19) attac-
cheranno i PG a vista.
10. Stanza vuota
Una grossa stanza con le pareti affrescate di bianco e il
pavimento coperto di materassi. La stanza è completa-
mente vuota, eccezion fatta per alcuni strani bersagli di
forma umanoide disposti lungo la stanza e uno sgabel-
lino di legno al centro.
11. Stalle
Una stanzona quadrata piena di fieno. Al centro è par-
cheggiato un piccolo carretto di legno; sulla parete nord
riposa un cavallo.
12. Dispensa
Dietro le stalle c’è una grossa dispensa piena di botti e
casse di legno. Gli scaffali sono ricolmi di cibo – anfore
di vino, forme di formaggio, frutta secca e altre amenità
– e oggetti utili – coltelli, arnesi da lavoro…
13. Giardino
Sul retro della casa sorge un piccolo giardino in pietra
bianca. La zona è sormontata da un drappo di stoffa
gialla che ripara il giardino dai raggi del sole o dalla
pioggia; intorno ci sono alcuni vasi. Il giardino è contor-
niato da una inferriata in ferro battuto.
14. Anticamera
Le scale salgono sino ad una piccola stanza rettangolare,
ben ammobiliata e ornata con dei dipinti.
15. Biblioteca
La porta della biblioteca è difesa da una trappola. Per
individuarla i PG devono effettuare una prova di cercare
CD 16 sulla porta; ed una prova di rapidità di mano
(trappole) CD 16 per disattivarla. La trappola consiste
in un ago avvelenato posto vicino alla maniglia. Questo
infligge 1d6 danni da veleno e la condizione
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avvelenato (TS contro veleni CD 15 nega). La biblio-
teca è una grossa stanza quadrata, le pareti sono rico-
perte di scaffali pieni di libri – argomenti generici: sto-
ria, geografia, filosofia… - coperti da uno spesso strato
di polvere. Al centro sono disposti alcuni banchi da scri-
vano e diverse poltrone per la lettura. Nella biblioteca ci
sono 1d6 oggetti d’arte (50 MO l’uno) e una gran quan-
tità di libri ammuffiti. Con un’accurata prova di cercare
CD 20 è possibile trovare un passaggio segreto dietro
una delle librerie. Il passaggio si apre su una grossa cas-
saforte di metallo, lavorata con la magia –. La cassaforte
è protetta da una trappola; è necessaria una prova di cer-
care CD 18 per individuarla ed una di rapidità di mano
(trappole) CD 18 per disinnescarla. La trappola è
un’onda psichica che infligge 3d10 danni psichici nel
raggio di 9 metri; la metà in caso i PG superino un TS
INT CD 18. Nella cassaforte è contenuto un tesoro GS
6.
16. Poggiolo
Il poggiolo di pietra è più lungo che largo e si affaccia
sulla strada sottostante. Keli’aran lo ha abbellito con
qualche vaso e uno stendardo di Cairnbarrow.
17. Sala d’attesa
La sala d’attesa è una stanza rettangolare molto sem-
plice. Le pareti sono affrescate con l’effige di san Teo-
crito. Lungo la parete larga sono disposte alcune pol-
trone ed un divano, con un piccolo tavolino davanti.
18. Corridoio
Un corridoio molto grosso, pieno di soffici tappeti e tap-
pezzato di arazzi. Lungo le pareti scorrono alcune statue
di pietra, molto esili e dall’aspetto esotico. Il corridoio è
presidiato da 5 banditi (MM 343).
19. Camera degli ospiti
La camera degli ospiti è una stanza di medie dimensioni,
ben arredata e ammobiliata. Le pareti sono intonacate di
bianco, prive di quadri o arazzi. Il letto a baldacchino è
molto grosso, con coperte pregiate e pellicce spesse.
Lungo le pareti sono disposti alcuni armadi e comodini,
con vestaglie, abiti e altri oggetti per gli ospiti.
20. Camera da letto
La porta della camera – e la vetrata che porta alla ter-
razza – sono difese da una trappola. Per individuarla i
PG devono effettuare una prova di cercare CD 16 sulla
porta; ed una prova di rapidità di mano (trappole) CD
16 per disattivarla. La trappola consiste in un ago avve-
lenato posto vicino alla maniglia. Questo infligge 1d6
danni da veleno e la condizione avvelenato (TS contro
veleni CD 15 nega).
La camera da letto è di modeste dimensioni, ben arredata
