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modellistica

CAPITOLO

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modellazione capospalla
La modellazione è la definizione della struttura del capo, che è sua volta Per capospalla si intendono tutti quei capi che appoggiano sulle spalle e
determinata dall’idea stilistica che si vuole concretizzare. La modellazione che si portano esternamente come cappotti, spolverini, giacche/blazer e
si rivolge a tre raggruppamenti: capo spalla, gonne, pantaloni. giacconi.
In questo capitolo, tuttavia, saranno trattati come capispalla anche camicie
e abiti, poichè seguono i concetti generali applicabili a questa classe di
LINEA prodotto.
Con Linea si intende il “volume” del capo che può essere più o meno
aderente al corpo. I tipi di linea sono 4: BASI
Le basi su cui si imposta il capospalla sono le seguenti:
1. Diritta
2. Aderente 1. base con manica a giro “uomo”
3. Semiaderente 2. base con giro manica a “camicia”
4. Svasata 3. base con manica a “kimono” (con e senza tassello)
4. base con manica a “raglan”.
Queste linee valgono per tutti i tipi di prodotto che appoggiano sulle spalle,
qui di seguito chiamati “capispalla”. Manica
E’ il termine con il quale viene indicata quella parte di un indumento che
. DIRITTA copre un braccio, o attraverso il quale il braccio passa. Il tipo di manica
Le due linee verticali che vanno dall’esterno spalla al fondo danno un è una delle caratteristiche dell’abbigliamento che maggiormente varia in
effetto visivo parallelo. base al paese e al periodo.

. ADERENTE
La misura del girovita è vicina a quella del corpo.

. SEMIADERENTE
E’ una dimensione intermedia tra 1a linea diritta e quella aderente.

. SVASATA
E’ una linea che si riferisce ad una moda particolare; la misura delle spalle
è giusta o quasi piccola ed è più ampia a1 fondo.

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. MANICA A GIRO “CAMICIA”
. MANICA A GIRO “UOMO” Come struttura è sempre una manica staccata dal fusto. Si chiama “a
Ha l’aspetto finale tipico della giacca maschile classica. camicia” perchè è tipica di questa prodotto ed è caratterizzata da una
Il giro del fusto e più piccolo della “testa” della manica per consentire dimensione del giro uguale a quella delIa testa della manica. Per consentire
maggior movimento e per conferire l’aspetto finale tipico. una normale “vestibilità” è quindi necessario che il giro manica sia più
Questo tipo di manica si può utilizzare su diverse linee di modellazione grande e più diritto (meno rotondità) che nel tipo di giro a “uomo” e questo
del fusto: determina il comparire di tutta una serie di “pieghe di movimento”. L’uso
- giacca “classica”, di linea semiaderente della manica a camicia è sconsigliato su basi “aderenti”.
Ha una grande vestibilità e viene utilizzata per le camicie “over size” ed
- giacca a “sacchetto”, di linea diritta informali.
- giacca “redingote” o “sagomata”; aderente, stretta nel punto vita.

manica a giro uomo

manica a giro camicia

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. MANICA A “KIMONO” . MANICA “RAGLAN”
Questo tipo di manica risulta già come modello, attaccato ai corrispondenti Manica che comprende una parte del fusto, sia davanti che dietro. Il
pezzi del fusto del davanti e del dietro. A seconda della linea della base raglan classico ha la cucitura in corrispondenza della spalla che prosegue
su cui si vuole applicare, può avere diverse soluzioni che riguardano fino all’orlo manica. Apportando delle modifiche alle dimensioni del
1’inclinazione del modello (più o meno inclinato) e la costruzione del capo sottomanica, si può applicare questo tipo di manica su tutte le linee di
(fondelli, fianchetti). Cambiando opportunamente i vari tipi delle soluzioni modello.
citate, questo tipo di manica può essere utilizzato su tutte le linee.

manica a kimono (con e senza tassello) manica raglan

Altri tipi di manica


- a palloncino - a pipistrello
- a 3/4 - lunga
- staccabile - corta
- ad aletta - a sbuffo

