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Il Verismo e Verga - PPSX
Il Verismo e Verga - PPSX
Quadro storico
Seconda metà dell’800.
Terminano le guerre di indipendenza, si
formano importanti stati nazionali.
Viene meno l’idealismo che alimentava
queste lotte.
Si abbandona lo spiritualismo romantico
per una cultura laica, di carattere
illuminista e scientifico che è
accompagnata da un grande sviluppo
tecnologico.
Il Verismo
Il Verismo è una corrente letteraria che deriva dal IL POSITIVISMO
Naturalismo francese, influenzato dal pensiero positivista, e In seguito alle numerose
si diffonde in Italia tra il 1870 e il 1900. Il centro delle opere scoperte scientifiche e
veriste è la realtà umana e sociale, rappresentata tecnologiche, nasce il
oggettivamente, in modo quasi scientifico. Il Verismo Positivismo, una nuova
italiano, rispetto al Naturalismo francese, acquista un concezione filosofica che
carattere regionalistico, dovuto alla particolare situazione rivendica il primato della
storica italiana, che presenta notevoli differenze scienza, opponendosi allo
socioeconomiche nelle varie regioni e, soprattutto, un spiritualismo romantico. La
enorme divario tra Nord e Sud. Gli scrittori veristi vogliono scienza viene esaltata come
rappresentare la società del loro tempo e, per render più l'unico strumento di
realistica la narrazione, adottano uno stile impersonale, non conoscenza, in grado di
intervengono mai con commenti e giudizi. Scompare il risolvere i problemi umani e
narratore onnisciente, con il Verismo il narratore adotta il sociali che fino ad allora
punto di vista dei personaggi (focalizzazione interna) e resta avevano tormentato
estraneo alla vicenda fino ad eclissarsi. Dal punto di vista l'umanità. Gli studi condotti
linguistico, i veristi riproducono le espressioni dialettali, i da importanti scienziati del
proverbi e la parlata semplice tipica del linguaggio della tempo influenzeranno anche
gente umile, protagonista delle loro opere. molti scrittori.
I principali esponenti del Verismo
Gli scrittori di questo periodo studiano i fenomeni sociali, considerando l’uomo un essere
sociale, condizionato dall’ambiente in cui vive.
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Luigi Capuana,
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Roccaverdina
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Grazia Deledda,
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Nobel.
Napoli e il Verismo: Matilde Serao
Matilde Serao, nata in Grecia ma vissuta a Napoli, giornalista e
scrittrice, è una figura centrale della cultura meridionale tra Otto e
Novecento. Fondatrice e direttrice di giornali, prima con il marito
Edoardo Scarfoglio (Il Mattino ), poi in proprio (Il Giorno ), scrive
guardando a narratori come Verga e Zola. Con “Il ventre di Napoli”
offre, in un reportage letterario di grande interesse, un quadro vivo
della Napoli del tempo. Descrive le condizioni di degrado dei ceti più
poveri, ne denuncia i problemi, reclamando a gran voce l'esigenza di
rifare Napoli, non solo dal punto di vista urbanistico ma anche
sociale, favorendo norme igieniche migliori, costruendo abitazioni
decenti, diffondendo l’istruzione, debellando lo sfruttamento dei
lavoratori, poiché soltanto eliminando la miseria e l’ignoranza
sarebbe stato possibile garantire a tutti un vita più umana.
Giovanni Verga
LE OPERE
Romanzi romantici e passionali
1866: “Una peccatrice”
1871: “Storia di una capinera”
1873: “Eva”
1875: “Tigre Reale”
Opere veriste
Le novelle
1874: “Nedda”. Tragica storia di una
donna siciliana che vede morire di stenti
tutti i suoi cari.
LA VITA 1880: “Vita dei campi” (Rosso Malpelo)
1840: nasce da una famiglia di ricchi proprietari terrieri a 1883: “Novelle Rusticane” (La roba)
Catania, dove frequenta la Facoltà di Legge, che I romanzi
abbandona per dedicarsi alla letteratura. Il ciclo “I Vinti”
1865: si trasferisce a Firenze, allora capitale del Regno 1881: “I Malavoglia”. Storia delle
d'Italia, dove conosce Luigi Capuana il teorico del disgrazie di una famiglia di poveri
Verismo. pescatori.
1872: si trasferisce a Milano, ricco centro culturale, qui 1889: “Mastro don Gesualdo”. Storia di
aderisce al Verismo e scrive le opere più importanti. un manovale arricchito che si eleva
1893: ritorna a Catania e vive in completo isolamento. socialmente ma finisce solo e
1922: muore. abbandonato.
Giovanni Verga: idee e temi
Nelle sue opere Verga rappresenta la società siciliana del suo tempo,
analizzata oggettivamente, secondo i principi del Verismo. I protagonisti
sono le persone umili che lottano inutilmente contro un destino avverso.
Concezione pessimistica della vita.
Secondo Verga la vita è una lotta, nella quale si è sempre sconfitti
nonostante l'impegno e la buona volontà.
Gli ideali sono solo illusioni e i progetti sono destinati al fallimento. Amore,
felicità, successo, ricchezza... alla fine deludono sempre.