e ammobiliata. Sulle pareti ci sono alcuni quadri ed
arazzi, al centro sorge un grande letto a baldacchino, con
dei bauli ai piedi. Nella stanza ci sono alcuni armadi e
comodini con gli effetti personali di Keli’aran. È possi-
bile trovare vesti pregiate e alcuni gioielli per un am-
montare di 50 MO.
Con una prova di cercare CD 18 è possibile trovare una
porta segreto che dà sullo studio.
21. Studio
La porta dello studio è difesa da una trappola. Per indi-
viduarla i PG devono effettuare una prova di cercare
CD 16 sulla porta; ed una prova di rapidità di mano
(trappole) CD 16 per disattivarla. La trappola consiste
in un ago avvelenato posto vicino alla maniglia. Questo
infligge 1d6 danni da veleno e la condizione avvele-
nato (TS contro veleni CD 15 nega).
All’interno, lo studio è molto pulito e ordinato. Al centro
sorge una grossa scrivania in cedro, con varie scartoffie
posate sopra; un kit da scriba e della ceralacca. Lungo le
pareti ci sono alcuni scaffali con dei libri in lingua gi-
thyanki e alcuni quadri, uno rappresenta il giovane
Keli’aran. Fra le pergamene del ragazzo i PG on trove-
ranno nulla di interessante; si tratta, per lo più di lettere,
scritte in linguaggi in codice o sconosciuti. Non conten-
gono informazioni sul furto.
Con una prova di cercare CD 18 è possibile trovare una
porta segreto che dà sulla camera da letto.
22. Terrazza
La terrazza è la zona più grande della casa, esposta a
ovest, è riparata da una piccola struttura in legno rico-
perta di edera. Lungo la terrazza vi sono alcune sedie di
legno, un tavolo circolare molto grosso e una grande
quantità di vasi, alcuni apparentemente esotici.
Il laboratorio segreto
Una botola nascosta sotto il salone del primo piano
scende sino al laboratorio segreto, dove Keli’aran mette
a punto le sue trappole e studia i furti. I PG avranno sco-
perto che il ladro si è rifugiato nel laboratorio con alcuni
suoi associati e possono prevedere come il laboratorio
segreto di un ladro di tale fama possa esser pieno di trap-
pole. I PG dovranno procedere con cautela sino al cuore
del laboratorio, superare le trappole e sconfiggere i com-
plici del githyanki con i mercenari che hanno assoldato.
Purtroppo, il PG arriveranno tardi, il giovane è già par-
tito per il colpo. Però riusciranno a recuperare alcune
importanti informazioni; ovvero dove e quando il ladro
riceverà la propria ricompensa.
57
1. Ingresso
Una piccola scala di legno scende di qualche metro sotto
il livello del suolo e conduce sino al laboratorio del la-
dro, un luogo molto grande e pieno di trappole.
2. Stanza degli specchi
La stanza rettangolare è molto grande. Le pareti lunghe
ed il soffitto sono ricoperti di specchi infrangibili, incol-
lati con la sovereign glue. Gli specchi sono incantati e
riflettono qualunque incantesimo subiscano. Sull’unica
parete corta c’è un disegno astratto, geometrico. Al cen-
tro campeggia la raffigurazione di una grossa spada d’ar-
gento.
3. Alcova segreta
Le due alcove sono uguali, per trovarle è necessario ese-
guire una prova di cercare CD 18. Un’alcova reca una
statua con in mano una chiave d’argento; l’altra contiene
una trappola che scatterà automaticamente quando sco-
prono l’alcova. Un dardo magico partirà dall’alcova e
rimbalzerà a folle velocità sugli specchi di verto fino ad
esaurirsi. Tutti i PG nella stanza devono effettuare un TS
DES CD 16 o subire 2d6 danni magici, la metà in caso
superino il test.
4. Magazzino segreto
Gli accessi alla stanza sono celati nelle pareti ed occorre
una prova di cercare CD 16 per trovarli. All’interno ci
sono svariati scaffali, alcuni bauli e diverse casse di le-
gno. Il magazzino contiene una gran varietà di oggetti
utili per fabbricare trappole, alcuni veleni – riconoscibili
con una prova di conoscenza (alchimia) CD 16 – e 1d4
pergamene di 1 livello.
5. Piccolo tempio
Una stanzetta con le pareti intonacate blu notte; al centro
sorge un piccolo altare di ebano, molto pregiato, con le