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I DAVANTI . GIACCONE
I davanti possono essere: semplice petto, doppio petto, combaciati, Capospalla con diversa ideologia e funzioni d’uso, generalmente in lana,
sovrapposti o a fantasia. cotoni o materiali più tecnici, di diverse lunghezze, con accessori o dettagli
più o meno sportivi / quotidiani.
I DIETRO
. CAMICIA
I dietro possono essere: interi, con cucitura, con spacco, con contropiego
o a fantasia. Termine usato fin dai tempi più antichi per indicare indumenti generalmente
di materiale leggero, di foggia simile ad una tunica, da indossare sotto
altri capi. II modello tradizionale di camicia da giorno è abbottonato sul
davanti, ha maniche lunghe chiuse da un polsino e colletto di varia foggia.
TIPI DI CAPOSPALLA Anche questo capo, basilare nell’abbigliamento non solo maschile, ma
anche femminile, ha subito le trasformazioni più varie, nel corso degli
. CAPPOTTO anni, in tutte le sue parti: maniche aderenti o larghe, colletto piccolo o
grosso, volume ampio o aderente, ma è sempre rimasto un caposaldo della
Capospalla di pesante tessuto di lana, maschile e femminile, di vari modelli
produzione tessile.
(a uomo, vestaglia, cappa, redingot, Ulster) e talvolta foderato internamente
di pelliccia o di altro materiale caldo. I tessuti usati per la realizzazione dei
cappotti sono: i bouclés, i panni pesanti, i velour, i garzati, i doppi crêpes di . ABITO
lana pesante, il cachemire, il beaver, il cammello, etc., accompagnati anche Capo d’abbigliamento femminile di varia foggia, costituito da un solo
da guarnizioni di tono sportivo, come i riporti in pelle o altro materiale. pezzo, o da due pezzi successivamente cuciti, che ricopre la maggior parte
del corpo.
. SPOLVERINO
Soprabito impermeabile leggero in tessuti vari da portare in primavera. . GONNE
Trae origine da un soprabito nato con le prime autovetture, lungo fino alle La gonna è il capo d’abbigliamento più tipico dell’abbigliamento femminile;
caviglie, usato per ripararsi dalla polvere durante i viaggi in automobile. veste la parte inferiore del corpo, secondo fogge anche molto diverse tra
loro. La gonna può essere: diritta, a tubino o “Marilyn”, a portafoglio, a
. GIACCA/BLAZER/SPENCER pieghe, svasata, a pantalone, a palloncino, a falpalà, a ruota, ad anfora,
arricciata, in sbieco, pareo.
Giacca lunga fino alla vita mono o doppio petto indossata dagli uomini
nel diciottesimo secolo. All’inizio del secolo scorso entrò a far parte del
guardaroba femminile come giacchino che arrivava appena sopra al punto . PANTALONI
vita, da portare per il passeggio oppure, da sera, sopra il vestito. Ai nostri I pantaloni (sinonimo “calzoni”) sono un capo di abbigliamento (un tempo
giorni lo spencer è un capo principalmente da donna. considerato tipico del maschio e emblema stesso della virilità, ma oggi
di fatto unisex) che si indossa sulla parte inferiore del corpo e ricopre
separatamente le due gambe. Il nome di questo indumento viene da quello

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dell’omonimo personaggio della Commedia dell’arte, Pantalone, il cui
abbigliamento era per l’appunto caratterizzato da pantaloni lunghi, a
differenza della moda del tempo, che prevedeva calzoni al ginocchio. Le
fogge più innovative apparvero però negli anni sessanta, quando la moda
ruppe con tutti gli schemi fino ad allora prefissati, creando una vera e propria
rivoluzione stilistica che culminerà nel decennio successivo quando i
pantaloni entrarono veramente in modo preponderante nell’abbigliamento
femminile sia casual che elegante.
Qualsiasi sia il modello, i pantaloni hanno un’apertura (abbottonata o con
cerniera) sul davanti (patta), oppure sul fianco (soprattutto i modelli da
donna), o su entrambi i fianchi (“alla marinara”). Asola classica

I pantaloni possono essere: piatti, maschili a 1 o 2 pinces, a 5 tasche, jeans,


fuseaux con staffa e non, a sigaretta, a zampa d’elefante, alla zuava, alla
cavallerizza, alla gaucho, skinny, shorts e bermuda, sarouel, capri, alla
marinara, pinocchio, easy pants (jogging), da sci e fantasia.