effigi del dio dei ladri. Intorno all’altare si ergono delle
colonne di pietra circolari che arrivano al soffitto. Il tem-
pio è al buio, illuminato da alcune candele ormai spente.
Il pavimento è molto impolverato come se qualcuno non
ci passasse da tempo.
6. Corridoio
Il corridoio di pietra, irregolare, si sussegue lungo le
stanze sino ad uno spiazzo un po' più largo. Alcune pie-
tre sul pavimento sono particolarmente sensibili e atti-
vano una trappola. Per trovarla è necessaria una prova di
cercare CD 15 e una prova di rapidità di mano (trap-
pole) CD 15 per disinnescarla. La trappola consiste in
alcuni dardi avvelenati, scagliati dalle pareti. I PG de-
vono effettuare un TS DES CD 14 o subire 1d4 danni
perforanti. In caso vengano colpiti devono effettuare un
TS contro veleni CD 15 o subire la condizione avvele- 13. Salone centrale
nato.
Un grosso salone di pietra molto buio e sorretto da due
7. Stanza vuota file di colonne di pietra. Al centro del salone sono schie-
rati alcuni mercenari: un capitano (MM 450) e 3 sca-
Una piccola stanzetta quadrata, priva di mobilio. Le pa-
gnozzi (MM 246).
reti sono intonacate di bianco, il pavimento è il pietra.
14. Stanza dei mercenari
8. Scudi incantati
Una stanza rettangolare di medie dimensioni è abba-
Il corridoio unisce la zona meridionale e quella setten-
stanza pulita e semplice. Le pareti e il pavimento sono
trionale del laboratorio. Lungo le pareti sono poste 4
in pietra, prive di mobilio ed ornamenti. Al centro sono
coppie di scudi di metallo, incollati con la sovereign
disposti diversi sacchi a pelo con vari equipaggiamenti.
glue. Gli scudi fanno parte di un’astuta trappola: creano
un campo elettromagnetico che infligge danni da elettri- 15. Magazzino segreto
cità a chiunque lo attraversi e indossi oggetti di metallo.
La prima coppia di scudi non infligge danno, anche se il L’ingresso al magazzino è occultato nel muro, per sco-
PG che la attraversa sentirà una leggera scossa e i peli prirlo è necessaria una prova di cercare CD 16. Il ma-
rizzarsi. La seconda coppia di scudi infligge 1d4 danni gazzino contiene alcune componenti per trappole, di-
da elettricità; la terza coppia 2d4 danni da elettricità versi veleni e arnesi di strana natura – probabilmente gi-
e la quarta 3d4 danni da elettricità. L’unico modo che thyanki –.
hanno i PG per passare e privarsi delle armature ed av- 16. Stanza dei sigilli
volgerle nella stoffa.
Una stanza rettangolare, in pietra. Davanti ad ogni pa-
9. Cantina rete, al centro, è posta una spessa colonna di pietra, qua-
Una grossa cantina sotterranea ospita alcune delle lec- drata, alta mezzo metro. Le 4 colonne riportano ognuna
cornie più rinomate di Keli’aran, di cui lui solo è a co- 4 glifi su ogni lato. Le colonne sono ruotabili e devono
noscenza. La porta è chiusa a chiave ed è necessaria una essere messe, rivolte verso il centro della stanza in una
prova di rapidità di mano (scassinare) CD 15. All’in- corretta posizione. Al centro della stanza sorge un pic-
terno ci sono una discreta quantità di vini e alimenti pre- colo altare di pietra completamente vuoto.
giati, e anche alcune droghe e fiale di veleno.
Colonna Lato I Lato II Lato III Lato IV
10. Stanza dell’evocazione Nord Acqua Morte Fuoco Terra
La stanza è quadrata, discretamente grossa, e sgombra. Sud Legge Caos Bene Neutro
Al centro sorge una piccola colonna di pietra, alta circa
un metro, con un globo di pietra al centro. Il globo è Ovest Caldo Acido Veleno Magia
stregato ed evoca 1d2+1 spettri (MM 279) per round. Est Spada Arco Balestra Picca
Per fermare la maledizione i PG devono distruggere il
Se i PG posizionano le colonne correttamente, si aprirà
globo. Il globo ha CA 17 e 25 pf. Altrimenti, un arcani-
uno scompartimento segreto nell’altare che cela una
sta può provare a sconfiggere la maledizione con un di-
chiave d’argento.
spel magic, l’incantesimo è di 5° livello.

11. Pavimento cedevole 17. Anticamera

Una piccola anticamera rettangolare, molto semplice e
La stanza è abbastanza semplice e buia, le pareti prive di
buia collega il corridoio con il rifugio sotterraneo del la-
decorazioni. Il pavimento è molto instabile, per attraver-
dro.
sarlo i PG dovranno effettuare una prova di atletica CD
15, altrimenti il terreno cederà e i PG cadranno sopra 18. Stanza comune
degli spuntoni acuminati: 1d4 danni perforanti.
Una stanzetta di pietra, illuminata da una lampada che
12. Stanza vuota pende dal soffitto. Al centro c’è un piccolo tavolo di le-
gno, sporco. Sulle pareti alcuni scaffali e dei bauli. La
La stanza è rettangolare molto lunga e buia. Le pareti e
stanza sembra un rifugio sotterraneo, per quando le cose
il pavimento sono in pietra e non presenta nulla di note-
si mettono male. Sembra che qualcuno sia stato nella
vole.
stanza di recente.

58
19. Rifugio degli ospiti
La stanza rettangolare in pietra è molto semplice. Lungo
le pareti sono schierate alcune brandine per dormire, con
un baule ai piedi di ognuna. I giacigli sono in disordine
e sembra che qualcuno ci abbia dormito di recente,
20. Rifugio sotterraneo
La stanza è un po' più confortevole delle altre. Di fronte
alla porta c’è un piccolo letto a baldacchino, con alcuni
armadi ed un comodino. Su un lato è stato posto un pic-
colo scrittoio di legno, pieno di polvere. La stanza non
sembra esser stata usata di recente.
21. Portone interno
Il grande corridoio è molto semplice, le pareti di pietra
sono stato intonacate di blu scuro e decorate con motivi
geometrici alieni. Al centro dello spiazzo sono appostati
2 mercenari (MM 246). L’ingresso al vero e proprio la-
boratorio è protetto da una porta blindata molto spessa,
resistente alla magia e impossibile da scassinare; al cen-
tro ci sono due grossi fori per le chiavi.
22. Corridoio
Il corridoio è molto lungo, le pareti sono decorate con
motivi geometrici e alcune lampade pendono a distanza
regolare dal soffitto.
23. Guardie
Alla fine del corridoio sono appostati 2 combattenti
(MM 246) della banda di Keli’aran. In caso di scontro
saranno raggiunti il round successivo dai compagni ap-
postati nell’anticamera – stanza 24 – poiché il portone è
aperto.
24. Anticamera
L’anticamera è una stanzona di pietra, illuminata da al-
cune lampade e da molte torce. Al centro c’è un tavolo
di legno, con varie panche e sedie. Alle pareti ci sono
alcuni scaffali con qualche libro – argomenti tecnici e
meccanici, per fare trappole – e alcune pergamene (non
magiche). Nell’anticamera sono appostati 3 combat-
tenti (MM 246) e Darius (MM 344), un complice di
Keli’aran.
Darius è a conoscenza del furto ed è stato lui a mettere
in contatto Keli’aran con le vesti nere. Il combattente
non conosce il piano nei dettagli, sa quanto basta: lo
scettro oscuro si trova nel castello, sul colle capitolino e
Keli’aran è andato a rubarlo. Il ladro è partito poco più
di un’ora fa e ormai avrà quasi compiuto il furto. Un
gruppo di collaboratori lo sta aspettando ai piedi del
colle capitolino.
59
25. Laboratorio
Il laboratorio è una stanza estremamente caotica con
grandi tavoloni e scaffali pieni di scartoffie, componenti
di trappole, punte di freccia, polveri strane e sostanze
sconosciute. Un ladro e un alchimista potrebbero impie-
gare un paio d’ore per catalogare tutti gli oggetti utili
nella stanza.
26. Corridoio
Un piccolo corridoio di pietra con le pareti intonacate di
verde. Non ci sono punti di luce e il soffitto sembra per-