. COLLI
Il collo è la parte di una camicia, vestito, cappotto o altri capi d’abbigliamento,
che avvolge o incornicia il collo. I colli possono essere: rever a uomo,
rever a freccia, collo chiuso tipo Burberrys, a camicia, collo doppio uso,
collo alla coreana, a scialle, con piedino (tipo camicia), alla “Stuarda”, alla
marinara, arrotondato, alla “Pierrot”, button-down, alla moschettiera, alla
pellegrina, dolcevita, lupetto, a sciarpa, a cappuccio, a imbuto, ad anello e Asola volante

colli fantasia.

. ASOLE
Le asole possono essere: classiche, volanti o a filetto.
- Classiche: realizzate con il filo generalmente ton sur ton.
- Volanti: caratterizzate da un occhiello (realizzato nello stesso tessuto o in
materiale differente) cucito sul capo. Particolarmente usate per la camiceria
e per le tasche dietro dei pantaloni.
- A filetto: é l’asola più preziosa e rappresenta un dettaglio molto ricco.
Trattasi di un’asola realizzata con il tessuto; tecnicamente viene cucita
come se fosse una piccola tasca a doppio filetto, quindi ribattuta a mano
sul dietro. Asola a filetto

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. TASCHE
Le tasche possono essere: a filettone o a doppio filetto, a patta battente
orizzontale (classica), a patta inclinata (tipo impermeabile), applicata con
patta attaccata e tasca applicata con patta staccata, applicata con soffietto,
francese, inserita in cucitura e fantasia.

Tasca applicata con cannoncino

Tasca francese Tasca applicata con soffietto e patta battente

Tasca con patta battente Tasca applicata con patta bordata

Tasca con patta battente più puntino Tasca applicata cucita internamente

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. ACCESSORI
Tutti i capi possono essere rifiniti da dettagli o accessori di diverso tipo:
- cinture
- martingala
- polsi / paramano
- alamari
Tasca inclinata - coulisse
- cappucci: attaccati e non
- bottoni: ricoperti, personalizzati, a pressione, a pressione ricoperti
- cerniere lampo: invisibili e non, con cursore e doppio cursore, con
tiralampo personalizzati e non
- fodere: di georgette, chiffon, habotai, viscosa, cupro, jacquard (MM),
accoppiate, termoadesivate, stampate, in cupro o viscosa per capi
semifoderati uniti, tinto filo o cangianti
Tasca inserita in cucitura
- esplosi: passamanerie con pizzo, gros grain, piping (ex coda di topo),
bordatura
- cintone (per classe 13 e alcuni tipi di gonna): maschile, precostruito, con
pizzo, a più colori e più tessuti, silesia personalizzata jacquard (logo)
- puntino: sartoriale, barretta, travetta, punto a re
- soutage

. VESTIBILITA’ (1)
Tasca a doppio filetto
E’ il giusto equilibrio fra canoni estetici dettati dalla moda e regole di
conformazione antropometrica.
Il capo che segue questo equilibrio è esteticamente pregevole e confortevole
da indossare e consente di effettuare con facilità i normali movimenti.
E’ necessario fare una puntualizzazione: persone con diverse conformazioni
possono avere misure uguali della vita, dei fianchi ecc. Ecco perchè con
una scala di 8 taglie, che copre quasi tutte le diverse misure possibili delle
persone, riusciamo a soddisfare appieno solo quelle 1a cui conformazione
rappresenta una “media”.
Tasca a filettone

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. VESTIBILITA’ (2)
Esempio: due persone che hanno 1a stessa misura di fianchi possono avere
due conformazioni diverse: una può avere più accentuato l’addome, l’altra
il bacino.
La produzione a livello industriale quindi non può tenere conto di tutte le
conformazioni possibili esistenti, tuttavia cerca di modellare dei capi che,
rispettando le misure dei punti principali, possano essere indossati dalla
maggior parte delle persone.

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