dersi nell’oscurità.
27. Cassaforte
La stanza è difesa da una porta blindata, collegata ad una
trappola. Anzitutto, per individuare la trappola è neces-
saria una prova di cercare CD 18; dopodiché, occorre
una prova di rapidità di mano (trappole) CD 16 per
disinnescarla. Se la trappola dovesse scattare, il corri-
doio si chiuderà ermeticamente e verrà invaso da un gas
velenoso. I PG devono effettuare una TS contro veleni
CD 14 ogni round che rimarranno nel corridoio. Po-
tranno provare a sfondare la porta posteriore con una
prova di forza CD 16; oppure scassinare la porta blin-
data con una prova di rapidità di mano (scassinare)
CD 18. Ovviamente per scassinare una porta del genere
occorrono almeno 3 minuti, quindi è consigliabile che
provino a sfondare la porta.
All’interno della cassaforte ci sono 250.000 MO.
Keli’aran
Darius ha comunicato ai PG che un gruppo di ladri sta
aspettando Keli’aran sotto il colle capitolino e gli ha
anche detto dove. I PG possono quindi dirigersi veloce-
mente sul posto. A questo punto devono tirare un D%
per vedere se riescono ad arrivare in tempo. Con un ri-
sultato 1-40% arriveranno prima di Keli’aran. Quindi
potranno liquidare i suoi scagnozzi e coglierlo di sor-
presa. Con un risultato 41-80% arriveranno proprio nel
momento in cui giungerà anche Keli’aran. Potranno
provare a cogliere di sorpresa il gruppo e imprigionare
il ladro. Con u risultato da 81-00% i PG arriveranno
troppo tardi. Per fortuna però, i ladri sembrano esser-
sene andati da poco e hanno lasciato alcune tracce. I
PG devono eseguire una prova di sopravvivenza CD
16 per pedinarli. Quindi una volta trovati potranno ten-
dergli un agguato o attaccarli a testa bassa.
Il gruppo di ladri è composto da un githyanki –
Keli’aran – (MM 160) e 4 banditi (MM 343).
Finalmente i PG hanno messo le mani sul ladro, il fan-
tomatico prestigiatore e possono interrogarlo a dovere.
Alla fine dell’interrogatorio i PG dovranno decidere
cosa fare di lui. Gli accordi o le affiliazioni a varie
gilde, a questo punto, potrebbero diventare importanti.
Ogni fazione, infatti, vuole arrestare il ladro per met-
tersi in buona luce in città I pugnali ammantati e i gi-
thyanki, per contro, vogliono che muoia. Tutti vor-
ranno evitare che la notizia del furto si sparga, specie
che venga alla luce l’entità del manufatto trafugato. I
PG sono liberi di ucciderlo, arrestarlo o lasciarlo an-
dare. Le loro azioni, ovviamente, comporteranno con-
seguenze fra le varie fazioni. I PG potrebbero mettersi
in luce o attirarsi le ire di qualcuno.
Il ladro confessa che il furto gli è stato commissionato
dalle vesti nere, ha parlato con uno stregone molto an-
ziano e nervoso – ser Onorio – che agiva per conto del
suo ordine. Il ladro si è introdotto nel dungeon del ca-
stello e ha rubato il manufatto oscuro – è riuscito a
prendere solo quello – e lo ha portato all’esterno del ca-
stello. Lì ha usato una pergamena di trasporto per man-
darlo a nord, non sa di preciso dove. La pergamena glie
la hanno fornita gli arcanisti ma non gli hanno spiegato
bene come funzionava. Il ladro era convinto che lo
avrebbe trasportato anche a lui, ma per precauzione ha
dato ordine di aspettarlo al colle. Ignora i poteri del
manufatto e chi possa volerlo, probabilmente uno stre-
gone o un mago. Le vesti nere gli hanno anticipato
metà del pagamento – le 250.000 MO nella sua cassa-
forte – e Keli’aran deve incontrare nuovamente uno de-
gli arcanisti la sera seguente.

Level up!

A questo punto i PG dovrebbero aver maturato abba-

stanza esperienza per salire al livello successivo.

60
61
Cap. 7 Uno strano incontro
Alla fine della storia i PG hanno un’idea piuttosto
chiara di come sono andate le cose e di quali forze si
stanno muovendo in città. A questo punto potranno an-
dare all’incontro al posto del ladro e cercare di scoprire
qualcosa in più su chi ha commissionato il furto. L’in-
contro si svolgerà fuori città, a qualche ora di distanza
dal portone settentrionale.
La strada procede tranquilla, senza particolari problemi
o incontri. Al calar del sole i PG raggiungono la radura
indicata da Keli’aran. Si presenta un giovane mago di
nome Tayno (MM 345), dice di essere allievo del si-
gnore oscuro, il più potente necromante del nord. È
accompagnato da una variopinta compagnia di non-
morti: un ogre zombi (MM 450), un minotauro
zombi (MM 450) e 2 scheletri (MM 272). L’adepto
del signore oscuro era convinto di incontrare un sin-
golo githyanki e di liquidarlo in fretta per metterlo a ta-
cere. Al suo posto si trova davanti una compagnia ar-
mata di tutto punto di cui ignora anche i nomi. Come
prima cosa Tayno cercherà di capire con chi ha a che
fare, quanto sanno i PG e per quali fazioni parteggiano.
Una volta saziata la sua curiosità non esiterà ad ucci-
derli. L’adepto conta ben poco fra i ranghi di questo
presunto signore oscuro e conosce ben poco del suo
piano. Tayno ha seguito il signore oscuro sino a
Cairnbarrow per rimanere in città a sovraintendere al
furto. Egli conosce bene lo scettro in questione, ne ha
sentito parlare spesso e sa che verrà usato per un poten-
tissimo rituale che pochi riuscirebbero a compiere. Sa
anche che il signore oscuro si è stabilito a nord, ma non
saprebbe indicare in quale fortezza.

Conclusione
I PG hanno rimediato una buona somma di denaro ru-
bando il casa del ladro, si sono fatti un nome impor-
tante in città e hanno cominciato a scalare i ranghi delle
proprie fazioni. Aver completato la missione compor-
terà un aumento di rango e renderà i PG sempre più in-
fluenti. Mentre gli eroi si concedono un po' di meritato
riposo, gli agenti delle gilde indagano senza fatica. Ben
presto sentiremo nuovamente parlare del signore
oscuro e le corporazioni potrebbe richiedere nuova-
mente l’aiuto dei PG.

62
Appendice A) Dei di Kadath
I) Pantheon Meridionale

Divinità buone

Rhaas-Gheledon LB Bene, Legge, Guarigione, Guerra

Huafath NB Bene, Morte, Non morte, Oscurità
Saharat CB Caos, Magia, Conoscenza, Inganno
Nerian LB Bene, Conoscenza, Legge, Protezione
Lithon-Krull LB Animali, Bene, Fuoco, Natura
Findolèn CB Bene, Caos, Fortuna, Inganno
Ziren-Ferian NB Bene, Natura, Tempo, Protezione
Afreneinai NB Bene, Charme, Guarigione, Magia
Kryin CB Acqua, Caos, Forza, Tempeste

Divinità Malvagie

Belzamath NM Male, Charme, Tirannia, Oscurità

Kursh-Grell CM Male, Caos, Forza, Guerra
Athon NM Male, Non morte, Conoscenza, Oscurità
Elithir-Mor LM Male, Tirannia, Tortura, Castigo
Yrthul NM Male, Oscurità, Magia, Conoscenza
Serihandul-Hamath CM Caos, Male, Pestilenza, Morte

II) Pantheon Nordico

Vecchi Dei

Divinità Buone

Belenus LB Bene, Legge, Protezione

Brigantia NB Bene, Animali, Natura
Daghda-mor CB Bene, Caos, Natura
Diancecht LB Bene, Guarigione, Protezione
Goibhniu NB Bene, Forza, Guerra
Oghma NB Bene, Conoscenza

Divinità Neutrali

Bes CN Caos, Inganno, Illusione

Dunatis N Natura, Fuoco, Terra
Nuada N Guerra, Morte, Protezione
Silvanus N Natura, Aria, Acqua
Skoraeus N Conoscenza, Illusione, Inganno

Divinità Malvagie

Arawn NM Male, Morte, Non morte

63
Mathowny NM Conoscenza, Magia, Illusione
Morrigan CM Caos, Male, Guerra
Surtur LM Legge, Male, Guerra
Hao CM Caos, Male, Inganno
Tiamat LM Legge, Male, Draghi

Nuovi Dei

Divinità Buone

Bahamut LB Legge, Bene, Draghi Pantheon draconico

Corellon Larethian LB Bene, Magia, Musica, Elfi Pantheon elfico
Ehlonna NB Bene, Foreste, Fertilità, Natura Pantheon elfico
Garl Glittergold CB Bene, Inganno, Protezione Pantheon gnomico
Fharlanghn NB Conoscenza, Viaggio, Sopravvivenza
Heironeus LB Legge, Bene, Guerra, Duelli
Kord CB Caos, Bene, Forza, Guerra
Moradin LB Bene, Legge, Protezione, Terra Pantheon nanico
Pelor NB Bene, Vita, Luce, Protezione
Selune CB Bene, Caos, Natura, Sopravvivenza Pantheon elfico
Yondalla LB Bene, Legge, Protezione

Divinità neutrali

Boccob N Conoscenza, Magia, Inganno, Illusione

Obad-hai N Natura, Fuoco, Aria, Terra
Olidammara CN Caos, Inganno
St. Cuthbert LN Legge, Giustizia, Conoscenza Pantheon umano
Wee Jas LN Legge, Conoscenza, Morte

Divinità Malvagie

Erythnul CM Caos, Male, Guerra, Massacro

Gruumsh CM Caos, Male, Guerra, Massacro Pantheon orchesco
Hextor LM Caos, Male, Guerra, Tirannia
Hruggek CM Caos, Male, Morte, Massacro Pantheon bugbear
Kurtulmak CM Caos, Male, Morte, Guerra Pantheon coboldo
Inabulos NM Male, Pestilenza, Morte, Inganno
Iuz CM Caos, Male, Tirannia
Lolth CM Caos, Male, Morte, Tirannia Pantheon drow
Nerull NM Male, Morte, Pestilenza, Non morte
Vecna NM Conoscenza, Male, Magia, Inganno

III) Pantheon Orientale

Divinità Buone

Samàs LB Bene, Legge, Guarigione, Guerra Rhaas-Gheledon

Kishàr CB Bene, Caos, Fortuna, Inganno Findolen
Nikkàl NB Bene, Natura, Tempo, Protezione Ziren-Ferian
Dàgon LB Bene, Conoscenza, Legge, Protezione Nerian
Hàddu CB Acqua, Caos, Forza, Tempeste Kryin
Isthàr NB Bene, Charme, Guarigione, Magia Afreneinai

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Enlil LB Animali, Bene, Fuoco, Natura Lithon-Krull
Saharàt CB Caos, Magia, Conoscenza, Inganno
Yàro NB Bene, Guarigione, Conoscenza, Protezione
Nàam CB Caos, Bene, Natura, Guarigione

Divinità Neutrali

Nàbu N Conoscenza, Magia

Omacàt CN Caos, Magia, Inganno, Illusione
Baàl LN Legge, Morte, Protezione

Divinità Malvagie

Ereshkigal LM Male, Tirannia, Tortura, Castigo Elithir-Mor

Vèles NM Male, Charme, Tirannia, Oscurità Belzamath
Mot NM Male, Oscurità, Magia, Conoscenza Yrthul
Serihandul-Hamath CM Caos, Male, Pestilenza, Morte
Mòloch CM Male, Caos, Forza, Guerra Kursh-Grell
Hadàd LM Legge, Male, Guerra, Castigo
Athon NM Male, Non morte, Conoscenza, Oscurità
Elkàr LM Legge, Male, Inganno, Morte
Tànit CM Caos, Male, Guerra, Pestilenza

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